Casablanca, nonostante tutto e tutti, non è morta

Una redazione che ha lottato veramente, che ha ricevuto intimidazioni con intrusione nella redazione, sparizione di server, una rivista che faceva lotta e resistenza, ma che alla fine ha dovuto fare i conti anche con l’antimafia che l’ha abbandonata, preferendo manifestazioni piazzarole per i personaggi più famosi. Non tutta, ovviamente, perchè noi siamo ancora qui, e come noi tanti altri, come l’Associazione Rita Atria e altre identità editoriali. Era un giornale su cui sono uscite belle e fastidiose inchieste. Vere, come ai tempi di Peppe Fava. Sono stati in molti a cavalcare quella rivista per ripulirsi l’immagine, ma di fatto sono stati sempre i soliti e sempre gli stessi, in testa Graziella Proto a non perdere mai la fiducia e la speranza. L’italia è fatta di tanta bella gente. Con Graziella Proto e Riccardo Orioles un giornale è rinato, nonostante “i compagni” e molti “antimafiosi” da riflettore l’avessero abbandonata. Abbiamo molto da imparare, quindi buona lettura a tutti, e, mi raccomando, spargete la voce in giro: Casablanca non è morta!

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http://www.lesiciliane.org/casablanca/pdf/CB13.pdf

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Informazioni su Antonella Serafini 149 articoli
violinista per hobby, giornalista per dovere civico e morale, casalinga per lavoro, contadina del web e "colpevole" di questo sito antonella@censurati.it