Censura su censurati

mercoledi notte, il 13 febbraio, a radio radicale e’ andato in onda un filo diretto tra Antonella responsabile di censurati.it e gli ascoltatori della radio, un programma condotto in studio da Alessandro Caforio. Tema: la censura. Commento mio personale: ce n’e’ troppo poca!!

Ognuno ha 40 secondi per sentire la propria voce. Ora mi sono resa conto che la parola non va ASSOLUTAMENTE data a tutti. Insulti, autoerotismo in diretta, non accrescono il livello culturale della gente. Io, Antonella, mi sono scoperta molto piu’ radicale degli stessi radicali, a volte fin troppo tolleranti.

Una possibilita’ di far sentire la propria opinione, non e’ cosa da niente. Ma i filtri DEVONO esserci. Cosi’ come dovrebbero esserci persone che lasciano un recapito telefonico ed essere richiamate a tempo opportuno. Sembra che il diritto alla parola sia una pretesa sempre e comunque, anche quando si sfocia nel vilipendio e nella diffamazione.

Preferisco avere un filtro e togliere la parola a chi offende e denigra il lavoro e la professionalita’ altrui piuttosto che essere la portavoce di un sito in cui a briglia sciolta si sputa addosso a tutti senza censura. Finora censurati ha lasciato che insulti, ritenuti grida di sdegno e malessere sociale, rimanessero on line. Provvedero’ personalmente da oggi, a eliminare tutto cio’ che risulta un’offesa gratuita e senza che ci sia una crescita con un dibattito creativo.

Inoltre, grazie alla famigerata legge sull’editoria 62/01, in cui si chiede che “qualora il responsabile non sia un giornalista iscritto all’ordine deve lasciare i suoi dati nel disclaimer”, la notte stessa della diretta radiofonica, i simpaticoni aspiranti maniaci hanno fatto telefonate nel cuore della notte a casa dei miei genitori, il cui indirizzo, appunto, appare per legge nella home page.

Faro’ per questo un esposto alle forze dell’ordine. Per ora mi limitero’ a una denucia contro ignoti
Saluti a tutti
Antonella Serafini, che da oggi in poi ammettera’ soltanto critiche e grida di ribellione.

Chiedo la solidarieta’ di tutti nel segnalarmi inutili insulti che provvedero’ a rimuovere personalmente

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50 commenti

  1. Antonella, per quel che vale, hai tutta la mia solidarietà.

    Purtroppo ci sono persone stupide e ignoranti, ed è perfettamente inutile che facciamo finta che tutti abbiano intelligenza: alcuni la hanno e la utilizzano, altri non ne hanno affatto.

    A proposito di Radio radicale: ti ricordi quando stava per chiudere, qualche anno fa, e mandava in onda tutte le telefonate dei radioascoltatori senza alcuna censura?

    Tra le migliaia di messaggi di solidarietà o contrarietà all’iniziativa anche tantissimi messaggi idioti, stupidi, offensivi, ecc. ecc.

    Purtroppo, come nel tuo caso, in giro per il mondo ci sono alcuni che si sentono “vivi” solo se infastidiscono il prossimo, si sentono “grandi” soltanto perché rompono i coglioni alle tre di notte a casa di altri (con la sicurezza di non essere “intercettati”, altrimenti non telefonerebbero) ed è con queste persone che, purtroppo, a volte ci si imbatte.

    Lo so che il primo istinto sarebbe quello di aprirgli la zucca in due, ma non servirebbe: già lo sai in partenza che è una zucca vuota.

    Antonella sopporta!!!! Sarà tuo il Regno dei Cieli :-)))) (a patto che i coglioni ne restino fuori: bisogna parlare con il Padreterno e vedere cosa si può fare)

  2. Finalmente! per colpa di qualche stupido ignorante del vivere civile anche questo sito rischiava di passare per volgare e superficiale!

    Una regola ci vuole sempre… l’anarchia non porta da nessuna parte. La massima libertà possibile serve (purchè sia, appunto, possibile), non la totale assenza di regole!!!

    saluti a tutti

  3. Se becchi un padreterno buonista-weltroniano, mi sa che te li becchi pure li’ 🙂

    Solidarieta’ anche da parte mia, ahime’ di imbecilli ce ne sono tanti – e molti intasano anche questo forum, come tutti ben sappiamo – ma anche loro hanno il diritto di vivere (io magari glielo negherei anche, ma e’ risaputo che sono cattivo, crudele, filoamericano, nazista, fascista e soprattutto sicofante, per quello che vuol dire 😉 )

    Al prossimo Dott. Gianfranco… congratulazioni, ma Macerata in un feriale per me e’ decisamente off limits, altrimenti verrei volentieri. In cosa ti laurei, e con che tesi?

  4. Come ebbe a dire un frequentatore di questo forum spacciandosi per intelligentone, “la tua liberta’ finisce dove incomincia la mia”… e ahime’, la liberta’ di insultare per loro incomincia presto e non finisce mai…

  5. Se posso correggerti,ho detto:

    LA MIA LIBERTA`FINISCE DOVE COMINCIA LA TUA (che ha un significato completamente diverso).

  6. Mi laureo in una tesi in Sociologia dal titolo:

    “Roll up, roll up for the Magical Mystery Tour – i mutamenti sociali nell’universo giovanile attraverso una lettura della storia musicale/sociale/economica del complesso THE BEATLES dal 1962-1970”

    E così chiudo il cerchio iniziato, anni e anni e anni fa, all’esame di III media in cui l’argomento a piacere erano i Beatles.

  7. Non ce l’avevo con te in verita’ 🙂 comunque cambia poco, perche’ se per mal disgrazia decido che la mia liberta’ incomincia troppo presto, sei fregato 🙂

    …mi ricordo… fu l’unico mio discorso in cui mi desti ragione… a ripensarci mi scende ancora una lacrimuccia 😉

  8. Non è il caso di tirare in ballo l’intelligenza di chi l’ha detto! Qui si sta ragionando di un diritto fondamentale e universalmente riconosciuto, e chiunque può ricordarlo, credo, quando lo ritiene opportuno!

    O forse per non correre il rischio di essere banali è meglio far finta che sia tutto scontato?

    Personalmente credo che più si diffondono le proprie idee, meglio è. Anche perchè almeno così si ha l’opportunità di correggerle, se qualcuno ci fa ragionare un po’ di più (ohps, scusate, ma forse ho scritto una cosa banale e scontata..??!!!)

    m.

  9. SAGGIO SULLE LIBERTA’

    John S. Mill edizioni EST

    Consiglierei vivamente a tutti una lettura di questo piccolo libro, fondamentale per parlare di libertà civili, sociali, religiose, politiche…

  10. il momento in cui si pretende la parola senza portare rispetto, la libertà negata è un dovere. Solidarietà anche da parte mia
    Gio

  11. In effetti avevi ragine.

    Ora pero`(dato che ho piu`tempo dell`altra volta) voglio spiegarti la mia visione di cio`che avverra`nel futuro piu`prossimo.

    Ora come ora la maggior parte delle cose piu`comuni vengono fatte con l`aiuto dell`informatica,e del continuo scambio di dati.

    In un futuro nulla sara`fatto senza l`apporto di un computer collegato con altri computer per lo scambio continuo di dati necessario ad un perfetto funzionamento del tutto.

    Internet e`l`esempio piu`lampante di anarchia.

    Se tutti con un semplice click(e gia`ora se digiti il tuo nick in un qualsiasi motore di ricerca ti compariranno tutti i tuoi interventi con il suddetto nick)potranno in futuro sapere cosa ha fatto il vicino di casa e il vicino di casa sapra`tutto di tutti.Si arrivera`allora ad uno stallo in quanto se tu mi spii e io lo so,primo non commettero`nulla che tu posssa spiare,secondo anch`io ti potro`spiare e sapere quando mi spii.Quindi tutti si faranno i cazzi loro senza poter pensare di poter fare i furbi.

    Sara`sì un tipo di anarchia imposta e non voluta,pero`il punto d`arrivo e`sempre quello,cambia solo il percosrso per raggiungerlo.

    Quello che la maggior parte degli hacker fa,oltre a fare un bel po`di danni,e`cercare di venire a conoscenza di tutto cio`che l`opinione pubblica non verra`mai a sapere( nessun governo vuole un popolo informato su cio`che effettivamente sta accadendo)e rendere pubbliche tutte queste informazioni.

    Quindi nessuno decidera`che la sua liberta`comincia prima,in quanto rischiera`la propria.

    p.s:

    Spero solo di essermi spiegato in maniera esauriente.

  12. Gli insulti, vi sono sempre stati, e sempre vi saranno,

    partendo da il vero ed unico concetto di anarchia, ove “ La mia liberta’ termina quando opprimo la liberta’ altrui“, si deduce che un libero insulto senza basi di discussione, emanato solo dal classico ignorante, che e’ figlio di quella madre, che non termina mai di figliare, e di fatto un attacco alla liberta’ dei frequentatori, va di fatto cancellato, eliminato, che e’ differente dal “censurare”, il censore monita i contenti, li approva o disapprova, un persecutore del diritto di liberta’ si assicura semplicemente che chiunque, cerchi di minare il diritto libero di discussione, fra i presenti, sia eliminato.

  13. Tutto bello e condivisibile, ma cosa fai se ti capita un imbecille che e’ convinto che i suoi insulti abbiano un forte valore semantico e trasmettano un messaggio? Lui si sentirebbe censurato…

    …se non ti ricordi male un imbecille del genere e’ anche capitato da queste parti di recente…

  14. Antonella cara ha tutta la mia solidarietà, però ha detto trascendentale.it invece che .org, a quanto mi hanno detto. 🙂

    1 di trascendentalePUNTO-ORG

  15. Cara Antonella,

    la mia solidarietà è tanto banale quanto dovuta. Anche perchè io ero in ascolto l’altra sera al Filo diretto.

    Non sono affatto d’accordo però sulla tua posizione, il rischio profondo è che si rischia di tarpare le ali a chi vorrebbe volare, mentre chi ha l’interesse a non far volare nessuno l’obiettivo lo ha raggiunto.

    Sono d’accordo con chi dice che l’anarchia non porta da nessuna parte, però in quella trasmissione le regole c’erano; infatti uno non puo telefonare piu di una volta e per non piu di 40 secondi. Capisci bene che la perfezione non esiste e sinceramente a me non interessa, preferisco una trasmissione così fatta e non con un Vespa di turno che decida ciò che è volgare da ciò che non lo è. Penso che solo se questi fenomeni vengono alla luce possono essere combattuti e sconfitti altrimenti avranno sempre loro la meglio.

    Ciao ed un saluto anche al grande Caforio, perchè non lo proponiamo al posto di Biagi che non gli farebbe male andare in pensione?

  16. Cara Antonella,

    scusa se posto come anonimo ma non ricordo mai l’odiosa e inutile password.

    Sai che ti sono amico, e sai bene che io ero li’ ad ascoltarti, poi abbiamo anche chattato insieme mentre eri in onda.

    Mi dispiace molto ma stavolta non sono per niente d’accordo con te.

    Quella trasmissione io l’ho apprezzata, l’ho apprezzata cosi’ com’e’ stata, mi e’ piaciuta l’idea (che non conoscevo) dei 40 secondi per tutti, senza filtro.

    Gli insulti li ho sentiti, e ho percepito il tuo comprensibile imbarazzo, pero’ a me hanno fatto un effetto diverso.

    Il discorso sulla liberta’ assoluta di espressione , sulle idee di comunicazione senza filtri e’ un discorso lungo e complesso , non c’e’ tempo per parlarne qui.

    Pero’ credevo che Censurati.it fosse una costola di un movimento di informazione di cui anche il mio sito fa parte, con molti altri, credevo che anche tu, come noi, amassi una comunicazione aperta , forse dura, estrema , ma nuova, incredibilmente nuova.

    Credevo che Censurati fosse parte di questo, fosse parte dell’essenza della rete, della vera natura del web.

    Spero di sbagliarmi,spero che questo tuo sia solo un momento di ira che passera’ presto.

    Perche’, cara amica, se rimarrai determinata a censurare su un sito che nasce come anticensura per antonomasia, ahime’ restero’ assai deluso.

    Piuttosto chiudilo questo sito, dai retta a me, forse non sei tagliata, o forse ti eri sbagliata.

    So che queste mie parole ti sembreranno dure e eccessive ma non mi sentivo di usare mezzi termini e spero vorrai apprezzare la mia sincerita’.

    Un bacio,

    Paolox , http://www.kontrokultura.org

  17. Cara antonella, sono Tony da Ercolano, ho telefonato al filo diretto l’altra sera, ti chiesi se avevi mai ricevuto minaccie per il lavoro coraggioso che fai, e ti espressi il mio disaccordo per la prosa un pò da sinistra di alcuni articoli del tuo sito. Mi è rimasta la dolcezza della tua voce, coraggiosa dolcezza. E mi sono mortificato per le telefonate poco educate di persone senza scrupoli. Il tuo coraggio è oggi merce rara. Io ogni tanto vengo a far visita al tuo sito per vedere le novità. Avanti cosi, Antonella!

    Tony da Ercolano.

  18. Sono solidale anche io (per quello che vale).

    La stupidità, per fortuna, tende ad autoeliminarsi.

    Se, su questo sito, ci sarà qualcuno che, pazientemente, farà un po’ di selezione va benissimo.

    Dopo tutto se qualcuno desidera metter su un sito per gli insulti può farlo quando vuole.

    Quanto a me, se riterrò che censurati.it fa troppa “censura”, mi limiterò a non frequentarlo più.

    Per adesso mi va bene così.

    Saluti

  19. su censurati ci saranno sempre i vaffanculo, e non sono certo queste le cose da eliminare. Ma la qualità la voglio mantenere, e un secondo caso in stile radio radicale non ha senso. Deve essere un sito di informazione, e scambi di idee, e litigate, e tutto questo insieme. Anche cose pesanti, ma finalizzati a un discorso che possa crescere. Non mi piace la volgarità fine a se stessa. Non sono un’assistente sociale, questo non è il sert e sfoghi psicofisici ad alta volgarità non li tollero. Un segno di rispetto anche per chi le cose serie le tratta davvero. Se cmq dai uno sguoardo nei forum, c’è di tutto, anche piuttosto pesante. Io non censuro ideologie, anzi, magari le studio anche, però il rispetto è una cosa che devo a chi mi segue. Ripeto: roba pesante detta con un fondamento ideologico (tipo “di ebrei sono morti troppo pochi”) non è censurata nonostante se me lo dicessero davanti io non risponderei di me. E’ un grido che raccolgo. Offensivo, ma lo raccolgo, anche malvolentieri. Perchè c’è una ideologia dietro. Il caso di Radio Radicale è tutt’altra cosa.
    Spero di non dover mai ricorrere a censura, quindi. Libera espressione la meritano tutti, ma io sono molto intransigente, invece. La merita solo chi le offese le fa non fini a se stesse.
    Una cosa sola ho eliminato in questo sito: un numero di telefono di una ragazza che qualche fidanzato deluso ha postato non con nobili scopi. Ora… la ragazza in questione potrebbe ricorrere per vie legali contro censurati che viola la privacy. E io dovrei passare i guai per chi non ha rispetto per nessuno?
    Mi dispiace, non arrivo a tanto spirito di sacrificio. Mi sembra che lavorare su censurati senza averne un guadagno, sia sufficiente. Passare guai legali per qulche coglione, io non me la sento.
    Un abbraccio a tutti voi che mi siete vicini
    Antonella

  20. Il concetto dei 40 secondi e’ chiaro, ma la censura non so se mantiene la propria essenza quando ad essere censurato e’ un anonimo. Il rimanere anonimi in un posto dove non esiste censura non ha senso. Radio Radicale non farebbe torto a nessuno se, semplicemente, richiamasse gli ascoltatori che vogliono parlare in diretta. In questo modo non esisterebbero piu’ gli anonimi e magari potrebbe parlare anche gente che non puo’ permettersi telefonate interurbane.

    Io mi rendo conto che ci sono persone disturbate (almeno secondo il mio concetto di normalita’) e che anche queste hanno diritto di esistere, ma quella sera io ho sentito censurato il mio desiderio di sentir parlare dell’argomento della trasmissione.

    Non ho problemi se Radio Radicale crea uno spazio apposito dove i derelitti telefonano e parlano. Anzi: magari sarebbero anche ascoltati da chi puo’ realmente aiutarli.

    (sono anonimo nella forma, ma non nella sostanza :-))

    Almico

  21. odio i bollini :rosso, giallo e verde della televisione. Però odio anche la maleducazione. Solidale , allora con Antonella.

  22. Inutile e superfluo dire che hai tutto il mio appoggio, sempre stato daccordo nel FILTRARE gli idioti, lo so….vuol dire FILTRARE parecchia gente, magari io il primo, rimane LO STESSO UNA SUPERBA IDEA

  23. siamo qua con gli accendini accesi tipo concerto di Baglioni a fare il tifo per te……….HEHEHEHEH (sdrammatizzo rimanendo fermi sostenitore di ANTONELLA e lei lo sa)

  24. Eh gia’, i codardi… brutta razza, proprio una razzaccia. Tu quando ti registri?

  25. Salve Antonella.

    Ho inviato due contributi, nei giorni scorsi, e ritengo che rispettino la policy che hai deciso di adottare.

    Se invece non sono adatti al sito, puoi farmelo sapere? Grazie, ciao! LuVi

  26. VERAMENTE SONO SEMPRE STATO REGISTRATO COME GM.

    NON MI ERO ACCORDO DI ESSERE DI NUOVO ANONIMO!

  27. Certo è difficile tollerare il turpiloquio degli imbecilli. Ma la censura vera è quella che ha permesso di telefonare ai tuoi per aver conferma dei tuoi dati. L’infamia è nascosta nella legge che priva il cittadino del diritto di parola e che tiene sotto soggezione il giornalista con la minaccia di toglierlela. La parola, mia cara, la vogliono togliere a chi ne fa buon uso. Gli altri, quelli che giustamente vorresti zittire tu, sono la loro arma vincente. Sono la scusa che si danno per soffocare la libertà vera, quella senza insulti a nessuno. Tutta la mia simpatia, Giuliano

  28. Ho scoperto adesso questo interessante sito.Data

    la mia età,ricordo ancora quando Radio Radicale,

    in fase di chiusura(l’ennesima)lascio che chiunque

    potesse esprimersi senza un filtro che potesse

    bloccare qualsiasi voglia,di maleducazione.

    Mi ricordo che per giorni fu’ tutto un fioccar di

    offese campanilistiche “calcistiche” e di frasi

    oscene nord contro sud,sud contro nord.(Io che vivo al centro quasi non capivo).

    Ma è pur in questa situazione di,maleducazione,

    degrado,stupidita’,che in me si rafforzo’ la voglia di essere diverso,piu’ tollerante,piu’

    pacifico,piu’…..diciamo intelligente.

    E fu quello,quella liberta’ di opinioni contrastanti a farmi credere,che essere dall’altra

    parte,cioe’ dalla parte di quelli che volevano

    dire qualcosa e credere in qualcosa,che si rafforzò.Quindi cara Antonella,anche se è la prima volta che sento parlare di te,io proporrei

    si una specie di controllo,ma un controllo costruttivo e inviterei quelli che usano il proprio tempo a offendere e a sprecare del suo,a

    fermarsi e a chiedergli come mai….

    Come mai si puo’ essere così superficiali,

    come mai si puo’ buttare via il proprio tempo,

    come mai si è convinti,che un offesa detta qui o

    a Radio Radicale possa di fondo essere recepita

    da quelli che dovrebbero sentirsi offesi.

    Io credo che proprio a questi…..andrebbero dati

    piu’ di 40 secondi,perche’ non stiamo parlando di

    robot,ma di persone che offendendo credono in piu’,di averlo fatto.Non si puo’ essere nel 2002,

    così disillusi,per me pure il loro stupido sfogo

    è un grido di aiuto inascoltato.

    Un saluto, e spero di continuare a seguirvi con

    soddisfazione.China alias Andrea di Viareggio

  29. La mia liberta’ non finisce… La mia liberta’, come la tua del resto, caro lettore, non e’ mai esistita… Sembra una frase scontata ma e’ cosi’…

  30. Credo che l’hacker cerci di venire a conoscienza nn di quello che l’opinione pubblica non sa ma di quello che non vuole sapere( senza per questo fare dei danni: e finiamola con questi luoghi comuni,per favore). Quando gli hacker( dicesi tali non i pirati ma quelli conoscono a fondo il mondo dell’informatica) hanno dato la notizia ch in winXP sono presenti dei software di spionaggio la gente abbia deciso di passare a linux?No, tutti lì a credere che veramente con microsoft puoi svolazzare per la stanza…bah…

    Ciao

    KF

    P.S.

  31. Cara Antonella,

    sono Andrea de Angelis, e come ben sai conduco con Alessandro Caforio quello spazio notturno di Radio Radicale che tanto ti ha fatto riflettere. Non pensavo che un giorno mi sarei trovato a dover o voler difendere uno spazio tipico di Radio Radicale, proprio in un sito come questo, ed onestamente tuttora non so quanto questo mio intervento sia opportuno.

    Mi permetto di fare alcune critiche al tuo ragionamento. Innanzitutto, e questa non vuole essere una polemica, molto dipende da chi è in studio e da come reagisce alle offese o agli insulti. Io conduco questo spazio da aprile dello scorso anno, e pur essendo il mio numero di telefono e la mia mail pubblici, non ho mai ricevuto insulti a casa. Lo stesso si può dire di Alessandro che comunque in onda è forse più bersagliato del sottoscritto. Io non ho ascoltato la sera in cui tu eri ospite, e questo va a tuo vantaggio, ma resta il fatto che quanto da te denunciato mi appare comunque curioso ed insolito.

    In secondo luogo anche solo pensare di fare filtro, equivale a censurare, e da un sito che si chiama censurati.it non mi sembra quantomeno logico. A meno che questo sito internet non voglia divenire qualcosa di diverso. A cominciare dal nome…

    Spetta comunque a te stabilire le linee editoriali di questo spazio, quindi non sono titolato ad intromettermi. E a dire il vero nemmeno mi interessa farlo.

    Infine ti invito a non stupirti di quello che hai potuto ascoltare in onda, in fin dei conti è il frutto della censura, della cattiva informazione, o peggio dell’assenza di informazione. Rifletti solo una cosa:

    Censurare non è mai un modo per risolvere un problema, ma solo per far finta che non esista.

    Andrea de Angelis

  32. Mi vien da dire che ogni emittente ha il pubblico che si merita.

    Io ascolto quotidianamente Radio Popolare di Milano, e ai “microfoni aperti”, trasmissioni senza filtro, cose simili a quelle da te citate non somo mai accadute.

    ciao E. Pastori

  33. sarà forse anche perchè radio popolare ha 10 ascoltatori, peraltro prigionieri della memoria dell’autunno caldo del ’77, e radio radicale diverse centinaia di migliaia…

  34. Peccato che tu sia disinformato (forse perchè ascolti Radio Radicale). Radio Popolare gode di un bacino di utenti che oscilla tra i 120.00 e i 150.000 ascoltatori (e ben lo sanno gli utenti della pubblicità).

    Alcune trasmissioni sono in network con numerose altre radio per coprire tutto il territorio nazionale. Cosa però ancora più importante è che Radio Popolare si sostiene economicamente con gli abbonamenti volontari, circa una dozzina di migliaia di ascoltatori, tra cui non certo te, e per quello che manca alla copertura con la pubblicità.

    Chissà perchè la stessa cosa non la fa Radio Radicale, che invece si dichiara radio di partito e vive con i miliardini di sovvenzione di noi tutti (pure con le mie tasse). Questo, naturalmente, dopo aver strombazzato l’abolizione del finanziamento pubblico.

    E non dirmi che è giusto perchè svolge un servizio pubblico perchè per questo ci sarebbero già le tre reti Rai che già paghiamo.

    Forse perchè non riuscirebbe a vivere con i 10 ascoltatori che sarebbero disposti a pagare per ascolte colorite pannellate e notizie degli ultimi duecento referendum?

    Se poi fossero anche “diverse centinaia di migliaia” gli ascoltatori di Radio Radicale e fossero tutti come quelli descritti ti lascio volentieri in buona compagnia…

    saluti radiofonicamente radicali

    Enrico Pastori

  35. caro amico trinariciuto vedo che mi confermi che gli ascoltatori di radio popolare sono 4 gatti.

    per il resto invece sei tu a essere disinformato e a diffondere disinformazione.

    mi curerò da quì a poche righe di accendere un fiammifero nel buio della tua ignoranza ( in senso proprio ) o della tua malafede.

    Radio Radicale nasce nel 1975 grazie ai soldi del finanziamento pubblico dei partiti che i radicali decidono di destinare interamente alla creazione di una radio di informazione

    informazione per TUTTI infatti da radio radicale si possono sentire gli interventi INTEGRALI di tutti i leader di TUTTI i partiti

    Da bossi a bertinotti, da fini ad agnoletto e se permetti anche pannella…

    nel 1990 il parlamento decise, come in ogni paese civile, di trasmettere raiofonicamente le sue sedute.

    Radio Radicale, che le trasmetteva gratuitamente dal 1976, partecipò alla gara di assegnazione e la vinse. Questo in virtù di un costo 5 volte inferiore a quello proposto dalla RAI per la sola gestione ordinaria ( ESCLUSA QUINDI L’ACQUISIZIONE DELLE FREQUENZE… ).

    il tuo tentativo di polimica ( all’amatriciana ) sul finanziamento pubblico dei partiti è del tutto fuori luogo: i radicali hanno promosso iniziative per l’abolizione di questo istituto a più riprese e nel ’93 sono finalmemnte riusciti nell’intento.

    successivamente i tesorieri di TUTTI i partiti ( ad esclusione dei radicali naturalmente ) si sono accordati per fottere gli elettori e si sono erogati e si erogano centinaia di milioni di euro

    ad ogni appuntamento elettorale sotto forma di rimborsi elettorali.

    Peraltro, te lo segnalo, il meccanismo di asegnazione dei rimborsi è disgi8nto dalle effettive spese sostenute ma si basa sostanzialmente sulla ripoartizione proporzionale.

    Radio radicale, e quì termino, è una radio strana, diversa, scomoda, che fa discutere. Insomma una radio viva con tante contraddizioni, esattamente il contrario di Popolare network…

    un compagno

  36. BERE S….A, RIEMPIRTI LA F… CON UN BEL C….NE O FARTI SFONDARE IL C….?

  37. CHE VOI DI RADIO RADICALE ANTONELLA VE LA SIETE INCULATA, MA NON ABBASTANZA, PER QUELLO è TORNATA DELUSA!

  38. Vi proclamate paladini della libertà? Lottate contro la censura? Ora è giusto che ve ne ciucciate le conseguenze.

    Ti rendi conto a quanto ridicolo ti sei esposta piangendo i risultato di quanto predicate?

    Medita antonella, medita!!!

  39. Sono perfettamente d’accordo con te.

    Devo ammettere che negli ultimi tempi ero un po’ deluso dal tenore degli interventi nei post, spero che il filtraggio ci liberi finalmente dagli imbecilli.

    Questo dimostra ancora una volta quanto sia importante vigilare con attenzione sulla rete ed in generale sull’informazione.

  40. Infatti il turpiloquio degli imbecilli non va tollerato, come non va tollerato il teppismo di alcuni pseudo tifosi nascosti nel branco. Come non va tollerata la vigliaccheria di chi dietro un “anonimo” si sente di dire qualunque cosa (ma lo volete capire o non che di anonimo non c’è proprio nulla?) rimane il fatto che sempre di codardi si parla.

    Esprimere le proprie idee in libertà e assumersi le responsabilità che ne derivano, chi non ci sta è, sì, da censurare.

  41. Ma cosa state dicendo? Io credo che gli insulti qui o a Radio Radicale siano dovuti al fatto che certe persone non sono abituate a potersi esprimere senza filtri e quindi ne abusano; partendo da questa premessa secondo me la soluzione non è togliere quei pochi spazi liberi che si sono creati ma crearne sempre di più perchè la libertà di espressione diventi la norma. Quando sarà così si ridurrà sensibilmente il numero di coloro che la usano a fini errati.

    Raffaele Ferraro

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