Febbre anticomunista

E se gli attentati fossero solo un artifizio?
Il giorno in cui Silvio Berlusconi Ë stato scelto quale presidente del Consiglio ho detto ad un paio di amici: ridiamo, finchÈ possiamo.
Ero convinto che di lÏ a poco sarebbe iniziato un duro periodo di propaganda anticomunista e “proforzista”.
E basta pensare alle copertine di panorama con il sorriso ammiccante del presidente e a tutto il lavoro dei quotidiani di parte (nel periodo pre-elettorale) per capire che questa propaganda era nell’aria gi‡ da tempo, in barba a par condicio, conflitto d’interesse e a tutte le norme sull’etica editoriale e giornalistica.
Intanto, mentre si aspetta la nomina dei vertici Rai, per arrivare ad assoggettare il 90% delle emittenti televisive, bombe e proiettili hanno cominciato a fare il giro d’Italia (senza Pantani e Cipollini, s’intende) per cospargere l’opinione pubblica di odio anticomunista.
Dunque casualmente, da quando Ë salito al governo il nostro amato Silvio, tutti i comunisti hanno deciso di sbucare dalle loro tetre tane addobbate con poster di Marx, Stalin e Che Guevara, per mettere in subuglio la nazione, spargendo terrore tra la gente.
Potrebbe essere proprio un ottimo sistema per convincere gli elettori: “o ci votate o vi facciamo saltare in aria!”
O Ë solo una sporca propaganda?

Commenti Facebook