lettera di Ultimo

Inutile parlare di politica, l’argomento annoia. Metto on line una lettera che il capitano ultimo manda a un gruppo di ragazzi circa i dubbi sulla famosa perquisizione. Abbiamo le sue parole, non i resoconti dei giornali. Evitiamo i filtri, leggiamo i fatti.

capitano ultimo wrote:

“vedo che purtroppo il dubbio si insinua e trova facile terreno ovunque. Nel sito ci sono le mie dichiarazioni e credo che da quelle di deve partire se si vuole capire.

In sintesi, io ho proposto di non eseguire la perquisizione all’interno del comprensorio di via Bernini 54 perche’ sarebbe stato piu’ remunerativo seguire i fratelli Sansone che ugualmente abitavano all’interno di via Bernini 54 e che per la prima volta venivano indicati da Di Maggio come fiancheggiatori fedelissimi di Riina. In quel modo affermai -e il Proc. Caselli recepì chiaramente (vd dichiarazioni sul sito) -che seguendo i costruttori Sansone avremmo potuto disarticolare la struttura economica ed operativa facente capo a Riina.

All’interno dell’appartamento dove un mafioso vive con la moglie ed i figli non si tengono oggetti o documenti che implicherebbero un coinvolgimento penale dei figli e della moglie; la mia esperienza mi dice questo, ma evidentemente ci sono persone molto piu’ esperte di me a cominciare dalla dottoressa Vincenzina Massa, che affermano il contrario, (mancano episodi di riscontro alle loro tesi, ma non importa).

Infine dal nostro punto di osservazione non si vedeva l’abitazione di Riina (circostanza ben conosciuta dal dott. Aliquo’ – vedi dichiarazioni sul sito) e da altri, quindi anche mantenendo l’osservazione (cosa impossibile e da me comunque non compresa allora) non si sarebbe potuto rilevare nessuna frequentazione dell’appartamento quindi mi chiedo di che cosa stiamo parlando???

Una cosa e’ certa, questo processo e tutti i dubbi creati e sparsi sono strumentali agli interessi di Riina Salvatore e dei suoi alleati, da un lato delegittimano operatori antimafia e lo stato che questi rappresentano, dall’altro legittimano cosa nostra.
Certamente la dott.Vincenzina Massa ed i suoi seguaci (Bolzoni, Lodato ecc..) la penseranno diversamente, ma d’altra parte quando si va al circo non si puo’ scegliere lo spettacolo.”

ultimo

Attenzione questo scritto puo’ essere utilizzato e diffuso da chiunque, nella piu’ normale liberta’.

N.B. – Nel 2005, a quanto pare, a doversi giustificare non sono i mafiosi ma quelli che li arrestano. Vedremo se questo stato di cose cambiera’ col nuovo governo.

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50 commenti

  1. In questi anni specialmente negli ultimi due ho potuto consatare e provare sulla mia pelle che in Italia, specialmente, si giudicano le persone prima di una condanna

  2. Leggo, leggo, vedo tante persone che ora s’agitano, difendono lo stato (quello stesso che…), accusano qua accusano l

  3. scusate se inserisco il commento cosi’ in ritardo rispetto alla pubblicazione della lettera, ma ho scoperto il sito solo da poco.

    ho letto diverse cose sulla mancata perquisizione dei ros all’abitazione di riina. l’ultima e’ il libro Intoccabili di Lodato e Travaglio ( ve lo consiglio ).

    sembra siano quasi tutti daccordo coll’affermare che ci sia stato un corto circuito tra la polizia ed i giudici. peccato dico io.

    pero’ a leggere la lettera di Ultimo, qualcosa non la capisco.

    diamo per certo che nessun mafioso come riina, correrebbe il rischio di coinvolgere i propri familiari (anche se mi domando: perche’? visto che lui mafioso lo e’, ed e’ una sua scelta, mica spera in un futuro ‘migliore’ per suo figlio o sua moglie ? magari come manager a mediaset ?). comunque, diamo per certo che sia vero anche perche’ lo dice un esperto.

    diamo anche per certo che, come e’ affermato nella lettera, non era possibile sorvegliare l’abitazione di riina.

    le domande a questo punto sono quattro?

    1. se NON era possibile sorvegliare l’abitazione, perche’ comunque e’ stata messa sotto sorveglianza per un’ora (dalle 15 alle 16)?

    2. perche’, se la sorveglianza era ritenuta inutile, non si sono avvisati i giudici che lo hanno saputo solo 12 giorni dopo? magari gli si potevano spiegare i motivi e sarebbero stati concordi con Ultimo. o magari no.

    3. perche’ se la sorveglianza e’ inutile – e quindi anche la possibilita’ di vedere se qualcuno entra o esce dall’appartamento – non si e’ comunque pensato di perquisire il covo? magari, come dice Ultimo non ci sarebbe stato niente di interessante. o magari no. purtroppo questo non lo sapremo mai.
    anche perche’ pare che riina, al momento della cattura, sia stato trovato con dei fogli ritenuti interessanti.

    ultima domanda a cui nella lettera non si fa mensione.
    4. quando poi sono entrati a prequisire il covo, come mai le pareti erano imbiacate, i mobili accatastati in un angolo e la cassaforte rimossa dal muro?

    federico

  4. ciao antonella e grazie per la cortese risposta.

    non ho letto la tua email come polemica, ci macherebbe, e ti assicuro che sono anche contento che possano esserci dubbi sul fatto che Mori e Di Caprio possano solo lontanamente aver favorito cosa nostra. putroppo pero’ rileggendo quei passi del libro, non riesco a trovare, grazie anche alle tue informazioni, un modo diverso di interpretare gli accadimenti.

    per non cadere in errori, ho comuqnue ripreso il libro per cercare di non mettere in bocca degli autori cose o parole sbagliate. l’ho letto un po di tempo fa e quindi ….

    anch’io cerchero’ di andare per ordine.

    le cose che ho scritto le ho lette nel libro Intoccabili. nella stampa che ho della BUR, sono in un capito intitolato “Il covo di Riina”, da pagina 341 a pagina 358.

    circa la cassaforte le parole del testo sono le seguenti:
    “[…] Solo qualche mobile ammassato in una stanza. Le tappezzerie e i rivestimenti staccati. Le pareti ridipinte di fresco. Ovviamente non c’e’ piu’ la cassaforte del boss. Nessuna traccia utile per l’esame del DNA. […]”
    le differenze tra una cassaforte asportata ed una aperta ci sono, hai ragione, ma rispetto all’impossibilita’ di stabilirne il contenuto, mi sembrano poca cosa. il peccato di Lodato se c’e’ stato mi sembra davvero veniale.

    circa l’imbiancatura delle pareti sicuramente e’ come dici – anche se trovo veramente strano che un boss di quel calibro si faccia ridipingere casa e poi chieda la fattura -. sara’ stata una disattenzione degli autori ma mi sembra che comunque nelle intenzione c’era semplicemente la forte volonta’ di ribadire un concetto: cosa c’era in quella casa non lo sapremo mai.

    circa la sorveglianza con la telecamera, tra Mori e Di Caprio ci sono versioni contrastanti (ti rimando al libro dove sono riportati passi del GIP per verificare quanto ti scrivo).
    Il fatto che ci sia stata sorveglianza per un’ora e’ negli atti ed e’ confermata sia dai giudici sia da Mori e Di Caprio stessi – sia dal generale Subranni in uno scambio epistolare con Caselli -. scrive il GIP:
    “soltanto la mattina del 30 gennaio il Col. Mori ed il Cap. De Caprio riferirono expressis verbis che il servizio di osservazione e controllo del complesso di via Bernini era cessato gia’ nel pomeriggio del 15, che esso aveva riguardato soltanto il cancello esterno dell’intero complesso, e che ancora non era stata individuata la villa, venendo a precisare che il servizio di osservazione e controllo era stato sospeso perche’ la permanenza di personale adeguatamente attrezzato nei pressi del cancello di via Bernini sarebbe stata notata, con grave rischio per il personale (e non gia’ per ragioni attinenti alla stanchezza degli uomini).”

    circa l’autorizzazione del giudice per le perquisizioni e’ corretto quanto dici, se non fosse che, il gip Massa scrive:
    “Anche negli appunti del Dott. Aliquo’ sotto la data del 15.1.1993 si legge che, dopo la cattura di Riina, si era deliberato di procedere a perquisire ed una squadra era uscita subito (all’incerca ore 14,00) ed altra era pronta per le 16,00; sennonche’ durante il pranzo il Cap. De Caprio manifestava disappunto dicendo che <>; dopo l’intervento del Col. Mori e consultazioni con Spallitta e Caselli, alle ore 16,00 era stato disposto un rinvio di 48 ore con <>, controlle che, in realta’, era stato fatto cessare pressocche’ immediatamente, dismettendo gia’ alle ore 16,00 del 15.1.1993 il servizio di osservazione.”
    continua il gip:
    “Il Dott. Aliquo’, sotto la data del 27.1.1993 (e cioe’ a distanza di ben 12 giorni dalla sospensione della perquisizione), annota: <

  5. negli omissis messi, <>, ci sono le risposte.

    Ora vado di fretta, magari ti scrivo con calma fra qualche giorno, ma una cosa la lascio:

    al processo attuale, Bolzoni non ha fatto altro che dire “non so.. non ricordo”, mentre Lodato proprio non si

  6. Mi dispiace se qualcuno ti offende nei termini in cui scrivi. Non era e non e’ nelle mie intenzioni farlo e non mi piace quel modo di interloquire con le persone.

    Facciamo cosi’ allora. Mi hai convinto. La tesi che porti avanti e’ giusta e mi piace. Abbnadono le informazioni del libro e prendo per buone le tue e quelle di Ultimo.
    Ok, pero’ anche sulla “tua” tesi e su quella di Ultimo ho qualche perplessita’.

    Saro’ un po duro di testa pero’ non posso che notare comunque alcune cose che non vanno proprio in maniera cosi’ logica.

    1. Hai parlato di Di Maggio. E’ lo stesso che ha detto del famoso “papiello” di Riina che pare, a sentire il pentito, fosse diretto ai politici “amici” ( io dico Dell’Utri & Co. ). Questo per dire solo che qualche documento deve esistere da qualche parte.

    2. Il periodo in cui succedono queste cose, e’ un periodo di grossa difficolta’ per cosa nostra. Riina si nasconde e sa di per certo che prima o poi piomberanno su di lui soprattutto se si fa “vedere in giro”. Si nasconde ed e’ molto attento agli spostamenti che fa. Ne piu’ e ne meno, come un qualsiasi ricercato.

    3. Riina e’ decisamente molto piu’ importante dei Sansone. All’interno di cosa nostra e’ quello che ha “vinto” con le sue linee contro proprio Provenzano. Arrivare a capire gli spostamenti dei Sansone non so quanto fosse importante rispetto all’aver catturato il capo dei capi.

    4. E’ vero che Riina non e’ stupido da lasciare documenti compromettendi in casa. Ok. Ma dove li avrebbe messi allora? Visto che Ultimo sa di per certo (infatti non ha perquisito l’appartamento) che un mafioso non nasconde in casa documenti compromettenti (per la sua famiglia ) anzicche’ arrestarlo, non sarebbe stato meglio pedinarlo? Non sarebbe stato meglio seguirlo per cercare proprio quei documenti che tutti sanno esistere? Arrestandolo se i documenti non sono in casa, certamente non si troveranno piu’. Allora dico io, tanto valeva entrare in casa. O no?

    5. E’ vero anche quello che dici tu circa il fatto che cerchi di “proteggere” il tuo ragazzo da queste tue ricerche figuriamoci Riina con la sua famiglia. Pero’ permettimi di farti notare che tra te e Riina c’e’ una grossissima differenza: tu ti puoi muovere dove e come vuoi. Lui no. Tu non sai di essere pedinata o perlomeno non te lo aspetti. Lui si. Pertanto non e’ cosi’ improbabile che nella cassaforte che si e’ fatto mettere in casa (perche’ in genere un appartamento non si costruisce con una cassaforte ma la si fa mettere in seguito) avesse, anche temporaneamente, nascosto delle cose importanti. Magari proprio perche’ in quel periodo tutta cosa nostra era in difficolta’. E quando sei in difficolta’ qualche errore lo commetti.

    6. Resta comunque il fatto che i pm, i giudici e chi per esso, siano rimasti sorpresi dal non aver saputo che la sorveglianza visiva era stata interrotta praticamente subito. Non so come vuoi definire questa cosa. Certo e’ che e’ successo. Si sono tutti messi daccordo? Mi pare strano. Mi pare strano che uno come Caselli si sia fatto incastrare in questo meccanismo.

    7. I foglietti scritti a mano e dattiloscritti sono nel rapporto della polizia.

    Ora, se anche volessi accettare la tesi di Ultimo, troverei delle piccole pecche. Qualcuno ha commesso un errore o addirittura ha commesso un reato. Non sta a megiudicare sia chiaro. Pero’ dopo 12 anni ancora si va avanti. Se la cosa fosse stata cosi’ semplice da farla finita con una lettera di Ultimo, non credo ne staremmo parlando.

    Concludo ribadendo una cosa per me importante. Se pure puo’ essere che un carabbiniere, un finanziere, un poliziotto un uomo delle istituzioni sia corrotto o corruttibile, sicuramente sapere che Ultimo e’ innocente, mi farebbe piu’ piacere che saperlo colpevole. Mi pare evidente il perche’.

    ciao, aspetto con curiosita’ le trascrizioni,
    federico

  7. io ripartirei dai fatti se mi permetti, poiche’ mi pare che, accusando Lodato o Bolzoni si provi a spostare l’attenzione rispetto a quello che realmente e’ successo (non te la prendere e’ una battuta: pare di stare da Vespa).

    Partire anche dalla lettere di Ultimo permettendomi di commentarla li dove mi e’ possibile.

    Io partirei da qui:
    “Nel sito ci sono le mie dichiarazioni e credo che da quelle si deve partire se si vuole capire.”.
    Io direi di no. Direi di partire dai fatti. Per assurdo, se e’ colpevole, non si puo’ partire dalla sua tesi ma, per stabilire la verita’, si parte da una tesi almeno oggettiva o il piu’ oggettiva possibile.

    “In sintesi, io ho proposto di non eseguire la perquisizione all’interno del comprensorio di via Bernini 54 perchè sarebbe stato più remunerativo seguire i fratelli Sansone che ugualmente abitavano all’interno di via Bernini 54 e che per la prima volta venivano indicati da Di Maggio come fiancheggiatori fedelissimi di Riina.”.
    E questo secondo me non fa una piega.

    “In quel modo affermai -e il Proc. Caselli recepì chiaramente (vd dichiarazioni sul sito) -che seguendo i costruttori Sansone avremmo potuto disarticolare la struttura economica ed operativa facente capo a Riina.”.
    Ed anche questo non fa una piega. Ci sarebbe da precisare pero’ che a Caselli ed agli altri, era stata assicurata la sorveglianza continua dell’appartamento e che la revoca di questa NON e’ stata detta ai giudici se non 15 giorni dopo.

    “All’ interno dell’appartamento dove un mafioso vive con la moglie ed i figli non si tengono oggetti o documenti che implicherebbero un coinvolgimento penale dei figli e della moglie; la mia esperienza mi dice questo, […].”.
    Nulla da eccepire sull’esperienza di Ultimo. Mi manca veramente l’ipotesi che un capo mafia, del livello di Riina, “nasconda” ai suoi familiari il suo essere mafioso per non “sporcarli” con le cose di cui tratta. A me sembra ridicolo. Credo che Riina abbia fatto e faccia quello che ha scelto di fare e secondo me ne va anche fiero. Cosa spera per i suoi figli? Un futuro all’universita’ ed in un’azienda comprata con soldi leciti?
    Ancora. La cassaforte c’era il contenuto no. E se ultimo si fosse sbagliato? Quando Riina e’ stato arrestato aveva con se dei documenti. E se ne avesse avuti anche in casa?
    Infine, sono sicuro della fattura pero’ guarda che cosa strana: i Sansone sono dei costruttori. Hanno sicuramente delle imprese che lavorano per loro. Alla casa di un boss fanno ridipingere con la fattura. Non so se sei meridionale, ma ti assicuro che e’ sempre molto difficile far lavorare le imprese “pulite” facendo fatturare tutto.

    “infine dal nostro punto di osservazione non si vedeva l’abitazione di Riina (circostanza ben conosciuta dal dott. Aliquò – vedi dichiarazioni sul sito)e da altri, quindi anche mantenendo l’osservazione (cosa impossibile e da me comunque non compresa allora)”
    mi fermo un attimo alla frase “non compresa allora”. Si sono davvero capiti male allora. I giudici erano convinti di questo.

    ” non si sarebbe potuto rilevare nessuna frequentazione dell’appartamento quindi mi chiedo di che cosa stiamo parlando???”.
    Parto dalla sua domanda: stiamo parlando del fatto che i giudici NON sono stati avvisati della rimozione della sorveglianza. A tal punto che e’ stata la procura di Caltanissetta (se non ricordo male) ad avvisarli che la famiglia si era trasferita a Corleone: loro NON ne sapevano niente neanche mettendo il telefono sotto osservazione come dici tu.

    Lascio stare la chiusura che mi sembra un’accusa degna ma da fare a questo governo e non a dei giudici (nella persona in particolare di Caselli, che ha subito quel linciaggio civile e morale).

    Come vedi Antonella, non ho tirato in ballo il libro in senso stretto, ho solo ripercorso dei fatti che sono alla portata di tutti. Il libro potra’ poi contornali di eventi piu’ o meno noti e corretti, ma restano i fatti.

    Rispondo anche alle tue osservazioni adesso.
    Negli omissis non ci sono le risposte. Gli omissis li ho messi li per non riportare tantissime cose e per concentrare il discorso solo su cio’ che credevo fossero i fatti salienti (cosi’ come ho provato a fare qualche riga piu’ su).

    Circa Lodato e Bolzoni, non so se stiamo parlando dello stesso processo. Resta il fatto che due imputati (perche’ Bolzoni e Lodato erano tali) sono stati assolti da un’accusa di diffamazione, come dici tu, senza proferire parola o addirittura non presentandosi.
    Stiamo parlando sicuramente di due processi diversi a questo punto.

    Il fatto che Mori, Di Caprio e Subranni abbiano rilasciato versioni diverse non e’ giustificabile visto che, se e’ vero che avevano ruoli diversi, e’ anche vero che sono uno sottoposto dell’altro. Non solo. Ma quello che io volevo mettere in evidenza e probabilmente ci sono riuscito male e’ che lo stesso Mori e lo stesso Ultimo hanno dichiarato cose diverse in periodi diversi ma rispetto a loro stessi (ed e’ questo uno dei sospetti del gip).

    E’ vero, come dici, che il gip Massa sia stata l’unica ad andare avanti in questa cosa. E’ pur vero che le motivazioni degli altri non erano solo riferite alla mancanza di prove certe (che ti ricordo sono sempre piu’ difficili contro i fatti di mafia, grazia ad alcune leggine approvate ad oc da questo governo), ma anche perche’ i tipi erano molto ben referenziati, cioe’ godevano di molta fiducia nell’ambiente. Pero’ io dico che tutti possiamo sbagliare.

    Non ci facciamo deviare da quelle che sono le motivazioni a lato degli accadimenti o del libro. Cerchiamo di guardare i fatti e di interpretarli in maniera piu’ oggettiva. Eliminando gli errori di Lodato ma anche cercando di leggere in maniera critica le affermazioni di Di Caprio o degli altri.

    E se a seguito dello “sfizio” di due giornalisti, dopo 12 anni non si riesce a capire realmente cosa sia successo, credo che ci vorra’ qualcosa in piu’ per farmi pensare che era inutile andare avanti in questa situazione.

    a presto,
    federico

  8. il discorso è piu complicato di come lo fai tu. Le sorveglianze richieste non sono state fatte, ma le richieste da ultimo sono partite (parlo di intercettazioni, non di uomini dentro il furgone che sorvegliavano, visto che le telecamere sarebbero state compromettenti).

    Sul discorso di bolzoni e lodato io non la farei così semplicistica la cosa, perchè il Gip si è basata sulle loro dichiarazioni (e solo su quelle) per portare avanti un processo che neanche i PM volevano. Stiamo parlando di 2 processi diversi, quando parlo di bolzoni. Tu parli del processo per diffamazione, di cui ho letto tutte le dichiarazioni, on line sul sito http://www.capitanoultimo.it e volute proprio da lui, da ultimo), no. Io parlo del processo a ultimo, processo in cui lodato non si è presentato e dovrà ripresentarsi a settembre, e bolzoni è un ammasso di “non so.. non ricordo…”. Ma come! ci vince una causa e non ricorda i fatti?
    Poi che riina portasse dei documenti al momento dell’arresto non risulta, a meno che non l’abbia detto ultimo o i suoi uomini (perchè c’erano solo loro, ad arrestare uno che nessuno voleva in galera, a quanto pare ci vogliono ultimo).

    L’unica promessa che posso farti, è che pubblicherò in una apposita sezione del sito, tutte le testimonianze di tutti, nessuno escluso. Da lì, e non dai libri, si capisce molto di piu. IO ho visto gettare fango su una persona che hanno anche cercato di comprare, e questo non è della filosofia di censurati. Qui stiamo parlando di un carabiniere contro l’arma intera, contro gip e contro PM, perchè ha arrestato riina, anzi, pardon, perchè avrebbe faroveggiato cosa nostra. Scusami ma per nascondere il covo di Riina, non faceva prima a non comunicare dove era? in fondo lo sapeva solo lui e la sua squadra…

    Ad ogni modo, non so se ti sei mai occupato di quetsioni scottanti, ma io, che sono una giornalista neanche iscritta all’ordine, il materiale sui personaggi scomodi, su tangenti, su roba dell’antimafia, non lo tengo a casa. E il mio ragazzo, che vive con me, lo sa bene che lavori sto facendo. Il pericolo c’è, ma è normale. Siamo tutti furbi, solo Riina era scemo. Ovvio che la famiglia (per loro importantissima) non debba per Riina essere implicata. Ovvio che la moglie lo sapeva, e i figli lo sapevano, quello che faceva, ma negli atti pratici, un conto è sapere che mio marito è un mafioso, un conto è dimostrare che lo sono anche io.

    Un conto è sapere che io spulcio materiale antimafia, un conto è dire al mio ragazzo dove ho lasciato tale materiale.
    Ora… come ben sai, io nel campo giornalistico non sono nessuno, e queste accortezze le uso. Dall’altra parte, pensi che Riina è completamente deficiente da mettere in mezzo tutti?

    Ah, altra cosa (sempre se non hai già sentito il processo a Ultimo). Bolzoni si è avalso della facoltà di non rispondere. Ma Bolzoni, che non lavora per censurati, ma per repubblica, non lo sa che il segreto professionale in questioni come questa non può essere usato?

    Per quanto riguarda tutto il resto, ultimo ha chiesto di pubblicare tutti gli atti del processo. Non so come sarà giudicato, ma almeno la verità la capiranno molte persone in più. Compresi i vuoti di memoria che sono stati fondamentali per avviarlo, questo processo.

    Altra cosa e chiudo. Ultimo ha detto che bisogna ascoltare quello che ha da dire per capire come sono andate le cose, giusto? questa cosa può apparire come una forma di presunzione, ma sta di fatto, che riina l’ha preso lui, e non la procura di caltanissetta, i suoi uomini, e non la territoriale di palermo. Ovvio che la sua versione deve essere ascoltata. Ma questa non è usanza dei giornalisti colpevolisti, che fanno solo opinione e non sanno nulla, non perchè sono inferiori, ma perchè quel giorno, in quel posto, non c’erano! E poi scrivono di cose riferite da cialtroni, ma so per certo che nessuno di loro ha mai parlato con ultimo. Questo te lo posso garantire io. E anche ultimo.

    Rimani in attesa, che gli atti del processo li metto on line tutti.
    ciao
    antonella
    P.S. ho avuto uno scambio di email con sandro provvisionato, dove mi scrive VANTANDOSI che lui è stato il primo a riferire che ultimo ha trattato con i mafiosi (ovviamente da dove arrivano queste informazioni non è dato sapere, anche se è in gioco la vita di una persona) e che tali informazioni sono state riprese anche da altri giornalisti (Bolzoni e Lodato), e che lui ha il dente avvelenato con ultimo perchè rappresenta il potere (il potere? sarà per questo che lo incriminano o tentano di farlo). Conclude l’email dicendomi (riporto testuale) che “sei solo una povera sfigata”. Perchè difendo la persona che ha tutti contro? Perchè i giornalisti “veri” non fanno queste cose, loro prendono una posizione e poi elaborano romanzando.
    Per finire, mi ha messo nel filtro dell’antispam.

    Sarà vero che sono una povera sfigata, perchè non prendo i soldi di Rossella (spia della CIA) che mi da la visibilità che ha provvisionato. Sarà vero tutto, ma io il cambio “famoso e pagato da Rossella” con “anonima e serva di nessuno” non lo faccio. E non romanzo su cose serie.
    Un abbraccio
    antonella

  9. ma come possono succedere certe cose ? e che bell’esempio è per il futuro? certo che ci vuole coraggio!
    saluti sparsi

  10. rinviato al 3 maggio fonte AGI

    MAFIA: COVO RIINA, RINVIATO PROCESSO A MORI E “ULTIMO”(AGI) – Palermo, 7 apr. – E’ stato rinviato al 3 maggio davanti alla terza sezione del Tribunale di Palermo il processo al direttore del Sisde Mario Mori e al tenente colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, noto un tempo come “capitano Ultimo”, accusati di favoreggiamento di Cosa Nostra per la vicenda della manca perquisizione della villa di via Bernini dove abitava il boss mafioso Toto’ Riina, subito dopo la sua cattura a Palermo il 15 gennaio del 1993. Lo ha deciso il giudice monocratico Silvana Saguto, davanti alla quale il gup Marco Mazzeo il 18 febbraio scorso aveva rinviato a giudizio Mori e De Caprio. Il giudice Saguto ha dato atto che per il tipo di reato contestato e’ competente il Tribunale in composizione collegiale, e ha riassegnato il processo alla terza sezione penale, che terra’ la prima udienza il 3 maggio.

  11. Sono rammaricato per Capitano Ultimo a cui desidero comunicare la mia personale solidarietà. Non conosco il Ten.Col. ma conosco la Benemerita Arma dei Carabinieri che mi ha onorato di essere un suo A.U.C. : non credo che un Ufficiale dei Carabinieri provi piacere a vedere la sua figura strumentalizzata in questo modo osceno da alcune forze politiche (bisogna appurare se l’impiego della figura del Capitano Ultimo sia stata autorizzata dalle Direzioni politiche del/i partito/i che stanno dietro questa organizzazione). Capitano Ultimo è un Ufficiale dei Carabinieri che ha svolto in maniera encomiabile il proprio lavoro e che può aver commesso degli errori puramente formali nell’adempimento del proprio dovere : credo che per questo e solo per questo oggi sia al centro di un discusso procedimento a suo carico.I miei migliori ossequi e la mia ammirazione al Capitano Ultimo.
    P.S.: Capitano Ultimo è ancora un Ufficiale del Carabinieri ed il diritto civile e militare vieta ai militari in servizio di occuparsi attivamente di politica. Pertanto : DIFFIDATE DI TUTTE LE AFFERMAZIONI POLITICHE CHE VENGONO MESSE IN BOCCA A CAPITANO ULTIMO PER PERORARE LA CAUSA DEGLI ANARCHICI-COMUNISTI.
    Un UFFICIALE DELL’ESERCITO NON PUO’ PER SUA NATURA ESSERE UN ANARCHICO. Onore al merito all’Esercito Italiano.

  12. grazie, comunque vada, sarò dalla tua parte, perchè la verità processuale e la tua sono due cose diverse

  13. il “Censurati.it” era inteso che sul vostro sito sarebbero state censurete tutte le opinioni diverse dalle vostre???
    Ho notato che il mio messaggio è sparito dopo poche ore. Forse perchè ho fatto riferimento a soprusi subiti da qualche collega di ultimo….[…]
    […]
    Ed io vivo nella “civilissima Bologna non a Napoli o Palermo, dove la percentuale di corruzzione è sicuramente, se non all’ordine del giorno, molto più accentuata. Quindi non fate le vittime. Censuratimi pure ma tanto …non cambia
    – Daniele-

    sono state tagliate delle frasi, il motivo è spiegato in un post a parte
    Antonella

  14. non faccio che ripetere le solite raccomandazioni, ma a quanto pare nessuno ascolta, tutti urlano e nessuno ascolta.

    Se si deve parlare e diffamare qualcuno, è di rigore la registrazione (login, si chiama), con email vera dove verrà spedita la password con cui entrare.

    In caso qualcuno se la voglia prendere con censurati, io giro le querele alla persona che ha postato calunnie.

    Se poi si vuole sparare a zero da anonimi, si faccia pure, ma non qui, non sul mio sito e non a spese mie.

    saluti
    antonella

  15. guarda che io notoriamente ho una certa allergia alle divise in genere, non trovo pulite tutte le forze dell’ordine, e insisto nel dire che Ultimo non ha dovuto lottare solo contro la mafia, ma si deve difendere dall’arma stessa.
    Io non difendo mai, a priori, un uomo in divisa. Anzi… Ultimo però non è l’arma dei carabinieri, ma un uomo che ha cercato di fare il suo lavoro e non gli permettono di farlo fino in fondo.
    Spero che queste battaglie laterali non gli tolgano la forza per continuare le sue operazioni anticrimine.
    saluti
    antonella
    p.s. il suo nome in chiaro è stato fatto per la prima volta dall’arma dei carabinieri in un comunicato stampa, non dai giornalisti.

  16. il nome è tutto un programma magari se andate a scavare è parente
    di qualche politico o pezzo da 90

  17. Certo è stato un gravissimo errore lasciare incustodita per diversi giorni la villa di un capomafia dello spessore di Salvatore Riina,in Italia c’è anche il legittimo sospetto d’illegalità,ed io che sono di palermo vi dico che ci sono i poliziotti corrotti,quelli minacciati,quelli che usano la divisa per copertura e quelli che si fanno i fatti propri.Perchè è stata lasciata incustodita la villa?
    Qualcosa di importante doveva sparire,qualche pezzo grosso non doveva figurare;io comunque un idea ce l’ho:potete chiederlo0 ad andreotti o a Berlusconi.Hsta la victoria siempre.

  18. Dovevi propio crescere nelle vie della bella Palermo per renderti conto che quello che dici è una grande fesseria.Vieni a Palermo e fatti fare uno Scippo,Dopo 6 ore il tuo nome è sul Giornale di Sicilia ma se la denuncia l’ha fatta in questura come fa il giornale a sapere tutto? Figura ti cosa succederebbe se dovessero sparire informazioni importanti che possono toccare persone che ci governano o che ci hanno governato.Apri gli occhi.

  19. Capitano Ultimo ne uscirai a TESTA ALTA, come sempre ha fatto e come sempre farai. E’ una storia che non regge, e c’è Provenzano dietro tutto questo. Gli ha fatto comodo l’arresto di Riina, ma vuole lo stesso vendetta. In questa vita e nell’altra tu sei ULTIMO.

  20. Ho letto l’articolo di Marco Travaglio sull’ultimo numero di Micromega nel quale avveniva una descrizione degli eventi legati ai giorni successivi alla cattura di Riina. Pare che ci sia stato un corto circuito di informazioni tra Procura e Arma dei Carabinieri. Sicuramente l’ex Capitano Ultimo (pare che ora sia Tenente Colonello) Insieme all’attuale Capo del Sismi Mori abbiamo usato una strategia poco chiara nella gestione del covo di Riina. Sicuramente non c’e’ nessuna collusione tra questi esponenti dell’Arma e i mafiosi, ma hanno agito in modo strano. La cosa più strana era ed è tuttora purtroppo l’ambiguità delle istituzioni nel rapporto con la mafia. Chi ha cercato di mettere le mani in quel vespaio purtroppo ha dovuto pagare qualche prezzo in termini d’immagine e d’onorabilità. Molti altri hanno lasciato la propria vita in quella regione. Non so come finirà la vicenda del covo di Riina, ma spero che tutto si risolverà per il meglio per Ultimo e Mori.

  21. Vorrei sapere dal capitano ultimo che è un maestro di procedure investigative come è andata l’indagine su Barillà che è rimasto in galera innocente 7 anni grazie alle sue indagini ?
    Per colmo delle coincidenze della sorte, uno dei carabinieri che pedinava “l’uomo sbagliato”, cioè il Daniele Baroni della fiction, era proprio quel capitano “ultimo” che oltre ad avere arrestato Totò Riina il 15 gennaio 1993 divenne a sua volta protagonista di un fortunato serial Rai.Tanto che lo stesso Barillà ha raccontato con una punta di amara auto ironia che quando lui venne a sapere la cosa dai giornali mentre ancora si trovava in uno dei 24 penitenziari che gli venne fatto girare dall’amministrazione di via Arenula dell’epoca, disse al suo avvocato questa frase: “prima di sconfessare la testimonianza di un eroe come lui mi faranno fare altri quattro anni di galera”. Cosa che puntualmente avvenne.
    E’ ora che cadano i miti Walter

  22. Il fine non giustifica i mezzi, le regole ci sono e vanno rispettate, che Ultimo vada a guardare in faccia Barillà dopo che per arrivare ad un suo scopo ha rovinato la vita ad un’uomo. Il mito non da diritti, in una nazione civile è meglio un delinquente libero che un’innocente in galera. Peggio è creare un mito non rispettando le regole, figurarsi calpestandole per raggiungere lo scopo. I miti lasciamoli al cinema, la vita non è una fiction. e dovrebe vergognarsi un Membro dell’Arma a criticare un magistrato quando lui ha agito al difuori delle regole per arrivare allo scopo. Barillà docet.

  23. macchè fortuna questo Sig. Barillà pare che il suo avvocato abbia richiesto ancora più soldi per risarcilo bene bene…
    mi viene da pensare: ma solo per questo signore innocente si mobilita questa publicità a suon di quattrini? sapete quanti innocenti hanno pagato colpe non sue e prendono ancora dei gran calci dalle istituzioni? io sono uno di questi eppure non mi do’ per vinto combatto per un mondo migliore e meno corrotto. Avevo 18anni ed 1mese quando mi accusarono di tentata rapina e tentato omicidio ed ho conosciuto nei 2anni e 10mesi di carcere che mi sono fatto nel Sud tante persone che per strategia alcuni dicevano di essere innocenti altri che si vantavano di cose fatte e poi spifferate dai compagni di cella ma non mi risulta nessuno dei veri innocenti riconosciuti di essere stati risarciti coi fiocchi eh eh neanche TopoGigio crede più a queste cose regazzi aprite gli okki io ormai i miei anni me li sono fatti e per me vivere o morire non mi tocca nei minimi sentimenti, ma per voi lo dico per voi attenti ai gioki dei media ai loro intrecci ed aggiungo sapete come funziona un arresto ? ve lo spiego io che l’ho vissuto dopo le loro indagini e balle varie la polizia o cc o chi ha questa facoltà di farlo arresta la persona viene condotta nel carcere e passa tutto al giusdice istruttore da questo momento chi ha fatto l’arresto non centra più nulla si dovrebbe seguire la prassi del segreto istruttorio che quasi mai è un segreto eh eh ed io lo sò perchè con me hanno fatto il segreto di pulcinella prima mi hanno fatto la causa nei bar e poi al tribunale 🙂 una volta che il giudice istruttore rinvia a giudizio passa tutto al Publico Ministero che si studia bene bene il modo di incu*arti e allora mi chiedo che centra “ultimo” coi 7 anni e vari mesi di Barillà ? ammettendo che abbia fatto una indagine sbagliata poi nn è stato più responsabile lui ma il giudice istruttore non è difficile capire sta cosa..ragioniamo in modo logico e leale. mi fermo quà che se mi racconto ci vuole una enciclopedia … Cordialmente

  24. A causa di un intercettazzione telefonica ho subito accuse e processi che, fortunatamente, si sono risolti bene. Tuttavia ho provato sulla mia pelle ( e sulle mie tasche!) quanto può costare un errore giudiziario. Non stento a credere che molti subiscano l’umiliazione del carcere per errore e quando uno non può permettersi un buon avvocato non è facile dimostrare la propria innocenza …
    Tuttavia io non assolverei con tanta leggerezza le forze dell’ordine, perchè per esperienza personale (mio padre ere un dipendente del ministero della difesa!)so che sono pieni di pregiudizi, spesso sono aniamati da interesssi personali e non sono mai obiettivi. I P.M. basano le loro accuse su quanto viene loro riferito, i giudici e gli avvocati fanno il resto.
    Se non esistesse un diritto di procedura penale da rispettare, inderogabilmente, gli errori giudiziari si moltiplicherebbero e gli innocenti in carcere sarebbero sicuramente più numerosi.
    Non ha senso arrestare un innocente e poi risarcirlo con otto miliardi, bisogna lavorare con scrupolo e perizia in quanto si eviterebbe di danneggiare il prossimo e di svuotare le già misere casse dello stato. Forse sarebbe meglio lasciare un possibile delinquente libero, intanto diciamoci la verità, l’arresto di Riina e Co. ci ha liberato dalla mafia?
    Bisogna insegnare la cultura dell’onestà, perchè tutti parlano bene, ma di fatto non fanno nulla per contrapporsi alla mafia
    Io sono calabrese e quando vado in vacanza al mio paese so quali sono i cosiddetti “mafiosi”, lo sanno tutti, ma tutti tacciono …per paura? per interessse?
    La mafia non si combatte scavalcando le procedure, altrimenti ci si pone sullo stesso piano.

  25. ciao carissimo
    tutti sanno che l’ordine di perquisizione deve per forza darlo il magistrato. Ho pubblicato anche l’interrogatorio a caselli, ma nessuno l’ha letto, nessuno! La campagna denigratoria continua, ma l’italia, si sa, è colpaevolista, tutti che dicono “poteva fare, poteva dire”…..
    Pazienza, beati gli oppressi, no? 🙂
    cmq, a parte tutto, che tanto si parla al vento, mi pare… (tra l’altro, il fatto che il giorno stesso del processo si trsemetta un film che possa buttare ultieriore fango su ultimo e non sul giudice che ha messo dentro una persona innocente, mi sembra abbastanza rilevante.
    Chiamami ogni tanto, ah, se passi per roma mi raccomando fermati da noi qualche giorno
    saluti
    antonella

  26. i tuoi giudizi si fondano sulle fiction?
    avrei voluto dirti un po’ di cose, riguardo il caso di ultimo e riina, ma è intile parlare con chi guarda le fiction e pensa che sono oro colato.

    Io non ho visto neanche quella di ultimo, ho letto atti dei processi, e i 7 anni di galera non li ha dati ultimo, ma un giudice.

    Questa è la piu abile campagna denigratoria a cui assisto. La piu abile. Rispondono a una fiction con una fiction, tentando di influenzare giudici e opinione pubblica, e a quanto vedo ci sono riusciti.

    Che speranze ha di uscirne indenne ultimo? che badate bene, non è un eroe, è solo un uomo che a 34 anni ha preso un capomafia (cosa che non mi sembra sia riuscita ai suoi predecessori) e che prima di arrivare a questo ha fatto la sua gavetta, consegnando alla giustizia persone che riteneva colpevoli di qualcosa. Non è un ufficiale dell’arma che decide chi deve stare in galera e chi no.

    Nei CC si seguono procededure
    però… ma che parlo a fare, adesso faccio una fiction, così la gente FORSE capisce.

  27. A qualcuno è mai venuto in mente come si diventa giudici, pubblici ministeri ? é una gara ? un concorso a chi sa di più ? a chi è più bravo ? etc. Lo sapete perchè i tribunali sono pieni di periti ed esperti ? Lo sapete che a un giudice, che non sa un accidente di niente, alla fine non gli resta che prendere per buona la dichiarazione dei suoi periti ? Se i periti di tutte le parti non sono d’accordo abbiamo le famose indagini eterne italiane ? Se hai i soldi hai il perito e l’avvocato. Franzoni docet. Walter

  28. avresti stroncato la mafia, eh? mica come ultimo, che ha preso Riina rischiando la pelle mentre la gente stava a giocare ai quiz televisivi!

    Scusa il tono polemico, ma come fai a pensare che, specie dopo la sua lettera pubblicata, ultimo sia stato così stupido da non prendere tutti gli accorgimenti? Ma un minimo di intelligenza gliela vogliamo concedere o no? A lui e a Riina, che, se come tutte le persone inteligenti tanto da creare una struttura così potente, l’ultima cosa che avrebbe dovuto fare era nascondere materiale incriminato in casa dove vive la famiglia, moglie e figli.

    Io così scemo da rischiare di mettere tutti i documenti nella sua abitazione non ce lo faccio. Perfino io i documenti di casi scottanti non li tengo mai a casa, ma in posti diversi in case diverse di gente fidata, che frequento poco e di cui non ho neanche il nome registrato sul telefono.

    Se le paranoie vengono a me solo per tutelare informatori, vuoi che Riina non prende accorgimenti?

    mah..

  29. Mia moglie, per aver segnalato intrallazzi amministrativi contabili ai suoi superiori ed aver collaborato con gli inquirenti è stata:
    1.- demansionata e dequalificata;
    2.- le hanno cambiato le chiavi dell’ufficio;
    3.- non poteva più accedere al proprio ufficio in quanto dichiarata
    “area riservata” e non era compresa nell’elenco;
    4.- I Carabinieri intervenuti sono stati indagati per falso;
    5.- presso un Ospedale militare è stata ritenuta “inidonea al
    servizio”;
    6.- Segnalata alla Motorizzazione ed alle Prefetture su un dubbio “di
    poter essere pericolosa per la società“;
    7 .- Sottoposta a revisione patente di guida;
    8.- licenziata perchè ritenuta sic et sempliciter da un Colonnello inidonea a qualsiasi proficuo lavoro;
    Sono stati da subito interessati e documentalmente informati tutti i diretti superiori compresi il Capo di Stato Maggiore della Marina e della Difesa, nonchè il Presidente del consiglio, il Vice Presidente del Consiglio e, per ultimo, ma non per ultimo, il Presidente della Repubblica.
    Sono state altresì informate le tre Organizzazioni Centrali Sindacali.
    Tutti i resposnabili sono stati denunciati penalmente alla locale Procura, e solo per uno,(sic!) è appena iniziato il dibattimento, per gli altri invece, il PM cerca di proscioglierli con motivazione vuota e omissiva.
    Difesi a gratis dall’Avvocatura dello Stato ( che pago anch’io);
    Oggi i giornali riportano la sentenza del giudice del lavoro e,
    da La gazzetta del mezzogiorno, Il Corriere della Sera, La Stampa, Il Secolo XIX, la Nazione e qualt’altro, si legge:

    Mobbing: condannata la Marina militare
    Il Tribunale del lavoro di La Spezia con una sentenza di primo grado ha ordinato il risarcimento di 266mila euro a favore di una donna di 45 anni, dipendente civile del circolo sottufficiali. È un caso iniziato nel ‘99
    LA SPEZIA – Una donna spezzina ha vinto la prima battaglia per mobbing contro la Marina Militare italiana, giudicata responsabile di aver tollerato che a suo danno venissero assunti atteggiamenti persecutori. Il Tribunale del lavoro della Spezia, con una sentenza del giudice Pasqualina Fortunato, ha riconosciute le ragioni di Mirella D’Amico, condannando la Marina a pagarle 266 mila euro di risarcimento.
    La spezzina, 45 anni, non è una militare. È una dipendente civile del circolo sottufficiali, della Spezia. Dal 1999 lamenta di aver subito maltrattamenti e prevaricazioni, che le hanno procurato malessere, ansia, difficoltà nei rapporti sociali e nella vita privata, spegnendo il suo sorriso e il suo entusiasmo.
    Il giudice ha accolto la sua tesi, e ha condannato la Marina Militare a rifonderle 266mila euro, oltre al pagamento delle spese legali. Ha pesato sulla sentenza il fatto che la donna avesse tentato di far intervenire i dirigenti del circolo, segnalando il trattamento subito, ma senza ricevere attenzione. Davanti al giudice, la dipendente ha sostenuto di essersi ammalata, e di avere riportato danno esistenziale, il cosiddetto danno biologico, che deriva dalla perdita della stima di sé e dall’angoscia di doversi ripresentare in un ambiente di lavoro ostile.
    Si tratta di un primo grado di giudizio, che conferma un precedente pronunciamento del tribunale, che aveva assegnato a titolo provvisorio una somma di risarcimento alla ricorrente.
    Mirella D’Amico aveva raccontato il suo caso anche in televisione, decisa ad arrivare ad una sentenza.

    13/5/2005

    D’altra parte è vero che quando si va al circo non si può scegliere lo spettacolo, ma è altrettanto vero che mia moglie, voleva solo andare a lavorare “onestamente” e che la mafia quindi, NON E’ SOLO quella di RIINA e quando te la calano addosso, come la storia sopra esposta, non fa alcuna differenza tra chi porta la coppola e chi l’ipocrisia di uno Stato che si dimostra Caino con i suoi figli migliori.

    Mi firmo in chiaro perchè li combatto, con le mie armi spuntate, a viso aperto nonostante sia stato raggiunto da “intimidazioni”, continuo a non aver paura dei vermi!!

    Nunzio Cifelli
    Via Di Murlo,12
    La Spezia

  30. Forse la magistratura piu tosto che cercare di arrestare i mafiosi,i terroristi ,e tutta la deliquenza che dilaga in Italia ,spesso e volentieri trova piu facile procedre con chi la COMBATTE .Sarebbe meglio che l arma e lo stato difedessero molto di piu i sui CARABINIERI sul campo e non in televisione con quelle orrende tele novelle.

  31. vergonati…solo questo posso dire…non ho parole tanto è lo schifo.
    non kontinuare a aprire la bocca solo per farci entrare l’aria.
    qua nessuno sa la verità,non siamo neanke tenuti a saperla,possimo solo ipotizzare,e con il poco che sappiamo commentare,ma sempre portando rispetto e senza nuocere a nessuno.
    ricordatelo.
    tu non hai ancora capito da che parte stare e come gira il mondo.
    -ingrid-

  32. e non so quanto ci abbia guadagnato mio *****, che al tempo della cattura del Riina è stato incaricato di costruire una cella di massima sicurezza, un vero e proprio bunker tutta per il mafioso in questione!
    …Sicuramente una bella cifra, ci puoi scommettere!!

    A te, invece, quanto t’hanno dato?? Solo un processo?!

    Io per essermi ribellata alle convinzioni educative di questo *****, ho meritato, oltre ai 29 anni di lotte personali con lo stesso,

    -anche d’esser licenziata ILLEGALMENTE e frodata del mio stipendio,

    -picchiata gravemente nella sua stessa ditta quattro giorni prima dell’udienza sindacale che avevo instaurato contro di lui,

    -calunniata dai suoi scagnozzi,

    -arrestata ILLEGALMENTE con tanto di orari falsificati di tre ore ed anche certificato medico falso perchè non risultasse l’aggressione,

    -seguirono poi occultamenti a cerchio d’onda delle sole tre prove scagionanti per me dal primo avvocato difensore al dodicesimo,

    -senza contare le indagini preliminari infedeli,

    -udienze preliminari fallaci,

    -istanze, esposti e scioperi della fame ignorati,

    -tentati raggiri e pesantissime minacce perchè io non deponga o deponga il falso,

    -denunce depistate, insabbiate, archiviate a tutela esclusivamente del crimine perpetuato,

    -dibattimento d’esclusione per cui dell’aggressione che ho subito dicono che “non sussiste il fatto” che è sulle foto segnaletiche così evidente quanto ari-occultate,

    -sventate (da me sola) ennesime tentate truffe e incidenti non proprio casuali di cui la Procura informata non gliene può fregar di meno, come non gliene frega delle trascrizioni agli atti che ho contestato quali false ed atte ad imboscare anche le mnacce subite in Questura e che ha registrato tra le novanta cassette che ho degli abusi e soprusi,

    -si arriva dopo circa cinque anni al dibattimento che mi vede imputata e che definitivamente decreta che le mie prove richieste (impronte digitali, tabulati telefonici e foto segnaletiche): “OCCULTATE ERANO ED OCCULTATE RREMANGONO” e si è pronunciata l’omertà statale per cui risulta dei gravi capi d’accusa che hanno tentato in ogni modo d’attribuirmi per condannarmi ingiustamente, ma che a causa della mia “faccia di mattone” (!!!) non sono riusciti nell’intento …per cui “non sussiste” neanche quest’altro fatto!!

    -infine io non posso neanche farmi risarcire su niente di niente di niente!

    Allora tu,
    che hai azzardato d’arrestarlo,
    di che ti preoccupi (!) del tuo nome infangato?

    Non fartene un problema!
    QUESTA E’ REGOLARE AMMINISTRAZIONE DELL’INGIUSTIZIA!

    Nonostante hai tutta la mia comprensione, quale il mal capitato di turno, l’ingenuo che crede che la giustizia trionfa sempre e per tal motivo ha arrischiato con tutto il suo coraggio la miglior tattica che ha creduto opportuna, mi trovo ad avvertirti: come vedi, hai ben poco da sperare dato che tutta questa gente attenta alle fiction e alla realtà allo stesso modo di spettatore e così se ne sta mentre la MAFIA fa il suo mestiere in nome e per conto dello stesso popolo italiano che solo da casa brama giustizia, solo per avere qualcosa di cui parlare per farne bei discorsi, questi non ci saranno al tuo processo a fa’ tutte ste recriminazioni!

    Io verrei a testimoniare di quale colossale beffa è la futile accusa che hanno mosso contro di te per fartela PAGARE, solo per infangarti e farti pentire di aver fatto un atto storico, non di certo perchè lo Stato non permette violazioni al codice di procedura essendo che il mi fascicolo d’irregolarità ne ha da vendere e li spaccia!
    Purtroppo credo che m’ammazzano prima, giacchè io vada ancora “baccaiando” per i fatti miei e perchè, pure se fossi ancora viva, non ci sarà una considerevole massa a proteggerci entrambi e se ne fotte lo Stato d’ogni tua prova, figuriamoci se mi vuol sentire!

    Dunque, fatti la croce (!!) e sappi che tra cinque anni diranno (se hai prove inconfutabili atti a smontare le accuse e non ti farai schiacciare prima dai contorni), occultando di tutto di più, che “non sussiste un c*z*o”!!

    ..Tanto gli mettono nome verità processuale
    e delle tue pene, dei tuoi dolori e delusioni
    per l’infamia e la vergogna calate
    su quello che credevi essere
    la cosa migliore che tu abbia mai fatto
    per il coraggio di profetizzare
    una singolare filofia e per l’astuzia mostrata,
    quando (e ti auguro mai) anche tanti conoscenti
    e perfino gli amici ti guarderanno storto e non fieri
    allora, la magistratura avrà solo chiuso il fascicolo!

    L’hanno aperto senza sforzo e lo richiudono allo stesso modo, se non troveranno di condannarti e così, poi, a mio ***** gli ordineranno una bella cella americana fatta apposta per te (!) e alla fin fine di quella originale cospiqua cifra ci avrà guadagnato anche il doppio sulla tua pelle!

    Preparati!! Il peggio dell’avventura che t’hanno assegnato con quel numero di procedimento deve ancora venire, però, mi raccomando: non dargliela vinta! Sappi che la filosofia che ti ha mosso deve sorreggerti fino alla fine di questo travaglio e anche dopo, soprattutto, qualora ti sentirai solo: abbracciala più forte che mai!

    “Beati gli ultimi perchè saranno i primi…” allora non mi resta che dirti: beato te, che ti sei meritato questo nome e hai una speranza!!
    A me hanno tolto il nome e sepolto viva la speranza (respira ancora, ma s’affatica troppo)!

    Congratulazioni… anche per il trafiletto in neretto qui sotto ad ogni pagina del sito!

    Al. Ma.

  33. 1997-capito in una Srl, mi chiedo come mai abbiano assunto per un ruolo così importante come quello di capo contabile amministrativo una persona senza esperienza come me.
    Lo scopro a mie spese, subito dopo il primo mese, mi è sembrato strano che l’azienda non pagasse nemmeno le fatture da 20.000 lire, dopo tre mesi, ho capito che cosa c’era sotto, ho cominciato a far tardi la sera, ho raccolto più prove io che i finanzieri quando è crollato tutto il castellino che si erano fatti.
    A marzo ’98, sono andata da un avvocato, non mi sentivo sicura, con le prove che avevo raccolto. Sentitomi, il suo suggerimento è stato quello di cercare un altro posto, starmene zitta e andarmene al più presto, quando fossi stata fuori, al fallimento (che c’è stato puntualmente sei mesi dopo, come pronosticato da me) dell’azienda avrei fatto denuncia.
    Ad aprile, tentano di corrompermi con un cospiquo aumento di stipendio,per farmi stare zitta, rifiuto. A fine maggio mi arrivano quattro fatture false che avrei dovuto fare, ho guardato le bolle delle merci ed è saltato fuori che dei macchinari, di portata non indifferente, erano usciti durante la notte per manutenzione, peccato che la mattina erano di nuovo in perfetta funzione. Al mio rifiuto, motivato dalla falsità delle fatture, di eseguirle, mi sono ritrovata come se mi avessero licenziata anche se ero ancora all’interno. Uno squalo aveva preso in mano la situazione finanziaria aziendale, io mi sono ritrovata a smistare la posta, non avevo più possibilità di vedere nulla, di fare null’altro.
    Me ne sono andata un mese dopo e per ricevere la liquidazione mi ci sono voluti 4 mesi.
    Quando l’azienda è fallita, è risultato che era intestata ad un morto, ma non si è indagato più di tanto, non hanno chiamato il contabile (ossia me) a testimoniare, dopo qualche mese, da fonte più che certa ho saputo che i reali proprietari dell’azienda avevano pagato e per bene alcuni finanzieri per affossare l’inchiesta.
    Fine delle mie denuncie, a chi denuncio ad un morto? e non hanno mai pagato a nessuno i soldi della liquidazione.
    2003. Navigando su internet, entro in un sito di gioco, dove vanno anche i ragazzini, e scopro che c’è qualcuno che utilizza tali giochi per scopi illeciti (sospetto della pedofilia dietro a tutto), mi metto nei pasticci cercando di salvare il salvabile, come ho fatto nel ’97. Cerco di contattare i gestori del sito e cerco di fargli capire non solo la mia situazione ma anche quella di altre persone, non ho risposte positive, mi metto ad indagare per i conti miei, neutralizzo due cracker, a settembre ho abbastanza prove, ma i miei guai sono appena cominciati, cominciano le telefonate anonime al telefono di casa (peccato che il numero è privato, e nessuno in internet lo sa). Mio marito sospetta un amante, anche se non ne ho mai avuto il bisogno e non ne ho mai avuti, nè in internet nè fuori, ma il dubbio è lecito, visto la situazione, a dicembre mi trovo un tipo fuori casa che mi strimpella quasi tutto il giorno al citofono per farlo entrare, il tipo è uno che purtroppo ho conosciuto in quel gioco e a cui non ho mai dato l’indirizzo di casa. Dopo di questo, da gennaio a luglio 2004, il mio adsl viene costantemente bloccato, un giorno sì e tre giorni no (ci impiegano due giorni per sistemarlo), a luglio mi vedo pure il telefono bloccato per qualche giorno, la motivazione non si è mai saputa. Vado a fare una denuncia alla postale, vengo trattata come una terrorista, le prove raccolte loro non li evidenziano, sul mio pc si vede tutto, mi dicono che non posso fare denuncia perchè è successo tutto all’interno di un gioco e la legge non lo permette, e le conversazioni messangers? non si leggono quindi non ho prove, visto che non posso fare denuncia in nessun modo se non perchè il mio telefono probabilmente ha qualcosa che non va, sicuramente dei semplicissimi guasti tecnici, e non perchè c’è un hacker, lamer, cracker, non so chi diamine sia che continua a molestarmi in internet e fuori, chiedo di poter effettuare almeno quella denuncia e chiedo anche che di poter denunciare i gestori del sito del gioco perchè consapevoli di ciò che accade dentro. Mi fanno fare, svogliatamente e non di poco, la denuncia per il controllo del telefono.
    A settembre 2004, qualcuno si diverte a cambiare i miei dati nei db della Telecom, le bollette non arrivano, il telefono mi viene bloccato ogni due mesi, quando telefono e chiedo informazioni, nei db compare sempre un indirizzo diverso. Un mese e mezzo fa, qualcuno mi contatta su messangers e minaccia la mia famiglia, secondo voi posso fare denuncia?…macchè non ho i log quindi non posso fare denuncia, le prove le devo portare io, semplice cittadina che non ho i mezzi per indagare a fondo come se fossi un hacker, perchè certi programmi sono illegali e quindi non utilizzabili da me, mentre loro che li hanno si scocciano se devono indagare.

    Anche questa è mafia, non ho nulla contro il lavoro del tenente colonnello, è solo una mia esperienza personale. Penso che lui abbia fatto il suo lavoro e che lo abbia compiuto come meglio abbia creduto e potuto visto la legalità a cui è obbligato, ma purtroppo nelle forze dell’ordine ci sono alcuni elementi che vengono pagati dalla mafia per insabbiare le indagini, deviarle su sospetti che non c’entrano nulla, in modo da nascondersi per bene e quando il sospetto viene scagionato loro sono liberi in tutti i sensi poichè ormai o i termini di presentazione per il reato sono scaduti o per altre ragioni. La mafia è molto potente e sono d’accordo con qualcuno quando dice che è la testa delle persone che deve cambiare prima di tutto.

  34. Sig. Cap Ultimo,
    l’ ingiustizia, nel nostro Paese, è diventata legge: di cos’altro , dovremmo meravigliarci, ancora?
    E poi, mi chiedo? Quale nuovo governo? E’ sempre la stessa pasta, a formarlo e fra loro , non si mordono. Essi , sono i nostri veri nemici, imperdonabili in quanto nostri connazionali, da noi purtroppo eletti (essendo stati raggirati in varie maniere, gli elettori, non hanno alternative).Fossi in loro, tornerei a studiare la Storia ,in modo che vedano poi come potrebbero andare a finire, dopo aver sguazzato alle nostre spalle. Non è forse vero che la Storia , è maestra di vita? Forse , i nostri politicanti, avevano voti piuttosto bassi, in questa materia…Un corso d’aggiornamento potrebbe esser loro utile?

  35. e perchè non hanno controllato anche la casa di riina?bastava scegliere un’altra posizione,Ma a chi vuole fare fesso il sign.ultimo.

  36. Sono un collega del Ten. Col. in questione io presto servizio in una zona che non si discosta molto dalla provincia di palermo per difficoltà di lavoro; in quanto sono nella terra del famoso boss detto “u Tiraddrittu” e dei famosi sequestri degli anni 70-80 e si perchè se vi chiedete chi sia probabilmente siete tutti buoni a parlare anzichè studiare la storia della nostra beneamata nazione. Ebbene io offro la mia solidarietà a tutti gli imputati in un processo finchè essi non siano condannati LA LEGGE DICE CHE NON SI E’ COLPEVOLI FINO ALLA CONDANNA nell’ultimo grado del procedimento giudiziario. io al contrario di molti di voi leggo giornali libri ecc. potrei dare il mio parere in merito alla questione ma credo nella giustizia italiana e so che finirà tutto per il meglio, anche se errare umanum est (e non per questo non si finisce in galera comunque). Finisco con il dire che la mafia c’è ovunque in tutti i settori ma mentre voi guardate fiction sperate che il tizio di turno scavicchi ma non apre il pacco e magari accende qualche risposta c’è gente che lavora 12-18-24 ore al giorno per fare il proprio dovere e farlo al meglio e io che sono l’ultima ruota del carro dell’istituzione posso dire che continuerò a farlo anche se qualcuno odia le divise oppure pensa che si poteva fare cosi anzichè cosi.
    Saluti

  37. certo che errori ne sono stati fatti,ultimo e una persona che ha saputo fare ciò che gli riesciva meglio,altri lo hanno strumentalizzato il signore che si volge come paladino dell’ingiustizia,faccia psce con se stesso,avvolte la paura ti porta oltre il buio del timore,certo che se ne potrebbe dire,vero uomo sbagliato?ma quale quesito si potrebbe risolvere?il coraggio di nascondersi per un errore l’ai avuto,ma chi e il personaggio

  38. ultimo può fare e dire molto,il suo silenzio l’ha portato a essere il bersaglio,però dovrebbe dire ai suoi collighi come si fa il proprio dovere e come si accetta l’errore altrui ,posso dire che la fiction e tale e rimarrà cosi,non c’è nulla che può riparare un errore voluto,ma che il noto paladino stia quieto,non sempre si sbaglia,e magari chissà che esca un calcio di rigore all’ultimo secondo,la vigliaccheria e propria del solitario e meschino,paladino come ti ci senti?
    evviva il risarcimento,evviva la giustizia,che errore averci creduto qusta volta.
    tu sei come ultimo,a differenza che lui e cascato in gioco vergognoso,che paga con l’insulto di aver tradito il giuramento fatto inizialmente,tu ne sei invece preso di essere quel personaggio che ti hanno appioppato,che tante persone buone non godono,però hanno in corpo un anima per l’ingiustizia subita,a te ls gloria e i soldi ti accompagnerò sempre una preoccupazione,di sapere che sei un nullo e solo.

  39. ho letto e visto nella fiction quanto mi basta per dire che sono sconcertato,non per la visione del film,ma per l’ipocrisia che si è voluto fare vedere al pubblico,1*-si deve dire che il signor sbagliato e di origini calabresi,che diversamente gli è morto il padre e non la madre,che suo padre era un uomo che viveva in un contesto familiare ben diverso di come ha voluto far intendere il signore innocente,che poi nabbiano avuto tutta questa fortuna prima del suo arresto sono delle falsità abnormi vero?povero,si è venduto tutto per gli avvocati,dovrebbe dire a lettera aperta cosa,oppure si vergogna di dire chi era?Alla prossima innocente,c’è molto da dirsi-.

  40. ho letto e visto nella fiction quanto mi basta per dire che sono sconcertato,non per la visione del film,ma per l’ipocrisia che si è voluto fare vedere al pubblico,1*-si deve dire che il signor sbagliato e di origini calabresi,che diversamente gli è morto il padre e non la madre,che suo padre era un uomo che viveva in un contesto familiare ben diverso di come ha voluto far intendere il signore innocente,che poi nabbiano avuto tutta questa fortuna prima del suo arresto sono delle falsità abnormi vero?povero,si è venduto tutto per gli avvocati,dovrebbe dire a lettera aperta cosa,oppure si vergogna di dire chi era?Alla prossima innocente,c’è molto da dirsi-.

  41. ho letto e visto nella fiction quanto mi basta per dire che sono sconcertato,non per la visione del film,ma per l’ipocrisia che si è voluto fare vedere al pubblico,1*-si deve dire che il signor sbagliato e di origini calabresi,che diversamente gli è morto il padre e non la madre,che suo padre era un uomo che viveva in un contesto familiare ben diverso di come ha voluto far intendere il signore innocente,che poi nabbiano avuto tutta questa fortuna prima del suo arresto sono delle falsità abnormi vero?povero,si è venduto tutto per gli avvocati,dovrebbe dire a lettera aperta cosa,oppure si vergogna di dire chi era?Alla prossima innocente,c’è molto da dirsi-.

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