di Enrico Tagliaferro
Egr. dott. Bolzoni,
Nel suo articolo pubblicato il 24 luglio 2009 a pag. 11 di Repubblica, dal titolo “Dalla svista su Riina a don Vito i misteri del generale-negoziatore”, Lei ritorna per l’ennesima volta sulle insinuazioni, cui ormai abbiamo fatto l’abitudine riguardanti la cattura di Totò Riina e la mancata perquisizione del suo covo da parte delle forze dell’ordine.
In linea generale La inviterei a leggere il mio pezzo citato, perché bastevole, grazie al corredo di documenti e fotografie, ad annichilire la maggior parte delle leggende metropolitane nate su quella vicenda, alcune delle quali Lei purtroppo nel suo articolo riprende puntigliosamente.
Ma in particolare vorrei contestarle in questa sede, alcune sue affermazioni, per le quali Le sarei grato qualora Lei potesse fornirmi ulteriori chiarimenti.