Antimafia e lotta alla mafia. Le due sottili (ma non troppo) differenze

Esiste una persona, che stanca della lotta alla mafia (che non porta nessun vantaggio), ha scelto di fare antimafia (che porta vantaggi quali denaro, visibilità, notorietà e INTOCCABILITA’). Questa persona si chiama Giorgio Bongiovanni. E si, perchè è molto facile vedere un antimafioso fare accuse infondate fatte con ipotesi personali, molto difficile vedere una persona che lotta da sempre contro Cosa Nostra, che si possa difendere con gli stessi mezzi. Figli e figliastri della giurisprudenza. Però CI STA bene. Perchè di fatto, il monopolio dell’antimafia ce l’hanno riviste “prestigiose”, “autorevoli”, come Antimafiaduemila (di cui il nostro Bongiovanni è il direttore), e “Il Fatto Quotidiano”. Che oltretutto spesso usano le stesse parole (i malpensanti come noi pensano che siano articoli frutto delle stesse veline, però sono solo ipotesi di noi che siamo considerati “i cattivi”, e quindi non date peso, sono solo nostre impressioni, sperando che l’art.21 della Costituzione valga anche per noi). E adesso il fatto. Parrebbe che Giorgio Bongiovanni abbia chiesto un’Aula Magna per una conferenza all’Università di Palermo, fatto per cui è stato chiesto da parte del delegato del Rettore, il prof. Giovanni Fiandaca, la partecipazione di una visione contrapposta al MANIFESTO filo trattativista. E si, perchè parrebbe che tra i relatori della conferenza ci fossero solo ed esclusivamente personaggi che parlano di una SICURA trattativa Stato-Mafia.

I precedenti

Non molto tempo fa, il noto ufologo Bongiovanni sputò fango sullo stesso Fiandaca. E ora urla ad una “odiosa ed oscena censura” perchè non gli è concesso un democratico contraddittorio. Come a dire: “se all’Università pubblica non posso fare come voglio io e infangare chi voglio, significa che non c’è libertà”.

Non capisce, il noto ufologo, che la libertà ci è data da una democrazia che prevede il diritto DI TUTTI alla parola, in un luogo pubblico. Ben liberi di invocare manifesti e tifoserie da stadio in un luogo privato. Ma la differenza tra pubblico e privato non è previsto dal manifesto dell’antimafioso a cui è tutto dovuto.

Il prof. Fiandaca ha agito in maniera esemplare. Un po’ come dire “se proprio volete venire a casa mia a dire falsità, almeno che ci sia qualcuno in grado di contestarvi con i fatti e le prove certe”. Ad esempio quando si diceva che Provenzano stava per essere catturato da Riccio il giorno X in luogo Y (quando invece fu accertato che Riccio era a più di 200 Km di distanza e venne stilato un FALSO verbale di sopralluogo). Oppure quando si diceva che i documenti di Ciancimino erano veri ma in realtà erano vere le fotocopie ma erano FALSI o artefatti gli originali. Oppure quando si dava voce a personaggi come Cattafi, il faccendiere Ghiron (informatore degli 007 vicino alla destra eversiva, legato a Vito Ciancimino) , Masi (quest’ultimo recentemente condannato in via definitiva per aver apposto uno scarabocchio spacciandolo per autorizzazione di un superiore, al solo fine di non pagare una multa. Uomo si Stato, si). Questi gli EROI di chi lavora in un certo ambiente.

Evidentemente Giorgio Bongiovanni non è stato avvertito dall’alieno (che dichiara avere dentro di sè) o dalla Madonna che gli parla tramite l’alieno (che vie contorte, deve avere la Madonna! n.d.r.), che la Procura di Caltanissetta avrebbe aperto un fascicolo conoscitivo sui magistrati della trattativa  a causa di interrogatori di personaggi sottoposti a nulla osta di segretezza per fatti risalenti agli anni settanta (che nulla hanno a che vedere con i capi d’accusa del processo per la trattativa). E non ha avuto neppure il privilegio di farsi predire che il temerario Masi sarebbe stato condannato in via definitiva! In fondo dopo tutto il dolore delle stimmate almeno qualche dritta la Madonna avrebbe potuto dargliela. O se non proprio la Madonna, almeno l’alieno che parla dentro di sè (lui amichevolmente lo chiama per nome, NIBIRU). Non vogliamo ridicolizzare questi fatti (anche se tutti dovremmo), perchè sono cose serie. Bongiovanni conosce i segreti di Fatima, lo sanno tutti che è la reincarnazione di uno dei tre bambini con cui parlava la Madonna di Fatima, quindi non ci permetteremmo mai di dubitare di una tale personalità. La cosa di cui però siamo certi, è che se una persona si comportasse come lui, e cioè andasse da un magistrato per rilasciare informazioni in merito a una strage come quella di Ustica, e parlasse di incidente causato da scie elettromagnetiche proventienti da astronavi aliene, COME MINIMO se è in buona fede, lo prenderemmo a pacche sulla spalla come si fa benevolmente con lo scemo del villaggio. Se viceversa non è in buona fede, è un depistatore professionista e vanno presi provvedimenti. Però è antimafioso, quindi guai a chi lo tocca. Però siamo orgogliosi di dover dire che noi gridiamo alla censura quando si nega un contraddittorio, non quando lo si richiede. Lieti di non essere antimafiosi certicati ISO (col bollino BLU). E poi ci chiediamo: ma fare antimafia, è davvero un mestiere? Sappiamo solo che la lotta alla mafia è una missione civile e morale di tutti.

per approfondimenti
http://www.giorgiobongiovanni.org/
https://pianetablunews.wordpress.com/2014/06/26/un-poliziotto-messicano-rivela-le-stimmate-di-giorgio-bongiovanni-sono-false/
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violinista per hobby, giornalista per dovere civico e morale, casalinga per lavoro, contadina del web e "colpevole" di questo sito antonella@censurati.it

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