Siamo abituati ad attacchi dei corleonesi sotto mentite spoglie, siamo abituati a uomini del potere che attaccano un servitore dello Stato, siamo abituati a processi mediatici, ma quando i colpi arrivano da chi, come Torrealta, ha scritto il libro su Ultimo e ne ha fatto ristampe fino al 2005 e poi, come è usanza in questo periodo, si schiera dalla parte di chi ha più potere rilasciando interviste infamanti, è importante a questo punto una replica del nostro capitano (il capitano dei senza RE e di chi è senza padroni).
buona lettura
La lezione che ha tratto Maurizio Torrealta su 17 anni di giornalismo l’ abbiamo capita.
La lezione che dobbiamo trarre dall’ articolo di Torrealta invece è molto più semplice, meno didattica e meno professionale.
Ci sono opportunisti che vanno dove tira il vento e ci sono combattenti che lottano fino alla fine per l’ unico esercito puro e imparziale: il popo lo italiano.
Io e i miei carabinieri abbiamo sempre e solo combattuto contro gli assassini mafiosi e l’ abbiamo fatto senza trucchi e senza accordi; io e i miei carabinieri abbiamo catturato il latitante RIINA Salvatore senza trucchi e senza accordi.
Come sono andati i fatti l’ ho raccontato a Torrealta perchè me lo ha chiesto lui perchè voleva scrivere un libro e non io per fini propagandistici o altri interessi, come lui ben sa;
inoltre l’ ho raccontato in un processo e in un pubblico dibattimento dove non mi sono mai avvalso della facoltà di non rispondere come tutti sanno e possono riscontrare. Forse l’ ultima cosa che possono fare a questo punto è torturarmi nella pubblica piazza,
e questo mi sembra che in fondo lo stanno già facendo i nuovi trasversali e ben più potenti amici di Torrealta.
Chissà se tra questi oltre a Brusca e al figlio di Ciancimino c’è anche RIINA.
Onore a tutti i combattenti caduti contro la mafia
ultimo