Walter-Ego

Multietnico, polifonico, plurioccupato, il Walter-Ego della sinistra italiana aspetta sornione, come Chirac quando era sindaco di Parigi, di salpare verso il timone nazionale del centro-sinistra prossimo venturo. Non gli manca neanche il dono dell¹ubiquità. Veltroni ha tutto, soprattutto una cosa, non è ancora stato triturato dall’inconcludenza che ha annientato tutti gli altri suoi compari.

Come la Gruber grazie alla tivù di Stato inoltre, Veltroni sta utilizzando gli scanni comunali della Città Eterna per promuovere la sua immagine al popolo anti-berlusconiano. Nello stesso momento in cui Prodi faceva politica italiana dalla presidenza della Comunità Europea, il sindaco di Roma si dimenticava dei problemi sociali della capitale d¹Italia per diffondere Cd musicali, libri ed eventi che di culturale hanno poco a che fare ma che in immagine, come una copertina su Novella Duemila, rendono molto, moltissimo.

Eppure proprio sulla cultura punta il dito Veltroni, dall¹alto del palco della grande Festa dell¹Unità nella quale praticamente ha trasformato Roma intera a cielo aperto, sentenzia: “Da parte della Destra c¹è una totale disattenzione ai problemi sociali. E al tempo stesso, quando sente parlare di cultura, mette mano alla pistola”.
A suffragio di tali sante parole basta verificare che a Roma un clandestino su cinque è irregolare, che sui trasporti regna sovrano il caos, sull¹inquinamento, sugli asili e la casa non è stata mai resa nota una direzione da prendere e che il bilancio della cultura del Comune di Roma è stato ridotto del 70%.

L’Estate Romana appena conclusa, poi, è stata poderosa d’iniziative e di cifre necessarie per organizzarla, ma poverissima di quella produzione culturale alla quale così tanto il sindaco di volge. Grande affluenza, come sempre, ma per fare cosa?
Comprare gli ultimi libri dell’organizzatore, aspetto che sottolinea ancora una volta, e da un posto autorevole, come all¹egemonia della Sinistra in merito agli apparati culturali dal dopo guerra in poi non abbia corrisposto, simmetricamente, una vera e propria produzione di cultura di qualità.

Bruciato Prodi, D’Alema e Rutelli, resta lui. Aspetta che si scornino per bene su primarie, programmi, posizioni uniche e univoche, e intanto sogna già dal Campidoglio quella che sarà un’incoronazione per auto-eliminazione degli altri pretendenti al trono. La sua campagna elettorale è cominciata da anni, il suo manifesto, di subdolo messaggio, è la gestione di Roma.

Valerio Lo Monaco

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14 commenti

  1. Le piccate critiche dell’articolista lasciano scorgere la sua mancanza d’imparzialità e di obiettività.

    Veltroni ha detto che, dopo avere eventualmente ottenuto un secondo mandato dai cittadini, si sarebbe ritirato dalla politica attiva.
    Vedremo come andrà, il tempo è galantuomo e senz’altro meno ciarliero di tanti quaquaraquà nostrani, giornalisti o politici che siano.

    per quanto riguarda gli appunti mossi al sindaco di Roma, a parte i malesseri endemici delle grandi città, attraverso i quali è facile sparare a zero contro qualsiasi amministratore, che sia Veltroni o Albertini, e che quindi mi pare veramente capzioso e futile cercare di far passare come demeriti di Veltroni, a parte la frase ridicolamente pleonastica “a Roma un clandestino su cinque è irregolare” (quali sono i clandestini regolari? Quelli di Milano?) e contemporaneamente rivelatrice del Lomonacopensiero (immigrato=irregolare), a parte la i giudizi intrisi di invidia e livore sull’estate romana, che evidentemente pervade il nostro articolista qui sopra, visto che ci ha già deliziato con pezzi astrusi ed assurdi come “sull’egemonia culturale della sinistra” (https://www.censurati.it/censurati/?q=node/view/2563), privi di qualsiasi senso, animati solo da un complesso di inferiorità (peraltro incomprensibile e immotivato), a parte tutto questo gratuito tiro al bersaglio, non c’è nulla….

    che si dia pace, il buon Lomonacovalerio, che di fantapolitica e fantacalcio si occupa volentieri, ma con esiti disastrosi.

    Il tempo giudicherà le sue deliranti previsioni per ciò che sono: paure di una destra complessata, pur di fronte ad una sinistra quasi inesistente, che cerca di riportare lo scontro (e non il confronto) su binari ideologici ormai divelti ed inutilizzabili, dovendo distrarre il popolino dalle attività del suo (mal)governo.

    Nessuno ne sentiva la mancanza…

    Sergio R.c.P.

  2. “””…Nessuno ne sentiva la mancanza…”””

    Come, d’altronde, dei tuoi GIUDIZI UNIVERSALI, ormai INELUTTABILI come la famiglia costanzo-de filippi….

  3. non stava a roma quando i sindaci si chiamavano giubilo o carraro, oppure aveva altro da fare………quando la sinistra non aveva l’egemonia sulla capitale chissà quanti impegni doveva avere…………magari si occupava della produzione culturale dell’estate romana, di cui ancora oggi tutti ricordano il……i……….ma com’era l’esate romana dei giubilo e dei carraro? facile, non c’era! (se è x quello non c’erano neanche i sindaci…….le decisioni le prendevano sbardella e ciarrapico al ristorante…….tempi epici per la destra romana)

    doc

  4. come stai?

    Io di solito cerco di argomentare i miei interventi, specialmente se sono critici nei confronti di qualcuno.

    Dal momento che ti sei “messo in mezzo” cerca di esternare qualcosa di più articolato dei soliti blateramenti canonici, ormai sembri un disco rotto, se oso parlare provi sempre a “censurarmi” con le stesse menate….

    Avrai pure tu qualcos’altro da dire, no?

    Sergio R.c.P.

  5. Il futuro prossimo venturo vedrà lo scontro Veltroni-Fini, con Montezemolo a fare l’ago della bilancia.
    Questa è una previsione. E Veltroni sta facendo campagna elettorale per quell’obiettivo grazie a Roma. E questo invece è un fatto. Guardate oltre il vostro naso (e non indietro, e non dentro i mal di pancia). E vedrete. Punto.

  6. caro signore anonimo, guardare oltre il mio naso (e non di dietro e non dentro i maldipancia) non vuol dire necessariamente condividere i “vostri” mal di pancia…..

    come ho già detto, il tempo è galantuomo, al di là di quegli elementi della analisi del signor Lomonaco che ho criticato, non mi va affatto di sputare sentenze che riguardano eventi futuri (che potrebbero benissimo non verificarsi)…

    Le mie previsioni sarebbero (qualora sentissi il bisogno di farne nel volubile ed opportunistico campo delle leadership politiche) diverse, e non condivido le Vostre, pur rivendicando una vista lunga che va ben oltre il mio naso ed i miei “mal di pancia”….

    non condivido, inoltre, il tono lapidario del Suo intervento, poco argomentato, che sembra adagiarsi sul (mal)costume nostrano (sia di destra che di sinistra) dell'”imposizione” delle opinioni attraverso il “dogma”.
    Sempre più persone cercano di spiegarti, di indottrinarti, attraverso le formule del “non lo so, ma te lo dico”, “non chiedermi perchè, ma è così”, “ho ragione io e basta”.
    A questo elenco possiamo aggiungere a pieno titiolo la chiusura del Suo intervento: “E questo invece è un fatto. Guardate oltre il vostro naso (e non indietro, e non dentro i mal di pancia). E vedrete. Punto.”.

    Sinceramente poteva fare di meglio…
    Ossequi,

    Sergio R.c.P.

  7. Primo: non ero anonimo. In testa al post c’è il mio nome a carattere neretto (…).
    Secondo: scrivere una riflessione non significa sputare sentenze, le assicuro. La riflessione era questa (semplifico): Veltroni sta preparando la sua prossima campagna elettorale. Le argomentazioni invece erano queste: verificando il suo operato nelle città eterna ho dedotto quanto citato poco sopra. Si può non condividere. Si può credere il contrario. Io non sono mica la Pizia di Delfi. Però il mio lavoro è questo: leggere i fatti di cronaca e dunque scrivere delle note (per quotidiani, periodici, siti web). Io, infatti, non ho detto “non lo so ma te lo dico”. Ho detto una cosa diversa che si traduce grossomodo così: “vedrete, secondo me Veltroni sarà il prossimo leader del centrosinistra, e volete sapere perché? Perché si vede da come si muove mentre governa Roma”. È più chiaro così?
    cordialmente,
    Valerio Lo Monaco

  8. Ringrazio sinceramente per la spiegazione (pur riservandomi le mie opinioni, dal momento che le argomentazioni sono un po’ generiche), e anche perchè, grazie alla firma, l’intervento non è più anonimo.

    Non intendo fare polemica, anche se di solito la firma si mette alla fine, e non all’inizio, dove può sembrare un riferimento o un richiamo, vorrei solo (gentilmente) sapere quali aspetti della politica del Veltroni a Roma sono, a suo dire, indicatori dell’obiettivo di raggiungere la leadership. In altre parole, in quali tratti caratteristici della politica del sindaco di Roma si possono intravedere le conclusioni che la hanno portata a considerazioni simili.

    Se sarà così gentile da entrare così nel merito, potremo senz’altro discuterne in maniera meno aleatoria e, perchè no, ognuno potrebbe trarre costrutto da una discussione altrimenti poco incentrata sulla realtà.

    cordialmente,

    Sergio R.c.P.

  9. Molto semplice. Anzi, mediatico. Il punto è la pubblicità. Occulta. (ma non l’avevo già detto?)
    E poi il silenzio.
    Mi spiego partendo dalla fine: il silenzio di Veltroni rispetto le beghe della Gad, Fed, Alleanza varie ed eventuali, Prodi, Bertinotti, Fassino & company, denota una strategia ben chiara: io con loro non c’entro. Traduzione: si scornino per bene e poi, alla fine, arriverò io ben pulito. Anzi, e arrivo al secondo punto: tirato a lucido.
    Come?
    Utilizzo dell’Auditorium, pubblicazione di volumi, Cd, beneficienze varie, chiusure di occhi su Centri Sociali fuorilegge, strizzatine all’etnico e al multiculturale.
    In termini parlamentaristi, si chiamano “biglietti da visita”.
    Se vuole saperne di più, mi segua sulle pagine del Tempo, del Secolo d’Italia, de La Destra Mensile, del La Destra Trimestrale e di Imperi. Oppure in qualche convegno di quelli annunciati sui quotidiani che ho citato o sul sito dell’Osservatorio Parlamentare o, ancora, su Radio Cuore Tricolore o su Nuova Spazio Radio.

    a presto,
    Valerio Lo Monaco

  10. se i Suoi criteri discriminanti di individuazione di leader potenziali sono solo questi, allora potremmo redigere insieme una lista con almeno cinquecento nomi (per la gioia di KDK)….
    Non mi resta che ribadire che il tempo è galantuomo, vedremo se le sue intuizioni avranno un riscontro nella realtà o meno.
    Da quello che mi ha detto sinora, potrebbe proporsi, come avversario di Veltroni, al posto di Fini, il sindaco Albertini. Se i criteri sono gli stessi, non vedo perchè il sindaco di Milano non potrebbe figurare tra i papabili….

    Sinceramente non credo nelle categorie di pensiero “destra” e “sinistra”, che le ritengo svuotate di significati condivisi, o quantomeno fuorvianti nell’analisi della realtà e delle iniziative riformatrici.
    Mi riserverò di seguire i suoi interventi su censurati, non me ne voglia, ma il budget limitato non mi permette di dilapidare soldi per sostenere le cause altrui…

    Devo dire, però, che apprezzo la disponibilità al dialogo ed al confronto che ha manifestato sin’ora (resistente ad alcuni passaggi dei miei commenti, dei quali toni un po’ mi pento), virtù alquanto rara e, per quanto io non sia ancora riuscito a trovare una argomentazione per me soddisfacente nei suoi scritti, per quanto a volte io non ne condivida i toni, oltre ai contenuti, trovo ugualmente piacevole confrontarmi con lei.

    Cordialmente,

    Sergio R.c.P.

  11. penso che lo monaco abbia ragione…….non credo che veltroni si ritirerà dalla politica……ciò nondimeno non mi scandalizza il fatto che possa essere il prossimo leader della sinistra nè che si stia preparando a farlo (come del resto va facendo fini, come puntualizzato da lo monaco stesso)

    fossi al posto suo, farei esattamente come lui: sarei rimasto fuori da questo pessimo c-sx (è stato pessimo sia al governo che all’opposizione, sempre a rincorrere la dx, cazzo, una volta succedeva il contrario!) in attesa che i pupazzoni si brucino da soli.

    del resto, con il “buonismo”, è stato l’unico negli ultimi quindici anni a proporre un’etica “di sinistra”.

    e da sindaco, oltre a curare i giardini come faceva rutelli, ha fatto anche qualcosa di sx.

    dato che dubito che inseguendo le politiche neoliberiste il c-sx possa vincere le elezioni (nè ha senso che le vinca), un leader che sia portatore con forza delle idee della sx senza per questo essere intollerante con gli interlocutori delle altre parti politiche non può che essere auspicabile.

    come auspico che fini divenga leader del c-dx.
    almeno torneremo ad avere dei politici che conoscono il loro mestiere.

    sempre che non divengano un’altra maschera del neoliberismo………

    doc

  12. Personalmente auspicherei un superamento delle vecchie concezioni ideolocigizzate che attribuiscono, di volta involta, alla destra o alla sinistra, posizioni di principio (spendibili quasi esclusivamente in termini di propaganda populista) inadeguate ed immancabilmente tradite nella loro sostanza alla prova dei fatti (a volte per fortuna!).

    Delle figure del centrodestra che più riesco a vedere in sintonia con questa visione, Gianni Alemanno (nonostante le cattive amicizie) mi sembra il più auspicabile, ma mi rendo conto che forse non ha nè l’esperienza (e bisogna vedere come si formerà) nè, per ora, il seguito per un roulo del genere.

    Per quanto riguarda il centrosinistra, sì, potrebbe essere Veltroni e forse non sarebbe male, ma a me piace pensare che terrà fede, almeno per un periodo, ai suoi generosi intenti.

    Quello che spero maggiormente è che la parte destra del parlamento esca fuori da questa inebriante trance, misto tra ebrezza, paura e furore, a riguadagnarsi una dignità politica senza vendersi al più forte per poter alloggiare nella stanza dei bottoni (che però non può premere, previa autorizzazione).

    Sergio R.c.P.

  13. Veltroni ammanisce i romani con panem et circenses: concerti di musica, feste, conferenze, manifestazioni e i romani ci cadono come da loro natura e lo rivotano. A Milano c’è sobrietà e pragmatismo, ci riposiamo, quando possiamo, e lavoriamo nel resto del tempo ma non è grazie a Roma e al Sud che cresce l’economia italiana…
    Dipende se si vuole vivere da formiche o da cicale ma quest’ultime si ritrovano senza cibo quando arriva l’Inverno.

  14. in una camera a gas?
    contento te…..
    io ho avuto la fortuna di viaggiare, ma di posti brutti e tristi e grigi come milano ne ho visti pochi….

    doc

    ma se milano è così bella, com’è che come avete un giorno libero scapate tutti?

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