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I grandi maestri del passato nelle opere di Sussmann

01/06/2005 admin 0

89 secondi per cambiare i punti di fuga, 12 minuti per osservare la nuova prospettiva e ritrovarsi dietro l’apparenza della realta’. “89 seconds at Alcazr” e’ l’opera di Eve Sussman presentata alla Biennale del Whitney Museum di New York nel 2004. Sulla scia dell’enorme successo e’visibile ora, fino al 19 giugno, c/o la Changing role move over gallery di Napoli. L’arte interpreta la storia in dipinti come Las Manimas di Velazquez ed Eve Sussman con le sue opere interpreta la verita’ storica. Partendo proprio da questo quadro,l’artista ricrea i momenti che precedono e seguono l’atto dipinto. In 12 minuti di video, il prima e il dopo, scorrono sotto I nostri occhi come sequenze temporali rapite all’intima visione del sensibile.

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“Nature Morte” per raccontare la vita

16/05/2005 admin 0

Deliberatamente inquietante, provocatoriamente ambigua. Natura morta dalla lucida teatralita’, affogata in una visione d’impatto tagliente e spigolosa.
“Nature Morte” dell’artista belga Cindy Wright, e’ un’opera dura, reale, sferzante, viva. Il corpo della trota, affusolato, avvolto, quasi morbidamente, a spirale, contrasta con lo sguardo scrutatore, con l’occhio crudele, da assassino nella mente e vittima nell’anima.
La lucentezza argentea e squamosa, incontra le tonalita’ fredde nelle sfumature plumbee della nostra sensibilita’ , segnata dall’algida indifferenza sociale. Lo squarcio nel ventre, profondo, violento, mortalmente fatale, lacera i tessuti irrorati di vita e di sangue. Sangue che perde la lividezza del suo colore e si scioglie in gradazioni pacate, spente, quasi a voler sottolineare l’innocenza di un corpo le cui membra sono poste in bella vista nella trasparenza del vetro. Pelle ormai ridotta in frammenti di flussi vitali, sfilacciata fin dentro i legamenti, ma ancora fortemente impregnata di forza vitale, rammenta l’esistenza stroncata da ignote comparse, nel pericolo gioco della guerra, del potere e della supremazia geo – politica.

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Amsterdam affascina nell’arte e insegna con la cultura

09/04/2005 admin 0

Amsterdam, dipinto en plain air di una citta’ sull’acqua ammalia con il canto dell’arte in un luogo dove tutto e’ cultura.
Liberta’ di parola, religione e filosofia scorrono nella fluidita’ di una concezione, che da sempre coniuga lo spirito della tolleranza alla storia multiculturale della citta’.

Dinamica e moderna, traccia il suo percorso socio – economico con estrema elasticita’ progettuale, sviluppando, in una soluzione di continuita’, le tematiche chiavi del suo enorme potenziale storico, artistico e culturale. Cellule, risaldate da accurati rimandi e striature quali, tessuto di una citta’ straordinariamente vitale e ordinariamente innovativa, proprio grazie alla sua predisposizione verso ogni apertura mentale. Da questa fusione nasce una poetica dell’arte che si respira nei musei, nei teatri, nelle piazze, nelle vie e perfino nei pub. Contaminazioni di una cultura in grado di cogliere la grande liberta’ del linguaggio tradizionale e le sperimentazioni piu’ audaci e ardite. Tutto, nella formalita’ di un controllo strutturale trasparente e leggero.

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MUSICA, VITTIMA DELLA MEDIOCRITA’ CULTURALE

11/12/2004 admin 0

Falsità, presenza latente d’inizio secolo estende la sua patina nella società quotidiana, inglobando e modellando a sua immagine e somiglianza ogni aspetto dell’interiorità umana. Falsi interessi, falsa sensibilità artistica, falsi ideali, falsa coscienza culturale distorta nelle sue manifestazioni di confine tra storia , tradizione ed eventi mediatici. Ne abbiamo avuto conferma di recente, in occasione dell’inaugurazione del Teatro alla Scala di Milano. Il teatro, simbolo della tradizione musicale italiana , dove l’arte trova la sua espressione più alta, è stato, suo malgrado, oggetto e soggetto di un’inconcludente mondanità pronta ad atteggiarsi in entusiastici quanto vuoti apprezzamenti. Opinioni che hanno spogliato il profondo significato della musica dalla sua concezione estetica e filologica riducendo l’evento ad un effimero spettacolo. Qualsiasi manifestazione si riduce di conseguenza, a semplicistiche banalità surrogate da un linguaggio superficiale e leggero nella forma e nel contenuto. Si rafforza così la tendenza ad alimentare il bisogno di sapere del pubblico con notizie di sicuro e immediato impatto, abituandolo a fermarsi all’apparenza senza andare oltre la superficie delle cose. Il restauro del teatro che ha saputo coniugare modernità, tecnologia e conservazione artistica, e l’opera di Salieri “ L’Europa Riconosciuta “ eseguita all’inaugurazione del 1778 e fortemente voluta dal maestro Muti, per rinsaldare le radici con un nobile passato, acquistano, in tal contesto, il sapore di un abbandono ai valori etici, al culto dell’estetica e al bello. Identità di un’arte superiore che ha avuto nel passato enormi influssi sul percorso educativo e formativo dell’uomo, ruolo disconosciuto oggi. Da questo strappo emerge l’immagine di un tessuto sociale dove il consumismo, la corsa al potere politico, la speculazione economica degenerano, sfuggendo completamente al rigore morale prima ancora di quello pubblico contribuendo, così a perfezionare ambigue e disoneste figure come i bagarini, che di certo non si pongono scrupoli a speculare sulla vendita dei biglietti. Ma a pagare il prezzo più alto è la musica, vittima e prigioniera dell’incapacità umana di saper ascoltare il richiamo suadente dell’arte nella mediocrità di riflessi culturali ostentati.

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A TORINO IL FESTIVAL CULTURALE “LA PLAZA DEL PUEBLO”

08/06/2004 admin 0

A TORINO IL FESTIVAL CULTURALE “LA PLAZA DEL PUEBLO”

10 giorni di mostre, concerti dal vivo e teatro di strada. Personaggi emergenti, mostre, aperitivi a tema e concerti dal vivo. Sono questi gli ingredienti del festival culturale “La plaza del pueblo”, organizzato dal Circolo Universitas Pueblo nell¥area del mercato di corso Palestro, a Torino, dall¥11 al 20 giugno.

Gli spettacoli, che cominceranno nel tardo pomeriggio e proseguiranno fino alla mezzanotte, vedranno protagonisti circa trenta artisti, molti dei quali piemontesi.

Ogni serata sara’ caratterizzata da un tema specifico. A dare il via agli eventi sara’ “Il cielo su Torino” che vedra’ alla ribalta musicisti dell¥underground torinese.

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il mito della caverna

04/12/2003 admin 8

MATRiX, PLAT0NE E iL MiT0 DELLA CAVERNA
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“[…] Pensa a uomini, in una caverna sotterranea, dotata di un’apertura
verso la luce che occupi tutta la parete lunga. Essi vi stanno chiusi fin
dall’infanzia, carichi di catene al collo e alle gambe che li constringono
a rimanere li e a guardare soltanto in avanti poiche’ la catena al collo
impedisce loro di volgere in torno il capo. In alto, sopra di loro, brilla
lontana una fiamma; tra questa e i prigionieri corre una strada in salita,
lungo la quale e’ stato costruito un muretto, simile ai paraventi divisori

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L’opera al nero

04/12/2003 admin 6

Scendo le scale del metro’ senza badare al punk che mi chiede qualche moneta. In cuffia un vecchio pezzo degli Anhtrax mi fa riflettere sulla similitudine tra i ritmi delle tribu’ di “selvaggi” e i ritmi industriali della civilta’ moderna, industrializzata, alienata, astratta e mediocre.

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il manifesto di Mentor

04/12/2003 admin 5

Ne e’ stato arrestato un altro oggi, e’ su tutti i giornali: “Ragazzo arrestato per crimine informatico”, “Hacker arrestato dopo essersi infiltrato in una banca”…

Dannati ragazzini. Sono tutti uguali.

Ma avete mai, con la vostra psicologia da due soldi e il vostro Tecno-cervello da anni 50, guardato dietro agli occhi dell’Hacker? Non vi siete mai chiesti cosa abbia fatto nascere la sua passione?
Quale forza lo abbia creato, cosa puo’ averlo forgiato?

Io sono un Hacker, entrate nel mio mondo…

Il mio e’ un mondo che inizia con la scuola… Sono piu’ sveglio di molti altri ragazzi, quello che ci insegnano mi annoia…