CAINO VIVO O MORTO

Caino vivo o morto

Chiunque va in un tribunale trover‡ una scritta che dice: ìLa legge È
uguale per tutti ì mi chiedo quindi perchÈ in mesi si sta facendo una
ìoperazione di polizia internazionale ì che dovrebbe secondo gli
americani e tutti gli alleati garantire la pi? efficace lotta contro la
mostruosit‡ del terrorismo? Sia ben chiaro quello che È accaduto lí11
settembre È stato un atto di una mostruosit‡ inaudita che non puÚ essere
giustificato neanche con le colpe che ha avuto il cosiddetto mondo
civile nei confronti dei paesi pi? poveri; su questo ci sarebbe da
parlare allíinfinito, ma il problema del giorno sono le bombe e i
missili che stanno cadendo su un paese e una dittatura che tutti
definiscono bestiale È incivile. Veniamo dunque al perchÈ tutti i paesi
si sono accomunati ad una logica sola di fare guerra al nemico della
civilt‡, radunando le truppe di aria, di mare eí di terra? Io credo che
questa logica fa parte della nostra distorsione a vedere il male negli
altri e non vederlo in noi stessi, poichÈ noi riteniamo che quello che
stiamo facendo È giusto e sacrosanto perchÈ la ragione, e la civilt‡
stanno dalla nostra parte. In nome di questa ragione e civilt‡ noi
usiamo la forza perchÈ se non la usassimo ci sentiremmo pi? deboli nei
confronti di chi ci ha fatto del male. Questo nostro modo di reagire lo
si puÚ vedere nel singolo individuo: un uomo che subisce uno schiaffo
risponde con un pugno, quindi in grande noi assistiamo alla logica della
nostra incapacit‡ a risolvere i nostri antichi problemi di sangue, con
la sola risposta che abbiamo perpetrato da sempre; di reagire con la
stessa logica omicida dellíaggressore affermando perÚ che
nellíautodifesa non cíÈ omicidio ma cíË giustizia. Ma ritorniamo al
nostro tribunale. In un mondo civile il tribunale e la sede dove vengono
processati e giudicati gli individui che infrangono la legge della
civile convivenza; dal pi? piccolo al pi? efferato delitto tutti gli
imputati hanno diritto di difendersi, poichÈ È scritto nel codice penale
di tutti o quasi tutti i paesi che tutti gli imputati anche quelli che
commettono i crimini pi? atroci hanno il diritto a un giusto processo.
Quello che È accaduto lí11 settembre naturalmente ha fatto orrore a
tutti quelli che hanno una coscienza, e un cuore, ma proprio perchÈ chi
ha una coscienza e un cuore credo si debba fare un salto di qualit‡
nella risposta che dobbiamo dare ad ogni barbaro atto sanguinario.
Secondo me la risposta di bombardare un paese non puÚ che essere in
contraddizione al tribunale giuridico che i paesi civile si sono dati
per processare chi non sta alle regole della civile convivenza. Quello
che sta accadendo in questi giorni tragici, non rispecchia la logica del
diritto e della giustizia, ma pi? che altro e una risposta dettata dalla
paura e dalla rabbia, la ragione e la civilt‡ non centrano nulla. Noi
rispondiamo a un crudele atto di barbarie con la stessa logica dei
terroristi che vorrebbero farsi giustizia con il sangue.
Una civilt‡ non puÚ mettersi sullo stesso piano di chi uccide una
persona o settemila persone anche perchÈ le forze in campo sono di gran
lunga sproporzionate, giacchÈ un elefante non puÚ farsi intimidire da un
ratto anche se questo e portatore della peste pi? nera.
Quello che sta avvenendo e davvero poco intelligente per gente che
dovrebbero governare questo pianeta, perchÈ come si puÚ pensare di
distruggere il terrorismo quando per 50 anni abbiamo avuto sotto gli
occhi un conflitto che non si È ancora risolto perchÈ Ebrei e
palestinesi usano da sempre le stesse violenze da entrambe le parti?
Líuomo intelligente avrebbe tenuto conto di questa tragica esperienza
che e sotto gli occhi di tutti, invece di far tesoro di una simile
tragedia rischiamo di riprodurre la stessa logica che usano i
palestinesi e gli ebrei da 50 anni , tale logica a portato a migliaia di
morti ambo le parte e non ha risolto nulla: il terrorismo non È morto
anzi È arrivato fino alle torri di New York. Qualcuno dir‡ che non sono
la stessa cosa, sta di fatto che quel conflitto in medio oriente e il
vulcano dove si alimentano tutti i terrorismi poichÈ dove non cíË
giustizia prima o poi nascono i mostri della violenza cieca. Oggi noi ci
scandalizziamo con orrore per quella cieca violenza, ma bisogna
chiedersi perchÈ siamo arrivati a questo orrore? E giusto e sacrosanto
piangere e indignarsi con rabbia, ma se noi non facciamo una autocritica
profonda poichÈ quello che ci distingue dalla barbarie dei terroristi
dovrebbe essere líintelligenza e la coscienza, quindi se si usasse
veramente líintelligenza si capirebbe benissimo quali sono i metodi da
usare contro il terrorismo, invece noi ci siamo fatti trascinare dalla
paura, e con la paura non si puÚ ragionare bene perchÈ in questo momento
la parte emotiva a prevalso sulla parte razionale.
Mostrare i poderosi muscoli e passare al contrattacco poteva
servire in passato quando si facevano le guerre tradizionali dove gli
uni contro gli altri si fronteggiavano in battaglia, oggi secondo me si
sta facendo un grossissimo errore perchÈ si sta facendo il gioco dei
terroristi perchÈ i terroristi sapevano benissimo che quando avrebbero
compiuto la loro missione suicida ci sarebbe stata la reazione di tutto
il mondo al loro massacro.
Noi quindi ci stiamo comportando come loro volevano per far vedere
al loro mondo non al nostro che i veri barbari siamo noi. Un gesto che
avrebbe fatto scalpore al mondo musulmano sarebbe stato quello di
contrapporre alla violenza non aerei pieni di bombe, ma aerei pieni di
viveri per la Vita e non bombe per la morte.
Un gesto simile qualcuno lo vedrebbe come una debolezza, una
rinuncia, una vigliaccheria nei confronti di chi invece usa il terrore.
Io credo che un mondo ricco potente come il nostro, deve cambiare il suo
atteggiamento e usare strumenti nuovi che potrebbero sembrare assurdi e
deplorevoli da chi ha subito la violenza, ma una civilt‡ deve essere una
civilt‡ in tutto e deve prendersi le proprie responsabilit‡ impopolari
di fronte a atti tremendi che la vogliono distruggerla .
La via che stiamo percorrendo non È una via di civilt‡, poichÈ se
non si rispettano gli imputati anche se questi hanno fatto cose orribili
come possiamo pretendere che gli altri ci rispettino? La giustizia va
garantita in tutto il mondo, e non secondo a chi ci piace noi chiudiamo
gli occhi per i nostri sporchi interessi di parte.
Porgere líaltra guancia non e un atto di vigliaccheria poichÈ una
civilt‡ che possiede i mezzi di distruzione di massa deve anche capire
che il mezzo pi? potente per scoraggiare la violenza e far vedere il
meglio di noi stessi non il peggio di noi stessi. La differenza tra
líeuropa e líamerica sta nella propria storia, gli americani per
risolvere i loro problemi di violenza usano metodi di pena che líeuropa
ha bandito per sempre perchÈ una barbarie come un omicidio non puÚ
essere giudicato con altra barbarie come la pena di morte.
Quello che È successo lí11 settembre non È diverso dalla violenza che
ogni giorno dilaga in tutto il mondo, non sono i numeri ha farci
inorridire poichÈ una morte orribile di una donna fatta a pezzi da un
serial killer non puÚ essere diversa da tanti esseri viventi innocenti
orribilmente mutilati e bruciati dentro quelle torri gemelle di New York
o del pentagono.
Qualsiasi violenza che líuomo fa ad un altro uomo deve essere
processata, giudicata e condannata con i metodi della civilt‡ del
diritto e della giustizia. Io credo che se vogliamo veramente debellare
la violenza, dobbiamo andare in profondit‡ e capirne le cause, poichÈ se
ci limitiamo a reprimerla e spazzarla via con la pena di morte
continueremo a essere ciechi di vendetta pi? che di giustizia e
conoscenza.
In questo momento noi ci comportiamo come la scienza medica fa nei
confronti di un tumore, usando i metodi della repressione del male,
poichÈ per distruggere un tumore bisogna sradicarlo e ucciderlo perchÈ
solo nella sua morte il paziente puÚ vivere. Questa logica non È diversa
dalla guerra, poichÈ se cíË un nemico bisogna distruggerlo per non
essere distrutti; In questo caso, i terroristi talebani sono il tumore
maligno e noi siamo la cura, e per debellare il tumore usiamo gli
strumenti della lotta ai tumori poichÈ avendo paura del tumore noi
vogliamo distruggerlo con tutti i mezzi repressivi senza perÚ riflettere
del perchÈ cíË venuto un tumore?
Quello che si sta sbagliando in questa tragica situazione, e di
focalizzare tutto sulla parte malata e trascurare invece quello che
potrebbe accadere a tutto il corpo. Noi siamo convinti che líunica via e
quella di bombardare i terroristi o chi li protegge, facendo questo
crediamo che prima o poi questo tipo di intervento dar‡ il risultato che
i terroristi saranno annientati. Chi pensa questo non vuole andare alla
radice delle cose, ma vuole solo stare in superficie acchiappando il
ladro, lo stupratore, líassassino, ecc. ecc. perchÈ se andasse in
profondit‡ scoprirebbe il marcio che non vuol portare a galla perchÈ si
metterebbero in discussione le radici stesse delle proprie fondamenta
educative che generano la violenza.
Tutto quindi deve rimanere in superficie, cosÏ i terroristi sono
dei criminali, dei pazzi, dei fanatici, che bisogna eliminare dalla
faccia della terra. Nessuno direbbe mai che un governo democratico che
inquina líaria, che inquina líacqua, che distrugge le foreste, sia un
governo di criminali, poichÈ tutto viene giustificato al proprio
tornaconto individuale e collettivo. Nessuno dice che quello che
facciamo ogni giorno e un crimine contro questo pianeta, noi diciamo che
i terroristi sono dei pazzi, e dei criminali, ma noi non diciamo a noi
stessi che siamo i responsabili della desertificazione,
dellíinquinamento, del buco dellíozono, e quindi siamo dei pazzi
criminali perchÈ continuiamo a fregarcene della terra, poichÈ nessuno
sente líatrocit‡ che si sta facendo contro la stessa casa dove abitiamo
tutti.
Noi esseri umani stiamo distruggendo questo pianeta, e nessuno piange
o inorridisce, poichÈ siamo incapaci di sentire di vedere al di l‡ di
noi stessi, perchÈ noi sentiamo la nostra sofferenza e non sentiamo la
sofferenza degli altri. Quello che sta accadendo non È nato dal caso, e
frutto di quella sofferenza che per troppo tempo non abbiamo sentito,
era li davanti a noi, e noi non sentivamo perchÈ avevamo altre cose
nella nostra testa per placare la nostra sofferenza con ogni cosa che il
mercato delle emozioni ci offriva, e non avremmo mai creduto che un
giorno líinferno piombasse in casa nostra. Oggi cosÏ siamo spaventati,
angosciati, e diciamo a noi stessi; perchÈ? perchÈ ci odiano tanto? cosa
abbiamo fatto di male per meritarci questa catastrofe immane?
Tutti noi adesso abbiamo paura, il nostro mondo rischia un collasso
economico sociale perchÈ pochi barbari ci hanno attaccato nel cuore del
nostro impero civile che credevamo invincibile. Il fattore umano a
prevalso su quello tecnologico poichÈ a nessuno sarebbe venuto in mente
che qualcuno potesse sacrificare la propria vita andandosi a schiantare
contro i simboli della sicurezza; quella economica, quella militare e
quella dellíautorit‡ politica.
Adesso non cíË pi? sicurezza su niente perchÈ il nemico della civilt‡
potrebbe colpire in ogni momento e il suo messaggio di morte È stato
esplicito, cosÏ tutti o quasi tutti si aggrappano a quelle autorit‡ che
prima criticavano o applaudivano, perchÈ adesso la priorit‡ assoluta e
distruggere il terrore con ogni mezzo, militare ed economico, e devo
dire che ci stiamo riuscendo alla grande, perchÈ i dispacci dal fronte
del pentagono dicono che tutto sta procedendo secondo i piani che le
autorit‡ costituite hanno messo in atto per far fronte a questa nuova
emergenza planetaria.
Noi cittadini, dobbiamo cosÏ stare alle loro parole che sar‡ fatto
quel che sar‡ fatto per il bene della nostra civilt‡ e quella musulmana.

Dicono quindi che non sar‡ una guerra di religione ma solo una guerra
contro dei fanatici criminali che seguono un pazzo miliardario di nome
Bin Laden. Costui invece di fare come i suoi colleghi capitalisti che se
la godono alla grande vivendo nel lusso pi? sfrenato, costui vive invece
come un barbone e proclama agli infedeli e ai corrotti una guerra santa.
A noi questa cosa potr‡ sembrare assurda e persino ridicola visto che
siamo entrati nel terzo millennio, poichÈ per noi che viviamo nel
benessere e opulenza quel pazzo che È comparso sui teleschermi di tutto
il mondo va solo annientato perchÈ il suo e solo un delirio
farneticante.
Ma noi non dobbiamo vederla dal nostro punto di vista ma dal punto
di vista dei musulmani che non vivono nella bambagia come noi, quindi
per loro Bin Laden e un miliardario che non parla dal palazzo sontuoso
ma parla seduto per terra mettendosi al loro livello di povert‡
eliminando cosÏ tutte le gerarchie terrene e innalzando solo quella di
Dio onnipotente.
Questa magistrale operazione simbolica mette in atto un meccanismo di
identificazione che puÚ innescare in tutto il mondo islamico non nelle
classi alte ma nella stragrande massa di esseri umani che vivono per
terra come Bin Laden e questo noi che siamo persone colti e
intelligenti non ne abbiamo colto líimportanza, poichÈ stiamo
combattendo un nemico che ci conosce bene giacchÈ lui ha vissuto tra noi
e si serve dei nostri stessi strumenti per farci la guerra.
Dobbiamo capire che Bin Laden non È uno stupido ne un pazzo, perchÈ
se fosse pazzo dovrebbe essere pi? curato che giustiziato, ma siccome i
confini della normalit‡ e della pazzia sono sottili, quello che lui sta
facendo e il modo estremistico di difendere un mondo in cui lui crede
ciecamente. Nella sua logica politico religiosa cíË un fanatismo dettato
da un desiderio frustrante di tutti i Barabba di voler realizzare il
proprio sogno di scacciare gli infedeli e i oppressore dalla propria
terra. Per lui noi siamo líimpero Romano che ha invaso la sua terra,
questo per noi È inaccettabile È incomprensibile ma bisogna entrare
nella testa dei Barabba per capirne il progetto per noi fanatico ma per
il Barabba Bin Laden e il sogno della sua vita.
Per non fargli realizzare il suo sogno dovevamo spiazzarlo con una
mossa non prevedibile come la guerra, ma una mossa a cui lui non
avrebbe mai pensato; quella di capovolgere tutti i dettami della guerra
facendo líopposto della guerra inviando sullíAfghanistan il pi? grande
aiuto umanitario mai realizzato nella storia umana. Questo sarebbe stato
il mezzo pi? efficace per sconvolgere i piani di Bin Laden poichÈ solo
la vita puÚ fare aprire gli occhi a chi vede in Bin Laden un
liberatore, noi invece gli abbiamo fatto un regalo immenso che lui
sapeva di ricevere poichÈ siamo riusciti a farci odiare ancora una volta perchÈ vogliamo Caino vivo o morto a costo di far scoppiare
la fine del mondo.

con cuore

BRUNO FRANCHI

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