Mai come in questi ultimi giorni

Mai come in questi ultimi giorni mi sono sentita incredibilmente mediocre.
Dopo quel giorno di 30 giorni fa a NY, come ha scritto Michele Serra in un suo articolo, a me, come a quasi tutti, Ë scattata la sveglia della coscienza, dei sensi, della percezione diretta con la realt‡, non pi? mediata dalla sicurezza delle carrozzerie delle auto, del cemento dei palazzi, dal piatto di pasta che sempre e quotidianamente si porta alla boccaÖla percezione diretta della realt‡Öcerco il sole e lo trovo malato e anormale per un met‡ ottobre, fa sudare; voglio respirare e líaria puzza; i miei occhi cercano líazzurro del cielo e trovano una coltre di smog e dopo, solo dopo, un celeste pallido; cerco il silenzio e trovo il rumore della citt‡, chiudo quindi le mie finestre con i doppi vetri; cerco i sapori in quello che mangio e trovo solo conservanti, aromi resi chimicamente pi? appetibili; cerco lo sguardo delle persone che incontro per strada e trovo teste basse o occhi concentrati e persi nel vuoto dei tanti posti da raggiungere in una giornata per arrivare puntuali; cerco il calore nella voce telefonica dei miei amici e trovo solo quelle frasi standardizzate che si dicono per potersi addormentare con la coscienza a posto perchÈ il nostro orticello sociale lo abbiamo annaffiato anche oggi; cerco come un assetato nel deserto líentusiasmo di mio figlio, nel bambino di cinque anni che Ë, e trovo domande angosciate sulla morte: ìanche io dovrÚ morire?î;cerco i vestiti che potrei comprare per il prossimo inverno nelle vetrine dei negozi dove sempre faccio i miei acquisti e mi trovo a pensare che in fondo un vestito vale líaltro;cerco un lavoro in linea con i miei studi e i miei interessi e trovo solo interessanti quei lavori utili e attivi socialmenteÖma dove ero prima? Posso dire che ero nella fase del dormiveglia, per cui in lontananza sentivo la sveglia che suonava ma rimanevo a lettoÖsiete svegli anche voi? Avete sentito la sveglia? SÏ che líavete sentita, Ë stato il rumore del crollo di due grattacieli nella capitale del capitalismo e delle fondamenta della nostra societ‡, sono stati gli ultimi ìti amoî telefonici di quelle vittime sacrificali che stavano per morire lass? e che si sono svegliati anche loro sÏ, ma poi dal letto ci sono caduti.
Mi sento male, mi vergogno, mi sono svegliata con il classico saporaccio in bocca di chi la sera prima si Ë buttato via in qualche locale con qualche sconosciuto e ora non sa perchÈ. Mi sono svegliata e ora prendo il caffË in cucina leggendo il giornaleÖTagikisthanÖMa dovíË? Afghanisthan? Le mine che spezzettano corpi di bambini ogni giornoÖoddio che orrore!! IraqÖbombardamenti americani continui in dieci anniÖma davvero? Scusate, scusate, io non sapevo, ieri ero in un locale non mi ricordo quale, con musica assordante, bevendo non so cosa, parlando non so con chi, e ridendo di non so quale cazzataÖquello che succedeva fuori?Önon ho visto, non ho sentito nulla, ero troppo lontana..ho sentito perÚ gli aerei che si schiantavano sulla nostra societ‡..sÏ, sÏ, quelli gli ho sentiti perchÈ erano pi? vicini, troppo vicini, i granelli delle polveri del crollo delle torri hanno sporcato i doppi vetri delle mie finestre ma giuro che non sapevo che quelle polveri portavano particelle di altre polveri pi? vecchie, di antichi soprusi a civilt‡ e uominiÖho i vetri sporchi, ma non pulisco, li lascio cosÏ e invece continuo a leggere il giornale. Mi dispiace, davvero mi dispiace, non so se dispiacermi pi? per tutto ciÚ che ora Ë ridotto in polvere ma che prima di diventare cosÏ era sveglio e lucido o per me che mi sono svegliata solo ora e solo ora mi rendo conto di quante ore di sonno abbia rubato alla mia vita. Ma ora mi sono svegliataÖposso fare qualcosa? Posso essere utile? Vi prego fatemi sentire utile, partecipante della realt‡, non mi dite che Ë troppo tardi.

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