A.A.A. cercasi premier che faccia gli interessi dell’Italia

Italiani brava gente. Siamo il popolo che si indigna di fronte alle scelleratezze che si compiono in Tunisia, in Egitto, in Libia, facciamo il tifo per cacciare via Gheddafi dalla Libia e non siamo in grado di manifestare disappunto quando la dittatura è a casa nostra. E già, perché anche se si dice di nascosto, in Italia vige una dittatura, perché c’è al governo una persona (con la sua schiera di amici fidati) non eletta dal popolo, il che non sarebbe gravissimo, se facesse gli interessi degli italiani. Ma non li sta facendo. E potrebbe sembrare populismo, questo, se non fosse che fonti autorevoli riferiscono che si sta cercando di sensibilizzare  il governo a compiere azioni di interesse nazionale che aiuterebbero senz’altro il rilancio e la ricrescita dello sviluppo italiano.

Il documento, a firma di Mario Avantini e Federico Sesler riguarda una serie di opinioni e pareri interessanti su alleanze strategiche e fusioni che aiuterebbero il nostro Paese a non essere sotto scacco di altre nazioni, e a creare una compagine potente sul mercato internazionale, con le risorse di cui è a disposizione Finmeccanica. Già, la tanto discussa Finmeccanica. Una società che andrebbe sì ripulita da chi pensa al proprio portafogli, ma bisogna prendere atto però che è una potenza di Stato internazionale che può competere tranquillamente con paesi come Germania Francia e Inghilterra.

L’incuranza del governo attuale nel non voler prendere decisioni importanti, anche riguardo il fatto di ricucire gli strappi con paesi dell’Est e mettersi al fianco della Francia, sembra quasi non casuale. È proprio questo che hanno proposto gli analisti: rilanciare le nostre potenze industriali per rimanere al passo con gli altri paesi, cercare un’alleanza strategica e riconquistare così la fiducia dei mercati europei, visto che il metodo Monti non solo è stato sostanzialmente bocciato dal popolo italiano che avverte una pressione fiscale sempre più elevata, tale da non riuscire a investire e a far circolare moneta, ma anche dalla Corte dei Conti, scrivendo nero su bianco che “dosi crescenti di austerità e rigore al Paese, in assenza di una rete protettiva di coordinamento e solidarietà, e soprattutto se incentrata sull’aumento del prelievo fiscale”, si rivela “una terapia molto costosa e in parte inefficace“.

Molti problemi di Finmeccanica, però, a quanto pare sono causati dal governo stesso, che per motivi a noi del tutto sconosciuti ma che saremmo curiosi di approfondire, non salda i debiti con questa società, mettendola in condizioni di non pagare altre piccole società subappaltanti e creando un vortice interno incolmabile a livello economico. Le entrate certe di Finmeccanica, allo stato attuale, risultano essere quelle del mercato estero. Scommettiamo che il governo attuale punti sul ritiro dal mercato estero mettendo così in ginocchio un colosso italiano per fini tutti da chiarire? È successo in passato con la svendita dell’IRI da parte di Prodi (sempre Goldman Sachs), e il rischio riaffiora. Insomma, a parte qualche sito web indipendente, i suggerimenti dei consulenti sono rimasti del tutto inascoltati. Il tutto mentre il ministro Fornero in pubblico dichiara che la manovra per le pensioni NON è stata fatta per favorire il popolo italiano ma i mercati internazionali.

E mentre i signori tecnici attuano un golpe dietro l’altro, il piccolo popolino si preoccupa di fare la guerra “fascisti vs comunisti”, senza accorgersi che non esistono più né fascisti né comunisti, e che nella stessa barca ci siamo tutti, totalmente in balia dei mercati internazionali, i soli e unici interessi del dittatore che ha provocato decine e decine di morti suicidi. Ma come mai dopo che si è dato fuoco un tunisino è scoppiata la primavera araba per l’esasperazione di un popolo (e noi eravamo lì a tifare) mentre le decine di morti dovute alla pressione fiscale ci lasciano del tutto indifferenti? Cosa hanno di speciale i tunisini che dovevano essere salvati dagli italiani? Perché a salvare noi, sicuramente non verranno gli americani.

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