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Vogliono distruggere una preziosissima riserva naturale in Abruzzo

18/01/2010 vipera 0

Uno scellerato progetto della Regione, finanziato con 21 milioni di euro di fondi CIPE, devasterà la spiaggia di Punta Penna, a Vasto, aprendo a pochi chilometri dalla riva una cava sottomarina per l’estrazione di sabbia, che servirà per l’ennesimo inutile ripascimento a Casalbordino, un comune limitrofo. Domenica 24 gennaio, dalle 11, le associazioni ambientaliste saranno in piazza. Sarà solo l’inizio di una lunghissima e determinata mobilitazione per salvare un angolo di paradiso!

Un giorno, guidati da stelle sicure, ci ritroveremo in qualche angolo di mondo perduto, tra i musicisti e gli sbandati, o sui sentieri dove corrono le fate. Sono alcuni dei versi più poetici dei Modena City Ramblers. Improvvisamente, nelle nostre giornate, irrompe la poesia. Una poesia lirica, commovente, che colora le giornate e scende come balsamo nelle corde del cuore. Una poesia piccola, quotidiana ma bellissima. Perché ci sono angoli di mondo, lontani dalla frenesia, quasi espulsi da questo mondo impazzito. Il mite Alexander Langer diceva che dovevamo rovesciare il motto olimpico, e vivere “più lentamente, più soavemente, più dolcemente”. Oggi appare impossibile, ma in questi luoghi incontaminati e magici tutto si realizza.

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Solidarietà a Maria Rita D’Orsogna per gli attacchi di Di Martino

11/01/2010 vipera 0

Remo Di Martino, attuale assessore provinciale alla Cultura ed esponente dell’Amministrazione Fratino, che ad Ortona appoggiò la costruzione del Centro Oli, attacca pesantemente Maria Rita D’Orsogna. E al coro di attacchi si unisce Antonello Tiracchia, presidente di Nuovo Senso Civico e sempre più interessato ad attaccare gli ambientalisti e non i petrolieri.

Giovedì 7 gennaio ero tra i tantissimi accorsi alla Sala Eden di Ortona convinto di poter assistere ad un convegno di altissimo valore scientifico sul pericolo Ombrina Mare, la piattaforma di estrazione petrolifera che a breve rischia di giungere al largo della città. E così è stato, almeno fino ad un certo punto.

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Colpevoli d’amore. Il volo è proibito a Sandra e Fortunato

29/10/2009 vipera 1

Domenica mattina don Alessandro Santoro ha unito in matrimonio, dopo una lunghissima attesa durata moltissimi anni, Sandra e Fortunato. Lunedì mattina, con una celerità impressionante il vescovo di Firenze ha dichiarato nullo il matrimonio e ordinato a don Alessandro di lasciare la comunità Le Piagge.

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Se Santoro, Floris e Travaglio sono martiri del regime, queste persone cosa sono?

21/10/2009 vipera 1

Storie reali nel Paese dei salotti chic autoreferenziali

Joy è una giovane ragazza nigeriana, prigioniera del CIE di Via Corelli a Milano. Il 13 agosto scorso, insieme ad altri 12 migranti, ha partecipato alle proteste contro le disumane condizioni in cui sono costretti. Per questo verrà espulsa. Ha denunciato un ispettore di polizia che, testimone la sua compagna di cella, ha tentato di violentarla. L’unica risposta che ha ottenuto, nell’Italia che organizza giornate, manifestazioni e G8 contro la violenza sulle donne, è una denuncia per calunnia.

La scorsa estate tre giovani kurdi sono stati ritrovati morti dentro alcuni tir, su navi che dalla Grecia sono approdate a Venezia. La stessa sorte, nel dicembre scorso, era toccata a Zaher Rezai, un ragazzo afghano: la sua vita è stata stroncata dalle ruote del camion nel quale era nascosto. Gli hanno ritrovato nelle tasche alcuni giocattoli e un biglietto. C’era scritto: “Non so ancora quale sogno mi riserverà il destino, ma promettimi Dio, che non lascerai si spenga questa mia primavera

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L’ipocrisia della FNSI e della ‘libera stampa italiota’

19/09/2009 vipera 0

Dopo aver convocato una controversa manifestazione (per Travaglio e Floris) la FNSI rinvia tutto in nome dell’unità e del lutto nazionali dopo la morte dei 6 soldati in Afghanistan. Rinvia tutto di una settimana. Quando, a Roma e nelle stesse ore, è convocata una manifestazione dei precari della scuola. Per la propaganda di guerra si rinvia, per le vittime del più grande licenziamento di massa in Italia no..

La manifestazione per la libertà di stampa di oggi pomeriggio era stata convocata a seguito di alcuni episodi delle ultime settimane che hanno colpito alcuni giornalisti.

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Un golpe criminale si aggira per l’Italia

14/08/2009 vipera 1

Riprendendo le parole di Pasolini, l’Italia sta marcendo da decenni in un fascismo in doppiopetto e in un regime mafiosocratico. I fatti più recenti lo dimostrano, una volta di più.

‘Viva l’Italia, assassinata dai giornali e dal cemento’ canta De Gregori. E il peggior cemento è quello che sta bloccando le sinapsi neuronali, che impedisce di pensare, che omologa e massifica tutti. E i giornali ne sono tra i grandi esecutori. Mentre il regime mafiosocratico sta sconfiggendo il terribile cancro di cui è vittima: lo Stato democratico …

L’ultimo mese ha visto riemergere dalla nebbia della storia italiana un fantasma che l’accompagna dall’alba della Repubblica: il golpe. A partire dalla strage di Portella della Ginestra, passando per l’attentato a Togliatti e il golpe Borghese solo per ricordarne alcuni, periodicamente torna il rischio di un sovvertimento armato delle istituzioni. Che, puntualmente, si ferma ad un passo dal realizzarsi.

In queste settimane il fantasma del golpe è stato evocato da Scotti e Ciampi, uomini delle istituzioni nel 1992 delle stragi di mafia. Una strategia di sangue che puntava a destabilizzare il cuore delle istituzioni italiane. Una stagione di sangue e bombe che, improvvisamente, si è fermata nell’ottobre 1993, dopo il fallito attentato fuori dello stadio Olimpico di Roma durante Lazio – Udinese.

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Signora mia, non ci sono più i mafiosi di una volta

27/07/2009 Antonella Serafini 0

Arriva la seconda lettera di Ciancimino su imgpress.it destinata ad Antonella Serafini.
Prima c’era l’omertà, adesso si fa la gara a chi parla di più. Cosa cambia tra ieri e oggi? Nulla, perchè se non si diceva niente potevi pensare tutto, e se si parla troppo, si pensa che sono depistaggi, messaggi in codice ecc. Ci stupisce che Massimo Ciancimino, che di giornalisti con cui parlare ne ha in abbondanza vista la quantità di interviste rilasciate, si prodighi così tanto a farmi sapere la verità e ci tiene così tanto a un contatto con la sottoscritta, che non è neanche iscritta all’ordine, perchè “è giusto così”.

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Ciancimino risponde ad Antonella Serafini

26/07/2009 Antonella Serafini 0

Non ce l’aspettavamo, ma è successo. Massimo Ciancimino ha mandato una lettera aperta sul foglio elettronico www.imgpress.it a seguito di un mio articolo. Ci da esempi di legalità, ci chiede di far lavorare le procure (forse pensava che sono in grado di impedire una cosa simile?

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Un ricordo di Alexander Langer

30/06/2009 vipera 0

Alexander è un uomo che si ama o non si comprende. Lo si può amare se si accetta che la purezza e la profondità dell’animo umano sa andare oltre ogni barriera, ogni egoismo, amando rivolgendo lo sguardo soltanto verso lo scrigno custodito nel cuore dell’uomo. Nel suo pensiero, nel suo comportamento quotidiano si realizzano splendidamente le parole di San Paolo “non c’è più giudeo ne greco; non c’è più schiavo ne libero”.
Si definiva un ponte che “si poteva percorrere in entrambe le direzioni”. Cresciuto in una regione di frontiera, ha visto nella conoscenza reciproca, nell’incontro fecondo, una ricchezza da costruire quotidianamente. Parlando di se stesso, disse “Nessuna delle bandiere che svettano davanti a ostelli o campeggi e’ la mia. Non ne sento la mancanza. In compenso, con il tedesco e l’italiano, riesco a farmi capire dalla Danimarca alla Sicilia”. E, facendosi comprendere, si abbandonava all’ascolto del cuore, dell’animo, della sensibilità di chi aveva di fronte. Sono parole che sembrano tanto simili al pensiero di Taras Bul ‘ ba, il protagonista dell’omonimo romanzo dello scrittore russo Gogol. “L’unica bandiera che unisce i popoli della steppa è il cielo stellato”.

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L’Abruzzo in balìa della corruzione e della speculazione

10/01/2009 admin 10

Il dossier di una multinazionale definisce l’Abruzzo una ‘regione camomilla’ con ‘facilità di penetrazione, costi d’insediamento minimi e zero conflittualità’

Sembra il Congo, invece è l’Italia. E’ il commento di Paolo Rumiz, in un articolo su Repubblica del 21 dicembre scorso, al dossier realizzato dalla nota multinazionale. Tutto è permesso e, se ci dovessero essere problemi, basta pagare (e neanche tanto …) e tutto si risolve. Saldi a tutte le stagioni. Le denunce degli ambientalisti, alcune riportate da Rumiz, sono lì a dimostrarlo da anni. Una delle più clamorose riguarda la costruzione di ipermercati. Un recente comunicato stampa firmato da Italia Nostra, MareVivo, il presidente dell’EcoIstituto Verde Abruzzo Giovanni Damiani e Edvige Ricci di MilaDonnAmbiente l’ha ribattezzato Regalò. E’ uno dei centri commerciali più grandi d’Italia, realizzato però a cento metri dalla sponda del fiume Pescara.

La zona è classificata a massimo rischio d’esondazione e la legge vieta tassativamente di costruirci.

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La castrazione del pensiero

02/12/2008 vipera 2

Il sonno della ragione crea mostri, si diceva una volta. Siamo andati oltre. E’ la castrazione del pensiero, l’abolizione del ragionamento e della materia grigia.

Il 10 Dicembre 1948 i rappresentanti degli Stati vincitori della Seconda Guerra Mondiale si riunirono a San Francisco. Redassero e sottoscrissero solennemente la ‘Dichiarazione Universale dei Diritti Umani’.

“Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione[…]” (Art. 2)

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Cossiga confessa: ho fatto uccidere io Giorgiana Masi

24/10/2008 admin 4

«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interni.
Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il
movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una
decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle
macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso
popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello
delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine dovrebbero
massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non
arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà,
ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li
fomentano. Soprattutto i docenti. Non quelli anziani, certo, ma le maestre
ragazzine sì»