31 dicembre 2005: sepolta la verita’ sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

[DELIBERAZIONE 12 luglio 2005
Proroga del termine per la conclusione dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. (G.U. n. 166 del 19-7-2005)
Art. 1. Il comma 1 dell’artico 7 della deliberazione della Camera dei deputati 31 luglio 2003, recante l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, come modificato dalla deliberazione della Camera dei deputati 15 luglio 2004, e’ sostituito dal seguente:
” 1. La Commissione conclude i propri lavori entro il 31 dicembre 2005 e presenta all’Assemblea una relazione conclusiva entro il 28 febbraio 2006 “.
Il Presidente: Casini]

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Con il 31 dicembre prossimo termina i suoi lavori la Commissione parlamentare d’Inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, presieduta dall’on. Carlo Taormina. Con il termine – non piu’ prorogabile – del 31 dicembre 2005 si chiude anche la possibilita’ di far luce sui mandanti del duplice omicidio avvenuto il 20 marzo 1994 a Mogadiscio dei due giornalisti del Tg3.

La missione portata avanti dal presidente Taormina, dalla maggioranza politica che lo ha sostenuto durante i due anni di lavoro della Commisione, dalla incapacita’ e inettitudine della minoranza di centro-sinistra che (per due anni!) e’ stata presente nell’Ufficio di Presidenza dell’organo parlamentare, si puo’ dire conclusa. Con successo.

Lo stesso presidente ha (inverosimilmente e inopinatamente) gia annunciato, tramite la stampa amica, le conclusioni che saranno contenute nella relazione finale: Ilaria e Miran furono uccisi da un manipolo di balordi locali durante un maldestro tentativo di rapina (o mal che vada di rapimento).

Le migliaia di fascicoli e documenti raccolti in due anni di lavoro e contenuti negli armadi blindati dei locali della Commissione rimarranno sepolti per sempre insieme alla verita’ sul duplice omicidio, schiacciati dal peso di una segretazione compulsiva e immotivata (oltre che ingiuistificabile trattandosi di “atti” di un organo parlamentare).

Due anni di lavoro della Commissione utilizzati a intimidire e minacciare testimoni durante le audizioni, a redigere dossier e denunce a carico di giornalisti e operatori dell’informazione che per dieci anni si erano adoperati per cercare di venire a capo dei retrsoscena e svelare i nomi dei mandanti che ordinarono la morte di Ilaria e Miran.

Ilaria Alpi e Miran Hrovatin uccisi due volte.

Che il silenzio colpevole dei media e della politica che ha accompagnato e contribuito a seppellire la verita’ sulla vostra morte vi sia leggero…

Per noi quel silenzio pesera’ come un macigno.

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Aggiornamento del 7 febbraio 2006

I PARLAMENTARI DELLA SINISTRA SI OPPONGONO ALLA PROSECUZIONE DEI LAVORI – LA VERITA’ FA MALE E SI VORREBBE CONTINUARE A FALSIFICARLA – NON PREVARRANNO!

Devo denunziare all’opinione pubblica che la conferenza dei capigruppo della Camera dei Deputati, per l’ostruzionistico intervento di Luciano Violante si e’ opposta alla proroga del termine scadente il 28 febbraio, per il deposito della relazione sui risultati di due anni di lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sulla uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.

L’assurda posizione di Violante che mette il bastone fra le ruote di una Commissione alla quale e’ stato attribuito il dovere di fare chiarezza sull’attentato del 20 marzo 1994, fa seguito alle molteplici operazioni altamente ostruzionistiche, giunte fino all’inverosimile, che alcuni parlamentari e commissari hanno posto in essere da tempo per bloccare attivita’ di approfondimento investigativo di capitale importanza e per impedire che la relazione finale potesse essere la migliore possibile.

La ragione di questo ostruzionismo che denunzio alla opinione pubblica e che ha nell’atteggiamento di Violante l’ultimo passaggio di una evidente regia, sta nel fatto che i lavori della Commissione hanno smascherato dodici anni di depistaggio dalla verita’ messi in atto dalla stampa di sinistra in collusione con pezzi deviati ed altamente illegali annidati nelle istituzioni ed al servizio della stampa del regime comunista.

L’opinione pubblica deve sapere che questa sinistra fino all’ultimo e pur di non essere sputtanata mette in atto vergognose iniziative per delegittimare un organismo parlamentare ormai in possesso della verita’ .

Questa verita’, peraltro, sara’ consegnata ai cittadini che devono sapere fin da ora che mai nessuno ha inteso uccidere i due giornalisti, vittime di una manica di banditi senza che i banditi stessi sapessero di chi si trattasse ed agendo unicamente in un contesto di ritorsione criminale.

La gente deve, inoltre, sapere che Ilaria Alpi e Miran Hrovatin non erano depositari di alcun segreto nelle materie che un giornalismo d’accatto per dodici anni ha invece tentato di propinare. E’ falso che i due giornalisti fossero a conoscenza di cose inenarrabili nei campi della cooperazione, del traffico di armi, del trasporto di rifiuti.

I due giornalisti nulla mai hanno saputo e in Somalia, dove si recarono per seguire la partenza del contingente italiano, passarono invece una settimana di vacanze conclusasi tragicamente senza ragioni che non fossero quelle di un atto delinquenziale comune.

Carlo Taormina
7 Febbraio, 2006

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4 commenti

  1. Che cosa dire, di fronte a palesi dimostrazioni di ingiustizia ,accuratamente programmata , guidata? E questo, nel paese di Cesare Beccaria, l’ autore del trattato “Dei delitti e delle pene” !! Ma coloro che agiscono nel settore della cosiddetta giustizia, non si fanno scrupolo di agire in modo abominevole! Questi, sono i nostri nemici “interni” o meglio, una parte di questi subdoli esseri, poi seguono i politici e quanti li appoggiano direttamente o non.
    Devo dire che sarei rimasto meravigliato del contrario ovvero, che si fosse fatta piena luce , su questo assassinio dei due giornalisti.
    Punto di vista personale: da quando il compianto Enzo Tortora, il grande presentatore, fu ingiustamente incriminato , mi resi conto che dal quel momento , ogni italiano può essere tranquillamente incriminato per reati mai commessi ma “ben costruiti” da coloro che intendono colpire questa o quella persona…
    Giustizia: una parola ormai priva di senso…Quella italiana, non ha niente a che fare col concetto che quella parola esprime.
    Rivolgiamo, quindi, il nostro Pensiero, il nostro Cuore a quelle due vittime che non hanno,post mortem, ottenuto Giustizia.
    Spartacus

  2. taormina è il riassunto di questo governo

    suoi complici: maggioranza e opposizione

    il caso di roberto di nunzio fa capire anche che responsabilità abbia la stampa

    noi da quella stampa prendiamo le distanza.

    La chiarezza, con o senza commissione, sarà fatta, è solo questione di tempo.
    saluti e buon anno
    antonella

  3. c’è poco da aggiungere.
    ma l’opposizione dov’era?
    e soprattutto: l’opposizione, ora, dov’è?

    doc

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