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Ciao Signorina Anarchia, ciao Signora Libertà

22/08/2009 vipera 0

“Saltò in alto, sfondò persino il soffitto di tela. E il cuore, divorato dall’amore, andò a far capriole fra le stelle” (George Bataille)

“il sole cade a picco … l’asfalto che si scioglie brucia i tacchi alle mie scarpe … questo cielo ancor sereno sembra esplodere d’estate …” cantavano un gruppo simbolo del beat italiano, i Nomadi. E in una afosa giornata di agosto è volata via Fernanda Pivano, del beat in Italia precursore e voce. Conobbe Kerouac, Hemingway e tutti i grandi della letteratura libertaria. E cominciarono a sognare. Sogni veri, vissuti, profondi. Impastati di stelle e di polvere, la polvere della strada che Nanda ha attraversato con rara intensità e leggerezza. In punta di piedi le sue traduzioni, i suoi libri, hanno scavato un solco nella cultura italiana. Tenera e dolce, senza mai alzare la voce o cercare di imporsi con tracotanza. E’ bastato il cammino, la strada percorsa con i compagni di viaggio più belli.

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Lettera aperta ad Attilio Bolzoni di Repubblica

28/07/2009 Antonella Serafini 0

di Enrico Tagliaferro

Egr. dott. Bolzoni,

Nel suo articolo pubblicato il 24 luglio 2009 a pag. 11 di Repubblica, dal titolo “Dalla svista su Riina a don Vito i misteri del generale-negoziatore”, Lei ritorna per l’ennesima volta sulle insinuazioni, cui ormai abbiamo fatto l’abitudine riguardanti la cattura di Totò Riina e la mancata perquisizione del suo covo da parte delle forze dell’ordine.

In linea generale La inviterei a leggere il mio pezzo citato, perché bastevole, grazie al corredo di documenti e fotografie, ad annichilire la maggior parte delle leggende metropolitane nate su quella vicenda, alcune delle quali Lei purtroppo nel suo articolo riprende puntigliosamente.

Ma in particolare vorrei contestarle in questa sede, alcune sue affermazioni, per le quali Le sarei grato qualora Lei potesse fornirmi ulteriori chiarimenti.

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Siamo gli operai

01/06/2009 Antonella Serafini 0

Siamo gli Operai – della libertà di informazione
Siamo gli Operai – della Testimonianza
Siamo gli Operai … dei diritti delle minoranze

Chiedi anche tu come ospitare il tour nella tua città
scrivi a info@ritaatria.it

Molti di voi conoscono forse già il nome di Fabrizio Varchetta, musicista e operaio emiliano, autore dell’album “Siamo gli operai”, che porta il titolo del pezzo che ha scritto dopo i fatti della ThyssenKrupp di Torino, sentendosi coinvolto come artista, come uomo, ma anche come operaio. Il senso di questo progetto discografico è per Fabrizio Varchetta quello di lasciare un segno tangibile di solidarietà, per tale ragione i proventi delle prime due “ristampe” dell’album sono stati interamente devoluti alle famiglie di operai vittime sul lavoro. Il ricavato della nuova “ristampa” del CD andrà interamente a Telejato la coraggiosa emitente antimafia siciliana.

Dallo scorso autunno Varchetta insieme al suo gruppo, i Witko, gira l’Italia in concerto con queste canzoni, e a maggio è stato in Sicilia con un tour che è partito il 5 maggio da Catania (con la partecipazione di Matilde Politi e Simona di Gregorio), e si è concluso il 9 maggio a Cinisi (in occasione delle iniziative in memoria di Peppino Impastato).

Il senso del tour siciliano di maggio 2009 era quello di mettere un faro sul problema della sicurezza sul lavoro, ma anche un modo per parlare di sistema mafioso del lavoro, ovvero di politiche clientelari. Il progetto di questo tour siciliano è nato dal basso, dall’impegno di alcune associazioni e realtà di base* che hanno scelto e deciso di aiutare dei musicisti fuori dalle logiche dei grandi giri, che fanno musica indipendente e in indipendenza vivono il connubio fra musica e impegno civile.

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I 4 processi del Capitano Ultimo

20/02/2006 Antonella Serafini 20

Il giallo che non e’ mai stato un giallo, una storia che nessuno ha voluto ascoltare, un epilogo pressoche’ scontato, che vede il Capitano Ultimo l’unica persona processata quattro volte per aver svolto il proprio lavoro nonostante abbiano fatto di tutto per impedirglielo.

Il primo processo: dall’arma dei carabinieri

Ultimo ha subìto il suo primo processo dalla sua famiglia, l’arma dei Carabinieri che ha servito con la massima professionalita’, lealta’ e a rischio della propria vita.

Subito dopo l’arresto di Riina il suo gruppo fu sciolto e furono abbassate le sue note caratteristiche da persona “eccellente” a “superiore alla media“. Dopo una serie di richieste che Ultimo fatte all’arma per poter lavorare con il massimo rendimento, vedendo che l’unica cosa che otteneva era precariata’ e mancanza di strutture e di personale, il “capitano” chiede un trasferimento ad un altro reparto. In risposta ad Ultimo, un comunicato all’ansa dell’ex comandante del Ros Sabato Palazzo, replica di aver dato la massima disponibilita’ a Sergio De Caprio. Il nome di Ultimo fino ad allora era sconosciuto per ovvi motivi di sicurezza.

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Torino, Trento, Milano: 3 Mostre per raccontare Grubicy e il divisionismo

12/10/2005 admin 0

Vittore Grubicy de Dragon, non solo pittore, non solo critico, ma traid d’union tra l’arte europea e l’arte italiana tra 800 e novecento. Una personalita’ che ha saputo individuare i punti cardine , a cavallo fra i due scoli, coglierne i contenuti e svilupparne i risvolti su tele e saggi che rappresentano il sunto della pittura moderna. Una personalita’ su cui catalizzare l’attenzione e il Mart di Trento ha pensato bene, nel 1999 di acquisire il suo monumentale archivio. Lettere, documenti, saggi critici e una cinquantina di opere, provenienti da Parigi, Roma, Milano e Bruxelles, costituiscono la mostra: Grubicy e l’Europa alle radici del divisionismo, esposta alla Gam di Torino e successivamente, dal 28 ottobre al 15 gennaio 2006, al Mart di Trento e a Villa Belgioioso di Milano dove sono esposte, inoltre le tele donate al comune di Milano e quelle proposte a Londra nel 1888.

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Lawrence Carroll, viaggio intorno al bianco

15/08/2005 0

I colori del bianco raccontano il sociale. Sono le opere di Carroll, difficili ma intimamente e poeticamente vicini al nostro essere, alle nostre paure alla nostra realta’ ripiegata su se’ stessa.

Il bianco si lascia raccontare e racconta tutte le sue sfumature. Sulle tele e sulle sculture, accordi dalle tenui variazioni cromatiche si dissolvono in riflessi di luce dal sapore antico. Lawrence Carroll, pitture attorno al bianco, e’ la mostra allestita a Villa Panza fino al 28 agosto, i suoi ultimi quindici anni d’attivita’, in 30 lavori.
La luce della West Coast californiana, protesa nella vastita’ dell’immenso e i bagliori soffusi dei tramonti veneziani, sono la fonte d’ispirazione di Carroll, che si divide tra la California e la citta’ lagunare, dove insegna allo Iuav. Ma un’indagine piu’ approfondita ci trasporta in un viaggio dentro la sofferenza dei piu’ deboli e sulla soglia dell’emarginazione. Quartieri americani dove la poverta’, i drogati, i malati di mente, sopravvivono sul confine con l’abisso. Una vita durissima, da “vivere” e da raccontare con la giusta e dovuta discrezione e sensibilita’. Carroll, con un forte senso di rispetto, affronta questa realta’ e la traduce, con la voce dell’arte, in sentimenti e riflessioni.

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Mathias Waske reinterpreta la storia dell’arte

17/07/2005 admin 0

Metamorfosi del dolore in sorriso, variazioni su tema con effetti sorprendenti, trasposizione della forma in cadenze cromatiche, effetti ottici in dissonanze armoniche. E’ la genialita’ di Mathias Waske in mostra alla Kunsthaus di Vienna fino al 18 Settembre. Con Waske la pittura lascia l’Olimpo e scende nei meandri dell’intellettuale profano per conferire, ai grandi capolavori del passato, un aspetto ludico. Nuovi flussi di vita guizzano da insospettabili Leonardo, Durer, David, Picasso e regalano divertimenti sinfonici, su note di colore e note ribattute su soggetto, a un pubblico piacevolmente incuriosito. Waske sta all’arte come Freud sta alla psicoanalisi, perche’ proprio come Freud, Waske va oltre.

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I grandi maestri del passato nelle opere di Sussmann

01/06/2005 admin 0

89 secondi per cambiare i punti di fuga, 12 minuti per osservare la nuova prospettiva e ritrovarsi dietro l’apparenza della realta’. “89 seconds at Alcazr” e’ l’opera di Eve Sussman presentata alla Biennale del Whitney Museum di New York nel 2004. Sulla scia dell’enorme successo e’visibile ora, fino al 19 giugno, c/o la Changing role move over gallery di Napoli. L’arte interpreta la storia in dipinti come Las Manimas di Velazquez ed Eve Sussman con le sue opere interpreta la verita’ storica. Partendo proprio da questo quadro,l’artista ricrea i momenti che precedono e seguono l’atto dipinto. In 12 minuti di video, il prima e il dopo, scorrono sotto I nostri occhi come sequenze temporali rapite all’intima visione del sensibile.

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“Nature Morte” per raccontare la vita

16/05/2005 admin 0

Deliberatamente inquietante, provocatoriamente ambigua. Natura morta dalla lucida teatralita’, affogata in una visione d’impatto tagliente e spigolosa.
“Nature Morte” dell’artista belga Cindy Wright, e’ un’opera dura, reale, sferzante, viva. Il corpo della trota, affusolato, avvolto, quasi morbidamente, a spirale, contrasta con lo sguardo scrutatore, con l’occhio crudele, da assassino nella mente e vittima nell’anima.
La lucentezza argentea e squamosa, incontra le tonalita’ fredde nelle sfumature plumbee della nostra sensibilita’ , segnata dall’algida indifferenza sociale. Lo squarcio nel ventre, profondo, violento, mortalmente fatale, lacera i tessuti irrorati di vita e di sangue. Sangue che perde la lividezza del suo colore e si scioglie in gradazioni pacate, spente, quasi a voler sottolineare l’innocenza di un corpo le cui membra sono poste in bella vista nella trasparenza del vetro. Pelle ormai ridotta in frammenti di flussi vitali, sfilacciata fin dentro i legamenti, ma ancora fortemente impregnata di forza vitale, rammenta l’esistenza stroncata da ignote comparse, nel pericolo gioco della guerra, del potere e della supremazia geo – politica.

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Il design e’ creativita’, la creativita’ e’ politica

20/04/2005 0

I tempi cambiano, l’arte si adegua, il design interpreta idee in movimento per migliorare la vita e la citta’. Il presente diviene futuro nell’utilizzo dei materiali, nell’estrapolazione di forme, nella scelta ideologica da seguire. Il capoluogo lombardo ne e’ stato il portavoce, ospitando per una settimana, fino al 18 Aprile, il design internazionale. Tutto e’ orientato verso l’oggetto, prodotto finale di una rivoluzione culturale, spentasi nella pletora d’iniziative alla moda, poco valide e molto commerciali. Oggi, a sentire il designer Gaetano Pesce, celebrato in contemporanea, alla Triennale di Milano, la creativita’, bene intellettuale, non tutelato dallo Stato, e’ politica. La creativita’ pura, forza propulsiva, percezione interiore che stimola la mente e affianca il lavoro progettuale nella realizzazione dell’opera, non esiste piu’. Ha perso la sua genialita’ artistica e la sua empirea inconsistenza per divenire, espressione concreta su cui agisce la speculazione del mercato.

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Amsterdam affascina nell’arte e insegna con la cultura

09/04/2005 admin 0

Amsterdam, dipinto en plain air di una citta’ sull’acqua ammalia con il canto dell’arte in un luogo dove tutto e’ cultura.
Liberta’ di parola, religione e filosofia scorrono nella fluidita’ di una concezione, che da sempre coniuga lo spirito della tolleranza alla storia multiculturale della citta’.

Dinamica e moderna, traccia il suo percorso socio – economico con estrema elasticita’ progettuale, sviluppando, in una soluzione di continuita’, le tematiche chiavi del suo enorme potenziale storico, artistico e culturale. Cellule, risaldate da accurati rimandi e striature quali, tessuto di una citta’ straordinariamente vitale e ordinariamente innovativa, proprio grazie alla sua predisposizione verso ogni apertura mentale. Da questa fusione nasce una poetica dell’arte che si respira nei musei, nei teatri, nelle piazze, nelle vie e perfino nei pub. Contaminazioni di una cultura in grado di cogliere la grande liberta’ del linguaggio tradizionale e le sperimentazioni piu’ audaci e ardite. Tutto, nella formalita’ di un controllo strutturale trasparente e leggero.

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Dissonanze e assonanze tra arte e mercato

17/03/2005 0

Strategie di mercato, investimenti, marketing aziendali. Forme d’arte della nuova generazione imprenditoriale, che influenzano e determinano il modo di fare l’arte, arte che parla contemporaneo. Maestri come icone russe risplendono d’oro nell’olimpo dei pi