Un giorno a Genova

21/07/2001 Un giorno a Genova
Siamo arrivati a Genova in 3 pullman intorno alle 11:30. La manifestazione Ë stata tranquilla fino al tratto di Corso Marconi tra Piazzale Kennedy e Piazza King, alle 15 circa.
Gi‡ da lontano si vedevano lanci di lacrimogeni. Giunto presso Piazzale King ho potuto vedere cosa stava accadendo. Diversi gruppetti di “manifestanti”, saranno stati 50-60, che da questo punto indicherÚ con “teppisti”, stavano provocando le forze dell’ordine (che da ora chiamerÚ “Polizia” per brevit‡) con insulti e lanci di oggetti.
La Polizia pazientava e la situazione Ë rimasta invariata per parecchi minuti. Poi questi gruppi hanno spostato tre auto parcheggiate. Una Ë stata capottata ed una incendiata. Questo ha scatenato la carica della Polizia.
In quel punto la strada Ë molto larga, con due carreggiate separate e la spiaggia. La maggior parte dei teppisti stava sulla carreggiata lato terra.
La Polizia Ë avanzata dalla parte lato mare con due autoblindo che hanno divelto la terza auto, quella ancora intera, lanciando lacrimogeni tra i manifestanti pacifici. I teppisti erano quasi tutti attrezzati con maschere antigas e occhialetti da sub. Quando la Polizia ha inziato le cariche molti teppisti si sono dileguati in un attimo, segno che avevano preparato a priori diverse vie di fuga, mentre altri si sono mescolati al corteo in ritirata. La Polizia se l’Ë presa coi manifestati.
A questo punto mi sono allontanato su da Via Podgora perchÈ la situazione stava degenerando e perchÈ mi hanno tirato quasi addosso due lacrimogeni.
Parte dei dispersi si Ë poi riunito in un corteo in Corso Gastaldi per dirigersi verso il punto di ritrovo presso l’ospedale psichiatrico. Ho visto alla coda del corteo diversi lanci di lacrimogeni ma ero troppo lontano per vedere cosa stava succedendo. Mi hanno detto in seguito che un gruppo di teppisti si era unito alla coda corteo, ma per fortuna Ë durato poco.
Quest’alta Ë invece la testimonianza di quattro persone del mio gruppo (due sulla cinquantina, la figlia ed un’amica) che sono fuggite indietreggiando da Corso Europa.
Corso Europa era troppo affollato per restarci, quindi hanno tagliato per una via laterale per sfuggire ai pestaggi della Polizia. Si sono fermati in Via Zara, che sembrava tranquilla, a mangiare un panino. Pochi minuti dopo sono arrivati vari gruppi della Polizia, che, sparpagliati tra i vicoli, inseguivano i teppisti in fuga dispensando manganellate gratuite ai manifestanti pacifici in ritirata. Si sono salvati grazie ad un anziano che li ha ospitati nel giardino di casa. La Polizia, li ha assediati per un po’ cercando di convencerli ad uscire minacciando un pestaggio.

Giuliano Pochini. Questo testo puÚ essere liberamente distribuito purchÈ non ne venga modificato il contenuto.

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