GEMELLI PALESTINESI

Cari gemelli Palestinesi,

so che questa lettera non verr‡ mai letta dal presidente Arafat, poichÈ
non essendo un capo di stato ma solo un semplice piccolo essere umano di
questo pianeta, non trover‡ quindi strada verso líindirizzo di colui che
da molto tempo vi rappresenta politicamente e moralmente. Ma anche se
le mie parole non troveranno una voce per giungere a voi, proseguo come
se realmente tutto questo sia reale, tangibile e che il presidente
Arafat e tutti i capi piccoli o grandi siano veramente in ascolto,
poichÈ solo nellíascolto si puÚ veramente sentire il proprio cuore e il
cuore del peggior nemico, perchÈ anche quello che consideriamo nenico
possiede lo stesso cuore che fa pulsare la vita, tutta la vita che È
nata su questo pianeta da un Dio per i credenti o dalla causalit‡ per
chi non crede.
Chi vi scrive dunque vuole solo comunicare al ìVostro cuoreî, poichÈ
la mente come dice la parola stessa, mente a se stessa, e mente agli
altri per avere privilegi, sicurezza, comodit‡, perchÈ la mente di ogni
uomo È stata condizionata al mondo, un mondo nel quale sei migliardi di
esseri umani vivono un conflitto dentro loro stessi, poichÈ ognuno È
stato educato non alla vita libera ma alla distorsione della vita. Basta
che osservato un neonato qualunque esso sia il colore della sua pelle vi
accorgerete di quello che avete perso, poichÈ nessun essere umano di
questo pianeta puÚ identificarsi negli occhi di un neonato, perchÈ in
quegli occhi cíË la verit‡ che nessuno vuol sentire e vuol capire, la
sola verit‡ che ci accomuna tutti quanti, ma noi invece quella ìVerit‡
emozionale îquando esce dal nostro stesso grembo la plasmiamo al nostro
volere, al nostro mondo poichÈ ci È stato insegnato, ci È stato
tramandato, cosÏ trasmettiamo coscientemente o inconsapevolmente la
nostra natura distorta e quella vita libera perde a poco a poco
inesorabilmente la sua luce divina per diventare quello che tutti gli
uomini di questo pianeta sanno bene, poichÈ voi sapete la verit‡ di voi
stessi, perchÈ ogni giorno non riuscite ad essere quella luce, non
riuscite ad essere innocenti e trasparenti come un neonato. Sicuramente
vi starete domandando perchÈ un uomo privo díautorit‡ dice a noi queste
cose che viviamo nellíinferno e non dirle invece ai i nostri nemici
Ebrei? Avete ragione chi sono per parlare in questo modo? ma vi
rispondo che la mia lettera non vuole giudicare nessuno, poichÈ amo
troppo la libert‡ per dire a qualcuno come deve vivere la propria vita,
dunque siete liberi di vivere la vostra vita come credete o pensate e
non sar‡ certo la mia lettera a cambiare il corso degli eventi, ma
poiche sto parlando al ìvostro cuoreî che sia palestinese o ebreo spero
che sar‡ il cuore del neonato che siete a spazzar via ogni distorsione
della mente, poichÈ come dicevo la mente mente, la mente non puÚ farci
vedere la verit‡ se non facciamo morire le cause che ci portano a
giudicare, a colpevolizzare, poichÈ qualcuno che entrambi conoscete bene
ha detto: ì chi di voi non ha peccato scagli la prima pietraî. Chi le ha
pronunciate indipendentemente da chi era e da cosa rappresentasse sta di
fatto che le sue parole non sono dettate dalla falsit‡ o dalla ipocrisia
giacchÈ quellíuomo o quel dio, non ha avuto dagli uomini giustizia
perchÈ gli uomini lo hanno picchiato, seviziato, torturato, e giudicato
come nemico dellíumanit‡, cosÏ voi sapete bene che gli uomini non
potevano identificarsi in quellíuomo, cosÏ gli uomini in ogni tempo
hanno scelto i loro Barabba dal momento che i Barabba sono a immagine e
somiglianza degli uomini, che essi si chiamano palestinesi o ebrei.
La tragedia di Cristo deve far riflettere profondamente ogni essere umano di questo pianeta perchÈ chi puÚ dire a se stesso; io conosco me stesso,
so chi sono perchÈ sono andato alla fonte di me stesso? ì Chi di voi puÚ
dire a se stesso queste parole? chi di voi puÚ affermare di conoscere
alla perfezione la fonte di se stesso? E difficile vero? e difficile
affermare una cosa del genere, poichÈ se gli uomini conoscessero
veramente se stessi non esisterebbe nessuna divisione, nessuna
sofferenza, nessun dolore, nessuna guerra insanguinerebbe pi? la Terra,
giacchÈ chi conosce se stesso saprebbe la fonte del dolore, della
sofferenza della divisione e della guerra, perchÈ comprenderebbe il vero
nemico che affligge gli uomini e non li fa vivere in pace e armonia tra
di loro.
Ecco perchÈ mi sono preso la responsabilit‡ di scrivere questa
lettera, perchÈ colui che vive nella pace e armonia, prima viveva nel
conflitto e nella guerra, se non si comprende il proprio conflitto
interiore come si puÚ comprendere il conflitto degli altri? Come potete
dunque sperare che con la violenza si possa raggiungere la pace?
Guardate in voi stessi, ascoltate il ìvostro cuoreî poichÈ voi state
ascoltando la mente, e la mente vi dice che dovete combattere il nemico
fino alla vittoria finale! perchÈ il nemico ebreo ci ha occupato la
terra, ci uccide i nostri figli, ci fa vivere come animali gabbia, a
morte il nemico sionista, a morte! a morte!
Ma voi credete veramente che il vostro problema pi? grande di avere
una terra, una ìnazione palestinese libera È indipendente î si risolva
odiando e uccidendo il vostro peggior nemico? Se pensate questo la
vostra mente vi far‡ fare cose inaudite, poichÈ voi siete ciechi, voi
siete sordi, voi non vedete la verit‡, e poichÈ non vedete la verit‡
sarete in balia di voi stessi, del vostro odio, e ci saranno morti, ci
saranno massacri, e non ci sar‡ mai quella terra che voi tanto volete.
FinchÈ non ìspalancate il vostro cuoreî, la vostra mente inzuppata di rancori,
di odi senza fine, vi dominer‡ a lavare con il sangue i proprii morti,
poichÈ uccidere e pi? facile, uccidere e la sola via per la conquista
della terra, ve lo dice la mente, ve lo dice il vostro odio.. Se pensate
questo, fate pure, uccidete, massacrate, fate a pezzi bambini, e donne,
uomini, e voi riceverete lo stesso sangue, lo stesso trattamento,
poichÈ odio chiama altro odio, sangue chiama altro sangue, se volete
questo, se volete continuare sulla strada dellíodio non ci sar‡ un
futuro di pace per voi, perchÈ solo il cuore puÚ darvi la pace, puÚ
darvi quello che vi spetta per diritto.
Vi chiedo, vi imploro nel profondo del mio cuore, fate un gesto coraggioso, un gesto che nessuno di voi a mai fatto, mettetevi a nudo, spogliatevi di tutti i rancori e odi; lo so e difficile! e tremendo! e spaventoso aprire il proprio cuore al nemico, denudarsi davanti al nemico, rendersi vulnerabile alla sua spada, ai suoi proiettili mortali, ma se voi volete una terra, spogliatevi! spogliatevi! fate il gesto pi? vero che vi render‡ liberi, finalmente liberi, poichÈ la nudit‡ non possiede rancori, non possiede odi, non possiede armi se non quello del cuore. Se farete questo allora il vostro nemico, non potr‡ pi? impugnare un fucile, non potr‡ pi? uccidere i vostri figli, non potr‡ pi? dire che avete torto, che state mentendo, che siete dei terroristi, dei macellai, poichÈ chi abbassa le armi, chi distrugge le armi, chi si spoglia davanti al nemico, davanti a un altro uomo, quellíuomo sar‡ confuso, quegli uomini vedranno davanti a loro degli esseri nudi, degli esseri inermi, bambini, donne e uomini e vecchi che marciano tutti insieme senza pi? slogan da gridare, senza pi? invocare vendette, senza pi? urlare alla guerra, alla morte degli ebrei. Se fate questo miei cari gemelli palestinesi, voi sarete guardati da tutto il mondo, ìvoi sarete un esempio per tutta líumanit‡î, voi non solo salverete voi stessi dallíodio che vi affligge, ma aprirete il cuore ad altri esseri, altri uomini e donne di questo meravigliso pianeta, poichÈ se vi spoglierete, vi denuderete davanti al mondo, nulla sar‡ come prima, giacchÈ quando un uomo si spoglia, degli uomini si spogliano di tutte le atrocit‡ che hanno dentro la pace sar‡ pi? vicina, líarmonia sar‡ pi? vicina, perchÈ come puÚ esserci libert‡ vera, amore vero, se dentro gli uomini non cíË pace, ma regna un dualismo che ha segnato il nostro cammino, in pensieri che ci hanno allontanato dal naturale sentire? Sar‡ questa líultima guerra, la pi? dura, la pi? difficile, la pi? spaventosa da affrontare, e ci sar‡ odio per le strade, e ci sar‡ sangue per le strade, e ci sar‡ líinferno dentro di noi, e sar‡ líultimo giorno di odio, e sar‡ líultimo giorno di sangue, e sar‡ líultimo giorno di guerra quando la vita
inonder‡ líantico pensiero di odio, e sar‡ allora il primo giorno
dellíuomo, quello vero quello libero quello pieno díamore, per voi, per
gli ebrei, e per tutti quanti, perchÈ la via del cuore È la pi?
difficile da seguire ma È líunica che ci puÚ far capire di essere ogni
essere. Spetta dunque a voi di fare il primo passo, perchÈ siamo tutti
delle possibilit‡ Se ci buttiamo via, tutto si ferma Se abbiamo paura,
tutto si ferma. Se proviamo invidia, tutto si ferma. Se proviamo
rancore, tutto si ferma.Se proviamo odio, tutto si ferma. Se proviamo
gelosia, tutto si ferma.Se facciamo del male, tutto si ferma. Ma, se
cerchiamo di volerci un po di bene, allora, tutto puÚ accadere, tutto
puÚ essere possibile,tutto quello che abbiamo dentro puÚ essere
rivelato, puÚ essere ricordato, nella consapevolezza di esistere, di
essere reale, di essere per sempre AMORE ETERNAMENTE AMORE.

con cuore

Bruno Franchi

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