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Quando le ombre del passato ricadono sull’arte

25/01/2005 0

Pagine di storia cruenti scritte con la ferocia del nazismo, ferite profonde e dolorose, ripercussioni sociali dal sapore acre e lacerante. Da questo contesto sono generate le taglienti critiche alla collezione Flick, inauguratesi a Berlino nel mese di settembre e conclusesi il 23 gennaio. 2.500 opere d’arte contemporanea che il collezionista tedesco Friedrich Christian Flick ha prestato per sette anni all’Hamburger Bahnhof affinch

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Arte di confine, voce inascoltata del reale contemporaneo

20/01/2005 0

Atteggiamenti quotidiani, regole sociali, classificazioni di eventi culturali, determinano gerarchie di valori e percorsi preferenziali, sempre accettati ma mai giustificati, in ogni campo, anche in quello artistico. Siamo tutti pronti a dichiarare il nostro amore per l’arte, a commuoverci davanti a capolavori unici, a scioglierci per esecuzioni musicali eccellenti.

Ma spesso, troppo spesso se l’artista non

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Suoni e interferenze, dalla platea al palcoscenico

13/01/2005 0

Sussurrato, sottovoce, poco poco adagio, lento ma inesorabile s’insinua nella sale da concerto. Leggero come l’aria passa da una fila all’altra fin quando non raggiunge lo spettatore, distruggendo l’inafferabile emozione della musica.

E’ quel fastidiosissimo mormorio continuo, alternato a volte anche balzato che per tutta la durata del concerto, con un ritmo più o meno costante, porta all’esasperazione l’ascoltatore attento e motivato da un puro interesse artistico, piuttosto che dalla retorica e sterile curiosità salottiera.

Musica per affinare gli animi, per esprimere l’indicibile, per esplorare l’ignoto dentro e fuori di noi. Un’arte che scivola addosso senza lasciare tracce quando trionfa l’egocentrismo di classe o la noia di fine serata. L’esibizionismo raggiunge così, l’apice celando dietro un’impeccabile etichetta l’incompetenza, l’ignoranza, evidente ma mai ammessa, e soprattutto la mancanza di rispetto nei confronti della massima espressione artistica.

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IL SIMBOLO DELLA RINASCITA NEGATA

18/12/2004 1

Tradizioni come reminiscenza culturale, simboli come emblemi di un’ideologia, arte come espressione di rinascita. Il Natale nella sua essenza più intima e misteriosa ci proietta in una dimensione atemporale, dove essere vuol dire cercare la propria esistenza.

Un viaggio nell’interiorità celata di sentimenti e valori che, spesso hanno bisogno di simboli per affermare la propria concreta essenzialità, in una realtà sfuggente dove tutto si misura in frame. Il simbolo per eccellenza delle festività natalizie è il presepe, arte e cultura nella fusione del pensiero. Un’arte pronta ad abbandonare l’aurea astrazione per materializzarsi in opere forgiate dalla sapiente abilità di gesti, che il tempo perfeziona caricando di emotività e significato. Il presepe è la codificazione di un messaggio di pace e di comunione fraterna nel segno della rinascita.

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LEGALITA’ COME FILOSOFIA DI VITA

15/11/2004 0

Parlare oggi di legalità ha ancora un senso etico? Il suo significato legittimo rimane inerente alla società attuale o, è subordinato a leggi, dati di fatto e situazioni devianti le regole e i principi fondamentali? E’ difficile e complesso svincolarsi dalla retorica e dalla realtà quotidiana per coniugare legalità con sviluppo, progresso, formazione, recupero, cultura. Argomenti trattati al Forum Regionale “Legalità e Sicurezza per Garantire Diritti e Libertà”, tenutosi a Lamezia Terme il 12 e 13 Novembre 2004.

Quale legalità possibile, quale sviluppo auspicabile se manca un sano e consolidato polo strutturale-organizzativo-dirigenziale. Un polo in grado di coordinare, promuovere, investire e soprattutto espletare un ruolo educativo e formativo, nonchè di recupero per i soggetti provenienti da situazioni di disagio socio-ambientale. Piangersi addosso evidenziando ancor di più un quadro tristemente noto alla cronaca nera, non risolve il problema nè focalizza con lucida obiettività la strategia operativa da adottare. La forza di un intervento diretto, invece, che incida con tempestività e determinazione è la risposta giusta, ma sembra difficile da attuare.

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Pippo Fava e’ morto. Ma non le sue idee

30/12/2002 0

Giuseppe Fava non era un simpatico intellettuale siciliano che scriveva bene: al contrario si attirava molte antipatie. Quelle di uomini politici, imprenditori, mafiosi e di tutta la parte “rispettabile” della società isolana.
Giuseppe Fava non si occupava solo di teatro, ma anche di armamenti: si impegnò nella campagna contro i missili di Comiso. Come agirebbe Fava davanti ai preparativi per la guerra in Iraq?
Giuseppe Fava non si occupava solo di letteratura, ma anche di informazione: provò, a costo di fare cambiali, a dare una smossa al panorama siciliano oppresso dal monopolio. Cosa farebbe avendo oggi a disposizione tanti computer a buon prezzo, internet e le stampanti laser?
Giuseppe Fava non era solo un giornalista, ma anche un uomo pieno di dignità. Come si muoverebbe riconoscendo una situazione paludosa come quella di vent’anni fa, dove la procura si chiama ancora Caso Catania e il comune “cu mangia mangia”?

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salviamo Radio BBS

13/11/2002 0

di Francesca Caprioli –

Il piccolo David contro l’insolente Golia

Dopo il danno, la beffa

Continua la lotta di Radio BBS per riconquistare il proprio spazio tra i soprusi di Radio Subasio e alle leggerezze delle autorità competenti.

Dopo otto mesi di attesa e’ finita con un secco diniego la richiesta di spostamento della postazione di Radio BBS per risolvere le interferenze con Radio Subasio.

A Settembre 2002, l’Ispettorato Territoriale del Lazio autorizza invece lo spostamento della postazione di Radio Subasio da Genzano ad Albano.
Questo fatto non solo aumenta le interferenze e rende quasi impossibile l’ascolto della nostra frequenza, ma viola ancora una volta le garanzie stabilite nell’Art. 3, Comma 8 della Legge 249/97, in cui vengono specificati i criteri relativi ai bacini di utenza.

Ribadiamo nuovamente, con forza, come nel caso di grandi emittenti commerciali si continuino a autorizzare spostamenti che vanno contro le leggi in vigore.

Il piccolo David non si arrendera’ di fronte ad un Golia sempre piu’ insolente e illegale.

Francesca Caprioli

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No alla Bossi-Fini

13/03/2002 0

La nuova proposta di legge sull’immigrazione, la cosiddetta Bossi-Fini che andrebbe a sostituire la Turco-Napolitano correntemente in vigore, introdurr‡ misure molto pi? restrittive e – secondo alcuni – ingiuste ed incostituzionali. Se anche secondo voi questa proposta non deve diventare una legge, potete far sentire la vostra voce inviando la lettera qui allegata oppure – se siete pigri – inviare direttamente una mail tramite il sito dei promotori.

Alla cortese attenzione
del Presidente del Consiglio

Silvio Berlusconi

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Giusti i licenziamenti senza giusta causa!

26/02/2002 0

L’articolo 18 ha una cruciale importanza poiche’ permette al singolo operaio di conservare la propia identita. Abolendo tale articolo ,infatti, la massa operaia sara` costretta ad abbassare il capo, ad una censura delle proprie idee a causa della crisi occupazionale stessa che, “benpensanti” pensano, in tal modo, di risolvere. Operando così, invece, si rischia di trasformare il lavoro, per chi ce l’ha, in una quotidiana tortura. In tutte le aziende il datore di lavoro si trasformerà in una specie di despota che a SIMPATIA deciderà chi licenziare o meno. Tutto questo si chiama: RIFORMA DEL