guerriglia e terrorismo. Che Guevara

L’attentato e il terrorismo esercitati in forma indiscriminata vanno respinti. Una delle caratteristiche della propaganda rivoluzionaria deve essere la verita’. La guerra de guerrillas, 1960

Mordi e fuggi e aspetta e spia e torna a mordere e a fuggire, e cosi’ di seguito, senza dar tregua al nemico.
La guerra de guerrillas, 1960

Al soldato nemico che sta in zona d’operazioni non si deve permettere di dormire, le postazioni devono essere attaccate e liquidate sistematicamente. Occorre che in ogni momento l’avversario abbia l’impressione di essere completamente accerchiato. A questo scopo e’ necessaria la totale collaborazione degli abitanti e una perfetta conoscenza del terreno.
La guerra de guerrillas, 1960

Una delle caratteristiche elementari della tattica guerrigliera e’ la sorpresa. Questa non puo’ farsi se i contadini della zona sono a conoscenza della presenza dell’esercito insorto. Tutti i movimenti in vista di un attacco devono farsi di notte. Soltanto uomini di provata discrezione e lealta’ possono essere messi al corrente di questi movimenti per stabilire i contatti.
La guerra de guerrillas, 1960

Il sabotaggio non ha nulla a che vedere con il terrorismo. Crediamo sinceramente che il terrorismo sia un’arma negativa, che non produce in nessuna maniera gli effetti voluti, che puo’ indurre il popolo a mettersi contro un determinato movimento rivoluzionario.
La guerra de guerrillas, 1960

Il rivoluzionario che si trova in clandestinita’, e sta preparandosi all’azione, deve essere un perfetto asceta; questo serve per mettere alla prova una delle qualita’ che piu’ tardi sara’ basilare per la sua autorita’, ossia la disciplina.
La guerra de guerrillas, 1960

Quando ci preparavamo per venire a Cuba, ci dicevamo sempre che l’uomo piu’ lento della guerriglia era quello che stabiliva la velocita’. Dovevamo marciare tutti al passo del piu’ lento, perche’ certamente non potevamo abbandonarlo. Ed e’ per questo che ognuno di noi cercava di rafforzare le proprie gambe per non restare ultimo.
Discorso della riunione plenaria dell’industria zuccheriera, 13 aprile 1962

Senza avanguardie un esercito non si puo’ muovere
Pasajes, “Verde Olivo”, 1963

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