REPRESSIONE DI PENSIERO

REPRESSIONE
AL TALK SHOW “PIANETA TRAPIANTI”
organizzato dall’ospedale Niguarda
Teatro Grassi -MI-

Le forze dell’ordine sono piombate ieri sera alle 21 davanti al Teatro Grassi per “arginare”
6 (sei) non-donatori, simpatizzanti della “Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente” che tranquillamente distribuivano ai cittadini che accedevano al Teatro un volantino culturale e scientifico su espianti/trapianti.
Digos, carabinieri e polizia (auto e cammionette) chiedevano i documenti, negavano il
volantinaggio, vietavano lo striscione con la scritta “espianto/trapianto omicidio di stato”, e anche impedivano ai sei di entrare a sentire le relazioni, nonostante fosse un incontro
pubblico.

La presidente della “Lega Nazionale Contro la Predazione”, Nerina Negrello, che seguiva
lo show dall’interno, al termine degli interventi chiedeva a Mirabella, conduttore dello
show, di leggere l’art. 5 della legge 91/99 sui trapianti. Articolo che chiarisce come la
schedatura dei cittadini – a favore o contro l’espianto – debba essere fatta, contrariamente
a quanto proponevano i relatori del Niguarda, del Centro Nazionale Trapianti e dell’Aido.

Il rifiuto fu totale e rabbioso: la lettura dell’art. 5 li spaventava perchÈ avrebbe
stigmatizzato quelle istituzioni che stanno agendo fuori legge nel raccogliere la
“manifestazione di volont‡” dei cittadini, senza le direttive del Decreto attuativo del
Ministro della sanit‡, previsto dalla legge e atteso da due anni e mezzo.
Nel marasma dei veti e delle invettive dei trapiantisti e trapiantati presenti, che non
volevano che si leggesse l’art. 5, la Digos “invitava” la Negrello e chi la sosteneva ad
uscire dalla sala.

Sembrerebbe che quando le persone esprimono un parere che si discosta dal
Pensiero Unico e dai piani programmati dallo Stato e dalle sue istituzioni, scatti la
repressione.

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