Legge e Giustizia

Di Giuliana D’Olcese


Il concetto di Giustizia, di chi la gestisce e la applica, per i cittadini è dei più lineari, chiari ed elementari. La Giustizia è una macchina statale a cui ricorrere perchè provveda a dirimere contese, soprusi, ingiustizie, prevaricazioni, delitti amministrativi, umani, le organizzazioni terroristiche e delinquenziali, le truffe e i ladrocini privati e di Stato, ecc. ecc. ecc. I magistrati per noi contribuenti rappresentano una categoria professionale, qualificata se meritocratica, di impiegati dello Stato come altre categorie burocratiche al servizio della comunità. Quindi al servizio dello Stato.
Ci sono casi, pero’…. Scusate la lunghezza dell’articolo, ma questa volta non era tagliabile nulla.

Dalla macchina della Giustizia pretendiamo, legittimamente, che essa funzioni, risolva le contese in tempi e costi morali e finanziari umani ed accettabili – requisiti distanti anni luce dalla realtà della giustizia nostrana – e che questa macchina si serva di un apparato burocratico in cui ciascuno, dall’ufficiale giudiziario al messo, al giudice, siano preparati professionalmente, responsabili e che rispondano, quindi, del loro operato come è del resto per ogni professionista. E che, qualora la qualità del loro operato non risulti idoneo o leda i diritti civili e pecuniari di istanti e giudicati, ne rispondano in sede civile e penale come è per noi cittadini. Ne’ più ne’ meno. Terza condizione per la fiducia, o meno, nella Giustizia e nei magistrati è che questi siano imparziali e che non soffrano di vizi di consenso, o di sconsenso, dettati da colori politici di appartenenza.

Ergo, ci inquieta sapere di magistrati associati e corporati per colori e fazioni politiche, avverse tra loro, come è sotto gli occhi di tutti a cui, oramai, le diverse Associazioni appaiono come lobby o corporazioni politiche, più che qualificati impiegati dello Stato al servizio della comunità. Lobby talvolta più istituzionalizzate e politicizzate degli stessi partiti politici. Ciò è terrorizzante, per tutti, e quindi non è un giudizio ne’ un sentire di destra o di sinistra ma bensì della società comune tra cui fanno eccezione i militanti di una o dell’altra fazione. Ma, i militanti, sono un esiguo drappello formato sempre dai soliti noti, mentre, la società italiana, è rappresentata da circa 58 milioni di anime affidate, pare, alle Toghe Rosse o alle Toghe Azzurre tra cui allignano "Toghe mediatiche", specialmente "attente" ai casi giudiziari di vip e dintorni che, a loro spese e a suon di decine e decine di milioni rendono, coattamente, fama nazionale alle Toghe che gestiscono i loro processi anche su Internet con cui, è notorio, ricevono visibilità in tutto il mondo, altro che sui media nazionali!! Una vera pacchia.

Caso Stame – Priebke. Ecco fatti, opinioni pubbliche e private del periodo che va dalla condanna di Rosetta Stame, – infertale proprio alla vigilia della tragica data in cui si commemora la strage delle Fosse Ardeatine avvenuta nel 1943 -, dalla I^ Sezione Civile del Tribunale di Roma, giudice Marta Ienzi, a Rosetta Stame per avere "diffamato Priebke", – "il boia tedesco e nazista", come si è letto nei giorni scorsi a Roma su alcuni manifesti – in una intervista data al Messaggero in cui sostenne che suo padre, medaglia d’argento al valor militare, subì da Priebke atroci torture prima di essere trucidato e decapitato. Priebke citò in giudizio la Stame per diffamazione ed ottenne dalla sentenza Ienzi – fondata su una perizia del patologo Ascarelli avvenuta dopo ben 4 mesi dalla strage sui corpi già in piena saponificazione riesumati da 2 enormi cumuli lunghi 5 metri, larghi 3, alti 1,50, di avere dalla Stame, di condizioni economiche modeste, danni, spese del giudizio e obbligo di pubblicare sul Messaggero, a sue spese, la sentenza a firma Ienzi (ecco aggiungersi, oggettivamente, alla sentenza di I° grado la gogna pubblica, ancora prima delle sentenze di Appello e di Cassazione) il che costa, tra tariffa e IVA, dai 15 ai 20 milioni di lire. Ciò a tutto ulteriore beneficio dei querelanti e della notorietà nazionale dei giudici firmatari delle sentenze. "La città ha reagito con dolore e volontà di giustizia. La notizia su una familiare delle povere vittime delle Fosse Ardeatine, orfana dall’età di 6 anni e segnata per tutta la vita dalla tragedia, è condannata per diffamazione nei confronti di Priebke, ha mobilitato le coscienze", scrisse Paolo Brogi sul CorRoma il 16/10/03 il giorno della della cerimonia alla memoria delle stragi naziste effettuate sugli ebrei svoltasi all’antico Ghetto di Roma in presenza del Presidente della Repubblica che abbracciò Rosetta Stame esprimendole pubblicamente la sua solidarietà per l’umiliazione subìta dalla condanna infertale dalla I^ Sezione Civile del Tribunale di Roma firmata dalla magistrata Marta Ienzi.

Walter Vecellio – Rosetta Stame. Le querele di Priebke. Stralci della lettera pubblicata il 18/10/03 su "La città ne parla" CorRoma, Corriere della Sera: (…) Anch’io sono stato querelato per diffamazione da Priebke per aver ricordato, dopo la prima sentenza che l’aveva dichiarato non punibile (i successivi processi ribaltarono la scandalosa sentenza), che, dalla Ghestapo, Priebke aveva aderito alle SS e che, già un mese prima della strage delle Fosse Ardeatine, era stato incluso dagli americani quale torturatore ed assassino di politici e partigiani di via Tasso. Il Tribunale di Roma rilevò che dai processi di I° grado e di Appello risultava provato che il compito di Priebke era di compilare liste di oppositori, di interrogatorio ed anche di tortura dei prigionieri.

Attilia Levi – Rosetta Stame. Strumentalizzata. Lettera pubblicata il 19/10/03 su "La città ne parla" Corriere Roma. La inaudita condanna inflitta da una giudice della prima sezione civile del Tribunale di Roma, alla signora Rosetta Stame che, secondo la sentenza emessa a suo carico, avrebbe "diffamato" Priebke lo sterminatore nazista delle Fosse Ardeatine condannato poi all’ergastolo per le sue persecuzioni contro gli ebrei, e la somma di 3000 euro che la sentenza Ienzi ordina alla Stame di pagare al nazista Priebke, è una condanna che non può e non deve passare inosservata ai più e che merita di essere portata a giudizio delle alte sedi competenti della magistratura italiana. Essendo io a conoscenza di particolari su casi analoghi ed abnormi inflitti da questa giudice a persone, e donne in particolare, appartenenti alla cerchia dei miei conoscenti, non posso che dedurne che questa magistrata strumentalizza le sue sentenze al fine di farne atti clamorosamente notori. La raccolta di fondi a favore di Rosetta può essere la giusta risposta delle Istituzioni, ma anche della società civile onesta, a metodi inaccettabili, e ambigui, di sconfinamenti nell’esercizio delle funzioni giudiziarie e del potere che ne deriva. Come atto simbolico e di solidarietà tutti noi romani, non solo la Comunità ebraica ed il Comune di Roma, propongo di donare 10 centesimi di euro a Rosetta Stame sul conto corrente aperto dal Comune di Roma. Attilia Levi. Attilia Levi, in seguito alla risposta della giudice Marta Ienzi apparsa il 21/10/03 "La giudice e la Stame. L’onere della prova". inviò una lettera aperta al Presidente della Repubblica Ciampi, al Ministro della Giustizia Castelli, ai Presidenti del Senato e della Camera Pera e Casini, ai Senatori, ai Deputati e al Sindaco di Roma Veltroni, lettera che sarà pubblicata prossimamente.

La risposta del giudice Ienzi iniziava così: "Non posso astenermi dal rispondere ad una lettera a firma Attilia Levi in quanto altamente offensiva nei miei confronti". La giudice si ritenne "altamente" offesa non, come diremmo tutti, profondamente offesa.

Ed è qui che il Padre della psicanalisi e della psicologia, Edmund Freud, marchierebbe la differenza psicologica. Profondamente offesa, avrebbe evidenziato nella giudice un sentimento umano del sè. Altamente offesa, invece, è la spia psicologica dello stimare, ritenere e collocare sè stessi su alture piramidali al di sopra degli altri. Sovra-umane. La lettera illustrava le motivazioni della sentenza a carico della Stame e poi concludeva: "Gli errori (giudiziari ndr) sono possibili ma per questo esistono gli appelli, le sentenze sono criticabili, ma non è consentito attaccare solo un giudice per le sue decisioni senza conoscere atti, sentenza e sue motivazioni". Ciò che viene immediato e spontaneo pensare, al povero comune cittadino, è che sì gli Appelli esistono per sanare errori giudiziari ma significano altri lunghi anni di angosce, di pene, di salute fisica e psichica profondamente minate e di ulteriori spese di avvocati e di sicure incognite giudiziarie. Spese ingentissime che non tutti, anzi pochissimi, possono permettersi il che, sembra non sfiorare, viste magari da posizioni finanziarie privilegiate, talune mentalità e visioni miliardarie extralusso del mondo per cui un errore giudiziario è cosa da poco e i costi relativi, da aggiungersi ai salassi giudiziari e mediatici già affrontati,

sono trascurabili. Costi che, invece, possono portare alla rovina una persona, la sua famiglia, i suoi figli. Inoltre, chi, sarebbe così temerario o minus abens da esprimere giudizi su una sentenza non conoscendo fatti, atti, sentenza e sue motivazioni come, concludendo la sua risposta, sosteneva la giudice Ienzi?

Rosetta Stame in appello contro Priebke ?Ecco le prove della tortura?. L’ex SS querelato per le memorie. di Paolo Brogi – Corriere della Sera, Cronaca di Roma, 24.10.3, pag. 52

Era in una cassa di documenti che l’Anfim, associazione familiari delle vittime del fascismo aveva depositato nel caveau della Banca di Roma anni fa, quando durante il processo Priebke la sede aveva registrato una tentata violazione notturna. Il documento del 18/1/1957 è del Presidente della Repubblica Gronchi. Su proposta del Presidente del consiglio concede la medaglia d?argento

al valor militare a Nicola Ugo Stame. Nella motivazione si legge: «…portato in via Tasso subì atroci torture». Di Stame in via Tasso la Presidenza del consiglio, il 18/5/1955, scrisse: «Sottoposto a sevizie e torture che sopportava con esemplare contegno».

Rosetta Stame mostrava ieri con orgoglio questi documenti. Il suo difensore Sebastiano Di Lascio intanto ha presentato il ricorso in appello contro la condanna per diffamazione. «Che fosse un torturatore – ha scritto l?avvocato riferendosi a Priebke – raffinato e crudele emerge dalle pagine della storia e del processo conclusosi con la condanna all’ergastolo». Nell’istanza si ricordano i testi che in aula hanno denunciato le torture effettuate da Priebke: Teresa Mattei, Arrigo Paladini, Giovanni Gigliozzi, Bianca Riccio Del Rio. «La teste Mattei dichiarò – spiega Di Lascio – che la mamma svenne quando Padre Pfeiffer, che si era recato a via Tasso con una lettera del Santo Padre Pio XII a perorare la causa del figlio Gianfranco ivi detenuto da Kappler, riferì che questo aveva risposto beffardo: "Non risponde, non parla ma ora l’ho affidato a Priebke che con i suoi metodi fisici e chimici lo farà parlare, gli farà dire tutto quel che deve dire. Che dire del povero Paladini che dopo anni si svegliava la notte con gli incubi e raccontava al dottor

Gigliozzi (presidente Anfim) piangendo che Priebke lo colpiva col pugno di ferro allo stomaco e ai testicoli…».

Nell?istanza si ricorda cosa fu l’esumazione delle vittime. «I corpi erano ammucchiati e confusi, era già iniziato il processo di saponificazione. Non solo non era stato chiesto al patologo Ascarelli se i corpi portavano tracce di torture ma anche se fosse stato richiesto l’accertamento sarebbe stato impossibile…» Infine una querela contro Priebke, che ha pubblicato un libro di memorie in cui a pag. 434 scrive di Rosetta Stame: «Appare spesso in preda a sintomi di esaltazione dell’umore, classici di uno stato di psichica sofferenza …».

Alda Cuomo scrive: Dire NO alla grazia all’ergastolano nazista della Ghestapo e comandante delle SS Erik Priebke, non è ne’ di destra ne’ di sinistra, e non va strumentalizzato dai politici così come vediamo fare vergognosamente in questi giorni. E’ un fatto di coscienza, di partecipazione e di solidarietà civile e religiosa, universali, anche alla memoria dello sterminio di 16 milioni di ebrei. A tal proposito è bene segnalare nazionalmente – finora ne hanno dato notizia solo le cronache romane del Corriere della Sera – il caso giudiziario, davvero paradossale e delittuoso, in atto tra la Signora Rosetta Stame, ebrea di Roma, e l’SS Erik Priebke che sconta l’ergastolo, agli arresti domiciliari ospite di amici però, riconosciuto responsabile di "Atti contro l’umanità" per l’eccidio delle Fosse Ardeatine di Roma in cui furono trucidati 335 cittadini, tra civili, militari, sacerdoti, carabinieri e 75 ebrei. Molte cronache raccontano anche di feroci torture inflitte alle 335 vittime prima di essere passate per le armi dalle SS al comando di Priebke non dimenticando che egli fu operativo anche nel famoso appartamento-prigione di via Tasso ove si svolsero orrori e torture raccapriccianti sui civili prigionieri della Ghestapo e delle SS.

Il Senatore a vita Francesco Cossiga Presidente Emerito della Repubblica, ha presentato al Senato

il seguente ddl lanciato a dicembre dall’Ansa e da alcuni quotidiani su cui si stanno costituendo Comitati di cittadini on line.

La legge: "Sottoporre i magistrati ad esami e controlli ad un preventivo esame psichiatrico e psico-attitudinale prima del concorso e durante la carriera. L’esercizio delle funzioni di magistrato dell’ordine giudiziario, giudice e pubblico ministero incide nel profondo, talvolta irreversibilmente, sui diritti della persona e sulla sua stessa vita psico-fisica che, particolare equilibrio mentale e specifiche attitudini psichiche, debbono essere richieste per la assunzione della qualità di magistrato e per la permanenza in carriera.

Dunque, chi venga dichiarato inabile psichiatricamente o non idoneo psico-attitudinalmente non può essere ammesso al concorso. Inoltre, in qualunque momento il Csm di sua iniziativa o su richiesta del Ministro della Giustizia, del Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione o di un Procuratore Generale della Repubblica di una Corte d’Appello, può sottoporre qualunque magistrato all’esame psichiatrico e psico-attitudinale. Sarebbero nominatp dal Csm i componenti della commissione medico-psicologica, il cui giudizio ‘deve esser valutato, e respinto o approvato, dal Consiglio Superiore della Magistratura.

Chi venga giudicato inabile è dichiarato decaduto e collocato in pensione o sospeso dall’esercizio delle funzioni e collocato in aspettativa, al termine della quale è di nuovo sottoposto a visita medico-psicologica. Un ufficiale di polizia giudiziaria incaricato di eseguire un ordine da parte di un giudice o di un pubblico ministero, se ritiene che l’ordine sia stato impartito dal magistrato in condizioni di non equilibrio psichico o di non normalità psicologica, deve sospendere la esecuzione dell’ordine, facendone rapporto al Procuratore Generale della Repubblica del distretto giudiziario competente, che decide immediatamente o ordinando sotto la sua responsabilità l’esecuzione dell’ordine o autorizzando la sospensione della esecuzione e disponendo per il magistrato l’esame psico-attitudinale. Qualora venga emesso dal Csm giudizio negativo, anche solo limitatamente all’atto di cui si tratta, sul giudice o pubblico ministero che ha emanato l’ordine, esso trasmette gli atti al giudice del riesame competente che provvede ad annullarlo immediatamente".


Commenti Facebook

50 commenti

  1. …. ma ne valeva la pena.
    Ho paura di avere tendenze criminali, perche’ vedere Priebke che chiede risarcimento danni per diffamazione a una persona che ha torturato… beh.. vengono istinti omicidi.

    Istinti, ho detto, state tranquilli, li controllo bene 🙂

    Serpico

    quando le leggi diventano ingiuste,
    i giusti diventano fuorilegge
    “Tex Willer”

  2. Un magistrato che sbaglia, giocando con la vita di esseri umani, ha in italia una possibilità su cento di subire una sanzione disciplinare, e deve essere proprio sfigato per beccarsi la più grave. Il CSM assolve sempre e comunque, ed i pochissimi casi di sanzione si riferiscono a magistrati di scarsa visibilità o di trascurabile peso “politico” o “giornalistico”.

    Comunque non paga i danni, perché dopo la sacrosanta “rivoluzione” con cui craxi era riuscito ad ottenere con un atto di democrazia diretta, che anche i giudici rispondessero dei loro errori, una legislazione surrettizia e contro il volere degli italiani, ribaltò l’esito del referendum.

    Oggi sono i contribuenti a pagare il danno economico causato da un magistrato ai contribuenti stessi.

    I magistrati sono intoccabili, impunibili, indiscutibili.

    Fanno cause per diffamazione a centinaia, e le loro cause vengono discusse e chiuse da loro colleghi, quasi sempre IN TEMPI BREVISSIMI, con VITTORIE ECLATANTI e RISARCIMENTI MILIARDARI.
    Mentre per tutti gli altri cittadini italiani (esclusi alcuni che devono essere abbattuti) la giustizia italiana é la più lenta e la più condannata dagli organismi internazionali.

    I magistrati fanno carriera per il fatto stesso di aver vinto un concorso. Dal giorno dopo sanno che arriveranno COMUNQUE al massimo grado, ed al MASSIMO STIPENDIO del loro organico, a prescindere da quanti errori commetterano e da quanti danni causerano, o viceversa, da quanto lavoro e risultati produrranno.

    I magistrati non hanno orario di servizio. Vengono comunque pagati e promossi, sia che stiano 12 ore al giorno in ufficio, sia che non ci vadano proprio. “Noi abbiamo le scadenze della legge” rispondono, ma andate a vedere cosa succede se lasciano scadere un termine che avrebbero dovuto rispettare, e magari, per quell’errore, un poveraccio perde una causa che avrebbe vinto, o un mafioso ergastolano esce dal carcere, o un detenuto in regime di carcere preventivo che aveva il diritto di essere sentito e non lo é stato si suicida… ASSOLUTAMENTE NIENTE.

    I magistrati non rispondono ad alcuna autorità, chiamiamola superiore, procuratore generale, ministro, presidente, dio…
    Se il procuratore capo si accorge che un sostituto sbaglia, non può intervenire: deve ricorrere in cassazione, e dopo, se pure quell’errore verrà riconosciuto, il sostituo potrà impunemente commeterlo ancora

    I pubblici ministeri possono portare armi senza avere la licenza: niente visite mediche, niente accertamenti sul passato della famiglia, niente restrizioni, niente di tutto quello che é previsto per gli altri cittadini.
    Un cittadino normale, se ha avuto episodi di epilessia, non può portare una pistola, e giustamente. Un pubblico ministero, magari di ventitre anni, magari senza aver mai visto un’arma in vita sua, appena diventa magistrato può girare con quattro revolver nela fondina, e farsi prendere da una crisi epilettica con una delle suddette armi puntata carica su tuo figlio che gioca nel giardinetto.

    Un magistrato può tranquillamente dichiarare di essere un militante di un PARTITO A CASO, e manifestare come tale, e la mattina dopo può altrettanto tranquillamente GIUDICARE i militanti del PARTITO RIVALE per quello che hanno fatto il giorno prima in quella manifestazione.
    Un carabiniere o qalunque altro militare, fosse pure quello che distribuisce le coperte alle reclute, non può iscriversi a partiti, movimenti, associazioni, sindacati. Non può fare una manifestazione. Non può dire di essere d’accordo con un politico o con un’opinione. Verrà punito e denunciato.

    Mi sono stufato, ma potrei continuare per ore con questi privilegi: ed ora PENSATE A CHI FA GUERRE IDEOLOGICHE per MANTENERE INTATTI questi privilegi, nascondendosi dietro la tutela dell’autonomia e l’indipendenza…

  3. quando le leggi diventano ingiuste, nel nostro caso, i giusti continuano a prenderlo in quel posto.
    Il 90 % (ma forse molti di più) della popolazione italiana, se si vedono recapitare un avviso da un tribunale qualsivoglia anche per una semplice multa, si caga letteralmente addosso.
    Perchè tribunali, giudici, magistrati, avvocati significa milioni di leggi, caste previlegiate, oscure trame, migliaia di euro da scucire.
    Quindi non mi sconvolge affatto quanto letto, non mi sconvolge affatto sapere di magistrati rossi, verdi , gialli, azzurri. E’ comunque una casta, come lo sono altre a partire dai politici, dai militari, dai professori ecc. ecc. Gente che viaggia ad anni luce dal popolino, impegnato a tirare a campà piuttosto che osservare le lotte nei palazzi.
    A proposito, la Franzoni senza Taormina, sarebbe a piede libero ?
    Magari qualcun altro per una gallina si sta facendo 5 anni…

    Marauder

  4. se la giustizia continuera’ ad essere altra cosa dalla giurisprudenza, anzi, dall’applicazione della giurisprudenza, la mia firma digitale non sara’ solo un modo di dire….

    Una volta capito’ una serie di soprusi all’interno di una facolta’ universitaria. Questi soprusi erano sempre di piu, finche’ un gruppo di persone (io l’ho solo sentito dire, per carita’, lungi da me l’idea di fare certe cose…) l’ha aspettato in un posto poco trafficato e……. beh.. fatto sta che da quel giorno di abusi di potere non se ne videro piu’.

    Diciamo che la mia firma digitale e’ istigazione a delinquere, ma la dice tex willer, in fondo 🙂 e poi… anche zorro era un fuorilegge, no?

    saluti

    Quando le leggi diventano ingiuste,
    i giusti diventano fuorilegge
    “Tex Willer”

  5. eh eh sei forte Antonè 🙂
    cmq voglio dire: nn per gli anelli più deboli della catena, che aimè sono sempre coloro che pagano al prezzo più caro le ingiustizie……. e questo mi dispiace molto credetemi!
    (chi mi conosce sa’ che lotto dalla parte dei più deboli, sempre!)
    ma, se si usano strategie logistiche, ribadisco (logica)……….
    e nn impulsività, mai l’impulso …. qualche pikkola soddisfazione si può anche avere, io sono tra coloro che ha sofferto le ingiustizie ma col tempo, adesso, posso finalmente dire, che:
    quando ho perso! ho sempre pareggiato.
    nn posso divulgarmi … un salutone
    nome in codice alfa http://www.ultimogruppo.tk

  6. meno male che ti sei fermato, stavo cadendo in depressione….
    scommetto che è cosi solo in Italia…
    comunque approvo tutto quello che hai scritto è proprio una vergogna…

  7. Purtroppo si: TUTTE queste storture messe insieme le trovi solo in italia.

    Negli altri sistemi giudiziari ne potrai trovare qualcuna di qua, e qualcun’altra di là, ma mai tutte nello stesso tempo.

    La casta dei magistrati in italia é un vero e proprio contropotere (anzi, dal 1992 ad oggi non sbaglierei di molto dicendo che il contropotere é lo stato) e di simili se ne trovano solo nei regimi VERI, quelli con la K, quelli dei tribunali speciali, in cui i giudici sono nominati dal dittatore, o scelti per mezzo di concorsi farsa, ma sempre pilotati dal potere.

    Sia ben chiaro: NON TUTTI i magistrati abusano arbitrariamente di questi privilegi.
    Moltissimi fanno il loro dovere, alcuni anche con sacrificio e rischio personale.
    Il problema é che questo sistema permette al singolo di scegliere da solo se essere corretto e giusto, oppure se fare a modo suo e stravolgere le regole, senza che NESSUNO possa fermarlo quando fa la scelta cattiva. E non si può lasciare una funzione talmente delicata all’arbitrio di un singolo.

    Arbitrio che poi diventa facilmente strumentalizzabile per fini completamente estranei all’esercizio della giurisdizione (e non GIURISPRUDENZA, antonella: quella é un’altra cosa…).

  8. Tutto verissimo nell’italia delle corporazioni.

    Con una sola “PICCOLA” precisazione: quella dei magistrati, soprattutto di coloro che si sono schierati dalla parte “giusta”, non é soggetta ad ALCUN controllo.

    Militari, profesori, politici – dici tu, ed io aggiungo – NOTAI, MEDICI, CONTROLLORI DI VOLO, tanto per dirne solo una piccolissima parte, alla fine dei loro interessi trovano sempre UNO STOP, UNA REGOLA che non possono infrangere, un’AUTORITA’ che non posssono scavalcare, un REDDE RATIONEM.

    I magistrati NO.

    Un magistrato può essere un FALCONE, ed allora ti salverà l’italia, fino a che non l’ammazzano. Ma può essere un BELZEBU’, e se é “inserito nel modo giusto” non lo fermerà nessuno.

    Se chi gli capita sotto ha mezzi economici e di notorietà, ha qualche possibilità di salvarsi. Se é un poveraccio, vagli a portare le arance, perché non ne uscirà vivo. Il tuo esempio della franzoni é perfettamente calzante.

  9. mai pubblicata da Feltri e leggibile su Dagospia
    …riguarda la pubblicazione su Libero dei verbali di Tanzi.
    (IPOTESI: Feltri si sta cagando sotto per le reazioni dei suoi padroni; forse perchè è rimasto da solo e ha cercato una chiamata in correo?..)
    …comunque in questa lettera Travaglio se magari non chiarisce fino in fondo certe presunte omertà recenti approfitta per dare sintetici stralci di luce sul giornalismo intorno alle procure e su certe inchieste…

    “Signor direttore,
    alla malafede non c´è mai limite. Soprattutto dalle sue parti. Se questo la fa stare meglio, resti pure convinto che Gomez e io teniamo in un cassetto i famosi verbali di Tanzi e non li tiriamo fuori perché citano nostri presunti “amici” (tutta gente che, notoriamente, ci detesta e talvolta ci denuncia).

    Visto che però, magari, c´è ancora qualche lettore che le crede, preciso che né io né Gomez quei verbali li abbiamo mai avuti. Sandro Sallusti è stato più bravo o più fortunato di noi, e non capisco perché lei tenti di sminuirne i meriti, accreditando l´idea balzana che il suo scoop fosse alla portata di tutti. Gomez, che è molto più bravo di me a trovare le notizie, era riuscito a ricostruire il contenuto di quei verbali, ma non il testo: si apprestava a pubblicare il tutto martedì scorso, come le dico per la terza volta sperando che lei, prima o poi, capisca. Senonchè, martedì, mentre iniziava a scrivere, ha aperto Libero e vi ha trovato la prima puntata della Tanzi-story. Così ha desistito. Sono cose che capitano spesso a chi lavora in un settimanale.

    Uno si ingegna giorno e notte per trovare qualcosa di diverso dai quotidiani, e poi al momento di scrivere un quotidiano glielo brucia. Lei dovrebbe saperne qualcosa, visto che un paio di settimanali li ha diretti. Come faceva Gomez, il martedì, a sapere che voi avreste diluito un paio di verbali di Tanzi in ottocento puntate, manco fosse Calisto di Rivombrosa? Pensava che li avreste esauriti in pochi giorni, e che il venerdì l´Espresso sarebbe uscito con materiale già vecchio. Quanto a me, quei verbali non li avevo. Altrimenti li avrei pubblicati, come ho sempre fatto (e adesso attendo con ansia che lei mi smentisca e mi “copra di ridicolo”, se ci riesce: possibilmente con qualche prova).

    Sorvolo sulle sue sciocchezze a proposito di Telekom Serbia (lo scandalo lo sollevò D´Avanzo su Repubblica, e me ne occupai anch´io sullo stesso giornale: ma riguardava le mediazioni da 50 miliardi pagate dalla banda Milosevic a due “facilitatori”, uno italiano e uno serbo, non le tangenti inventate su Commissione dai vari Volpe, Marini, Romanazzi e da altri peracottari ai quali i commissari del Polo, i telegiornali, il Giornale e, a giorni alterni, Libero hanno prestato fede per mesi).

    Può darsi che a me le notizie – come gentilmente lei ha scritto – “diano l´orticaria”. Dipende da quali. Quando, per esempio, lessi sul suo “Giornale” che “L´Arno si appresta a invadere Firenze”, o che “Scoppia il colera a Messina”, o che Di Pietro “progettava una rivoluzione” o aveva “un tesoro di 5 miliardi in Austria”, provai in effetti un certo prurito. Perché si trattava di bufale. Bufale come quella che lei ha scritto a proposito del “banano Travaglio” l´altro giorno, accusandomi di non aver parlato del vostro scoop. Io le ho dimostrato di essere stato l´unico giornalista a parlarne (l´ho rifatto domenica pomeriggio al Palaforum, prima dello spettacolo di Fo e Rame, davanti a 5 mila persone, e non finirò mai di pentirmene).

    Le ho dimostrato che lei ha mentito. Lei, invece di riconoscerlo, preferisce cambiare discorso, accusandomi di non aver citato l´elenco completo dei nomi. Sa benissimo che sarebbe stato impossibile, nel breve spazio di una rubrica come “Bananas”, condensare nomi, cognomi, circostanze, cifre e relative smentite, precisazioni, rettifiche, preannunci di querela pubblicati in una trentina di pagine di Libero (mi fossi limitato alla lista senza i particolari di contorno, mi sarei beccato non una, ma venti o trenta querele, e le avrei giustamente perse tutte). Ho scritto che avete fatto un bello scoop, ho precisato che Tanzi dice di aver pagato “esponenti di destra, di centro e di sinistra”, e visto che la rubrica si occupava di Ferrara ho ricordato gli accorati appelli di quest’ultimo per far scarcerare Tanzi, possibilmente prima che parlasse.

    Se poi lei vuol trovare liste di nomi di tutti i colori, con annesse tangenti, non ha che da sfogliare i libri che ho scritto, da solo o a quattro mani con Gomez, Barbacetto, Veltri. Per raccontare le tangenti rosse in “Mani pulite. La vera storia”, per esempio, abbiamo rinunciato a un principesco contratto con Feltrinelli, che pretendeva di farci tagliare un paragrafo dedicato a Fassino e uno a D´Alema. Il libro uscì, ovviamente integrale, per Editori Riuniti. Si figuri se ci impressionano un De Castro, un Colombo, un Minniti.

    Le scrivo tutto questo non perché io debba giustificarmi di ciò che scrivo con uno come lei. Ma soltanto perché la sua insolenza e la sua malafede possono aver tratto in inganno qualche lettore che, non conoscendola, le dà ancora ascolto. A costoro, tanto per farsi un´idea, suggerisco di fare una capatina in emeroteca e di consultare le collezioni del “Giornale” da lei diretto dal ’94 al ’97 e di cercare le leccatine e leccatone firmate Feltri e/o Farina a quel povero martire di Cesare Romiti, perseguitato dai giudici cattivi di Torino per i fondi neri della Fiat. Era il periodo in cui i verbali e le relative notizie le davano l´orticaria, e il falso in bilancio, almeno quello targato Fiat e Fininvest, era per lei una preclara virtù.

    Era il periodo in cui ogni arresto era un abuso e ogni confessione il frutto bacato di una tortura. Salvo casi di omonimie, doveva essere proprio lei il Feltri che il 18 agosto 1996 scriveva sul Giornale: “La paura della galera è una cosa talmente seria che non può essere adoperata per ottenere confessioni. Una giustizia che consente che accadano fatti del genere, quanto a spirito nazista, è seconda soltanto a chi l’amministra nel modo che sappiamo”. E doveva essere ancora lei il Feltri che il 25 e il 31 agosto ’96 aggiungeva: “Tutti i pentiti spifferano per convenienza… Quello del pentito è un signor mestiere. Per svolgerlo egregiamente si tratta di rispondere alle domande di giudici ambiziosi e politicizzati. Occhio a rispondere non a cavolo, ma attenti ad accontentare le aspettative di chi interroga, che di solito sono trasparenti… Devi sempre essere disposto a sputtanare qualcuno -innocente o colpevole non importa- che i giudici per motivi loro (non indagare) desiderano sia sputtanato”. Ecco: perchè oggi non dice che quel sant’uomo di Tanzi viene tenuto in carcere per fargli sputare nomi di galantuomini che i giudici politicizzati desiderano sputtanare? Lo so, sarebbe una corbelleria. Ma tanto, una più, una meno…

    MARCO TRAVAGLIO ”

    GABRIELE

  10. il teatrino all’italiana, storia di burattini e burattinai dai mille colori…
    Nemmeno tra un milione di anni, nemmeno l’evoluzione della specie muterà l’eterna diattriba politica di chi è nel giusto e chi no. Ogniuno ha le sue ragioni, nessuno è così colpevole o così innocente come si vuole credere.
    Il dramma è che esistono molte persone ancora convinte che la propria ideologia è quella giusta, nonostante siano a conoscenza di fatti che puzzano più della merda di gatto.
    Amen
    G&M

  11. un commento… e’ una email arrivatami dopo aver letto l’articolo. Io sono senza parole. Giudicate voi

    “Tu e quell’altra scribacchina (la Olcese n.d.r.) avete dimenticato che la giustizia e uguale x tutti e cosi come PRIEBKE ha accettato la sua condanna, anche chi è stato querelato deve accettare la propria. Invece siccome avete la solita idea di una giustizia privata, avete anche dimenticato che in un primo momento PRIEBKE è stato assolto ma poi, a seguito di un vero e proprio sequestro di persona operato da un gruppo di nullafacenti facinorosi campati da certe associazioni faziose, è stato nuovamente processato in primo grado (cosa mai successa nel nostro ordinamento) per accontentare quel branco di deliranti.
    Per favore…non accodarti a certe cazzate che leggi a casaccio qua e la senza approfondimenti”.

    allora…. un branco di facinorosi nullafacenti ha riportato Priebke ad essere processato… Mi piacerebbe conoscere questi facinorosi nullafacenti per stringergli la mano di persona.

    antonella

    quando le leggi diventano ingiuste,
    i giusti diventano fuorilegge
    “Tex Willer”

  12. Ciao, sono sempre quello del “meno male che ti sei fermato”
    comunque anche la Francia non scherza, il codice penale francese è ancora quello di Napoleone, e non è una battuta per dire che è un sistema penale antiquato, è VERAMENTE dei tempi di Napoleone. Lo sai che cosa è ” l’intime convinction”? (non so se è scritto corretto). Il significato è “intima convinzione”. Ti sembrerà incredibile ma un giudice puo’ applicarla quando vuole. Praticamente se il giudice è intimamente convinto che l’imputato è colpevole, lo condanna, che ci siano prove a carico oppure no. Praticamente sei alla mercè dell’umore di un giudice, se gli sei simpatico , se si è svegliato male, se ha litigato con la moglie, se lui si autoconvince che sei colpevole non c’è più nulla da fare, e visto che in Francia sei tu che devi provare la tua innocenza e non loro che devono provare la tua colpevolezza…. sei rovinato. E non parlo per sentito dire…
    ciao ciao

  13. dipende dalle capacita’ intellettive delle persone. Bush di certo non aiuta 🙂 il male e’ semplicemente ignoranza del bene. Cosi’ mi disse il bravo don Domenico, l’unico prete che abbia mai ascoltato, l’unico prete che andava in giro in bicicletta.

    quando le leggi diventano ingiuste,
    i giusti diventano fuorilegge
    “Tex Willer”

  14. Se non erro, ero il titolo di un libro uscito anni or sono.. non l’ho mai letto, ma ritengo racchiuda in se il vero male della nostra epoca: una marea di deficienti, messa assieme, non migliora, ma aumenta la deficienza totale. Questo per dire che se veramente siamo in democrazia, dovrebbe bastare andare alle urne per cambiare le cose. O non andarci….
    Ragazzi, mettiamocelo in testa: ci sono troppi deficienti.
    Avete mai osservato la gente cosa legge sui pullman la mattina, o cosa guarda la sera in tv? Perché pensate spendano miliardi per realizzare il Grande Fratello? Avete un’idea di cosa costi solo l’apparato audio utilizzato per quella casa? Loro non sono deficienti, quelli che sanno che la trasmissione avrà un seguito, e che ne avranno un ritorno notevole in termini di pubblicità. L’italiano medio è quello che è…
    Immagino che subito vi scaglierete contro queste affermazioni, ognuno avrà centinaia di esempi di gente che cazzona non è, e che si impegna nel civile a proprio discapito… Ma la stessa cosa si può dire dei magistrati, personalmente ne ho conosciuti che fanno un gran bene… Ma sta di fatto che a fronte di 100 “savi”, ne bastano dieci deficienti a far crollare il tutto.
    Cosa possiamo fare? Cerchiamo di allevare bene i nostri figli, di insegnargli a pensare, di insegnargli a parlare (e basta con questo terronese e le k al posto delle c), facciamoli studiare e buttiamo via il televisore… Pensate che certe disfunzioni che colpiscono la nostra società non abbiano una base di consenso? La mafia sarebbe quello che è senza appoggio popolare? Non è razzismo, è la realtà.
    Quelli che passano con il rosso, quelli che parcheggiano dove non devono, quelli che pensano di essere più furbi, quelli che fanno finta di non vedere, quelli che non sono in grado di vedere, sono la maggioranza e dettano legge… Avete mai provato a spuntarla con quello del piano di sopra che fa casino la notte? Non ci sono mezzi, ve l’assicuro, rimane solo la civiltà dell’individuo, e noi siamo una popolazione largamente incivile. Non facciamoci frastornare, i mezzi per combattere ci sono, basta entrare in un centro commerciale e comprare secondo certe regole. Osservate quanti lo fanno…
    Mai come in questi momenti mi sembra che chi ci comanda rispecchi a fondo la media della gente. Avete mai provato a chiedere ai vostri conoscenti chi di loro ha votato l’Unto? Parlo per me, ovviamente, ma credetemi se vi dico che non ne ho trovato uno… Possibile? Neanche il coraggio delle proprie scelte. Eppure questi parlano delle disfunzioni della magistratura, solo che lo fanno a loro uso e consumo… Dall’altra parte, ve n’è qualcuno che vi dia la sensazione di essere diverso?

  15. …esiste anche da noi, e si chiama “libero convincimento” del giudice…

    Ma non é proprio quello che hai detto tu.
    Significa che é solo l’intelletto del giudice a dover decidere, ed é un sistema che si contrappone a quello della “common law”, secondo il quale il giudice deve adeguarsi a casi analoghi già risolti prima.
    Questa é una macroscopica semplificazione, ma non si può andare oltre, se non in un trattato di storia del diritto.

    Però non é vero che ciò consenta al giudice di dire la sua anche contro le prove e contro la realtà.

    In ogni sistema giuridico occidentale, sia di matrice romanistica che di common law, é previsto che la sentenza palesemente sconnessa da quanto accertato storicamente nel corso del giudizio sia nulla, per illogicità o per violazione di legge.

    Non é il sistema ad andare male: é l’uso strumentale che si fa di un potere mediatico e di condizionamento dell’opinione pubblica.
    Il nostro sistema giudiziario avrebbe già in sé gli strumenti per arginare gli arbitrii, gli abusi, ed i privilegi, ma questi strumenti sono oggi gestiti da un gruppo che fa della giustizia un uso politico.

    E’ solo perché gli organismi che dovrebbero garantire la TERZIETA’ e l’INDIPENDENZA della funzione giusirdizionale OGGI, in ITALIA, NON LO FANNO, essendo palesemente sbilanciati verso un uso partitico strumentale e distorto dei poteri che la legge gli da.

  16. Resta il fatto che seppure priebke fosse il lupo cattivo in persona (é molto probabilmente lo é) gli si deve applicare legge. E ciò che é successo con priebke lascia aperti moltissimi dubbi sulla regolarità delle procedure.
    Resta il fatto che, come al solito, la dittatura mediatica komunista si é messa in moto per sottrarre al giudice la SERENITA’ che dovrebbe essergli assicurata per decidere OBBIETTIVAMENTE secondo il suo LIBERO convincimento.
    Resta il fatto che si é tentato addirittura di negare a priebke la possibilità di pubblicare la sua autodifesa.
    Resta il fatto che se i processi si fanno con le regole che possono essere imposte da chi può mobilitare la piazza e fare tanto rumore, anziché secondo la famosa CARTA COSTITUZIONALE (che alcuni magistrati si mettono sotto il braccio solo quando devono fare campagna elettorale), non si otterà né GIUSTIZIA né DEMOCRAZIA, bensì REPRESSIONE e REGIME.
    Resta il fatto che di tante tragedie che pure il nostro paese ha vissuto in quegli anni, si attendono 60 anni per tornare solo SU ALCUNE di esse.
    Resta il fatto che l’uso politico della giustizia in italia é UNA TRISTE ED ATTUALE REALTA’, checché ne vogliate far credere voi “scribacchini” con le vostre campagne di propaganda, straordinariamente e curiosamente LIBERE ED ASSORDANTI, in un mondo in cui, a sentire voi, il vostro più terribile nemico é dittatore assoluto dell’informazione…
    Restano tanti fatti indiscussi, ma si parla sempre degli stessi…

  17. …ma tu chi sei ?
    Come fai a giudicare gli altri deficenti e tu giusto e savio.
    Sicuramente una e più pecche ce l’avrai anche tu, e per questo sarai giudicato deficente da altri.
    A proposito l’Unto l’ho votato anch’io, ed altri che conosco e lo ammettono…sai un momento di deficenza capita a tutti.
    Buona deficenza a tutti.

    Leo Beo

  18. …boh… forse sarà uno di quei magistrati che proponevano sulla loro CHAT BOLSCEVICA di “fare qualcosa” per rimediare ad un “elettorato coglione” che aveva votato berlusconi…

  19. …e scommetto che alla tua quota di condominio cerebrale bastano queste quattro righe di “falsità indimostrabili” e di “ovvietà distorte” per convincerti che é NORMALISSIMO che gli assordanti organi del tuo partito, solitamente così insaziabili di SCOOP e VERITA’, così INDEFETTIBILI nella loro diuturna guerra contro la dittatura dell’oppressore (piutosto fallimentare, visto il rumore che fanno i presunti OPPRESSI), abbiano fatto FLOP, MAGUARDACHEINCREDIBILECASO, PROPRIO QUESTA VOLTA (e tutte le altre) in cui la parte di kattivo zozzone vergogna ladro piduista tangentista sembra che la stiano recitando anche i VERGINELLI di sinistra.
    Possibile che i cosacchi della PRAVDA, che quando si tratta del più serio “ABBATTERE I TIRANNI” pubblicano i verbali prima che vengano scritti, si siano fatti un CASUALE PISOLINO?

    SUL ROSSO NON SI INDAGA, NE’ SI DICONO VERITA’.

    Tanzi smetterà presto di parlare, o, meglio ancora, inizierà ad “avere un giusto comportamento processuale” come diceva il linguista DI PIETRO (cioé si convincerà a recitare la parte che gli verrà dettata).

    P.S. copiare ed incollare anche il testo di feltri no, eh?

  20. COPIO ED INCOLLO io, sennò al “nostradamus dé noantri” gli si inceppa il mouse sovietico.

    “””Caro Travaglio, adesso però piantala, nella lettera tua che ho pubblicato oggi, e alla quale ho risposto su Libero, è scritto: “Martedì scorso (Gomez) si apprestava a pubblicare gli stessi verbali in nostro possesso…”. Cosa vuol dire? Se si apprestava a pubblicare gli stessi verbali in nostro possesso, significa che li aveva. O no? E allora che vuoi da me? Della tua seconda lettera ho letto solo le prime righe e mi sono bastate per capire. E mi sono bastate per risponderti. Aggiungo solo che mi hai seccato. Invece di rompere l’anima a me con cartelle e cartelle di fregnacce, dedicati ai “clienti” di Tanzi. Ciao. E risparmiati il lei. Che fa ridere.
    Vittorio Feltri”””

    P.S. terque quaterque rattatio pallarum omnia mala fugat

  21. Siccome i vari servetti di SOCCORSOROSSO non hanno OVVIAMENTE potuto lamentarsi della “lunghezza degli articoli” e dei “copia ed incolla” di gabriele, visto che servivano ad ASSOLVERE LO STRANO SILENZIO DEGLI ORGANI CACIARONI DI PARTITO sui “NOMI SBAGLIATI” SFUGGITI A TANZI ED AL SEGRETO DEI MAGISTRATI, eccovi quà un articolo COPIATO ED INCOLLATO, e lungo abbastanza per permettervi finalmente di lasciar sfogare i vostri “…KDK mi sta sullo stomaco…” “…scrivi troppo…” “…non fai altro che incollare articoli…” “…ingolfi il forum…”.

    Purtroppo questo sfogo vi distrarrà dal constatare che lo stesso AUTOASSOLVIMENTO a colpi di SVIAMENTO DEL DISCORSO, di SMINUIZIONE dei fatti, di RIDICOLIZZAZIONE dell’interlocutore, del giornalaglio travaglio, lo pone in essere nientemeno che LA PADANIA…

    Sarà che quando si tocca l’intoccabile non c’é IDEA, non c’é FALCE e non c’é MARTELLO che tengano? Borghezio come travaglio?

    “””REGOLAMENTO DEI CONTI NEL GIORNALISMO: FACCIAMO IL PUNTO E DIAMO IL NOSTRO CONTRIBUTO
    Feltri e Di Pietro si sono ritrovati.
    Filippo Facci ha inviato a dagospia.com la seguente lettera:
    FILIPPO FACCI
    Finalmente si sono ritrovati. Antonio Di Pietro e Vittorio Feltri e Marco Travaglio ci sono ricomparsi nello stesso giorno sulla prima pagina di “Libero”: e il cappio è chiuso. Che tragedia d’essai, che b-movie, che trio di bolliti intenti a dividersi e a litigarsi i soliti materiali di cancelleria da urlacchiare a una platea semivuota e analfabeta, il peggio del Paese, eccolì lì, starlette decadute in quella squallida televendita notturna che è sempre stato “Libero”, primatista nella serie B del giornalismo.
    Smuove il cuore vedere che a battere Di Pietro, in mestizia, sia addirittura Feltri: sempre uguale, il mio regno per un lettore, i quattrini e la grana, inconsapevole beota mentre fa il giro delle sette chiese a prendersi complimenti di vecchie volpi e direttori vari – vai avanti Vittorio, bravo – senza comprendere quanto lo piglino tutti per il culo. Gli è che Feltri seguita a non comprendere – e mai comprenderà, a questo punto – che un forcaiolo non è soltanto un magistrato o un suo fan che s’innamorino di un’accusa sino a cercare di sostenerla a tutti i costi – coadiuvato da strumenti quali manette, galera e pubblico ludibrio – ignorando elementi magari a discarico del malcapitato; forcaiolo è pure, e appunto, un quotidiano che faccia l’operazione che andiamo a descrivere:
    1) dapprima tratti in guanti bianchi la sacrosanta inchiesta Parmalat sinchè riguarda delle banche che hanno finanziato il quotidiano medesimo;
    2) t’infiammi, poi, nel venire a conoscenza dei verbali secretati di Calisto Tanzi, i quali verbali erano nondimeno nelle mani di una mezza dozzina di redazioni;
    3) nonostante la secretazione – che di regola viene fatta per esigenze d’indagine, e che significa che i personaggi che Tanzi ha menzionato non sanno neppure d’esserlo stati – e insomma, nonostante la secretazione, il quotidiano sbatta i nomi in prima pagina, naturalmente con caratteri di scatola e con grandi foto che si vedano nelle rassegne stampa. E circondi il tutto con editoriali a soffiare sul fuoco e a sostenere ridicolmente che il caso Parmalat è uguale a Tangentopoli: sicché nella notte dell’inchiesta tutti i gatti sono egualmente grigi, Calisto Tanzi come Giuliano Ferrara;
    4) non pago, il quotidiano rimbrotti con scandalo quelle personalità che frattanto si permettano di non replicare o aderire alle sue richieste d’intervista (personalità che appunto delle accuse non sanno ancora ufficialmente nulla) assurgendo con ciò, il quotidiano, a pubblico ministero e avvocato e giudice al tempo stesso, con gli atti istruttori depositati direttamente in edicola;
    5) non pago, il quotidiano reciti pure la solita lagna della “congiura del silenzio” ordita dalla restante stampa nazionale, tutti giornalisti “tutti zitti, spaventati, timorosi” per non dire “maggiordomi del potere”. Tutta gente che seguita a trattare Feltri come una pittoresca mascotte orobica in quota al centrodestra: che è l’unica ragione al mondo che per ora gli ha evitato tutta una serie di sereni vaffanculo;
    6) non pago, un forcaiolo è un quotidiano che mescoli le migliaia di miliardi del fantasmagorico raggiro Parmalat con gli spiccioli – spiccioli, sì, perché tali sono in confronto – che un industriale ha elargito ad altro titolo in quanto sono gli industriali, da quando l’uomo è uscito dal magma, a elargire per ogni cosa; ignori pertanto, il quotidiano, le nozioni aritmetiche di addizione e soprattutto di rapporto e proporzione;
    7) non pago, un forcaiolo è un quotidiano che alla fine di tutto questo abbia la faccia di scrivere: “Noi restiamo garantisti. Guai a rifare gli errori dell’età di Mani pulite”;
    8) non pago, un forcaiolo è un quotidiano che riesca pure a scrivere: “Dieci anni fa, con Di Pietro in attività, le galere sarebbero già state riempite”, e questo nello stesso giorno in cui Di Pietro si complimentava con ciò ridivenendo una vedette da prima pagina del quotidiano medesimo, anticipato giorni addietro nientemeno che da Elio Veltri. Detto questo, nel Paese c’è un’inchiesta molto seria che si chiama Parmalat: una clamorosa truffa perpetrata da alcuni facoltosi industriali ai danni di migliaia di cittadini colpevoli solamente della loro buona fede, un’alchimia finanziaria convissuta con l’imperdonabile leggerezza di un intero sistema bancario nonché degli organismi che erano preposti a controllarlo, un clamoroso pentolone da scoperchiare e che infine sarà scoperchiato da tre procure che indagano con metodi che purtroppo a tratti – quelli sì – ricordano Mani pulite, la galera come metodo, parla e ti scarcero: insomma il vecchio armamentario di Mani pulite.
    Mancava niente? Mancava Feltri, il giornalismo di allora, il suo “Indipendente” da voltastomaco, i rinnovati fautori dell’involuzione incivile di un’istruttoria – questa – che tuttavia è troppo importante perché ceda agli umori grossolani e mercanteggianti sui quali punta “Libero” nel vendere i suoi verbali come fossero caldarroste. Vendesse solo quelli – senza cioè l’insopportabile paccottiglia retorica e forcaiola e moralista della sua cosiddetta linea editoriale – si potrebbe anche capire: Calisto Tanzi è un indagato che ha perpetrato un raggiro finanziario da migliaia di miliardi.
    Ma c’è appunto un’ inchiesta: verrà fuori tutto, non si salverà nessuno, dall’incontro tra accusa e difesa in tribunale – non su “Libero” – verrà fuori la verità giudiziaria che è dei paesi normali. Dopodiché, certo, Calisto Tanzi era pure un industriale riverito e ricchissimo a cui tanti si rivolgevano come capita agli industriali riveriti e ricchissimi: affinché mollino soldi per questa o quest’altra cosa. E pare proprio, dall’oro colato dei verbali secretati, che Tanzi nel corso della sua attività di soldi ne abbia dati parecchi: ma ripetiamo, parliamo di altra quantità e qualità in confronto a ciò che solamente una mente malata potrebbe voler contabilizzare all’interno di quel fantasmagorico castello di carte che fu Parmalat.
    I nomi dei beneficiati? La lista l’ha fatta Feltri, ciascuno meriterà un diritto di replica com’è nei suoi diritti: prima ai magistrati e dopo ai giornalisti, probabilmente. I nomi? Comprate “Libero”, che tanto a Feltri non interessa altro nella vita: nel frattempo i giornali normali seguiteranno a tacere lasciando che Feltri e gli altri seguitino a non comprendere, per esempio, la differenza tra le proporzioni mondiali dello scandalo Parmalat e i 500 milioni in nero elargiti a chi doveva fare un giornale; seguitino dunque a evocare una seconda Tangentopoli invece che darsi una ripassatina all’aritmetica alla voce addizioni e sottrazioni ma soprattutto alla voce rapporti e proporzioni.
    Dopodiché il direttore di “Libero”, forse, avrà motivo di ben meditare prima di ripetere che “se Parmalat è andata a ramengo, un contributo è stato dato dai mungitori abusivi della grande e generosa mucca”. Feltri si faccia due conti – anzi conti “i quattrini” e “la grana” – dopodiché, se ritiene, potrà tornare a scrivere come ha scritto: “Dieci anni fa, con Di Pietro in attività, le galere sarebbero già state riempite”. Nostalgia canaglia. E gli faceva eco il corpulento manettaro del Molise: “A dieci anni da Mani pulite tutto si ripete come prima”. Mancava Travaglio, è arrivato. Il cappio è chiuso.
    Filippo Facci”””

    http://www.lapadania.com/PadaniaOnLine/Articolo.aspx?pDesc=16309,1,1

  22. …CAPITO?

    DI COLPO, e CONTEMPORANEAMENTE, travaglio scopre la MODERAZIONE (“i nomi dei presunti tangentisti di sinistra li aveva già pubblicati feltri, ecco perché non li ho pubblicati io…” … ahahahah… AHAHAHAHAHA….) e LA PADANIA scopre il diritto A NON ESSERE SBATTUTI IN PRIMA PAGINA COME MOSTRI durante una delicata indagine.

    Che belle cose che avvengono. E pensare che bastava fare i nomi giusti…

    ED OPLA’, trasformato in MODERAZIONE l’INTEGRALISMO di travaglio, lui che senza contraddittorio, e nascosto dietro il comodo paravento di una finta satira con finalità elettorali, andava a fare TERRORISMO MEDIATICO, spacciando per verità assoluta LA SUA CAMPANA (peraltro perfettamente accordata con i SOLITI NOTI).

    ED OPLA’, trasformato in ORGANO GARANTISTA nientemeno che LA PADANIA, il giornale più FORCAIOLO e meno OBIETTIVO (dopo REPUBBLIKA-PRAVDA, ovviamente, nessuno si offenda) che io abbia mai visto nell’universo.

    Che belle cose che avvengono…

  23. per favore, tutto questo leggere potrebbe sconvolgere menti abituate a slogan corti ed essenziali tipo : “Berlusconi ladro” , “Forza Prodi” , “Abbasso la CDL” , “Fini Fascista” ecc…
    C’era uno che ci definiva una massa di deficenti che guardiamo il grande fratello invece di ostentare ignobile ipocrisia sulle bombe di Madrid !
    “Ecco, vedi che succede a star con gli americani ?”
    Forse era meglio stare con i russi quando hanno invaso per la prima volta l’Afganistan…

    Marauder

  24. …a un suo personaggio fece dire:
    ” professore perchè quella volta nel Tema che copiai mi mise 5 invece del solito 3?
    perchè hai copiato da un buon autore mi pare che rispose il vecchio professore, poi interpretato da Volontè.
    A parte gli scherzi….la battutta riguardava anche l’importanza del Tema nell’educazione scolastica, come strumento che abitui al ragionamento…..ma c’era chi già voleva la scuola alla “Ammericana”.
    …..
    comunque condivido il pensiero di Facci sul Feltri Forcaiolo…, ma c’era chi provò a dirglielo in televisione argomentando che vi erano anche esempi positivi di lotta alla criminalità (in quel caso era la mafia) che partivano dal basso con l’emergere della coscienza civile….ma fu subito zittito da un Feltri bilioso infervorato da una sua missione:
    essere l’unico oracolo dei moralizzatori del paese….(anche a costo di fargli assumere un ruolo che non volevano…o addirittura il paradosso di essere il primo a scaricargli il fango addosso quando si trattava di indagini su Berlusconi.. ai tempi del Giornale se non erro).

    chissà come si chiamava quel giornalista che fece il libro sulla rivoluzione borghese dei commercianti Anti Racket in Sicilia…aveva i riccioli come Travaglio mi sembra di ricordare.

    GABRIELE

    P.S.
    “SOCCORSOROSSO”….mi sembra che Travaglio dica chiaramente che a sinistra hanno preso Tangenti e che Facci allo stesso tempo spieghi come si debba dividere il grano dalla crusca…
    ….io nel mio piccolo è qualche mese che cerco di spiegarti che l’indagine Telekom Serbia è una baggianata montata ad arte dei media del Premier perchè mancava la trippa nell’affare…le cifre di cui si parlava erano risibili…l’acquisto rientrava in un ambito di bolla speculativa sui titoli delle telecomunicazioni ….insomma come dice Facci nei Fatti conta anche l’aritmetica.

  25. …hanno scarcerato Marini e lo hanno portato in un “luogo segreto”…
    ….cosa vuol dire?!
    Marino Marini non era forse un poeta del 600′?!
    famoso per lo stile Barocco inarrivabile per elaborazione formale dello stile….ma vuoto nei contenuti!?

    Gano di Magonza il capro espiatorio di Roncisvalle, vittima di una cattiva letteratura!?

    Kadarè un modesto scrittore Albanese che ci parla dell’eroismo di Scandemberg ….omettendo nel suo libro che alla fine vinse l’Impero della sublime Porta ( i Turchi ) e riempì l’Italia di Albanesi (però ortodossi)

    Ho detto chiaramente che nel suo articolo Travaglio non convince fino in fondo sulle sue omertà….ma qualcosa di valido argomenta….

    GABRIELE

  26. Per una volta avresti pubblicato un post davvero apprezzabile.

    Dico “avresti”, perché poi hai voluto strafare scivolando su QUATTRO STUPIDAGGINI IN TRE RIGHE su kadare e sull’albania.

    1) che kadare sia un “modesto scrittore” vallo a dire a chi lo ha portato per TRE volte a contendersi nella “finale” il NOBEL per la letteratura (ma come fanno a convivere KADARE e DARIO FO…? saranno komunisti pure gli svedesi…?)
    2) kadare scrive SOLO IN UNO dei suoi romanzi della grandezza di SCANDERBEG (e non come lo hai scritto tu ALLA ROMANA …SCANDEMBERG…), e precisamente nel romanzo I TAMBURI DELLA PIOGGIA. Ma kadarè ha scritto UN FOTTIO DI PEZZI FONDAMENTALI della narrativa mondiale (ovviamente se non ti limiti a travaglio).
    3) SCANDERBEG non é MAI stato sconfitto dai turchi. Anzi, gliele ha suonate di santa ragione in più di una occasione. Ovviamente non poteva durare, poiché le truppe a base tribale con le quali combatteva erano, in confronto alla SUPERPOTENZA TURCA, come una guerra tra SAN MARINO e l’ARMATA ROSSA. Quindi il re di napoli carlo d’angiò, prima che fosse tropo tardi, offrì ospitalità e rifugio dalla schiacciante superiorità turca a lui ed ai suoi, agli inizi del 1500, e da lì si insediarono le enclavi albanesi nel sud, delle quali due sono ancora vivissime in calabria ed in puglia.

    Ismail Kadare, lasciatelo dire da chi ha imparato ad apprezzarlo nella sua stessa terra, é un grande della letteratura contemporanea, ed il fatto che non abbia ricevuto il nobel é stato uno dei grandi errori del nostro secolo.
    Egli ha narrato parte della nostra stessa storia con una forza evocatrice un realismo, ed una capacità di analisi uniche nel panorama contemporaeno. Il suo stile é a tratti simile a quello di GARCIA MARQUEZ, ma più secco e radicato nella realtà.

    E’ stato ed é un grande antifascista, antinazista, anticomunista. Ma soprattutto una grande voce contro OGNI TOTALITARISMO, altro che i nostri “SENZA SE E MA”…
    Ha raccontato PER AVERLE VISSUTE, e con termini di durissima critica, le tragedie dell’occupazione del’albania, prima da parte degli italiani fascisti, poi da parte dei nazisti, ed infine l’orrore del comunismo reale di enver hoxa (LA CITTA’ DI PIETRA), il dramma dei ragazzi italiani mandati a morire da mussolini sulle montagne dell’EPIRO (IL GENERALE DELL’ARMATA MORTA).

    La sua bibliografia é vastissima, ma praticamente sconosciuta in italia: prendi al volo la fortuna che hai avuto di incontrare KDK, e comprati i due libri che ho citato sopra (tra l’altro se ne trovano edizioni economiche; se non ci riesci ti do gli estremi delle case editrici; sennò addirittura potrei prestarteli…): mi ringrazierai.

    http://www.kirjasto.sci.fi/kadare.htm

    http://www.internetbookshop.it/ser/serpge.asp?Type=ExactAuthor&Search=Kadar%26eacute%3B+Ismail

    http://www.alice.it/romanzo-convforli/kadare.htm

  27. …d’altronde se i concetti elementari che frullano per la testa a questa gente si possono riassumere nel concetto che gli elettori di berlusconi siano “…quelli che passano con il rosso, quelli che parcheggiano dove non devono, quelli che pensano di essere più furbi, quelli che fanno finta di non vedere, quelli che non sono in grado di vedere…”, c’é poco da discutere di democrazia e di rispetto.

    Una volta chiarito chi ha votato per il BANANA, bisognerebbe però chiedere a questo signore chi ha votato per ROSYBYNDY e ROSARUSSOYERVOLYNO…

    …e parlo proprio io che ho votato rutelli…

  28. Le sanzioni che possono essere comminate dal CSM ai magistrati sono: ammonizione, censura, perdità di anzianità, sospensione dall’incarico, trasferimento, e rimozione.

    Le prime due sono praticamente solo UN CAZZIATONE; la terza fa perdere un pò di carriera, la quarta sospende dal lavoro fino alla fine del procedimento, la quinta non é tecnicamente una sanzione, ma ne ha gli stessi effetti, e consiste nel cambio di sede di servizio, la sesta é il “licenziamento” dall’incarico dimagistrato.

    Il procedimento contro il magistrato negligente può essere avviato dal ministro o dal procuratore generale presso la corte d’appello o di cassazione, ma di fatto é quasi sempre SOLO il ministro ad agire.

    Su un totale di 763 procedimenti avviati in DIECI ANNI, il CSM ha inflitto

    60 ammonizioni
    40 censure
    30 perdite di anzianità
    9 sospensioni (senza provvedienti successivi)
    10 rimozioni

    per un totale di 149 sanzioni (esclusi i trasferimenti, dei quali non ho i dati, e che comunque si contano sulle dita di due mani) .

    Di queste 149 solo 10 sono SANZIONI SERIE, cioé con effetti reali per il magistrato che ha sbagliato.
    Le 9 sospensioni non hanno portato ad alcun effetto.
    Le 30 riduzioni dell’anzianità costeranno ai magistrati puniti qualche mese di ritardo nel raggiungere lo stipendio massimo.
    I 100 cazziatoni li faranno ridere.

    Tutto questo su un organico medio per ogni anno di 9000 magistrati (più o meno).

    Se i dati raccolti son giusti, abbiamo 10 punizioni serie su 9000 magistrati per DIECI ANNI di disfunzioni e di errori giudiziari di una giustizia che é una delle più criticate e condannate al mondo… ma ovviamente E’ TUTTA COLPA DI BERLUSCONI!!!

    Sarà mica che siamo di fronte ad una CASTA che si autoassolve?

    P.S. anche quei dieci SFIGATI LICENZIATI non é che sono andati a vendere stracci… anzi sono caduti DECISAMENTE IN PIEDI: il magistrato é, insieme al professore universitario, l’unico dipendente pubblico ad essere completamente libero di fare il DOPPIO, TRIPLO, QUADRUPLO, CENTUPLO lavoro. Ora hanno limitato anche i medici, che prima potevano fare di tutto… ma i magistrati NO!
    E per SECONDO LAVORO non intendo la donna delle pulizie, ma REMUNERATISSIMI lavoretti extra tipo GLI ARBITRATI e i LODI (risoluzione di liti giudiziarie di solito tra ricchissime multinazionali), CONFERENZE, PUBBLICAZIONI, LIBRI, incarichi di SINDACI, AMMINISTRATORI, PROBI VIRI di grandi enti…
    Conosco un magistrato che tre giorni alla settimana fa il giudice in una città, ed il resto del tempo fa il responsabile del giornale locale del consiglio dell’ordine degli avvocati nella città vicina!!! (HAI MAI SENTITO PARLARE DI CONFLITTO DI INTERESSI? Scommetto di si, ma scommetto anche che ne hai sentito parlare solo in maniera associata ad un certo BERLUSCONI…).

  29. E’ un film FANTAHORROR? E’ un libro PULP?
    NO: E’ INDYMEDIA!!!

    “””PRIMA PROCLAMAZIONE DI RICORRENZA FASCISTA
    by Orripilante Tuesday March 16, 2004 at 01:56 PM mail:

    Approvato al senato il decreto che fissa al 10 Febbraio la ricorrenza della giornata della memoria per le foibe.

    Si attendono al più presto le date per la commemorazione di altre festività o ricorrenze fasciste, si discute per approvare le date per la memoria fascista di:
    -Disgrazia del processo di norimberga – per ricordare agli italiani che le toghe rosse sono sempre esistite.
    -Morte del duce – per i nostri premier e vice premier il più grande statista dell’universo
    -Ricordo della repubblica di salò – per non dimenticare che l’italia è già stata federalista.
    -Giornata nazionale di lutto per la fine delle leggi razziali – potrebbero tornare utili con gli extracomunitari
    -Morte della costituzione bolscevica italiana – quando approveranno le sue modifiche
    -Rinascita dell’impero americaromano d’occidente
    con il protettorato dell’impero di israele d’oriente.
    Purtroppo saranno feste in cui non potremo permetterci di stare a casa, perchè ci avranno tolto il lusso della festività pagata, delle ferie pagate, delle pensioni, della sanità pubblica, della scuola pubblica, del diritto di sciopero, del diritto di manifestazione, del diritto di vivere dignitosamente.
    Ma non il dovere di ricordare che appena l’antifascismo si affievolisce un attimo, i topi di fogna subito alzano la testa.
    Governo fascista!!”””

    http://italy.indymedia.org/news/2004/03/501586_comment.php

  30. “””Vuoi liberarti della feccia nazifascista e dei vari rigurgiti reazionari che sempre più tornano ad aleggiare nella tua città?

    Aderisci anche tu al CCFOC “Comitato per la creazione di una foiba in ogni città”!

    E’ semplicissimo! Posta sotto questa frase:

    UNA FOIBA IN OGNI CITTA’ “””

    http://italy.indymedia.org/news/2004/03/501586_comment.php

  31. …va be’ non è modesto…ma a me ha lasciato un senso di incompiuto…e sinceramente uno , salvo rari casi, si innamora di uno scrittore al primo libro….
    (consigliami tu quello che ti è piaciuto di più)

    GABRIELE

  32. certo che un Giudice responsabile del giornale dell’ordine degli avvocati … non l’avevo mai sentita questa. Non so se ridere o piangere… . Comunque nel caso di Berlusconi è una chiara persecuzione politica e in qualche caso personale… (invidia ecc… )
    ciao ciao

  33. LA CITTA’ DI PIETRA, e IL GENERALE DELL’ARMATA MORTA, appunto, se hai tempo e voglia.
    Ma anche LA LEGGENDA DI DORUNTINA (mi pare che in italiano si intitoli CHI HA RIPORTATO DORUNTINA, o giù di lì…).
    E se hai fretta, LA COMMISSIONE DELLE FESTE, molto snello ma pregno, divertente, pieno di riferimenti storici.
    Ho sentito parlare molto bene di uno degli ultimi lavori, che io non ho letto, e che parla del kossovo.

    … ma non mi dire che davvero avevi letto I TAMBURI DELLA PIOGGIA…?

  34. …come affermava uno pochi post fa? “La prevalenza del cretino”?
    …che i deficenti sono tanti, tanti, tanti ?
    IO, che scorazzo normalmente su Indymedia e qualche volta mi permetto di dare un contributo costruttivo, ho finito di stupirmi sulle farneticazioni dei rivoluzionari stalinisti, leninisti,marxisti,castristi ecc ecc ecc.
    Penso che ci sia un limite a tutto, alcuni lo superano e vanno oltre all’oscenità.
    Un buon contributo alla sinistra.
    Il problema che se qualcuno parla di censura a tali atteggiamenti si URLAAAAA AL FASCISMOOOO !!!!
    Come diceva Galeazzi…ma va fanculo !

    Spirocheta

  35. …mi devi credere quando ti dico che cito solo a memoria…altrimenti non avrei scritto “Scandemberg” (…ma più che il romanesco lì è stata l’assonanza col traumatico regista nordico Cronemberg)…

    Kadaré..vada per il Marquez balcanico (anche se il vissuto umano che trasuda dagli autori sudamericani non è neanche avvicinabile)..ma non ho ancora capito a che proposito l’hai citato….
    I Tamburi della Pioggia l’ho letto parecchi anni fa, ma come ti dicevo mi ha lasciato un senso d’insoddisfazione….
    …c’era qualcosa di distaccato e freddo, anche se ben congegnato, che mi ha fatto ricordare il deserto dei Tartari di Buzzati…..
    …ben altra cosa una delle mie ultime fatiche “I VICERE’ ” di De Roberto…ineguagliabile….attualissimo…pulsante di vita
    così vero da sembrare “profetico”

    GABRIELE

  36. E’ passato un anno da quando 75 oppositori sono stati arrestati e condannati per attività controrivoluzionarie a pene che arrivano a 28 ANNI di carcere duro.

    28 ANNI!!!

    In questo stesso anno il dittatore che li tiene prigionieri, dopo aver fatto fucilare tre ragazzi perché avevano tentato di fuggire dal paradiso del popolo, si é affacciato dal balcone ed ha detto che il premier di un grande paese europeo é un dittatore, e così un pelato paladino della libertà di quello stesso grande paese europeo ha pensato bene di mandargli un biglietto di congratulazioni.

    Ciò nonostante, se su questo sito che ha il coraggio di chiamarsi CENSURATI non ci fossero KDK e pochi altri, sareste ANCORA tutti qui a parlare SOLO di luttazzi e di silvio banana.

    Buon compleanno.

    web.amnesty.org/library/index/ENGAMR250052004

  37. de roberto… un mattone.

    Forse me l’ha fatto rimanere indigesto (pur senza leggerne più di qualche brano in antologia) la scuola, col suo nozionismo superficiale, così come mi ha fatto rimanere indigesti veristi e decadentisti, verga, deledda, tomasi di lampedusa… mentre preziosi fratelli di banco (oggi come allora – poveri loro – ferventi K) mi portavano sulla più agile strada di letture vaste ma disordinate, facendomi apprezzare hesse, kafka, joyce… (un pò meno fromm e jung, altri due mattoni che forse all’epoca non ero preparato a comprendere…).

    Diceva benedetto croce de I VICERE “…é un’opera pesante, che non illumina l’intelletto come non fa mai battere il cuore…”.

    Ci sarebbero tanti libri da riprendere in mano dai tempi del liceo… forse in un’altra vita…

  38. “…il vissuto umano che trasuda dagli autori sudamericani non è neanche avvicinabile…”

    …dovresti parlarne con chi, come kadare, ha moltiplicato per QUATTRO questo vissuto, avendo subito, nell’ordine, fascismo, nazismo, espansionismo nazionalista greco, e comunismo.

  39. …di sensualità, il lato femmineo della vita sempre uguale a se stesso e ancestrale…irriducibile agli schemi politici maschili….il tempo circolare ( non quello lineare dela Bibbia)…la vita che si rinnova e trova un senso a volte in percorsi lunghissimi che la riportano all’origine.
    L’Amore ai tempi de colera……un bel libro sempre valido…cent’anni di solitudine un capolavoro che bisognerebbe leggerlo forse ventenni per prendere fiato…Hesse vietato dopo i 16…
    ….di Croce io lessi “Storie e leggende Napoletane”….un grande pensatore, ma non alieno a pregiudizi….napoletano d’adozione, molto legato alla splendida tradizione culturale di quella città che pervadeva anche la plebe;
    plebe che prima dei rifacimenti urbanistici Umbertini contro il colera si affacciava al mare e da lì traeva nutrimento anche culturale da un Mediterraneo affatto bloccato…ma questo Croce non lo voleva ammettere perchè era figlio di un secolo suggestionato oltremodo dal concetto di Nobiltà (spagnolescamente inteso) e quindi nobilizzava tutto (todos caballeros)….
    ….e De Roberto (napoletano, ma siciliano d’adozione, quindi agli occhi del Croce un rinnegato tra quelli che dai Vespri in poi hanno sempre messo il bastone tra le ruote a Napoli) quella nobiltà tanto cara al Croce, nel suo libro, la descrive per quello che è (ed è sempre stata) il gretto preservare dei privilegi, che dovette scendere a patti con le nuove forme della politica, ma riuscì a rimanere in sella…. che nella vulgata divenne il cambiare tutto perchè nulla cambi Gattopardesco.
    Il Tomasi di Lampedusa parecchi decenni dopo ha solo fatto un bigino, che anche storicamente non spazia come i Vicerè (che arrivano fino alle avventure coloniali del Crispi di cui, dalla Somalia in poi, stiamo tuttora pagando le conseguenze con scelte politiche neo-coloniali perdenti come la guerra Irachena).
    Insomma inizialmente più pesante del Mastro Don Gesualdo, ma più aggiornato e istruttivo dei Promessi Sposi…e superate le prime 50 pagine assolutamente appasionante nelle restanti (forse addirittura 600).
    ….
    a proposito di Vespri…furono nel 200 e di Carlo d’Angiò parlò pure Dante…Scanderbeg combattè mentre i Turchi presero definitivamente Costantinopoli nella metà del 400 ed erano molto meno interessati ai pecorai Albanesi.
    Il figlio delllo Scanderbeg prese asilo presso il Re Aragonese che aveva preso definitivamente il potere nel sud Italia anche grazie al padre che rendendo meno poetica la storia era un giannizzero diventato mercenario.

    GABRIELE

  40. Infatti, leggendo il tuo post, mi sono accorto di un mio scambio di nomi, come tu hai rilevato: skanderbeg fu chiamato da ferdinando, che era un aragona, CONTRO, e non a favore degli angiò. D’altronde non poteva essere stato carlo a chiamarlo, visto che ci passano due secoli e mezzo tra l’uno e l’altro.

    I turchi non misero piede in albania fino a che skanderbeg fu vivo.
    L’ultima volta skanderbeg sbarrò la strada dell’europa all’armata di maometto fu nella battaglia di kruja nel 1467. Ben 14 anni dopo la presa di costantinopoli!!!

    Evidentemente l’albania doveva interessare molto ai turchi, e non certo per i pastori (che poi, più che pacifici pastori erano bande di predoni, invincibili tra le loro montagne, ed ammazzavano quasi meglio dei giannizzeri), bensì per il passaggio verso vienna (lo stesso che aveva già scoperto il console romano egnatio, costrunedo la via omonima), e, soprattutto, per la fascia di “sicurezza” intorno a valona, che permetteva il controllo dell’adriatico del sud a discapito dei veneziani, coi quali infatti si scannarono per trecento anni per rubarsi a vicenda durres e vlore.

    Skanderbeg era tutt’altro che un “giannizzero diventato mercenario”: egli fu rapito da bambino dagli ottomani, per rappresaglia contro la sua famiglia che non si sottometteva.
    Fu cresciuto ed addestrato come un ufficiale turco, ma riuscì a fuggire ed ad organizzare la ribellione in albania.
    Grazie all’appoggio di napoli e dei re cristiani ungheresi egli fu una tremenda spina nel fianco dei turchi.

    Ma poi re giovanni d’ungheria muore, venezia fa un ribaltone contro skanderbeg per timore di essere tagliata fuori dal controllo dell’adriatico, il papa promette appoggio ma non mantiene, perché skanderbeg rifiuta di attaccare gli ortodossi di grecia.
    Gli rimangono solo napoli e ragusa, eppure ferma maometto II, prima nel 1450, e poi, appunto a kruja, nonostante l’enorme disparità di forze.
    Tra le due grandi vittorie, nel 1460, l’unico sovrano che gli aveva mostrato appoggio ed amicizia gli chiede aiuto contro gli angiò, che skanderbeg sconfigge, alla guida delle truppe aragonesi, a orsara di puglia.

    E’ questo il periodo dell’inizio dell’esodo degli albanesi nel sud italia, sotto la protezione dei re aragonesi.
    Ma poi molti proprietari terrieri albanesi, impauriti dal suo successo, lo tradiscono, e passano al sultano che gli aveva promesso terre e ricchezze.
    Il colpo di grazia arriva con una grande carestia nelle campagne albanesi.
    Skanderbeg muore sul campo un anno dopo la vittoria di kruja, e l’albania cede.

    Cosa ci vedi in questo di mercenario e spoetizzante, tra l’altro in un’epoca in cui TUTTE le truppe del mondo erano a base mercenaria?

    Un altro giudizio superficiale (pregiudizio?) come quello su kadare?

    Le tue parole su de roberto mi ricordano molto (sono praticamente identiche) a quelle di sciascia e di brancati, che lo apprezzavano moltissimo. Ma é inutile che io continui a parlarne così: mi sa che mi toccherà leggerlo.

    Almeno condividiamo l’assoluta ammirazione per i CENT’ANNI di marquez, l’opera più appassionante e coinvolgente che io abbia mai letto.
    E per l’amore ai tempi del colera. Sono libri che fanno volare…

    P.S. credi che sopravvivere a quattro tragedie come quelle (fasci,nazi,comuniste, ecc.) possa limitarsi a creare un vissuto politico-ideologico, senza crearne uno UMANO?

  41. Ferrara sul caso Boato: «Destra cialtrona»
    «Tradimento della parola data su una questione di coscienza» scrive il direttore del giornale
    ROMA – Durissima presa di posizione di Giuliano Ferrara, dopo il voto sul progetto Boato: in un editoriale, che comparirà domani sul Foglio e che è stato anticipato oggi, parla sul caso Sofri di «destra cialtrona» e di «tradimento della parola data su una questione di coscienza», giungendo sino ad evocare l’ uscita di un nuovo giornale. insieme con un’amicizia consumata. «Essendo un giornale minimamente utile, andiamo avanti nella più assoluta libertà senza più illusioni e senza rancori – scrive Ferrara – finchè la proprietà editoriale non deciderà di cacciarci. Poi ne faremo un altro, se possibile ancora più bello.»

    SU BERLUSCONI – «Il voto ad personam della destra parlamentare contro Adriano Sofri mostra chiaramente il carattere cialtrone della coalizione che governa questo paese. I suoi partiti, la maggioranza dei suoi deputati, il suo leader Silvio Berlusconi, uno che sa distrarsi come pochi altri quando non si tratti degli affari suoi, hanno dato una prova miserabile». Inizia così l’editoriale di domani di Ferrara. «Berlusconi aveva detto e scritto in coscienza, e si tratta della vita di un uomo e di un caso civile di evidente valore, che ’sono maturi i tempi per la grazia a Sofri’. Da un anno e mezzo – prosegue il direttorio del Foglio – si è fatto prendere in giro da un manipolo di vecchi missini riciclati e dal capociurma delle tifoserie varesotte della Lega, e dopo avere ceduto a questi inflessibili garantisti, a questi combattenti strenui per la libertà e il diritto, ma solo in casa propria e a proprio vantaggio, dopo aver rinunciato a esercitare dignitosamente le sue prerogative di guida, ha pensato bene di dare lo squillo di tromba della ritirata: il Cav. non vuole grane prima delle elezioni, e la legge Boato vada a farsi fottere, e con la legge tutto, coscienza personale e ragionevolezza politica e civile di una soluzione umanitaria alla quale si frapponeva solo l’idiosincrasia per gli intellettuali del burocrate che fa le funzioni di Guardasigilli e di quattro mozzorecchi forcaioli».

    Certo che questa dialettica unita all’ ironia è da premiare !!!
    Ma secondo voi, Ferrara verrà preso a calci nel culone ?

    G&M

  42. ma chi si meraviglia più! i retroscena delle pulcinellate
    (derivato nocciolo di pulcinella)
    di politici e portabandiere vari, sono cosette da poco conto….esiste; secondo il mio modesto parere, un sottile filo che collega al potere supremo, il potere che sta al di sopra di chi occupa il posto da politico…
    perchè egli è solo un burattino, i fili… chi muove i fili? li muove chi ha il 75% del denaro in borsa… chi sono coloro? bè.. questo ogni uno di noi lo ha capito a sue spese nel corso della sua vita.

    copia e incolla e Fonte Antimafiaduemila.com

    Attacco alla procura di Palermo
    di Giorgio Bongiovanni
    Proviamo vero e proprio sgomento nell’apprendere dal settimanale L’Espresso che il Governatore di Sicilia si sarebbe incontrato nel retrobottega di un negozio di abbigliamento con Michele Aiello l’imprenditore considerato amico dei mafiosi, amico di Provenzano, se non addirittura il capo mandamento di Bagheria.
    Soprattutto perché nessuno o quasi ha gridato allo scandalo!
    Eppure in passato suscitò tanto clamore il racconto di Di Maggio sul bacio tra Riina e Andreotti, e non vi era neppure la prova! (Anche se io personalmente penso che Di Maggio abbia detto la verità)
    Oggi, se quanto è stato diffuso risultasse vero, avremmo perfino l’ammissione da parte del Governatore e la conferma che questo incontro è realmente avvenuto, ma nessuno ha osato proferir parola.
    In fondo non vi è tutta questa differenza, è solo una questione di cariche leggermente inferiori.
    La sinistra tace, fatta eccezione per l’onorevole Lumia e pochi altri suoi colleghi di partito, la maggioranza tanto peggio, nessuno è sceso in piazza o ha fatto gesti eclatanti per far sì che Totò Cuffaro, almeno, si dimetta dalla sua carica di Presidente della Regione. Dobbiamo forse credere alla storiella del “tariffario regionale”?
    Una situazione pazzesca, che ha del paradossale. Nella lotta alla mafia si è tornati al «Medio Evo», quando era solo una leggenda…
    Sul fronte dell’antimafia, poi, continua l’attacco alla Procura.
    Al centro ancora il Procuratore Aggiunto Guido Lo Forte che, uscito indenne dai tentativi di calunnia, ora viene attaccato direttamente dai cinque membri laici del CSM appartenenti allo schieramento della Casa delle Libertà che ne hanno chiesto il trasferimento per incompatibilità ambientale.
    Restiamo convinti, come già abbiamo scritto, che vi sia in atto un complotto ordito anche da forze esterne, sia nazionali che internazionali, che premono fortemente per rimuovere ogni eventuale ostacolo che possa porre in pericolo i nuovi equilibri tra mafia e potere o che possa intaccare in qualche modo i vari «santuari».
    Insistiamo nel ritenere che i procuratori Lo Forte, Grasso, Scarpinato, Ingroia, Di Matteo, Natoli e gli altri, nonostante le divergenze di vedute, rappresentino la forza indipendente della magistratura e della Giustizia che non conosce livelli di potere intoccabili.
    Fino a quando questi magistrati incarneranno questi valori saranno di intralcio a quella parte di potere che, sia esso di destra o di sinistra, si inquina con la criminalità mafiosa.
    Anche per questo motivo ci auguriamo vivamente che il Procuratore Grasso faccia appello a tutta la sua autorità affinché il CSM faccia chiarezza sulla nuova circolare che consentirebbe al sostituto procuratore Antonio Ingroia di tornare a pieno titolo nella DDA.
    Giorgio Bongiovanni

    saluti sparsi nome in codice alfa

  43. Lode a ferrara, anche se di alcune cose si accorge un pò tardino…
    Se ci liberassimo dei garantisti/forcaioli “secondo necessità”, a destra e a sinistra, tre quarti dei problemi italiani verrebbero a cessare.
    Ma niente calci nel culone: siamo sotto elezioni, che diamine…!

  44. …per fortuna… e quindi capita che abbia dei pregiudizi…
    …sinceramente gli Albanesi, e in particolare i Kosovari in questo periodo, non mi fanno impazzire..ma aspetto smentite come la figura cristallina (e lo dico senza ironia) di Scanderbeg….
    …che poi un giannizzero fosse quasi sempre un prigioniero convertito (a forza!?) all’Islam, che diventava per la sua fedeltà al sultano (e la sua mancanza di legami con la Nomenklatura) il membro del corpo di Elite su cui questi poteva sempre contare….sono dati storiografici inconfutabili…..(da “Dago” fumetto a puntate su Lanciostory)

    GABRIELE

    P.S.
    mi impegno anch’io a riprendere KADARE’

  45. C’è il capo di una grande potenza che minaccia apertamente un intervento armato contro un paese ritenuto “pericoloso”, perché questo paese “canaglia” non ascolta i suoi “consigli” su questioni interne, ed il suo comportamento può minacciare la sicurezza della potenza. Nel frattempo ammassa armi e militari già pronti a ricevere l’ordine di partire.

    Capo di una grande potenza…
    Paese canaglia…

    A questi termini generici sostituite rispettivamente BUSH e IRAQ, ed avrete l’esatta situazione al marzo 2003.
    E sapete tutti quanto hanno urlato, manifestato, spaccato bancomat e testicoli i “”””””””””PACIFISTI”””””””””, specialmente quelli italiani.

    Ora a quegli stessi termini generici sostituite rispettivamente ZHU RONGJI e TAIWAN, ed avrete l’esatta situazione ad OGGI marzo 2004.
    Cioé il primo ministro cinese che minaccia apertamente un attacco militare diretto, nel caso che i PERICOLOSISSIMI TAIWANESI insistano nel voler attuare la loro INCREDIBILE PROVOCAZIONE consistente nel volere a tutti i costi votare le loro RIDICOLE LIBERE ELEZIONI (e magari FAR VINCERE IL PARTITO DEMOCRATICO ).

    Qualcuno ha sentito una pur flebile vocina di qualche “”””””””””PACIFISTA”””””””””?

    Qualcuno ha visto sventolare, NON DICO UNA BANDIERA ARCOBALENO, ma almeno un fazzoletto bianco?

    Qualcuno ha visto scendere in piazza, NON DICO MILLEMILA NOGLOBAL con le loro belle tute bianche (E NERE), ma almeno un annebbiato occupante di centri sociali risvegliatosi solo ora dai tempi del SACCO DI GENOVA?

    Qualcuno ha sentito levare UNA SOLA delle “PROFONDE e SINCERE” (!!!) urla contro LO STUPIDO LEADER GUERRAFONDAIO, contro l’INGERENZA nell’autodeterminazione di un paese libero, contro la PREPOTENZA UNILATERALE nella soluzione delle controversie, NON DICO DALLE BOCCHE DI CANNONE DELLE DIVISIONI CORAZZATE DELLA CAVALLERIA PESANTE GIORNALISTICA DI SOCCORSOROSSO, ma almeno dai FUCILETTI DI UN PLOTONCINO DI FANTERIA LEGGERA del settimanale a fumetti della parrocchia CATTOKOMUNISTA di NIGRIZIA?

    Qualcuno ha visto gettarsi sulle rotaie dei treni che trasportano i MISSILI M9 ed M 11 ARMATI CON TESTATE CHIMICHE E BATTERIOLOGICHE verso le postazioni costiere puntate su Taiwan, NON DICO KASARINI IN PERSONA, ma almeno il più stupido tra quei quattro NAZISTI che INVOCANO LE FOIBE SU INDYMEDIA?

    Sarà perché ai nostri pacifisti, della pace con la P maiuscola non gliene potrebbe fregare di meno, quando non é STRETTAMENTE NECESSARIA a mascherare ODIO SOCIALE, SLOGAN ANTIAMERIKANI e tentativi di SOVVERTIRE i risultati di elezioni democratiche?

    Sarà perché i cinesi sono komunisti?
    E perché pure i nostri pacifisti sono in realtà solo komunisti MILITANTI DI PARTITO?
    E perché pur di portare avanti la loro IDEOLOGIA, i komunisti DI QUALUNQUE LATITUDINE non guardano in faccia BAMBINI DILANIATI, MISSILI BALISTICI, LIBERTA’ MINACCIATE, IMPERIALISMI ed EROICHE RESISTENZE?

    http://lanazione.it/art/2000/03/16/713600
    http://www.analisidifesa.it/numero12/ind-basecina.htm

  46. Un’altra grande tragedia senza campagne stampa, senza girotondi, senza bandiere arcobaleno, senza risonanza, senza marce.
    E continuano a dirci che i dittatori e le ingiustizie sono da un’altra parte.
    SOLO DA UNA PARTE…

    “””Centinaia di migliaia di persone sono morte a seguito di una tragica crisi alimentare dovuta a una serie di disastri naturali, alla fine dell’assistenza dell’Unione Sovietica e alla cattiva gestione economica. Diversi milioni di bambini soffrono di malnutrizione cronica e il loro sviluppo fisico e mentale è a rischio.

    La distribuzione del cibo è avvenuta in modo iniquo, favorendo le persone economicamente attive e allineate politicamente. Le restrizioni alla libertà di movimento impediscono ai nordcoreani di cercare cibo e spostarsi in zone dove c’è maggiore disponibilità di scorte: se lasciano il luogo di residenza senza permesso, possono finire anche in carcere. Il movimento, l’accesso e le verifiche delle agenzie umanitarie internazionali coinvolte nella distribuzione del cibo sono, a loro volta, sottoposti a limitazioni. Questo ha provocato il progressivo disinteresse dei donatori e il venir meno dell’impegno a consegnare gli aiuti alimentari.

    La diffusa malnutrizione ha spinto decine di migliaia di nordcoreani verso la Cina. Migliaia di persone sono state costrette al rimpatrio dalle autorità di Pechino e, una volta rientrate in Corea del Nord, imprigionate in condizioni agghiaccianti. Alcuni prigionieri sono morti di fame. Molti altri hanno denunciato di essere stati torturati nel corso degli interrogatori.

    Si hanno notizie di esecuzioni pubbliche di persone che avevano rubato cibo o beni di proprietà statale a solo scopo di sopravvivenza: le scolaresche sono state portate ad assistere alle esecuzioni.””””

    AMNESTY INTERNATIONAL

    http://www.amnesty.it/notiziario/04_02/primopiano2.php3

  47. “””… ti rendi conto che con quei redditi chi ci guadagna non è il COCOCO che se dovesse pagare quei contributi ci guadagnerebbe a starsene a casa, ma il datore di lavoro che paga la metà compresi i contributi (e che forse non avrebbe alternativa per tirare a campare!). Ma ESCI DAL LOCULO e guardati in giro invece di parlare con QUALCHE DOCENTE COL PARAOCCHI COME TE…””” (www.censurati.it/node/view/2145#comment)

    CON QUESTE ESATTE PAROLE, il 4 gennaio 2004, NIENTADAMUS attaccava KDK perché aveva così invitato gli amici a non farsi abbindolare dalla demagogia e dai falsi mostri creati della sinistra sulla riforma del lavoro (COllaboratori COordinati e COntinuativi):

    “””(…) é stata creata un’altra delle solite categorie di povere vittime del baubau, che poi tanto vittime, come al solito, non sono (…) leggetevi questo studio universitario sui cococo (…) ci troverebbe considerazioni obiettive su luci ed ombre, ed anche critiche, con tante tante tante belle notiziole ben differenti dalle falsità che é stato ordinato di raccontare in giro dai soliti ignoti sfascisti (…) per esempio che LA RIFORMA POTREBBE COSTITUIRE IL PRIMO PASSO PER ASSICURARE AI COCOCO VERI (non a quelli furbetti) LE GARANZIE DEI LAVORATORI DIPENDENTI (…)”””

    Ebbene, SIAMO SEMPRE DI PIÙ AD AVERE I PARAOCCHI.

    Oltre a KDK ed a QUALCHE DOCENTE (nonché a quella ventina di milioni di ELETTORI COGLIONI del 2001) si è aggiunto alla lista un altro maledetto SERVO DI BERLUSCONI, che aveva già dato qualche segnale di attività KONTRORIVOLUZIONARIE, non facendosi zerbino dei POSTKOFFERATINI:

    SIGNORE E SIGNORI, IL FASCISTA PEZZOTTA (da televideo RAI)

    “””19/03 13:34 – LEGGE BIAGI – CISL: CO.CO.CO PIÙ TUTELATI.
    I provvedimenti della legge Biagi hanno prodotto alcuni effetti positivi, mentre “…alcune cose andranno recuperate con la contrattazione…”.
    Lo ha detto IL LEADER DELLA CISL, PEZZOTTA, al convegno che a due anni dall’omicidio Biagi, fa un bilancio degli effetti della legge con il suo nome, sul mercato del lavoro. PER IL LEADER DELLA CISL, DUNQUE, “…SONO AUMENTATE LE GARANZIE PER I CO.CO.CO …”””

    Dopo RUTELLI e PRODI sui pacifisti, adesso ci si mette pure PEZZOTTA sui COCOCO a dire ESATTAMENTE LE STESSE PAROLE di KDK… non se ne può più!!!

    Dovrò allargare il LOCULO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  48. …ed ora aspettiamoci il solito attacco degli squadristi contestatori A NOLEGGIO alla prossima uscita pubblica di pezzotta, “reo di SPACCARE IL SINDACATO” (tradotto dal komunistese “reo di NON FARE QUELLO CHE DICE KOFFERATI”)…

  49. Che bello vedere gli SQUADRISTI PACIFIKOMUNISTI gettare la maschera e prendere a botte, uova marce e pernacchie chi, seppure per un banalissimo calcolo elettorale, si era permesso di DISUBBIDIRE AI DISUBBIDIENTI ed al loro FALSO E RINGHIANTE pacifismo avvoltoio…

    Bello non per le uova a fassino, il quale, già emaciato di suo, ci ha aggiunto pure la faccia tirata dalla paura, e mi ha fatto una pena infinita…

    Bello perché quelle immagini serviranno a convincere qualche altra persona in buona fede – FOSSE ANCHE UNO SOLO – che di VOGLIA DI PACE, RISPETTO e GIUSTIZIA dentro quelle teste di cazzo indottrinate, violente, e scalmanate, non ce n’é neanche l’ombra, e che bisogna stare attentissimi pure a manifestare sinceramente per la pace, se non si vuole diventare involontariamente complici di questa feccia illiberale ed antidemocratica.

    Chissà quel PUPAZZO che qualche post sotto bofonchiava minchiate sui cattivi elettori del banana, che passano col rosso, pisciano sulle aiuole, e picchiano le vecchiette, cosa pensa di quelli che usano le bandiere arcobaleno PER DARLE IN TESTA a chi si permette di non pensarla come loro.

    E stavolta sarà difficile riuscire a sparare minkiate su FASCISTI IN CABINA DI REGIA, KARABINIERI INFILTRATI, e COMPLOTTONI, finanche per chi lo SPARAMINKIATE KOMUNISTE lo fa di mestiere.

I commenti sono chiusi.