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Il sequestro del piccolo Philippe Valensi, di cui si occupo’ anche la trasmissione “Chi líha visto?” purtroppo e’ un caso ancora attuale, e la famiglia del piccolo Philippe ci ha contattato per lanciare un appello contro l’affievolimento di interesse che c’e’ da parte dei media contro il loro bambino scomparso. Quello che segue e’un abstract della lettera inviataci

“… ma Vi prego di credere che sono ben poche le Istituzioni o le Persone che hanno risposto a tali appelli e quelle Italiane si contano sulle dita di UNA mano (persino la Procura di Udine alla data odierna NON HA MAI RISPOSTO UFFICIALMENTE alle lettere della madre! Sembra persino incredibile che coloro piu’ vicini a noi siano invece quelli piu’ lontani!”

Egregi Signori,
scrivo una lettera-tipo in modo da poterla inviare a diversi nominativi o strutture. Spero che capiate la motivazione che mi spinge a far questo e se, senza intenzione, interferisco o rinnovo delle richieste d’aiuto gia’ inviate tempo fa per lettera, e’ perche’ nulla si muove, il telefono tace, il silenzio diventa sofferenza ed ora che possiedo internet mi accingo a dare una mano con questo potente mezzo alla Signora Picotti Michela di Sedilis (Udine) per il sequestro del piccolo Philippe Valensi, operato dal padre Stephane Valensi cittadino francese il 24/4/1998! Il caso e’ stato portato anche su una trasmissione italiana molto apprezzata e invito coloro che possiedono internet di visitare i siti www.chilhavisto.rai.it
o www.bambiniscomparsi.it
o www.childfocus.org oppure www.friuli.net/philippe/ (e’ possibile vedere Philippe come potrebbe essere oggi), dove potranno trovare maggiori informazioni, contatti immediati e telefoni ai quali rivolgersi.

La madre ha scritto oserei dire a tutti i potenti immaginabili, a tutte le strutture possibili sia nazionali che non, ed e’ con vero rammarico che devo
costatare che le uniche risposte pervenute non sono sicuramente Italiane! Elenco parte di persone o Istituzioni contattate: Ministro Grazia e Giustizia Roma-Consiglio Superiore Magistratura Roma-Presidente Parlamento Europeo Bruxelles-Presidente Jacques Cirac Parigi-Presidente Carlo Azelio Ciampi Roma-Ministro dell’Interno Parigi-Ministro della Giustizia Parigi-Ministro Affari Esteri Lamberto Dini Roma-Ministro G. e Giustizia O.Diliberto Roma-Consolato Generale d’Italia Parigi-Reali di Spagna-Ministro Jervolino-Ministro Turco-Onorevoli Mattarella-Onorevole Berlusconi Roma (la mamma ha raccolto 4400 firme! Nessuno le ha volute, neppure chi potrebbe avere un ritorno politico da questo caso!) -Presidente del Tribunale di Udine-Procuratore Repubblica di Udine-Deputato Europeo On.Mary Banotti-Procuratore Generale c/o Corte Cassazione Roma-Onorevole Fassino-Segreteria di Stato del Vaticano (hanno risposto di non sapere come prestare líaiuto invocato!

Ma forse non sanno di possedere 144 settimanali diocesani e 470 radio cattoliche Nunziature Apostoliche, e forse un appello per smuovere questo silenzio lo potevano fare). Potrei continuare ancora un po’ ma non vorrei annoiarVi, ma Vi prego di credere che sono ben poche le Istituzioni o le Persone che hanno risposto a tali appelli e quelle Italiane si contano sulle dita di UNA mano (persino la Procura di Udine alla data odierna NON HA MAI RISPOSTO UFFICIALMENTE alle lettere della madre! Sembra persino incredibile che coloro piu’ vicini a noi siano invece quelli piu’ “lontani”!).

A parte le polemiche (domando scusa ma lo stato d’animo penso che sia ben comprensibile dato che colui che Vi scrive e’ un nonno, felice di avere la splendida principessa nipotina Elisa nata il medesimo giorno e ora, di quando io venivo sottoposto ad un intervento al cuore dopo un infarto, e percio’ posso
capire quanto bene vogliano anche i nonni a tale creatura sottratta con l’inganno), vorrei aiutare questa famiglia in qualche modo ma anchíio (sono un bancario) mi rendo conto che e’ un muro di gomma al quale ci rivolgiamo, ed ora con internet e’ addirittura troppo vasto e pertanto chiedo un po’ di semplice solidarieta’ ossia: se qualcuno ci puo’ dare una mano nel consigliarci, darci dei siti particolari internet, a chi rivolgerci esattamente “in alto” senza ricominciare tutto da capo, chi puÚ offrire della pubblicita’ (magari i “banner” sui principali motori di ricerca internazionali di internet), chi possiede il grande mezzo della televisione (vero Onorevole Berlusconi? Penso che Verissimo, Striscia la Notizia, Maurizio Costanzo…), la Farnesina, i vari Organi di Polizia, anche se devo riconoscere che l’Interpol Italiano e’ una delle poche strutture che sempre e’ stata vicina alla famiglia, assieme alla Direzione Ministero di Grazia e Giustizia dei Minori.

Insomma, c’e’ un bimbo nato il 22/7/1995, scomparso nellíaprile del 1998, esiste una condanna dalle Autorita’ Francesi, DOVREBBE essere ricercato anche dalle Autorita’ Italiane ed invece… Non ci fermeremo sicuramente qui e vorrei che quel benedetto telefono suonasse, che il fax consumasse un po’ di fogli, che líindirizzo e-mail contenesse diversa posta elettronica in arrivo. Insomma per cortesia aiutateci, ne abbiamo veramente bisogno!
Cenedella Franco

SCRIVO PER CONTO DELLA SIGNORA PICOTTI MICHELA
P.S. ñ quanto sopra si riferiva al 1/6/2000. Al 7 novembre 2000 dopo avere inviato 2500 e-mail, le risposte sono state 15, delle quali molte
prive di ogni concreto aiuto, una da parte di una Onorevole in vista che mi promette tra un poí di tempo la Sua collaborazione e una da parte di un Segretario Politico importante che ci ha contattato e stiamo attendendo Sue ulteriori notizie (al 12/12/2000 nessuno delle due persone “importanti” seppur sollecitati hanno mai piu’ risposto alle loro promesse!) .

Politica online ha inviato per conto nostro 1000 e-mail a tutti i Deputati e Senatori, dopo aver pubblicato diverse volte questa lettera nei loro forum senza risultati purtroppo e sono sempre stati gentilissimi e a nostra disposizione! Friuli.net ha creato un sito apposito per Philippe e non lo ringraziero’ mai abbastanza per l’impegno e il rispetto dimostratoci! Devo anche ringraziare Radionline che, in pochi giorni ha esposto sul suo sito internet un banner con la storia di Philippe (in pochi giorni Radioonline e Friuli.net hanno fatto cio’
che da mesi chiedo inutilmente alle multinazionali di internet!).

Giornali nazionali ed esteri neppure un contatto, giornali locali in tutto sei articoli e li ringrazio veramente, piu’ un quindicinale locale Il Manzanese che, contattato via e-mail immediatamente si e’ prestato per la pubblicita’ della mia lettera (incredibile ma vero!). Questo e’ tutto, Desolante vero? Ma non ci arrendiamo nonostante il morale sia molto basso!
Grazie lo stesso della Vostra attenzione.
Cenedella Franco

PROMEMORIA di Michela Picotti sul rapimento del figlioletto Philippe Valensi, avvenuto il 24/4/98 ad opera del padre Stephane Valensi cittadino francese

Dopo sei anni di convivenza e la nascita di Philippe il 22/7/1995, persa ogni speranza in un cambiamento comportamentale del mio compagno e stanca delle continue e gratuite violenze psico-fisiche di cui ero oggetto, i primi giorni del gennaio í97 decidevo di abbandonare Parigi e di raggiungere in Italia il mio bambino che, con il consenso di entrambi i genitori, si trovava da alcuni giorni presso i miei famigliari per un periodo di convalescenza a seguito di un intervento chirurgico.

Appena in Italia, avviavo subito le pratiche per l’affidamento del bambino presso il Tribunale Minorile di Trieste che, con decreto nr. 6/97 del 18/6/97, mi concedeva in via provvisoria il chiesto affidamento. Successivamente e inspiegabilmente, detto Tribunale Minorile, disattendendo la Legge italiana nr. 218/95 nonche’ i Trattati internazionali (Aja 1980), rinunciava alla giurisdizione sul caso in parola a favore dellíomologo Tribunale di Parigi cui, nel frattempo, il Valensi si era rivolto. Il Tribunale Grandi Istanze di Parigi, con sentenza nr. 97/36957 dellí8/12/97, concedeva l’affidamento congiunto del piccolo Philippe a entrambi i genitori, con l’obbligo di residenza del minore presso il domicilio della madre in Italia, e riconoscendo al padre il diritto di portare con se a Parigi il figlioletto per i periodi di vacanze: natalizie degli anni dispari, pasquali tutti gli anni, ed estive per
cinque settimane a cavallo tra luglio e agosto.

Al termine delle vacanze del Natale í97, ho dovuto portare il mio piccolo Philippe al Pronto Soccorso Pediatrico di Udine a causa delle sue condizioni di salute: grave ed esteso eritema da fungo sui glutei, líinguine, le cosce ed i genitali, otite bilaterale e tonsillite. Inoltre il bambino risultava dimagrito di kg. 1,800 dopo solo due settimane, nonche’ spaventato a tal punto da ricorrere allo psicologo pediatrico. Inoltravo subito, tramite il mio avvocato, al Tribunale Minorile di Trieste una richiesta di modifica urgente della sentenza parigina, al fine di limitare i periodi di permanenza del bambino col padre.

Detta richiesta, purtroppo, non ha avuto alcun esito, per cui, con infinita preoccupazione e dolore ho dovuto, in rispetto alla legge, consegnare il mio bambino al padre il 10/4/98 con l’accordo di riportarmelo il successivo 24/4/98. Ho sentito al telefono tutti i giorni il mio bambino, fino alla sera del 20 quando apprendevo che era stato dal medico perche’ malato. Quest’ultima telefonata veniva bruscamente interrotta e da allora non mi e’ piu’ stato possibile mettermi in contatto con Philippe ne’ con suo padre.

Poiche’ alla data stabilita il bambino non mi e’ stato riportato, procedevo alla denuncia di sottrazione di minore contro il Valensi che, con lettera del 5/5/98, mi informava della decisione di non restituirmi mai piu’ il mio Philippe. Da allora non ho piu’ notizie del mio bambino. A seguito delle mie denuncie, il Tribunale Penale di Parigi ha condannato il Valensi in contumacia ad un anno di reclusione per sottrazione di minore; mentre per le stesse denuncie la Magistratura Italiana non avrebbe a tuttíoggi preso alcun provvedimento, ne’ ha mai risposto alle mie richieste di notizie in merito, inoltrate ai sensi della legge 241/90.

Il Valensi e’ colpito da mandato di cattura, che nellíaprile 99 e’ stato esteso a tutta l’area Shenghen, e dal 29/2/2000 a tutti i Paesi aderenti all’Interpol.

Picotti Michela

LETTERA APERTA A PHILIPPE
Caro Philippe,
Ë la prima volta che ti scrivo una lettera dopo quasi tre anni dal tuo sequestro. A questíora sarai gia’ un ometto, e voglio semplicemente lasciarti un segno del nostro affetto immutato, in modo certo e datato nel tempo.
Sai, assieme al nonno e la nonna, ti abbiamo cercato ovunque e con ogni mezzo, abbiamo rivolto appelli ai Grandi di diverse Nazioni; abbiamo scritto a giornali locali, nazionali, esteri, ma abbiamo ottenuto pochissimi risultati; e’ nato internet e con questo potente mezzo abbiamo contattato piu’ di 2000 personalita’ e istituzioni diverse, grazie anche alla solidarieta’ di un “giornale on line” che ha messo a nostra disposizione i suoi mezzi tecnologici e la sua buona volonta’; abbiamo inviato centinaia di fax con denunce, appelli, ricorsi di tutti i generi compreso quello che stiamo spedendo alla Corte di Strasburgo; abbiamo raccolto 4.400 firme eppure nessuno le ha volute e sono sempre a disposizione di chi ci aiutera’; abbiamo telefonato non ti posso dire a chi, e quante volte abbiamo ottenuto solo promesse in parte mantenute; ci siamo rivolti a televisioni private e nazionali che hanno fatto dei servizi, hanno portato tua madre e tua nonna in Tunisia sulle tue tracce, e per la prima volta, abbiamo sentito la tua presenza in quel luogo! Eri vicino a noi ma non potevamo vederti, non sapevamo dovíeri, non potevamo stringerti a noi. Da tre anni ti facciamo gli auguri di buon compleanno attraverso i giornali locali e lo continueremo a fare, sino a quando tu non lo festeggerai con noi.
Caro Philippe, questa lettera aperta vuole essere semplicemente un ricordo affettuoso dai tuoi cari e, se un giorno speriamo non lontanissimo, sarai tu che ci cercherai, capirai quanto ci sei mancato, quanto ti vogliamo bene.
Michela Picotti

INVITO

RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE

  • ci hanno aiutato in particolare l’Interpol, la Direzione Ministero di Grazia e Giustizia dei Minori, la rivista elettronica Politica on Line e ci scusiamo, ma non possiamo elencarli tutti per mancanza di spazio
  • hanno ricevuto piu’ di un e-mail ma nonostante cio’non hanno mai risposto
    • abbiamo infastidito con le nostre lamentele talvolta ripetute, ma lo stato d’animo penso fosse comprensibile
    • possono darci dei consigli, dei suggerimenti, degli indirizzi e-mail “importanti o utili”
    • essendo i nostri rappresentanti al Governo, seppur in minoranza, si sono adoperati per darci una mano o per sostenerci moralmente
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    2 commenti

    1. Spero che il piccolo Philippe possa tornare presto a festeggiare il compleanno con i propri genitori. Ce lo auguriamo tutti di cuore.
      Antonella

    2. dire che e’ triste ,e’ dire poco.la scomparsa di bambini e’ ormai diventato un fatto di cronaca che potrebbe anche passare inosservata.ma come puo’ sparire un bambino?io penso che esistano organizzazioni che criminali che rapiscono bambini come potrebbero rapire un adulto.ma rapire un adulto e’ diventato difficile perche’ quelli che temono di essere rapiti hanno la scorta.i bambini non hanno la scorta e il parentado deve tenere sotto controllo il bambino.mai lasciarlo solo.ma chi possono essere i rapitori?purtroppo la cronaca riferisce di bambini comprati e venduti.per farne cosa?la cronaca dice:di tutto.forse occorrerebbe una polizia specializzata in questo tipo di crimine.comunque,la speranza e’ l’ultima a morire.

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