Mafia/Licandro: La faccenda dell’estradizione USA

Comunicato Stampa dei Comunisti italiani.

La decisione del giudice americano di negare l’estradizione al boss mafioso Rosario Gambino dietro l’argomentazione che il carcere duro, che in Italia è riservato ai boss mafiosi, sarebbe paragonabile a una forma di tortura è “davvero scandalosa” secondo Orazio Licandro, capogruppo in commissione antimafia per il PdCI.

“Eccoli qui, gli Stati Uniti d’America, gli interpreti per eccellenza della democrazia e i paladini dello stato liberale”. Ha affermato il braccio destro di Diliberto. “Loro che prevedono la pena di morte, loro che hanno istituito carceri illegali in cui hanno praticato la tortura sia nel loro territorio che altrove, loro che hanno Guantanamo, loro che hanno violato la legalità internazionale con i voli coperti della CIA per sequestrare e torturare cittadini di altra nazionalità, presunti terroristi. Loro che hanno fatto tutto questo, adesso che considerano inaccettabile il 41 bis, dimostrano di applicare sempre lo stesso schema, cioè fare le guerre che vogliono. E a proposito di Gambino, è del tutto evidente che non vogliono fare una guerra contro la mafia.

Ci rivolgiamo al governo perché eserciti tutte le pressioni necessarie a denunciare in tutte le sedi costituzionali la decisione vergognosa del governo americano.

Catania 16 ottobre 2007

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