CANNABIS INDICA

C-A-N-N-A-B-I-S!!! Il solo pronunciarne il nome evoca un indicibile tabu’. Eppure bene dice il nostro GRILLO: “e’ mai possibile mettere fuori legge una pianta?”. Questa, signori, e’ vera pazzia! Una pianta, peraltro, che ci ha seguito per migliaia di anni nella nostra evoluzione e che ci ha dato una quantita’ inimmaginabile di materie prime “eco-bio-compatibili”: corde, carta, tela, medicinali, cibo…. ma, essendo una pianta, non e’ brevettabile! E allora meglio il petrolio: si sostituisca la canapa con il nylon e viva la modernita’! E le medicine? facciamo un esempio: tizio soffre di glaucoma e le uniche cure che paiono essere efficaci sono: 1) il TIMOLOLO MALEATO, un beta bloccante venduto con il termine commerciale di TIMOPTOL che riporta tra le varie controindicazioni cosucce tipo (ne citiamo solo alcune dal foglio allegato al medicinale suddetto) “allucinazioni” – “blocco cardiaco” – “accidente cerebrovascolare” – “arresto cardiaco” – “ischemia cerebrale” – “(…) in seguito alla somministrazione di TIMOPTOL sono state riportate reazioni respiratorie e cardiache, incluso il decesso per broncospasmo in pazienti con asma e raramente morte (sic!) in associazione a scompenso cardiaco (…)”; 2) il delta 9-TETRA-IDRO-CANNABINOLO (THC) che altro non e’ che l’ alcaloide attivo della cannabis indica (marijuana), sui cui effetti collaterali basti dire che e’ scientificamente dimostrato che la dose letale e’ superiore al peso di una persona (insomma, nel caso del timololo si puo’ crepare con l’ assunzione di pochi milligrammi, nel caso della marjuana se ne dovrebbe utilizzare piu’ di un quintale!!); per il resto, si avrebbero i medesimi effetti di qualsiasi sostanza psicotropa legalmente in uso (possibilita’ di allucinazioni, rallentamento dei riflessi, tuttavia connesso ad una diminuita aggressivita’, il contrario dell’ intossicato da alcool, ad esempio e poi dilatazione della percezione spazio-temporale ed acuizione della percezione sensoriale). A cio’ si aggiunga che il buon senso (ed anche il secondo principio della termodinamica, del quale abbiamo gia’ parlato in altra occasione) ci farebbero istintivamente optare per questa seconda soluzione, non scartando certo la prima, ma sicuramente esperimentando anche la seconda, come giustamente ha detto l’ ex ministro della sanita’ VERONESI; perche’, allora, non ci sono colliri al THC? Non ne ho certo la certezza matematica e la mia risposta altro non puo’ essere che un’ illazione (in senso tecnico, pero’): forse dipende dal fatto che una molecola di sintesi puo’ essere brevettata, lucrando sulle relative royalties, mentre una pianta od un suo olio essenziale brevettabile non e’? E, attenzione, abbiamo citato solo un esempio, ma la cannabis indica puo’ essere utilizzata nella cura di molte altre malattie o nell’ alleviamento degli effetti collaterali di altre cure (e’ un potente antiemetico, e’ utile nei casi di anoressia/bulimia e… ci si fa anche un’ ottima birra!).

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