festa della

ALDO VINCENT dixit:

VINCENT dixit:

Si apre la Festa dell’Unità a Bologna.
Ma all’Unità la festa glie l’hanno già fatta a Roma. O no?
No, caro direttore, bando agli scherzi. Qui si deve ragionare seriamente.
Perchè se si può fare una Festa dell’Unità senza l’Unità allora niente è perduto.
Adesso hai finalmente capito la differenza tra stampa di destra e stampa di sinistra?
La stampa di sinistra è quella che licenzia tutti.

ALDO VINCENT dixit:

ChissA’ perchE’ ogni volta che un politico italiano decide anche solo di mettersi in gioco per la carica di Capo del Governo di questo benedetto Paese, deve andare ad inginocchiarsi davanti al Presidente degli Stati Uniti., alla stessa maniera di come una volta i democristiani doc andavano a baciare l’anello al Papa. Adesso Rutelli dice che va da Clinton solo per qualche consiglio. Ma quale consiglio vuoi che gli dia Clinton? AvrA’ forse trovato qualche nuovo sistema per umettare i sigari? ChissA’.

Chicche dal Festival di Venezia, anacronisticamente in ritardo con i tempi, ma sempre attuali. La satira di Vincent colpisce il cinema, stavolta. Anzi, la politica del cinema…. insomma, fate voi!

a cura di Vincent, il gelataio di Corfu’, che commenta i quotidiani chiuso in bagno, godendo per il solo fatto che almeno in quel posto quella carta avrà una funzione specifica

E’ COMINCIATA LA CAMPAGNA ELETTORALE

E la Magistratura, per far capire a tutti di come non sia asservita a nessuno, ha messo in galera un po’ questi e un po’ quelli.
Più quelli che questi.
Però poi ci sarà posto più per questi che per quelli.

Insomma non c’è uno straccio di programma su cui discutere, se si toglie Bossi che ogni anno ripete il rito dell’ampolla nel Po che quest’anno ha la forma del pappagallo che mettono nel letto negli ospedali. Grida come sempre a quei quattro rintronati dall’ossigeno d’alta quota che se gli altri politici promettono mari e monti, lui a quei quattro pecorai d’altura promette Maroni e Montoni, tanto per esagerare.