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il tradimento degli “amici”. La parola di Ultimo

19/10/2009 Antonella Serafini 0

Siamo abituati ad attacchi dei corleonesi sotto mentite spoglie, siamo abituati a uomini del potere che attaccano un servitore dello Stato, siamo abituati a processi mediatici, ma quando i colpi arrivano da chi, come Torrealta, ha scritto il libro su Ultimo e ne ha fatto ristampe fino al 2005 e poi, come è usanza in questo periodo, si schiera dalla parte di chi ha più potere rilasciando interviste infamanti, è importante a questo punto una replica del nostro capitano (il capitano dei senza RE e di chi è senza padroni).

buona lettura

La lezione che ha tratto Maurizio Torrealta su 17 anni di giornalismo l’ abbiamo capita.
La lezione che dobbiamo trarre dall’ articolo di Torrealta invece è molto più semplice, meno didattica e meno professionale.
Ci sono opportunisti che vanno dove tira il vento e ci sono combattenti che lottano fino alla fine per l’ unico esercito puro e imparziale: il popo lo italiano.

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Regole fondamentali di latitanza civile

19/09/2008 admin 0

quello che segue, è la trascrizione della prima puntata di radio mafiopoli, in onda in diretta tutti i mercoledi su www.strillone.info

A Mafiopoli una volta c’è stato un momento, un secondo soltanto, un istante di stallo: di quegli stalli belli bellini che nessuno osa toccare, come le stalle mafiuse di Dito Ditale giù a Partinico, di quegli stalli e stalle che ci vuole un Genio a buttarle giù, perché le persone normali sentono troppo odore e se la fanno sotto, come per le stalle mafiuse di Dito Ditale giù a Partinico.

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risposta di Napolitano alla nostra Samanta

19/05/2008 admin 7

Signor Presidente,

mi chiamo Samanta Di Persio sono una ragazza di 28 anni precaria, membro del Comitato Centrale del Pdci. Non scrivo per me.

Il 1° maggio Lei ha consegnato le medaglie ai familiari dei Caduti sul lavoro della ThissenKrupp e di Molfetta. Lei sa che l’anno scorso sono morte 1047 uomini e donne. Lei sa che l’anno prima ne sono morti 1341, e sono morti l’anno prima ancora, ancora e ancora. L’Eurispes ha stimato che dal 2003 al 2006, nel nostro Paese i morti sul lavoro sono stati 5.252.

Quante lacrime, quanto dolore.

Lei ha vissuto la guerra, la resistenza. Io no. Lei ha potuto combattere per dei valori, per la libertà da una dittatura. Io no.

Oggi si devono portare avanti altre battaglie. Anch’io volevo lasciare qualcosa: un libro. Ho deciso di iniziare un viaggio per l’Italia, parlare con le persone che hanno perso i loro familiari sul lavoro. Quando ho iniziato ero digiuna sulle condizioni di lavoro, nel senso: so dai giornali, dalla televisione. Ma poi, quando ascolti e vedi con le tue orecchie e con i tuoi occhi, ti senti impotente di fronte all’inciviltà del nostro Paese.

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Lettera aperta a Marco Travaglio sulla libertà

01/05/2008 admin 11

lettera aperta di Paolo Barnard, ex giornalista di Report a Marco Travaglio

Caro Travaglio, io ho le prove che tu non sei libero. Non mi dilungo, te le espongo in breve e ti assicuro che non sto parlando del fatto che, ad esempio, tu ti rifiuti di parlare di temi come il Signoraggio bancario, nonostante esso sia una piaga aberrante artificiosamente inflitta alla vita di ogni singolo italiano, che ne paga un prezzo altissimo.

No, Marco, parlo di altro. Tu non sei libero perché tu oggi sei una Star; perché sei in prima serata TV ogni settimana e proprio nel luogo dove secondo te “…chi non ha il guinzaglio in questo momento non lavora e chi ci lavora in un modo o nell’altro un suo guinzaglio ce l’ha”; perché sei lì anche tu, col trucco di scena, con i riflettori sparati su di te, col megaschermo dietro le spalle che amplifica il tuo verbo; perché giri l’Italia fra il tripudio dei fans club, che ti adorano; perché sei un’Icona. Tutto questo è Potere, è meravigliosamente forte, è oppio. Una volta assaporato, non se ne può più fare a meno. E allora Marco, quando dovesse capitarti di scorgere qualcosa che non va, e proprio nelle strutture che ti garantiscono quel Potere, quell’inebriante vivere, quel tuo oppio, e intendo una stortura, magari proprio del marcio, un’omertà, o la negazione di un qualsiasi principio morale o di un diritto, tu che faresti Marco? Lo denunceresti? Spareresti cioè un siluro alla base stessa delle fonti della tua inebriante fama? Li manderesti a gambe all’aria assieme a gran parte del tuo status di celebrity? Cioè svergogneresti e denunceresti chi ti trasmette e il loro megaschermo? Chi ti pubblica ogni parola senza fiatare? Chi ti amplifica nelle piazze dei centomila? Chi ti fornisce il tuo oppio? Oppure chiuderesti un occhio? E magari anche tutti e due? Perché lo sai bene come reagirebbero alla tua denuncia: sarebbe rancore, veleno, isolamento per te, cellulari che non ti rispondono più, inviti che non ti arrivano più, amici che, ops, non ci sono più, il tuo volto che scompare dagli schermi e dalla memoria.

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Lettera aperta di Paolo Barnard, giornalista e co-fondatore di Report

01/03/2008 admin 4

Cari amici e amiche impegnati a dare una pennellata di decenza al nostro Paese, eccovi una forma di censura nell’informazione di cui non si parla mai. E’ la peggiore, poiché non proviene frontalmente dal Sistema, ma prende il giornalista alle spalle. Il risultato è che, avvolti dal silenzio e privi dell’appoggio dell’indignazione pubblica, non ci si può difendere. Questa censura sta di fatto paralizzando l’opera di denuncia dei misfatti sia italiani che internazionali da parte di tanti giornalisti ‘fuori dal coro’.

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Mafia/Licandro: La faccenda dell’estradizione USA

17/10/2007 admin 0

Comunicato Stampa dei Comunisti italiani.

La decisione del giudice americano di negare l’estradizione al boss mafioso Rosario Gambino dietro l’argomentazione che il carcere duro, che in Italia è riservato ai boss mafiosi, sarebbe paragonabile a una forma di tortura è “davvero scandalosa” secondo Orazio Licandro, capogruppo in commissione antimafia per il PdCI.

“Eccoli qui, gli Stati Uniti d’America, gli interpreti per eccellenza della democrazia e i paladini dello stato liberale”. Ha affermato il braccio destro di Diliberto. “Loro che prevedono la pena di morte, loro che hanno istituito carceri illegali in cui hanno praticato la tortura sia nel loro territorio che altrove, loro che hanno Guantanamo, loro che hanno violato la legalità internazionale con i voli coperti della CIA per sequestrare e torturare cittadini di altra nazionalità, presunti terroristi. Loro che hanno fatto tutto questo, adesso che considerano inaccettabile il 41 bis, dimostrano di applicare sempre lo stesso schema, cioè fare le guerre che vogliono. E a proposito di Gambino, è del tutto evidente che non vogliono fare una guerra contro la mafia.

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al settimo compleanno

29/09/2007 admin 6

Mi sembra ieri che siamo nati. Sono successe tante cose nuove, alcune stanno per succedere, e ci sentiamo fortunati per aver capito che la strada che abbiamo seguito finora è stata quella giusta. Due natali fa, noi attaccavamo Mastella per il suo disinteresse sul caso Graziella Campagna, morta con 5 colpi di lupara a 17 anni, il cui assassino è stato tirato fuori di galera per una sentenza depositata dopo 650 giorni (ritardi motivati come?). Gli ispettori in questo non hanno trovato nessuna irregolarità. E’ normale, per loro.
Abbiamo trattato casi difficili, come il racket che interdice, e sappiamo che su quello stesso caso autorevoli giornalisti hanno preso sempre le distanze (sotto consiglio degli amici magistrati illustri luminari).

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I dimenticati dal Governo: Pino Masciari

11/09/2007 admin 1

Dopo questa lettera aperta di pino masciari, che nessuno ci parli più di responsabilità nella società civile.

Sono un imprenditore edile calabrese sottoposto a programma speciale di protezione da parte del Ministero dell’Interno dal 18 ottobre 1997, unitamente a mia moglie e i miei due bambini, perché ho denunciato la criminalità organizzata la “ ’ndrangheta ” e le sue collusioni nella sfera Politica-Istituzionale. Da tali denunce sono scaturiti diversi processi e numerose condanne tra le quali anche contro qualche Magistrato . Tale scelta ha sconvolto l’esistenza di un’intera famiglia, perché siamo dovuti fuggire dalla nostra terra per salvarci la vita. Ciò mi ha portato all’esilio, alla perdita delle mie imprese di costruzioni edili e mia moglie ha dovuto rinunciare alla sua professione di medico odontoiatra.

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l’informazione tradita

12/07/2007 admin 1

Di Ultimo

L’aggressione unilaterale promossa da settori della stampa deviata ed al servizio del padrone di turno, meritano una risposta.

Le aristocrazie servili continuano l’attacco a chi combatte la mafia.

Il problema è capire chi arma la penna dei nuovi killer di giustizia. Chi arma le offese dei raffinati buoni maestri che insinuano, espongono alla vendetta mafiosa semplici soldati del popolo, carabinieri straccioni che non hanno nessuno alle spalle se non il loro amore per il popolo e per la giustizia. Chi arma la penna mozza di Attilio Bolzoni? Di Saverio Lodato? Di Rita Pennarola? Quali lobby sostengono questa campagna diffamatoria e denigratoria contro gente semplice che non si nasconde nella divisa? Perchè vogliono isolare chi è un bersaglio della mafia?

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Colpire il nemico al cuore

10/03/2007 admin 11

di Ultimo

Noi ci saremo ogni volta
che gli altri scappano,
ci saremo con gli occhi splendenti
di chi sa sognare e vuole sognare
perchè è realista e con realismo disprezza questa realtà,
questa antimafia di salotto, gestita
da professorini elitari e snob,
da toghe grige che alla lotta di strada
preferiscono la dialettica unilaterale
dell’insinuazione e della celebrazione
retorica. Questa antimafia arrogante
buttata nei programmi TV per fare audience offendendo
persone che non possono rispondere
e strumentalizzando eroi e martiri a loro uso e consumo.
A questo loro parlare per parlare, noi rispondiamo con il coraggio di fare azione, ribellazione contro la mafia.

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Co co pro, a che pro?

09/03/2007 admin 2

Un esempio di “Generazione Mille Euro”

di Viviana Capurso

Ho assolutamente deciso. Devo cambiare il pc.
Attenzione però, non sarà il solito regalo di mamma e papà, sono cresciuta e stavolta il pc me lo pago io. Ok, facendo parte da pochissimo della “generazione mille euro” ed essendo dotata di un contratto a progetto, non lo pagherò cash, farò uno di quei meravigliosi finanziamenti a
tasso zero pubblicizzati da Mediaworld.
Leggo su internet: Da Media World con Findomestic, paghi in comode rate mensili secondo le necessità del tuo budget familiare, così puoi avere subito ciò che ti serve, senza rinunciare alla qualità che cerchi. E’ facile ottenere un finanziamento! Basta presentarsi presso il centro servizi del punto vendita, al momento dell’acquisto, con i seguenti documenti in originale:

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Le BR? Un fenomeno sociologico

16/02/2007 admin 5

Quando un corpo è malato, si cerca la cura, se si trova si applica.
Ilda Boccassini è la cura, ma l’infezione c’è sempre, c’era prima che lei arrivasse, e continuera’ ad esserci in futuro. Perchè? Perchè il corpo – lo Stato – non è sano. Quel gruppo di mentecatti definiti “nuove Brigate Rosse”, in realtà, non deve essere prevenuto nell’azione, ma nell’ideologia che hanno, e cioè quellaa di annientare lo Stato. Non dovremmo arrivare al punto tale che qualcuno pensa “ci vuole la rivoluzione”. Non dovrebbe pensarlo nessuno, che ci vuole la guerra allo Stato. Perchè lo Stato siamo noi, siamo tutti, il problema è che nessuno si sente rappresentato da nessuno.

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Tecniche di disinformazione. Come sgretolare il falso

11/10/2006 Antonella Serafini 46

Dopo la censura di Santoro all’avvocato di Ultimo (non a Ultimo, pero’ in tv fa piu’ effetto dire che chiama Ultimo in persona) nella puntata/processo che parlava di antimafia, ho pubblicato l’articolo “Santoro e Betulla pari sono”, che ha scaturito non poche polemiche sul forum di travaglio, frequantato da persone che stimano e ammirano Travaglio in quanto l’unico che sa parlare di verita’. Messo a conoscenza dell’articolo di censurati, Travaglio ha messo in prima pagina un articolo corredato da dichiarazioni mendaci che di seguito abbiamo sgretolato come un castello di carte. Operazione fin troppo facile per chi la sentenza se l’e’ vista tutta, e letti e sentiti TUTTI gli interrogatori ad ogni singolo testimone del processo. Tutti i dubbi che dicono esserci ancora, sono spiegati punto per punto, ma esiste chi non sa o non vuole leggere. A questo punto consigliamo un programma tipo “La pupa e il secchione”, non Annozero. Sono decisamente piu’ appropriati. Tralasciamo le frasi sprezzanti dette su chi gestisce questo sito dette all’interno di quel forum, adesso con la dovuta calma, ma senza il trono di Annozero, senza risatine sarcastiche e senza il tono saccente, cerchiamo di dare tutte le risposte che pare aleggino ancora nell’aria.
Il grassetto saranno i commenti miei, i caratteri normali sono le parole di Marco Travaglio.