Nessuna immagine

Falsi democratici e veri dittatori

25/04/2002 136

Dopo aver sentito Chirac che diceva “con gli antidemocratici non ci parlo” non mi sono stupita nel vedere le parole di Le Pen uguali a quelle di nonno Adolf. A voi il testo:

Nessuna immagine

Crisi in Medioriente

22/04/2002 81

Medioriente: “è giusto aprire un dialogo”, si dice. Ma è paritaria la posizione di un popolo occupante e di uno occupato? Oppure tra due popoli c’è chi cerca la libertà e la dignità e chi invece cerca la prevaricazione e l’umiliazione dell’altro?
ce lo spiega Riccardo Orioles

Nessuna immagine

Uno sciopero tutto politico?

17/04/2002 36

Immaginate che liberta’ di espressione potra’ avere un giornalista dopo una eventuale riforma dell’art. 18.
Angelo Panebianco scrive e un lettore commenta. I due punti di vista dell’art. 18 e dello sciopero del 16 aprile.

di Angelo Panebianco
dal corriere della sera del 15/04/2002
Lo sciopero generale e’ un’arma politica, uno strumento di lotta contro i governi. Non ha nulla a che vedere con le normali lotte sindacali. La scelta di ricorrervi segnala la circostanza che, per effetto del risultato elettorale, dopo molti anni, il governo e’ in mano a forze politiche che non devono la loro vittoria al sostegno sindacale. Anche i governi di centrosinistra, nella passata legislatura, quando proposero di innovare su pensioni o mercato del lavoro, incorsero nelle ire dei sindacati. Ma le tensioni, allora, non raggiunsero mai il punto di rottura: i governi di centrosinistra ogni volta chinarono la testa, abbandonarono le loro velleita’ di riforma. Lo sciopero del 16 aprile e’ ufficialmente indetto contro la volonta’ manifestata dal governo di modificare parzialmente la disciplina dei licenziamenti (la riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori).

Nessuna immagine

Il linguaggio dei media nel conflitto fra Israele e Territori palestinesi.

16/04/2002 0

Trovo che i media dovrebbero prestare maggiore attenzione al linguaggio che usano per descrivere le operazioni militari israeliane nei Territori palestinesi.
Infatti alcune persone leggendo o sentendo parlare di “rastrellamenti”,
di “villaggi rasi al suolo per snidare i terroristi”, di “arresti di massa”, di “perquisizioni umilianti delle donne”, di “bambini e vecchi uccisi dai bombardamenti” e cosÏ via, potrebbero magari inconsciamente ricordare le sanguinose operazioni compiute dai nazisti durante l’ultima guerra mondiale.
Anche dare all’intifada la stessa dignit‡ di Resistenza mi pare sbagliato e capace di aumentare la confusione. La Resistenza in tutti i Paesi occupati dai nazisti aveva lo scopo di liberare i Paesi stessi da un esercito invasore e nemico. L’intifada, mi pare chiaro, ha il solo scopo egoistico di permettere ai palestinesi di garantirsi generi superflui come il cibo, l’acqua, le medicine e magari una propria stazione radiotelevisiva e altre sciocchezze simili.
Infine invito i media a non cadere nella trappola di paragonare le inqualificabili azioni dei terroristi arabi con gli attentati e gli atti di sabotaggio compiuti dai partigiani. Per fortuna i cosidetti “kamikaze”arabi si fanno vigliaccamente saltare in aria con le loro vittime (e qualche volta addirittura da soli i pasticcioni!). Se mettessero le bombe in un cassonetto della spazzatura dovremmo forse paragonarli ai coraggiosi attentatori di via Rasella?
giorgiopaolo

Nessuna immagine

servizi veri e propri

09/04/2002 admin 67

Per rinfrescarvi la memoria e per provare che esistono le persone che vengono suicidate, vi riporto un articolo un po’ datato che forse alcuni di voi ricordano

ROMA / Conclusa l’inchiesta sulla morte del colonnello del Sismi.

«Ferraro, fu suicidio»

L’uomo fu trovato impiccato a un portasciugamani

Roma: Mario Ferraro, il colonnello del Sismi trovato impiccato il 16 luglio 1995 nel bagno della sua abitazione nel quartiere Torrino, a Roma, si suicido’. A questa conclusione è arrivata l’inchiesta giudiziaria culminata con la richiesta di archiviazione presentata al gip dal magistrato titolare degli accertamenti, il sostituto procuratore Nello Rossi, che recentemente è diventato componente del Consiglio superiore della magistratura. Nelle conclusioni del magistrato, secondo quanto si e’ appreso, si afferma che l’esito delle perizie svolte per accertare le cause della morte dell’ufficiale del servizio segreto militare non danno adito a dubbi.

In particolare, gli accertamenti medico legale, tossicologico e tecnico hanno pienamente concordato con l’ipotesi del suicidio, emersa sin dalla scoperta del cadavere, escludendo qualsiasi altra causa. Ferraro fu trovato impiccato ad un portasciugamani del bagno. La dinamica della morte, comunque insolita, aveva destato le perplessità soprattutto dei familiari e della compagna di Ferraro, Maria Antonietta Viali, i quali affermarono che il colonnello del Sismi non aveva alcun apparente motivo per togliersi la vita.

Nessuna immagine

Il Pianeta non puo’ aspettare!

07/04/2002 0

*** (21 febbraio 2002) – La politica sul clima degli Stati Uniti, annunciata oggi da Bush, che aumentera’ le emissioni di gas serra del 36% rispetto agli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto, e’ stata scritta in realta’ dalla Esso/Mobil!
“Si continua a parlare della Enron, ma e’ ora di spostare l’attenzione sulla Esso, che ha speso moltissime energie nell’azione di lobby sul Campidoglio ed ora con questa politica sul clima, ottiene quello per cui ha pagato” afferma Domitilla Senni, direttore generale di Greenpeace.
Con questo piano, le emissioni di anidride carbonica aumenteranno ancora piu’ velocemente rispetto agli ultimi 5 anni e non si andra’ affatto verso la stabilizzazione a lungo termine delle emissioni come promesso.

*** (14 marzo 2002) – Questa mattina, a Copenaghen, gli attivisti di Greenpeace hanno scalato la sede centrale della DLH, la maggiore azienda al mondo che opera nel commercio di legname, denunciando le operazioni forestali distruttive e spesso illegali di cui sono responsabili le aziende dalle quali la DLH si rifornisce.
“La DLH distrugge le foreste piu’ minacciate del mondo, operando in Amazzonia e in Africa centrale, in Indonesia e Malesia come nella Russia europea. In molte di queste regioni il taglio illegale raggiunge percentuali anche dell’80%. ìQuesto legno, privo di qualsiasi certificazione FSC di ecosostenibilita’, e’ destinato anche ai nostri mobili e al parquetî, ha detto Sergio Baffoni, responsabile della Campagna Foreste di Greenpeace.
Il nostro Paese acquista ingenti quantitativi di legno DLH, come si puo’ vedere dalle cataste di tronchi e segati nei principali porti italiani”. In queste settimane Greenpeace ha protestato contro la distruzione delle foreste anche in Italia, Svizzera, Germania, Francia, Cile, Russia e Finlandia.
In occasione del Summit delle Foreste, dove si riuniranno i governi che hanno ratificato la Convenzione sulla Biodiversita’, previsto per il prossimo aprile all’Aja, Greenpeace si appella ai governi affinchÈ assumano misure concrete per fermare la distruzione delle foreste, assicurando che il legno venga prodotto e commerciato in forme legali ed ecologicamente responsabili.

* * *

Le notizie menzionate sono solo due delle centinaia che si potrebbero citareÖ e suonano proprio come gridi di allarme! SÏ, non sto affatto esagerando, il Pianeta grida aiuto ed Ë ora di decidersi a svegliarsi, per accogliere questo monito. Ognuno di noi Ë chiamato in causa: non Ë lecito commettere il solito errore di pensare che nel nostro piccolo non ci Ë consentito che assistere passivamente alle decisioni dei ìGrandiî. Non Ë affatto cosÏ: anzi, le teorie pi? accreditate in tema di ìSostenibilit‡ Ambientaleî apprezzano ogni iniziativa che parta dal basso, dai centri nevralgici di ogni comunit‡ locale!
Le amministrazioni locali possono quindi, in un prossimo futuro, rendersi responsabili di una lotta al modello dominante di produzione e di consumo, che provoca devastazioni allíambiente, líesaurimento delle risorse e líestinzione di numerose specie animali e vegetali.
Da tale consapevolezza ha avuto origine, per opera di un gruppo di lavoro coordinato dallíorganizzazione Green Cross International e dal suo presidente Mikhail Gorbaciov, la Carta della Terra, che Ë stata approvata nella sede dellíUnesco a Parigi, e che intende affiancare sul versante ambientale la Dichiarazione universale dei diritti dellíUomo.
Eí nostro dovere, quindi, sentirci sostenuti dalle iniziative internazionali, affinchÈ possiamo uscire dal nostro stupido guscio! Dobbiamo far vivere nella concreta realt‡ i principi espressi dalla Carta, costruendo una societ‡ fondata sul rispetto per la natura e per i diritti umani universali, sulla giustizia economica e sociale, sulla tolleranza e sulla pace !!!
Del resto, anche la Carta della Terra Ë nata ìdal bassoî, in seguito allíimpegno dei rappresentanti di numerose comunit‡ locali e di organizzazioni internazionali, entrate in contatto durante il vertice su ìAmbiente e sviluppoî organizzato dallíOnu a Rio de Janeiro nel 1992.
Eí importantissimo oggi, pi? che mai, che tutti coloro che sostengono che una certa attivit‡ non provocher‡ danni ambientali debbano provarlo, e in caso contrario risponderne! Le multinazionali e le finanziarie internazionali devono agire in modo trasparente e sono responsabili delle conseguenze della loro attivit‡. Le comunit‡ locali, importantissime nellíevolversi in senso sostenibile di questa societ‡ moderna, devono sentirsi fortemente impegnate nella cura e nella tutela dellíambiente.
Facciamo in modo che ognuno di noi possa rendersi protagonista di questo storico RISVEGIO, sostenendo con orgoglio anche una piccolissima causa a favore della vita del Pianeta!

Nessuna immagine

Marco Biagi: indagini frettolose?

03/04/2002 32

Sabato 23 marzo, a quattro giorni dall’omicidio Biagi, il procuratore reggente di Bologna, Luigi Persico, insisteva: “La pistola che ha ucciso l’economista Marco Biagi è la stessa che assassinò Massimo D’Antona e tutte le osservazioni in contrario avviso sono chiacchiere o illazioni“.