“io il gatto, lui la volpe, siamo in società…” La strana storia del caso Eutelia Agile Omega

Bei tempi quando il nemico dell’operaio era il capitalista. Un po’ come gli indiani d’america e i Ranger. Da una parte i buoni, dall’altra i cattivi. Prima c’era l’operaio che lavorava in una fabbrica di proprietà di un padrone che guadagnava tanto e che dava uno stipendio misero a tanti schiavetti. Adesso non ci sono più nè padroni nè schiavetti. E già, perchè gli operai di adesso sono dipendenti che ricoprono varie mansioni, i padroni sono ricchi imprenditori senza scrupoli, ma il futuro di tutti quanti lo decidono persone che usano i criminali/imprenditori, rimanendo però con le mani pulite perchè fanno fare i giochi sporchi agli scagnozzi. Ecco presentato il caso Agile – Omega (ex Eutelia), in cui gli impegati sono gli indiani d’america, la famiglia Landi nei panni degli scagnozzi, i picciotti, braccio operativo e criminale di una mente più raffinata che si muove ai margini della legalità, perchè, “quando le leggi diventano ingiuste, i giusti diventano fuorilegge”, diceva Tex Willer, e i fuorilegge sono diventati i dipendenti che occupano uno stabile che prima dava lavoro a migliaia di famiglie. Non importa se il gioco sporco l’hanno fatto le persone che “legalmente” hanno smembrato una società, l’hanno data in pasto ai pescecani ed hanno fatto diventare carne da macello i dipendenti, perchè da capitalistico, il sistema è diventato ormai parassitario e incontrollabile. La società Eutelia produce capitali, produce utili, fa andare avanti non solo chi ci lavora, ma tutta l’Italia, perchè stiamo parlando di un gruppo che si occupa di sistemi informatici e telecomunicazioni (per capirsi, mandano avanti i sistemi informatici di Poste, banche, ministeri, Ferrovie dello Stato, aeroporti, telefonia gsm, apparati adsl, e tutto un sistema di call center.

E’ praticamente impossibile spiegare in un solo articolo questo sistema societario fatto di scatole cinesi il cui fine ultimo è portare l’azienda al fallimento, trattenere il TFR di migliaia di euro accumulati in anni e anni di lavoro onesto (parliamo di circa 10mila persone dipendenti della OMEGA, di cui sono partiti i primi 1192 licenziamenti, tutti del settore informatico) trasferendo all’estero i capitali che andrebbero a finire in anonime società finanziarie, autorizzando così anche l’applicazione del diritto societario inglese che, a differenza del nostro, non prevede ammortizzatori sociali.

Servirebbe un trattato intero, magari dal titolo “come rubare legalmente, autorizzati dagli enti preposti e dagli organi di controllo”. E già, perchè ogni singola pedina di questa partita a scacchi è stata mossa rispettando le regole. E’ legale aprire società all’estero, è legale licenziare dipendenti (anche se produttivi perchè se c’è un ramo in cui non si può far finta di lavorare è proprio il settore informatico, perchè se si fa finta di lavorare, il software non funziona mica) il tutto in barba alla legge sul lavoro usando cavilli, pretesti e miniscrittine. E’ legale esportare e trattenere per se tutto il malloppo, ed è legale dichiarare fallimento (anche se ci sono centinaia di milioni di euro di commesse).

Ma come si è arrivato a questo punto? Possibile che nessuno si è accorto di nulla fino a licenziamenti avvenuti e a società fittizie aperte per l’occasione in paesi stranieri e paradisi fiscali? Non c’era nessuna anomalia che facesse presagire tutto questo nella speranza di evitarlo?

Beh, il fatto che la famiglia Landi sia rinviata a giudizio per sottrazione illecita di 100 milioni di capitali dalle casse di Eutelia, non deve essere rilevante, perchè queste persone tuttora continuano tranquillamente a delinquere. Alla famiglia Landi sono stati contestati reati come associazione a delinquere finalizzata al falso in bilancio e all’appropriazione indebita, false comunicazioni sociali, frode fiscale, riciclaggio e persino la subornazione di un testimone. Ma evidentemente non era abbastanza, perchè questi gentili signori si sono anche arrogati il diritto di assoldare altri scagnozzi che si sono spacciati per forze dell’ordine, al fine di sgomberare uno stabile “illegalmente occupato” dai lavoratori. Funziona così, il lavoratore viene derubato di tutto, dal diritto al lavoro al diritto ad essere pagato, viene depredato del TFR e poi il criminale responsabile di tutto, ha anche l’ardire di fare lo squadrista urlando “lo stabile è mio e me lo gestisco io”, manganellando dove può e scardinando porte in cerca di chissà cosa. Dopo mesi di presidio e di stipendi negati, se non ci fosse stata l’irruzione squadrista di Samuele Landi, la stampa è rimasta muta. Questa mega truffa doveva essere l’apertura di testate come Repubblica, il Corriere, i TG nazionali, anche perchè i soldi che sono spariti dall’azienda, li mettiamo tutti noi. Tu che stai leggendo, pagherai con le tue tasse il furto autorizzato della famiglia Landi.

Ma le anomalie non sono finite. L’amministratore unico delle società Agile Omega e Libeccio, è stato amministratore di aziende tutte portate al fallimento. Un professionista, quindi, con un nome e un cognome, Claudio Marcello Massa. Stesso discorso per Sebastiano Liori, dirigente del gruppo Omega, anche lui amministratore di altre società tutte in fallimento. Della serie, se si deve fare un lavoro sporco, si assolda un professionista. E la famiglia Landi ne ha assoldati diversi.

I revisori dei conti non hanno certificato il bilancio del 2008 esprimendo dubbi sulla continuità aziendale, dubitando anche sulle conclusioni positive nelle trattative co n le banche creditrici. Certo che, se il 3 giugno 2009 il rappresentante legale Eutelia (nonchè presidente del consiglio di amministrazione) diventa il sig. Leonardo Pizzichi, può anche venire in mente che ci sia un certo conflitto di interessi. Perchè? Beh, magari il fatto che il sig. Pizzichi sia nel collegio sindacale della banca maggior creditrice dell’Eutelia, fa venire qualche dubbio sul fatto che questo tizio sia un tantino interessato. Interessato alla banca o all’azienda? Beh, il fatto che dopo neanche due settimane dall’insediamento nell’Eutelia tutto il settore IT viene ceduto per intero all’AGILE srl, (società di fatto già di controllata al 100% da Eutelia, quindi di fatto cessione inutile), e il fatto che da giugno non sono più stati pagati gli stipendi, fa pensare che questo uomo qui di certo non lavora per il bene dell’azienda. E’ da dimostrare il contrario.

Nel rapporto del CNEL si legge che la “necessità di tracciabilità dei flussi finanziari quali «essenziale corollario della trasparenza rafforzata, che si sostanzia nella proposta della obbligatorietá dei pagamenti attraverso intermediari bancari nelle forme di bonifico o di pagamenti telematici e comporta, sul piano dell’organizzazione contabile l’uso di conti bancari dedicati ai flussi con diretto riferimento al codice unico di progetto. Il tutto per contrastare l’uso illecito del flusso del sistema finanziario”. Ah, ma allora lo sanno, che il rischio di criminalità passa attraverso il controllo della trasparenza bancaria. Leggiamo inoltre che “sono stati evidenziati i rischi derivanti da profili soggettivi […]nell’assistenza e nelle attivitá di controllo e verifica, tra questi: carenza di requisiti di professionalitá; carenza di requisiti di onorabilitá; inesistenza di un’adeguata capacità economica e finanziaria dei soggetti percettori, con particolare riferimento all’effettiva esistenza di capitali di rischio.” Praticamente al CNEL dicono che bisogna comportarsi bene, usando trasparenza e mettere capitali in mano a persone affidabili. Praticamente la famiglia Landi!
In tutto questo si potrebbe obiettare che la Banca d’Italia, che è l’organo di controllo delle banche italiane, magari non era a conoscenza del caso Agile e del conflitto di interessi scaturito con Monte Paschi di Siena. Ma la Banca d’Italia è uno dei clienti della Agile, così come Monte Paschi di Siena, come lo sono anche tutti gli organi di governo, incluse le forze dell’ordine. Quindi, la situazione era (ed è) ben chiara a tutti. Quindi la mancanza di intervento preventivo prima del danno economico gravissimo è dovuta a DOLO non a IGNAVIA. Occupandoci del caso Agile Omega Eutelia ci torna in mente il caso Vallesi, un caso in cui un cittadino pescarese, semplice impiegato con stipendio medio, si ritrova con un debito di oltre tre milioni di euro perchè la banca ha usato i soldi del suo conto per fare rischiosi giochi finanziari, avallati dalla Banca d’Italia, giochi finanziariamente leciti ma moralmente e civilmente ignobili. In quel caso un gruppo di espertoni dichiarò che la Caripe creava un buco milionario, e la Banca fu poi inglobata in una banca più grande che ha acquistato azioni sotto costo (sciacallaggio o speculazione, fate voi), e speculando sulla Caripe, la banca di Lodi decollò al 51% delle azioni. E se i giochi di prestigio a danno di semplici cittadini provocano queste operazioni bancarie, cosa succede quando il debito è molto più alto, e al posto dei semplici cittadini ci troviamo grandi aziende quotate in borsa?
Noi non siamo esperti di finanza, quindi per ulteriori chiarimenti abbiamo chiesto un’intervista a Mario Draghi, siamo ancora in attesa di sapere se è così gentiluomo da concedercela. Nel frattempo, pensiamo alla pausa pranzo si, pausa pranzo no, perchè l’ignoranza rilassa.

Censurati.it continuerà a tenere un riflettore puntato sul caso, saremo al fianco di tutti i dipendenti del gruppo Omega/Agile/Eutelia, moralmente e fisicamente, e se loro non mollano, non molliamo neanche noi.

Antonella

Post scriptum: è appena arrivata una email dai lavoratori Agile con questo contenuto
“un collega di Milano è andato in banca, ha parlato col direttore della situazione del suo conto, ha avuto l’estratto conto, da cui risultava rosso profondo e nessun stipendio da luglio, è uscito dalla banca, pochi passi, il cuore che non regge, stramazza al suolo e..infarto! ora abbiamo pianto tutti per lui, senza conoscerlo, senza neppure
sapere chi è…”

Dobbiamo aspettarne altri, o riusciamo a fermare prima i criminali? Ricordiamo al governo che ZORRO non esiste, e che lo Stato deve prenderne le veci.

approfondimenti qui
lavoratoriagileinlotta.blogspot.com
www.eulav.net

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Informazioni su Antonella Serafini 149 articoli
violinista per hobby, giornalista per dovere civico e morale, casalinga per lavoro, contadina del web e "colpevole" di questo sito antonella@censurati.it

1 commento

  1. Perdoni Antonella la frase da sovversivi destrorsi un pò stantia, ma credevamo che i giornalisti bravi nel raccontare le cose che vedono e toccano con mano, si fossero estinti con la scomparsa degli ultimi “mohicani” Biagi e Montanelli.
    Lei è troppo intelligente per non capire a cosa ci riferiamo, allora lo spieghiamo a chi legge questo commento.
    Oggi i giornalisti “di successo” sono degli yesman che pubblicano dossier fasulli, per ingraziarsi l’editore (meglio se è anche presidente del consiglio), oppure sono quelli che indossano la divisa del fustigatore dei potenti, per poi usare aziende in occupazione (la Agile per capirci) come “sfondo di studio” in trasmissione per ben due volte, poi ce ne sono altri in un canale che da qualche parte ha un numero 1, che pedinano giudici in odore di processi a un certo cavaliere, con scandalosi calzini azzurri.
    In scenari come questi, c’è una giornalista che va sul campo a parlare con chi è nella notizia, non a rovistare in pattumiere mediatiche di terza mano.
    Allora è vero Antonella, ci dimostri che ancora il giornalismo è vivo e lotta per noi…
    Il tuo articolo ci riconcilia con tutta la gazzarra mediatica, scatenata solo da un criminale ex AD venuto a farsi giustizia da se, in una sede aziendale di Roma, che:
    – prima aveva ceduto ad Agile Srl
    – poi si è accorto il poverino dell’errore (Agile era già sua…mannaggia!)
    – non passano nemmeno 7 giorni e corre ai ripari cedendo tutto il noioso pacco di cemmesse e dipendenti a Omega
    – nel frattempo (sbadato di un ex AD) i TFR dei pedanti ex sottoposti ex dipendenti non sa più dove siano finiti…
    – lui non ricorda più se tutto quel ben di Dio, l’ha messo a Cayman, in Svizzera o in Lichtenstain
    – nel frattempo gli ex sottoposti ex dipendenti diventano sempre più insopportabili, che pretese di essere pagati…da lui poi ora che sono in Omega
    – nel frattempo il prode ex AD vuole uno spazio per i suoi amati sottoposti Eutelia a Roma
    – allora che fa? Torna a Roma in via Bona, entra con educazione insieme a 15 amici, a forza di piedi di porco in una sede Agile occupata e che sbadato…quella non è più una sede Eutelia…o lo è ancora?
    E’ ancora in stato confusionale poverino, ma non abbia paura l’ex AD, ci sono giornalisti come Antonella a fargli tornare la memoria…

    Ciao

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  1. qmm.is

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