Tritemius il terrorista scrive a Censurati

Ho contatti con i terroristi!
Ebbene si. Ho contatti con i terroristi. Il governo americano sta spingendo a tavoletta per approvare una legge che equiparerebbe il terrorismo (quello serio, che si fa con armi chimiche, batteriologiche e nucleari) all’hacking.
Ma non all’hacking pesante….. parla di defacement puri e semplici
E gia’ si sta approfittando del caso Torri Gemelle per proporre leggi che in altri momenti non avrebbero trovato terreno fertile da nessuna parte.

Riviste specializzate come Punto-Informatico hanno gia’ parlato di Tritemius come dell’hacker che ha trovato dei bugs nello Shape della Nato, bugs al Credito Cooperativo, e in altri importanti siti. Tralascio quindi la presentazione di questo personaggio, per dare il giusto spazio alla sua protesta per una legge simile
Antonella

Lettera di Tritemius a censurati

cari amici censurati,
il 24 settembre, il Dipartimento di Giustizia degli Stati uniti ha reso pubblico il testo dell’ATA (Anti-Terrorism Act, legge anti-terrorismo).
Questo decreto, redatto dal DOJ come iniziativa per fronteggiare la minaccia terroristica manifestatasi in maniera tremenda e agghiacciante l’11 settembre con l’attentato di New York, verra’ presentato (approvato?) al Congresso USA.

Cio’ che mi spinge a manifestare pubblicamente la mia preoccupazione e’ pero’ il fatto che insieme a reati come attentati dinamitardi e assassini, vi e’ la presenza dei reati informatici, accomunati sotto l’infamante etichetta del terrorismo.

Hackers, crackers, virus-writers, web-defacers dovranno essere considerati, secondo l’Amministrazione americana, terroristi a tutti gli effetti: modificare una pagina web e schiantare un aereo contro un grattacielo e’ la stessa cosa.

Al di la’ delle considerazioni tecniche e delle interpretazioni che si possono dare alla parola “hacker”, e’ del tutto evidente che ci troviamo di fronte a proposte assolutamente sproporzionate.
Si dovrebbero sempre tener ben distinti i danni e i crimini contro le persone (spesso perpetrati anche da coloro i quali si ergono a paladini della Liberta’ e della Giustizia universale), e i reati contro le cose.

Se poi le idee fanno paura, se un modello politico/economico/sociale non puo’ (non deve!) essere criticato e le parole devono essere controllate e approvate, allora e’ necessario preoccuparsi.

Gli hackers sono stati, sono e saranno sempre piu’ gli spiriti liberi dell’Era digitale, fautori del mondo libero della Rete, della libera circolazione delle idee e delle informazioni, della collaborazione organica e disinteressata.
Non sono gli hackers a sradicare popolazioni, a violentare terre, a costruire armi micidiali. I terroristi e i prepotenti sono altri, sono altrove.

Apriamo gli occhi, non lasciamo che Stranamore ci ipnotizzi col marziale rullo di tamburi, occorre restare lucidi di fronte alla strategia della tensione globale.
Il re e’ nudo: dietro la difesa degli alti ideali e della meravigliosa civilta’ occidentale, si nascondono interessi umani, troppo umani.
Tritemius

Questa e’ la lettera di Tritemius
Amici miei, se questo qui e’ un terrorista io sono da sedia elettrica, perche’ la mia curiosita’ non e’ di ricerca sulla rete, ma di ricerca nelle schifezze del sociale. Stesso stampo, ma con piu’ prepotenza, quindi.

Temo che la liberta’ che gli hackers sono in grado di fornire, sia un’arma difficile da annientare, e per questo fa paura. Per usare le parole di un grande amico “queste persone, gli hackers, sono coriandoli colorati contro un muro grigio“.

Dopo la legge approvata dal Senato americano sul controllo delle email, vengono seri dubbi sul potere della liberta’ della rete. Il fatto che molti temono che con internet si possa perdere il monopolio informativo dei media, e’ provato dalla neonata ed inutile (quanto inattuabile) nuova legge sull’editoria, votata all’unanimita’ da esponenti di destra e di sinistra indistintamente.

Il Grande Fratello si, internet libero no. Il fatto e’ preoccupante, perche’ mi viene da pensare che avere un suddito ignorante e’ molto piu’ facile da gestire di un suddito con delle idee e delle iniziative. E soprattutto, se il popolo-suddito non ha idee, non si rischia l’ammutinamento.

Tritemius incarna la liberta’ di noi tutti, e per questo sarebbe a rischio (in America, per fortuna, qui non ancora, ma non e’ detto). E’ il terrorista che rischia il “carcere a vita, senza possibilita’ di appello” (traduzione letterale della legge pubblicata on line).

A questo punto, perche’ non fare anche le perquisizioni senza mandato a tutti, controlli alla corrispondenza cartacea.. ecc? Tanto che cambia? Il succo e’ quello!

Diciamolo, sono stati gli hackers a far crollare le Twin Towers, altro che Bin Laden!
(a questo punto non mi stupirei piu’ di tanto se venisse fuori una cosa simile, magari detta dalla CNN, cosi’ tanto idolatrata)

Amici, la liberta’ negata e’ quella del mito della caverna di Platone.. non ci fa conoscere la realta’, ma ci fa rimanere contenti di essere ignoranti, e contenti anche di dire “sissignore”

Antonella

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3 commenti

  1. io agli hackers e agli spammer(che molto spesso sono le stesse persone)darei la pena capitale.e,insieme a loro, chiunque non si faccia i cazzi suoi,chiunque rubi,chiunque truffi.e magari anche al solito coglionazzo che risponderà quasi subito(iniziale del nome S,finale O)

  2. niente male, per un “quasi subito” ho dato tre giorni di tempo….

    Il problema è che se non ti rispondo io non ti caga (giustamente) nessuno….

    non so perchè mi chiami in causa con tanto odio, ma lo posso immaginare: la ragionevolezza è estremamente fastidiosa per chi ragiona col culo….

    Sergio

  3. Ciao, ho sempre sognato di fare o essere hacker… mi puoi insegnare o dirmi dove posso imparare ???? ciao

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