Il treno nucleare. I fatti, la verità

In un silenzio mediatico assordante, è accaduto un fatto che sarebbe stato degno delle più grandi manifestazioni di piazza NAZIONALI, e cioè un treno carico di scorie radioattive che passa suu una normale linea ferroviaria per il centro di Torino e in tutti i paesi della Vallesusa. Il primo di una lunga serie di treni, dieci per l’esattezza, che passeranno in quel territorio nell’arco dei prossimi due mesi, che fanno avanti e indietro tra Italia e Francia, dove verranno ri-processate le barre di combustibile per poi estrarre il plutonio e poi nuovamente solidificate e rispedite in Italia. I combustibili emettono degli irraggiamenti molto penetranti (irraggiamenti gamma e neutroni), che “sono fermati” solo parzialmente dalle “corazze” dei containers di trasporto. Queste radiazioni si propagano a parecchie decine di metri dal vagone ed espongono a radiazioni ionizzanti le persone che si trovano in prossimità. I cittadini della Val di Susa non potevano certo fermare un treno come quello, che vede gli interessi economici di Italia e Francia, ma hanno voluto far sentire il loro dissenso, un dissenso pacifico presidiando le zone dove passa questo treno radiattivo. Quello che è successo al passaggio di questi convogli, ce lo racconta il responsabile di legambiente della Vallesusa, (nonchè nostro caro amico), Mario Actis.
La macchina del fango è entrata in azione: il giorno dopo i pestaggi fascisti da parte delle forze dell’ordine su persone inermi, i vari scribacchini si lanciano in fantasiose ricostruzioni partendo dalle veline della Questura, e senza peraltro essere presenti, ma il giornalismo ormai è affidato ad abili romanzieri….peccato non possano assumere Salgari, sicuramente i suoi racconti sarebbero stati molto più suggestivi e avventurosi.

Ma veniamo ai fatti:

La manifestazione viene convocata per le ore 24,00 di Domenica 6 febbraio al passaggio a livello nei pressi della stazione ferroviaria di Condove-Chiusa San Michele. A quell’ora ci sono circa 5 persone, verso 1,30 cominciano ad arrivare ingenti mezzi di polizia e carabinieri che si mettono a distanza dai manifestanti, restando sui mezzi, il passaggio a livello e sempre chiuso, nessun manifestante e sui binari…nessun treno passa.

Arrivano le 3,00 passaggio a livello sempre chiuso e il gruppo di manifestanti aumenta a quota 50 in tutto.

Alle ore 3,40 il passaggio a livello si alza, le persone intanto stanno parlando fra di loro a gruppetti, sul marciapiede a lato della strada un bidone riscalda l’aria fredda della valle.

Alle ore 3,50 un gruppo di persone è sulla strada nei pressi dei binari, i mezzi delle forze dell’ordine sono di fronte non ci sono agenti schierati, nessuno e sui binari ne tantomeno ci sono oggetti sui binari che possano in qualche modo intralciare la circolazione del treno.

Io sono sul marciapiede, vicino al bidone del fuoco e vedo chiaramente quello che succede il vice questore si avvicina al gruppo, tra cui scopro poi ci sia anche il Consigliere Regionale Biole, poi lo vedo correre via e chiamare alla carica i carabinieri,sono le 4,50 parte la carica dei carabinieri su circa 10 persone dietro ai carabinieri 3 autoblindo si posizionano sui binari, il cordone dei carabinieri avanza e si ferma dopo il passaggio a livello ma da dietro ai carabinieri arriva il grido: “avanti,avanti massacrateli”, i carabinieri ripartono nuovamente e veniamo spinti (tutti anche chi era sul marciapiede vicino al bidone del fuoco)sulla statale 24 dentro il paese di Chiusa, quando si è sulla statale, parte una altra carica da ambo i lati, carabinieri alle spalle e polizia di fronte…parte la caccia all’uomo, spintoni contro i muri, calci, pugni e manganellate su persone inermi; una parte di noi viene accerchiata e schiacciata contro un muro dai poliziotti, un altra parte sul lato opposto dai carabinieri.Sento distintamente le urla delle persone (“..basta” “..piano”) e il rumore degli schudi e manganelli dal lato fronte al mio e capisco subito che i carabinieri stanno pestando le persone che sono state fermate.

A questo punto dove sono io ci intimano prima di sdraiarci a terra, poi di sederci, rimango in piedi contro il muro, mi arrivano insulti, minacce e una manganellata sulla coscia non mi siedo…a questo punto ci intimano di consegnare i documenti.

Sono le ore 4,10 circa..poi ci spiegano che dobbiamo passare attraverso un corridoio sulla nostra sinistra fatto da agenti in assetto, per la foto, uno ad uno veniamo fotografati di fronte e di profilo, non senza insulti ma quelli non si contano quella sera, a questo punto fatta la foto, mi fanno spostare di lato e effettuano la perquisizione corporale, mi intimano di togliermi la giacca gli dico: “fa freddo” la risposta:”se non te la togli qui ti portiamo in questura e ti spacchiamo la faccia”, rimango in maglia al freddo, una agente donna, di lato dice: “ti facciamo togliere anche le scarpe”.

Passata la perquisizione vengo mandato nuovamente nel gruppo assieme agli altri fermati, sono le 4,30 circa, intanto il freddo comincia farsi sentire.

Ad un certo punto sento un forte odore di plastica bruciata, guardo immediatamente l’ora sul cellulare (che per distrazione non mi hanno sequestrato) segna le 5,00, faccio subito notare la cosa a tutto il gruppo e dico forte, in modo che gli agenti possano sentire :”la polizia sta bruciando della plastica, domani i giornali scriveranno che abbiamo dato fuoco a qualcosa”, la reazione degli agenti non si fa attendere qualcuno mi chiede se ne sono proprio sicuro, qualcun altro alle mie spalle mi da del bastardo e ritorna la voglia di spaccarmi la faccia.

Arrivano le 6,10 circa, ci restituiscono i documenti, e smobilitano.

Qualche Considerazione:

Noi non abbiamo bloccato nessun treno, nemmeno l’abbiamo visto in quanto eravamo gia in stato di fermo.

Tutta la zona era circondata da ingenti forze di polizia, ed è alquanto fantasioso che qualche altro manifestante possa essere riuscito a sfuggire alla sorveglianza, andare a prendere qualche copertone, arrivare ai binari e dargli fuoco.

Se nessuno ha bloccato il treno, che peraltro gli stessi romanzieri dei giornali dicono essere transitato in orario come mai i treni pendolari sono stati soppressi o viaggiavano con forti ritardi? A causa di che?

Ancora una volta, nonostante la normativa vigente della regione Piemonte preveda che tutti gli abitanti che subiscono questi passaggi debbano essere messi a conoscenza dei possibili rischi, e dei piani di emergenza questo ancora non viene fatto, tutto viene svolto nella massima segretezza alla faccia della tanto sbandierata trasparenza del nucleare.

Questi trasporti risultano comunque pericolosi e dannosi, le radiazioni che questi rifiuti emettono,sono alquanto penetranti e non vengono fermate completamente dagli scudi dei container del treno, propagandosi per decine di metri dal vagone e mettendo quindi a forte rischio le persone che si trovano nelle vicinanze.

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violinista per hobby, giornalista per dovere civico e morale, casalinga per lavoro, contadina del web e "colpevole" di questo sito antonella@censurati.it