Comunicato Censurati: Addio Antonio!

Oggi un nostro carissimo collega ha perso la vita durante una missione in Georgia. Stiamo parlando di Antonio Russo, giornalista indipendente collaboratore di Radio Radicale, nonchè nostro grande sostenitore e amico. Inutile cercare di spiegare il dolore che questo evento ha causato all’interno di tutto lo staff di Censurati.it e a me che scrivo in particolare, che tanto ho imparato dai suoi consigli. L’entusiasmo che l’accompagnava e l’incoscienza che l’ha reso noto, ci fanno pensare che la sua morte sarebbe stata quella che avrebbe voluto. Tutto ciò non ci fa star meglio, ma quantomeno aiuta a soffrire di meno. Spero che facendo del mio meglio continuerò l’opera di informazione che era per Antonio ormai una vocazione. Tutti i colleghi free lance di cui era degno rappresentante stanno ora passando una giornata di lutto insieme ad amici e parenti. Non so se sapremo mai il reale motivo della sua scomparsa ma mi riprometto di comportarmi giornalisticamente come lui avrebbe voluto che facessi. Antonio, la tua simpatia lascerà un vuoto incolmabile non solo nell’ambito giornalistico. Sarai sempre tra noi. Sempre!
Antonella

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11 commenti

  1. Mi unisco alle condoglianze. Un appello ai radicali: per l’amor di Dio, non ne fate un caso politico, non strumentalizzate anche un idealista come Antonio Russo! Se volete avere la coscienza a posto non lo fate!

  2. Coscienza? Ma se appena hanno scoperto la rete ( Buongiorno signora Bonino.. toc toc..) ci hanno impestato di SPAM. 23 mail in 10 giorni.. La politica italiana non ha pi? coscienza da decenni. Non so bene come sia la storia di questo Antonio Russo, ho letto che era uno di quelli che andavano al fronte.. chiedendolgielo forse Ë propio li che avrebbe voluto morire.. magra consolazione.

  3. La falsit‡ della gente si puÚ vedere anche da questo. Staremo a vedere quanto sar‡ sfruttato il nome del giornalista per le campagne elettorali. Credo che come sempre i radicali si aggrapperanno anche a questo. Mi auguro di no, per il bene di Antonio Russo

  4. CIAO ANTONIO, TI ABBRACCIO CON AFFETTO. CONSERVERO’ IL LIBRO CHE MI AVEVI PRESTATO COME UNO DEI DONI PIU’ PREZIOSI. UN BACIO.

    ROBERTA

  5. Questa che segue Ë una mail arrivata il giorno prima del funerale del caro Antonio:


    Oggi sono triste, molto triste!! PerchË ci sono persone che invece di considerare la morte di un uomo,solo la morte di un uomo, grande o piccolo ricordandone e considerandone i difetti e i pregi, le bassezze o le meschinit‡(..che tanto ci fanno umani e tanto spesso,purtroppo molto spesso, simili)o i lati solari,felici, considerano solo le opportunit‡ che questa morte puÚ aprir loro; considerano solo i lati esteriori di una vita,di un’intera esistenza! PerchË non ci si chiede chi fosse,prima ancora del che cosa fece?PerchË prima di dirci cosa fece non ci si

    chiede il perchË lo fece. PerchË non ci si chiede in che cosa credeva,cosa sperava,cosa i suoi occhi avranno visto o dovuto vedere (…e non in situazioni eccezionali ma nella vita di tutti i giorni;in quella che si stratifica in tutti noi con quel che ne segue per chiunque…..). PerchË…perchË, perdonate il mio sfogo,davanti alla morte, come sempre, mi sento inopportuna, vigliacca ed impotente. Vorrei dire e fare ma non so ne dire, ne fare!!!

    Cristiana

  6. Ho passato notti ad ascoltarlo in diretta su Radio Radicale e gia’ allora ci accorgemmo quanto

    fosse unico e prezioso, quanto fare giornalismo fosse altro dallo starsene seduti in poltrona dietro uan scrivania ad inventare realta’ lontane, comode e prezzolate.

    In Italia non restano molti altri giornalisti, quei pochi lavorano in una emittente privata che comunque svolge servizio pubblico ancora una volta Radio Radicale.

    Ciao Antonio….

    Guido Bedarida

  7. Ho passato notti ad ascoltarlo in diretta su Radio Radicale e gia’ allora ci accorgemmo quanto

    fosse unico e prezioso, quanto fare giornalismo fosse altro dallo starsene seduti in poltrona dietro uan scrivania ad inventare realta’ lontane, comode e prezzolate.

    In Italia non restano molti altri giornalisti, quei pochi lavorano in una emittente privata che comunque svolge servizio pubblico ancora una volta Radio Radicale.

    Ciao Antonio….

    Guido Bedarida

  8. Caro Antonio, in America ti hanno assegnato una targa come martire dell’informazione.
    In Italia ti ricordano in pochi, ma chi ti ha conosciuto non ti dimenticher‡ mai.
    mi manchi tanto, cavallo pazzo
    Anto

  9. SOlo per ricordare agli smemorati che Antonio Russo ERA radicale, di quelli che tanti, nei commenti, criticano aprioristicamente. Era radicale, collaborava con radio radicale. Quindi: nessuna strumentalizzazione di sorta. Guardate invece la VOSTRA strumentalizzazione colma di pregiudizi sui radicali. Chedete ai VOSTRI politici di riferimento di RICORDARE Antonio. O tacete.

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