Vibrante Protesta

Non passa giorno che i notiziari non riportino di uccisioni e violenze in Palestina. Israele, sostenuto dagli USA e dall’Unionione Europea, sta concretizzando in Medio Oriente, assieme alla turchia, la politica della globalizzazione, ovvero lo sfruttamento delle risorse naturali (acqua terra e petrolio) e di quelle Umane, a scapito dei popoli della regione. Per perpetuare questo dominio, Israele ricorre:
– all’eliminazione fisica della dirigenza politica palestinese (74 dirigenti fino ad ora)
– alle punizioni collettive attraverso:
– il blocco ermetico dei territori palestinesi occupati, atto ad impedire la libera circolazione
– la demolizione degli edifici pubblici (chiese, moschee, scuole ecc =800 fabbricati)
– Le uccisioni e gli arresti indiscriminati (rispettivamente 581 e 28.000 fino a questo momento)
– lo sradicamento di alberi, la distruzione delle coltivazioni (84.000 alberi sradicati)
– la confisca delle terre appartenenti ai palestinesi
– il blocco di forniture di beni di prima necessit‡ (viveri, acqua, medicinali, gas ecc..)
– l’impedimento all’accesso alle scuole e ai servizi sanitari
Questa politica del pugno di ferro, portata avanti dallo Stato di Isralele e attualmente dal criminale di guerra Sharon (artefice dei massacri di Sabra e shatila e altro), trova concordi le forze politiche israeliane e la societ‡ civile israeliana ad eccezzione di una minoritaria opposizione democratica.
Israele ha frantumato il territorio palestinese, suddividendolo in una serie di riserve/carceri a cielo aperto. Israele Ë l’unico paese al mondo a sancire la tortura per legge. E’ uno stato che ricorre all’arresto e alla carcerazione amministrativa, vale a dire senza accuse e senza processo, basata sul sospetto e sulla punizione.
Di fronte alla ribellione di un popolo sotto dura e lunga occupazione, il mondo occidentale continua a mettere sullo stesso piano gli oppressori e gli oppressi, i carnefici e le vittime.
La rivolta dei palestinesi nei territori occupati, con i pochi mezzi a loro disposizione legittimati dalle varie risoluzioni ONU, non puÚ essere messa alla pari con la dura repressione fascista portata avanti dallo stato di Israele che non esita a ricorrere all’uso delle pi? sofisticate macchine da guerra in dotazione (F16 per bombardare i campi profughi, gli elicotteri Apaches per l’eliminazione mirata dei vari dirigenti, carri armati,artiglieria pesante e bulldozer per l’eliminazione delle case)
Questo massacro non potr‡ continuare a passare inosservato: persino alla Conferenza Internazionale dell’ONU contro il razzismo, tenutasi recentemente in Sud Africa, 3000 Organizzazioni Non Governative hanno condannato la politica israeliana, definendola dichiaratamente razzista alla pari di quella che fu adottata dal regime Sudafricano dell’ Apartheid, l’allora fedelissimo alleato di Israele.
Basta con il silenzio complice. Denunciamo la politica del governo Italiano di sostegno incondizionato al governo Israeliano. Tutto il nostro appoggio al popolo palestinese fino al raggiungimento dei suoi diritti inalienabili riconosciuti da decine di risoluzioni ONU, quali:
– il diritto al ritorno dei profughi
– il diritto all’autodeterminazione
– il diritto allo Stato indipendente e sovrano con capitale Gerusalemme.

Laperquisa.it – Torino Social Forum – Comitato di solidariet‡ con il popolo palestinese

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