Appello Internazionale

Un donna viene sotterrata fino al seno e lapidata.
Non importa se sia rimasta incinta dopo essere stata stuprata.
Un’altra viene frustata a sangue perchÈ Ë uscita di casa
senza portare un velo che per legge la deve ricoprire.
A un uomo vengono mozzate le mani perchÈ ha rubato per fame.
Tutto questo, in nome di una legge sancita dai codici e considerata
cosa giusta in quanto supposta emanazione divina.

In molti, troppi Paesi vige questa barbarie.
Molti, troppi vogliono far passare per cultura e tradizione
quello che semplicemente Ë crimine.

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Appello internazionale

Prendendo spunto da questo 8 marzo 2002

Ricordando che il caso di Safya Husseini Tungar-Tudu
(la ragazza nigeriana condannata alla lapidazione per rapporti
extra-matrimoniali, in quanto violentata)
non Ë affatto un caso singolo

Ricordando che la violenza sulle donne e sui diversi
nei Paesi in cui vige la cosiddetta “legge islamica”
Ë sancita dai codici e considerata cosa giusta

Lanciamo questo appello internazionale,
affinchÈ l’applicazione della cosiddetta “legge islamica”
venga riconosciuta ufficialmente come
VIOLAZIONE DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELLA PERSONA E CRIMINE CONTRO
L’UMANITA’.

AffinchÈ le nostre figlie e i nostri figli possano vivere in un mondo
migliore.

Per favore copia questa e-mail in un nuovo messaggio,
firma in fondo alla lista e spediscila a chiunque tu abbia nella tua
rubrica.
Grazie!

Dichiarazione:
Nel firmare questa petizione noi conveniamo che negli Stati in cui vige la
cosiddetta “legge islamica” vengano apertamente violati per legge i diritti
fondamentali dell’essere umano, la condizione delle donne e di tutti gli
individui “diversi” sia assolutamente inaccettabile, pertanto urge un’azione
da parte delle Nazioni Unite, affinchÈ l’applicazione della cosiddetta
“legge islamica” venga riconosciuta ufficialmente come VIOLAZIONE DEI
DIRITTI FONDAMENTALI DELLA PERSONA E CRIMINE CONTRO L’UMANITA’.

1.

2.

3.

4.

5.

Se il tuo nome Ë al numero 100 o multipli (200, 300, 400 ecc.) invia una
copia della presente anche ai seguenti indirizzi:
infoline9@libero.it
info@amnesty.it
e.bonino@agora.it

Chiunque sia in grado di comunicare il presente appello a personalit‡ della
cultura, della politica o dello spettacolo che siano favorevoli ad apporvi
la propria firma, lo faccia.
Chiunque sia in grado di tradurre il presente appello in altre lingue lo
faccia senza perdere tempo.
Grazie

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