Quando un sindaco diventa talebano

TOSSICODIPENDENZA = FOLLIA quando un Sindaco si trasforma in talebano!
Gli attentati terroristi di un anno fa sono serviti a qualcosa, sono stati
utili per risvegliare le nostre coscienze di fronte a quello che i Taliban
imponevano agli afghani in generale, con particolare riguardo alle donne.

Ci
siamo indignati per i burka che non avevamo voluto vedere per anni, ci siamo
sentiti diversi per non avere un ministero per la “preservazione della
virtu’ e la soppressione del vizio”, che aveva il compito specifico di
regolare la vita morale e pratica del popolo. Un ministero tale, abbiamo
pensato, da noi, a nessuno potrebbe venire in mente di realizzare. Ma anche
le certezze alle volte si sgretolano…

Evidentemente presi dall’emozione, non avevamo avuto il coraggio di leggere
bene i documenti che giacciono nelle nostre aule parlamentari, non solo
quelli abbandonati nei cassetti, ma quelli gia’ assegnati alla Commissione
Affari Sociali della Camera dei Deputati. L’on. Tommaso Foti, deputato di
Alleanza Nazionale, e’ l’autore di una proposta di legge moralizzatrice di
stampo e di scuola decisamente talebana: Disposizioni in materia di
trattamenti sanitari obbligatori per i tossicodipendenti.

L’idea di fondo e’ letteralmente racchiusa in questa frase: “L’obbligo di
cure
per il tossicomane che, per le caratteristiche psicofisiche in cui si
trova, non e’ in grado ne’ di autodeterminarsi ne’ di valutare adeguatamente
la realta’, diventa da parte dello Stato un obbligo morale oltre che un atto
dovuto di assistenza sanitaria prima che lo stesso tossicodipendente si
inoltri nel circuito perverso della delinquenza o che si autodistrugga
lentamente”.

Si dice che il pavimento dell’Inferno e’ lastricato dalle buone intenzioni.
Ammesso che esista l’Inferno, noi della bonta’ delle intenzioni preferiamo
non occuparci, altrimenti anche i Taliban potevano avere le “loro”.
Eliminato cosi’ il problema dei buoni e sani principi da cui sicuramente
sara’ partito l’on. Foti, arriviamo diretti a vedere come l’obbligo morale
dello Stato nella cura di questo generico “tossicomane”, si trasforma in una
fantascientifica realta’.

Un medico del servizio pubblico segnala al Sindaco (avete letto bene il
Sindaco) che una persona fa uso di droghe e non ha alcuna intenzione di
smettere. Tanto basta perche’ il nostro Sindaco prenda carta e penna ed
emani un provvedimento in cui dispone un Tso (trattamento sanitario
obbligatorio) per far disintossicare il nostro assuntore di sostanze
stupefacenti. Entro 24 ore un messo comunale deve portare il provvedimento
ad un giudice tutelare. Il giudice a sua volta, entro altre 24 ore di tempo,
lo convalida, o lo invalida. In queste 48 ore il nostro assuntore, e’
comunque sotto trattamento, anche in caso di rifiuto di convalida da parte
del giudice.

Il “trattamento” dura quanto meno 21 giorni, rinnovabili a
piacimento, almeno fino a quando si ritenga non ce ne sia piu’ necessita’.
In che cosa consistono, non viene mai chiarito: se vi immaginate i letti di
contenzione, le camice di forza, o l’elettroshoc, noi li escluderemmo visto
che la psichiatria ha fatto progressi, e ora funzionano alla grande
calmanti, ansiolitici, pasticchine e gocce, che danno anche loro dipendenza,
ma questa volta e’ frutto di una ricetta medica firmata da qualcuno che ha
preso almeno una laurea.

Siccome questi “trattamenti” per il momento vengono previsti in ambienti
riservati solo per chi e’ ritenuto incapace di intendere e di volere, i
pazzi, il nostro deputato magnanimamente decide di creare delle strutture ad
hoc: “in appositi reparti ospedalieri che, dopo aver affrontato i problemi
dell’astinenza, dell’overdose e della disintossicazione, li preparino al
percorso socio-riabilitativo”. Solo in questi lager e’ prevista la
somministrazione del metadone, a scalare, non certo a mantenimento.

Finito
il “percorso” il nostro assuntore di sostanze stupefacenti sara’ un uomo
nuovo, avra’ riacquistato la sua autonomia e indipendenza di decidere per la
sua vita un “percorso” diverso da quello nel quale era incautamente caduto.

Il suo futuro radioso, sara’ fuori ad attenderlo: un lavoro, una famiglia,
dei figli. Un cittadino consapevole dei suoi errori, riconoscente nei
confronti dello Stato che lo ha riportato alla vita.

L’on. Foti, che travestito da fata Turchina ha come per miracolo risolto
definitivamente il problema della dipendenza dalle sostanze stupefacenti e
psicotrope, e che si sta attrezzando anche per altre dipendenze (sesso,
calcio, musica, politica, cibo, potrebbero avere presto i loro Tso), diventa
particolarmente interessante quando analizza il fenomeno delle droghe. E’
grazie alle analisi che si trovano le soluzioni, infatti. “Una malintesa
concezione del rispetto delle liberta’ individuali ha, in maniera sempre
piu’ crescente, abbassato il livello di consapevolezza del pericolo che
l’assunzione delle droghe rappresenta non solo per chi le usa, ma anche per
l’intera collettivita’”.

Sui malintesi, forse ci sarebbe da scriverci un trattato, e chissa’, anche
questa proposta di legge, potrebbe essere frutto di un malinteso. Di certo
un gran feeling tra le liberta’ individuali e l’on. Foti non sembra davvero
esserci, ma siamo certi che abbia “male inteso” fino a dove uno Stato puo’
arrivare ad intromettersi nella vita di un cittadino violandone la volonta’
e la capacita’ di autodeterminarsi.

di Donatella Poretti, ufficio stampa dell’ADUC

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44 commenti

  1. Questo Sindaco ha fatto bene, anzi cosi’ dovrebbero fare tutti i sindaci.

    Altro che chiacchiere, talebani e scempiaggini varie.

    Finitela di fare gli scandalizzati,avete stufato con le Vs. inutili e stupide polemiche.

    Siete una polemica TOTALE

    Saluti

    Armando

  2. Bravo,anzi io direi di piu`,bruciamoli tutti.

    E poi dicono che le droghe fanno male…

    Ti sei mai chiesto perche`le cosidette droghe leggere(maryuana,Hashish),che non danno assuefazione,sono proibite,invece l`alcool che di dipendenza ne soffrono a migliaia,e di malattie legate all`abuso dell`alcool,ne muoiono a migliaia,non e`proibito?Anzi lo si puo`comprare in qualsiasi supermercato.

    Adesso tu,dall`alto della tua sapienza,potresti spiegare ad un povero ignorante come me,perche`una e`vietata e l´altro e`permesso?????

  3. A mio modesto parere, non avrei mai pensato che un sindaco potesse agire in tale maniera.

    Sono convinto che l’unica soluzione sarebbe una 38 special con caricatore pieno, almeno eliminiamo subito il problema. Anzi proporrei degli organismi cybernetici (tipo terminator) per fare le grandi pulizie. Avete mai sentito parlare della teoria dell’evoluzione di Darwin ? L’evoluzione della specie purtroppo nel caso dei tossici non funziona…aiutamola.

    Teo Beo

  4. Tommaso Foti non merita di essere nemmeno preso in considerazione come persona umana.

    ignoriamolo!

    w la liberta’

    Foti non ci metterà il bavaglio!

  5. Il sindaco è stato buono, io al suo posto lo avrei ucciso.

    L’articolo sembra un’apologia al degrado, pagato dai trafficanti di droga, questa è una possibilità da non escludere.

    Un qualsiasi atto coercitivo non è solo da talebani, se facciamo un po di autocritica ci rendiamo conto che viviamo incaprettati dal sistema.

    Ho visto nella tv svizzera, (quello che in italia non è mai fatto sapere), che la polizia di NY a cacciato via i parenti delle vittime delle torri gemele dal luogo dove ricordavano i morti, mica che le dicevano dimenticate tutto e tornate a casa, a manganellate e con gli idranti, non si sono fermati manco quando si sono messi a cantare l’inno nazionale americano con la mano sul cuore. Poi ridiamo dei talebani.

    Andate a cagare tutti.

  6. Scusa ma non l’ho capita, prima affermi che avresti ucciso il tossicodipendente, poi ti incazzi perchè prendono a bastonate i parenti delle vittime delle torri?

    A mio parere è giusto il provvedimento del sindaco perchè un tossicodipendente (e parlo per esperienza) è un pericolo per se stesso e per gli altri: non lavora o se lo fa è scostante, assenteista e nevrotico; se non lavora i soldi per farsi glieli procura la fata turchina; non ha la volontà di redimersi; non è colpa della società (visto che hanno iniziato per libera scelta e ben consapevoli dei pro e contro).

    Per quanto riguarda gli alcolisti ebbene, mio padre è uno di questi. Ma considerare un alcolista (e so cosa vuol dire) al pari di un tossico è alquanto azzardato. Per primo, un bicchiere di vino è un piacere per tutti (poi se ne abusi…), le aziende produttrici non sono cartelli colombiani e per un buon bicchiere un euro può essere sufficente. Ma a parte ‘ste considerazioni…

    legalizzare le droghe leggere non serve un cazzo primo perchè i giovani preferiscono impasticcarsi (ed il passo è breve) poi, se uno per divertirsi o rilassarsi deve rincoglionirsi… meglio si masturbi.

    Ramses

  7. Ma chi cazzo li scrive questi articoli?

    Ma chi cazzo ve lo fa fare a rispondere a certe puttanate

    Ma x piacere…. risparmiatevi il tempo………..

  8. Ciao,

    inizio con un appunto/domanda: ma il raccontare casi a persone che non c’entrano strettamente con la propria attività professionale (in questo caso si tratta di un medico) non è violare il segreto professionale?

    E poi un’altra domanda: ma le considerazioni e i giudizi che fate sono dettate dalla vostra altissima e innegabile moralità o dalla conoscenza di leggi in materia sanitaria?

    Premesso questo, e sperando che aiuti le persone a non divagare sulle sfighe americane o su fatti simili oggi tanto di moda, vorrei fare delle domande a chi ha scritto l’articolo: cosa dicono le leggi in materia di Tso? Cosa dicono le leggi nazionali per quanto riguarda le competenze di un Sindaco?…

    Questo per dire che se non si allega una documentazione, non dico completa, ma almeno decente agli articoli che trattano argomenti seri (quindi escludo cantanti, star, G8, sportivi e politica da Tg..) si finisce che i commenti che la gente scrive sull’articolo che ha appena letto sono dettati dalla propria altissima e innegabile moralità e dalla propria esperienza, che è significativa e bellissima, ma che è inevitabilmente di parte (ma poi esisterà veramente l’obiettività?) e poco seria, in quanto ogni uomo ha la propria storia e non si può e non voglio parlare di una persona che soffre, o ha sofferto, e che usa quello che usa (droga, alcol, shopping, hamburger o dieta mediterranea) per lenire il suo dolore senza conoscerla. L’unica cosa che mi sento di dire è che la colpa non è mai di uno solo e che bisogna considerare il ruolo dei genitori e della società intesa sia in senso generale, sia nel senso delle amicizie che una persona ha avuto nel corso della sua vita.

    E poi forse si dovrebbe discutere della proposta di legge e non delle decisioni del Sindaco, ma “come al solito” forse questo non è il luogo adatto.

    Auguro comunque buona fortuna al tossico menzionato nell’articolo, al medico pettegolo e al Sindaco premuroso.

    Ciao ragazzi Fabrizio

  9. ehi tu komunista da strapazzo smettila di essere presente in tutti i forum se non vuoi finire a kucinare patate in siberia

    Capisciuto????????????????????????????????

  10. Altra cazzata,io sono do destra.

    Perche dovrei smetterla,il forum e`tuo????

  11. Ok

    Se sei di destra puo restare

    A NOI

    Eja….eja….eja…..alalà°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

  12. Si sa in Italia le leggi vengono emanate per il solo gusto, dato agli azzeccagarbugli, di aggirarle.

    Ogni legge italica, anche la più cretina, contiene in se tante contraddizioni che poi il Ministro di turno deve emanare una circolare esplicativa, integrativa o aggiuntiva altrimenti la legge sarebbe di difficile/impossibile/contraddittoria interpretazione.

    Che in Italia (ma non solo) esista un problema legato alle tossicodipendenze (e all’alcool) ed ai pericoli “sociali” legati ad esse lo sanno anche i sassi.

    Ma accanto a questo abbiamo anche la solita vecchia ipocrisia per cui il giovane che si schianta il sabato sera “andava veloce” senza mai chiederci (visto che non si fanno analisi, in questi casi) se il giovane guidava come un pazzo perché ubriaco oppure perché “fatto”.

    Eppure basterebbe molto poco, veramente molto poco: ti beccano alla guida di un auto in condizioni tali da non poter guidare (essendo tu un pericolo per te e per gli altri)???

    Patente ritirata, senza remissione di peccati.

    Te la giochi, definitivamente, alla prima cazzata.

    No che te la sospendono per 3/6 mesi e poi il Pretore di turno, vista l’attenuante (uso l’auto per lavoro) te la restituisce dopo 20/30 giorni.

    Guidi “fatto” o “alcolico”?

    Da domani vai a piedi, per il resto della tua vita.

    Già si facesse una legge semplice come questa e vedrete quanti meno morti sulle strade.

    – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – –

    Per venire al TSO non si creda che sia così semplice che un Sindaco emani il provvedimento.

    Inoltre non è solo un medico che può segnalare la cosa, ma anche l’Autorità di Pubblica Sicurezza.

    L’articolista dimentica di dire che, anche ci fosse una segnalazione o più segnalazioni, non è automatico che il Sindaco chieda il TSO.

    Occorre che la segnalazione sia supportata da adeguata documentazione (non basta dire “quello è fuori di testa ed incapace di intendere e volere”, come si vorrebbe far supporre dall’articolo) e se andate a vedere non è che il TSO sia una pratica che i Sindaci emanano come fosse una semplice ordinanza che regola il traffico per la festa del patrono.

    Inoltre l’articolo “insinua il dubbio” che chi è sottoposto al Trattamento venga quasi recluso in luoghi appartati, segreti, nascosti dove (anche se non praticano più l’elettroshock) qualcosa di brutto e di cattivo debba succedere per forza.

    Invece che supposizioni generiche sarebbe stato forse il caso che ci si informasse adeguatamente su cosa è il TSO (che è ovviamente differente se uno è tossicodipendente oppure se ha problemi mentali).

    Che le droghe leggere non danno dipendenza fisica non è stato mai accertato scientificamente in quanto, di solito, si smette oppure si passa a roba più pesante e pericolosa.

    Che le droghe leggere diano dipendenza psichica è accertato, anche se i cannaroli (senza alcuna prova a sostegno) affermano il contrario.

  13. In che mani siamo….? Se questa è l’ideologia di destra, si capiscono tante cose. Ma hai almeno un’idea di cosa stai parlando? O citi destra e sinistra tanto perche’ fa figo? Hai mai sentito parlare di italiani finiti a pelar patate in Siberia?

    Quanta ignoranza in questo povero paese….

  14. per quel che riguarda la patente, sei un po’ troppo drastico, anche se in buona sostanza condivido le tue idee.

    secondo me il codice della strada è troppo buono con i trasgressori di qualunque genere.

    i cannaroli non hanno prove sulla dipendenza da droghe leggere; tu che prove hai?

    puoi documentare le tue asserzioni su dipendenza fisica, psichica e danni all’organismo?

    ciao.

    LaMiaLa.

  15. ritengo che la libertà di ogni individuo debba essere assoluta, fino a quando questa non lede la libertà di altrui.

    Ritengo anche che in ogni società, perchè questa possa funzionare e progredire, ogni individuo in età lavorativa debba essere impegnato in attività produttive (anche se l’aggettivo “ogni” è decisamente utopistico).

    Date queste due premesse (che mi auguro la maggior parte di voi approvi), la questione che si pone è: “può una persona che fa uso di sostanze stupefacenti, vivere producendo e rispettando la libertà altrui?”.

    Beh, a mio parere, non solo può, ma la maggior parte delle persone in questione già lo fanno. Ovviamente bisogna definire cosa si intende per sostanza stupefacente, e i termini con cui questa viene utilizzata, ma credo sinceramente che i principali motivi del degrado sociale prodotto dalle droghe sia essenzialmente dovuto a due fattori: la disinformazione e l’illegalità.

    Questi fattori sono convinto siano profondamente legati. Quanto meno (e questo è innegabile) in una situazione di illegalità non è possibile né effettuare seri studi per verificare correttamente gli effetti, i rischi, e il grado di assuefazione dato dalle varie sostanze e tanto meno è possibile una chiara e serena circolazione di tali informazioni.

    Prendendo per esempio la cannabis si può dire che le informazioni che circolano in proposito sono moltissime, pare che non dia dipendenza fisica, pare che dia dipendenza psicologica; ma in definitiva, ognuno crede solo a ciò che vuole… e poi, cosa sia bene questa dipendenza psicologica proprio non lo so, o più che altro mi pare che anche le caramelle ne possono dare, anche il sesso, o qualunque cosa al mondo che ti piaccia.

    A mio parere, i principali problemi che possano nascere dall’uso di sostanze stupefacenti sono dati dalla dipendenza fisica. Le droghe “pesanti” sono estremamente pericolose in quanto danno rapidamente una forte dipendenza, e portano spesso le persone a diventare incapaci di agire, a vivere in funzione di una sola cosa. Lo stato vieta l’utilizzo di queste droghe, per tutelare i suoi cittadini. Beh, a mio giudizio questo tipo di tutela è quasi inutile, se non addirittura dannoso.

    Credo che chiunque aspiri ad utilizzare droghe “pesanti” sappia dove e come trovarle, e credo che la maggior parte delle persone che hanno bisogno di aiuto per seri problemi di droga, abbiano il timore di chiedere aiuto alle istituzioni. Dunque, in tal senso, l’intervento dello stato è inutile.

    Credo che sia azzardato dire che le droghe “leggere” portino all’utilizzo di droghe “pesanti”. Forse è un po’ vero in una situazione di totale illegalità delle droghe, perché stando le cose in questa maniera fumarsi una “canna” diventa una trasgressione, diventa una cosa diversa da farsi una birra, e la trasgressione, se piace (e ancor più se pare o è innocente) chiama la trasgressione.

    Credo che la maggior parte delle persone che hanno criticato apertamente la cannabis non ne abbiano mai fatto uso, non per altro, ma perché molte delle cose che hanno detto hanno lasciato trasparire una notevole ignoranza in materia. O quanto meno hanno lasciato trasparire una superficialità, una serie di giudizi facili che possono essere espressi solo analizzando il problema dal di fuori.

    Ad esempio Gianfranco, che credo non abbia mai fumato in vita sua, non può sapere quanto sia più pericoloso guidare da ubriachi che da fumati. Io (e ammetto di aver sbagliato, come ammetto che eviterò di farlo in futuro) ho guidato sia da ubriaco che da fumato. Quando si è fumati (e questo non l’ho constatato solo su di me) si tende a guidare estremamente più piano… poi è cmq molto pericoloso, perché i riflessi sono più lenti ed è possibile distrarsi, ma posso assicurare che è molto più pericoloso guidare da ubriachi che da fumati.

    Infine, volevo solo dire che ho conosciuto un paio di ragazzi olandesi che non fumavano, e questi dicevano che là, la percentuale di gente che fuma è relativamente bassa, e soprattutto che è molta meno la gente che abusa della cannabis…

    G

  16. Se guidi fumato, ubriaco, impasticcato oppure sotto l’effetto di qualche sostanza stupefacente o psicotropa (si scrive così? non sono sicuro) sarebbe meglio se smettessi subito di guidare (visto che puoi essere un pericolo per te e per gli altri) oppure se ti “pizzicano” (le poche volte che accade) sarebbe fotrse meglio che la patente te la ritirino per un periodo abbastanza lungo (facciamo almeno un paio d’anni???), senza remissione di peccati (cioè senza che il pretore di turno o il Giudice di Pace te la restituiscono dopo 30 gg).

    Che poi si continui a dire che le droghe leggere non danno dipendenza psichica è una grande bestialità: ci sono migliaia di ragazzi che stanno a “rota”, che se non fumano tutti i giorni non carburano, non partono, non gli si accende la giornata???? (esattamente come gli alcolisti che vanno al bar di mattina presto e cominciano con i Caffè Sport Borghetti o la Sambuca)

    Ma tanto ci sarà sempre il fumatore di turno che ripeterà che “tutto è sotto controllo”, che “non c’è alcuna dipendenza”, che “smetto quando voglio”….

  17. Evviva, facciamo una società ed un popolo di tossici, cannaroli ed alcolizzati.. così esprimiamo al meglio il concetto di libertà !!!!

    E quando siamo rincoglioniti siamo tutti felici e che ce frega se i furbi ce lo mettono nel culo.

    A proposito prima di prendere l’auto si è pregati di farsi una canna, così si guida con più prudenza…..

    aaaoooo!!! ma che cazzo di discorsi…LEOBEO

  18. Non ci credo, e perchè avrebbero dovuto cacciare i parenti delle vittime a manganellate??? Puoi spiegarla meglio, sfortunatamente non ho visto nulla!!!

    Max

  19. Non capisco sinceramente per quale motivo si continui a considerare le droghe leggere come sostanze pericolore e da proibire per legge, mentre l’alcool e il tabacco sono perfettamente acettabili.

    E’ scientificamente accertato che molte droghe leggere non danno nessuna dipendenza fisica. Al contrario è accertato che le sigarete vendute dalle grosse compagnie contegono sostanze aggiunte il cui scopo è di indurre nel consumatore una dipendenza fisica.

    Ma il tabacco è permesso mentre la mariuana sembra sia il diavolo.

    E se il motivo è il costo sociale ricordiamoci i migliaia di morti all’anno

    causati dal tabacco, a cui dobbiamo aggiungere tutte le cure per problemi respiratori dovuti al fumo.

    E poi mi dovreste spiegare quali siano i vantaggi per la società dati dal proibizionismo.

    Io noto soprattutto i seguenti effetti:

    -)Le droghe si trovano ovunque e senza alcuna difficolta, quindi non abbiamo nemmeno reso difficile la reperibilità, solo il prezzo è altissimo a causa della illegalità.

    -) La criminalità organizzata trova delle fonti di finanziamento enormi dal commercio illegale di droghe.

    -) Il tossicodipendente ruba per pagarsi le dosi dovendo spendere anche 100-200 Euro al giorno, e quindi microcriminalità al massimo.

    -) Chi vuole smettere trova enormi difficoltà, Per paura di essere arrestato, per paura di essere aggredito dagli spacciatori. Se alla fine ci riesce rischia di essere continuamente provocato dagli spacciatori per ricominciare (Visti i guadagni fanno di tutto per non perdere un cliente).

    -) La forze dell’ordine spendono cifre edsorbitanti per la lotta al traffico di droga. Soldi che potrebbero utilizzare per altri scopi visto che per quanti sequestri e/o arresti la droga rimane liberamente disponibile ovunque.

    Io continuo a chiedermi se vi sia qualche minimo vantaggio per la società nel considerare le droghe illegali.

    P.S.

    Questo lo scrive uno che non ha mai provato a fumare nulla, non sopporta il fumo nei locali, non ha mai provato cosa sia una sbornia e non sopporta gli ubriachi.

    Ma per quanto sia assolutamente contrario ad ogni tipo di droga mi batterò sempre per la libertà di tutti di scegliere.

    Saluti

    Roger

  20. RISPONDO CON QUEST’ALTRA BARBARIE CONSUMATASI IN UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

    Mobbing della Marina

    (da “Il Manifesto” del 26 Aprile 2002 del Dott. SCIOTTO

    Versione approfondita

    Mirella, del Circolo Sottufficiali di La Spezia Licenziata e umiliata per aver denunciato irregolarità. Incredibile ma purtroppo vero!!.

    Lei è Mirella D’Amico, segretaria economa del Circolo Sottufficiali della Marina Militare di La Spezia. Loro sono i suoi superiori: il maresciallo, presidente del Circolo, altri 4 sottufficiali e un cameriere della mensa. Mirella ha segnalato ai propri superiori, un giro di assegni non contabilizzati, che venivano intascati impropriamente senza passare per l’economato. Ma per la sua onestà, Mirella ha dovuto subire una serie di umiliazioni e abusi che l’hanno quasi portata a perdere il lavoro, nonostante il Capo di Stato Maggiore Angelo Donini, con una lettera ufficiosa inviata a Mirella solo qualche mese prima, così si esprime: “ colgo l’occasione per ringraziarla per il fattivo contributo fornito e che spero continuerà a fornire in quanto apprezzato dall’Amministrazione. ” Invece ha subito sulla sua pelle il mobbing/bossing Istituzionale e adesso, per quelle violenze, il presidente del suo circolo, maresciallo Pasquale Di Gaeta, è stato rinviato a giudizio, imputato di falso continuato e abuso d’ufficio. Tutto è cominciato nel 1999, quando Mirella si è rifiutata di apporre la sua firma su documenti che sapeva essere falsi: gli assegni versati dai soci del Circolo per feste o cerimonie private, che avrebbero dovuto essere contabilizzati dal suo ufficio, venivano invece indebitamente intascati dai militari e dagli inservienti che gestivano quelle stesse feste, e che successivamente le presentavano incassi e un conto spese inferiori a quelli effettivi. Se qualcuno si fosse accorto di quelle irregolarità sui libri contabili, la prima a saltare sarebbe stata lei. Mirella nega dunque la propria firma, e inizia così a subire le prime prepotenze da parte dei suoi superiori: «Cominciarono – racconta lei stessa – a decurtarmi impropriamente la busta paga, a negarmi l’indennità di cassa del 1997 e i buoni benzina, a nascondermi la posta: tutte piccole cose, in confronto a quelle che avrei subito in seguito».

    Quando i carabinieri cominciano a indagare sul giro di assegni, i militari avviano una vera e propria opera di «eliminazione» di Mirella: al rientro dalle ferie, ovviamente concesse dai suoi stessi superiori, Mirella trova chiusa la porta del proprio ufficio: «Avevano cambiato la serratura – spiega – e durante le ferie, mi avevano sostituito con un’impiegata di livello inferiore, (tra l’altro nemmeno in grado di svolgere le mie mansioni) cosa vietata sia dal contratto collettivo che dalle norme per la contabilità emanate dall’Ente circoli di Roma. Sulla porta c’era un cartello con su scritto “area riservata”, e io non comparivo nell’elenco degli autorizzati a entrare. Dalla soglia del suo ufficio, il sottufficiale che si occupa del personale ridacchiava mentre io cercavo di aprire la porta, e più volte mi ha bersagliato nei giorni successivi con insulti e calunnie: “La corda per l’impiccato è pronta”, “Sei più adatta a vuotare i pozzi neri che a lavorare qui”. Anche gli altri impiegati, le mie colleghe, le donne della lavanderia facevano finta di nulla, ma sapevano tutti degli abusi che avevo subito», isolata e calunniata, Mirella ha subito un forte stress in seguito a questa situazione ed è stata visitata più volte: sia l’ospedale militare di la Spezia, che il CTU nominato dalla Procura che indaga per lesione, che la Clinica del Lavoro di Milano, specializzata nei problemi del mobbing/bossing, hanno diagnosticato un «disturbo post-traumatico da stress» motivato da situazioni conflittuali sul posto di lavoro. Mirella comincia così a chiedere una serie di permessi per malattia, mentre le vengono notificati uno dopo l’altro vari ordini di servizio: la sua sostituzione durante le ferie (anche questo vietato dal Contratto Collettivo) il demansionamento dal V al IV livello dopo che ha svolto per 15 anni mansioni superiori di VII livello, in modo encomiabile. I più «particolari», e che sono anche costati l’imputazione di falso continuato al maresciallo Di Gaeta, due ordini di servizio retrodatati che si rimangiano tutte le decisioni prese precedentemente.

    Nel frattempo, la Commissione Medica Ospedaliera presieduta dallo Otorinolaringoiatra Dr. MASCAGNI Flavio e senza che nessun specialista ne faccia parte, le diagnostica una «infermità mentale socialmente rilevante» non derivante dal lavoro, segnalandola alla Motorizzazione ed alla Prefettura, “ per la revisione della patente “ (nonostante agli atti dello stesso Ospedale vi sia una certificazione rilasciata da uno specialista dello stesso Ospedale Militare che attesta le indubbie e sane attitudini psicofisiche di Mirella), motivando la decisione del Capo di Stato Maggiore Angelo Donini di dichiararla «permanentemente non idonea a qualsiasi proficuo lavoro» e di licenziarla, anche questo vietato dal Contratto Collettivo e senza che Mirella sia sottoposta peraltro a preventiva visita medica collegiale, come previsto da normativa. Successivamente però, dinanzi al Giudice del Lavoro che ha annullato il licenziamento, l’Amministrazione offre a Mirella “ di scegliere ” una nuova sede su una rosa di quattro nuove destinazioni. Ma non è stata dichiarato che è “ socialmente pericolosa?” I militari della Marina di la Spezia, per coprire le proprie magagne, hanno in pratica tentato di far apparire Mirella come una povera pazza: la magistratura, supportata evidentemente da parecchie prove, ha creduto a Mirella e ha avviato due processi che forse potranno in parte ripagarla delle energie e dei soldi spesi negli ultimi anni.

    Mirella, anche se è stata posta illegittimamente in pensione anticipata con una motivazione ingiuriosa e le è stato corrisposto il relativo trattamento di fine rapporto, non riceve dal 20 Ottobre 2000 ne la pensione ne alcuno stipendio, nonostante una Ordinanza emessa in via d’urgenza dal Giudice monocratico del Lavoro che “obbliga” il Ministro della Difesa pro-tempore ad emettere con urgenza provvedimenti economici a favore di Mirella, regolarmente disattesi, così

    da costringerla ancora una volta, a denunciare penalmente, chi ha disatteso l’Ordinanza del Giudice emessa a tutela di un credito di lavoro.

    Il Ministero dei Trasporti rigetta il ricorso per la revisione patente, non prende minimamente in considerazione le certificazioni sopra menzionate.

    L’INAIL invece fa ancora peggio e di più, dopo nove mesi, si pronuncia su una malattia professionale non richiesta da Mirella, pur di non riconoscerle l’infortunio subito sul lavoro che avrebbe esposto l’Ente di appartenenza. Queste sono le professionalità delle Amministrazioni, lautamente retribuite.

    Alla luce di quanto narrato, non è certamente Mirella ad essere incompatibile con il mondo del lavoro, ma lo sono invece tutti quei Dirigenti responsabili che hanno permesso, agevolato e supportato che venisse posto in essere questa vergogna, vera barbarie, creando di fatto, un cartello così poco edificante , pur di colpire, solo, chi è colpevole di essere onesto e leale con le Istituzioni al contrario di tutti loro.

    Certamente, ci vogliono più Mirelle e più Dirigenti corretti e leali per questa nostra e cara, ma ancora purtroppo, povera Italia!

    Nunzio Cifelli

  21. Ho trascorso un anno di leva tra Pisa e Livorno, ed ho visto cose VERGOGNOSE !!! Sottufficiali capaci di appropriarsi di tutto e di più, dagli alimentari alle sigarette, dal vestiario al contante. Ma quel che più aborro è l’ignoranza e l’arroganza di queste persone, solitamente incapaci di formulare un discorso coerente, abusano dei loro sottoposti e leccando il culo ai superiori. Più che un lavoro, il loro interesse primario è mungere più possibile dalla tetta del ministero. Anche chi, spinto da sani ideali, cercava di svolgere il proprio lavoro, veniva coinvolto in queste vergognose speculazioni. Ma ciò che è più palese, vuoi per l’istruzione, vuoi per le capacità intellettuali, i misfatti venivano perpretati da quella foresta di sottufficiali incapaci di trovarsi un lavoro se non quello di perenni avvoltoi.

    ER BOMBAROLO

  22. Le sigarette fammo male e le multinazionali del tabacco ci mettono un casino di additivi.

    Le sigarette portano svariati cancri, malanni alle vie respiratorie, diminuzione della libido e non so quanti altri problemi.

    Le droghe leggere non danno dipendenza fisica, almeno così sembrerebbe (anche se in tanti hanno accusato dipendenza psichica) e dicono siano anche meno “nocive” del fumo di sigaretta.

    L’unico piccolo, insignificante particolare è che se fumo due pacchetti di sigarette al giorno e mi metto alla guida non capita nulla (a meno che non mi distraggo per buttare la cenere nel posacenere o nell’accendere la bionda) mentre se fumo (se mi impasticco o altro è peggio!!!) non è che ci sto con tutti i sentimenti e le reazioni sono ritardate (così come se mi metto alla guida in eccesso di alcool).

    Poi possiamo parlare per giorni sui danni sociali delle sigarette, ma resta un fatto: se accendo una sigaretta e guido non cala la mia attenzione alla guida.

    Se “fumo” o sbevazzo si e quindi divento un “pericolo” per me e per gli altri…

  23. Solo un appunto, le droghe, leggere o pesanti che siano, non vengono proibite perchè danno solo “dipendenza”, ma perchè, molto più semplicemente, fanno male.

  24. consiglierei all’onorevole Foti e a chiunque si ritiene depositario di una opinione illuminata, nonche’ illuminante, sull’argomento tossicodipendenze di venirsi a fare un turno di 10 ore in comunita’ assieme a me (lavoro in una comunità per tossicodipendenti) cosi’ magari si guarda una fetta di realtà e ci risparmia un po’ di qualunquismo e di perbenismo!

    grazie per essermi potuta esprimere

  25. Visto che non ti piace che un drogato, pericoloso per la società oltre che per se stesso, venga curato gratis (cioè a spese nostre) io ho una proposta migliore da fare: sbatterlo in galera.

    Un talebano

  26. UNAC – Unione Nazionale Arma Carabinieri- Centro Anti MObbing-

    Presto novità da un nostro inviato a La Spezia.

  27. ciao a tutti

    trovo che negli ultimi tempi la gente abbia le idee alquanto confuse.

    è assolutamente indecente fare una proposta di questo tipo. il tossicodipendente è tale per scelta. una scelta personale.

    a mio parere bisogna rispettare questa scelta.

    è innegabile, poi, che il mondo che ruota attorno alle droghe sia ai limiti della legge e della sopravvivenza. la necessità vera, il dovere di un legislatore giusto e corretto, sarebbe quello di elevare questo mondo al di sopra di quella soglia, renderlo sicuro e visibile.

    senza contare che nessuno di questi esponenti del governo con idee simili non parla nè pensa mai alla cosa più importante.

    perchè una persona sceglie di darsi alla droga?

    a questa domanda non si può rispondere in due righe, nè posso, nè credo di essere in grado di dare una risposta corretta.

    posso solo portare intutizioni.

    non potrebbe essere una causa, non l’unica ma una delle tante, la schifosissima qualità della vita moderna?

    e non sto parlando dei soldi, della possibilità di lavorare, del potersi permettere vestiti, cibo…

    sto parlando di un rapporto umano, societario, collettivo. sto parlando di cultura, dialogo, etica politica, rispetto, rapporto con la natura e l’ambiente. sto parlando di quello che la televisione, la cultura da supermercato, la falsificazione della memoria e della storia hanno distrutto.

    la gente che si droga sente questa formidabile collusione. percepisce, molte volte a livello inconscio, questo terribile conflitto.

    la deroga, l’eroina sopratutto, porta alla pace dei sensi, dona calore fetale.

    credo che in un mondo nuovo, bello, sensibile e in pace con tutti non ci sarebbe più motivo di drogarsi se non quello ludico (che è un sacrosanto diritto di una persona).

    (scritto velocemente, sull’onda dell’indignazione. aspetto contributi per evolvere la discussione)

    buonagiornata!

    francesco

  28. ..pertanto nel medievo dovrebbe esserci stato un suicidio di massa, viste le condizioni di vita…

    mi sa che hai dei grossi problemi mentali, ma non dare la colpa alla società, ma all’evoluzione della specie. PoP58

  29. veramente non sono i cannaroli che devono dimostrare che le droghe leggere non creino dipendenza ma sono gli eventuali medici che devono dimostrare l’opposto. Un po come nei tribunali, e’ l’accusa che deve dimostrare la colpevolezza non la difesa l’innocenza. C’e’ la presunzione di innocenza in italia ;). Per la cronaca che le droghe leggere non sono droghe di passaggio e’ stato dimostrato negli anni 70′. Per maggiori informazioni ti consiglio il libro di Giancarlo Arnao “rapporto sulle droghe”.

    Saluti

    Giacomo

  30. Cerchiamo di capirci!

    Il tossicodipendente gode di una sorta di “Immunita`” che e` necessario concedergli.

    Il suo stato di coscienza e` deformato per la maggiore parte del tempo,le poche ore di relativa lucidita`subiscono l`influenza di un bisogno psicofisico praticamente incontrollabile.

    L`autodeterminazione mi pare a questo punto, una facolta` da escludere.Una societa` complessa tende all`intervento sulla base di un senso comune del giusto e dello sbagliato.

    Nessun dubbio circa la pericolosita` del concetto

    (Chi stabilisce i parametri?)eppure e` necessario considerare che in uno stato di assoluta lucidita`,privo della memoria dell`effetto droga,lo stesso tossicodipendente deciderebbe probabilmente per un intervento di disintossicazione coercitivo.

    Il sindaco ha agito secondo voi per puritanesimo,per arroganza o come mi auguro,per mancanza di alternative?

    Quali? Pensate che bello preparare psicologicamente e culturalmente i giovanissimi a discernere e riconoscere quello che porta alla morte e quello che porta alla vita.

    In termini piu` pratici e sociali,il tossico e` una vera jattura:Sfonda i finestrini,scippa le vecchiette e nel corso delle rapine non ha autocontrollo.E` incontestabilmente una bomba sanitaria e un diffusore naturale del proprio problema.Non produce nulla e ci rompe le palle per strada,si rade saltuariamente e quindi generalmente un aspetto di merda.

    Che l`iniziativa del sindaco non diventi una legge del paese e` solo una casualita`. Non lamentiamoci troppo e per concludere facciamoci un giro tra i metodi di disintossicazione usati in Cina e Vietnam.Dopo una decina di docce gelate al giorno, qualche tonnellata di detriti rimossi a mano e la cura del silenzio,un anonimo sindaco semmai cattolico di una sperduta provincia sudeuropea diventa (Voila`) una specie di Santa Claus.

    Auguri al Tossico,al sindaco,all`operatore di comunita` e un saluto a tutti gli altri.

    Kuoreditenebra

  31. Ecco questa e l’Italia che mi ricordavo quando me ne sono andato e come vedo e rimasta la schifezza dalla quale me ne ero scappato.

    CHE SCHIFO.

  32. già, poichè un bicchiere di vino costa un euro

    è lecito rincoglionirsi e gravare le aziende sanitarie di circa 100.000 morti per cirrosi epatica.quanto alle seghe fattele tu sfigato e alcolizzato

  33. la proposta non è per niente male. Purtroppo i problemi si verificano dopo il trattamento ospedaliero, quando il paziente viene dimesso. Nonostante un notevole miglioramento fisico, il soggetto continua, nella quasi totalità dei casi, a mantenere una forte dipendenza psichica dall’assunzione di droghe, ritornando in breve tempo nello stesso “circolo vizioso” di prima.

    Saluti

    Cesare Gariboldi

    garwald@libero.it

  34. mA COME , ANTONELLA ?

    uN sindaco fa di tutto per far uscire un giovane dalla spirale della tossicodipendenza e tu lo additi come Talebano?!!!

    Sai quanti problemi porta alla società un tossico?

    ciauuu

  35. ciao a tutti, secondo me c’è confusione nelle varie affermazioni che ho letto.

    una persona che fuma maryuana non è tossicodipendente, lo stato italiano dice di si ma in realtà non è vero. fumo maryuana, ho un bel lavoro, guadagno bene, sono impiegato e tecnico, ho rapporti bellissimi con tutti i miei colleghi e conoscenti. questo non perchè fumo ma per carattere. fumare mi piace e mi rilassa, è quasi come bersi un bicchierino di vino in più ma con la differenza che si è più lucidi da fumati che da brilli.

    poi ognuno può pensarla come vuole, se si esagera con l’alcol si muore, se si esagera con la maryuana si vomita. non sono chiaccere e non ho intenzione di schierarmi da nessuna parte, voglio solo dire quello che ho visto in parecchi anni. la tossico dipendenza la da l’eroina, la cocaina e tante e diverse droghe sintetiche, queste sono MORTALI, spengono il cervello, rovinano il fegato, danno problemi di circolazione e creano un orologio biologico all’interno del nostro corpo. questa è la dipendenza e le droghe che la causano.

    comunque per quanto riguarda il sindaco, posso solo dire che se prendete un vocabolario e andate alla voce ignorante, avrete la risposta. quella persona ha creato problemi a quel ragazzo più di quanto ne poteva creare la maryuana, con i suoi genitori, i parenti, magari anche con il suo datore di lavoro. mi dispiace.

    chi di voi si è trovato senza volere un po’ brillo perchè ha bevuto un po’ di più?

    fumare è quasi uguale, con la differenza che sappiamo e/o ammettiamo di voler essere un po’”brilli”

    ciao a tutti!!!!

    P.S. se volete rispondermi fatelo su moviment@libero.it

  36. innanzi tutto.. salve,vorrei chiedervi ma avete mai avuto in casa un tossico? un amico caro che magari siete cresciuti assieme? e bene.:
    fareste le stesse cose che stare menzionando? vi prego di pensarci molto bene….la repressione serve solo a far sì che i nostri giovani abbiano legami con la malavita locale e là poi nascono i guai….
    vi assicuro la maggior parte di queste pers. sono malate che vanno aiutate, riguardi all’alcol si muore di più dell’ero….
    incominciamo a dire persone e non tossici…tossico lo sei anche tu che se non hai le sig. impazzisci,non e così??
    scusate la mia impulsività sono stato toss. x 10 anni
    adesso sono 10 anni che ho smesso..
    w la libertà di farsi una canna…………………..
    buona giornata……. ha ricordate prima di giudicare, giudicatevi
    robby

  37. salve,vorrei schiarirvi un pò le idee…
    le potenzialità terapeutiche dei derivati della cannabis
    trattamento della scelosi multipla hanno trovato una importante conferma nei risultati di uno dei tanti studi tra qui uno publicato dalla autorevole rivista’ the lancet’ una sperimentazione clinica che ha coinvolto 630 pazienti in 33 centri del regno unito: conferma che i derivati della cannabis producono significativi miglioramenti nella deambulazione nonchè un miglioramento soggetivo riferito a sintomi quali : il dolore,gli spasmi muscolari,la spasticità,i disturbi del sonno…la ricerca conferma inoltre che i cannabinoidi hanno un ottimo profilo di intollerabilità con scarsa incidenza di effetti collaterali….
    potrei aggiungere che l’alcol, il tabacco queste sono droghe!!!

  38. fumateeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!che in questo mondo che fa schifo è l’unica cosa ch ti solleva l’anima

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