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Padre separato e non affidatario: cosa fanno i Servizi Sociali per i minori?

05/12/2009 Lisa biasci 0

Di Lisa Biasci

Dalla finzione alla realtà, tra la mancata applicazione della legge sull’affidamento condiviso

(L. 54/06) e la storia amara di un uomo e padre onesto che non vede più suo figlio

Leggetelo, l’ultimo romanzo di Gianni Biondillo “Nel nome del padre” edito da Guanda (2009). L’autore è un architetto-scrittore molto attento ai problemi della famiglia, dei padri e dei separati; fa anche parte della redazione di Nazione Indiana.

Il romanzo prende le mosse dalla legge 54/06 “Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso”.

Una legge piena di falle e di buchi, di cui anche il suo estensore il prof. Marino Maglietta lamenta le grosse modifiche apportate dal governo per la sua approvazione. Una legge importante comunque perché sancisce il diritto della bi genitorialità e riconosce i diritti di entrambi i genitori dopo la separazione.

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“io il gatto, lui la volpe, siamo in società…” La strana storia del caso Eutelia Agile Omega

26/11/2009 Antonella Serafini 2

Bei tempi quando il nemico dell’operaio era il capitalista. Un po’ come gli indiani d’america e i Ranger. Da una parte i buoni, dall’altra i cattivi. Prima c’era l’operaio che lavorava in una fabbrica di proprietà di un padrone che guadagnava tanto e che dava uno stipendio misero a tanti schiavetti. Adesso non ci sono più nè padroni nè schiavetti. E già, perchè gli operai di adesso sono dipendenti che ricoprono varie mansioni, i padroni sono ricchi imprenditori senza scrupoli, ma il futuro di tutti quanti lo decidono persone che usano i criminali/imprenditori, rimanendo però con le mani pulite perchè fanno fare i giochi sporchi agli scagnozzi. Ecco presentato il caso Agile – Omega (ex Eutelia), in cui gli impegati sono gli indiani d’america, la famiglia Landi nei panni degli scagnozzi, i picciotti, braccio operativo e criminale di una mente più raffinata che si muove ai margini della legalità, perchè, “quando le leggi diventano ingiuste, i giusti diventano fuorilegge”, diceva Tex Willer, e i fuorilegge sono diventati i dipendenti che occupano uno stabile che prima dava lavoro a migliaia di famiglie. Non importa se il gioco sporco l’hanno fatto le persone che “legalmente” hanno smembrato una società, l’hanno data in pasto ai pescecani ed hanno fatto diventare carne da macello i dipendenti, perchè da capitalistico, il sistema è diventato ormai parassitario e incontrollabile. La società Eutelia produce capitali, produce utili, fa andare avanti non solo chi ci lavora, ma tutta l’Italia, perchè stiamo parlando di un gruppo che si occupa di sistemi informatici e telecomunicazioni (per capirsi, mandano avanti i sistemi informatici di Poste, banche, ministeri, Ferrovie dello Stato, aeroporti, telefonia gsm, apparati adsl, e tutto un sistema di call center.

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Grazie Lampedusa

10/02/2009 vipera 0

L’unica sicurezza è la dignità umana

L’appoggio popolare (e istituzionale da parte del sindaco!) al grido di dignità e libertà dei migranti rinchiusi nel lager dell’isola squarciano definitivamente il velo dell’ipocrisia sicuritaria.

E’ un ringraziamento che sgorga spontaneo dal cuore e dalla coscienza. Grazie Lampedusa! Grazie ai tuoi splendidi abitanti, alla resistenza civile del sindaco e di tutti gli esercizi commerciali. Nonostante i tentativi di smentire e sminuire da parte di Maroni, Lampedusa ha avuto giorni carichi di passione civile e solidarietà umana.

1300 migranti escono dal lager dell’isola e attraversano tutta la città gridando ‘Libertà, Libertà’. Secondo le retoriche razziste e mistificatorie di questi anni l’isola avrebbe dovuto vivere ore di terrore. Sono anni che ci descrivono una Lampedusa preda di orde di criminali venuti dal mare che la tengono in ostaggio. E’ invece no! Accade esattamente l’opposto. Gli abitanti dell’isola fanno sfilare i migranti tra due ali di applausi. Applausi sinceri, sgorgati impetuosamente e spontaneamente dalla loro coscienza. Per evitare problemi con le forze dell’ordine ( vista anche la carica contro persone inermi, altro che i saccheggi descritti da Libero e visti solo da Feltri) li hanno poi riaccompagnati dentro il Cie, promettendo di rilanciare il loro grido e non lasciarlo cadere. E così è stato.

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Rispettare la sofferenza di Eluana. E il dolore del padre …

09/10/2008 admin 0

“Manca un solo passo”. Le parole di Beppino, il padre di Eluana Englaro, sono tutta la sintesi di questi mesi di sofferenza, di agonia con-vissuta tra lui e la figlia. E la speranza che presto possa tutto finire. Ieri la Corte Costituzionale ha rigettato il ricorso del Parlamento avverso la decisione della magistratura di riconoscere il diritto di Beppino di riconoscere la morte della figlia. Fra un mese si pronuncerà la Suprema Corte, sul cui verdetto il padre di Eluana si è detto fiducioso, e poi la sofferenza si avvierà alla fine.

Sarà l’atto finale dell’ennesima storia tutta italiana fatta di omissioni, veti, ipocrisie istituzionali. In questi mesi abbiamo visto di tutto. Giornalisti d’assalto, cuccioli ai piedi dei politici e dei potenti di turno, ma capaci di vomitare rabbia, insulti, menzogne contro la famiglia Englaro. Come dimenticare il caso del direttore di un noto quotidiano di scendere in piazza con delle bottiglie d’acqua, a lanciare strali e moniti contro Beppino Englaro? Cosa pensare di fronte all’abbandono davanti al quale la famiglia Englaro è stata abbandonata da molti?

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Fiona e Milla, abusate e dimenticate

24/11/2007 admin 3

La lettera aperta di questa mamma va letta fino in fondo. So che per alcuni può essere dura, io ho fatto fatica a leggerla tutta, mi si chiudeva lo stomaco. Però non vedere e non sapere non è sufficiente. Provare lo schifo è condizione senza la quale è più difficile combattere un fenomeno come questo. La pedofilia è oltre che una perversione vigliacca, un’atroce tortura.
Buona lettura (si fa per dire)
antonella

La speranza è la luce che mi fa camminare nel buio. L’amore per le mie bambine, come il sangue che scorre nelle mie vene, mi mantiene in vita in questa intollerabile ingiustizia.

Nell’oceano della violenza istituzionale e della perversione sessuale, le mie braccia che circondano le mie bambine sono come dei salvagenti. Ma nella solitudine della notte nera e davanti all’indifferenza verso le loro grida di dolore, ci sarà una barca che potrà salvare le mie due piccole bimbe, FIONA e MILLA e proibire che loro si affoghino nelle profondità dell’oblio collettivo e della follia umana?

Questa lettera è un appello di aiuto per esprimere la disperazione e la paura di una mamma che combatte, da quattro anni, per salvare le sue due bambine dalle grinfie dell’inferno.

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Giornalismo e miti: Addio a Ryszard Kapuscinski

05/03/2007 admin 2

E’ morto un vero giornalista di razza, un esploratore del Terzo mondo e dell’animo umano, Ryszard Kapuscinski , uno dei grandi miti del giornalismo di guerra senza “sé e senza ma”.

E’ morto dopo un’operazione chirurgica nell’ospedale di Warsavia. Aveva 75 anni.

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boia e boiate

30/12/2006 Antonella Serafini 21

“occhio per occhio… e il mondo diventa cieco”
Mohandas Karamchand Gandhi

tratto da: www.ilcassetto.it

La foto che vedete risale al 20 dicembre 1983. Il futuro Segretario alla Difesa Usa Donald Rumsfeld (allora “semplice” uomo d’affari) stringe la mano a Saddam Hussein durante una visita a Baghdad. Erano gli anni ruggenti di Saddam, amico dell’occidente e in guerra contro l’Iran di Khomeini. Buona parte dei crimini per i quali Saddam e’ stato impiccato sono stati commessi proprio in quegli anni. I gas con cui ha sterminato migliaia di curdi e centinaia di migliaia di iraniani gli vennero venduti a buon prezzo da americani, tedeschi, francesi e italiani. E anche la vecchia Urss ci mise del suo.

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Abbado, l’ignorante cubano

19/03/2005 0

Abbado, l’ignorante cubano
Mandato da Davide Giacalone Sabato, 19 March 2005, 06:30.
Claudio Abbado interviene a proposito di Cuba ed inanella una serie impressionante di castronerie. Non d¹opinioni da me non condivise, no, di castronerie. Peccato, si spera sempre che la frequentazione della cultura, e quella musicale è certamente cultura, renda capaci di leggere senza pregiudizi le cose del mondo, ma, talora, ed in questo caso sicuramente, si resta delusi. L’antefatto è un appello, firmato da molti prestigiosi signori, fra i quali Abbado, con il quale si chiede di non legittimare “l’aggressione anticubana da parte dell’amministrazione Bush”. Fin qui si esprime un sentimento antiamericano, che non condivido, ma che è pur sempre legittimo. In fondo gli Usa mantengono, nei confronti di Cuba, un embargo che più che ingiusto è inutile. Nello stesso appello, però, si sostiene che a Cuba non esiste “un singolo caso di scomparsa, tortura o esecuzione extragiudiziaria”.

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economia di cittadinanza e diritti della persona

26/02/2005 0

QUESTIONE POLITICA DI FONDO : COME REGOLARE IN MODO CREDIBILE IL DEBITO ESTERO (CANCELLAZIONE) DI ALCUNI PAESI (ECCETTO IL PROPRIO) PRESENTANDO LE CREDENZIALI ALLA UE ED AGLI USA, OVVERO RIUSCENDO A REGOLARE IL PROPRIO DEBITO ESTERO NELLA POLITICA ATTIVA DI BILANCIO?

QUESTIONE STORICA FONDAMENTALE DI PROSPETTIVA: COME CONVERTIRE IL DEBITO INTERNO IN CREDITO PUBBLICO SENZA RITROVARSI A FARE I CAMERIERI DEI BANCHIERI (CLASSE POLITICA) E I SUDDITI (CITTADINI) DEI BANCHIERI?

Il valore del denaro nell’economia di cittadinanza:
ricerca degli equilibri attraverso il paradigma più Società più Mercato meno Stato

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E MORTO IL MAESTRO DEGLI SCRITTORI CUBANI IN ESILIO

24/02/2005 0

E’ morto in una clinica di Londra, Guillermo Cabrera Infante. L’autore di Tres Tristes Tigres, La Habana para un Infante Defunto, Mea Cuba, non è riuscito a raggiungere il gran traguardo di accarezzare di nuovo l’Avana, cui sfumature diventarono per lo scrittore, più che un amore, un’ossessione.
Con Alejo Carpentier e José Lezama Lima, Cabrera Infante s’inserì nello scelto circolo dei grnadi scrittori di lingua spagnola nel XX, secolo. La sua letteratura sperimentale, piena d’ironia e “cubanismo”, lo fecero diventare un mito dell’arte cubana. Ci lascia il più rappresentativo esempio d’intellettuale compromesso con l’arte; esprimendo la verità, senza mai abbandonare l’estetica e neppure l’etica.

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Procura di Palermo – L’altro Codice di Procedura Penale Censure inspiegabili….

24/01/2005 admin 0

importanti sviluppi nell’insabbiamento del caso della connazionale Sig.ra Margherita Caminita

Margherita Caminita ha appena compiuto 79 anni e dal Marzo del 1998 é sequestrata in Gran Bretagna dalla Mafia della Sanitá che cerca di impedirle di testimoniare sulla soppressione – a mezzo sedativi e disidratazione – di centinaia di anziani non piú autosufficenti ricoverati presso ospedali e case di riposo inglesi – Dal 1999 – io Francesco Errante – unico figlio della Sig.ra Margherita Caminita ho indagato e beccato diversi malfattori e li ho denunciati alla Magistratura, fornendo solida documentazione ma tutto tace. Tacciono i giornali e guarda cosa fa la Procura di Palermo…

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Palestina: solo qualche minuto anche per loro!

05/01/2005 3

Il 3 Gennaio l’esercito israeliano ha aperto il fuoco (con i tank) a Beit Lahia, contro un gruppo di Palestinesi che stavano lavorando nei loro campi.
Sono rimasti uccisi 7 bambini e I feriti sono 8. (fonte: Mezzaluna Rossa www.palestinercs.org).

Questo costituisce l’ennesima violazione della Quarta Convenzione di Ginevra (che

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IL DIRITTO DI FRANCESCA

03/01/2005 0

La storia di Francesca Darima comincia nel vecchio ospedale San Giovanni di Roma dove è nata l’11 novembre del 1934. Molti anni fa all’interno dell’ospedale c’era un reparto, chiamato ‘le Celate’, riservato alle donne che volevano restare nell’anonimato, a volte partorendo anche con il volto coperto. Molti dei neonati venivano poi lasciati nello stesso ospedale, come è accaduto a Francesca. Le ‘celate’ erano soprattutto donne che appartenevano alla borghesia romana. Le loro gravidanze erano talvolta il frutto di relazioni con gerarchi fascisti o comunque con persone di ceti altolocati.

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Buone Feste, Tesahil!

31/12/2004 0

Il 26 Dicembre, Tesahil al-Hassanat 7 anni, di al-Mughraga un villaggio a sud di Gaza, è morta dopo 2 mesi di agonia; era rimasta ferita il 13 Ottobre scorso dall’esercito israeliano.

Il suo villaggio si trova molto vicino alla colonia israeliana illegale di Netzarim, durante una delle tante invasioni dell’esercito israeliano di occupazione, è rimasta gravemente ferita alla testa dall’esplosione di un missile proprio vicino a lei.