facciamo un break politico

Cordiali saluti a tutti dalla redazione
Vi prego di leggere questo messaggio…

La triste storia che vi stiamo per raccontare e’ quella di Pamela Pieralli, una ragazza di quasi 17 anni. Dall’eta’ di 3 anni ha iniziato a soffrire di crisi respiratorie dovute a frequenti broncopolmoniti. All’eta’ di 10 anni, dopo numerose analisi effettuate all’ospedale Meyer di Firenze che non erano riuscite ad individuare il problema, le venne diagnosticata una rara malattia: la Glicogenosi di tipo II.

Questa malattia, detta anche sindrome di Pompe, e’ una malattia genetica che attacca la muscolatura ed i polmoni, infatti e’ causa del malfunzionamento di un enzima che non riesce ad evitare l’accumulo di glicogeno nella muscolatura e la rende rigida.

La dottoressa che aveva in cura Pamela illustro’ subito ai parenti la gravit‡ della situazione, ma diede loro una speranza dicendo che era in via di sperimentazione un farmaco che avrebbe potuto risolvere i problemi della ragazza.

Purtroppo a 12 anni Pamela ha avuto un aggravamento, e’ stata ricoverata per 5 mesi nel reparto rianimazione dell’ospedale Meyer (dove e’ stata intubata per circa 20 giorni), e’ stata sottoposta alla tracheostomia e da allora e’ costretta a vivere costantemente attaccata ad un respiratore, deve muoversi su una carrozzina ed e’ seguita costantemente da un familiare 24 ore su 24.

Nonostante cio’ frequenta con profitto il liceo scientifico di Figline Valdarno, ma con enormi sacrifici da parte sua e dei suoi genitori. La ditta Olandese che doveva effettuare la sperimentazione pero’ e’ fallita, e la suddetta sperimentazione e’ stata presa in consegna dalla multinazionale americana Genzaymer che ha peraltro anche una sede italiana a Modena.

Nel 2001 e’ esploso alla televisione il caso di Rossella, la bambina napoletana affetta dalla stessa malattia di Pamela, quando il ministro Sirchia ha promesso l’arrivo del farmaco, i genitori di Pamela hanno inviato al Ministero della sanita’ la documentazione medica della figlia, certi che, se il medicinale fosse arrivato, sarebbe arrivato anche per lei.

Invece niente: la cura e’ arrivata, ma solo per Rossella che, grazie alla somministrazione del farmaco, e’, per fortuna, visibilmente migliorata. I parenti di P. allora si sono messi in contatto con il ministero, pensando che non fosse giusto montare azioni eclatanti, ma e’ stato loro risposto questo:

— Che loro non avevano mai ricevuto la documentazione di Pamela (cosa peraltro falsa in quanto i mittenti avevano ottenuto le ricevute di ritorno)

— Che comunque il ministro si sarebbe occupato personalmente del caso.

Abbiamo atteso tutti fiduciosi, ma quando ci siamo accorti che il caso non veniva proprio considerato, la mamma di Pamela, pur trovandolo ingiusto, si e’ rivolta a giornali tra cui Repubblica e La Nazione per scrivere degli articoli in cui venisse esposto a tutti il caso di sua figlia, citata con lo pseudonimo di Serena. Purtroppo anche questi articoli non hanno avuto riscontri pratici.

L’appello allora e’ stato rivolto alla senatrice Monica Bettoni che ha fatto una interpellanza parlamentare chiedendo chiarimenti al ministro che pero’ si e’ ben guardato dal risponderle. A questo punto ha provato Pamela a scrivere una lettera al ministro ed in questa ha espresso tutta la sua amarezza e a sua voglia di vivere, chiedendo per l’ennesima volta un aiuto. Anche la suddetta lettera non ha sortito alcun effetto, e come questa nemmeno quella scritta dai suoi compagni di classe che hanno chiesto a Sirchia un minimo di interessamento per la loro amica. Del suo caso allora si e’ interessata la trasmissione “I fatti vostri”, messa a conoscenza dell’accaduto dal direttore de “La Nazione”, ma quando la redazione del programma ha cercato di mettersi in contatto con il ministro, lui si e’ reso irreperibile. Veniamo ora ai fatti di questi giorni. Domenica 8 Giugno, Pamela ha avuto delle nuove crisi respiratorie, e’ stata ricoverata immediatamente al Meyer dove le e’ stato detto che non c’erano ulteriori problemi, lei si e’ ripresa in fretta, ma il giorno seguente ha avuto nuovamente delle crisi. Sua zia si e’ messa in contatto con la senatrice Bettoni la quale le ha fatto capire che per ottenere qualcosa dovevamo ricorrere ad azioni piu’ eclatanti.

Quindi eccoci qua: questa catena di Sant’Antonio deve correre piu’ in fretta possibile e cercare di raggiungere tutte le caselle di posta Italiane e non. Se hai ricevuto questa e-mail quindi non farti pregare: inviala il piu’ presto possibile a tutti gli indirizzi e-mail che conosci senza curarti di stare a pensare se la persona a cui la stai inviando la ha gia’ ricevuta o no. Inoltre ci sarebbe anche un’altra cosa da fare assolutamente: inviare un messaggio con una richiesta di aiuto e con il vostro parere all’indirizzo e-mail dell’ufficio stampa della sanita’ (ufficiostampa@sanita.it ) e a quello della redazione web del governo (redazione.web@governo.it) sperando che finalmente ci ascoltino: visto che i contenuti degli innumerevoli messaggi non li hanno toccati fino ad ora, forse cederanno quando si troveranno i computer intasati dai troppi messaggi.

La situazione si sta aggravando e non sappiamo piu’ che cosa fare.

Sirchia non risponde e noi non abbiamo piu’ tempo, ma non siamo disposti a far morire Pamela senza aver prima provato il possibile e l’impossibile. Per favore, chi puÚ aiuti Pamela! La costituzione dice che tutti abbiamo diritto alla salute; perche’ a Pamela viene negato il diritto di salvarsi?

Per ulteriori informazioni i.della@virgilio.it

L’ufficio per le relazioni con il pubblico mi ha inviato questa email:

From: “Susanna Cressati”
To: aserafini@tiscali.it
Subject: Pamela Pieralli
Date: Mon, 7 Jul 2003 17:16:30 +0200

Gentile sig.ra Serafini, il caso di cui lei parla e’
vero. Pamela e’ una ragazza affetta da quella patologia, e’ in cura da sempre presso il Meyer e periodicamente purtroppo deve ricorrere al ricovero in
rianimazione per superare i momenti piu’ difficili. Poi torna a casa, frequenta anche la scuola, ma le sue condizioni peggiorano progressivamente. La caccia al
medicinale sperimentale gia’ somministrato a una bimba di Napoli prosegue e forse tra breve sapremo dal ministero della sanita’, che con noi del Meyer si e’ fatto portavoce della necessita’ presso la Genzyme, la multinazionale produttrice, se anche Pamela potra’ usufruirne in tempo utile. Per ora, rispetto a quanto segnalato nelle settimane scorse dal media non ho altre novita’.

Cordiali saluti

Susanna Cressati
Azienda Ospedaliera Meyer
Ufficio Stampa

Commenti Facebook

28 commenti

  1. Al cinema Warner Village hanon la gentile usanza di perquisire (non so se lo fanno sempre ma a me è capitato, ed essendo in compagnia di altre persone non ho potuto ribellarmi più di tanto) le borse per controllare se si portano bevande dietro
    L’art. 13 (credo) della nostra costituzione lo vieta, quindi venerdi sera io andrò al cinema solo per rifiutarmi di aprire la borsa e godermi un film a caso. Perquisizioni al g8 no e al Warner si?
    Se volete unirvi il cinema si trova in p.zza della Repubblica a Roma. I recapiti miei ormai li avete tutti.
    Serpico

  2. Io mi porto una borsa di pop corn e una bottiglia da due litri di coca.

    Poi, dopo aver mangiato e bevuto, rutto e scoreggio.

  3. ho scritto alla famiglia di pamela, attendo risposta, se necessario si interrompe la diffusione e si passa ad altro.
    Ho visto il link segnalato nel post di sopra. Se avete tempo andate a dare un’occhiata, è esposto tutto in maniera più chiara di quanto non abbia fatto io
    Anto

  4. ASSALTO AL CONSOLATO INGLESE DI VENEZIA

    Denunciati in 35 per resistenza e danni

    I disobbedienti avevano lanciato petardi e vernice contro la polizia

    Assalto al consolato inglese: trentacinque denunciati per resistenza, danneggiamento, lancio di oggetti pericolosi, travisamento durante pubblica manifestazione e rissa. Soprattutto viene contestata l’istigazione a delinquere al leader dei Disobbedienti Luca Casarini per le due «giornate di lotta» del marzo scorso davanti alla sede della rappresentanza diplomatica di Sua Maestà.

    L’indagine, svolta dagli agenti della Digos, è coordinata dal pubblico ministero Carlo Nordio. Una decina d’indagati dovranno rispondere anche «in solido» per le divise dei poliziotti imbrattate. Il conto presentato dall’amministrazione della polizia dovrebbe ammontare a oltre diecimila euro.

    Tra i manifestanti finiti nei guai, oltre a Casarini, altri nomi famosi di Disobbedienti, da Max Gallob a Francesco «Franz» Peverieri, da Michele Valentini allo storico Pietro Despali, a Tommaso Cacciari. Le denunce sono riferite alle persone riconosciute nei filmati come quelle che hanno lanciato uova contenenti vernice rossa, bottiglie di vetro, petardi, fumogeni, barattoli e si sono scontrate con le forze dell’ordine poste a difesa del consolato inglese.

    Due le manifestazioni al centro dell’indagine e svoltesi il 20 e il 22 marzo scorsi. I Disobbedienti guidati da Luca Casarini raggiunsero il palazzo che è sede del consolato britannico, di fronte all’Accademia, per chiedere le dimissioni del console onorario Ivor Coward, o la sua dissociazione dalla decisione di Londra di appoggiare gli Usa nella guerra in Iraq. Il primo giorno, i manifestanti vennero a contatto con le forze dell’ordine. Successivamente la questura creò un «sistema difensivo» con transenne e altri ostacoli per impedire ai ragazzi di raggiungere la sede diplomatica. Il 22 non ci fu lo scontro fisico: i rappresentanti delle forze dell’ordine e i circa duemila manifestanti non vennero mai a contatto, ma volò di tutto. Gli agenti e i carabinieri risposero con il lancio di una decina di lacrimogeni alle bordate di palloncini e uova pieni di vernice rossa. Secondo gli inquirenti il lancio dei «proiettili» di vernice, venne coordinato sul campo da Luca Casarini che dettava i tempi con un megafono. Oltre ai vari reati contestati e commessi durante la manifestazione, ad un gruppetto di Disobbedienti, viene poi contestata pure la rissa. Infatti si «scontrarono» con un gruppo di anarchici i quali ebbero la peggio. Uno di loro venne pure portato in ospedale per le ferite riportate.

    Fonte: il mattino di Padova 08/07/2003

    Domanda: chi pagherà ?

  5. Domanda:

    Per i morti iracheni , afgani e per i soldati americani uccisi chi pagherà?

  6. Un bancomat sfasciato vale un ragazzo ucciso? Un palazzo imbrattato vale una nazione distrutta? La tua ottusità, la tua ignoranza, la tua mala fede, le paghiamo tutti e ci costano parecchio, sai?

  7. ha ha ha ha ha….povero stolto, ma tu credi che a Casarini importi veramente di che cosa accade nel mondo se non per mero calcolo propagandistico ? Le guerre esistono da anni, in molti luoghi…chissà perchè solo quelle americane sono ingiuste, uccidono ragazzi e sfasciano nazioni. Avete fette di mortadella grosse così negli occhi !!

    Ma dove sono finiti i milioni di pacifisti ? Con la caduta dell’Iraq non sono mica finite le guerre : Uganda, Cecenia..tanto per dire qualcosa.

    Continuate a vivere nella logica della nomenklatura imborghesita.

    Poi a te cosa sarà costato poi…?

  8. Il bancomat sfasciato, il palazzo imbrattato infatti servono a fermare la guerra.

    Leggi l’articolo, non si menzionano ne bancomat ne palazzi.

    Si parla di una protesta “poco pacifica” e “poco spontanea”, nata con l’intento di creare danni e disagi a prescindere dalla reazione della polizia.

    Che poi disobbidienti e anarchici siano passati alle mani tra di loro, è un caso lampante di “pacifismo estremo”.

    Mi sembra che alla fine si chieda chi pagherà questi danni (non credo il popolo irakeno che sta già pagando il prezzo di una guerra non voluta ma subita e Casarini non lo conosce nessuno), perchè di danni materiali si parla. Non mi sembra che a Roma la marcia per la pace abbia provocato danni, se non a livello politico. Ora perchè questa violenza inutile ma sopratutto fine a se stessa deve essere a carico della collettività visto che questi leader di saltimbanchi devono trovare sempre delle scappatoie legali precluse al cittadino normale ?

    Se tu KID col discorsetto dell’ottusità ecc ecc trovi tutte le risposte che dire…hai salito il primo gradino della saggezza.

    Marauder

  9. COME AL SOLITO GLI INFAMI COLPISCONO ANCORA.

    E COSI’ ECCO LA LUCE SULLE OSCURE GIORNATE DI VENEZIA, GIORNATE SCANDITE DALL’EGEMONIA DI CASARINI E SOCI CHE COME DEI VERI STALINISTI GUIDAVANO LE MASSE DI STUDENTI, PACIFISTI, GENTE NORMALE A FARSI MASSACRARE DALLA CELERE.

    GENTE IGNARA DI QUELLO CHE SAREBBE SUCCESSO SI E’ TROVATO NEL MEZZO DELLA BOLGIA, MANIFESTAZIONI PACIFICHE SONO STATE PILOTATE, CONTROLLATE E GUIDATE DOVE I DISOBB. VOLEVANO.

    ANZI DOVE C’ERA IL SOLITO APPUNTAMENTO CON I MEDIA DI REGIME

    IN QUESTO CONTESTO, UN COMPAGNO CHE CRITICAVA IL LORO OPERATO E’ STATO AGGREDITO E INSULTATO DAI SOLITI DISOBB. CHE NON PERDONO OCCASIONE PER FAR CAPIRE, A CHI LA PENSA DIVERSAMENTE, CHE A NORDEST COMANDANO LORO!

    TUTTO QUESTO SI RICOLLOCA NEL CLIMA DI OPPRESSIONE DEL MOVIMENTO, NELLA DIFFICOLTA DI POTER ESPRIMERE LIBERAMENTE LE PROPRIE IDEE, NELL’AGGIUNGERSI ALLA CENSURA DI REGIME LA CENSURA DI CSARINI E SOCI.

    SIAMO GIUNTI ORA ALLA FINE!

    INDAGATI PER RISSA DALLA MAGISTRATURA!

    SIA CHIARO CHE NESSUNO HA CHIESTO L’INTERVENTO DEI GIUDICI, CHE HANNO AGITO D’UFFICIO DAVANTI A UN’AGRESSIONE A FREDDO, A COSI TANTA SPROPORZIONE DI FORZE, A QUESTO COMPORTAMENTO DEI DISOBB. STALINISTI.

    NOI NON CREDIAMO NEL SISTEMA GIUDIZIARIO DI QUESTO STATO BORGHESE, MA SE QUESTO SERVE PER FARE LUCE SU QUANTO AVVENUTO, PORTARE ALLA LUCE FATTI E COMPORTAMENTI PER TROPPE VOLTE INSABBIATI E NASCOSTI ALL’INTERNO DEL MOVIMENTO … BEN VENGA!

    NON CREDIAMO NELLA LORO GIUSTIZIA, MA SPERIAMO CHE TANTI VEDENDO LA VERA ANIMA DI QUESTI FALSI COMPAGNI DISOBB. CAPISCANO E PRENDANO POSIZIONE.

    Da indymedia.org

  10. Domanda:

    Per i morti iracheni , afgani e per i soldati americani uccisi chi pagherà?

  11. E per i crociati che nel nome del Signore hanno massacrato mussulmani inermi chi ha pagato ?

    E per il massacro degli ebrei e tutti i morti causati dalla seconda guerra mondiale, chi ha pagato ?

    E per le purghe staliniste, chi ha pagato ?

    E per la guerra in Kossovo, dove la stessa Italia si è lordata le mani, chi sta pagando ?

    E per i morti a Cuba, dissidenti o rivoluzionari, chi pagherà ?

    Continuiamo …?

    Come al solito, si parla di un gruppetto di persone, e ne esce la situazione planetaria.

    Ho capito che certi discorsi con voi non hanno senso, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

    Bravo Casarini, continua così, rompi e sfascia tutto, sicuramente il tuo impegno gioverà alla pace mondiale.

    Marauder

  12. Scala di KID per misurare la violenza:

    00 – Fiaccolata / Girotondo

    01 – Manifestazione autorizzata e con servizio d’ordine

    02 – Sit-in di protesta / Massa critica

    03 – Giuliano Ferrara e/o sua moglie Astrusia

    04 – Incursione del Black-Bloc / Teppismo da stadio

    05 – Carica di Carabinieri/Polizia in assetto antisommossa

    06 – Rapina a mano armata

    07 – Omicidio / Strage familiare

    08 – Attentato con uso di esplosivo

    09 – Attentato al WTO (11/9)

    10 – Incidente in impianto chimico / centrale nucleare (Bhopal, Cernobyl, Seveso)

    11 – Bombardamento su centro abitato (Coventry, Dresda, Baghdad)

    12 – Bombardamento nucleare

    Come vedi sono disposto ad ammettere che i “casseurs” sono un tantino più violenti di G.Ferrara e/o sua moglie Sandala, ma tra la manifestazione al consolato inglese (2° grado) e la guerra in Iraq (11° grado) non c’è storia …

  13. Scala Tellurica Scoregge Indri/Mercalli:

    1° Grado: Impercettibile, minuscolo movimento di aria e inavvertibile contrazione dei muscoli dell’addome e del deretano.Di norma l’emittente è il solo ad accorgersene.

    2° Grado: Leggerissimo sibilo, durata di massimo un secondo, si accompagna ad un piccolo movimento del deretano, unito ad un leggero prurito in zona.Animali presenti nella stanza ( cani e gatti) guardano il soggetto con attenzione. Nessun odore.

    3° Grado: Percettibile anche se solo in prossimità dell’epicentro, sibilo avvertibile, tendente alle note medio alte. Odore tipo cibo avariato, non eccessivo.

    4° Grado: Peto forte, rumore inconfondibile e non mascherabile con un colpo di tosse. Contrazioni del deretano accompagnano il rumore che dura fino a 4 secondi coprendo una zona di circa 3 mq dall’epicentro e ammorbando l’aria per minimo 2 minuti.

    5° Grado: Rumore tonante, il soggetto che la emette diventa pallido in viso, si accompagna di solito ad altre manifestazioni di tipo eruttivo/sismico (tipo la classica cagata potente) durata tendente ai 6 secondi con a volte un doppio cambio di tonalita.

    6° Grado: Rumore basso e sordo, forti contrazioni dell’addome e del deretano, colore violaceo dell’emittente. Calore considerevole e forte odore di zolfo che si propaga fino a 5 metri di raggio dall’epicentro. Vari cambi di tonalità, tipo “allegro andante in mi bemolle” di Vivaldi, gli astanti si allonatanano, prime crepe nelle mutande.

    7° Grado: Peto fortissimo, almeno 15 secondi di durata, accompagnata all’emissione di ceneri e lapilli di merda, forti spasmi dell’addome, temperatura elevatissima,le mutande si gonfiano come delle vele di Luna Rossa,il soggetto non riesce a compiere alcun movimento durante il fenomeno, scene di panico tra gli astanti.

    8° Grado : Peto aventi caratteristiche di evento catastrofico: Rumore simile a quello di un martello pneumatico, con ripetute scariche, durata fino a 30 secondi. Il soggetto cade in uno stato di paralisi e va tenuto fermo affinchè non si muova come un palloncino bucato. Alcuni dei presenti sono colti da malore e svengono. Le mutande, anche se resistenti, sono divelte.

    Fino a 10 cambi di tonalità diversi, emissione di ultrasuoni, calore inaudito e odore che ricorda i lazzaretti del Manzoni. Coliche del soggetto unite ad un geiser di escrementi e organi interni.

    9° Grado: Scoreggia da 5 megatoni: (Rombo di tuono) il soggetto cade in trance.Fenomeni di levitazione. Spostamento degli organi interni, collasso del sistema cardio circolatorio. Temperatura del deretano prossima al calor bianco. Mutande polverizzate, rumore tipo fonderia e odore di zolfo, stagno e molibdeno. I presenti decedono all’istante per lo shock o per le radiazioni UVA emesse dal soggetto. L’ano del soggetto diventa come l’ugello

    di scarico di un F14 Tomcat in decollo da una portaerei con il postbruciatore inserito. Oggetti anche molto pesanti vengono scagliati a kilometri di distanza.

    10° Grado: Scoreggia apocalittica: Decesso istantaneo del soggetto e di tutti i presenti fino ad un diametro di 3 kilometri, mutamento del clima nella zona del disastro.Ritrovamento di effetti personali del soggetto in orbita geostazionaria fino a 300 km di altezza. Impossibilità di accesso alla zona colpita per alcuni anni. Proclamazione mondiale dello stato di calamità, manifestazione di eventi connessi alla scissione dell’atomo. Resurrezioni.

    Tale scala proposta è soggettiva e vale quanto la tua.

    P.S. Peccato non sia tutta farina del mio sacco.

  14. Sicuramente la tua scala sarà più utile della mia, in questo mondo di puzzoni …

  15. Bugie sulle armi in Iraq. Su Bush ora è bufera.

    Washington. Si può ancora credere a George Bush? Nemmeno i suoi collaboratori prendevano sul serio la storia dell’uranio che Saddam Hussein avrebbe cercato di comprare in Africa per produrre una bomba atomica. Il presidente americano aveva lanciato l’accusa nel gennaio scorso, nel discorso “sullo stato dell’Unione” davanti alle camere in seduta congiunta. “Il governo britannico – aveva dichiarato – ha appreso che Saddam Hussein recentemente ha cercato di acquistare quantità significative di uranio in Africa”. L’occasione era solenne e ogni parola del presidente era stata valutata da uno stuolo di consiglieri. Ora si scopre come alla Casa Bianca alcuni sapessero anche allora che i documenti sul presunto acquisto di uranio erano falsi. Un esperto mandato in Africa per indagare aveva avvertito che si trattava di voci infondate, e la Cia aveva girato l’avvertimento alla Casa Bianca sin dal marzo 2002, quasi un anno prima del discorso di Bush. Qualcuno doveva pure ricordarsene e infatti, una settimana dopo le dichiarazioni del presidente al congresso, il dipartimento di stato aveva ammesso la loro scarsa credibilità in una lettera all’agenzia atomica internazionale.

    Da indymedia.it

    Pernacchia a Bush del 7° grado.

    Ora i nodi vengono al pettine e “magari” qualcuno pagherà (molto poco).

    G&M

  16. Ma per davvero qualcuno ancora crede che le guerre vengano fatte per “nobili” motivi?

    La guerra, dalla preistoria in poi, è stata fatta sempre e solo per motivi economici, politici o di interesse strategico

    Che poi, assieme ai motivi economici/politici/strategici, ci siano anche motivi etici, sociali, umani è un corollario, ma di certo non è l’aspetto principale.

    Dopo il 20 settembre gli Stati Uniti hanno deciso che (per la loro economia, il loro sviluppo, il loro tenore di vita, le loro libertà e le loro sicurezze) doveva mutare la loro politica strategica nel Mondo.

    In Afganistan chiunque è intervenuto lo ha fatto per motivi che, con l’etica, c’entrano proprio poco.

    Stesso discorso dicasi per la Bosnia: il fascista assassino Milosevic, con la sua politica di sterminio, stava destabilizzando la regione balcanica, solo per questo si è intervenuti.

    Che Milosevic fosse un boia già lo si sapeva in precedenza, che firmasse gli accordi e poi non li rispettasse dando mano libera alle brigate irregolari era noto a tutti.

    Ma fino a che faceva poco casino era tutto ok; appena la polveriera Balcani rischiava di esplodere ecco l’intervento “umanitario”.

    In Iraq si è intervenuti preventivamente: Saddam, a corsa lunga, poteva diventare pericoloso e avrebbe potuto benissimo destabilizzare tutto il Medio oriente.

    Ed ora che gli USA sono in zona ecco subito che la Siria viene a più miti consigli (e la smette con la politica di aggressione, a parole); ecco che i palestinesi cercano di seguire la Road map (anche se Arafat continua a far casino perché non vuole essere scaricato), ecco che l’Arabia Saudita (covo di fondamentalisti e paese privo di libertà elementari, vedasi situazione delle donne) arresta i fanatici mussulmani, chiude i rubinetti dei finanziamenti alle brigate del terrore, ecco che timidamente apre alle donne…

    E lo stesso motivi economici e strategici che sono scoppiate la I e la II Guerra Mondiale e via via, indietro, fino al primo lancio di pietre tra 2 tribù di indigeni, passando per le Crociate, lo sterminio degli indios in Sud America, il Sacro Romano Impero, ecc. ecc. ecc.

    Che poi il Monarca, il Principe o il Re di turno siano stati anche amanti dell’arte, della cultura, del teatro sono tutti corollari.

    Ma perché il Nazismo fece presa in Germania? Perché aveva diminuito la disoccupazione, aveva fatto decollare l’economia, aveva dato stabilità alla nazione.

    Lo Spazio Vitale è solo propaganda: la Germania voleva il territorio dei Sudeti per mire espansionistiche, rioccupò il bacino della Ruhur perché c’era carbone ed acciaio e quando entro in Guerra e invase la Russia l’obiettivo principale non era soltanto Mosca o Leningrado ma anche i bacini petroliferi della Crimea perché, senza petrolio, la macchina bellica (per quanto perfetta potesse essere) si sarebbe fermata; non a caso in Sud Africa gli italiani e l’Afrika Korps vennero fregati non solo dalla mancanza di mezzi ma anche dalla mancanza di rifornimenti e materiali visto che i mari erano ormai controllati dagli Alleati e, in Africa, non giungeva quasi nulla.

    In gioco ci sono la stabilità e gli equilibri del Mondo e se gli USA stanno facendo solo lievi pressioni sull’Iran è perché sanno bene che la voglia di cambiamento delle giovani generazioni (oltre il 70% della popolazione) iraniane avrà il sopravvento sui “vecchi”, solo per questione di tempo: a corsa breve i geriatrici custodi della fede andranno sottoterra e, volente o nolente, la società iraniana sarà trasformata.

    Perché oggi l’Europa si impegna per la pace tra palestinesi e israeliani?

    Per buon cuore? Anche ma soprattutto perché si rischiava un escalation terroristica in Europa con conseguente contrazione di consumi ed investimenti (e mancanza di turismo).

    Perché la Russia più di tanto non protesta?

    Perché ha bisogno di avere campo libero in Cecenia, vitale per gli interessi economici russi (petrolio).

    E la lista di motivi politici, strategici ed economici nel Mondo moderno sarebbe ancora lunga.

  17. Permettimi di dissentire sull’intervento USA nei balcani. A me sembra che la causa scatenante di quella guerra sia stato il bisogno di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica americana/mondiale dal sex-gate (caso Lewinsky, lo studio orale, ricordi?). Per cui, alla lista di motivi politici, strategici, economici, aggiungiamo pure la voce fellatio*.

    *Pompino

  18. Bravo Kid, vedo che il PC lo usi anche per scopi umanitari personali.

    Ecco il perchè delle tue frustrazioni.

    Cane azzoppato

  19. Mi sembra un tantino esaerato che, per una storia di “ciò ciò” (in dialetto maceratese che significa cornetto ripieno, ma ovviamente in questo caso significa altro), Clinton si sia inventato la questione balcanica.

    Per anni c’è stato un conflitto a bassissima intensità, cioè dopo la morte di Tito (che teneva unita la Federazione Jugoslava, sia con il carisma che con le baionette!) la Jugoslavia è tornata ad essere quella che era: un entità virtuale creata alla fine della I Guerra Mondiale senza alcun legame tra le varie realtà, senza una storia (culturale/politica) comune, senza legami reali.

    Per anni si sono ammazzati a vicenda (si è cominciato nel 1994) senza disturbare più di tanto.

    Quando poi è uscito il problema Kossowo (e Milosevich aveva le sue ragioni “politiche”: il Kossowo, a maggioranza albanese, è comunque il Centro Religioso dei serbi, la loro origine, il loro essere nazione) ci si è accorti che, per motivi politic/religiosi, poteva scoppiare un gran casino e quindi si è dovuti intervenire per evitare casini maggiori su vasta scala (si potevano “incendiare” la Turchia e le altre regioni asiatiche limitrofe!).

    Che poi l’amministrazione Clinton sia stata brava a far calamitare l’attenzione degli americani su un conflitto marginale complimenti a loro, ma non nasce a mio avviso da un coito orale l’intervento balcanico

  20. No, scusa. Hanno cominciato nel ’91 e l’intensità del conflitto non era affatto bassa: si parlò da subito della più grave crisi europea dal ’45. Il conflitto fu accuratamente “snobbato” da Europa e USA che inviarono i soliti “puffi” dell’ONU (a fare cosa? boh …) e non affrontarono mai seriamente la questione. IMPROVVISAMENTE la NATO interviene, a 8 anni dallo scoppio delle ostilità, contro la sola Serbia, adducendo il genere di motivazioni che hai citato tu condite dalla solita valanga di immagini-choc ad uso e consumo del pubblico/elettorato (fosse comuni, lager finti, mancavano giusto le WMD …). E D’Alema disse “meglio tardi che mai” … E’ una brutta pagina di storia che si vuol dimenticare molto in fretta, e in effetti Belgrado ha cessato di esistere da tempo nei nostri bei TG (tranne per cause di forza maggiore, tipo l’assassinio del primo ministro et similia).

  21. credo propio che non verrò più in questo sito…un po mi dispiace perche le disquisizioni di molti mi divertivano….ma questo è troppo!! in questo forum si doveva parlare e commentare di quello che succede ad una povera ragazza che sta soffrendo da quando è nata..e cosa fanno questi coglioni??..tirano fuori la storia di venezia, disobbedienti, guerra in irak, cuba..e stronzate varie..BASTAAA!!! avete rotto i coglioni

    Merlino…

  22. Sono d’accordo in pieno con chi ha scritto il 12/7/03.

    Non capisco infatti perche’ si parla di tutt’altro quando invece si doveva discutere e cercare di aiutare questa povera ragazza malata.

  23. Se c’ è un moderatore che faccia il suo lavoro ed eviti le digressioni non riguardanti l’argomento in discussione.

    Oppure è in ferie?

  24. Come al solito FAZIOSI! E anche di fronte a un argomento come questo!

    “La situazione si sta aggravando e non sappiamo più che cosa fare.

    Sirchia non risponde e noi non abbiamo più tempo, ma non siamo disposti a far morire Pamela senza aver prima provato il possibile e l’impossibile. Per favore, chi può aiuti Pamela! La costituzione dice che tutti abbiamo diritto alla salute; perchè a Pamela viene negato il diritto di salvarsi? ”

    Sirchia gela tutti

    «Il farmaco non c’è»

    FIRENZE — «Il farmaco purtroppo non è disponibile. C’è una produzione molto limitata per un piccolo numero di casi ammessi ad una sperimentazione internazionale. Questo non significa che non si debba trovare una risposta per Serena e per chi quanti vivono nelle sue stesse condizioni». Ma la risposta non è facile e il ministro della Salute Girolamo Sirchia non lo nasconde. Ai primi di settembre è riuscito ad ottenere da una ditta americana, la Genzyme, un farmaco sperimentale che viene impiegato con risultati incoraggianti nel trattamento della glicogenosi di tipo 2, malattia rara molto complessa e che non è facile contrastare.

    Il farmaco serviva e serve per Rossella, una bimba napoletana che ora è sotto trattamento in ospedale. Quello di Serena, una ragazza fiorentina di sedici anni, è un caso analogo: stessa malattia e stesso livello di gravità. I genitori, tramite l’ospedale pediatrico Meyer, si sono rivolti al ministero della Salute per un nuovo intervento nei confronti della Genzyme.

    Professor Sirchia si può ripetere per Serena l’esperienza positiva che c’è stata per Rossella?

    «C’è un problema generale e uno particolare. Quello particolare è che il farmaco in questione è prodotto in modo molto limitato e solo per diciotto-venti casi che sono stati ammessi a sperimentazione internazionale. Per Rossella abbiamo ottenuto che fosse attivata una produzione particolare ma ci è stato detto che non poteva essere ripetuta. Dover dare a uno e non all’altro suscita un problema di coscienza molto grave, una situazione drammatica».

    Ma per Serena non si può fare niente? I medici dicono che di quel farmaco ha urgente bisogno

    «Mi sto muovendo per creare una rete interegionale di riferimento per le malattie rare che avrà fra i suoi compiti l’informazione e l’aiuto alle famiglie, la diagnosi precoce, l’inserimento nei protocolli sperimentali internazionali. Oggi l’Italia deve passare attraverso centri stranieri, come quello di Lione, per immettere i propri pazienti nei protocolli. Questo è il problema generale. Con la rete non saremo più subalterni. Il 23 ottobre incontrerò a Washington il segretario americano alla sanità Thompson per stipulare un rapporto di collaborazione nel campo delle malattie rare che ci consentirà anche di inserirci direttamente nelle sperimentazioni».

    Stiamo parlando comunque, per la rete, di tempi lunghi ma spesso ci sono casi che non possono attendere.

    «Attuare un sistema organizzativo non è mai cosa breve ma in questo modo si creano le premesse per arrivare a dare risposte in tempi ragionevoli»

    Perchè non è possibile produrre in Italia farmaci come quello che serve a Rossella e a Serena?

    «Per farlo servono attrezzature tecnologiche molto avanzate, che da noi non mancano, ma anche e soprattutto grandi laboratori di ricerca e qui il discorso è un po’ diverso. Non basta poi metterli a punto ma occorre anche la convenzienza economica per produrli, il che non è facile perchè stiamo parlando di farmaci con un uso molto limitato»

    Nel campo dei farmaci destinati alle malattie rare un contributo potrebbe darlo l’Istituto farmaceutico militare di Firenze che ha potenzialità non sfruttate.

    «In questo campo credo che organizzandosi meglio l’industria italiana potrebbbe avere uno spazio maggiore. Quanto all’Istituto militare di Firenze ha sicuramente attrezzature e un know-out importante. Penso che potrebbe essere utilizzato anche per produrre farmaci generici. E’ un’ipotesi alla quale sto lavorando e che intendo verificare presto».

    di Pierandrea Vanni

    Come al solito FAZIOSI! E anche di fronte a un argomento come questo!

I commenti sono chiusi.