Accertato che in Italia c’è ancora chi crede all’elettroshok come cura antidepressiva, e che i medici (psichiatri, per líesattezza) tendono a abusare nella prescrizione di psicofarmaci specialmente nei bambini che ‘soffrono’ di iperattività o di ‘malattie’ di questo genere, non voglio tralasciare una notizia che sta passando inosservata: l’abolizione delle case-famiglia per far posto ad una struttura chiamata ‘struttura per psicopatici’.
Praticamente la rinascita dei manicomi, ghettizzando sempre di più chi ha bisogno di tutt’altre cure. Per capirne di più mi sono iscritta ad una mailing list sulle cure psichiatriche. Riporto quanto ho sentito, con le opinioni degli stessi medici
psichiatri:
Assemblea e consultazione popolare
Lo Slai-Cobas di Trento sta promuovendo una serie di iniziative contro l’apertura di una struttura per l’utenza psichiatrica in un quartiere periferico della città. Questa struttura si caratterizza come un piccolo manicomio dorato con tanto di anfiteatro e parco giochi. Più di 80 locali distribuiti su 2000 mq di un unico blocco abitativo. Questa struttura collocata in un quartiere periferico già gravato da politiche di dis-investimento e di marginalizzazione andrebbe a sostituire delle piccole strutture residenziali operanti nel centro città. Vogliono chiudere degli appartamenti protetti che funzionano e che stanno garantendo processi di cambiamento e di integrazione sociale per l’utenza psichiatrica, per sostituirli con un’unica grande struttura collocata alla periferia della città in cui convogliare utenti di diversa provenienza. Hanno avuto persino il coraggio di chiamarla..”struttura per psicopatici”.
Una vergognosa operazione neo-manicomiale di ghettizzazione e di deportazione che trova le sue radici sia nella politica falsamente democratica dei vertici della psichiatria locale sia nella politica di privatizzazione della sanità pubblica a favore del cosiddetto “terzo settore”. Si tratta di un’operazione che dovrebbe tra il resto concludersi con il licenziamento di una decina di educatori psichiatrici. Contro tutto questo lo Slai-Cobas si sta mobilitando con volantinaggi, piccoli presidi e l’indizione di una consultazione popolare, con raccolta dei voti presso i gazebo. Un’assemblea popolare in un quartiere periferico di Trento che ha visto la partecipazione significativa di lavoratori e di operai ed educatori dei Cobas ha dato il via alla campagna referendaria.
Lettera inviata a censurati da un medico psichiatra: (mi piacerebbe qualche altro parere autorevole, sia in senso positivo che negativo)
Cara Antonella, è uno psichiatra che ti scrive, uno psichiatra impressionato dalla strada che sta percorrendo la psichiatria che è quella delle camicie di forza chimiche, dei soldi delle multinazionali e degli interessi politici dei vicerè di turno che approfittano del dolore delle persone per propugnare una via alla salute mentale che aldilà delle dichiarazioni di successo del professore di moda, non risponde assolutamente al vero. Allo stato non ho ancora trovato un solo farmaco che curi nel vero senso della parola, nè tantomeno un farmaco che guarisca. Sono passati centocinquant’anni invano, la psicoanalisi sembra non aver suggerito nulla e nemmeno i vari movimenti che si sono succeduti nel tempo, la frase che aveva proferito Griesinger “tutte le malattie mentali sono malattie del cervello” è più viva che mai. Solo che mentre prima si offrivano una quantità di supporti materiali ai pazienti, adesso c’è l’ardire di pensare che un protocollo chimico possa intervenire sulla vita di una persona, migliorandola. Nell’ultimo decennio il costo dei farmaci in psichiatria è aumentato in alcuni casi di centinaia di volte, ma i successi non sono proporzionali, anzi. La spinta delle case farmaceutiche, dettata da un’abile strategia di marketing che utilizza spregiudicatamente i mass media, i professori universitari come testimonials di una pseudoscienza e la suggestionabilità della gente che si ostina a credere nella pillola della felicità, mira a costruire sempre nuove diagnosi (attacchi di panico, fobia sociale etc.) per offrire la pillola specifica. L’attuale presidente della Società Italiana di Psichiatria il Prof. M. M*** è un topo di laboratorio che notoriamente non ha mai (lo dice il cognome) visto un paziente in vita sua (almeno ha un po’ di buon senso), ma che detta legge circa i protocolli terapeutici insieme alla ben nutrita gang dei vari C***** etc. Il problema tuttavia non sono solo i potentati farmaceutico universitari. I finanziamenti che arrivano a iosa sia dallo stato che dalle regioni hanno attivato gli appetiti “politici” di molti rappresentanti anche di quelle correnti che storicamente (psichiatria democratica ad es.) dovrebbero muoversi per limitare i danni generati dallo strapotere del biologismo. Attualmente la psichiatria sta attraversando una fase molto difficile caratterizzata da una totale mancanza di idee ed un appiattimento privo di qualunque propositività che non sia quella di fare carriera mettendosi dietro al carro giusto. Ai pazienti non ci pensa più nessuno, ogni tanto i magistrati si scagliano contro qualche povero psichiatra che deve pagare per tutti (perchè in questo marasma di interessi incrociati) è chiaro che qualcuno poi debba trovarsi in qualche pasticcio. Per quanto mi riguarda a tuttíoggi mi trovo a rimpiangere una scelta che avevo fatto in piena coscienza un po’ di anni fa. Purtroppo non vedo speranze nella psichiatria.
Lettera firmata
Era ora che se ne parlasse.
Comunque voglio segnalare che esiste una Associazione internazionale chiamata CCDU (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani)
che da anni lavora per smascherare le truffe e gli abusi psichiatrici
Anche Kontrokultura si e” occupato spesso degli orrori della psichiatria moderna, di seguito ecco alcuni articoli interessanti:
=>Il consumo di psicofarmaci
=>L”esperimento di Rosenham
=>Drogheranno i nostri bambini?
da ALDA MERINI
Amai teneramente dei dolcissimi amanti
senza che essi sapessero mai nulla.
E su questi intessei tele di ragno
e fui preda della mia stessa materia.
In me l”anima c”era della meretrice
della santa, della sanguinaria e dell”ipocrita.
Molti diedero al mio modo di vivere un nome
e fui soltanto una isterica.
==================================================
Per questo, anche per questo, dopo averla bene incasellata, pensarono si meritasse l”elettroshok.
Si puo” aggiungere altro?
Certo si dovrebbe… ma adesso non ho parole…
Ma almeno due, da bravo bambino che soffre di iperattivit‡, me le devo consentire.
Esiste da tempo una cultura trasversale (intendo con ciÚ anche a sinistra) del deviante che tende prima a crearlo – alimentandolo se Ë il caso [ossia se non ce la fa bene da se stesso… Una mano la si deve porgere a chiunque, no?] anche con gratuite donazioni di psicofarmaci – poi a replimerlo con terapie contenitive o traumatiche.
L”importante Ë isolarlo!
Alessio
P.S. Cazzo ho imparato ad usare i tag !!!!
Conosco, solo per sentito dire ovviamente, un certo Prof. MARIO MAJ
del W.P.A. (dell’Associazione Mondiale di Psichiatria) e della Societ‡ Italiana di Psichiatria (SIP
II^ Universit‡ degli Studi di Napoli
Facolt‡ di Medicina e Chirurgia
L.go Madonna delle Grazie – Napoli
Voci che corrono con i lupi…
Alessio
Io parlo dell’elettroschok e non capisco l’avversione ad esso. Premetto che non sono medico ma farei qualsiasi cosa per sconfiggere la depressione. Non credo nei farmaci perche’ si sara’ sempre dipendenti con l’ECT quando alcuna altra terapia non funziona puo’ essere utile. Voi che ne sapete se non l’avete mai provato e se anche i medici ne sanno poco ma nei casi che la causa della depressione sia dovuta a neurotrasmettitori pigri la pratica moderna dell’ECT puo’ sbloccare la situazione, cosi’ come cio’ e avvenuto in me. Certo quando, dopo terapie farmacologiche non ho ottenuto alcun risultato e mi Ë stata proposta l’ECT sono stato shoccato prima ancora di praticarlo. Poi i medici che nulla dicono e ti devi fidare di te stesso sperando che funzioni… E’ una pratica costosa non a caso praticata da gente illustre soprattutto attori e occorrono apparecchiature sofisticate e cicli periodici fino alla guarigione ma in me ha funzionato e oggi prendo solo uno stabilizzatore non a litio. E dura accettarlo e non sempre si deve accettare perche’ tutto dipende dalla serieta’ dello psichiatra che ti ha seguito e che giudica il momento opportuno nel promuovere l’ECT ossia quando si e’ arrivati all’ultima spiaggia ma non si soffre di una depressione simile alla pazzia. Spero di essere stato utile a qualcuno ma GUAI a prendere con legerezza l’ECT e neppure demonizzarlo.
Direi che forse non Ë giusto pensare sempre ai casi estremi.
Certamente gli psicofarmaci e l’elettroshok talvolta sono probabilmente utili ed indispensabili ma Ë nella quotidianit‡ che si insinuano le peggiori porcherie.
A una persona a me cara, perfettamente sana di mente che necessitava di cerificato medico per un’assenza dal lavoro [prolungata… sintomo di perfetta sanit‡ mentale] essendo l’assenza stata attibuita (ad arte) ad ansia depressiva il medico di base impose [a sua propria tutela] il trattamento psico presso il CIM.
La psicologa (guarda caso x ironia si chiamava G****: ne ha procurati parecchi infatti) di turno – dopo la chiaccheratina d’obbligo – forniva a tale persona (ad uso gratuito) pilloline varie di cui lei stessa diceva… non si preoccupi, le prenda intanto non fanno e non servono a nulla ma…
Beh dopo la prima pillola la persona di cui parlo stette cosÏ male che pensavo di doverla portare al Pronto Soccorso
Gettai tutte le pillole nel cesso.
Dopo una settimana torna: racconta alla psico del fatto e che io buttai le pillole (anche se costavano 60.000 £ Cazzo che fatica x un genovese).
La psicologa che fa?
Gliene regala delle altre di altro tipo (oltrettutto meno costose) … le guardo… leggo il foglietto: cazzo ci sono pi? controindicazioni e rischi che altro… si parla di Beta-test (mi si rizzano le orecchie, penso a Bill Gate) che faccio: le butto in pattumiera ma…
Basta.
Questo il fatto pubblico: il resto della storia e i guasti che ne sono scaturiti sono cose personali… troppo dolorose per parlarne.
Un Anonimo
E’ vero il campo delle discussioni in psichiatria Ë costellato da una dualit‡ asfissiante, e cosÏ da una parte i pro e da un’altra i contro.
Questa dicotomia perÚ Ë gi‡ un quadro culturale precostituito che elimina tante altre vie…
Alcuni tra le fila dei contro pensano che i sentimenti e le crisi non siano malattia, che non lo siano nemmeno la sofferenza in quanto tale (tutti soffriamo !!!) . Certo alcune situazioni vanno affrontate per crescere in modo costruttivo , ma per queste cose non puÚ esistere un tecnico , un esperto. A maggior ragione se questo esperto Ë rappresentante di una scienza che gi‡ di per se’ Ë limitata ,dalla matematica, dai modelli di riferimento,ecc… se poi si scava nelle gloriose pubblicazioni scientifiche ufficiali si scopre che addirittura la psichiatria manca di un fondamento all’interno di quel paradigma cosÏ ristretto qual’Ë la scienza occidentale. Se vogliamo essere rigorosi sull’Elettroshock, psicofarmaci,meccanismi neuronali ,ec.. esistono ,in base alle pubblicazioni scientifiche ,solo supposizioni …
da questo punto di vista nulla di male..ma proprio per questo allora forse sarebbe logico dare spazio ad altre vie su come affrontare e come convivere con la sofferenza , senza necessariamente bollarla subito come malattia ( Basaglia anni fa diceva mettiamo tra parentesi la malattia, per dare dignit‡ alla persona)
PerÚ a questo punto si scopre che stranamente Ë proprio la possibilit‡ di cercare altre vie che Ë negata in partenza , di modo che il campo della discussione sulle presunte malattie mentali (presunte in quanto non esiste nessun criterio scientifico all’oggi che possa certificarne l’esistenza)sia coperto esclusivamente dalle teorie psichiatriche ufficiali …..allora forse c’Ë qualcosa ce non va….forse la discussione non puÚ che diventare battaglia politica, resistenza , dato che viene negato in partenza la possibilit‡ di partecipazione e azione….
Che le mie lacrime siano gioia….
P.s. Gli orizzonti dell’uomo sono molto pi? grandi di quanto questi piccoli uomini credono
E’ vero il campo delle discussioni in psichiatria Ë costellato da una dualit‡ asfissiante, e cosÏ da una parte i pro e da un’altra i contro.
Questa dicotomia perÚ Ë gi‡ un quadro culturale precostituito che elimina tante altre vie…
Alcuni tra le fila dei contro pensano che i sentimenti e le crisi non siano malattia, che non lo siano nemmeno la sofferenza in quanto tale (tutti soffriamo !!!) . Certo alcune situazioni vanno affrontate per crescere in modo costruttivo , ma per queste cose non puÚ esistere un tecnico , un esperto. A maggior ragione se questo esperto Ë rappresentante di una scienza che gi‡ di per se’ Ë limitata ,dalla matematica, dai modelli di riferimento,ecc… se poi si scava nelle gloriose pubblicazioni scientifiche ufficiali si scopre che addirittura la psichiatria manca di un fondamento all’interno di quel paradigma cosÏ ristretto qual’Ë la scienza occidentale. Se vogliamo essere rigorosi sull’Elettroshock, psicofarmaci,meccanismi neuronali ,ec.. esistono ,in base alle pubblicazioni scientifiche ,solo supposizioni …
da questo punto di vista nulla di male..ma proprio per questo allora forse sarebbe logico dare spazio ad altre vie su come affrontare e come convivere con la sofferenza , senza necessariamente bollarla subito come malattia ( Basaglia anni fa diceva mettiamo tra parentesi la malattia, per dare dignit‡ alla persona)
PerÚ a questo punto si scopre che stranamente Ë proprio la possibilit‡ di cercare altre vie che Ë negata in partenza , di modo che il campo della discussione sulle presunte malattie mentali (presunte in quanto non esiste nessun criterio scientifico all’oggi che possa certificarne l’esistenza)sia coperto esclusivamente dalle teorie psichiatriche ufficiali …..allora forse c’Ë qualcosa ce non va….forse la discussione non puÚ che diventare battaglia politica, resistenza , dato che viene negato in partenza la possibilit‡ di partecipazione e azione….
Che le mie lacrime siano gioia….
P.s. Gli orizzonti dell’uomo sono molto pi? grandi di quanto questi piccoli uomini credono
Non ho qui mai letto cosa piu’ bella di quanto poco sopra:
Che le mie lacrime siano gioia….
Gli orizzonti dell’uomo sono molto pi? grandi di quanto questi piccoli uomini credono [ossia noi]
Mi viene in mente Vincent Van Gogh e la sua notte stellata…
Starry, starry night
Flaming flowers that brightly blaze
Swirling clouds in violet haze
Reflect in Vincent’s eyes of china blue
Now I understand
What you tried to say to me
And how you suffered for your sanity
And how you tried to set them free
They would not listen, they did not know how
Perhaps they’ll listen now
Alessio
Questa e’ la Sinistra che adesso ci manca.
Io vorrei dire brevemente la mia sull’argomento.
Non sono un addetto ai lavori, faccio tutt’altro mestiere ma ho avuto esperienza diretta di ciÚ che significa “psicoterapia” oggi, almeno in Italia.
Mia moglie ha sofferto per quasi 10 anni di attacchi di panico (agorafobia), e ha girato diversi medici fra cui alcuni “professoroni”.
I risultati: uno ha quasi rischiato di ucciderla con un cocktail letale di farmaci (!), altri due l’hanno tenuta per anni in analisi (froidiana il primo e junghiana il secondo) senza alcun risultato pratico (a parte quello di insegnarle a spiegare alla perfezione i propri sintomi…), un altro si era convinto di guarirla con un paio di pillole, e infine l’agopunturista e l’omeopata…bhÈ, questi ultimi li lascio alla vostra immaginazione.
Dopo alterne vicende approda da un medico Bioenergeta (scuola di Alexander Lowen), e ora dopo appena due anni di terapia, senza decenni di chiacchiere su un lettino o di psicofarmaci che livellano le emozioni allo stato di uno yoghurt, sta decisamente meglio ed Ë, soprattutto, pi? felice.
Quello che voglio dire Ë questo: esistono approcci psichiatrici diversi, non Ë vero che la ricerca Ë a zero. Basta essere aperti alle “altre” discipline, senza lanciarsi nel New Age cieco per cui ogni stronzata va bene.
Un abbraccio a tutti
Diego
Vorrei sapere dove si trovano questi bioenergeti e il costo del loro intervento. Dico ciÚ perchÈ tra medici, psichiatri e cultori newage ogni tanto la gente fa confusione: io sono stata frodata proprio da persone che dicono di possedere chiss‡ quale potente energia.
Grazie.
Scrivi pure a ligeia68@hotmail.com
Il problema della psichiatria in italia Ë che non solo Maj ma tutti gli universitari non hanno mai visto ammalati, ma i politici , i mezzi di informazione e le persone li ritengono il meglio.
Assurdo ma vero
Faccio riferimento a quanto riportato dallo psichiatra a proposito del fatto che non esiste nessun farmaco capace di migliorare lo stato di una persona che soffre di disturbi psichici.
Non sono un medico, ma un paziente che soffre, appunto, di qualche forma nevrotica. Sono rimasto sconcertato nel leggere le parole dello psichiatra, ma sto reagendo cercando di essere oggettivo… in fondo credo che un paziente può migliorare il suo stato (anche se solo a livello sintomatico)attraverso un farmaco adatto e ben dosato. Semmai, il problema sta nel fatto che alcuni psichiatri prescrivono con troppa faciltà farmaci, in modo particolare per quanto riguarda gli antidepressivi… me lo diceva spesso il mio ex-psichiatra, V.D.Catapano, persona estremamente valida, purtroppo recentemente scomparsa, che mi ha seguito per circa 28 anni. Sto cercando di avere fiducia nel nuovo psichiatra e vorrei consultarne un altro. Stavo pensando appunto a Mario Maj, ma non mi sembra che lo psichiatra ne abbia parlato bene. Insomma, mi avete buttato giù…
Il termine più appropriato sarebbe “elettrostimolazione”. Visto che viene eseguito in anestesia generale non vi è contrazione tonico-clinica anche perché viene iniettato nel paziente un miorilassante intramuscolare. E, soprattutto non vi è questo “shock elettrico”.
Questo trattamento è indicato per i seguenti pazienti: depressi gravi tendenti al suicidio; depressi che non possono assumere psicofarmaci; depressi che non rispondono ai farmaci; forme gravi di catatonie (forme di schizofrenie). E’ quindi una terapia estrema per una una specifica tipologia di pazienti. L’85-90% delle persone che danno l’autorizzazione per sottoporsi all’elettroshock ne trae beneficio già dalla prima applicazione. Bisogna poi ricordare che viene completamente eliminato il problema degli effetti collaterali degli psicofarmaci, ovviamente.
Recenti ricerche di RMN e TAC non hanno mai evidenziato danni cerebrali permanenti.
Gli effetti collaterali consistono in una perdita di memoria e un senso di confusione subito dopo l’applicazione dell’ECT . Circa lo 0,5% dei pazienti ha invece problemi mnemonici per alcuni mesi, ma comunque sempre temporanei.
La mortalità di questa terapia è paragonabile a quella dell’anestesia generale che viene fatta in un qualsiasi intervento chirurgico.
E’ stato documentato che le controindicazioni di natura strettamente medica sono alquanto limitate e i danni alla memoria sono moderati e trascurabili.
In definitiva, solo per quei casi indicati sopra la terapia elettroconvulsivante è un trattamento di provata efficacia la cui rinuncia aumenterebbe il rischio di peggioramento psichico del paziente e la morte dello stesso. In ogni caso il rapporto danno/beneficio è assolutamente a favore dell’ECT in quanto la depressione non è “un opinione” ma una malattia. La temporanea perdita di memoria in ogno caso non cancella i “i motivi per cui il depresso era triste”. Questo è un concetto fondamentale che non riesce proprio a entrare (anno 2002) nella testa di molta gente.
Elettroshock?
Invito i detrattori a proporre un’alternativa. Magari un’oretta di psicanalisi?
correzioni
… diritto di ogni cittadino di rifiutare diagnosi e cure che
ritiene lesive
della propria dignità
ricordano
1- che la psichiatria non ha a tutt’oggi dimostrato alcun fondamento
scientifico della sua azione.
FALSO
“…poi ci sono gli studi sulla morfologia, la forma del cervello,
condotti in vita. Con la risonanza magnetica, e con la TAC si vede
che mediamente i pazienti schizofrenici hanno un pò meno di tessuto
cerebrale, vale a dire che i ventricoli sono un pò più allargati e la
corteccia è un pò più sottile. E questo esiste già prima del
manifestarsi della malattia: è la predisposizione biologica del
cervello alla malattia.
Oltre alla Rm e alla TAC esistono altri strumenti per la
visualizzazione del cervello che permettono di osservarlo “in
diretta” mentre lavora “soffrendo di schizofrenia”?
Si, con la risonanza magnetica funzionale, con la Pet e con la Spect
mettendo sotto stimolo degli ammalati (per esempio dando loro un
compito di matematica o un test basato sulle associazioni) si osserva
che c’è un’ipofrontalità, un minore funzionamento della zona
prefrontale. Quando un’area cerebrale entra in funzione è più
irrorata dal sangue e consuma più ossigeno: con questi metodi si vede
che alcune zone sono meno irrorate di altre, dunque stanno
funzionando meno. Nei confronti con cervelli normali, si vede che
soprattutto nel caso di compiti astratti o concettuali è meno
attivata l’area prefrontale.
Questa è l’area più sviluppata nell’homo sapiens rispetto ai primati,
è la caratteristica della specie umana ed è la zona cerebrale non
collegata ai sensi, ma ad attività nervose definite come “superiori”.
Dunque la schizofrenia , che si basa su un’anomalia in questa parte
del cervello è una malattia squisitamente umana. La depressione
esiste anche negli animali, la schizofrenia no.
Paolo Pancheri psichiatra Università La sapienza Roma
Studi in vivo
e post mortem hanno evidenziato il ruolo svolto dalle cortecce
prefrontali ed ippocampali nella schizofrenia e, possibilmente, dei
neuroni glutamatergici in esse localizzati..
….. una vasta
letteratura di studi di imaging strutturale ha dimostrato
incontrovertibilmente che pazienti con schizofrenia hanno un
aumentato volume dei ventricoli laterali ed una ridotta massa
corticale, anomalie presenti anche all’esordio di malattia…
Tali studi
nella schizofrenia hanno consistentemente dimostrato alterazioni
funzionali e della connettivita’ reciproca di specifiche aree
corticali, quali la corteccia prefrontale e quella ippocampale,
durante l’esecuzione di specifiche funzioni cognitive quali la
memoria di lavoro (in inglese working memory, che e’ quel tipo di
memoria a brevissimo termine che permette di mantenere delle
informazioni nella memoria che poi vengono utilizzate per
l’esecuzione di determinate azioni) .
In studi
recenti effettuati nel nostro laboratorio in pazienti con
schizofrenia, abbiamo dimostrato riduzioni della concentrazione di un
particolare aminoacido, l’N-acetilaspartato (NAA), ad esclusiva
localizzazione neuronale (soprattutto nei neuroni glutamatergici),
riduzione limitata alla cortecce prefrontale ed ippocampale .
La Schizofrenia
è una vera malattia
Di D.J.Jaffe, FAMY New York,
Psiche2000 Italy
Nel corso delle attività associative
(convegni, manifestazioni,
ecc.) ti incontrerai con persone
che sostengono che la malattia
mentale non è una malattia, bensì
una scelta o meglio uno stile di
vita. Una pura “etichetta” che viene
applicata ingiustamente dalla
società, usata per discriminare
le persone che sono diverse dalle
altre. Le persone ed organizzazioni
che la pensano in questo
modo sono facili da individuare
perché associano le loro idee
alle teorie e scritti di Thomas
Sasz (ed in Italia a Basaglia,
Laing, Esterson e Cooper), Peter
Bregging, Ron Hubbard
(Scientology). Su questa linea in
Italia c’è il Telefono Viola ed alcuni
psichiatri come Antonucci
ed altri. Queste persone sostengono
che se la malattia mentale
non è una reale malattia e quindi
non c’è bisogno di un reale trattamento,
involontario o meno.
L’APA e la MHA hanno avuto
leciti dubbi sulla classificazione
di alcuni comportamenti
antisociali o attività indesiderate
come vere “malattie mentali”. E’
stato stabilito universalmente che
al di sopra di ogni ragionevole
dubbio che la schizofrenia, la
depressione bipolare, i disturbi
ossessivo-compulsivi, da depressione
ed altri disturbi sono
nei fatti dei disturbi neurobiologici
(NBD). E’ ovvio che chi nega
queste affermazioni non tiene
conto delle attuali scoperte scientifiche.
“Riassumendo, gli studi
macroscopici e microscopici sulla
patologia mentale, la
neurochimica, il flusso sanguigno
a livello cerebrale ed il metabolismo,
l’attività elettrica, neurologica
e le misurazioni
neuropsicologiche stabiliscono
chiaramente che la schizofrenia
è un disturbo del cervello, così
come lo è con certezza la sclerosi
multipla, la malattia di
Alzheimer, il morbo di Parkinson
ed altre malattie che affliggono il
cervello. La dicotomia usata nel
passato che considerava la schizofrenia
come una malattia “funzionale”
distinta da un disturbo di
tipo organico alla luce dei recenti
studi è inaccurata; la schizofrenia
ha impeccabili credenziali per
l’ammissione alla categoria delle
malattie organiche”. –
Fuller Torrey, Surviving
Schizophrenia, 1995.
2- che la psichiatria ha operato nei decenni terapie altamente lesive
della integrità psico-fisica
FALSO
La psichiatria è nata come medicina ed ha operato nei metodi
sicuramente grezzi ma comunque giustificabili considerando quali
disturbi curava. Del resto per fare calmare una persona agitata e
fuori di se senza farmaci in mano non poteva escludere un trattamento
anche violento. Stiamo parlando di voler curare certi disturbi che
rendono come indemoniata una persona quando non c’erano i mezzi per
poterlo fare…
3- che le stesse terapie non sono mai state abolite dalla legge
Non sono le terapie ad essere lesive ma i criminali ad usarle per
fini crudeli. La psichiatria si è macchiata di crimini orrendi e
questa è la psichiatria che intende Bucalo e colleghi.
Con le stesse terapie (psicofarmaci elettroshock), ma utilizzate in
maniera razionale la psichiatria medica cura le persone ,non le
tortura. Tanta gente critica gli insuccessi degli psicofarmaci e
dell’ECT strumentalizzandoli per criminalizzare l’intera istituzione
psichiatrica. In realtà è la scarsa preparazione degli psichiatri la
causa dei fallimenti. Ma se la legge proibisse queste due terapie
caro Bucalo, cominceresti a mandar giù tanti psicofarmaci dalla
disperazione…La psichiatria che usa l’elettroshock per controllare
le persone e renderle vegetali sicuramente non è in buona fede e
comunque non comprende certo quegli psichiatri che si fanno il
culo all’università per poi essere in grado di decidere quanti mg di
anafranil dare o non dare in più a tal paziente, perchè da quel
quantitativo può dipendere il futuro di questo paziente, perchè se
sbagli la cura anche di poco il rischio che tal paziente si uccida o
faccia gesti inconsulti esiste. E se si comincia a rompere il cazzo
allo psichiatra che vorrebbe salvare il culo a me o a voi perchè
abbiamo un qualche problema c’è sempre il rischio concreto di un
errore da parte sua…In realtà noi, io e voi, dovremmo ringraziare
gli psichiatri, pur ammettendo gravi errori di singoli, perchè questa
gente permette a delle larve umane di tornare in vita, perchè quando
ti trovi davanti una persona che in passato ha provato a suicidarsi,
devi decidere, dallo psichiatra dipende il futuro di questa persona,
non se ne può fregare e lavarsene le mani. E se non gli fai come è
successo, in un msg che ho già mandato, l’elettroshock e poi lui si
uccide, in un qualche modo lo psichiatra se la porta dentro questa
cosa. Lo psichiatra è un medico, è a contatto con la disperazione
dell’uomo giorno e notte, se non rispettate gli psichiatri dopo
quello che fanno per chi sta male.. potete anche spararvi perché questa è pura vigliaccheria. Chi, fortunatamente certi problemi, certe malattie mentali non le ha provate sulla propria pelle dovrebbe avere almeno la dignità comprendere o cercare di accettare il fatto che questi disturbi hanno una base biologica e che quindi queste terapie sono necessarie per chi si trova in difficolta’.
Quindi, di conseguenza le varie associazioni antipsichiatre che organizzano luridi presidi anti psicofarmaci/ECT davanti all’ospedale di Pisa dove lavora un noto psichiatra si mettano in testa che i malati, i pazienti, non le vogliono, perché sono lesive nei confronti di chi vuole curarsi e non tollerano questa gente totalmente estranea alle malattie psichiche, e chi le ha provate sa bene di cosa sto parlando. Idem per quel che riguarda gli antiopsicotici. Senza gli antipsicotici oggi ci sarebbero più manicomi che palazzi. Il rischio discinesia tardiva è diminuito nettamente, inoltre con cosa lo curi uno schizofrenico? Con l’aspirina? .Elettroshock, terrebile terapia,
quasi che fosse ben peggio del male che vorrebbe curare. Risultato:
un vegetale, semplicemnte ed ipocritamente falso, non guardate in
quele cazzo di condizione era il paziente prima del trattamento. E
ripeto, se la terapia non funziona la responsabilità ricade sullo
psichiatra pesantemente condizionato da chi non lo fa lavorare in
maniera decente. Comunque, in conclusione, quello che non permettera’
mai all’antipsichiatria o, meglio a quello che preferite chiamarlo
pre-psichiatria, che viene prima della psichiatria ,(dal sito
antipsichiatria), di avere una voce determinante, consiste nel fatto
della totale vostra chiusura mentale che non vi permette di vedere,
perchè paranoicamente condizionati dalla psichiatria del passato
remoto o del controllo sociale, quello che la psichiatria sta facendo
oggi, in questo momento, tra cui l’aver già riconosciuto
scientificamente che vari disturbi mentali hanno caratteristiche
oltre che basate su alterazioni boichimiche cerebrali, anche visibili
per quanto riguarda soprattutto forme e dimensioni
dell’encefalo “malato” e, soprattutto l’aver risorto puri vegetali già spacciati.
4- che la diagnosi di “malattia mentale” ancorché indimostrata come
diagnosi medica, produce la morte sociale e civile di chi ne viene
etichettato .
FALSO
Io ne ho ben 2 di diagnosi, Depressione e D.O.C, non te lo scrivono
in testa, non ti condiziona la vita. Quando stai bene puoi fare
quello che vuoi. Quale morte sociale e civile? Non credo di essere un
caso isolato. La fabbrica è un ambiente particolarmente autoritario,
sono l’unico che porta i certificati psichiatrici in direzione per
giustificare le mie assenze. Se mi dovessero dire qualcosa di
ambiguo, io il giorno dopo mi metto in malattia. Quello che sfugge ai negatori della schizofrenia e’ la loro assurda convinzione che una cura anche solo di 6 mesi di psicofarmaci possa provocare danni cerebrali irreversibili e questo. In realtà, se lo psichiatra che ti visita dice “tra 1 mese e mezzo vedrai che stai bene, dopo 1 mese e mezzo tu stai bene, ma non meglio, sei proprio ok, per niente invalidato dai farmaci, e questo l’antipsichiatria lo nega, nega proprio l’effetto terapeutico, la cura, ha il coraggio di chiamare droga di stato gli psicofarmaci, quando certi ragazze schizofreniche grazie a queste pastiglie riesce appena a limitare le psicosi, ossia le visioni e le voci intrusive, senza purtroppo incidere negli affetti che rimangono azzerati. Si perché la schizofrenia a differenza delle altra malattie mentali ha un 25% di diagnosticati che migliorano molto relativamente. E queste pastiglie le chiamano droghe, dall’alto della loro incompetenza.
5- che è stato (ed è) praticamente impossibile per i cittadini
tutelarsi dagli abusi psichiatrici in quanto invalidati dalla
diagnosi di “malattia mentale”
Specificare cosa intendi per abuso psichiatrico. L’antipsichiatria ha sempre denunciato gli abusi psichiatrici della psichiatria, ma non ha mai accennato al comportamento tenuto dal paziente in TSO per es. Forse un abuso psichiatrico è rincoglionirlo di ansiolitici contro la sua volontà? Se questo è un’abuso psichiatrico…Non ci vuole la laurea per capire per quale xxx di motivo si faccia questa operazione…forse perché, lucido, potrebbe scappare?
6- che è stato ampiamente dimostrato in decenni di pratica
psichiatrica che risultato ultimo della stessa è l’invalidazione e la
perdita irreversibile della propria autonomia e libertà di scelta
FALSO
Questo poteva succedere in passato, oggi succede il contrario.
Il 90% dei malati di depressione o come si preferisce chiamarli, con
l’utilizzo degli antidepressivi vecchi e nuovi torna a condurre una
vita normale, socialmente attiva. Il restante 10% ha serie
possibilità di migliorare con la terapia elettroconvulsivante.
Se curati, il 50% degli schizofrenici tornano a condurre una vita normale. Un 25% pur svolgendo mansioni normali ha bisogno di assistenza. L’altro 25 % purtroppo rimane invalidato e necessità di assistenza continua.
Per il disturbo bipolare , stessi rsultati della depressione
Questi sono gli “insuccessi” della psichiatria. Senza i farmaci
questi risultati non sono possibili.
Potremmo fare una prova. Eliminiamo gli antipsicotici e vediamo cosa
succede agli schizofrenici o come si preferisce chiamarli. (bisogna
anche considerare il fatto che non tutti hanno le capacità di Bucalo
di comunicare con chi ha dei problemi. Di solito la gente scappa di
fronte al malato, lui ha coraggio e umanità da vendere a differenza
di anti).
Concludo con un commento sulla tanto sbandierata libertà di cura.
Provate a chiedere ad un depresso grave già davanti al lettino dell’elettroshock se proprio non ha delle alternative che vorrebbe provare. Lui risponderà “certo, ma prima di uccidermi vorrei provare questa emozione!”
Cosa vuol dire “liberta” di cura? Io quando ho male a un dente vado dal dentista, se mi spacco una gamba vado all’ospedale. Quando invece vado in depressione io vado dallo psichiatra ma qua sembra ci siano delle obiezioni. Qua c’è la libertà di cura. Non sto parlando di ricoveri coatti. Sto parlando di scelte. Ma quali scelte? Qua non ci sono scelte, qua è pura presunzione, qua è un fottersene dell’amico che sta male. Magari l’amico sta entrando nel magico mondo del terrore schizofrenico. Oppure la sua è semplice depressione. In ogni caso qua, alla faccia della libertà di cura decide il compagno “sano”, perché dopo aver riferito cosa sono gli psicofarmaci (dal punto di vista antipsichiatrico) ad una persona che già sta molto male, questo individuo non dirà mai, voglio gli psicofarmaci. Ma la questione forse è un’altra, il ragazzo che sta male l’ha detto chiaro e tondo all’amico “IO NON VOGLIO FARMI CURARE”. Mettiamo che questo vostro amico si trovi in queste condizioni penose da un mesetto, è ancora tuttavia, nonostante tutto l’orrore che lo circonda, in grado di avere contatto con la realtà e non prende minimamente in considerazione l’aiuto psichiatrico. E voi cosa fate? Ve ne state li con lui, passivamente, aspettando che i sintomi peggiori avanzino solo per assecondare un’irrazionale pensiero di un ragazzo che non può più costruire delle tesi per giustificare il suo atteggiamento, solo perchè lui non vuole curarsi. Lui per esempio sente una voce curiosa che dice che è diventato il nuovo messia e che ora dovrà fare un giro per la città a spargere il verbo e, quindi, da parte vostra nessuna obiezione e allora vestiti di stracci cominciate questo nobile intento che fa la sua felicita’ (indimostrabile) e il vostro imbarazzo (dimostrabilissimo). Succede poi che le psicosi hanno ben più spesso contenuti ben più pericolosi, per es. vi è la ragazzina che mentre attraversa la strada sente una voce che le urla di buttarsi sotto un autobus e lei lo fa, oppure individui che si improvvisano uccelli ed effettivamente dimostrano di saper volare, dall’ottavo piano a piano terra in verticale. E qua, in questi casi, la responsabilità di chi è? Chi è chi non riesce a vedere le cose oltre la punta del suo naso? Chi è che nel 2002 ha il coraggio di non riconoscere queste cose e di scambiarle per non so che cazzo di cazzate? Eccoli qua tutti in fila i negatori delle malattie mentali, fate un bel sorriso e un brindisi per l’amico che sta crepando ma non la sua libertà di non essere curato, cosa ben più importante! Perchè voi attendete la parola magica, se il vostro amico non parla, non dà ordini vi sentite autorizzati a non prendere iniziative. Eccola qua la libertà di cura, il diritto di poter scegliere come e quando comportarsi. Ma , onestamente, vi sembra la scelta giusta in questo irresponsabile comportamento e CIOE’ VEDERE CREPARE DI SOFFERENZA QUESTO VOSTRO AMICO? Gli fate un favore, pensate? Il fatto è che voi, anche se in buna fede, NON LO STATE AIUTANDO. Questi sono momenti in cui una persona a contatto con un amico con evidenti problemi mentali di qualsiasi tipo dovrebbe cacciare via quelle vomitevoli farse della “psichiatria del controllo” del mio cazzo e rivolgersi, prima di prendere qualsiasi provvedimento incosciente ad uno specialista, perché non si tratta della vostra vita ma di quella del vostro amico. E’ una questione di buon senso, di responsabilità e di maturità.
Questa è la vostra libertà di cura? Questa non si chiama libertà di cure, scelta di curarsi da chi vuoi o se curarsi o meno, questa è OMISSIONE DI SOCCORSO.
Cosa pensate che gli possa fare uno psichiatra? l’elettroshock? no , non glielo fanno. Ma se voi lasciate abbandonata una persona a se stessa tra visioni e allucinazioni ogni giorno che passa sarà un peggioramento delle sue condizioni. Se questo vostro amico immaginario è agitato e la vostra pazienza non basta a calmarlo dovrete in qualche modo cercare degli ansiolici, di conseguenza servirà andare almeno dal medico di famiglia per farsi prescrivere del lexotan o simili. E qua crolla un muro, avete utilizzato psicofarmaci, quindi non avete potuto evidentemente fare a meno della psichiatria, atteggiamento razionale, in quanto l’ansia dovuta all’esame di scuola guida è una cosa, l’ansia per un qualche presunto disturbo mentale (che può anche non esserci, non lo do per scontato) è tutta un’altra cosa. Bene, adesso che il vostro amico si è calmato potete “tranquillamente” parlare del suo futuro, ma come vi siete rivolti alla psichiatria (per comprare gli psicofarmaci) sappiate che ora c’è uno psicopoliziotto che osserverà le vostre mosse per sempre…
Segnalo Questo Sito, che forse vi potrà chiarire le idee e, soprattutto, vi metterà al corrente che QUALCOSA SI PUO’ FARE
il sito è:
http://www.cchr.org/ect/itl/page02.htm
In risposta a questa “correzione” voglio semplicemente citare le parole usate da Ugo Cerletti, l’inventore dell’elettroshock dopo il primo utilizzo:
“Quando ho visto la reazione del paziente ho pensato che questa terapia doveva essere abolita”. Ugo Cerletti, Inventore dell’elettroshock, 1970.
La domanda che dovresti porti è: come mai viene ancora utilizzato oggi anche se il suo stesso inventore si era reso conto che questo metodo doveva essere abolito?
Personalmente mi ricorda Einstein e la bomba atomica. Troppo intelligente lui troppi gli interessi in gioco.
Per quello che riguarda gli psicofarmaci:
COMUNICATO STAMPA:
Il Presidente Bush firma un decreto legislativo che rappresenta una pietra miliare nel proibire il trattamento farmacologico forzato dei bambini in età scolare da parte della psichiatria
Celebrità, genitori, legislatori e gruppi di tutela dei diritti civili hanno ottenuto una vittoria storica con l’approvazione dell’emendamento sulla proibizione della cura obbligatoria.
3 dicembre 2004 – Los Angeles ˜ Le celebrità Lisa Marie Presley, Kelly Preston, Kirstie Alley, Jenna Elfman e Juliette Lewis si sono unite al Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU), un ente di vigilanza e controllo nel campo della salute mentale fondato dalla Chiesa di Scientology, nell’applaudire il Congresso americano per aver approvato una legge che stabilisce un precedente e che proibisce al personale scolastico di costringere i genitori a trattare farmacologicamente i bambini per problemi in classe o comportamentali.
L‚emendamento sulla proibizione della cura obbligatoria approvato dal Presidente Bush il 3 dicembre 2004, prescrive che le scuole attuino politiche che proibiscano che i bambini in età scolastica siano costretti ad assumere psicofarmaci come requisito per essere ammessi a scuola.
Centinaia di genitori in tutti gli Stati Uniti hanno subito pressioni per far assumere ai loro bambini in età scolare, stimolanti simili cocaina o antidepressivi per i quali la FDA, l‚ente che negli USA si occupa del controllo dei cibi e dei farmaci, ha da poco ordinato che venisse apposto un avvertimento, sotto forma di un’etichetta all‚interno di un riquadro nero sulla confezione, sull‚alto rischio di questi farmaci di provocare suicidio fra bambini ed adolescenti. Kelly Preston, che ha incontrato alcuni membri del Congresso americano a giugno dello scorso anno per ottenere appoggi per l‚approvazione dell‚emendamento, ha dichiarato: “Ogni madre ha un diritto intrinseco a proteggere il proprio bambino da danni. Tuttavia, a molte madri è stato negato quel diritto perché gli psichiatri hanno sommerso gli insegnanti, inconsapevoli, con l’opinione falsa secondo la quale i problemi dell‚istruzione e comportamentali sono sintomi di ‘disturbi mentali‚ che richiedono, come terapia, farmaci e droghe che alterano la mente. Questa legge dà la speranza di una nuova era nel campo dell‚istruzione, dove gli insegnanti sono liberi di lavorare con i genitori per trovare soluzioni accademiche invece che trattamenti psichiatrici non efficaci e dannosi, che danno profitti solo all’industria psichiatrica e a nessun altro”.
Molti gruppi hanno sostenuto l’emendamento, tra questi l’Associazione nazionale per il progresso della gente di colore (NAACP), la Fondazione nazionale delle legislatrici (NFWL), Genitori per un‚istruzione senza farmaci e droghe e senza etichette, nonché numerosi legislatori statali e federali.
Bruce Wiseman, Presidente del CCDU degli Stati Uniti, ha affermato: “Gli psichiatri non volevano abbandonare la loro fortezza nelle scuole americane ed hanno lanciato un enorme campagna volta a bocciare questa legislazione. Tuttavia le persone stanno comprendendo sempre più che i ‘disturbi mentali‚ psichiatrici non hanno alcuna validità scientifica/medica e che gli psichiatri li descrivono falsamente come malattie o condizioni fisiche, per convincere insegnanti e genitori che questi sono problemi medici. Il che è una truffa totale. I ‘disturbi‚ psichiatrici sono semplicemente liste di comportamenti˜sintomi che si presume siano in relazione con il disturbo stesso e che sono stati votati dai membri dell’Associazione psichiatrica americana per essere inclusi nella loro bibbia di fatturazione per le assicurazioni, il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Tutto questo è stato usato per giustificare la somministrazione di farmaci pericolosi a più di 8 milioni di bambini. Genitori ed insegnanti non sono mai stati informati sugli effetti collaterali documentati provocati da molti di questi farmaci, ivi compreso suicidio, violenza, mania e psicosi”.
Il CCDU afferma che il prossimo passo nella riforma dell‚istruzione statunitense e dei paesi occidentali, è quello di eliminare i test e screening psichiatrici e psicologici dalle scuole. Questi test che sono diventati le linee di rifornimento per gli psichiatri che, trasformando le scuole in cliniche di salute mentale, le hanno rese una loro attività commerciale. Milioni di studenti ora sono diventati dipendenti da farmaci psichiatrici o li stanno assumendo anche illegalmente. Il CCDU, a cui si è unito un gran numero di genitori e gruppi di tutela dei diritti civili, afferma che la „Commissione per la libertà sulla salute mentale‰, che propaganda screening obbligatori di salute mentale nella scuola, rappresenta esattamente quanto descritto da Aldous Huxley nel suo libro „Il mondo nuovo‰, dove Huxley descrive una civiltà “utopistica”, controllata con la “tecnica della suggestione tramite il condizionamento infantile e, più tardi, con l’aiuto di farmaci”.
Sebbene l‚emendamento sulla proibizione della cura obbligatoria porrà un freno all’inclinazione della psichiatria di sottoporre a trattamento farmacologico ogni comportamento normale dell‚infanzia, molti accusano che la falsamente altisonante „Commissione sulla libertà sulla salute mentale” e le sue raccomandazioni, apriranno presto un’altra porta al pericoloso condizionamento che conduce ad aumenti massicci nel trattamento farmacologico con psicofarmaci di una nuova generazione.
Il dottor Julian Whitaker, direttore del Whitaker Wellness Center, in California, avverte che il motivo che sta dietro allo screening obbligatorio della salute mentale dei bambini è ovvio: “Significa drogarli!” Per la psichiatria, questo vuole dire: “52 milioni di clienti potenziali”. Whitaker da questo consiglio ai genitori: “Prima di tutto, rifiutatevi di firmare quei moduli di consenso quando vi arrivano a casa, dalla scuola del vostro bambino. Se non possono sottoporre a test i vostri bambini, loro non potranno drogarli”.
Il CCDU sorveglierà la realizzazione di questa legge, e qualsiasi genitore che possa ancora sperimentare la coercizione ai fini di drogare il proprio bambino, può contattare il CCDU per denunciare il fatto e per ricevere assistenza.
Per ulteriori informazioni sugli screening psichiatrici di bambini in età scolare, potete leggere la nuova pubblicazione del CCDU “Danneggiare i giovani: come la psichiatria può distruggere la mente”, disponibile a sito http://www.cchr.org
visita il sito e vota il sondaggio:
http://www.giulemanidaibambini.it/
Gianluca Piroli
ccdu.mo@mail.it