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L’antimafia è bella, finchè non c’è qualcosa da fare

05/06/2009 Antonella Serafini 0

Graziella Proto, amministratrice e redattrice dei Siciliani anni ’80, sta perdendo la casa per via dei vecchi debiti del giornale. L’antimafia è bella e tutti appoggiano l’antimafia, si capisce: però le cambiali, oltre vent’anni fa, le ha dovuto firmare Graziella.

I Siciliani, una rivista “storica” e elogiata da tutti, vendeva fra 15 e 30mila copie. Però – imprenditori siciliani… – non aveva uno straccio di pubblicità, e quindi ci voleva qualcuno che firmasse cambiali. E questo qualcuno era Graziella.

La cooperativa faceva parte della Lega delle Cooperative, che però in quel periodo aveva grossi affari coi Cavalieri. Il giornale era un fiore all’occhiello – stando ai discorsi – della Federazione della Stampa, dell’Ordine, dei compagni perbene di tutt’Italia e in genere dei progressisti. Però le cambiali le firmava Graziella.

Graziella Proto, in questi venticinque anni, è stata uno dei più seri e validi – e meno propagandati – giornalisti antimafiosi. Negli ultimi anni, sempre di tasca sua, ha fatto una bellissima rivista, Casablanca, ed è riuscita a portarla avanti per quasi tre anni. Nel primo numero c’erano la Borsellino, la Alfano, il Riscatto della Sicilia, il Movimento delle donne, la Sinistra. Nessuna di queste nobili signore s’è fatta mai sentire, non fosse che per ringraziare. Infatti Graziella, per i pochi che avevano la bontà di conoscerla, era quella che firmava le cambiali. Nessuno l’ha mai citata – ad esempio – per la rischiosissime inchieste sui ragazzini di Paternò ammazzati da Santapaola.

Non sappiamo cosa ne pensa Graziella. Ma noi pensiamo che parlare di informazione e di antimafia è una presa in giro se non si salva chi ha fatto informazione e antimafia non per un anno o due, ma per venticinque. Bisogna che intervengano coloro che debbono, subito e con urgenza. Sarebbe intollerabile vedere una Graziella vittima della mafia (vera) e dell’antimafia (a parole).

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Ti lamenti dei fondi per l’editoria?

15/12/2007 admin 4

Esiste l’unico giornale italiano che va avanti con autotassazione e si occupa di antimafia. Senza alcun aiuto statale (se non qualche remata contro, ma ci passiamo sopra)
aiutaci a sostenerlo! Per natale…

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Stanno uccidendo la liberta’

25/03/2007 admin 3

Amici, vogliate scusarmi se insisto su un tema come l’intimidazione fatta vigliaccamente al giornale antimafia Casablanca, ma voglio riportare un comunicato dell’associazione Rita Atria, che descrive bene il ruolo di tutti noi, in questa vicenda. Al comunicato che segue, mi permetto di aggiungere che casablanca non da voce alla sicilia, ma a tutta l’italia, perchè tutti noi siamo responabili della storia del nostro Paese.

“Sono morti anche perché noi non siamo stati abbastanza vivi”.

Con queste parole Giancarlo Caselli si chiedeva se alla fine anche noi non siamo responsabili dei troppi morti per mafia.

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Furto a Casablanca – Lettera aperta ai signori ladri

22/03/2007 admin 1

Cari signori ladri,
non sappiamo il motivo per cui siete andati a rubare i computer all’interno della redazione Casablanca, la rivista che fa antimafia vera.
Dovevate avere una bella fortuna (diciamo fortuna) per beccare l’unico giorno in cui nessuno era nella redazione neanche di notte, e non abbiamo capito perchè, vista la vostra fortuna, non siate andati a rubare qualcosa nelle redazioni di Mario Ciancio (che sicuramente economicamente è messo molto, ma molto ma molto meglio di noi). A meno che il furto non c’entra nulla con il danno economico, e invece si è voluta colpire l’antimafia (in tal caso, capiamo il motivo per cui non avete fatto neanche un tentativo di furto, nelle redazioni di Ciancio).