USA UNDER ATTACK

Sono senza parole, per un discorso che ho sentito da un conoscente di vecchia data. Ho sentito fare delle affermazioni che ancora faccio fatica a digerire. Ecco il mini dialogo

io: “mammasanta, che macello

il mio “conoscente” : “Sono americani, va bene cosi’

questo e’ uno dei casi in cui la bandiera rossa lessa il cervello. Io non ho parole, voi dite la vostra

Antonella

Commenti Facebook

50 commenti

  1. Non vi stavate guardando allo specchio, vi stavate guardando l¥un l¥altro…

  2. Avete mai fatto caso a quel singolare disegno che figura sul dorso dei biglietti americani da un dollaro? … denominato “The Great Seal” e si compone da una Piramide tronca sul cui vertice figura un triangolo con dentro un occhio. Tutt¥intorno È scritto “Annuit Coeptis” e “Novus Ordo Seclorum”. 72 mattoni formano la Piramide, disposti su 13 livelli. … il Simbolo degli Illuminati e fu stampato sul dollaro x ordine del Presidente Roosvelt massone del 32esimo GRADO.

  3. Avete mai fatto caso a quel singolare disegno che figura sul dorso dei biglietti americani da un dollaro? … denominato “The Great Seal” e si compone da una Piramide tronca sul cui vertice figura un triangolo con dentro un occhio. Tutt¥intorno È scritto “Annuit Coeptis” e “Novus Ordo Seclorum”. 72 mattoni formano la Piramide, disposti su 13 livelli. … il Simbolo degli Illuminati e fu stampato sul dollaro x ordine del Presidente Roosvelt massone del 32esimo GRADO.

  4. SÌ.

    La scritta “The Great Seal” (Il Grande Suggello) non sta certo ad indicare che si tratti del simbolo dell¥America che, come sappiamo, È rappresentato dall` aquila. Qual¥È allora il significato occulto di questo simbolo che È presente finanche nella Sala della MEDITAZIONE del Palazzo dell¥O.N.U a New York?

    Risposta:

    la valenza di questo Simbolo È SATANICA. Infatti, “il simbolismo dell¥occhio È connesso al DEMONIO attraverso la sua affinit· con la lettera ebraica Ayin, il numero 70, che come 7 x 0, rappresenta l¥aspetto pi? materiale del numero 7 (Sevekh, Venere), spiega Kenneth Grant (discepolo personale di Aleister Crowley) che di diavoli se ne intende…..

  5. S. Francesco di Assisi, il grande santo e mistico ItaliANO parlava con gli uccelli.

    Anche Moana Pozzi.

    Perche tu dici solamente cazzate?

  6. abril@copetel.com.ar,TESTICULO-RABIOSO@copetel.com.ar, TGECKMAN@copetel.com.ar, TGRAFICO@copetel.com.ar, THOMSON@copetel.com.ar, TIANMAR@copetel.com.ar, TIBERIO@copetel.com.ar, TIBFILA@copetel.com.ar, TIBILETTI@copetel.com.ar, TIBU32@copetel.com.ar, TIBURCIOQAC@copetel.com.ar, TIERRANUEVA@copetel.com.ar, TIGER@copetel.com.ar, TILARYDS@copetel.com.ar, TILITILI@copetel.com.ar, TINA@copetel.com.ar, TINCHO@copetel.com.ar, TINCHO7@copetel.com.ar, TINU@copetel.com.ar, TIRANA@copetel.com.ar

    Scriveteci oh Voi tutti ….

    Amiamo l¥Italia.

    I nostri parenti sono originari di lÌ.

    Associazione Italo-Argentina.

  7. Hai proprio ragine.

    Se il bucio È stretto, che cazzo ci entra?

    Non il mio, almeno credo…grosso 8 largo 30 cm. …

  8. Padre Nostro che stai nei Cieli,

    Perdona stÛ Stronzo che non s·

    Quel che dice,

    si crede duce …

    I Statounitensi hanno anche loro una DOTTRINA Messianica: loro di fatto credono di essere, grazie alla loro superiorit· scientifica ed alla loro razza anglosassone, i Salvatori del Mondo intero.

    Il popolo USA È tutto, il resto meno che merda…..

    George Bush, padre dell¥attuale presidente americano, È un 33? grado della massoneria di Rito Scozzese, lo ha rivelato Giuliano Di Bernardo, Gran Maestro della Massoneria Italiana al quotidiano “La Stampa”(23 marzo 1990).

    Bush sarebbe stato iniziato, nel 1943, alla setta “Skull and Bones”(Teschio ed ossa) dell¥Universit· di Yale, fondata nel 1832.

  9. Ti vedo interessato ad alcuni strani argomenti, come quel¥altro lettore che ci propone l¥esoterismo simbolico del biglietto da un dollaro.

    Se volete saperne di pi?, andate al seguente sito: //cosco-giuseppe.tripod.com/

    Ci sono tanti titoli tra cui: L¥Israele Britannico, Stregoneria e Potere, Dalla Skull and Bones al Nuovo Ordine Mondiale.

    Divertiti, oh cospiratore mio.

    … tutto vero, ma non lo sottoscriverei assolutamene.

    Altre verit· esistono.

    Quelle che ancora noi non conosciamo …e sono tantissime, credimi !!!!!!!!!!!


  10. Feticista?

    Ti piacerebbe che quei piedi di marines sudati nei loro stivali dopo ore di marcia in pedalini marci ti facessero una sega, vero?

    Io solamente se di donna soldatessa, non so tu …

    e non me ne frega il CAZZO !!!

  11. Perche, non si puÛ?

    Ma lo sai che ci sono regioni della Grecia che sono abitate dai turchi e regioni Turche che ospitano comunit· di greci?

    Essi sono: turchi greci e greci turchi …

    Poi dato il clima aspro di molte zone dei rispettivi paesi su menzionati si somigliano pure parecchio, i greci usano dire: “Stessa faccia, stessa RAZZA…”

    A proposito: tu sei turco o greco, ortodosso o maomettano?

    Ma sai che CAZZO me ne frega?

    Io sono PAGANO.

  12. Tanti ragazzi fuori di casa,

    giovani belli e sANI …

    Mariti strappati alle loro mogliettine, amanti, tavestiti, culi …

    fidanzati senza avventure …

    sapete mica quanto porno si ordina nelle navi U.S.A. in questi mesi?

    Ve lo dico io che ho un cugino marines: A QUINTALI cari miei, eh sÌ a quintalate proprio sai?

    Sege a litri cari miei; e l’ INDUSTRIA del PORNO che aiuta oggi giorno a tenere alzato il PATRIOTTISMO U.S.A. e non solamente quello …….

    Credetemi.

    Fate l’ amore non la guerra?

    Fate la guerra con il vostro PORNO favorito.

    Ha ha ha !!!!

  13. Sei forse scemo o sbaglio?

    L¥industria È l’ anima della ciVILT¡ Occidentale MODERNA, POSITIVISTA ATEA MASSONICA anticlericale ecc.

    Le mine antiuomo?

    E perche non anche le mine antibestia che ci faranno f· ancora pi? quattrini …

    Alla gente piace uccidere e noi… gli vendiamo anche servizzi ed onoranze FUNEBRI; sti cazzi, lo esige il nostro sacrosanto tenore di vita come ci insegna in un suo film il GRANDE Alberto Sordi !!!

    O no?

    Poi gli ricostruiamo il paese e poi …se lo fottano di nuovo stÌ straccioni: con le nostre armi…..che loro collaudano sulle loro moschee case scuole per noi, a cambio di uno sconto sul successivo buono d’ ordine: … COSÕ CHE FUNZIONA, SAI?

    I documentari delle GUERRE CIVILI NEI PAESI TERZOMONDISTI? Cataloghi di multinazionali di armi per valutarne la portata e l’ efficacia pratica sul campo………

    Non ci credi? Che cazzo mi frega a me.

    Bisogna sacrificarsi in nome del PROGRESSO scientifico, sai?

    PerÛ intanto il CANCRO corrode gli STATI UNITI anche dall’ interno:

    chi li salver· dal loro stesso terrorismo se coinvolge pure CIA FBI ed esercito, come ha dichiarato ieri una fonte anonima del pentagono?

    FinchÈ c’ È GUERRA c’ È ODIO,

    finchÈ c’ È ODIO c’ È VENDETTA,

    finchÈ c’ È Vendetta (ben Detta) c’ È la

    S P E R A N Z A : di far pagare a tutti,

    tutto il guadagno delittuoso di una ingiusta industria lucrativamente disumana ….

    Contento ora?

  14. Sono d’accordissimo col tuo pensiero e mi complimento col fatto che hai centrato il discorso sui veri americani cioË il pellerossa (sioux. cheiennes, piedi neri ecc).

    diversi secoli or sono un tal Fedro scrisse due eterne favole ” Il lupo e l’agnello” e la volpe e l’uva” sono concatenate tra loro perchË nella seconda favola la volpe non raggiunge l’uva e la minimizza mentre nella prima il lupo cerca ogni scusa per mangiare l’agnello ovvero il pi? debole.

    Odiano gli americani non perchË hanno fatto del male a qualcuno ma solo perchË il loro pensiero o “sogno” si Ë rivelato essere la migliore forma di felicit‡ umana finora creata. E cosÏ la snobbano e poi con ogni scusa la attaccano.

    Certo in amrica esistono le contraddizioni ma il sistema comunista Ë fallito dovunque e la gente Ë povera e di certo non Ë felice.

    E’ incredibile vedere che molte razze diverse si incontrano negli u.s.a. e perdendo la loro origine si integrano alla perfezione nel nuovo sistema di vita: perchË Ë migliore e perchË Ë vincente e gli altri, invidiosi e poveri d’animo, sperano nella disfatta degli u.s.a. per un puro e semplice sentimento di invidia.

  15. Reagan vinse le elezioni del 1980 anche grazie agli accordi segreti con Khomeini, la cosiddetta operazione ´sorpresa díottobreª, allorchÈ alcuni collaboratori del futuro presidente contattarono dei funzionari iraniani durante la campagna contro Carter, per far sÏ che la liberazione degli americani presi in ostaggio allíambasciata di Teheran non avvenisse se non dopo il voto.

    La questione degli ostaggi francesi in Libano ebbe riflessi sulle elezioni presidenziali a Parigi del 1988. Oggi líuso politico degli attentati di New York e Washington Ë in primo piano nelle agende politiche interne ed estere di George Bush e di Tony Blair. Con líapprossimarsi delle elezioni presidenziali in Francia la sicurezza finir‡ probabilmente anche lÏ al centro del dibattito elettorale. Líinconfessato bisogno vitale della retorica della violenza costringe il potere dominante a dare rilievo ad altre retoriche, incluse la fondamentalista e líintegralista. Esiste un legame stretto fra chi esercita la retorica dominante occidentale e chi esercita quella del fondamentalismo ´islamicoª.

    Non Ë un caso che siano intercorsi accordi segreti fra reaganismo e khomeinismo, che si espressero oltre che nellíoperazione ´sorpresa díottobreª anche in quella ´Iran-contrasª. In Afghanistan, la creazione dei taleban come potenza politica ha risposto a necessit‡ sia internazionali che interne degli Stati Uniti e della Gran Bretagna: affermare e consolidare la loro influenza nella regione e agitare lo spauracchio dellíintegralismo islamico. Come disse Benazir Bhutto, líidea dei taleban Ë stata inglese, la gestione americana, i finanziamenti sauditi e la realizzazione sul campo pakistana. La retorica dominante, che in apparenza Ë contraria a questa forma di violenza, in realt‡ se ne nutre. Da questa duplicit‡, da questa contraddizione, deriva il posto tenuto dallíintegralismo nel suo seno.

    La funzione primaria del discorso integralista Ë di rafforzare líidea che il discorso dominante sia il solo ad avere valore. » riferendosi al discorso integralista che quello dominante puÚ mobilitare un sostegno generale contro il caos! In questo senso, Silvio Berlusconi sa di che cosa parla. La seconda funzione del discorso integralista in quanto parte della retorica del potere dominante Ë di permettere a questíultima di affermare che la violenza sar‡ esportata dal mondo non occidentale verso líOccidente. Mentre in realt‡, líOccidente Ë líorigine di questa violenza che gli si ritorce contro.

    Secondo gli Stati Uniti, il 90 per cento dei rifornimenti di droga proverrebbe dallíAfghanistan. Ma il potere dominante omette palesemente e volontariamente di ricordare che una guerra dellíoppio fu scatenata per la prima volta nella storia dagli inglesi contro la Cina, e che la Cia ha raccomandato la produzione della droga in Afghanistan per finanziare la guerra contro i sovietici e che dei 500 miliardi i dollari fatturati dal traffico di sostanze stupefacenti, solo un ventesimo resta nei Paesi poveri, mentre il resto viene riciclato nell’economia occidentale.

    In Iran, il colpo di Stato di Mossadeq del 1953 fu organizzato dalla Cia e quello contro la mia persona, nel 1981, non sarebbe stato possibile senza líappoggio implicito degli americani. In Iraq, líarrivo al potere della cricca mafiosa del partito ´Baathª della trib? Takriti di Saddam Hussein non sarebbe stato concepibile senza líappoggio degli Stati Uniti. In Afghanistan, i taleban e líorganizzazione di Osama bin Laden sono stati una creazione degli Stati Uniti e del loro alleato Pakistan. Líordine mondiale nasce e si sviluppa costantemente a detrimento del mondo dominato. Padroneggiare le forze motrici del mondo dominato non sarebbe possibile senza un uso costante delle violenza.

    » per questo che la potenza americana ha bisogno di creare un ´supernemicoª e di fondare uníalleanza mondiale contro di lui. LíOccidente pretende che basti qualificare Osama Bin Laden come terrorista per mobilitare contro di lui oltre un miliardo di esseri umani di fede islamica, in modo che essi partecipino alla crociata di Bush per arrestarlo e metterlo a morte. Il popolo afghano, e con esso il resto del mondo, hanno il diritto di sapere: perchÈ fino a quando la violenza assassina dei taleban Ë stata diretta contro il popolo afghano gli americani non líhanno denunciata? Quando si trattava di Paesi islamici, ogni volta che si Ë dovuto scegliere fra il rispetto dei diritti dellíuomo e dei popoli da un lato, e il sostegno a regimi dispotici accomodanti nei confronti dellíOccidente, questíultimo ha sempre preso le parti dei regimi autoritari

    » ora di capire che la maggior parte dellíumanit‡ rifiuta la visione del mondo dellíOccidente e che anzi considera líOccidente come responsabile principale di miseria, violenze e umiliazioni. CíË uníaltra verit‡ che líOccidente non vede: la superpotenza americana ha bisogno, per mantenere il suo ruolo, di mezzi troppo considerevoli. Questa superpotenza non puÚ continuare a ´nutrirsiª del resto del mondo: Ë ora che si abitui all’idea che i popoli devono reggersi da soli. LíOccidente non ha mai pensato che la miseria e la violenza derivanti dalla fuga dei cervelli e dei capitali dai Paesi poveri verso líOccidente stesso si estenderanno un giorno al mondo intero?

    Per giustificare questo sfruttamento spudorato, líOccidente differenzia gli esseri umani del pianeta in categorie: i civilizzati, capaci di rispettare i diritti dellíuomo e i soli adatti allo sviluppo, e gli altri! Viene detto e ripetuto che il mancato rispetto dei diritti umani nei nostri Paesi sia dovuto alla nostra incapacit‡ di farli rispettare. Ma líOccidente dimentica che quando un popolo non Ë in grado di rispettare certi diritti, la soluzione non consiste nellíapprofittare della sue debolezze per rovinarlo, ma nellíaiutarlo ad accedere a quei diritti. La supposta incapacit‡ del resto del mondo non Ë che un pretesto per uno sfruttamento spudorato. » mai stata valutata la perdita di vite umane e di beni materiali che si ebbe allorchÈ, istigato dallíOccidente, Saddam Hussein attaccÚ líIran nel settembre 1980? Líallora ministro della difesa del governo Thatcher dichiarÚ impunemente che quella guerra serviva agli interessi dellíInghilterra e dellíOccidente e che sarebbe stato il caso di fornire a entrambi i contendenti le armi per continuarla. La guerra durÚ otto anni e uccise un milione di persone. » ancora líOccidente che crea con la violenza in Palestina uno Stato basato sulla religione e costruito sulla negazione di un popolo. Questo Stato Ë responsabile di violenze da pi? di cinquantíanni in Medio Oriente. » uno Stato il cui premier giustifica la violenza in nome della religione. PerchÈ attribuire questa violenza allíIslam e i musulmani? I nostri popoli non sono esenti da responsabilit‡: potrebbero liberarsi e rimpiazzare i regimi dittatoriali con governi democratici. Come? La violenza cieca Ë contraria ai dettami del Corano.

    La realt‡ dellíAfghanistan, dellíIraq e dellíIran ha altresÏ dimostrato che la diffusione della violenza ha un rapporto diretto con il mancato rispetto dei diritti dellíuomo e soprattutto di quelli della donna nei nostri Paesi. I dominanti sanno come censurare un Islam spirituale, discorso di libert‡, per presentarne invece uno fatto di ayatollah Khamenei, di Bin Laden o di mullah Omar. La vera lotta Ë la liberazione dal rapporto dominanti-dominati. Nostro obiettivo dovrebbe essere la messa in opera di un programma economico e politico di indipendenza e di giustizia sociale, portatore di una cultura che permetta alle capacit‡ dellíuomo di esprimersi in libert‡ e nel rispetto altrui.

    Dobbiamo trasformarci in democrazie nelle quali líIslam diventi discorso spirituale, discorso di libert‡. I nostri popoli dovrebbero anche lottare per impedire tutte le ingerenze straniere nella gestione dei loro Paesi, anche quando ciÚ avvenisse in nome della ´instaurazione della democraziaª. Gli afghani sono stati manipolati e divisi dalle potenze straniere. Ma hanno la capacit‡ di intendere e di decidere di vivere nel progresso e nella libert‡. Diversamente, non sarebbe possibile avere pace in questa parte del mondo, nÈ in tutte le altre. In nome della lotta al terrorismo, decimare un popolo gi‡ martirizzato dallíinvasione sovietica e gi‡ condannato a una guerriglia fratricida manipolata da Paesi terzi, Ë inammissibile e non potrebbe essere che da condannare. La lotta contro il terrorismo necessita di: – Un discorso che sia quanto pi? trasparente possibile.

    Gli Stati Uniti sono costretti dalla necessit‡ di mantenere il loro status di superpotenza a tenere un discorso completamente opaco: non rivelano allíopinione pubblica internazionale le prove concrete che accusano Osama bin Laden e agiscono nella regione trattando con governi che sono essi stessi allíorigine dei taleban o del terrorismo o che sostengono direttamente il terrorismo (Pakistan, Iran, Arabia saudita). – Rinunciare a utilizzare la violenza a fini di politica interna. Da molti anni ripeto che non si puÚ ricorrere alla violenza senza fare in qualche modo líinteresse dellíOccidente. – Rivelare le cause del terrorismo. La reazione dei politici occidentali alla violenza dimostra la povert‡ della retorica occidentale sulla libert‡: parlare di superiorit‡ della civilt‡ occidentale e accusare líIslam testimonia di questo modo di pensare. – Creare uníistanza internazionale per regolare i conflitti sulla base della giustizia. Allíindomani degli attentati dellí11 settembre, gli Stati Uniti si sono messi a parlare di legittima difesa e sono diventati giudice e parte in causa.

    Non cíË un giudice imparziale, un organismo internazionale cui rinviare la decisione sulle modalit‡ e le condizioni di una reazione? Ma gli Stati Uniti temono che se ci fosse un tale giudice, gli iraniani, gli iracheni, i cileni e tutte le altre vittime della politica americana rivendicherebbero a loro volto il diritto alla legittima difesa. Non si puÚ avere pace, giustizia, rispetto dei diritti dellíuomo in un quadro di rapporti dominanti-dominati. Solo una politica mondiale basata sullíassenza di rapporti di forza (il principio ´towhidª del Corano) permetter‡ di ricentrare le attivit‡ politiche sullíuomo e sui suoi diritti fondamentali e universali e di lottare veramente contro la violenza.

    Copyright ´Le Mondeª

    (*) ex presidente della Repubblica islamica iraniana

  16. IL SIMBOLISMO ESOTERICO DEL DOLLARO

    Avete mai fatto caso a quel singolare disegno che figura sul dorso dei biglietti americani da un dollaro? Eí denominato “The Great Seals” e si compone da una Piramide tronca sul cui vertice figura un triangolo con dentro un occhio. Tuttíintorno Ë scritto “Annuit Coeptis” e “Novus Ordo Seclorum”. 72 mattoni formano la Piramide, disposti su 13 livelli. Eí il simbolo degli Illuminati e fu “stampato sul dollaro per ordine del Presidente Roosevelt massone del 32esimo grado”. CosÏ scrive Barry R. Smith a pag. 83, nel suo libro Warning (Wright and Carman LTD, Nuova Zelanda). La scritta “The Great Seal” (Il Grande Suggello) non sta certo ad indicare che si tratti del simbolo dellíAmerica che, come sappiamo, Ë rappresentato dallíaquila. Qual Ë allora il significato occulto di questo simbolo che Ë presente finanche nella Sala della Meditazione del Palazzo dellíO.N.U. a New York?

    La valenza di questo simbolo Ë satanica. Infatti, “il simbolismo dellíocchio Ë connesso al demonio attraverso la sua affinit‡ con la lettera ebraica Ayin, il numero 70 che, come 7 x 0, rappresenta líaspetto pi? materiale del numero sette (Sevekh, Venere)”, spiega Kenneth Grant che di diavoli se ne intende.

    L’ “Ordine degli Illuminati” (Illuminaten Orden) fu fondato dal principe Jean Adam Weishaupt (1748-1830) l’1 maggio del 1776 all’et‡ di 28 anni. Il simbolo dell’Ordine fu costituito da un “punto tracciato in un Cerchio” (rappresentante il simbolo del Sole e del dio Horus). Weishaupt, incredibile a dirsi, fu educato dai Gesuiti e, all’et‡ di 20 anni, fu nominato professore di Diritto Canonico a Ingolstadt, citt‡ in cui era nato. In quegli anni l’Ordine dei Gesuiti si trovava sotto l’effetto di una bolla papale di scioglimento che verr‡ revocata molto pi? tardi.

    Weishaupt organizza una potente societ‡ segreta, col fine occulto di distruggere un mondo fondato sulle ingiustizie sociali, per poi riorganizzarlo. La regola principale di Weishaupt era che “Ogni uomo capace di trovare in sÈ stesso la Luce Interiore… diventa eguale a Ges?, ossia Uomo-Re…”. L’insegnamento segreto che veniva impartito agli adepti asseriva che: “…tutte le religioni si fondano sull’impostura e le chimere, che tutte finiscono per rendere l’uomo debole, strisciante e superstizioso, che tutto, nel mondo, Ë materia e che Dio e il mondo non sono che un’unica cosa”.

    Weishaupt ancora spiegava che “per raggiungere la societ‡ ideale si deve passare, per parecchie generazioni, attraverso l’esperienza della societ‡ autoritaria”. Sui suoi appunti verranno trovate frasi come questa: “Dobbiamo distruggere tutto, senza riguardo per alcuno, pensando solamente questo: il pi? possibile e il pi? presto possibile”.

    Cadet-Gassicourt nel suo libro “Le Tombeau de Jacques de Molay” (1797) trascrive il terribile giuramento degli Illuminati che, tra líaltro, recitava líimpegno di: “… sterminare tutti i re e la razza dei Capeti; di distruggere la potenza del papa; di predicare la libert‡ dei popoli… di fondare una repubblica Universale…”. Haugwitz e Wollerner denunceranno il “vasto complotto degli Illuminati contro le Monarchie e contro le Chiese”.

    Gli Illuminati sarebbero pericolosamente attivi ancora oggi, almeno cosÏ assicurano molti studiosi. Ted Gunderson, líex funzionario dell’FBI di Los Angeles, nella trasmissione televisiva “Arcana”, del giornalista Giorgio Medail, andata in onda su Canale 5, affermÚ che gli Illuminati: “Sono presenti a livello internazionale, in tutto il mondo, ma sono presenti soprattutto qui negli Stati Uniti. Qui da noi c’Ë una rete satanica in tutto il paese…”.

    Nella stessa trasmissione, Doc Marquis, ex sacerdote di Satana, nel corso dell’intervista rispose che: “… gli Illuminati sono la pi? potente organizzazione sotterranea che sia mai esistita… Il capo del movimento, a livello mondiale, si trova in Scozia…”. Marquis, che vive nascosto perchÈ teme di essere ucciso per le sue terribili rivelazioni, disse, tra l’altro, che: “I gruppi satanici ricevono ordini dagli Illuminati…”.

    E, nel pi? assoluto segreto, quest’Ordine, il cui catechismo raccomanda: “La nostra forza sta nel segreto…”, sarebbe arrivato fino ai nostri giorni, perfettamente organizzato e pericoloso per il mondo. Hutin osserver‡ che: “Questa ipotesi di una gigantesca congiura, ordita a livello europeo, doveva farsi strada. E, come abbiamo visto, pare non si tratti di un mito, ma piuttosto di una realt‡”.

    Nel XVIII secolo Jean Adam Weishaupt rivelava: “che gli Illuminati erano pi? una Corrente che un Ordine ed avrebbero potuto agire pi? efficacemente sotto altra veste -sotto altri nomi ed altre occupazioni-. …gradualmente, assunsero il controllo di tutti gli Ordini pi? importanti, sino a creare una rete illuminizzata di societ‡ segrete”.

    I simboli di questo pericoloso Ordine sono impressi nella banconota del dollaro USA. L’Ordine degli Illuminati comprende 13 gradi suddivisi in due categorie: l’Edificio Inferiore e l’Edificio Superiore. L’Edifico Inferiore comprendeva i gradi di Novizio, Minervale, Illuminato Minore, Illuminato Maggiore.

    Scrive Hutin in “Governi occulti e societ‡ segrete” che: L’Edificio Superiore comprendeva: “i gradi di Apprendista, Compagno, Maestro, Scudiero Scozzese, Epopte, Principe, Filosofo-Mago, ed infine il grado supremo di Uomo-Re”. Tutti questi simbolismi ed altri ancora, dell’Ordo Illuminatorum, sono chiaramente presenti nella banconota americana da un dollaro.

    Le tredici iniziazioni sono cosÏ simbolizzate:

    – Nel bagliore, a forma di cerchio, sopra l’Aquila vi sono 13 stelle;

    – Le strisce sullo scudo sono 13.

    – Nell’artiglio destro dell’Aquila Ë stretto un ramo d’olivo con13 rami e 13 olive.

    – Con l’artiglio sinistro l’Aquila tiene 13 frecce.

    – La scritta “E Pluribus Unum” Ë formata da 13 lettere.

    – La piramide Ë costituita da 13 strati di pietre.

    – L’altra scritta “Annuit Coeptis” contiene pure 13 lettere.

    L’occhio (dentro la piramide) Ë la rappresentazione figurata, Spiega K. Grant, del “Punto dentro il Cerchio, simbolo degli Illuminati, Ë …. il gerogramma del Sole e del dio Horus (figlio di Iside e Osiride, ndA)”, che ritroviamo connesso all’antico culto sumero degli Yezidi che, nella Mesopotamia meridionale, adoravano il diavolo. … un simbolo satanico.

    La scritta “The Great Seal” (Il Grande Suggello) sotto il cerchio che, racchiude la piramide, non Ë comprensibile, in quanto il simbolo dell’America Ë l’Aquila, ma diventa subito chiaro se si considera che la piramide Ë, anche, un simbolo degli Illuminati. La scritta “Annuit Coeptis”, sopra la piramide, significa che “La divinit‡ ha acconsentito”, come dire che Ë d’accordo sui disegni dell’Ordine degli Illuminati.

    Come non pensare allo scrittore di successo di science fiction, Philip JosË Farmer, autore del libro “Inside-Outside”? Egli scrisse che “… potenze super-umane dirigono, dalla sommit‡ della piramide dei governanti visibili ed invisibili, l’evoluzione dei sistemi stellari e planetari e di tutti gli esseri che in essi vivono, uomini compresi”.

    L’aquila Ë un altro simbolo di Horus, rappresentato, frequentemente, nei geroglifici egiziani con la testa di falco, della famiglia dei rapaci e di conseguenza appartenente alla famiglia dell’aquila. La scritta “E pluribus Unum” (Da molti, uno), impressa sul nastro che l’aquila stringe col becco significa che il verbo degli Illuminati sar‡ diffuso a tutte le nazioni per costituire un governo mondiale.

    Sotto la piramide l’iscrizione “Novus ordum seclorum” significa, infatti, “Nuovo ordine mondiale”. La data MDCCLXXVI (1776), inscritta alla base della piramide, Ë l’anno in cui Jean Adam Weishaupt fondÚ l’Ordine degli Illuminati. Del perchÈ la banconota americana sia cosÏ pregna di simbolismi esoterici Ë presto detto: l’uso del potere finanziario per la realizzazione del grande complotto Ë uno dei metodi utilizzati dagli Illuminati.

    Anche sullíemblema del Senato U.S.A., scrive Epiphanius nel suo libro “Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia” si puÚ ben osservare che “Öla simboligia massonica Ë evidente: dal berretto frigio dei seguaci del culto di Mithra, adottato dai rivoluzionari francesi, ai 13 pentalfa dello scudo, ai fasci littori, simbolo etrusco” il cui significato esoterico Ë molto complesso.

    Caroll Quigley, professore all’universit‡ di Georgetown nel volume “Tragedy and Hope” rivela il programma di una potente lobby segreta consistente, tra l’altro, nel “Creare un sistema internazionale finanziario di controllo per dominare il sistema politico di ogni paese e l’economia del mondo nel suo insieme”.

    “La proposta di stampare il suggello degli Illuminati sul dollaro americano” scrive Barry R. Smith nel suo libro “Warning” a pag. 83 “fu fatta dai presidenti Benjamin Franklin, John Adams e Thomas Jefferson. Quest’ultimo era un Illuminato. Ma il suggello fu stampato sul dollaro nell’anno 1933 per ordine del Presidente Roosvelt”.

    Per meglio capire Ë necessario, a questo punto, dire due parole sul “Council for Foreign Relations”. Esso Ë un organismo che ha lo scopo, tra gli altri, di unire il Giappone, il Canada, gli Stati Uniti e i Paesi del Mercato Comune Europeo in un solo governo. … finanziato da gruppi della Secret Fraternity bancaria internazionale.

    Il C.F.R. ha come obiettivo primario di arrivare a controllare, tramite la finanza, l’economia e la politica di tutti i paesi del mondo. Leggete a tal proposito, quanto Paul Scott, cronista del Washington Post, scriveva di un noto personaggio politico membro del C.F.R.: “Kissinger crede che controllando gli alimenti si puÚ controllare il popolo e controllando l’energia, il petrolio, si possono controllare le nazioni e i loro sistemi finanziari. … convinto che mettendo il cibo e il petrolio sotto un controllo internazionale e istituendo un nuovo ordine monetario internazionale Ë possibile che un governo mondiale, almeno agli inizi sotto l’egida delle Nazioni Unite, diventi una realt‡….”.

    Fantapolitica? Niente affatto. Nel 1951 Carl Schmitt, il grande filosofo del diritto tedesco e allievo di Max Weber, “Si riferisce appunto a questa meta politica. Schmitt parla dell’ONU, germe dell’utopia di un governo mondiale, su cui si concentrano le speranze di pace degli uomini. Ma Schmitt…. non puÚ non vedere nell’utopia della ‘Unit‡ del Mondo’ sotto un unico governo il Regno dell’Anticristo prossimo venturo”. CosÏ scrive Maurizio Blondet nel suo libro “Gli > della dissoluzione”.

    Rivoluzioni preparate come per il passato. E continua Blondet: “… gi‡ accaduto: ogni Rivoluzione – la francese, la bolscevica, quella rivoluzione dei costumi che fu il ’68 – sono state a lungo preparate…”. Sembrer‡ strano ma questi stravolgimenti si attuano, anche, con manovre destabilizzanti non solo politiche ma con un certa “cultura” propagata con libri, musica e strane ideologie, serve a creare nuovi paradigmi di pensiero, sentimenti collettivi e miti; in fondo, ciÚ che oggi chiamiamo evento culturale, in magia, era conosciuto come “líevocazione delle potenze dell’aria”.

    E scrive bene Giulio Setti sul n. 15 della rivista “Oltre” (Agosto 1997), quando asserisce che scopo finale del “Governo occulto”, “che avrebbe avuto tra le sue fila, personaggi di spicco come Margareth Thatcher, George Bush, Ronald Reagan e quasi tutti i direttori della Cia, sarebbe provocare una crisi economina su tutto il pianetaÖ e sostituire tutti i governi con un Nuovo

    Ordine Mondiale, retto da una Sinarchia, cioË da un governo unico composto da banchieri ed economisti”.

    Maurizio Blondet ci informa, a tal riguardo, quanto David Rockefeller ebbe a dire quando “credendo di parlare a orecchie fidate, nel ë91… ha ammesso: 1) che una cospirazione esiste >; 2) che essa ha lo scopo di instaurare nel segreto > e > dei banchieri; 3) che il nemico dei cospiratori Ë >”. Eresie del Nuovo Ordine Mondiale e strategie occulte della secret fraternity bancaria internazionale.

    Si percepisce, a questo punto, con una certa chiarezza un disegno luciferino che vuole realizzare sulla Terra lí “adveniat regnum viri” (la venuta del regno dellíuomo) al posto dellí “adveniat regnum tuum” di Dio nel Pater Noster. Pochi hanno fatto caso che nella Repubblica di San Marino, da alcuni anni, girano monete da 500 lire con al centro raffigurato un tronco díalbero spezzato (forse a significare la fine del cristianesimo?) dal quale si erge un nuovo virgulto (il simbolo della nuova era che si erger‡ dalle ceneri dellíera cristiana?). Fatto sta che tuttíintorno alla moneta metallica da 500 lire campeggia la scritta “Venga il regno dellíuomo”.

    Nellíaula del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a New York, troneggia una strana opera pittorica costituita da grandi tavole. In una di queste si puÚ osservare una piccola colomba bianca inseguita da tre corvi minacciosi e in fondo la firma del pittore e una scritta molto piccola che dice: “Líuomo trionfer‡ su Dio” (v. “Sous la banniËre” n. 55, settembre ñ ottobre 1994, Villegenon, Francia).

    Giuseppe Cosco

    linus.tre@iol.it

    Note bibliografiche

    -Barruel A., MÈmoires pour servir ‡ líhistorie du Jacobinisme, ChirÈ-en-Montreuil 1974.

    -Blondet M., Gli > della dissoluzione, Milano 1994.

    -Blondet M., Complotti I. I fili invisibili del mondo. Stati Uniti, Gran Bretagna, Milano 1995.

    -Blondet M., Complotti II. I fili invisibili del mondo. Europa, Russia, Milano 1996.

    -Cosco G., Il ritorno di Satana. Il culto del diavolo dalla politica alla letteratura, dal cinema alla musica rock, Udine 1995.

    -Cosco G., Politica magia e satanismo, Udine 1997.

    -Cosco G., Il serpente e líarcobaleno. La storia occulta del New Age. Udine 1998.

    -Grant K., Il risveglio della magia, Roma 1973.

    -Hutin S., Governi occulti e societ‡ segrete, Roma 1973.

    -Lepper J. H., Les SociÈtÈs SecrËtes. De LíAntiquitÈ a nos jours, Paris 1936.

    -Vannoni G., Le societ‡ segrete dal Seicento al Novecento, Firenze 1985.

  17. Ma dove vivi tu e quelli come te?

    Ascolta un pÛ questo e poi dimmi, se per caso riuscirai a comprenderne bene le conseguenze e la portata di ciÛ che implica …

    UN POTERE SEGRETO PREPARA LA RIVOLUZIONE MONDIALE

    QUESTO ARTICOLO Eí STATO PUBBLICATO DALLA RIVISTA “OLTRE LA CONOSCENZA”, N.26, LUGLIO/AGOSTO 1998.

    ESISTE UN GRANDE COMPLOTTO PER PROVOCARE IL CAOS SU TUTTO IL PIANETA

    Nellíultimo scorcio di questo fine secolo, denso di inquietanti fantasmi, Ë ritornata alla ribalta la paura di una grande congiura ordita contro il mondo, líantica cospirazione sinarchica, riciclata in versione moderna, che ha come fine quello di impadronirsi del governo del mondo. Vediamo quali scenari si prospettano per líumanit‡ secondo i piani dei cospiratori.

    In fatto di cospirazioni il documento noto come I Protocoles des sages de Sion, benchÈ artefatto, Ë il pi? inquietante. Pubblicato e diffuso in Occidente nel 1920, si appurÚ gi‡ nellíanno seguente alla sua pubblicazione che era un falso, quasi certamente voluto dallíOkhrana, la polizia segreta zarista poco prima della rivoluzione di ottobre. » anche certo che per compilare il testo si servirono dei Monita Secreta Jesuitica (1661) e del Dialogo agli inferni tra Machiavelli e Montesquieu di Maurice Joli. Ma cosa dicono i ventiquattro capitoli de: I Protocolli dei Savi Anziani di Sion?

    CiÚ che segue Ë il tenore del documento, tanto per farsene uníidea, sintetizzato da un esperto del calibro di James Webb: >.

    LE FORZE DEL MALE

    Marco Dolcetta nel n. 7 del periodico Il nazismo esoterico (Hobby & Work, Milano 1994) scrive: “Oggi il dibattito verte non sulla autenticit‡ dei Protocolli, ma sulla cosiddetta veridicit‡ degli stessi”, e ci informa che: >.

    Nel 1924 viene pubblicato il libro: “Societ‡ segrete e movimenti sovversivi”, che secondo Webb, costituir‡ >.

    Nella storia contemporanea diverse societ‡ segrete sono state accusate di celare, tra i loro disegni pi? segreti, quello di un governo mondiale. Jean Vernette, menziona: Il Movimento Sinarchico di Impero (1922), líOrdine Martinista e Sinarchico (1920) e il Movimento Paneuropeo (1922). A proposito del Movimento Sinarchico di Impero, Emanuel Beau de LomÈnie su Le Crapouillot (n. 20 marzo 1953) scriveva, riferendosi a questo Ordine: >.

    Serge Hutin osserva, inoltre, che: >.

    IL RAPPORTO CHAVIN

    Altre strane somiglianze emergono tra il Patto sinarchico e i Protocoles des sages de Sion. Ci informa ancora Hutin che un documento riservato, il Rapporto Chavin, cercÚ dopo la liberazione, di far luce sulle correnti sotterranee che avevano portato al potere gli uomini di Vichy con líintento di servirsi di loro come dei semplici strumenti. Quel rapporto aveva perfettamente individuato la tattica dei sinarchi di ogni Paese: >.

    Sotto questa ottica di controllo delle masse e di dominio del mondo, degni di interesse sono i fatti che seguono. Il primo riguarda una certa C. M. Stoddart. Scrive Webb: >. E affermava, inoltre, che: >.

    Spiega ancora Webb: >. Altri studiosi includono in questo grande piano di sovvertimento del mondo, con lo scopo finale di asservirlo, numerose sette che sotterraneamente preparano una sorta di “rivoluzione mondiale”.

    LA SETTA DI JAKOB FRANK

    Maurizio Blondet, parlando della setta di Jakob Frank, succeduto a Sabbatai Zevi, predicatore di una gnosi terrifica, scrive: >.

    Ci fa sapere Blondet che di Frank, Gershom Scholem dir‡: >.

    Abbiamo visto che il movimento frankista ñ secondo Blondet ñ era straordinariamente somigliante agli Illuminati di Baviera, il segreto Ë pericoloso Illuminate Orden, fondato con altri apostolati dal principe Jean Adam Weishuapt (1748-1830) lí1 maggio del 1776, ordine del quale ñ detto con le parole di Blondet ñ >. Per questo e per altri motivi il ruolo del movimento frankista dovrebbe essere ulteriormente e pi? approfonditamente investigato.

    LE OMBRE DEL NEW AGE

    Ed eccoci ora a quella complessa corrente di irrazionalit‡, vera e propria babele di elementi estranei tra loro, che fu annunciata come líEra dellíAcquario e che si originÚ in atmosfere alquanto particolari. Ridisegnare il mondo, rimodellarlo a proprio uso: era lo scopo di questi movimenti occulti. Non Ë estranea a tutto ciÚ a cultura della Nuova Era, un fenomeno che produce “salti di paradigma”. Blondet, in una mia intervista (pubblicata su Teologica n. 5, settembre/ottobre 1996), ha detto che >. Il nuovo ordine del pianeta ha la pretesa di omologare tutte le culture del mondo, di asservirle ad un solo modo di vita, di sacrificarle allíoscura teologia di una elite illuminata. E cosÏ si attuano strategie che creano nuovi razzismi, che mirano a sacrificare i poveri del pianeta, a sottometterli alle aberranti ideologie dei “signori del mondo”.

    Scenari inquietanti si delineano sul futuro della nostra societ‡. Si attuano, nascostamente, strategie volte a modificare la struttura dei nuovi valori della persona. Strategie del Nuovo Ordine mondiale con il fine deliberato di cambiare líuomo e la societ‡. A tale progetto si ispirano e vengono diffuse nuove e inquietanti filosofie. Non pochi studiosi sono del parere che sarebbe in azione una segretissima e potentissima lobby internazionale, responsabile, tra líaltro, di fatti gravissimi, come rapimento e líabuso sessuale di bambini e altri reati orrendi fino ai sacrifici umani. A proposito di sacrifici rituali, un ex funzionario del FBI, Ted Gunderson, ha denunciato che ogni anno pi? di 50.000 persone, per lo pi? giovanissimi, sono sacrificate a Satana sono negli USA.

    I fili invisibili che legano tra loro le innumerevoli lobby occulte sono difficili da individuare. Muoversi in questo intricato vespaio di esoterismi Ë oltremodo complicato ed i fatti che ogni tanto emergono fanno, a dir poco, drizzare i capelli. CíË finanche chi Ë convinto, scrive ancora Jean Vernette, che >.

    Giuseppe Cosco

    linus.tre@iol.it

    NOTE BIBLIOGRAFICHE

    P. Baroni: “I Principi del tramonto”, ediz. Il Cerchio ñ Rimini 1997.

    M. Blondet: “Gli adelphi della dissoluzione, strategie culturali del potere iniziatico” Edizioni Ares ñ Milano 1994.

    M. Blondet: “Complotti, e fili invisibili del mondo: Europa, Russia” Il Minotauro ñ Milano 1996.

    G. Cosco: “Ritorno di Satana” Ediz. Segno ñ Udine 1995.

    G. Cosco: “Esoterismi del XX secolo” Ediz. Segno ñ Udine 1996.

    G. Cosco: “Politica, magia e satanismo”, Ediz. Segno ñ Udine 1997.

    G. Cosco: “Il serpente e líarcobaleno”, Ediz. Segno (in corso di stampa).

    Epiphanius: “Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia” Ed. Ichthys ñ Albania Laziale (Roma).

    S. Hutin: “Governi occulti e societ‡ segrete”, Edizioni mediterranee ñ Roma 1973.

    G. Vannoni: “Le societ‡ segrete” Sansoni Editore ñ Firenze 1985.

    J. Vernette: “Il New Age” Edizioni Paoline ñ Cinisello Balsamo (MI) 1992.

    J Webb: “Il sistema occulto”, SugarCo Edizioni ñ Milano 1989.

    N. Webster: “Secret societies and subversive moviments” London 1924.

    PRECEDENTE HOME SUCCESSIVA

  18. Leggi questo e poi dimmi: chi pensi davvero bombardi per HOBBY(torio)? GLI USA, no?

    IL RAPPORTO SEGRETO DA IRON MOUNTAIN E LE SUE CONCLUSIONI AGGHIACCIANTI

    SE Eí AUTENTICO Eí TERRIBILE, SE Eí UN FALSO Eí UN INCUBO. IN OGNI CASO Eí VERO.

    “Il rapporto segreto da Iron Mountain” Ë, a dir poco, sconvolgente, scioccante. Il documento, che sarebbe il frutto di due anni di lavoro svolto da un misterioso “Gruppo di studio”, auspica, in uno scenario apocalittico di orwelliana memoria, un controllo sociale con avanzate tecnologie da psicopolizia, strumentalizzazione dei mass media per arrivare a pianificare una serie di spaventose minacce, tra le quali quelle di inquinare deliberatamente aria e acque; di riportare la schiavit?; di controllare con dei computer la procreazione e di reintrodurre, nella societ‡, líomicidio rituale.

    Il gruppo di 15 esperti, che avrebbe redatto il rapporto, si sarebbe riunito fra il 1963 e il 1966. Eí importante sottolineare, a sostegno della veridicit‡ di tale documento, che il 10 luglio 1966 fu pubblicata uníanalisi effettuata dal “Centro di Washington per la Ricerca di Politica Estera” e destinata alla “Organizzazione per il Controllo degli Armamenti e per il Disarmo”. Ebbene, si affermava che il piano di disarmo prospettato dal presidente Johnson era pericolosissimo, perchÈ, invece di portare la pace, avrebbe potuto destabilizzare líequilibrio mondiale. Dopo líinevitabile scandalo, che suscitÚ la pubblicazione del “Rapporto da Iron Mountain”, fu decisamente negato, da organi governativi, che lo studio del “Centro di Washington per la Ricerca di Politica Estera” poteva essere stato allíorigine del Rapporto.

    Si disse che il documento fu redatto per un non chiaramente specificato comitato governativo ad altissimo livello, da uno altrettanto Speciale Gruppo di Studio. Il compito affidato a questi esperti, da uníorganizzazione ombra del governo, sarebbe stato quello di stabilire “la natura dei problemi a cui verrebbero a trovarsi di fronte gli Stati Uniti se e nel caso in cui dovesse sopraggiungere una ëpace permanenteí”. Le conclusioni cui sarebbe pervenuta la Commissione dellíIron Mountain sono spaventose.

    Il Rapporto, che nella sua organizzazione segue i freddi canoni burocratici ed Ë steso nellíesatto gergo sociologico, sarebbe stato consegnato, contro quanto stabilito dal Gruppo di Studio Speciale, da un loro stesso membro, preso da una crisi di coscienza, al giornalista L. C. Lewin e pubblicato col titolo di “Report from Iron Mountain on the possibility and desirability of pace”, a cura di L.C. Lewin, dalla The Dial Press di New York nel 1967. Un anno dopo La “Bompiani” tradusse e pubblicÚ in Italia il terribile documento col titolo: “Rapporto segreto da Iron Mountain sulla possibilit‡ e desiderabilit‡ della pace”. Eí dallíedizione italiana del 1968 che riporto i brani del Rapporto citati in questo articolo.

    La sua pubblicazione suscitÚ, come era logico, dure reazioni nellíopinione pubblica, alcuni esperti dissero che era tutto vero, si parlÚ, pure, di cospirazione governativa per mantenere lo stato di guerra, altri dissero che si era soltanto davanti ad un abile falso, tuttavia che il Rapporto sia vero o falso ha poca importanza, in quanto, corredato comíË da documenti pubblici e autentici, da studi e ricerche scientifiche, da testi di filosofia, di psicologia sociale, di economia, di sociologia, di ecologia e da discorsi e documenti politici, dimostra, al di sopra di ogni dubbio, che persone importanti, nell’ambito politico, militare e scientifico pensano proprio in questo modo. Il prof. Lee Rainwater sociologo alla Washigton University di St. Louis affermÚ: “Se il libro Ë autentico, si tratta allora di uno scandalo di proporzioni gigantesche, se Ë una montatura, Ë un lavoro certamente brillante. Vi sono persone che la pensano davvero cosÏ”. Ecco perchÈ, in ogni caso, il “Rapporto da Iron Mountain” Ë attendibile.

    Il dr. Waskow si disse convinto che “Öse il libro Ë una montatura, allora coinvolge di certo qualcuno molto in alto”. Secondo questo esperto se il documento fosse realmente autentico, come egli sembra supporre, allora dovrebbe, con grande probabilit‡, esserne coinvolta la CIA.

    Ma cosa dice di tanto grave questo documento?

    Tante cose. Afferma, tra líaltro, che la guerra Ë pi? desiderabile della pace perchÈ Ë utile allíequilibrio della nostra societ‡ e ne garantisce la sopravvivenza, che Ë efficace “per stabilizzare e per controllare le economie nazionali” (pag. 110). Addirittura sostiene che il mondo si troverebbe dinanzi ad una vera e propria sciagura se si cercasse seriamente di raggiungere la pace. Le funzioni della guerra, leggiamo nel Rapporto, non sono da considerare uno “spreco”, infatti: “senza una tradizionale economia di guerra, e senza la sua frequente eruzione in conflitti armati su vasta scala, non ci sarebbero stati, quasi, tutti i pi? importanti progressi industrali nella storia, a cominciare dalla scoperta e dallíimpiego del ferro” (pag. 66).

    Si afferma, perfino, la necessit‡ politica della guerra, che non Ë considerata uníestensione diplomatica ma uno dei pi? efficaci equilibratori politici della societ‡: “Il sistema di guerra non solo Ë stato ed Ë essenziale allíesistenza delle nazioni come entit‡ politiche indipendenti, ma Ë stato ed Ë egualmente essenziale alla stabilit‡ della loro struttura politica interna. Senza di essa, nessun governo Ë mai riuscito a ottenere il riconoscimento della sua ëlegittimit‡í o del suo diritto a dirigere un paese. (Ö). Líorganizzazione di una societ‡, in vista della possibilit‡ della guerra, Ë il pi? importante stabilizzatore politico” (pag. 69).

    E cosÏ gli esperti in questione arrivano ad affermare che la guerra Ë funzionale anche come “stabilizzatore generazionale” in quanto, ciÚ che segue Ë da far rizzare i capelli: “Öla guerra permette alle vecchie generazioni, Ödi mantenere il proprio controllo sulle generazioni pi? giovani, se necessario distruggendole” (pag. 84). In questo documento si scopre anche líutilit‡ della “Öguerra come liberazione psicologica a livello sociale. Eí questa una funzione psicosociale, che ha per una societ‡ gli stessi effetti che la vacanza, la festa, líorgia per líindividuo: la liberazione e ridistribuzione di tensioni indifferenziate. La guerra serve al necessario riadattamento periodico delle norme di comportamento sociale (il ëclima moraleí) e serve a dissipare la noia generale, uno tra i fenomeni sociali solitamente pi? sottovalutati o addirittura ignorati” (ibidem).

    Nella sua conclusione il rapporto si spinge a cercare sostituti alla guerra nel caso improbabile, ma non impossibile, dovesse “scoppiare la pace”. Le soluzioni che offre sono davvero terrificanti. Vi si legge che : “per trovare un efficace sostituto politico della guerra sono necessari ënemici alternativií, ÖPer esempio, la contaminazione massiccia dellíambiente naturale potrebbe in futuro sostituire la possibilit‡ della distruzione in massa mediante armi nucleariÖ” (pag. 96). “Un altro possibile surrogato della guerraÖ Ë il ripristinoÖ della schiavit?” (pag. 99). “Studiosi della teoria dei giochi hanno suggerito, in altri contesti, líintroduzione di ëgiochi di sangueí per líefficace controllo degli impulsi aggressivi. ÖCiÚ che occore cercare Ë, in un certo senso, quello che William James chiamava ëlíequivalente morale della guerraí” (pag. 101).

    Altro sostituto dellíazione bellica consiste nel pianificare un vasto programma di controllo eugenetico: “Non vi sono dubbi sul fatto che limitando, in tutto il mondo, la procreazione ai prodotti dellíinseminazione artificiale si avrebbe un efficacissimo surrogato della guerra in quanto strumento di controllo del livello demografico. Öquesto sistema riproduttivo presenterebbe inoltre il vantaggio di essere suscettibile di dirette manipolazioni a fini eugenetici” (pag. 103). Ulteriori possibili sostituti della guerra, che fanno venire la pelle díoca, suggeriti dal documento: “Un programma, di proporzioni gigantesche, di ricerche spaziali, volto a scopi irraggiungibili. (Ö). Una forza di polizia internazionale, onnipresente, praticamente onnipotente. Una minaccia extraterrestre ufficialmente annunciata e riconosciuta. (Ö). Una forma moderna e progredita di schiavit?. (Ö). Intensificazione della contaminazione ambientaleÖ” (pag. 114). Ogni commento Ë superfluo.

    Questo Ë solo un condensato di ciÚ che, nella sua burocratica crudezza, dice Il Rapporto segreto da Iron Mountain. Forse si delineano scenari foschi e agghiaccianti sul palcoscenico del mondo, pi? terrificanti di quanto si possa lontanamente immaginare. Forse molti accadimenti di questi ultimi anni sono insiti in certe metodologie raccomandate dal documento. Dalla lettura di questo agghiacciante studio, viene in mente George Orwell che, nel suo romanzo “1984”, scriveva che lo slogan dello stato totalitario di cui parla il suo libro era: “La guerra Ë pace”.

    Giuseppe Cosco

    linus.tre@iol.it

  19. ORRORI DI UNA SCIENZA ASSERVITA AL MALE

    Il nostro Ë un mondo senza amore e senza piet‡ dove non si rispettano nÈ i vivi nÈ i morti.

    Vi sembra uníaffermazione inverosimile?

    Leggete allora che tipo di esperimenti compiono scienziati-stregoni nel segreto dei loro laboratori:

    >

    >(Jean Baptiste Delacour, Di ritorno dallíaldil‡, Mondadori, Milano 1996, pagg. 201-203).

    Nel 1971 il professor White pubblicava i suoi risultati. Ma siamo solo allíinizio di questi esperimenti da incubo. Jean Baptiste Delacour, dal quale sono stati riportati i fatti descritti, continua:

    >.

    La testimonianza che segue supera di gran lunga qualsiasi fantasia horror: >.

    > (Ibid., pagg. 205-206).

    Orrori di una scienza asservita al Male.

    E oggi a che punto Ë la ricerca di queste belve umane? Ma soprattutto quanto vale un essere umano?

    Líuomo vale molto poco in certe parti del nostro pianeta. Come diceva un misterioso interlocutore a Blondet: >. Esperimenti non meno terrificanti vengono effettuati su ignari cittadini da certe Agenzie di Intelligence.

    Un documento che ha dellíincredibile (pubblicato da “Nexus. New Times” ediz. Italiana, n.6, Luglio-Agosto 1996), elenca tutta una serie di fatti per una causa contro líAgenzia di Sicurezza Nazionale statunitense, National Security Agency (NSA). Líoriginale del documento in questione, avverte la citata rivista, Ë depositato presso la Corte di Washington, DC, intentata da John St Clair contro la NSA, Ft George G. Mead, Maryland (Causa Civile 92-0449). Quanto detto dal documento-denuncia oltrepassa ogni possibile limite.

    Viene affermato, in pratica, che nellíambito del programma di controllo per la sicurezza nazionale: >.

    Sembrano cose da fantascienza e parrebbe incredibile che possano avvenire fatti del genere. “Nexus” pubblica una bibliografia relativa a lavori scientifici di non facile reperibilit‡, che provano che esistono testi molto interessanti in relazione a quanto il querelante asserisce. Ne riporto di seguito alcuni: “Brain Control”, di Elliot S. Valenstein. (ESB; controllo degli individui). “Modern Bioelectricity” (Induzioni audio nel cervello con le onde EM; le coperture del DoD; EEG a distanza). “Neurophysiology”, di Sudhansu Chokroverty, (Magnetofosfene; immagini dirette alla corteccia visiva). “The Mind of Man”, di Nigel Calder (Ricerche sul cervello dellíIntelligence statunitense). “US News & World report”, 2 gennaio 1984, (Stimolazione cerebrale con onde EM; alta tecnologia della comunit‡ dellíIntelligence). Ecc.

    Che i servizi di Intelligence statunitensi avessero effettuato esperimenti su un gran numero di ignari americani non Ë una novit‡. La stampa europea iniziÚ a parlarne il 24 gennaio del 1976. Tra i tanti misfatti di cui si incolpa, in particolare la CIA, vi Ë anche quello che accusa líAgenzia di essere ricorsa allíintrusione, nel cervello di un imprecisato numero di persone, di impianti intracerebrali miniaturizzati per controllarne e dirigerne la mente. La cosa non sembra essere improbabile come potrebbe sembrare.

    Gli studi della CIA si diressero anche sulla psico-elettronica. Questo tipo di esperimenti interessÚ particolarmente il neurofisiologo della Yale University Jose Delgado che affermÚ nel 1966 che: > il che lo portÚ alla ripugnante osservazione che >. Il successivo salto di qualit‡ portÚ alle microonde e al loro uso per ottenere effetti pi? marcati di influenzamento della mente umana.

    Che la CIA avesse effettuato esperimenti su un gran numero di ignari americani non Ë una novit‡. La stampa europea iniziÚ a parlarne il 24 gennaio del 1976. Quel giorno, scrive il giornalista Marcello Coppetti, sul n. 108 del Giornale dei Misteri: >.

    Un numero incalcolabile di persone Ë stato usato come cavie da laboratorio, per una vasta gamma di esperimenti orribili, che includono anche armi batteriologiche. Sul n. 6 della rivista “XFACTOR”, a tal proposito, si legge: >. Secondo taluni líAIDS sarebbe un prodotto della guerra batteriologica. Líesercito USA, nel 1969, ricevette un budget di 10 milioni di dollari, per ricercare un agente batteriologico nuovo, capace di distruggere il sistema immunitario.

    Esperimenti come quelli riportati in questo articolo assieme ad altri di identica gravit‡, furono condotti, per oltre 40 anni, su una gran quantit‡ di cittadini inermi e inconsapevoli, da parte dei servizi segreti americani e portano tutti al famigerato programma MK-ULTRA, che consisteva in una serie di tecniche occulte ed esperimenti illegali, condotti anche con vari tipi di droghe ed altro ancora e volti al controllo e manipolazione del cervello. Il famigerato progetto ebbe origine allíinizio degli anni í50 e fu poi interrotto negli anni í60 per il grosso scandalo scoppiato grazie alle rivelazioni pubblicate dalla stampa. Líinchiesta che venne aperta non concluse nulla. A capo della Commissione senatoriale incaricata di indagare vi era Nelson Rockefeller.

    A questo punto Ë naturale chiedersi se il programma MK-ULTRA Ë stato definitivamente messo da parte. Ci informa Maurizio Blondet che > (“Complotti. I – Stati Uniti, Gran Bretagna, Il Minotauro, Milano 1995, pag. 27).

    E tu, ti fidi ancora dei nordameriCANI?

  20. DALLA SKULL AND BONES AL NUOVO ORDINE MONDIALE

    Intervista a Maurizio Blondet

    COSCO: Dottor Blondet, per quanto riguarda la Skull and Bones, vuole dire qualcosa ai lettori, che non sanno nulla di questa misteriosa societ‡ segreta?

    BLONDET: Eí una societ‡ segreta studentesca fondata nel 1832, dove vengono cooptati alcuni studenti dell’Universit‡ di Yale, una delle maggiori universit‡ americane, diciamo del patriziato americano, in numero di dodici all’anno. Notoriamente, George Bush, líex presidente degli Stati Uniti, Ë stato membro e, prima di lui, suo padre e, naturalmente, anche suo figlio, ammesso che suo figlio sia in grado di seguire comunque le lezioni di Yale, perchÈ questo Ë un po’ dubbio. Ho il sospetto che il candidato repubblicano alla presidenza, non ne possieda le capacit‡. PerÚ, sicuramente, fa parte di questa setta, anche se non in senso stretto, proviene indubbiamente da quellíambiente. La famiglia Bush Ë, pure, vicinissima ai banchieri Harriman, che sono uno dei gruppi pi? potenti dellíestablishment americano.

    COSCO: Si puÚ dire che Skull and Bones sia stata ed Ë, in un certo senso, anche la CIA, perchÈ Bush, come Ë noto, Ë stato anche direttore della CIA?

    BLONDET: Le cose non sono assolutamente uguali. Eí perÚ vero che dei direttori della CIA sarebbero stati anche membri della Skull and Bones. In generale, lo scopo fondamentale di una societ‡ di questo genere Ë quello di costituire un gruppo di coetanei, ma, anche, poi, un gruppo intergenerazionale che si aiuta a vicenda, Ë ovvio. Si sa, anche, che, in generale, l’ideologia della confraternita Ë, per cosÏ dire, al di sopra sia della destra che della sinistra. Destra e sinistra, per loro, sono due elementi dialettici a cui si ritengono superiori. Sono un gruppo di gnostici dedicati, specificatamente, alla manovra politica, quindi destra e sinistra vengono utilizzate come etichette da queste persone, che ritengono di stare al di fuori di simili distinzioni. Non a caso, Harriman Ë proprio il banchiere che fu ambasciatore americano nellíUnione Sovietica e fu uno di quelli che, veramente, diedero un grande aiuto a Stalin e allo stalinismo, pur proclamando sempre di essere anticomunista. Fa parte di quel giro di banchieri di cui la gente non si ricorda pi?, banchieri americani, che hanno sostenuto, fino a Gorbaciov compreso, il sistema sovietico.

    COSCO: Sono ammessi allíOrdine dei Teschio e Ossa, oltre ad americani, anche personalit‡ di altre nazioni?

    BLONDET: Non lo so questo, anche perchÈ l’unica e sola fonte certa, su questa societ‡ segreta, Ë un libro apparso diversi anni fa e non mi risulta che ci siano stati altri lavori. Di questa potentissima confraternita ha scritto lo storico Anthony C. Sutton in “Americaís Secret Establishment ñ An Introduction to The Order of Skull & Bones, by Anthony Sutton” (liberty House Press, Billings, Montana – 1986). Mi sembra comunque improbabile la presenza di personaggi di altre nazionalit‡. Potrebbero, forse, esserci dei britannici, ma non, per esempio, dei messicani o degli italiani, non credo proprio.

    COSCO: E la storia dellíIsraele Britannico ha a che fare qualcosa con questa societ‡ segreta?

    BLONDET: Per quanto se ne sa i British Israelites non sono direttamente collegati alla Skull and Bones.

    COSCO: La Skull and Bones Ë stata sospettata, fin dall’Ottocento, di essere una confraternita che pratica il satanismo. Una cosa del genere puÚ essere vera secondo lei?

    BLONDET: Si puÚ senzíaltro sospettare una cosa del genere. Per quel che se ne sa viene fatto un rituale usando delle ossa, che si dice siano del capo indiano Geronimo e che sarebbero in possesso di questo gruppo, conservate in una sala normalmente non accessibile a chiunque, a Yale, dove, appunto, viene celebrato questo rito annuale di iniziazione. Eí un rito, sicuramente, di stampo massonico, come stile, perchÈ l’adepto deve stare in una bara, quindi Ë un rito di morte e rinascita simbolica. Líiniziando deve anche rivelare cose di cui si vergognerebbe a parlarne normalmente, riguardano il suo modo di vivere la sessualit‡ in primo luogo, Ë una specie di purificazione, una parodÏa della confessione cattolica.

    COSCO: Viene dunque celebrata una ritualit‡ esoterica?

    BLONDET: Chiaramente sÏ. Che sia satanica in senso stretto Ë difficile affermarlo. Si puÚ, anche, sospettare, a un certo punto, l’immissione di una sacerdotessa donna nel gruppo che, lo ricordo, Ë esclusivamente composto da maschi. Questa donna ha un qualche tipo di ruolo in questa liturgia, ma non so con precisione dire quale.

    COSCO: Le risulta che il presidente Clinton ne abbia fatto o ne faccia parte?

    BLONDET: No, Clinton no. Clinton ha un’altra storia. Lui ha avuto una formazione specificatamente anglosassone. Eí stato in Inghilterra a studiare, tuttavia, pare, abbia una profonda ripugnanza per il mondo britannico. Tuttíaltro tipo Ë invece Al Gore. La famiglia Al Gore, molto potente da sempre, al pari di quella di Bush, fa parte di un establishment rosso. Il pap‡ di Al Gore Ë sempre stato vicinissimo e socio in affari di Hammer, quellíebreo che, per primo, portÚ aiuti a Lenin. Eí morto ultranovantenne, qualche anno fa, ricchissimo, era un classico agente sovietico, lui stesso se ne vantava. Hammer era molto famoso, faceva affari sporchi con líUnione Sovietica, allo scopo di sostenere questo mostro, ormai crollante. Non a caso Al Gore ha fatto un “errore” recentemente. Un anno fa il FMI prestÚ a fondo perduto, a condizioni ultrafavorevoli, alla Russia ormai di Eltsin, su richiesta e su subdole trame di Al Gore, mi pare, 7 miliardi di dollari, che finirono immediatamente allíestero, in Russia non entrarono mai. Quei soldi finirono sui conti dei cosiddetti oligarchi, cioË ex agenti del KGB ed altre personalit‡, diventati “imprenditori” della nuova Russia.

    COSCO: La Skull and Bones Ë stata definita da taluni come la risorgenza degli Illuminati di Baviera di Wheishaupt. Lei, cosa pensa al riguardo?

    BLONDET: Eí possibile, ma non credo che ci siano prove dirette di questo. » pi? probabile, invece, che stiano allíinterno di un qualche cosa di pi? generale e pi? vasto, perchÈ il profilo della Skull and Bones non Ë cosÏ rivoluzionario. » certo internazionalista, globalizzatore alla Bush, ma non cosÏ rivoluzionario.

    COSCO: Si potrebbe dire che questa sËtta tenda alla realizzazione del nuovo ordine mondiale?

    BLONDET: Questo Ë il senso che ha dato Bush. Il Presidente Bush, ai tempi della guerra dellíIraq, fu il primo a parlare apertamente di un nuovo ordine mondiale, che si stava instaurando con quella guerra. La vicenda, poi, non Ë andata esattamente come pensava lui. CíË un nuovo ordine mondiale in atto, perÚ, non so, esattamente, quali possano essere le conseguenze a lungo termine. Il potere non Ë dietro la maschera dellíONU, ma direttamente statunitense. LíAmerica Ë líunica superpotenza rimasta, che non si Ë nascosta dietro líONU.

    COSCO: Qual Ë il vero volto del nuovo ordine mondiale, che molta gente considera come il massimo bene?

    BLONDET: Essenzialmente il nuovo ordine mondiale Ë anche la libera circolazione dei capitali, prima ancora che delle merci, che vengono in secondo luogo e degli uomini che vengono in terzo luogo, perchÈ si sa che il libero movimento di uomini Ë limitato negli Stati Uniti. Alla frontiera col Messico, per esempio, ci sono centinaia di chilometri di reticolati e di filo spinato, perÚ, i capitali sono ben accetti. In questo nuovo ordine mondiale si esplicano fenomeni diversi, non tutti da condannare, in realt‡. Va un pÚ rivista la posizione ideologicamente negativa. Il capitalismo, anche globalizzato, funziona, sta funzionando e non sempre male, ci sono paesi che se ne avvantaggiano e non sempre sono paesi del giro di quelli che contano, ma sono paesi che hanno visto risorgere o rivalorizzare le loro peculiarit‡ culturali profonde. Questo, probabilmente, non era previsto. Per esempio, líIndia Ë diventato uno dei massimi esportatori di software, perchÈ tutti i giganti del software indiani appartengono alla casta bramanica, nelle cui famiglie si impara il sanscrito, cioË una lingua classica e, anche, il pensiero matematico in astratto. Questi parlano líinglese e costano un poí meno sul mercato mondiale. Un altro paese, che si sta avvantaggiando, pi? di quanto si creda, Ë la Spagna. Anche qui per un fatto culturale preciso. La Spagna Ë un paese che per 500 anni ha avuto un impero. Attualmente ci sono 400 milioni di persone che parlano spagnolo. La Spagna sta diventando la potenza economica egemone sui mercati sudamericani. Banche spagnole si stanno comprando le banche argentine, venezuelane ecc.. La Spagna acquista, sempre pi?, la figura di madrepatria imperiale. Io sono stato in Spagna recentemente, fatto singolare, non esiste un atteggiamento culturale antiglobalizzazione, come esiste per esempio in Francia, in Italia e, in fondo, anche in Germania, ma guardi che non Ë un caso perchÈ l’antiglobalismo oggi Ë la maschera dell’inefficienza dei governi di sinistra. Noi siamo contro la globalizzazione per le tradizioni e, improvvisamente, la sinistra riscopre le tradizioni nazionali, perchÈ Ë perdente.

    COSCO: E gli aspetti negativi del nuovo ordine mondiale?

    BLONDET: Alcuni aspetti negativi sono gi‡ in corso, sono, soprattutto evidenti, nellíeccesso di libera circolazione dei capitali puramente speculativi. Appena c’Ë stato un momento di panico questi capitali se ne sono andati da un minuto all’altro, perchÈ, appunto, la moneta elettronica adesso si muove in telecomunicazione, lasciando paesi a secco, in grave crisi economica, paesi che si erano indebitati, perchÈ stavano crescendo, si sono visti, improvvisamente, mancare la liquidit‡. Ci sono, poi, fenomeni della finanza pi? speculativi, praticamente si rivelano, alla fine, delle enormi bolle di debito inaccertabili, cioË, non contabilizzati da nessuno. Si ravvisano, altresÏ, pure, fenomeni particolarmente malvagi e sinistri in certi paesi dell’America Latina; penso alla Colombia. Ogni paese deve specializzarsi nel suo vantaggio competitivo; chi sa fare bene le cravatte, come gli italiani, vende le cravatte e basta e non puÚ fare aerei o cose del genere. La Colombia sa fare la coca. Un terzo del territorio colombiano Ë adesso controllato da un esercito guerrigliero, che esiste da sempre, di sinistra naturalmente. Sono dei narcotrafficanti con l’etichetta di sinistra e, nel luglio scorso, il capo della borsa di New York, che si chiama Richard Grasso, Ë andato a fare una visita a questi terroristi di fatto, che stanno veramente atterrendo la popolazione, uccidendo bambini, facendo cose degne della Cambogia di Pol Pot, per offrire loro di “investire” denaro sporco nella borsa di New York. Dietro questo interesse del mondo finanziario americano per i narcotrafficanti, c’Ë chiaramente anche l’idea di legalizzare le droghe pesanti.

    COSCO: Alcuni cattolici paventano, con la piena attuazione della globalizzazione, la scomparsa della religione cattolica, pensa che sia possibile una cosa del genere?

    BLONDET: Nei confronti del cattolicesimo c’Ë un’ostilit‡ di questi ambienti, penso proprio a Bush. Sicuramente anche Al Gore. Vi Ë anche fastidio, rifiuto, ma sono fenomeni autonomi perÚ, ed Ë difficile che possano agire direttamente sulla religione cattolica, sul Vaticano. Il vero problema Ë, invece, una specie di cedimento finale del cattolicesimo clericale. L’alto clero del Vaticano stesso, manifesta sempre pi? una forma di nichilismo sorridente, che lo induce a sottacere i contenuti forti dell’ortodossia per provocare grandi eventi mediatici, che sono solo apparenza e pochissima sostanza. La cosa Ë a tal punto vera che l’anno scorso, a Natale, D’Alema, capo del governo, ha portato la moglie e i bambini alla messa di mezzanotte a Betlemme. C’Ë questo fatto, una persona che non crede a nulla porta la famigliola a vedere uno spettacolo spirituale suggestivo. In un certo senso, questo mi Ë sembrato un evento simbolico molto forte, come anche questo giubileo dei giovani, dove l’ultimo giorno, nelle poltrone destinate ai vip, si Ë visto, invitato o non invitato, praticamente tutto il centro sinistra.

    COSCO: Secondo lei la Chiesa Ë ormai diventata solo un grande e suggestivo spettacolo, che suggestiona le masse?

    BLONDET: SÏ, Ë una chiesa spettacolo, che proprio per questo viene cooptata da questa specie di clericalismo istituzionale ateo, perchÈ c’Ë anche un subdolo clericalismo ateo di sinistra. Certi comportamenti della Chiesa, come le continue richieste di perdono, lasciano i veri cattolici sgomenti e, invece, vengono accolti con consenso istituzionale dalla sinistra che non crede, ma che considera le masse, che noi non siamo capaci di mobilitare e loro invece si. Poi c’Ë l’organizzazione, la forza organizzativa che ormai la Cgil non ha pi?, che le parrocchie invece hanno ancora. Bisogna vedere se, poi, questi giovani saranno cristiani anche quando si tratter‡, come ha ricordato il Papa, di pagare col sangue la propria fede; io non ci credo.

    COSCO: Secondo lei, il fatto di Al Gore di far candidare, come suo vice, un ebreo, cosa puÚ significare?

    BLONDET: La lobby ebraica negli Stati Uniti Ë determinante, cosa stranissima ma Ë cosÏ, per il voto proprio. Da sempre gli ebrei, fin dal tardo 800, nel sistema elettorale americano, dove l’elettore si deve registrare per votare, controllano il voto. Nellí800 controllarono il voto del ceto popolare, operaio, erano molto di sinistra gli operai. Líavere un vice ebreo Ë in qualche modo un atto di audacia, certo, non credo che otterr‡ il voto dei negri per esempio, perÚ, hanno fatto sicuramente i loro calcoli. I negri votano poco e gli ebrei, invece, sono capaci di mobilitare il voto e di finanziare i candidati. Inoltre, la cosa pi? preoccupante Ë che il tipo di ebreo che Ë lÏ non Ë pi? un ebreo di sinistra, laburista, ma un ebreo fondamentalista. Recentemente cosa Ë il “fondamentalismo ebraico” lo abbiamo visto con quel Rabbino, che ha detto che gli ebrei, morti nei campi di concentramento, erano delle reincarnazioni di ebrei puniti per i loro peccati. Siamo nel vaneggiamento pi? assurdo, la reincarnazione Ë una delle credenze occulte di gruppi cabalisti. Questo indica che sËtte “religiose”, prima marginali nellíebraismo, stanno diventando líebraismo ufficiale. CíË, quindi, una estremizzazione nel mondo ebraico su sfondo religioso, che lo rende, secondo me, molto pericoloso. Sono stato in Israele e ho visto come i partiti cosiddetti laici, i cui capi vengono spesso apertamente minacciati di morte dai rabbini, non osano rispondere per le rime, Ë un vecchio riflesso ebraico, alla fine i rabbini pi? fanatici comandano sempre.

    COSCO: Uníultima domanda. Come si colloca un Al Gore, dichiaratamente di sinistra, con líebraismo?

    BLONDET: Al Gore Ë di quella sinistra essenzialmente ecologista, che limita le nascite, meno uomini ci sono nel mondo meglio Ë, controllo demografico, sviluppo zero, ecc. perchÈ se no le foche muoiono. Essenzialmente, oggi, sinistra liberale Ë essere questo, ecc. Al Gore Ë affiancato da un personaggio che Ë un ebreo di questo tipo qui, fanatico insomma. E le due cose possono andare insieme perchÈ nellíebraismo fanatico, gli altri uomini non ebrei sono sotto-uomini e, quindi, materiale umano che puÚ essere utilizzato, ridotto, tagliato, clonato, ecc., insomma per loro quello che conta Ë il sangue di Abramo e la discendenza di Abramo, che Ë la vera e unica umanit‡, gli altri non lo sono. Gli altri, per questa gente, sono solo merce di scambio.

    Allora lo hai capito di chi cazzo era la bomba di Hiroshima e Nagasaki?

    E le bombe incendiarie dei 1.500.000 di morti a TOKIO, o no?

    Dei porci MASSONI no?

  21. LíIsraele Britannico. Nel 1587, in una lettera datata 27 aprile e indirizzata a John Foxe, Sir Francis Drake scrive: >. Che significato puÚ avere tutto ciÚ? La questione si riallaccia alla bizzarra credenza dellíanglo-israelismo in relazione alle trib? perdute di Israele. Morto Salomone, narra la Bibbia, le dodici trib? di Israele si divisero in un regno del Nord (di Israele), che riuniva dieci trib?, e in un regno del Sud (di Giuda) – con capitale a Gerusalemme ñ che riuniva le trib? di Giuda e di Beniamino. NellíVIII? secolo gli Assiri occuparono il regno di Israele e deportano le dieci trib? del Nord. Che ne fu delle dieci trib? del Nord? Gli storici, quasi unanimamente, sono convinti che esse si siano disperse, verosimilmente assimilate dai popoli presso cui erano state deportate.

    Questo svolgimento dei fatti non Ë stato accettato da tutti ed ecco sorgere le teorie pi? strane, in particolare dal Seicento in poi. La pi? importante di queste afferma che gli anglosassoni, in particolare modo gli inglesi, sono i discendenti diretti delle “trib? scomparse”. Da queste ed altre astruse credenze e interpretazioni si origina una dottrina segreta, che non Ë affatto da sottovalutare e, pi? avanti, ne vedremo il perchÈ. La setta impregnata di questa ideologia occulta esprime chiaramente il convincimento che líInghilterra fosse stata la nazione prediletta da Dio e cova una forte ostilit‡ verso la Chiesa cattolica. Nel 1594 John Napier, insigne matematico (inventÚ i logaritmi), pubblicÚ il libro “Chiara rivelazione dellíintera apocalisse di San Giovanni”, nel quale, rivolgendosi ad Edoardo VI, annunciava: > (C. Hill, LíAnticristo nel Seicento inglese, Milano 1990, pag. 25). Lo scienziato Isaac Newton era ugualmente certo che il papa fosse líAnticristo.

    Cromwell, allíinaugurazione del nuovo parlamento inglese, il 4 luglio 1653, nel suo discorso inaugurale, pronunciÚ con enfasi queste parole: > (G. Vola, Il millennarismo nella rivoluzione inglese: i quintomonarchisti, >, Torino 1973, pag. 92).Esaltazioni incredibili portarono altri a credersi nientemeno che il Messia: “William Franklin, Arise Evans, che aveva detto al Deputy Recorder di Londra di essere il Signore Dio suo, Theaureaujohn, Re degli Ebrei; Mary Gadbury era la sposa di Cristo, Joan Robins e Mary Adams credevano di essere sul punto di dare alla luce Ges? Cristo” (C. Hill, op. cit., pag. 238). La tesi dellí”Israele britannico” fu esposta, nel secolo scorso, dal medico inglese John Wilson, che nel 1840 diede alle stampe un curioso volume dal titolo “Our Israelitish Origin” (La nostra origine israelita) e da George Moore (1861) nel libro “The Ten Tribes” (Le dieci trib?). Paradossalmente Wilson asseriva che gli inglesi discendono in linea diretta dalla trib? di Efraim. Nel suo secondo libro “The Millennium”, pubblicato due anni dopo, arriva alla conclusione dellíimminenza del ritorno di Cristo sulla Terra. Fin qui si potrebbe obiettare che sono solo fantasticherie di menti esaltate. I nostri scrittori inglesi, invece, ebbero dei seguaci che seguirono le loro orme. Il reverendo Glover, nel 1861, scrisse, tra líaltro, di aver trovato connessioni tra il leone inglese e quello della trib? di Giuda. Edward Hein di Manchester, nel 1870, diede alle stampe un altro capolavoro di assurdit‡ che intitolÚ “The English Nation Identified with the Lost House of Israel by Twenty-seven Identifications” (La nazione inglese identificata con la trib? persa díIsraele tramite ventisette elementi díidentificazione). In questíopera assicurava: > (vol. II, pag. 71). In una successiva edizione del 1874, che vendette fino al 1910 ben 405.000 copie, vennero inseriti altri nuovi venti dati identificativi. Egli sosteneva, similmente a Wilson, un ritorno di Ges? imminente. Hein si disse convinto che: > (E. Hein, Our Israelitish Origin, pag. 97). Con ciÚ si affermava la superiorit‡ della casta inglese che, appunto perchÈ, come essi credevano, “vero Israele”, acquistava un ruolo di supremazia sul mondo. Queste idee si rinforzarono nel contesto dellíet‡ vittoriana; líimpero britannico era al vertice della sua grandezza. Quando questo periodo díoro ebbe termine, un seguace della strana dottrina affermÚ che tutto ciÚ era finito perchÈ líInghilterra si era inimicata Dio e spiegÚ: >. Hein, tuttavia, trovÚ presto una alternativa; se era vero che líInghilterra si era inimicata Dio, non si poteva dire ugualmente dellíAmerica e, ribadendo che líAmerica aveva avuto origine da anglosassoni bianchi e protestanti, concluse che, perciÚ, era questa nazione che discendeva dalla trib? di Manasse.Eí utile sottolineare che > M. Blondet, Complotti – I fili invisibili del mondo – 1. Stati Uniti, Gran Bretagna,Milano 1995, pag. 49).A proposito del termine “vero Israele”, Arnold Toynbee nel suo libro del 1934: “A Study of History”, scrive: > (A. Toynbee, Panorami della storia, Milano 1954, vol. II, pag. 53). Il convincimento che la monarchia inglese fosse líerede del regno di Israele concedeva ratificazione biblica allíimperialismo britannico. Toynbee parrebbe líunico storico a sapere dei British-Israelites; a questo punto potrebbe essere interessante il fatto che egli collaborÚ con líIntelligence Service e ciÚ potrebbe spiegare la sua conoscenza approfondita della questione.Sono vitali ancora oggi queste dottrine occulte? Maurizio Blondet ci informa: >. Blondet si dilunga sulle loro convinzioni: > (M. Blondet, op. cit., pagg. 87, 90). Anche il primo ministro britannico Tony Blair ha parlato agli inglesi con uno strano linguaggio, che Ë sembrato simbolico e, per certi versi, settario. Ecco come il “Corriere della Sera” (1 ottobre 1997), ha dato la notizia: >.

    Vi sono fondati motivi per credere che > (M. Blondet, op. cit., pag. 92).

    Abbiamo visto che il ruolo “divino” era stato perso dallíInghilterra a causa del suo comportamento e che ben presto fu rimpiazzata da un Israele americano. Non Ë assurdo credere, a questo punto, che > (Ibidem, pag. 96). Stupir‡ ancora di pi? sapere che il simbolo dellíaquila poi adottato come suggello dellíAmerica, secondo David Austin, derivava proprio dallíApocalisse: > (S. Bercovitch, America puritana, Roma 1992, pag. 175). Scrive lo storico Romolo Gobbi: >: cosÏ, ad esempio, si espresse il colonnello David Humphreys, aiuto e protetto del generale Washington, nella premessa al suo Poema sulla Futura Gloria degli Stati Uniti díAmerica: “LíAmerica, dopo essere stata nascosta per molti anni dal resto del mondo, fu probabilmente scoperta, nella maturit‡ del tempo, per diventare il teatro in cui rivelare i pi? illustri disegni della Provvidenza, nei suoi doni alla razza umana”>> (R. Gobbi, Figli dellíApocalisse, Milano 1993, pagg. 220-221).

    Queste sono le assurde premesse sulle quali si fonda il fondamentalismo americano che vede ogni sua guerra come una sorta di crociata. Líex presidente USA, Ronald Reagan, abbracciÚ questa dottrina segreta e pronunciÚ discorsi dai toni messianici infuocati: >. E, ancora, rivolgendosi ai soldati americani, líex presidente Ronald Reagan tuonÚ: > (Le due frasi di Ronald Reagan sono citate da Majid Valcarenghi e Ida Porta, in “Operazione Socrate”, Firenze 1995, pagg. 101-102).Il giornalista Ronnie Dugger in un lungo articolo, pubblicato nel 1984, sul “The Guardian”, si chiese: > (“The Guardian”, 21 aprile 1984. Líarticolo fu pure pubblicato sul “Washington Post”).La strana religione Ë pi? diffusa di quanto si possa immaginare. Sul “Sunday Times” (5 dicembre 1982) Simon Winchester racconta quanto ebbe a dirgli il segretario di un importante politico americano: >. Lo stesso Clinton ha ribadito il ruolo preminente dellíAmerica e dunque le scelte del presidente USA > (“Avvenimenti”, 18 dicembre 1996) e ha sottolineato, come riportava S.S. Rosenfeld sullíI. H. Tribune (28/10/96), che gli Stati Uniti sono un Paese: >. Eí evidente la sopravvivenza di tendenze apocalittico-millenaristiche nella cultura contemporanea degli USA. Tendenze piuttosto evidenti anche nella politica estera americana. Scrive ancora Gobbi che líAmerica ha combattuto: > (R. Gobbi, op. cit., pag. 223).

  22. … una lunga catena iniziatica che ci rimanda alle trame ed ai complotti di SETTE OCCULTISTICHE E CABALISTICHE…

    Senti un po che robba c’ È sotto, mio perspicace amico……..Panorami segreti della storia

    >. CosÏ si espresse Nicholas Murray Butler. Giova ricordare chi era questo personaggio. Il Dr. Nicholas Murray Butler Ë stato presidente dellíUniversit‡ di Columbia, presidente della Carnegie Endwment for International Peace, membro fondatore, presidente della Pilgrims Society e membro del Council on Foreign Relations (CFR) e capo del British Israel. Taluni autori denunciano, sempre con maggiore insistenza, che Ë in atto una cospirazione superpolitica, “religiosa” o esoterica. I fili della storia, asseriscono questi studiosi, si tirano proprio nelle logge massoniche e nei consigli di amministrazione delle multinazionali e delle grandi banche. La Rivoluzione francese fu una congiura massonica, preparata da “societ‡ di pensiero” ñ uguali a quelle studiate da Augustin Cochin (1876-1916) ñ e da altri gruppi di pressione. La Rivoluzione bolscevica fu una congiura giudaico-massonica. Diversi storici sono convinti di questo. Il “Times” (10 marzo 1920) confermÚ il complotto: >.

    Estrema importanza assume, sempre al riguardo della rivoluzione russa del febbraio del 1917, il fatto che, non affatto casualmente, il governo fosse costituito principalmente da massoni, tra questi risaltava Kerensky. Eí anche rivelatore il libro “Rossija nakanune revoljucii” di Grigorij Aronson, che fu pubblicato nel 1962 a New York e che riporta delle missive di E. D. Kuskova, moglie del massone Prokopovic, legato da grande amicizia al confratello Kerensky. In una di queste lettere, datata 15 novembre 1955, si legge: >. Líiniziato Jean Marques-RiviËre scrisse: >. Il lato occulto della storia contemporanea Ë complesso e, oltremodo, variegato. Insospettabili VIP. del mondo che conta sono affiliati ad oscuri ordini esoterici. Líex presidente Bush sarebbe stato iniziato, nel 1943, alla sËtta “Skull and Bones” (Teschio e Ossa) dellíUniversit‡ di Yale, fondata nel 1832. George Bush ha diretto anche la Cia. La Skull and Bones assieme a societ‡ come il Rhodes Trust, secondo líautorevole rivista inglese “Economist” (25 dicembre 1992), sono la moderna risorgenza degli “Illuminati di Baviera” di Jean Adam Weisshaupt (1748-1830). Anche suo padre Prescott sarebbe stato membro della sËtta “Skull and Bones”. Di essa farebbero parte le pi? potenti famiglie degli Stati Uniti (EIR Special report, American Leviathan, pag. 181). Tra queste vale la pena di menzionare > (M. Blondet, Gli > della Dissoluzione. Strategie culturali del potere iniziatico, Edizioni Ares, Milano 1994, pag. 232). Eí anche molto interessante venire a sapere che, secondo quanto scrive lo storico Antony C. Sutton in “Americaís Secret Establishment” (liberty House Press. Bilings 1986, pagg. 207 e segg.), la “Skull and Bones” Ë collegata al movimento New Age e ad essa, asserisce ancora Sutton, non sono estranei aspetti satanisti. Marylin Ferguson nel suo libro “The Aquarian Conspiracy”, una vera e propria Bibbia del movimento New Age, mette assieme Huxley con Teilhard de Chardin, Carl Gustav Jung, Maslow, Carl Rogers, Roberto Assagioli, Krishnamurti, ecc. tra i personaggi, che sono da considerare come padri spirituali del New Age. Aldous Huxley e suo fratello Julian, questíultimo fu il primo dirigente dellí U.N.E.S.C.O., erano anche membri di importanti affiliazioni mondialiste, tra queste ricordo líanglosassone Fabian Society. Sui vertici del mondialismo, lo stesso RenÈ Guenon, che era un 33? grado del Rito Scozzese Antico Accettato e un 90? del Rito Egiziano di Memphis-Misraim, ebbe ad affermare: > (cit. da “Il Teosofismo”, edizioni Arktos, 1987, vol. II, pag. 297). Ritornando alla “Skull and Bones” la sua importanza puÚ essere ben compresa se si riflette che, nel 1917, essa diresse, tra líaltro, quel centro finanziario denominato “120 Brodway”, finanziatore del bolscevismo in Russia (EIR Special report, cit., pag. 182) e del nazismo in Germania che, tra líaltro, portÚ al potere (Ibid., pag. 183). Non ci si meravigli se, a questi livelli, parole come “destra e sinistra” non hanno pi? significato, pi? esattamente, non si bada a razze, religioni o ideologie: questi sono solo mezzi da utilizzare per raggiungere il fine ultimo, su scala mondiale, con líantica strategia del “divide et impera”. E, a questo punto, non meraviglia venire a conoscenza delle trattative segrete intercorse tra George Bush ed alte personalit‡ del governo dellíIran, che poi hanno portato allo scandalo dellíIrangate. Gli accordi furono resi possibili da Khomeini e dal suo entourage, comprendente buona parte dei suoi ministri, il capo della polizia, il comandante dellíesercito, il procuratore generale del tribunale islamico, il capo della polizia segreta, ecc., sarebbero stati affiliati alla Grande Loggia dellíIran, che Ë sottoposta alla dipendenza della Gran Loggia díInghilterra. Líappartenenza alla Grande Loggia dellíIran delle personalit‡ iraniane citate, Ë attestata dalla lettera che il segretario della Grande Loggia, Ahmad Aliabadi, ha fatto pervenire al Gran Maestro della Grande Loggia dellíIran, Sharif Iman il giorno 16 novembre 1975. Il documento Ë stato pubblicato da “Nuova Solidariet‡” (12 marzo 1988, pag. 4), e da “Chiesa Viva” (n. 199, pag. 8). Eí poi noto che líex presidente George Bush Ë esponente di rilievo della sinarchia internazionale, figura di spicco del C.F.R, della Trilaterale, della potente Pilgrims Society oltre che della Skull and Bones. Eí anche interessante accennare ad un articolo, firmato M. Dornbierer, apparso, il 29 gennaio 1991, sul giornale messicano “Excelsior” che spiegava lo > di Bush documentando la sua origine ebraica secondo quanto indicato nellíEnciclopedia ebraica castigliana. Bush Ë inoltre un W.A.S.P. (White Anglo-Saxon Protestant), ovvero un americano convinto che la sua origine razziale e le sue convinzioni religiose lo pongano al di sopra degli altri uomini (Epiphanius, Massoneria e sËtte segrete: la faccia occulta della storia, Ediz. Ichthys, Roma, pag. 97). Scrive Blondet che > (M. Blondet, Complotti. I fili invisibili del mondo. I – Stati Uniti, Gran Bretagna, Il Minotauro, Milano 1995, pagg. 84-85). Líidea del “Nuovo Ordine del Mondo” Ë perseguita con accanimento. Del presidente Bill Clinton, scrive Epiphanius (op. cit., pag. 497): >. Blondet ci informa che Clinton portÚ con sÈ Les Aspin (CFR) che, tra líaltro, firmÚ la > (Complotti. I fili invisibili del mondo. I, op. cit., pagg. 103-104). >. Ritornando al progetto del Nuovo Ordine Mondiale, gi‡ il 17 febbraio del 1950 il banchiere James Warburg, alla Commissione Esteri del Senato, era stato fin troppo chiaro quando aveva affermato: >. Anche con le stragi. Il Palazzo Federale “Alfred P. Murrah” ad Oklahoma, U.S.A., viene fatto saltare in aria da una tremenda esplosione, il 19 aprile del 1995. Le vittime furono 168. Furono sospettate dellíattentato e arrestate tre persone: Timothy McVeigh, Terry Nichols e James Nichols. LíFBI iniziÚ > (Nexus New Time, N. 1, Padova 1995, pag. 14). Ted Gunderson, ex dirigente dellíFBI, al contrario di quanto volle far credere il Dipartimento di Giustizia Americano e cioÈ che si Ë trattato di >, affermÚ che: > (Ibid.). Sam Cohen, padre della bomba neutronica, il 28 giugno dello stesso anno, al telegiornale della KFOR-TV, dichiarÚ: > (Nexus New Time, N. 2, Padova 1995, pag. 9). Antefatto: non Ë stato molto pubblicizzato che, > (Ibid., pag. 10). Di seguito riporto alcuni estratti relativi alla decisione dellíAssemblea Legislativa dellíOklahoma:

    Risoluzione N. 1047:

    Una risoluzione in relazione alle forze militari degli Stati Uniti e alle Nazioni Unite; si presenta una petizione al Congresso affinchÈ cessi determinate attivit‡ concernenti le Nazioni Unite…

    Considerato che non cíË appoggio popolare per líinstaurazione di un > o di una sovranit‡ mondiale di qualsiasi tipo, sia sotto le Nazioni Unite o sotto qualsivoglia organismo mondiale in qualsiasi forma di governo globale;

    Considerato che un governo globale significherebbe la distruzione della nostra Costituzione e la corruzione dello spirito della Dichiarazione di Indipendenza della nostra libert‡ e del nostro sistema di vita.

    …sia deliberato dalla Camera dei Rappresentanti della seconda Sessione della 44ma legislatura dellíOklaoma:

    Che al Congresso degli Stati Uniti sia con la presente rammentato di:

    (…). Cessare ogni supporto per líinstaurazione di un > o qualsiasi altra forma di governo globale.

    Che al Congresso degli Stati Uniti Ë, con la presente, rammentato di astenersi dal prendere qualsiasi ulteriore iniziativa verso la fusione economica o politica degli Stati Uniti in un organismo mondiale o qualsiasi altra forma di governo mondiale. (Fonte: Newsgroup alt. conspiracy, via Pegasus computer networks, Australia). (Ibid.).

    Cosa dire di questi fatti? Quale oligarchia misteriosa dirige, in segreto, i vari governi delle nazioni? Lascio al lettore il compito di arrivare a delle conclusioni. Alla luce di certi accadimenti i governi, la politica e gli stessi politici assumono contorni sbiaditi, sfumati. Misteri che travasano nella storia altri misteri. Pochissimi, forse, sanno che > (M. Blondet, Complotti. I fili invisibili del mondo. II – Europa, Russia, Il Minotauro, Milano 1996, pag. 83).

    Chi tira i fili della storia? Ricercare certe dinamiche Ë cosa ardua specie quando riguarda la sfera politica e ciÚ che sembra del tutto casuale, in molti casi, Ë stato attentamente preparato. Franklin Delano Roosvelt, presidente americano e 33? del Rito Scozzese, nonchÈ appartenente alla Pilgrim Society e al C.F.R., il governo-ombra americano, affermÚ: >. Una oscura oligarchia sembrerebbe tirare le fila di burattani, solo apparentemente, alla ribalta della scena politica. Aveva ragione Benjiamin Disraeli, statista inglese del secolo scorso, quando disse: >. Neppure i partiti contano poi molto. Essi stessi sono a loro volta manovrati, usati, in relazione a degli scopi precisi.

    RenÈ Guenon ci informa, nel suo articolo “RÈflexions ‡ popos du pouvoir occulte” pubblicato, con lo pseudonimo di Le Sphinx, sul numero dellí11 giugno 1914, pag. 277, della rivista cattolica “France Antimaconnique”, che >.

    Al riguardo dei movimenti rivoluzionari sempre il GuÈnon, nel suo libro LíEsoterismo di Dante (Ediz, AtanÚr, Roma 1971), spiega: >. Sul fenomeno del terrorismo delle Brigate Rosse e su quello di estrema destra, il giudice Pietro Calogero, uno dei magistrati che pi? ha studiato il problema, ammetteva líesistenza di: >.

    Fantapolitica e tendenza al complottismo? Tuttíaltro. Ecco due esempi italiani. Leggete cosa la rivista americana “Eir” scriveva: > (Fabio Andriola e Massimo Arcidiacono, Líanno dei complotti, Baldini&Castoldi, Milano 1995, pagg. 25-26).

    Ai cronisti, che chiedevano a Mancino cosa cíË dietro le stragi italiane, lui rispose: > (Ibid., pagg. 16-17). Strategie occulte della secret fraternity bancaria internazionale. David Rockefeller > (M. Blondet, Complotti. I fili invisibili del mondo. I, op. cit., pagg. 97-98).

  23. INTERVISTA A MAURIZIO BLONDET

    DI SEGUITO LíINTERESSANTE INTERVISTA CHE COSCO HA FATTO AL GIORNALISTA E SCRITTORE MAURIZIO BLONDET E CHE Eí STATA PUBBLICATA SULLA RIVISTA “TEOLOGICA”, N.5, SETTEMBRE/OTTOBRE 1996.

    Maurizio Blondet Ë inviato speciale di “Avvenire” e autore di diversi libri tra i quali: “Gli > della dissoluzione. Strategie culturali del potere iniziatico” (Ares, Milano 1994), “Complotti. I fili invisibili del mondo. I – Stati Uniti, Gran Bretagna” (Il Minotauro, Milano 1995) e, per lo stesso editore, “Complotti. II – Europa e Russia”.

    Domanda: Dott. Blondet, oggi da pi? parti si stanno lanciando gravi accuse alla musica Rock e tra queste, in particolare, quella di diffondere il culto del diavolo. Secondo Lei si puÚ parlare di un rock satanico ?

    Risposta: Io non ho indagato molto su questo argomento specifico. Ho letto perÚ qualcosa. Il settore pi? vicino di cui mi sono occupato, per un certo periodo, Ë quello dei centri sociali, come il Leoncavallo, dove producono anche musica. Allíinterno di questi centri circolano dei testi di origine americana, ne cito uno che ha un titolo particolare: “Zone temporaneamente autonome”. Líideologia dominante in questi testi Ë una specie di anarchismo mistico, ma di un misticismo rovesciato, naturalmente. In realt‡ ci sono dei centri, dei gruppi di potere, probabilmente, che dallíAmerica cercano di trasformare questi centri sociali in luoghi di resistenza rivoluzionaria, ma, questo tipo umano dei centri sociali non riesce pi? ad essere utilizzabile per una rivoluzione, perchÈ il rivoluzionario deve essere in grado di sacrificare il suo presente per il futuro. Questi gruppi di potere cercano di preparare, tra gli aderenti ai centri sociali, comunque, dei ribelli, predicando una specie di saccheggio continuo, di saccheggio permanente. Tutto ciÚ viene condito con forme di ritualit‡ riferita ad esoterismi aberranti, tipo la “Setta degli Assassini”, tipo certe pratiche tantriche e altre cose del genere, allo scopo di provocare la dissoluzione della mente. Questo lo so perchÈ lího constatato, perchÈ lího visto e lího letto in questi testi.

    D.: Lei sa che in certi testi di musica rock vengono inseriti dei messaggi subliminali, che vengono assorbiti dalla mente dellíascoltatore e, in un secondo tempo, decodificati. Secondo alcuni studiosi del settore sono da intendersi come frammenti di un inquietante vangelo di tenebra. Lei Ë dello stesso parere ?

    R.: Direi proprio di si . La musica rock Ë animata da uno spirito di nichilismo, una specie di cultura della morte che si esprime attraverso essa e che cerca, anche, di colpire, attraverso certi particolari ritmi, e puÚ introdursi e dominare molto profondamente la psiche umana. Questi ritmi sono, appunto, quelli tribali. Si puÚ parlare di una forma di magia in qualche modo nera, perchÈ la magia Ë una tecnica antica per influire sulla mente, ovviamente, Ë magia nera quando lo scopo finale Ë quello non di provocare uno stato mentale superiore, ma uno stato mentale inferiore. La musica rock, poi, contrabbanda, attraverso le parole stesse, non solo i messaggi subliminali di cui dice Lei, ma tutta una serie di concetti dissolutori, tipo il godere subito, la droga, la morte stessa vista come una fascinazione, la perdita dello stato di coscienza, insomma cose del genere.

    D.: Tutto ciÚ Ë anche alla base della creazione di “salti di paradigma”, cioË líinduzione nella mente delle persone di valori nuovi?

    R.: Indubbiamente si. Una intera generazione, quella degli adolescenti, vive per andare il sabato sera nelle discoteche e gi‡ questo Ë emblematico. Non fanno altro e non aspirano ad altro che a questo.

    D.: Un altro fenomeno che produce “salti di paradigma” Ë la filosofia della New Age…

    R.: Un vero e proprio supermercato delle religioni dove ognuno si crea la propria, prendendo un poí qui e un poí l‡, senza alcun impegno spirituale autentico. Ci sono dei banchi dove si prende un poí di culto dei dischi volanti, un poí di tantra yoga, reincarnazionismo, etc. Ciascuno si fa la sua religione personale. In America Latina questo tipo di ideologie sono diffuse, attraverso stampati e conferenze, dalla Fondazione Rockefeller.

    D.: Lei, nei suoi libri, fa riferimenti anche a strane politiche ONU. Quale ideologie diffonde questo Organismo ?

    R.: La classe di comando dellíONU, a quel che ho visto in Jugoslavia, ha uno stampo massonico molto evidente. Cosa questi signori vogliono fare specificatamente, in realt‡, non lo so. Di certo, tutti, condividono il progetto di superamento degli Stati nazionali in una ideologia mondialistica.

    D.: Eresie del Nuovo Ordine Mondiale ?

    R.: Si, in un certo senso si. Bisogna tuttavia stabilire che qui parliamo di massonerie che, perÚ, non sono la normale massoneria. La massoneria, quella che conosciamo, Ë soltanto un vivaio, da cui vengono poi cooptate le persone fiduciarie per cerchie sempre pi? interne di cui non si sa assolutamente niente, solo ogni tanto viene fuori qualche notizia come, ad esempio, la societ‡ segreta di “Sckull and Bones” di Bush. In generale, quando si parla di massoneria non si deve intendere la massoneria che fa i comunicati sui giornali.

    D.: Quali rapporti ci sono tra la ricerca dei poteri magici, la rivoluzione culturale e il comunismo ?

    R.: Bisogna pensare alla rivoluzione, quella con la erre maiuscola, come ad un fenomeno storico che supera di molto il comunismo. Il comunismo non Ë che una fase della rivoluzione, in realt‡ lo scopo finale della rivoluzione Ë la sovversione “in interiora hominis”. Nellíuomo esiste una gerarchia: intelligenza, volont‡ ed istinto. Líintelligenza domina la volont‡, la volont‡ gli istinti; questo nellíuomo che Ë spiritualmente sano. Líultima vera rivoluzione, dopo la rivoluzione sociale, che Ë il comunismo e che Ë comunque fallita, Ë la rivoluzione culturale, che promuove cambi di paradigma che devono servire a creare una nuova gerarchia allíinterno dellíuomo, per cui, ad esempio, líistinto, e specificatamente líistinto sessuale, líistinto di godere, diventa la guida di tutti i comportamenti umani e domina la volont‡ e líintelligenza. Questa sovversione Ë, praticamente, la dannazione dellíuomo. La rivoluzione Ë un fenomeno metastorico che ha la sua origine forse in Lutero, forse, addirittura, nellíumanesimo e punta veramente al rovesciamento di tutti i valori come diceva Nietzsche, e alla dannazione dellíuomo. Questo sistema, attraverso líideologia che predica concetti tipo “líuomo deve sempre godere e subito”, porta alla morte dellíanima. Líautore vero della rivoluzione, intesa in questo senso, Ë Satana stesso, a cui non importa nulla della giustizia sociale e delle uguaglianze sociali. Io vedo il comunismo come una fase superata da questi pseudo-misticismi, da questa ricerca di poteri magici.

    D.: Solo in America, 50.000 persone, ogni anno, vengono sacrificate a Satana…

    R.: Queste cifre sono contestate. Non so se Lei ha letto i libri di Massimo Introvigne. Sono cifre che in realt‡ io spero che non siano vere.

    D.: Si hanno dei resoconti fatti da testimoni oculari, ma, anche se le cifre di questi crimini fossero molto pi? basse, perchÈ la stampa tace ?

    R.: La stampa appartiene ai centri di potere finanziari, internazionali o nazionali, non ha interesse a creare un allarme sociale. Lo sforzo di tutta la stampa, di tutti i mass-media Ë quello di far credere alla gente che viviamo in un mondo trasparente, dove non cíË nulla da nascondere.

    D.: Serge Hutin, nel suo libro “Governi occulti e societ‡ segrete”, racconta che Jacques Berger gli ha confidato che “esiste una serie ben precisa di argomenti di cui la stampa ha assoluto divieto di parlare; líelenco, redatto in una specie di piccolo libro nero, viene consegnato a tutti i direttori dei pi? importanti organi della stampa di informazione – qualunque sia il regime politico del Paese, poichÈ il divieto Ë díordine universale – siano essi al servizio del capitalismo o del comunismo”. Quanto potrebbe essere vero tutto ciÚ ?

    R.: Non cíË bisogno di questo. I direttori dei giornali vengono cooptati tra le persone banali che non hanno il coraggio di cercare cose anticonformiste anche perchÈ esiste tutto un sistema e io ne ho parlato in varie conferenze. La gente, comunque, pensa che il giornalista si va a cercare le notizie nel 99% dei casi, ma non Ë vero. Al contrario, sono le notizie che vanno a cercare il giornalista. Ci sono dei centri che diffondono le notizie, fondazioni culturali tipo Rockefeller e poi i governi. Questi centri hanno interesse a nascondere la complessit‡ della realt‡. Ai giornali le notizie arrivano, di fatto, con le agenzie di stampa, che sono cinque al mondo, e, praticamente, quasi tutte le notizie che appaiono sui giornali vengono da queste agenzie e non sono controllate direttamente dal giornalista. Questo Ë il meccanismo conformista che viene favorito dal sistema mediologico. In realt‡ il sistema mediologico non serve a far sapere la realt‡, ma a creare un rumore di fondo omologante in cui tutti pensino allo stesso modo.

    D.: Nel Suo libro “Gli > della dissoluzione” Lei parla di un ambiente tipico dellíONU…

    R.: Eí gente che, tra líaltro, fa mercato di bambini. Eí provato, líha scritto Lucio Lami, per esempio, in Cambogia fanno mercato di donne e bambini. La maggior parte dei funzionari dellíONU sono poi omosessuali. Non mi stupisco che in un simile ambiente fioriscano certi culti satanici perchÈ sa, il primo gradino Ë quello, poi cíË líaberrazione sessuale, dopo di che si cercano altre cose.

    D.: Per quanto riguarda la situazione politica italiana…

    R.: Le centrali internazionali volevano, gi‡ quattro anni fa, che andasse al potere qualche loro fiduciario, per fare le privatizzazioni quali programmi di austerit‡ necessaria per prepararsi alla mondializzazione, alla privatizzazione, cioË alla vendita agli stranieri delle aziende di Stato sane. Noi siamo uníappendice di questo grande fenomeno che sta avvenendo nel mondo, per cui hanno deciso di trasferire i grossi gruppi industriali nei paesi dove la manodopera costa cento volte meno, tipo Cina, Vietnam, Sud Est Asiatico, etc. Questo significa che in Italia, nellíEuropa in generale, tutti gli operai dovranno perdere il lavoro perchÈ líOccidente dovr‡ specializzarsi in certi tipi di servizi avanzati. Tutto ciÚ, naturalmente, creer‡ una struttura sociale diversa, una grande miseria in generale e pochi ricchissimi. Questo Ë il meccanismo che si innesca per arrivare al governo del mondo. Questi centri internazionali, come del resto nellíEst europeo, hanno deciso che Ë meglio far fare queste cose alle sinistre perchÈ le sinistre tengono ferma, tengono calma, la manodopera. Il caso Berlusconi ha disturbato questo piano e quindi si sono messe in moto tutta una serie di forze nazionali ed internazionali per distruggere il governo Berlusconi. Adesso siamo tornati a quella “normalit‡” (tra virgolette).

    D.: Secondo Lei Ë ancora reversibile questa trasformazione della struttura sociale ?

    R.: Io vorrei sperare che la gente se ne renda conto. Eí cosÏ rincretinita dal sistema mediatico che non sta ancora capendo, perÚ, quando la situazione sar‡ disperata ci sar‡, me lo auguro, una qualche forma di organizzazione politica che si opporr‡. Bisogna stare attenti che queste forme politiche non vengano strumentalizzate ancora nel senso che la sinistra che gestisce líausterit‡ e líarretramento non gestisca la protesta, magari in forma di criminalit‡, di terrorismo inutile, che crea poi, dei riflessi di ordine pubblico di cui loro possono avvantaggiarsi.

    D.: Eí possibile che per attuare certi piani, per sfaldare la mente della gente, si sia fatto ricorso e si ricorra anche a messaggi subliminali inseriti subdolamente, qua e l‡, in programmi televisivi ?

    R.: Non Ë escluso, ma, pi? frequentemente, sono cose molto pi? semplici e non cíË bisogno di pensarne altre pi? particolari. Per esempio, nelle discoteche, solo il livello del rumore ed il ritmo hanno una provata efficacia, senza bisogno di messaggi subliminali. Poi il sudore, un certo tipo di sudore, di sessualit‡ animale, che viene fatta annusare fisicamente. Líantica magia degli odori aveva una capacit‡ di ossessionare pi? di qualunque altra cosa e ciÚ va direttamente al subconscio. Basta questo per distruggere le generazioni giovanili ancora poco formate, poco strutturate. Come vede non cíË bisogno di pensare a cose particolarmente diaboliche per ottenere certi scopi.

    D.: Lei ha scritto, nei suoi libri, di magia nera praticata nel mondo dellíalta finanza. Si puÚ spiegare meglio ?

    R.: Certi personaggi praticano strani riti su uníisola vicino a Washington. Sono personaggi di alto livello, si riuniscono, in notti di luna piena, e celebrano dei riti molto particolari. Naturalmente nessuno vuole indagare su questo perchÈ si tratta di gente molto potente. Sono cose che si sussurrano. Allo stesso modo in certi “entourage” politici, di alto livello, si dice molto sottovoce, che vengano stuprati dei bambini. Il tutto avviene in un sottofondo rituale di magia nera. Non sono persone comuni che fanno queste cose, si tratta di gente che ricopre altissime cariche, funzionari del Pentagono, etc.

    D.: I suoi libri hanno denunciato fatti inquietanti e gravissimi. Tutto ciÚ Le ha comportato dei fastidi ?

    R.: Per quanto riguarda “Gli > della dissoluzione” il figlio di Raffaele Mattioli, il banchiere, che si chiama Maurizio Mattioli, che Ë un uomo sulla sessantina, proprietario ed editore della Casa Editrice “Ricciardi”, Ë andato dal mio editore per lamentarsi del mio libro. Gli Ë stato detto che poteva scrivere una smentita sulla rivista della mia editrice “Studi Cattolici”, ma Maurizio Mattioli rispose: “no, non faccio questo, perÚ non distribuisca il volume”. Il libro, difatti, non Ë stato praticamente recensito da nessuno. Le librerie lo accettarono allíinizio poi non líaccettarono pi?. Sono stato anche attaccato da una rivista americana molto importante “Village Voice”, un mensile di New York molto chic, che ha stroncato il mio libro in inglese, un libro che il lettore americano non legger‡ mai. Tutto ciÚ Ë molto strano, indica come “centri internazionali” siano stati allarmati da questo volume. Sono sicuro di aver colpito nel vero. La persona che parla, nella parte finale del mio libro, sono in realt‡ tre persone diverse, tra cui, un ex agente della CIA che ho conosciuto negli USA e che mi ha raccontato parte di quella storia che si riferisce a Bush. Sono sicuro di quanto ho scritto anche se tutti i tasselli non li ho potuti dimostrare.

  24. Il tuo commento non meriterebbe risposta perÛ io so essere magnanimo: leggi un pÛ stÛ articoletto qua che tÛ trovato e poi parla. Non buzzINTERVISTA A ENRICO BROGNERI

    Líavv. Enrico Brogneri Ë stato definito lí > nellíambito della strage di Ustica. Brogneri Ë anche autore del libro “Ai margini di Ustica”.

    Domanda: Avvocato Brogneri, cosa ha visto esattamente, alle 21,20, la sera del 27 Giugno 1980?

    Risposta: Ero stato a trovare i miei genitori e mi stavo recando a prendere mia moglie quando, percorrendo via Jan Palach, ho visto un aereo militare sorvolare la citt‡ di Catanzaro a bassissima quota e a motori e luci spente, sembrava in planata. La circostanza potrebbe a prima vista sembrare del tutto banale ma non Ë cosÏ, specie se si considera che 20 minuti prima, capisce? Venti minuti prima era precipitato il DC9 ITAVIA, nel Tirreno.

    D.: Nel suo libro sembra convinto che il DC9 sia stato abbattuto nel corso di una battaglia aerea. Cosa Ë accaduto secondo lei?

    R.: Líipotesi della battaglia aerea, svoltasi in prossimit‡ del DC9, non Ë nuova. Prima di me líavevano sostenuta altri, per esempio Andrea Purgatori e Claudio Gatti. Non Ë questo il punto. La divergenza, invece, Ë nello scenario. Gatti nel suo libro attribuisce la tragedia ad un errore dellíaviazione israeliana. Io, al contrario, ho pensato ad un qualcosa di pi? complesso, nel quale Ë il complotto a determinare la tragedia.

    D.: Qual Ë la sua teoria del complotto in proposito?

    R.: Nel mio libro: “Ai margini di Ustica”, ho sostenuto líipotesi dellíabbattimento del DC9, nel corso di una battaglia aerea intrapresa per impedire che i francesi consegnassero líuranio allíIrak. Devo premettere che, ogni qual volta ho fatto riferimento ai francesi, agli italiani o agli americani e cosÏ via, ho inteso sempre riferirmi ai rispettivi servizi segreti deviati. Ebbene, dicevo che i servizi segreti francesi, lo SDECE per intenderci, díaccordo con quelli italiani, avevano predisposto un piano ben preciso. Tale piano prevedeva che il trasporto dellíuranio dovesse avvenire proprio la notte della tragedia, per via aerea con un cargo camuffato, che doveva procedere sulla scia del DC9, ma a distanza di sicurezza per non correre i rischi, che si Ë invece voluto far correre agli ignari passeggeri dellí ITAVIA. Capisce? La possibilit‡ che gli israeliani potessero colpire il DC9 era stata preventivata. Qu‡ sta il fattaccio. I francesi e gli italiani sapevano che quel che poi Ë accaduto aveva un alto margine di probabilit‡ che si verificasse. Lo sapevano e non hanno fatto nulla per impedirlo. Lo sapevano e addirittura avevano reso ancora pi? probabile líaccadimento quando, da veri e propri professionisti del delitto, decisero di far scortare il DC9 da un loro aereo militare.

    D.: Quindi, il DC9 Ë stato fatto scortare da un caccia militare per ingannare il Mossad, il servizio segreto israeliano?

    R.: Appunto. Eí proprio questo che rende inconfessabile lo scenario. Líhanno fatto perchÈ,in tal modo, se gli israeliani, vale a dire i sabotatori, avessero attaccato, molto probabilmente sarebbe stato, come Ë accaduto, proprio il DC9 a rimetterci le penne. Il DC9, non il loro cargo camuffato, che poi, dopo la battaglia aerea, passÚ indisturbato e portÚ a termine la missione.

    D.: I politici italiani hanno avuto un ruolo rilevante in questo complotto?

    R.: Fu un complotto con conseguente proliferazione di intrighi, colpi di scena, depistaggi, false dichiarazioni, occultamento delle prove, furti e distruzioni di documenti, veleni, morti sospette. Per quanto concerne il ruolo dei politici, io non escludo che qualche personaggio, anche di grande rilievo, possa aver recitato una parte molto importante. Il mio scenario Ë senza dubbio agghiacciante, ma non sono stato io a sostenere per primo líidea che dietro Ustica cíË qualcosa di inconfessabile, voglio dire che la tragedia puÚ anche suggerire líidea di un business oltre misura, di una tangentopoli irrispettosa di ogni regola e di ogni valore, compresa la vita umana. Quando sono questi gli argomenti, i politici ci sono sempre.

    D.: Lei ha certamente svolto indagini su questa drammatica vicenda, di cui se ne interessa da oltre dieci anni. Cosa ha scoperto in concreto?

    R.: Eí il depistaggio del Mig libico che mi ha consentito di intuire talune circostanze. Io sono convinto, lího sostenuto e lo sostengo con decisione, che lÏ, nel Comune di Castelsilano, non Ë caduto alcun Mig. Sono stati i nostri servizi, díaccordo con i francesi, che hanno voluto farci trovare quellíaereo militare. In realt‡, a cadere Ë stato un altro aereo da guerra, forse proprio quello che ho visto io e che di certo non era il Mig libico ritrovato. Io ho visto un altro aereo, un aereo con una sagoma completamente diversa, un aereo da guerra che, con ogni probabilit‡, apparteneva ad una nazione il cui nome non doveva e non poteva essere rivelato. Questa Ë stata la consegna, non si doveva rivelare la vera nazionalit‡. Eí nata cosÏ la messinscena della pista libica; bisognava comunque soddisfare líesigenza dellíopinione pubblica e si Ë allora pensato di addossare la responsabilit‡ a quel Gheddafi imprevedibile.

    D.: Ma che tipo di aereo ha visto?

    R.: Líaereo, da me avvistato, aveva una sagoma triangolare e compatta simile a quella dei Mirage francesi o dei Kfir israeliani. Deduco che, probabilmente, cíentrano i francesi o gli israeliani o entrambi.

    D.: In tutta questa faccenda hanno avuto un ruolo i mass media?

    R.: La sensazione che ne ho ricavato Ë che molti giornalisti possono essere stati anche essi depistati. Eí, perÚ, prematuro che parli ora di questíaspetto, di questa terza peculiarit‡ del depistaggio del famoso Mig. Le anticipo, comunque, che esistono concrete possibilit‡ che, dietro la faccenda di Castelsilano, si nasconda qualcosa che richiama il gioco delle scatole cinesi: un depistaggio che contiene un depistaggio che, a sua volta, contiene un altro depistaggio, ma di questo ne parlerÚ in uníaltra occasione.

    D.: Uníultima domanda. Molte persone, in qualche modo coinvolte col caso Ustica, sono misteriosamente decedute. Lei crede che questa gente sia stata assassinata? E se sÏ, lei, che con la sua testimonianza prova, tra líaltro, la stretta correlazione tra il Mig libico e la strage di Ustica, teme per la sua vita?

    R.: Lei mi pone interrogativi difficili e pericolosi. Credo che una buona parte di questi potenziali testimoni, che avrebbero potuto riferire circostanze interessanti per líinchiesta, sono stati eliminati di proposito. Sar‡ un caso, ma a me i misteri, che ruotano intorno al DC9, sono sempre sembrati qualcosa di pi? di una semplice fatalit‡, senza dire di altri strani episodi, non sufficientemente sospettati. Lei mi chiede se temo per la mia vita. Devo ammettere di avere avuto e di avere una grande preoccupazione per la mia incolumit‡. Come ho scritto nel mio libro, a volte penso di tutto: a mio padre che míaveva consigliato la massima prudenza, allíelenco delle morti misteriose e alla qualifica di “testimone scomodo” che míaveva attribuito “LíEspresso”. La storia di Ustica, ad ogni buon conto, io lího solo raccontata. Loro invece, i responsabili, i carnefici ma anche i depistatori, líhanno scritta col sangue delle loro vittime.

  25. LA GUERRA SISMICA
    Provocare i terremoti
    I terremoti sono provocati dallo “scorrimento” l’uno sullíaltro di due strati profondi della crosta terrestre. Secondo molti esperti, l’esplosione di una bomba atomica sotterranea nel punto di separazione dei due strati, potrebbe essere sufficiente a scatenare le energie necessarie per provocare il sisma. Oggi si sanno scavare pozzi profondi chilometri, ed Ë possibile raggiungere molte zone suscettibili di scatenare eventi catastrofici.
    Il problema dei terremoti Ë antico. Ne parla anche la Bibbia. Le modalit‡ con le quali la crosta terrestre prende a scuotersi non sono affatto chiare. Un esempio tutto italiano riguarda i sei mesi di scosse sull’Appennino umbro-marchigiano, che ha ridotto al silenzio i cosiddetti esperti, che l’hanno definito un “fenomeno senza precedenti”. La prima forte scossa si ebbe alle ore 2,33 del 26 settembre 1997 nei pressi di Colfiorito, piccolo comune dell’Umbria. La magnitudine fu di 5.6. Fu solo l’inizio di un sisma infinito, pi? di 8.000 scosse di varia intensit‡ registrate fino ad ora, una media di circa 100 scosse al giorno, che delimitÚ quella zona dell’ Appennino, che va da Gualdo Tadino e arriva a Preci. E fu l’inizio dell’inferno per quella gente.
    Sui terremoti si sa molto poco. Di sicuro, perÚ, si puÚ osservare grazie all’analisi dei vari dati, che alcuni di questi sembrano avvenire in concomitanza di esplosioni nucleari. Sar‡ una pura e semplice casualit‡? Non sembra, si puÚ fornire una risposta inquietante a questa domanda. Certo Ë che il problema Ë degno di essere ancora studiato attentamente. La domanda si Ë fatta pi? perentoria in questi giorni. Riassumiamo gli avvenimenti. Sono recentemente ripresi i test nucleari. L’India fa detonare, nei giorni 11 e 13 maggio di quest’anno nel deserto del Rajasthan degli ordigni nucleari. La protesta del mondo Ë unanime. Il Pakistan, di risposta, ne ha effettuati cinque il 28 maggio di quest’anno e uno il 30 maggio. La “bomba islamica” Ë stata realizzata dal professor Abdul Qadir Khan, uno scienziato pakistano, che ha studiato e lavorato in Europa. Khan ha affermato di aver compiuto le cinque esplosioni usando uranio 235 e ha aggiunto: >, che invece hanno fatto delle esplosioni a fissione ed una termonucleare.
    Sabato 30 maggio la terra ha tremato violentemente in Afghanistan, causando un vero e proprio disastro. I morti sono migliaia ,si pensa ancora approssimativamente da 3.000 a 5.000. Eí stato un vero e proprio terremoto assassino . Un gruppo di scienziati della Repubblica ex sovietica del Tagikistan ha detto che tutto ciÚ che sta succedendo, il terremoto devastante seguito da tutta una serie di nubifragi violentissimi insoliti in questa stagione, Ë stato causato dalle 6 esplosioni nucleari compiute dal Pakistan negli ultimi due giorni, nel vicino deserto del Belucistan. L’agenzia russa Interfax ha riportato quanto riferito dagli scienziati e cioË che la contiguit‡ di spazio e di tempo tra le detonazioni pakistane e il terremoto assassino, con epicentro nell’Afghanistan settentrionale, lascia ipotizzare che i test siano la causa dell’apocalittica sciagura che ha dilaniato quel Paese.
    Terremoti assassini
    Il punto ora da chiarire Ë se esistono casi analoghi nel passato, ossia se Ë possibile trovare, studiando i test analoghi gi‡ effettuati e i terremoti assassini, una prova di collegamento tra i due eventi. Uno studio di Gary T. Whiteford, Ph. D. professore di geografia alla University of New Brunswick Frederickton, New Brunswick, Canada, getta una luce sinistra sull’intera questione. Il lavoro pubblicato da “Nexus. New time”, edizione italiana, (n. 3, Gennaio – Febbraio 1996), Ë stato presentato alla Seconda Conferenza Internazionale sulle Nazioni Unite e la Pace Mondiale, Seattle, Washington, USA 14 aprile 1989. Attingo da questo importante documento i dati che esporrÚ nellíarticolo.
    Elementi precisi suggerirebbero che diversi sismi sono innescati dagli esperimenti nucleari. Una possibile relazione provata porterebbe ad altre domande ancora pi? inquietanti. Una delle quali potrebbe essere se oggi le superpotenze, con le loro sofisticate tecnologie, hanno acquisito una tremenda capacit‡, quella di attuare una sorta di “guerra sismica”, che, tra i tanti altri risultati, puÚ mettere a soqquadro e, quindi, in ginocchio una nazione o attuare uno sterminio mirato all’eliminazione di governi interi e personaggi intoccabili diversamente. Sembra roba da fantascienza, ma, se avete un po’ di pazienza vedrete che l’ipotesi Ë suffragata da dati a dir poco paurosi.
    Sembrerebbe davvero esserci un collegamento tra terremoti altamente distruttivi e test nucleari. Ma, andiamo con ordine. » risaputo che la sperimentazione nucleare vera e propria ha come data di nascita il 1951. Gli americani , in quell’anno, fecero esplodere ben 16 bombe. Il 1963 Ë un altro anno importante, in quanto ebbe inizio la sperimentazione nucleare sotterranea. L’era nucleare vera e propria, tuttavia, nasce il 16 luglio 1945 quando venne fatta esplodere “Trinit‡” nel nuovo Messico, ad Alamogordo. Dopo questo test, il 6 agosto 1945, la fortezza volante Enola Gay, del colonnello Tibbets, sganciÚ il “Fat Man”, cosi venne chiamato l’ordigno nucleare, sulla citt‡ di Hiroshima. Pi? di 100.000 persone morirono all’istante, il 9 di agosto “Little Boy” fu sganciato su Nagasaki. Dieci anni dopo l’esplosione nascevano ancora bambini con la scatola cranica vuota.
    Poi, fu una vera escalation di esperimenti nucleari. Dati alla mano, le super potenze dal 1945 fino al 1989 hanno fatto esplodere pi? di 1800 bombe nucleari. Dal 1980 abbiamo un altro dato relativo a quello dei test nucleari sottoterra, la media annua Ë di circa 50 all’anno. Lo stress ambientale del nostro pianeta Ë notevole. Nel frattempo, anche il numero dei terremoti Ë aumentato. Ben 3.419 sismi di magnitudine Richter, di intensit‡ superiore o uguale a 6 (>=6), hanno accompagnato i primi 5 decenni del nostro secolo, 68 all’anno. Non e mica una bazzecola.
    » illuminante, a tal riguardo, sapere, che nel 1958 e nel 1960 si verificarono pochissimi test nucleari e, di conseguenza, il numero dei terremoti, due anni dopo, di magnitudo >=6 precipitÚ a solamente 78 nel ’62 e 83 nel ’63. I terremoti pi? distruttivi, parlo di quelli che uccidono non meno di 1.000 individui, sono chiamati “killer quake”. » molto impressionante, a questo punto, osservare che tutti i “killer quake”, che hanno fatto sussultare la terra nell’anno ë51, hanno chiare coincidenze con i test nucleari effettuati in quel periodo. C’Ë di pi?, tra gli anni ë51 e ë88 si verificarono ben 32 sismi distruttivi. Venti di questi terribili terremoti, su 32, si verificarono in uno periodo che andava dallo stesso giorno del test ai quattro successivi (come per il recente sisma che ha colpito l’Afghanistan). Esattamente: 12 terremoti assassini si ebbero nello stesso giorno del test, 3 nel secondo giorno, 2 nel terzo giorno e 3 dopo 4 giorni dagli esperimenti. Morirono pi? di un milione di persone.
    Un altro dato sconvolgente Ë appurare che, mediamente, i terremoti con intensit‡ superiore a 6,0/6,5 (scala Richter) sono addirittura pi? che raddoppiati dalla data d’inizio dei test nucleari. Un esempio che valga per tutti, come dimostrazione della pericolosit‡ e collegamento dei test nucleari con i terremoti assassini, Ë quello relativo agli esperimenti francesi effettuati, il 6 settembre del 1995 nell’ atollo di Mururoa.
    Un dato sconvolgente
    Ë che dalla data d’inizio dei test nucleari
    i terremoti di intensit‡
    superiore a 6,0/6,5 della scala Richter
    sono in media pi? che raddoppiati.
    Se fosse vero il collegamento,
    dal 1951 al 1988
    gli esperimenti atomici avrebbero provocato
    Pi? di un milione di morti
    Ebbene, due giorni dopo, l’8 settembre, si ebbero tre terremoti a sud est del Pacifico; il 9 di settembre un quarto sisma fece tremare il Cile settentrionale.
    Ci fa sapere il professore Whiteford, a pag. 14 della citata rivista, che la sola Francia >.
    Riporto, da “Nexus. New Time”, cit., pag. 16, líinteressantissima tabella dei terremoti assassini, dal 1951 al 1988, coincidenti con Test Nucleari (Periodo di cinque giorni):
    Test dellíanno Data del Test Nucleare
    Data del Terremoto
    Localit‡
    Magnitudine
    Vittime
    Concomitanza Test/Terremoto

    17

    33

    54

    3

    145

    47

    67

    64

    61

    46

    a

    46

    38

    45

    a

    a

    46

    59

    55

    55

    57

    57

    35

    24

    40
    1953 17 Marzo

    1956: 6-16 giugno (5 test separati)

    1957: —

    1957: 9 Dicembre

    1960: —

    1960: —

    1962: 1 Settembre

    1963: —

    1966: 19 Agosto

    1968: 27, 29 Agosto

    1970: 26, 27 Marzo

    1970: 28, 30 Maggio

    1972: 11?? Aprile

    1972:21 Dicembre

    1974: 27 Dicembre

    1975: 6 Settembre

    1976: 4 Febbraio (2)

    1976: —

    1976: 27 Luglio

    1976: —

    1976: 23 Novembre (2)

    1977: —

    1978: 13, 15 Settembre

    1979: —

    1980: 8 Ottobre

    1980: —

    1982: 10 Dicembre

    1983: 26 Ottobre

    1985: —

    1986: —

    1988: 5 Novembre

    1988: 4 Dicembre
    18 Marzo

    10-17Giugno

    2 Luglio

    13 Dicembre

    29 Febbraio

    22 Maggio

    1 Settembre

    26 Luglio

    19 Agosto

    31 Agosto

    28 Marzo

    31 Maggio

    10 Aprile

    23 Dicembre

    28 Dicembre

    6 Settembre

    4 Febbraio

    6 Maggio

    28 Luglio

    17 Agosto

    24 Novembre

    4 Marzo

    16 Settembre

    12 Dicembre

    10 Ottobre

    23 Novembre

    13 Dicembre

    30 Ottobre

    19 Settembre

    10 Ottobre

    6 Novembre

    7 Dicembre
    Anatolia N-O

    Kabul, Afghanistan

    Iran

    Iran

    Agadir, Marocco

    Arauco, Cile

    Buyin-Zara, Iran

    Skopye, Yugoslavia

    Vart, Turchia

    Dasht-e-Bayaz, Iran

    Gediz, Turchia

    Chimbote, Per?

    Iran

    Managua, Nicaragua

    Pattan, Pakistan

    Lice, Turchia

    Citt‡ del Guatemala

    Italia

    Tangshan, Cina

    Mindanao, Filippine

    Turchia Orientale

    Bucarest, Romania

    Tabas, Iran

    Colombia, Ecuador

    Al Asnam, Algeria

    Napoli, Italia

    Dhamar, Yemen del Nord

    Posinier, Turchia

    Citt‡ del Messico

    El Salvador

    Burma, Cina

    Armenia, Urss
    7,2

    7,7

    7,4

    7,2

    5,8

    >8,3

    7,1

    6,0

    6,9

    7,4

    7,4

    7,7

    6,9

    6,2

    6,3

    6,8

    7,5

    6,5

    8,2

    7,8

    7,9

    7,5

    7,7

    7,9

    7,3

    7,2

    6,0

    7,1

    7,9

    5,4

    7,3

    6,8
    1.200

    2.000

    2.500

    2.000

    12.000

    5.000

    13.000

    1.100

    2.600

    12.000

    1.100

    68.000

    5.100

    5.000

    5.200

    2.300

    23.000

    1.000

    800.000

    5.000

    5.000

    1.600

    25.000

    800

    4.500

    4.800

    2.800

    1.300

    10.000

    1.000

    1.000

    60.000
    SI

    SI

    NO

    SI

    NO

    NO

    SI

    NO

    SI

    SI

    SI

    SI

    ??

    SI

    SI

    SI

    SI

    NO

    SI

    NO

    SI

    NO

    SI

    NO

    SI

    NO

    SI

    SI

    NO

    NO

    SI

    SI
    Guerra sismica
    I collegamenti diretti tra le sperimentazioni atomiche e i terremoti micidiali, che scuotono la terra violentemente, a distanza di pochi giorni della detonazione dell’ordigno, sembrano a questo punto cosa pi? che possibile.
    » ovvio, tuttavia, che altri studi devono essere condotti per confermare definitivamente o meno la tendenza che affiora da questi dati. La preoccupazione maggiore Ë quella che potremo essere tutti potenziali vittime di pericolosi esperimenti, che ormai si susseguono vertiginosamente. Ecatombi come quella dell’Afghanistan sono dietro l’angolo e la cosa non sembra preoccupare il mondo pi? di tanto. Dopo le proteste tutto torna nel dimenticatoio, cosi accade pure per i fatti di Mururoa. E se fosse davvero in atto una specie di “guerra sismica” di cui ci sfuggono gli occulti disegni?

  26. Eccone spiegate le ragioni Mondiali:non sono politiche come sin ora ribadito qui nÈ religiose, ma ETICHE …ORRORI SUI BAMBINI E IMPERIALISMO SATANICO

    Un numero incredibile di persone scompare ogni giorno nel nulla, soprattutto giovanissimi. Molti di loro si trovano, di altri non se ne sa pi? niente. Eí come se si fossero volatilizzati, spariti. Nel mondo spariscono ogni anno molte migliaia di persone. Ogni anno in Italia sono dichiarati scomparsi oltre 2000 minori. Alcuni di loro tornano a casa da soli, altri vengono ritrovati dalle forze dell’ordine, altri ancora non hanno mai fatto ritorno. Secondo le cifre del Ministero dell’Interno nel 1996 sono stati dichiarati scomparsi 2391 minori. Di questi 1912 hanno riabbracciato le loro famiglie. Al marzo ’98 i minori dichiarati scomparsi erano 1419, di cui 796 sono stati rintracciati dalle forze dell’ordine.

    Per farsi una pallida idea di quanto Ë grave il fenomeno basti sapere che, nel 1997, “Il Giornale” (15 Marzo 1997) titolava un lungo pezzo: >. Oggi sono molti di pi?. Un calcolo, anche approssimativo, Ë impossibile. Il quotidiano, tra líaltro, denunciava: > e, come vedremo, altro ancora. Nel mondo la situazione Ë molto pi? allarmante. Solo negli Stati Uniti ogni giorno scompaiono 2200 bambini. Tra questi > tanti sono, anche, i bambini al di sotto dei dieci anni. Eí un problema grave, molto sentito in Europa, ne fanno fede la “Raccomandazione” (n.R-79-6) in relazione alle “Missing Persons” stabilita dal Council of Europe e la pubblicazione della Oxford Up. “The dictionary of national biography: missing person”.

    Se molti di questi giovani vengono ritrovati, di altri non se ne sapr‡ pi? nulla. Alcuni di loro finiscono nella rete della prostituzione, della pornografia, della pedofilia, altri nel sottobosco criminale dei devoti di Satana. Il giornale “La Stampa” (8/2/87) riporta la notizia di una setta satanica che reclutava bambini. Ecco quanto scrive il quotidiano: > che oggi ha 66 anni, Marion Pettie, si serve dei piccoli per i suoi riti demoniaci, imperniati sul sacrificio di animali e, si sospetta, anche su pratiche sessuali. …La scoperta dellíorganizzazione, sorta dai resti di una comune di hippies degli Anni Sessanta, ha sconvolto la capitale e tutti gli Stati Uniti>>.

    CiÚ che pi? lascia sconcertati di questa setta Ë che, secondo Ted Gunderson, dirigente dellíFBI di Los Angeles fino al pensionamento nel 1979 e, da allora, investigatore privato e consulente per la sicurezza, Ë, a quanto scrive la rivista “Nexus. New Times”, n. 23 (edizione italiana), la sua affermazione: >. Egli, commenta Uri Dowbenko, autore dellíarticolo sulla citata rivista, si riferisce ad un rapporto del Servizio Dogana U.S.A. che asserisce che il caso della setta Finders deve essere chiuso per il motivo che Ë >.

    Uri Dowbenko scrive ancora nel n. 23 di “Nexus”: >.

    Líavvocato John W. DeCamp, nel suo agghiacciante libro-denuncia: “The Franklin Cover-up”, che tratta di pedofilia nelle alte sfere del potere, scrive: >. Il giornalista investigativo Anton Chaitkin, pi? volte citato nel libro di John W. DeCamp, spiega che questi esperimenti sono allíorigine di una > (“Nexus”, n.23, cit.).Jean Dagorno, docente di Analisi storiosociologica del quarto arrondissment dellí “Ecole Superieur” di Parigi, eletto come indipendente a Bruxelles e famoso a livello mondiale per aver fatto esplodere la “bomba” Echelon (nella sua ormai famosa interrogazione sullíesistenza di un sistema di controllo delle comunicazioni, telefoni, fax, cellulari, ecc.) ha recentemente pubblicato un altro articolo-dinamite. Il professore sulla rivista francese “Etudes Storiosociologues (XV, nouvelle sËrie, page 14 et seguentes), nel suo saggio dal titolo: “Pourquoi moi?”, denuncia che i serial killer potrebbero essere il risultato di incredibili esperimenti e di ciÚ accusa la CIA. A sostegno della sua inquietante tesi si chiede, tra líaltro: >. Secondo Dagorno queste particolari terapie venivano effettuate iniettando, nei soggetti cavia, le sostanze dalle quali, venti anni dopo, si sarebbero ricavati i principi attivi degli psicofarmaci di terza generazione. Oggi gli psicofarmaci sono le medicine pi? consumate nel mondo. Ebbene la grave accusa consiste nellíipotesi che gli psicofarmaci, in soggetti particolari, inibirebbero ogni tipo di freni morali trasformandoli in serial killer. Se Dagorno dovesse avere ancora ragione, come per Echelon, sarebbe davvero terribile. Per quanto concerne le accuse fatte, da pi? parti, alla CIA di produrre assassini programmati, Ë di grande interesse quanto scrive Maurizio Blondet sulle scoperte di uníantropologa, Karen Steinherz. La studiosa ha, infatti, incontrato seri ostacoli in una sua particolarissima indagine e, racconta Blondet, alla fine: > (M. Blondet, Complotti I ñ Stati Uniti, Gran Bretagna, Il Minotauro, Milano 1995).

    Tutto ciÚ Ë gravissimo. Riporto, per rendere pi? chiaro quanto affermato dalla studiosa, un piccolo brano di uníinteressante conversazione del giornalista Blondet con un enigmatico personaggio >. Quanto segue Ë in relazione a certi fatti inerenti allíattentato subito dal presidente Reagan il 30 marzo del 1981 e di cui fu accusato uno squilibrato, John Warnock Hinckley. Il misterioso interlocutore esordisce: > (M. Blondet, Gli > della dissoluzione, Ediz. Ares, Milano 1994). Esperimenti diabolici su esseri umani. Giovanissimi devastati da “apprendisti stregoni” travestiti da scienziati. Una drammatica testimonianza di questi orrori viene da un giovane recluso, Paul Bonacci, che Ë detenuto al centro correzionale di Lincoln, in isolamento, perchÈ pi? volte minacciato di morte, per via di accuse gravissime rivolte dal giovane ad insospettabili uomini di potere. Lo psichiatra che lo ha sottoposto a perizia, Beverly Mead, ha dichiarato che il ragazzo Ë sano di mente e, a suo parere, dice il vero. Bonacci racconta: > (“Avvenimenti”, settimanale, 17 luglio 1991).

    Paul Bonacci fu testimone di accadimenti ancora pi? spaventosi e prosegue il suo racconto con rivelazioni shoccanti: > (DeCamp J., The Franklin Cover-up, AWT, Inc. Lincoln, Nebraska 1992). Le persone legate a King, leader del progetto Repubblicano di aiuti alla comunit‡ nera tramite la “Credit Union” e il “National Black Repubblican Council”, erano dedite a > (“Avvenimenti”, settimanale, cit.).In quasi tutta líAmerica si celebrano culti satanici, che praticano feroci cerimonie e, in non pochi casi, sacrifici umani. Dowbenko, sempre su “Nexus” n.23 (cit.) scrive: >. Líex presidente americano George Bush, infatti, sarebbe stato iniziato nel 1943, alla setta “Skull and Bones” dellíUniversit‡ di Yale, fondata nel 1832. La “Skull and Bones”, assieme a societ‡ come il Rhodes Trust, secondo líautorevole rivista inglese “Economist” (25 dicembre 1992), sono la moderna risorgenza degli “Illuminati di Baviera” di Jean Adam Weisshaupt (1748-1830). Bush, tra líaltro, Ë anche un 33? grado della Massoneria di Rito Scozzese, lo ha rivelato Giuliano Di Bernardo, Gran Maestro della Massoneria italiana, al quotidiano “La Stampa” (23 marzo 1990). Gli Illuminati di Baviera furono, secondo alcuni, i continuatori delle trame Templari e del grande disegno del governo del mondo. Serge Hutin scrive che gli Illuminati di Baviera erano in realt‡ > (S. Hutin, La frammassoneria, in “Storia delle religioni”, Laterza, Bari 1981). Essi, dopo líannientamento del loro Ordine, si nascosero nella Massoneria ufficiale. Kenneth Grant, a tal proposito, conferma: “LíOrdine degli Illuminati fu soppresso nel 1786, ma Weishaupt ed uníintima cerchia di adepti continuarono ad operare in segreto dietro il paravento della Libera Massoneria, con cui líOrdine si era collegato nel 1778” (Kenneth Grant, Il risveglio della magia, Astrolabio, Roma 1973). La setta degli Illuminati, fu la pi? pericolosa deviazione della Massoneria iniziatica. Quanto ho raccolto in questo dossier, in relazione a certe efferatezze orripilanti, Ë tuttavia solo la punta di un iceberg di impensabili proporzioni. Nellíincredibile indifferenza dei mass media le stragi di innocenti continuano. A Los Angeles, in 22 comuni della contea, gli inquirenti stanno investigando su un gran numero di casi di pedofilia a sfondo rituale. In pi? parti del mondo si conoscono casi di bambini sacrificati a Satana. Ecco una terribile conferma: > (“Corriere della Sera”, 20 maggio 1990). Le indagini vengono, quasi sempre, insabbiate, vi Ë come una congiura del silenzio, coperture misteriose. Ted Gunderson, per quanto riguarda gli Stati Uniti, ha affermato: > (“Avvenimenti”, settimanale, cit.). I crimini satanici sono in espansione in tutto il mondo. Per quanto concerne líInghilterra, Dianne Core, responsabile dellíIstituto Childwatch (Associazione di assistenza e protezione dei minori), ha denunciato connubi dei satanisti con lobby politiche che tendono a coprire le loro efferatezze. La dott.ssa Core ha, tra líaltro, affermato: >. Pedofili satanisti sono presenti anche a Londra. Il “Corriere della Sera” del 18 marzo 1990, denuncia: >. Líinglese Dianne Core, il 19 gennaio del 1998, alla cerimonia di fondazione del “Tribunale Internazionale Martin Luther King” denunciÚ che in Inghilterra nel mese di Aprile sarebbe iniziato un processo per stupro nei confronti di una giovane della quale disse: >. Il rapporto tra pedofilia e satanismo Ë stato pi? volte provato. Diverse inchieste giornalistiche e molti responsabili di centri di protezione per líinfanzia hanno lanciato il messaggio che, pi? frequentemente di quanto si creda, il racket della prostituzione dei minori e della pedofilia sono gestiti da sËtte sataniche. Telefono Arcobaleno, líassociazione contro la pedofilia il cui direttore Ë il parroco di Avola (Siracusa), don Fortunato Di Noto, ha scoperto e denunciato un sito satanista che mostra terribili foto di sacrifici umani a Satana e le vittime sono giovanissimi. Di Noto ha affermato: > (“Gazzetta del Sud”, sabato 1 Luglio 2000). In Inghilterra un bambino ha fatto rivelazioni allucinanti. Il quotidiano “Il Giorno” (15/9/90) scrive: >. Misfatti, che sembrerebbero godere di protezioni ad alto livello. Il giornalista Maurizio Blondet, nel corso di uníintervista (apparsa su “Teologica”, settembre/ottobre 1996), mi disse: >. Orrori su orrori, che si intersecano in quella terra buia degli adoratori del diavolo. Ecco quanto scrive ancora “Il Corriere della Sera” (28/7/90): > e pi? avanti >. Eí una tragedia immane, che dilaga sempre di pi? ovunque. Le stime esatte delle giovanissime vittime sono impossibili e non esistono dati certi sullíentit‡ del fenomeno, tuttavia, non meno di 250 milioni di copie di videocassette sono commercializzate in tutto il mondo, solo negli Stati Uniti sono stati venduti 20 milioni di video. Film sempre pi? ëfortií, spesso, con torture seguite dalla morte del bambino. Ogni anno, nel mondo, un milione di minori di 18 anni Ë vittima dei commerci pi? turpi, che vanno dal sesso perverso nelle sue pi? svariate forme: prostituzione, turismo sessuale, pedofilia, pornografia, sadismo, etc., fino allíomicidio. Fatti orribili accadono in ogni parte di questo nostro pianeta. Sono recentissime le efferatezze compiute in Belgio. Fatti che, giorno dopo giorno, emergono identici a quelli appena narrati. Orrori, come quelli che sarebbero stati compiuti dal pedofilo criminale Marc Dutroux, ribattezzato il >. Fatti truci e sconvolgenti, che la dicono lunga sulla diffusione di questo raccapricciante fenomeno. Nei video del Dutroux >. Pi? avanti altri fatti terribili: >. La Wirtz afferma che, dallíinizio dei fatti accaduti in Belgio, le video cassette di pornografia minorile sequestrate sarebbero 600. La presidente del “Movimento del nido”, nellíintervista pubblicata dal quotidiano, spiega che la pedofilia: >. Parole che bruciano come fuoco. Nellíaffare Dutroux cíË di tutto: pedofilia, omicidi, necrofilia, snuff-film e personaggi dellíalta societ‡ belga, del mondo dellíalta finanza, della politica, etc. Questa Ë almeno líopinione dei cittadini belgi. Eí anche strano che ad oggi líinchiesta non abbia portato ancora a nulla circa i complici del Dutroux, anzi, sembra essersi arenata. Sono tanti i misteri. Eí vero che le piccole vittime sono molto di pi? di quanto Ë stato detto? I cittadini belgi sono sgomenti. Orrori dellíEuropa, che fa scempio dei bambini. CosÏ, mentre in Belgio oltre 350 mila persone manifestavano in piazza contro il mostro di Marcinelle e i tanti misteri che circondano quei crimini, in Svizzera calava il pi? stretto silenzio sul magnate elvetico arrestato, in Sri Lanka, con líaccusa di aver violentato mille e cinquecento bambini. Il fenomeno, si Ë visto, Ë mondiale. La zia di una delle due ragazzine assassinate da Mark Dutroux, il mostro di Marcinelle, ha fatto gravi dichiarazioni: >. Mostruosit‡ di un mondo che abusa dei bambini, li stupra, li sevizia, li uccide brutalmente. Non Ë estraneo a questa efferatezza il revival dei culti satanici, che sono tornati in auge. Dal quotidiano fiammingo “Der Standaard”, infatti apprendiamo, che almeno quattro poliziotti farebbero parte della setta satanica “Abrasax”, sospettata di aver comprato bambine, dal killer-pedofilo Dutroux, per i loro riti. Si Ë arrivati a questa sconcertante scoperta grazie ad una lettera (un > si Ë detto) trovata durante una delle perquisizioni successive alla scoperta dei corpi di Julie e Melissa, nella casa di Bernard Weinstein, sepolto vivo dallo stesso Dutroux. In questa lettera firmata > si chiedeva a Weinstein di >. Evidentemente Weinstein doveva > la promessa a Dutroux. In pi? Ë stato trovato, anche, uno strano documento, nel quale, si faceva presente la necessit‡ di trovare il prima possibile >. > Ë, al secolo, Francis Desmedt che Ë anche > della cosiddetta >, una specie di associazione internazionale di streghe. E la grande sacerdotessa ha anche lei un nome? Certo, si chiama Dominique Nephtys, anche lei un pezzo da novanta della >. Chi sono gli altri membri di questa > rimasti segreti? E su quali protezioni hanno potuto contare? Personaggi insospettabili continuano a fare scempio dei bambini e, spesso, rimangono impuniti. Recentemente il console aggiunto israeliano a Rio de Janeiro, Arie Scher, Ë stato accusato di pedofilia e traffico di minorenni Ë ed fuggito dal Brasile rifugiandosi in Israele. Scher sarebbe riuscito a scappare dal Brasile prima che le forze dellíordine riuscissero a diffondere le sue generalit‡ ai posti di frontiera. La polizia brasiliana ha raccolto, tra líaltro, le dichiarazioni di una ragazzina di tredici anni. La bambina > (“Gazzetta del Sud”, 7 Luglio 2000).

    Ma cíË di peggio. il settimanale “Diario” (anno V numero 15. Da mercoledÏ 12 aprile a martedÏ 18 aprile 2000) pubblica un servizio davvero pauroso: >. L’inchiesta dal titolo: “La caccia ai bambini in Belgio” Ë firmata dal giornalista Gianluca Paolucci. Ecco un piccolissimo brano di quanto si legge: >.

    Nella nostra societ‡ il satanismo Ë un pericolo dilagante di cui, spesso, non se ne parla abbastanza, oppure lo si fa nel modo sbagliato. Gli adoratori del diavolo sono in aumento anche a Roma. Il quotidiano “Avvenire” del 5 settembre 1996 scrive: >. Il fatto che pi? >. Si Ë anche appreso che: >.

    In Inghilterra spariscono, ogni anno, circa centomila giovani. Scotland Yard, a Londra, deve occuparsi ogni giorno della sparizione di ben 2500 teenagers. I pi? vengono rintracciati, di alcuni non se ne sapr‡ pi? nulla. Il giornalista Alfio Bernabei riporta altri fatti terribili accaduti a Londra: > (“LíUnit‡”, 9 agosto 1990). Sembra uníumanit‡ impazzita.

    Negli Stati Uniti questi orrori sono ancora pi? frequenti. Eí Modesto, >. > (“Diario della settimana”, n.17. Da mercoledÏ 28 aprile a martedÏ 4 maggio 1999).

    Gli investigatori, almeno per alcuni di questi casi, puntano il dito sul mondo variegato e misterioso delle sËtte sataniche. Questo Ë anche il pensiero di Fay Yager, dirigente il “Centro per la difesa dei bambini” (Children of the Underground). Il giornalista Giorgio Medail, nella trasmissione televisiva “Arcana”, trasmessa su Canale 5 (1989) affermava che negli Stati Uniti, secondo fonti attendibili, ogni anno vengono uccisi nel corso di riti satanici 50.000 persone, per lo pi? giovanissimi.

    Líex direttore dellíFBI di Los Angeles, Ted Gunderson, che ha dedicato molti anni ad indagare sui legami tra le sparizioni dei bambini e i riti satanici, affermÚ, in una puntata della trasmissione “Arcana”, che le vittime vengono torturate e poi uccise. Gunderson, tra líaltro, denuncia: > (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, in “Avvenimenti”, 17 luglio 1991).

    Il perchÈ questi orrendi crimini, nella stragrande maggioranza dei casi, restano impuniti e si fa poco a livello di indagini sarebbe dovuto al fatto, sempre secondo Gunderson, che manca la volont‡ politica. La legge non Ë severa, perchÈ questi gruppi hanno protezioni ad alto livello. Negli USA si > (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, cit.). Ci si puÚ chiedere, a questo punto, come fece il giornalista Giorgio Medail, nella trasmissione televisiva “Arcana”, andata in onda su Canale 5 (1989): >. Il giornalista Paul Rodriguez del “Washington Times”, dopo una lunga e delicata indagine affermÚ: > (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, cit.). Rodriguez editorialista del “Washington Times”, ha svolto indagini per alcuni mesi, prima di sparare in prima pagina del suo giornale articoli di fuoco su una rete di ragazzi “di vita” che coinvolgeva deputati e vip legati a Ronald Reagan e George Bush. >, >, >: questi i titoli del “Washington Times”>>. (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, cit.). Dopo alcuni articoli Rodriguez mollÚ misteriosamente líindagine. Vi Ë, addirittura, anche un mercato di > umani. Vengono inviati ai possibili clienti veri e propri cataloghi di organi, che dovrebbero servire o come feticci umani per riti satanici o, in altri casi, per corroborare il traffico internazionale clandestino dei trapianti. > (“Visto”, 8/11/1996). CosÏ ha denunciato la parlamentare Rosario Godoy de Osejo, fondatrice di un “Comitato per i bambini scomparsi” e prosegue: >. Fatti allucinanti. Un pozzo di orrori che sembra non avere mai fine. > (Milly Schar-Manzoli, Manuale di difesa immunologica, Meb, Padova 1988). Se Ë pur vero che il sistema mediologico non serve a far sapere la realt‡, ma a creare un rumore di fondo omologante (la logica omologante presiede alla globalizzazione del mondo) in cui tutti pensino allo stesso modo e a far credere alla gente che viviamo in un mondo trasparente, pulito, dove non cíË nulla da nascondere, di tanto in tanto, tuttavia, nella baraonda delle notizie, appiccicate alla rinfusa sui quotidiani, emergono fatti tremendi: >. Ecco quanto pubblica “Il Manifesto” del 9 Maggio 2000. In breve líagghiacciante notizia: >. Ci sono anche i traffici di organi e chi indaga muore. Nel maggio 1996 il giornalista francese Xavier Gautier de “Le Figaro” viene trovato impiccato alle Baleari, nella sua residenza estiva. Una morte avvolta nel pi? fitto mistero. Gli investigatori spagnoli, poi, parleranno di suicidio. Gautier, prima di partire per le vacanze, aveva lavorato ad una lunga inchiesta su un presunto traffico di organi dalla Bosnia ad una nota clinica dellíItalia del nord.

    Líex ministro per la Famiglia Antonio Guidi aveva avvisato: >. Guidi alla domanda se alcuni di questi bambini venivano mutilati, per conseguenti trapianti in Italia, aveva risposto: > (“Il Giornale”, 4 settembre 1995). Eppure líItalia, scrive Giangiacomo Fo‡, Ë stata denunciata > 1.500 piccoli peruviani, molti dei quali – secondo la stampa di Lima – sarebbero stati poi assassinati per asportare i loro organi per trapianti>> (“Corriere della Sera”, 7 settembre 1991). Quello dei bambini rapiti, schiavizzati, violentati, costretti a prostituirsi, immolati a Satana o uccisi per espiantare i loro organi Ë un orrore su scala planetaria. Eppure si continua a fare poco o nulla. Giornali e televisione non denunciano il problema in tutta la sua reale gravit‡. Ne parlano poco e male, di tanto in tanto. I pericoli per i giovanissimi, come si Ë visto, vengono da pi? fronti, non ultima Ë la constatazione che, sul nostro pianeta, aumentano sempre di pi? le sËtte dedite al culto del diavolo. Lo stesso Guidi aveva avvertito: > (“LíItalia settimanale”, 15 settembre 1995).

  27. Ascolta qua:MASS MEDIA KILLER E GUERRA PSICOLOGICA

    LA FACCIA OCCULTA DELLíINFORMAZIONE

    Ogni giorno un vespaio di notizie bombardano e sconvolgono i cittadini con efferatezze di ogni genere. Ci si Ë domandato se questa sequenza tragica di cronache di varia disumanit‡ non produca altre vittime? Eí vero che suicidi, delitti e incidenti mortali di auto o aerei riportati in prima pagina e molto pubblicizzati fanno aumentare considerevolmente, dopo la loro pubblicazione, fatti analoghi? Sembrerebbe proprio di si. Nel 1844, Brigham, fondatore della prestigiosa rivista “American Journal of Insanity”, scriveva: “Che i suicidi siano pericolosamente frequenti nel nostro paese Ë evidente a tutti. Come misura di prevenzione noi suggeriamo alle testate giornalistiche di non pubblicare i dettagli di tali avvenimenti. Non cíË nulla di scientificamente meglio dimostrato del fatto che il suicidio Ë spesso portato a compimento per effetto dellíimitazione. Un semplice paragrafo di cronaca giornalistica puÚ suggerire il suicidio a venti persone. Alcuni particolari della descrizione sono in grado di accendere líimmaginazione dei lettori, fino al punto che la disposizione a ripetere quel comportamento puÚ diventare irresistibile”.

    Questa relazione emerge anche da uno studio del sociologo prof. Riaz Hassan, dellíuniversit‡ di Flienders (Australia). Il ricercatore ha analizzato circa 20 mila casi di suicidio, avvenuti tra il 1981 e 1990. Il risultato Ë stato sorprendente: “la media quotidiana dei suicidi sale di circa il 10 per cento nei due giorni successivi alla comparsa della notizia di suicidi sui principali quotidiani”. E non cíË neppure da stupirsi troppo, altri lavori confermano tutto ciÚ. Eí risaputo, infatti, tra gli addetti ai lavori (pubblicitari, psicologi sociali, ecc.), che il linguaggio evocativo ha un grande potere nello spingere a comportamenti nuovi. Líeventuale scetticismo di qualche sprovveduto lettore, sulla forza suggestiva di questa particolarissima strategia persuasiva, Ë messo a dura prova dalla formulazione, da parte del sociologo David Phillips, dellí> (1974, 1979, 1980). Il libro “I dolori del giovane Werther” di Goethe, in cui si narra il suicidio del giovane protagonista, dopo una delusione sentimentale, riscosse un grande successo e la sua divulgazione fu seguita da un incredibile numero di suicidi in tutta líEuropa.Giorgio Nardone e Paul Watzlawick nel libro “Líarte del cambiamento” scrivono che “Il lavoro di ricerca di Phillips segue le tracce dellí> nei tempi moderni. La sua ricerca dimostra che, subito dopo un suicidio da prima pagina, aumenta vertiginosamente la frequenza di suicidi nelle zone dove il fatto ha avuto grande risonanza. Nelle statistiche relative ai suicidi negli Stati Uniti dal 1947 al 1968, nei due mesi successivi a un suicidio da prima pagina, in media si sono avuti 58 suicidi in pi? del normale andamento”. E non Ë tutto, “ma dai dati anagrafici e anamnestici, appare uníimpressionante similarit‡ tra la condizione del primo, famoso suicida e quella di coloro che si erano successivamente suicidati, ossia se il suicida famoso era anziano, aumentavano i suicidi di anziani, se il suicida apparteneva a un certo ceto sociale o professione, aumentavano i suicidi in quei determinati ambienti”1.David Phillips ha, pure, dimostrato che lí> funziona anche per i delitti, gli incidenti aerei e di altri veicoli. A tal proposito lo psichiatra e psicologo sperimentale H. J. Eysenck del London University of Psychiatry, ritenuto uno dei principali esponenti della moderna psicologia comportamentale, riconsiderando il lavoro del sociologo, afferma: “Phillips (1978) ha indagato sullíeffetto di diciotto delitti molto pubblicizzati negli Stati Uniti. Dopo i resoconti dei giornali relativi a questi delitti cíË stata una tendenza significativa allíaumento degli incidenti di aerei (privati), con un massimo tre giorni dopo il primo servizio giornalistico”.

    Eysenck continua: “Eí stata, inoltre, rilevata una correlazione statisticamente significativa tra líentit‡ della pubblicit‡ fatta alla storia del delitto e il numero degli incidenti accaduti successivamente”. Diverse e rigorose procedure di controllo applicate allo studio del sociologo portano a concludere che, anche nel caso degli incidenti aerei, “la pubblicit‡ attraverso i giornali probabilmente provocava una certa quantit‡ di suicidi mascherati da incidenti aerei” 2. Che dire dopo questi fatti dellíeccessiva ridondanza con cui i mass media descrivono fatti efferati e tragedie varie?

    Ma cíË dellíaltro. Papa Wojtyla, in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 1994, nel suo messaggio del 24 gennaio su > (Bollettino della Sala stampa della Santa Sede), tra líaltro, sottolineÚ che “La televisione puÚ anche danneggiare la vita familiare: diffondendo valori e modelli di comportamento falsati e degradanti, mandando in onda pornografia e immagini di brutale violenza; inculcando il relativismo morale e lo scetticismo religioso; diffondendo resoconti distorti o informazioni manipolate sui fatti ed i problemi di attualit‡, trasmettendo pubblicit‡ profittatrice, affidata ai pi? bassi istinti; esaltando false visioni della vita che ostacolano líattuazione del reciproco rispetto, della giustizia e della pace” 3.Anche i serial televisivi (Sentieri, Dallas, ecc.) modificano la mente delle persone. Situazioni inverosimili vengono accettate dallo spettatore acritico, che si identifica nei personaggi fino a spersonalizzarsi. Su questo nulla erige il proprio progetto di vita. Il vissuto soggettivo interiore ne viene influenzato profondamente. Si accresce, cosÏ, il disagio dello spettatore che, rinunciando allíesperienza di crescita collettiva, sprofonda in un rapporto di solitudine con se stesso e il niente, che blocca le capacit‡ personali, impedisce di elaborare obiettivi efficaci, fino a modificare la scala dei valori, riadattandola ad un diverso modo di concepire la realt‡ e la stessa vita. Eí questo processo che Ë allíorigine della solitudine del nostro tempo. Queste acriticit‡ e depersonalizzazioni provocano “salti di paradigma” (paradigm shifts), che creano nella societ‡ valori diversi, vuoti di ogni soggettivit‡. Nel 1776 Adam Smith scrisse che pochissime delle nostre idee provengono da esperienze dirette, figuriamoci oggi. Líuomo di oggi rassomiglia sempre di pi? ad un automa, che ripete comportamenti ed Ë abbagliato da spot pubblicitari.Charles S. Clark in “La violenza in tv” scrive “Grazie alla televisione, un bambino americano assiste in media a 8 mila omicidi e a 100 mila atti di violenza prima di aver terminato le scuole elementari” e pi? oltre sottolinea che Brandon S. Centerwall, psichiatra allíuniversit‡ di Washington, nel mese di giugno 1992, sul Journal of the American Medical Association, ha riferito che: “líarrivo della televisione in Sudafrica ha coinciso con un raddoppio del tasso di omicidi. Durante il > della preadolescenza, ha spiegato lo studioso, líesposizione alla violenza televisiva ha un impatto particolarmente profondo. >”4.CíË, pure, da sottolineare, che le notizie truculenti che i mass media ogni giorno ci propinano determinano nelle persone uno stato di disagio continuo, di paura di tutto, di sfiducia totale nei confronti degli altri. E non pochi finiscono col barricarsi in casa, col terrore di un mondo di mostri. E non Ë, affatto, cosÏ. La realt‡ non Ë fatta solo di omicidi, stupri, stragi ed altri orrori vari, eppure, sono queste scelleratezze che pi? frequentemente occupano gli spazi dei giornali. Ci viene mostrato solo il lato peggiore delle cose. Ma perchÈ i mass media danno tanto spazio ai fatti pi? orripilanti della nostra societ‡, dimenticando tutte le buone azioni che si compiono nel mondo? PerchÈ “forse fa comodo tenere il paese in continua apprensione” 5.

    E se tutto ciÚ costituisse un disegno elaborato da forze occulte di potere, che hanno interesse a creare scenari nuovi e apocalittici, per provocare certi cambiamenti a loro pi? graditi? Ci troveremmo, in questo caso, ad essere bersagli indifesi, nel mezzo di una sottile guerra psicologica. Increduli? Ebbene, líuso dellíinformazione, come forza destabilizzante, Ë pi? diffuso di quanto vi sforziate di immaginare. In casi del genere i mass media sono usati come “mezzi persuasivi e/o costrittivi, tali da consentire líampliamento delle aree di controllo e supremazia e il conseguimento di scacchieri operativi totalmente immuni dallíinsidia della critica e della riflessione attiva. Nel quadro internazionale la guerra psicologica assume un ruolo preminente…”6.In questo caso si comprenderebbe meglio ciÚ che si vuole instaurare nella gente, scagliandole contro una massa di notizie efferate, devastanti e brutali: paura, disperazione, grande insicurezza e di conseguenza “la sensazione di essere indifesi che produce vulnerabilit‡, líobiettivo tattico della guerra psicologica attiva” 7. Col condizionamento si guida líorientamento delle persone verso finalit‡ programmate. Nella mente della gente si creano modi di essere e comportamenti differenti dai precedenti. Il processo Ë sottile e subdolo e “si estrinseca nellíazione o nellíatteggiamento provocati da un impulso o da una sollecitazione tali da indurre i soggetti stessi ad uniformarsi ad una linea preconfigurata, instillata precedentemente, educando i ricettori a reagire in una ben precisa direzione” 8. Il condizionamento progressivo, una volta realizzato, puÚ essere utilizzato in diversi modi: “-per avallare delle scelte -per estendere il controllo -per accreditare immagini – per corroborare dottrine -per demolire situazioni e condizioni -per indirizzare reazioni e sentimenti a fattore comune -per esercitare pressioni -per fagocitare posizioni di resistenza e si tiene sotto controllo con líazione psicologica…” 9. Cosa si vuole, esattamente, ottenere col condizionamento? Eí presto detto: assoggettare, annullare ogni reattivit‡ critica, incrinare la fiducia del cittadino nei confronti di ogni sicurezza acquisita, svuotandolo di coraggio e determinazione; bloccare o limitare líimponderabilit‡ di ciÚ che non Ë prevedibile nellíindividuo e via di seguito, fino a modificarne la scala dei valori, riadattarla ad un diverso modo di concepire la realt‡ e la vita. Tutto ciÚ serve a creare emozioni o a inibirle, distrarle, orientarle, in conclusione, a controllare líopinione pubblica. Una vera e propria guerra psicologica. Eccone la definizione: “Líinsieme delle operazioni, delle azioni, delle iniziative tendenti a conseguire líobiettivo di assumere e mantenere il controllo di grandi strati di masse e di pilotarne le opinioni, i giudizi e le conseguenti manifestazioni, agendo sulla ricettivit‡ istintiva, sullíemotivit‡ e sul processo formativo delle valutazioni…”10.Come Ë possibile, col terrore, realizzare certi obiettivi quali modificare un individuo, cambiarne il pensiero, azionare processi mentali diversi, ecc.? Ebbene, “Il rateo persuasivo aumenta pi? che proporzionalmente rispetto allíaumento dei mezzi di comunicazione utilizzati. Nella sostanza si tratta di convincere, di ottenere consensi… mediante un procedimento persuasivo graduato nel tempo, costante nellíintensit‡, crescente nella pressione per líeffetto combinato della forza applicata e della perdita successiva di opposizione/resistenza da parte dellíobiettivo ammorbidito dal trattamento. (…). “Lo sfruttamento della paura inconscia e della debolezza spirituale e intellettuale,líassuefazione ad una determinata condizione e la latente minaccia di un mutamento repentino e irreversibile, passano attraverso la sollecitazione di tutta la gamma sensitiva, premendo, via via, sullíincertezza, sullíapprensione, sul timore, sullíintolleranza, sullíirritazione, sullíangoscia, sino al terrore e al panico intesi come proiezioni di una condizione teorica, ma ineluttabile, al verificarsi di determinate condizioni, prodotto della realt‡ raffigurata, rappresentata e iniettata mediante la tecnica dei riflessi condizionati…”11. I mass media hanno un peso considerevole in tutto ciÚ.Ma vi siete mai chiesti chi controlla i giornali? Il giornalista e scrittore Maurizio Blondet, in uníintervista, mi ha detto: “La stampa appartiene ai centri di potere finanziari, internazionali o nazionali… In realt‡ il sistema mediologico non serve a far sapere la realt‡, ma a creare un rumore di fondo omologante in cui tutti pensino allo stesso modo”12. Meravigliati? E perchÈ mai? Líutilizzo della manipolazione psicologica, particolarmente nel settore politico non Ë una novit‡ recente. Il sociologo David Riesman nel suo libro “La folla solitaria” scrive: “Come, in campo commerciale, la suggestione esercitata dalla confezione e dalla pubblicit‡ di un prodotto si sostituisce alla convenienza del prezzo, cosÏ in campo politico, la suggestione esercitata dalla ëconfezioneí del candidato o mediante una tendenziosa manipolazione dei mezzi di diffusione di massa, si va sostituendo alla ricerca dellíinteresse personale che determinava la scelta del tipo auto-diretto”. Vance Packard ci informa che gi‡ “nel 1955, i due massimi partiti politici americani si servivano ormai correntemente di persuasori di professione per risolvere i loro problemi…” 13. Gli esperti di tanto in tanto fingono di dolersi di queste intromissioni nella mente altrui, ma, anche in casi del genere Ë molto probabile che stiano utilizzando nuove e pi? efficaci tecniche di manipolazione mentale. Ecco quanto disse W. Howard Chase, presidente della Public Relations Society of America, 1956: “La pretesa dichiarata di plasmare o influenzare la mente dellíuomo mediante le tecniche che applichiamo, ha creato in molti di noi un senso di profondo disagio morale”. Parola díonore di persuasore occulto.

    E cosÏ vengono adottate tecniche sempre pi? sofisticate ed efficaci, per insinuarsi nellíintimit‡ della mente umana e manipolarla, dirigerne la volont‡, le scelte, gli ideali personali e collettivi, fino a modificare il pensiero delle persone. Non crediate che quanto avete letto sia fantapolitica infarcita di teorie complottiste. Meditate su quanto scrisse Kenneth Bouldin, professore allíUniversit‡ del Michigan: “oggi si puÚ perfettamente concepire un mondo dominato da una dittatura invisibile nel quale, tuttavia, siano state mantenute le forme esteriori del governo democratico”.

    Note bibliografiche: 1 Giorgio Nardone e Paul Watzlawick nel libro Líarte del cambiamento, Firenze 1990, pag. 68.2 H.J. Eysenck. E D.K.B. Nias, Astrologia. Scienza o superstizione?, Roma 1983, pagg.. 43-44. 3 Karol Wojtyla, La potemza dei media, in Karl R. Popper e John Condry, Cattiva maestra televisione, Milano 1996, pag. 49. 4 Charles S. Clark, La violenza in tv, in K. R. Popper e John Condry, cit., pagg. 81, 88.

    5 “LíUnit‡”, 16 settembre 1984, pag. 4, Lettere.

    6. Piero Baroni, La guerra psicologica, Roma 1986, pag. 186.7 Ibidem, pag. 197.8 Ibidem, pag. 268. 9 Ibidem, pag. 224. 10 Ibidem, pag. 55.11 Ibidem, pagg. 57, 59.12 “Teologica”,cit., pag. 30.13 Vance Packard, I persuasori occulti, Torino 1983, pag. 241.

  28. La societa nord americana incancrenisce l’ UNIVERSO INTERO con la sua virulenta violenza: altro che carbonchio(che peraltro È atto di terrorismo interno come hanno loro stessi ammesso!!!).Vedi un pÛ st· nota LíOMBRA DEL CINEMA-HORROR SUI DRAMMI DELLA FOLLIA

    Viviamo in un mondo intriso di violenza e i film-killer fanno la loro buona parte. La televisione e il cinema trasmettono, sempre pi? frequentemente, ogni tipo di efferatezza. Il cinema Ë in particolar modo sul banco degli imputati. Film che corrompono la psiche e scagliano una sorta di male irresistibile che possiede lo spettatore dallíinizio alla fine e, in alcuni casi, anche dopo. Un tempo/pellicola che, attraverso lo sguardo, síimprigiona delle anime che scaglia in altre dimensioni, alterate e alteranti. Nuovi “culti” che celebrano líorrido. Eí il tocco del Male. Film alienanti, diseducativi, distruttivi, dagli effetti nefasti, che possono anche annientare le persone pi? indifese. Un esempio. Ecco cosa si Ë visto, secondo “Movieguide”, periodico della Commissione cristiana per la tv e il cinema, nel nuovo film di James Bond “Goldeneye”: quattro oscenit‡, una profanazione e “violenza estrema, compresi sparatorie, esplosioni di bombe, strangolamenti, incidenti, mutilazioni, congelamenti, elettroesecuzioni, ossa rotte, scontri, calci, morsi, esecuzioni a sangue freddo, fornicazioni, sesso violento e consumo di alcol, furti e tradimenti” (“Corriere della Sera”, 10/01/96).

    Il tema del Male nel cinema si declina sempre in modo diverso, con mille sfaccettature nella loro intima natura proteiforme, tra cui, la sua essenza psicologica, il risvolto nel sociale e la sua espressione simbolica. Tutto in un susseguirsi di azioni improntate di pura malvagit‡. E > (da “Il tocco del male” di Gregory Hoblit). Televisione e cinema ad alto rischio per i giovani. Cito, ora, solo alcuni tra i film ëpericolosií con i registi e le scene pi? salienti:

    – IL CACCIATORE di Michael Cimino. La scena madre Ë rappresentata dal gioco della “roulette russa”. I protagonisti si puntano un revolver alla tempia, con un colpo solo nel tamburo, e sparano. Sangue a fiumi.

    Venticinque giovani si fanno saltare il cervello per imitarli.

    – ASSASSINI NATI di Oliver Stone. Un genitore stupra continuamente la propria figlia e, alla fine, viene ucciso da questa con líaiuto del fidanzato. La ragazza, non ancora soddisfatta, d‡ anche fuoco a sua madre. In Inghilterra Ë stata proibita la vendita della videocassetta.

    Dieci persone arrestate per omicidio hanno dichiarato di essere state influenzate da questo film. Un quattordicenne, dopo aver mozzato la testa ad una sua amichetta tredicenne, racconta agli amici che voleva “diventare famoso come gli assassini nati”.

    In Francia, i fidanzatini VÈronique di 18 anni e Sebastien di 17, ispirati dal film, hanno straziato con 40 coltellate il sedicenne Abdeladin, colpevole di fare la corte alla ragazza. Nella stanzetta di VÈronique Ë stata trovata la videocassetta di “Natural born killers” e una lunga lista di persone da uccidere. La coppia confessÚ, nel massacro del loro coetaneo, di essersi ispirata alla trama di “Assassini nati”. Gli investigatori raccontarono che Veronique >. Cíerano state altre vittime del film di Oliver Stone. I ventenni Florence Rey e Audry Maupin, dopo aver assistito alla proiezione della pellicola, si lanciarono in una folle gimkana nel centro parigino e rimasero uccisi tre poliziotti e un tassista. Dopo líiniziativa dellíInghilterra, che in seguito alla strage nella scuola elementare scozzese di Dunblane decise di vietare la vendita della videocassetta di Stone, anche la Francia aveva decisto di bloccarne la vendita.

    Eppure il regista Oliver Stone aveva detto alla Bbc, a febbraio del ë95, che il cinema > e poi aveva aggiunto che vi sono persone >.

    – IL CORVO di Alex Proyas. Il protagonista, un musicista rock, viene assassinato e, ritornato in vita, trafigge con dodici siringhe uno di quelli che lo hanno ucciso.

    – HEAVENLY CREATURES di Peter Jakson. Una giovane donna con un mattone dentro una calza massacra, con allucinante violenza, la propria madre fracassandole la testa. Il film si ispira ad un fatto reale.

    – PULP FICTION di Quentin Tarantino. Si vede, tra líaltro, líattrice Uma Thurman sniffare eroina e John Travolta ed Eric Stolz praticarle una iniezione infilandole líago nel muscolo cardiaco.

    – CLEAN, SHAVEN di Lodge Kerrigan. Il protagonista, uno schizofrenico, con un coltello si estirpa le unghie della mano. Scene davvero orripilanti.

    – I PAVONI di Luciano Manuzzi. Descrive il massacro di una famiglia. Il protagonista uccide il proprio padre con un attizzatoio. Un suo amico soffoca la madre usando una busta di plastica e un altro gli strangola la sorella. Il film si ispira alla storia di Pietro Maso.

    Altri due sconvolgenti film, hanno fatto ancora vittime. Il primo MARY REILLY ripropone la storia del dottor Jekyll e mister Hyde. Una coppia di ragazzi venticinquenni vanno a vedere il film e, alla fine, due ore dopo, sono sconvolti. Dopo un poco iniziano a sragionare, a delirare. In qualche modo il film ha inciso sulle loro menti. Dicono frasi sconnesse, piangono e ridono. Quasi come se il film li avesse contagiati col virus della follia. Gli altri della comitiva sono spaventati, li trascinano, quasi, al pronto soccorso dellíospedale dove vengono visitati. La diagnosi dei medici Ë >.

    Il fatto pi? efferato Ë accaduto a Parigi. La famiglia Zakrzewski, di origine polacca abitante a Sceaux, composta da Marguerite la moglie, il marito, entrambi architetti, e due figli, Adam di 16 anni e Arthur di 13, consumano una pizza e, subito dopo, decidono di concludere la serata andando a vedere il film dellíorrore >, protagonista líattrice Sigourney Weaver. Il film narra la storia di un maniaco che uccide le sue povere vittime imitando i pi? celebri serial-killer della storia. Le scene si susseguono orripilanti. Il sangue scorre a fiotti e, poi, corpi segati, strangolamenti ed altre efferatezze. Il film Ë shoccante per tutti. La mente della signora Marguerite Zakrzewski si inceppa. Si apre una porta sulle voragini del suo inconscio, da cui emerge qualcosa di spaventoso, di diabolico, che si scatener‡, in tutta la sua violenza, nellíabitazione. Quando la famiglia esce dal cinema, sono tutti sconvolti.

    La donna, appena arrivati a casa, decide di dare un calmante ai familiari, come aveva visto fare nel film. A notte fonda si alza, taglia la gola al marito che si era appena addormentato, impugna una sega elettrica e quasi decapita il figlio pi? grande. Si siede, passano delle ore, poi come un automa va nella stanza del figlio pi? piccolo e gli serra il collo con una corda, lo vede dimenarsi e morire soffocato. Infine, si impicca alla rampa delle scale cosÏ come nellíultima scena di > “. In Francia esplosero dure polemiche anche perchÈ, in non rari casi, dopo la programmazione di film horror, si erano verificati sospetti > subiti da spettatori poi trasformatisi in spietati killer.

    Non voglio andare oltre con questo elenco di morte, ma, concludere con líultima efferatezza, in ordine cronologico, ispirata da un film: “Freeway”. Eí la storia, in chiave horror, di Cappuccetto Rosso e del lupo cattivo. La videocassetta del film ha scatenato la follia di Adrian Potter, un 22enne di Sydney, che subito dopo aver visto il film, in un raptus di “allucinazione da video”, ha strozzato la nonna di 69 anni (“Il Messaggero”, 1 Aprile 1999). Il film racconta la storia di una giovane donna che attraversa líAmerica per far visita alla vecchia nonna ma, appena giunta a destinazione, scopre con raccapriccio un uomo che si spaccia per líanziana donna, dopo averla orribilmente uccisa. Film che nella loro sulfurea connotazione sembrano celebrare il signore del Male nella sua gelida nitidezza, proprio come scrisse líAlighieri, giunto nellíabisso dellíinferno al cospetto di Lucifero: > (XXXIV, 28-29). Fuoco e ghiaccio, in fondo, sono entrambi simboli dellíinferno. Eí il Male estremo quello di cui dice Dante: > (vv. 11-12). Un Male che sorge dal buio gelido del regno dei morti e soffoca la nostra societ‡ in un raccapricciante rigor mortis, dove ogni umanit‡ e sentimento sono congelati.

    e poi dimmi: allora come stanno veramene le cose …!!!!!!!!!!!!!!!!

  29. PEDOFILIA, INTERNET E LA REALTAí SPAVENTOSA DELLA FAMIGLIA

    L’orrore suscitato dalla nota vicenda relativa alle efferatezze di Marc Dutroux, soprannominato il “mostro di Marcinelle”, e alla tragica storia delle piccole Melissa Russo, Julie Lejeune e tante altre, ebbe un impatto esplosivo sull’opinione pubblica mondiale, promuovendo iniziative di ogni genere. Ci si accorse, allíimprovviso, che la pedofilia proliferava pure nella rete. I siti contenente materiale pedofilo sarebbero tra i 50 ed i 70 mila. Il problema fu affrontato con grande energia e tra coloro che si diedero pi? da fare, almeno allíinizio, fu il M.A.P.I. (Movement Against Pedofilia in Internet), uníassociazione internazionale anti-pedofilia, molto attiva, che come prima contromisura chiese a gran voce líistituzione di una polizia telematica a carattere internazionale, accusando gli Access Providers di essere complici nella diffusione del materiale pedofilo in Rete. La rete Ë allora da considerare un pozzo degli orrori? Per capirne di pi? ed avere risposte attendibili a questa e ad altre domande ci siamo rivolti al dirigente il nucleo di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Catanzaro, vicequestore dott. Roberto Coppola. COSCO: Internet Ë il lupo della favola di Cappuccetto Rosso? COPPOLA: Internet Ë solo un sistema globale di comunicazione tra computer di tutto il mondo che si poggia sul World Wide Web, una immensa tela di ragno che avvolge tutto il pianeta con miliardi di fili invisibili. Esso Ë costituito da pagine Web, cioÈ documenti registrati su computers della rete telematica che possono contenere testi, foto, filmati, suoni, ecc., che líutente puÚ, tramite un modem e le normali linee telefoniche, anche prelevare con programmi detti browser, come Netscape Navigator o Internet Explorer. Per la legge italiana, diversi sono gli illeciti che possono essere perpetrati in rete, tra cui, alcuni che sono penalmente rilevanti. I reati pi? di frequente commessi sono: violazioni delle norme di copyright, le cui pene sono state, in questi giorni, ulteriormente inasprite, diffamazione, con la pubblicazione di materiale offensivo su un sito, violazione delle norme sul buon costume, sull’ordine pubblico, come siti inneggianti al nazismo o al terrorismo, la violazione della privacy e prelievo o diffusione di materiale pedofilo. COSCO: Quali sono le vie preferite dai pedofili per portare avanti il loro turpe commercio in rete? COPPOLA: I pedofili, per scambiarsi materiale fotografico, filmati, indirizzi url, itinerari per “turismo sessuale” ed altri documenti a loro utili, usano, principalmente, i newsgroups e/o la posta elettronica. I primi sono gruppi di discussione, che, nei casi in questione, sono anonimizzati tramite coperture, cioÈ mascherano la loro attivit‡ criminosa con argomenti, che servono ad attirare il meno possibile gente fuori dal giro.In essi e nella posta elettronica vengono utilizzati messaggi codificati, indicando nel “subject”, che nelle messaggerie indica líargomento trattato, parole chiave, che, come Ë noto agli investigatori, indicano líet‡ dei bambini ed altre caratteristiche, tipo il colore della pelle, il sesso, ecc. Esistono, inoltre, anche siti dichiaratamente pedofili. Essi, nella stragrande maggioranza, sono realizzati in paesi dove la pedofilia non costituisce reato. Líaccesso viene consentito, solitamente, a chi con assegno o carta di credito paga la quota richiesta (solitamente 250-400 dollari USA). Appena ricevuto líimporto viene fornita la password díaccesso e si puÚ fruire pienamente del servizio visionando e prelevando immagini liberamente. Vi sono anche siti dove vengono indicati alcuni indirizzi di genere pedofilo, appositamente creati dallíFBI americana per individuare gli utenti che si collegano ad essi.

    COSCO: Per quel che concerne la pedofilia non esiste solo chi diffonde o preleva foto o film di minori ma anche chi esegue le riprese prima. Per farle finire sul WEB ci vuole anche chi trovi i piccoli protagonisti per realizzare orripilanti servizi fotografici che servono a soddisfare le richieste di un vero e proprio mercato degli orrori. Eí cosÏ vero? COPPOLA: Certamente. Oltre che di uno squallido vizio, infatti, stiamo parlando di un “businnes” internazionale. Ci sono persone, molto ricche, disposte a spendere cifre consistenti, anche di svariati milioni, per avere filmati pedofili. Dalle continue richieste di questo lurido mercato si arriva, poi, al rapimento di bambini e giovanissimi per realizzare tragiche riprese. Lei non immagina neppure quanti minori spariscono ogni giorno nel mondo. CíÈ anche da dire che non di rado sono state scoperte relazioni tra porno-pedofilia e satanismo. Grazie alla diffusione, in particolar modo, delle chat-line, alcuni pedofili sono riusciti ad entrare in contatto con minorenni, fingendosi loro coetanei. Nel marzo 1998, in Italia, vennero arrestati alcuni pedofili per un commercio di materiale proibito in Rete. Uno di essi, tra líaltro, aveva frequentato, per diverse settimane, un newsgroup fingendosi un ragazzo e iniziando una corrispondenza con una ragazzina, con cui aveva preso una certa confidenza, affrontando i problemi classici degli adolescenti: amicizia, amore e, infine, sesso. Ad un certo punto la quattordicenne ha troncato perchÈ “il ragazzino” era diventato troppo esplicito. Evitare che i 15 milioni di minorenni, quotidianamente collegati, abbiano accesso ai siti web pornografici e pedofili, Ë uno degli scopi prefissati, in una delle relazioni presentate ad un convegno organizzato a Parigi, poco pi? di un anno fa dallíUNESCO, a cui hanno partecipato delegati di tutto il mondo, assieme a dirigenti dellíInterpol. COSCO: Líintento Ë quello di mettere una super censura ad Internet?

    COPPOLA: Assolutamente no. Federick Major, capo dellíUNESCO, ha detto: “non parliamo di censura. Lottare contro la pedofilia su Internet non significa mettere le briglie al Web, sottoponendolo ad un controllo centrale preventivo, peraltro tecnicamente impraticabile. Pertanto la libert‡ di espressione resta. Cerchiamo di fare sÏ che gli Access Provider siano obbligati a collaborare con la Polizia nelle sue indagini in Internet. Solo loro possono, volendo, controllare quali siano i gusti dei loro utenti, di cosa parlano nelle email e nelle “chat” e cosa comprano ëon lineí “.COSCO: Eppure i siti pornografici contenenti uno o pi? settori dedicati ad immagini pedofile sono, prevalentemente, protetti da password, che non consentono líingresso ai non autorizzati, tanto meno ad un bambino. COPPOLA: Eí vero ma vi sono siti pornografici, a pagamento, ospitanti anche foto di bambini, dei quali, abili hackers, decodificano e offrono, gratuitamente, le password. In sintonia con Major, i vertici dellíInterpol stigmatizzano le leggi delle singole nazioni che ostacolano, ulteriormente, le gi‡ molto difficili indagini. In Giappone ha sede, secondo la polizia, il maggior numero di siti pedofili del mondo. Tutto ciÚ potrebbe scatenare una eccessiva paura di Internet, cioÈ dare origine ad una vera e propria “caccia alle streghe”, nei confronti della rete e ciÚ sarebbe sbagliato. Ernesto Caccavale, eurodeputato di Forza Italia, mette in guarda da simili eccessi: “bisogna evitare che si finisca per lanciare una crociata contro Internet, descritta dai mass media come veicolo di ogni nefandezza”. LíALCEI (associazione per la libert‡ nella comunicazione in rete) sostiene che la diffusione continua di notizie deformate e terrorizzanti, non far‡ che aumentare il “gap” tecnologico e culturale dellíItalia rispetto agli altri paesi europei. COSCO: Come si concluse il meeting organizzato dallíUnesco? COPPOLA: Si concluse con tanti buoni propositi da parte dei partecipanti, tra cui quello di legiferare per creare una legge specifica che prevedesse, tra líaltro, la creazione di una polizia internazionale, con competenza su Internet e con líaccordo di responsabilizzare gli “Internet Access Providers”. In Italia si continua a far ricorso, in relazione alla giuridicamente complessa questione, alle norme sulla responsabilit‡ dell’editore di una testata giornalistica, equiparando il gestore di un sito internet ad un responsabile editoriale, con il conseguente obbligo di verificare la legittimit‡ di tutto il materiale presente sul proprio server. COSCO: In Italia cosa si Ë fatto in tal senso? COPPOLA: LíItalia ha cercato di mantenere gli impegni presi davanti alla comunit‡ internazionale. Il 3 agosto 1998, le Commissioni Giustizia di Camera e Senato in sede legislativa votarono la legge 269, la prima legge sulla pedofilia in Italia, denominata “Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavit?”. La pornografia minorile, prima, era combattuta solo con líart. 528 del Codice penale, che punisce le pubblicazioni e gli spettacoli osceni. Oggi la detenzione, il commercio o la distribuzione, anche a titolo gratuito, di materiale pedofilo sono puniti da una legge “ad hoc”, che contempla, anche, la posizione, penalmente rilevante, di chi, consapevolmente, detiene o diffonde, anche gratuitamente, materiale pornografico prodotto con lo sfruttamento sessuale dei minori. COSCO: Il Provvider ha delle responsabilit‡? COPPOLA: Líarticolo 3 della legge del 1998, recita che: “chiunque, con qualsiasi mezzo, anche per via telematica, distribuisce, divulga o pubblicizza materiale pornografico, ovvero distribuisce o divulga notizie o informazioni finalizzate all’adescamento o allo sfruttamento sessuale dei minori, Ë punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da cinque a cento milioni”. In tali termini essa sancisce anche la responsabilit‡ penale di chi fornisce accesso a Internet, ovvero líAccess Provider, punendolo al pari di chi distribuisce, divulga o pubblicizza materiale pornografico relativo a minori. Il provider, invero, ha, teoricamente, la possibilit‡ tecnica di verificare il materiale pornografico contenuto, ma per chi gestisce centinaia e centinaia di utenti Ë, di fatto, impossibile controllare le migliaia di messaggi che transitano e i contenuti di centinaia di pagine Web ospitate sul proprio server. COSCO: Una cosa del genere, infatti, non sembra facile da attuare. COPPOLA: Le dirÚ di pi?, anche se fosse attuabile, ci si chiede: con quali criteri il provider, novello censore, potrebbe eliminare díautorit‡ immagini considerate pedofile? Se Ë vero che vi sono infatti fotografie e/o filmati che ritraggono in maniera chiara situazioni scabrose e a sfondo sessuale con minori, che certo non danno problemi di interpretazione, vi sono anche immagini familiari, realizzate da genitori o comunque da soggetti dellíambito familiare, che mostrano bimbi che giocano nudi al mare, ecc.. Per chi ha scattato la foto, il padre, la madre, una zia, ecc., essa Ë completamente innocente, diversamente, per un pedofilo, anche líimmagine del bimbo che si abbassa il costume per fare la pipÏ sulla spiaggia, assume una natura particolare e morbosa. In molti casi ci si trova di fronte a immagini innocenti e familiari o, a secondo di chi le detiene, di “materiale pedofilo”. Si sta discutendo molto anche su quanto sia oppurtuna la specifica “anche per via telematica” contenuta nellíart. 3. Il legislatore, infatti, ha colpevolizzato Internet, suggerendo una stretta dipendenza tra la rete e il fenomeno della pedofilia COSCO: In relazione alla pedofilia la rete Ë da considerare come la madre di tutti gli orrori? COPPOLA: Non credo. Secondo il CENSIS, il 90 per cento degli abusi ai minori avviene tra le mura domestiche, l’8 Ë commesso da persone conosciute dal minore e solo il 2 per cento da sconosciuti. Il pedofilo, che adesca il minore via Internet, quello per il quale il legislatore ha aggiunto le parole “per via telematica”, potrebbe celarsi, tuttíal pi?, nellíultima esigua percentuale. Giuseppe De Rita, presidente del Cnel, organo consultivo del Parlamento in materia di legislazione sociale, ha definito la 269 “Una legge virtuale per un allarme virtuale, scritta per nascondere una realt‡ spaventosa: la pedofilia Ë nella famiglia, il 90 per cento degli abusi sui minori avviene in famiglia. Eppure la gente Ë convinta che tra Internet e líemergenza pedofilia esista un legame profondo.

  30. LE INQUIETANTI OMBRE DELL’ETA’ DELL’ ACQUARIO

    La complessa corrente di elementi estranei tra loro, che fu annunciata come líEra dellíAcquario, la New Age, il post-capitalismo ecologico e altruista, si originÚ in atmosfere alquanto particolari. Questo irrazionalismo si diffonder‡ in tutta líEuropa, non si canceller‡ nellíoblÏo, ma colorer‡ il futuro, dopo le due guerre, di tinte fosche, incredibili. Il mondo, ferito a morte, si agitÚ in una sorta di resurrezione al contrario. La perdita di ogni valore porta alla materialit‡ dellíanima e alla esasperazione della fede nella mente umana. La soluzione sterile fu di cambiare la morale e la religione per approdare al rinascimento magico del XIX secolo; líultima degenerazione alla guida di teosofi, maghi, illuminati di ogni genere, visionari e deliranti inventori di strane sintesi religiose.

    Il New Age Ë questo ed altro, Ë un mare di irrazionalit‡ che scuote il mondo fin dalle sue fondamenta, che scardina i valori tradizionali e morali proponendo nuovi paradigmi di pensiero. Emilio Servadio affermÚ che “il New Age Ë un conglomerato di elementi diversi…” (“Il Giornale dei Misteri”, n. 231, gennaio 1991, pag.4) e il famoso saggista ElÈmire Zolla, da lui, a tal proposito, interpellato, gli disse che in questa “babele… si trovano culti > di dubbia origine: il che ha provocato reazioni assai dure da parte di alti esponenti della Chiesa cattolica”. Servadio prosegue che Zolla “notoriamente espertissimo di culture americane” gli ha raccontato “che per le persone preparate e colte degli Stati Uniti, il New Age Ë un bizzarro sincretismo, un assieme, per nulla coordinato, di cose eterogenee”. Le forze malefiche, avverse allíumanit‡ soffiano vapori mortali e soffocano i cuori degli uomini. Avvertiva RenÈ Guenon che le forze disgreganti stanno preparando “la cultura dellíet‡ ultima, ove la parodia del sacro sar‡ la regola, e si vivr‡ sotto líinflusso di una spiritualit‡ alla rovescia”. Nel mio saggio “Il serpente e líarcobaleno” (Edizioni Segno di Udine, 1998) ho approfondito queste tematiche. CíË, inoltre, da dire che questo “nuovo”, predicato con tanto fervore dai figli di aquarius, non Ë affatto “nuovo”. David Spangler, uno dei capi carismatici del New Age, in un suo lavoro dal titolo “RÈvÈlation”, considerato una sorta di bibbia degli acquariani, getta inquietanti ombre sul movimento. Egli “vi riconosceva gi‡ che quella del New Age Ë ormai una vecchia storia, per lo pi? mutuata da precedenti correnti di ricerca, la quale in origine, intorno alla met‡ degli anni ë60, appariva come una ësottoculturaí che si nutriva sia dei precetti dello spiritismo, della teosofia e dei movimenti Rosacroce, sia di vari culti e Chiese, quali Unity e la Scienza dello Spirito, di veggenti quali Edgar Cayce e di studi sugli Ufo” (Jean Vernette, Il New Age, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1992, nota 2, pag. 148). Il nuovo ordine del pianeta ha la pretesa di omologare tutte le culture del mondo, di asservirle ad un solo modo di vita, di sacrificarle allíoscura teologia di una Èlite “illuminata”. E cosÏ si attuano strategie che creano nuovi razzismi, che mirano a sacrificare i poveri del pianeta, a sottometterli alle aberranti ideologie dei “signori del mondo”.

    Eí líincantesimo del mondo che si origina da una esasperata volont‡ di potenza. Un altro nemico, dopo il crollo del Comunismo, il nemico pi? pericoloso “Eí il Capitalismo ulteriore al Comunismo, che ingloba in sÈ le larve psichiche e sociali scampate alla decomposizione del marx-leninismoÖ Del Noce aveva previsto: il Comunismo sconfitto, >, dominata >. Il Comunismo addomesticato in >: quello del Capitalismo internazionalista, del Nuovo Ordine Mondiale tecnocratico” (Maurizio Blondet, Gli > della dissoluzione. Strategie culturali del potere iniziatico, Edizioni Ares, Milano 1994, pag. 11). In un mondo che ha smarrito il senso della vita, il suo valore, la filosofia del New Age promette inimmaginabili trasformazioni e nuovi paradisi. Il tutto, secondo gli acquariani, Ë possibile con tecniche bizzarre o pratiche magiche, altro aspetto spesso fondamentale del demoniaco, che consentirebbe, secondo questi nuovi guru, di raggiungere qualunque obiettivo. Eí una continua rivelazione di metodi per dilatare la coscienza, per “espandersi”, insomma, diventare “Dio”. Uníumanit‡ disgregata e disperata si inabissa, cosÏ, in un magma ribollente e sulfureo di nuove teologie, per “illuminarsi”, alla ricerca di avventure senza limiti e di nuove folgoranti consapevolezze. Difficile Ë circoscrivere il New Age, tuttavia, Ë assodato che “buona parte dei temi pi? propriamente metafisici e religiosi del New Age possono, in particolare, essere ricondotti a tre fonti facilmente identificabili; elementi filosofico-religiosi presenti nella psicologia del profondo moderna, particolarmente in Jung; il fascino di temi orientali, soprattutto induisti e buddhisti; e infine quella che J. Stillons Judah ha chiamato la > delle nuove religioniÖ” (M. Introvigne, Il cappello del mago, Sugarco Edizioni, Mi 1990, pag. 101). Eí anche da dire che “il diffondersi del satanismo avviene oggi nel clima sempre pi? coinvolgente della New Age, nuova era, che orienta e colora líatteggiamento di fronte agli ultimi problemi, filosofici e religiosi, dellíuomo occidentale contemporaneo. Certamente il satanismo si radica in questa nuova mentalit‡” (Michele C. Del Re, Riti e crimini del satanismo, Pubblicazioni della Facolt‡ di Giurisprudenza dellíUniversit‡ di Camerino, Jovene Editore 1994, pag. 20). E a proposito di Carl Gustav Jung, egli Ë anche considerato uno dei padri del satanismo moderno. Lo stesso Aleister Crowley annota: “In un voluminoso commento al Libro della Legge… > (Kenneth Grant, Il risveglio della magia, Astrolabio, Roma 1973, pag. 67). Jung, tra líaltro, asserÏ che “il bene e il male sono principia. > viene da prius, quel che era >, quel che Ë >. Líultimissimo principio pensabile Ë Dio. I principia, riportati alla loro origine, sono aspetti di Dio. Il bene e il male sono principia del nostro giudizio etico, ma riportati allíultima radice ontica sono >, aspetti di Dio, nomi di Dio” (C. G. Jung, Bene e male nella psicologia analitica, Bollati Boringhieri, Torino 1993, pag. 22). Lo stesso, pi? avanti, nel libro citato, non fa mistero della sua avversione al Cristianesimo e scrive: “Non míaspetto da nessun cristiano credente che continui a seguire il corso di questi miei pensieri, che forse gli sembreranno assurdi. Io non mi rivolgo, infatti, ai > della fede ma a quella moltitudine per cui la luce Ë spenta, il mistero sommerso, e Dio Ë morto” (Carl Gustav Jung, Psicologia e religione, 4? ed., Edizioni di Comunit‡, Milano 1977, pag. 125). Il New Age rivela chiaramente un substrato di neo-paganesimo che occupa spazi inquietanti tra la neo-stregoneria e, nella sua maggiore espressione di totale rifiuto dellíumanesimo cristiano, si pone alternativamente al di l‡ del Cristianesimo, con la sua spiritualit‡ gnostica avversa alla religione e filosofia occidentale, fino a sconfinare nellíuniverso del satanismo contemporaneo. Cecilia Gatto Trocchi, in accordo con questa tesi, sottolinea che “La moda dellíoccultismo luciferino Ë sicuramente potenziata dalla New Age con la sua fede nel mondo magico, con la pretesa di evocare le potenze misteriche che popolano il cosmo, buone o cattive che siano. Di fronte a questa mania che cresce, líironia non Ë pi? sufficiente e le comunicazioni di massa non fanno che legittimare tali forme di occultismo” (Cecilia Gatto Trocchi, Il risorgimento esoterico, Oscar Mondadori, Milano 1996, pagg. 112-113). Di analogo convincimento Carlo Climati afferma: “Il satanismo, da alcuni anni a questa parte, puÚ contare su un nuovo ed efficace cavallo di Troia: il fenomeno ëNew Ageí, strettamente collegato al mondo della musica” Carlo Climati, Inchiesta sul rock satanico, Piemme, Casale Monferrato (AL) 1996, pag. 209. E non sono balle. Tutto il New Age Ë impregnato di satanismo. “Uníulteriore prova del legame che esiste tra New Age e cultura satanica – scrive ancora lo studioso Climati – viene dal regista Kenneth Anger, ideologo della Chiesa di Satana. Anger, presentando il suo film Lucifer rising cioË Lucifero che risorge (La videocassetta “Lucifer rising” Ë distribuita da Jettisoundz Video, England), ha dichiarato: >” (C. Climati, cit., pagg. 211-212). CosÏ parla del demonio questo alto esponente del movimento della Nuova Era. Il nuovo vangelo della Nuova Era, insidioso e pericolosissimo, celandosi dietro propositi umanitari, viene diffuso con ogni mezzo, tra cui uníingente produzione di riviste e libri, ma in particolar modo tra i giovani, anche con la musica: la musica del New Age. I pi? credono che la musica, se buona, puÚ, tuttíal pi?, elevare líanima dellíascoltatore e una cattiva musica puÚ, al massimo, infastidire. Non Ë proprio cosÏ che stanno le cose. La musica puÚ fare questo e molto altro ancora. Le note musicali possono produrre ogni sorta di emozione, dare conforto o sconforto, salute o malattia, liberare o irretire líIo, sospingerlo verso le pi? mirabili altezze o precipitarlo in abissi senza fondo. La musica arriva a zone molto profonde del cervello. In un articolo, “The big chill”, pubblicato su un supplemento di “New Scientist” (27/4/1996), si legge appunto che essa “ha il potere di suscitare forti emozioni: spinge i movimenti rivoluzionari allíazione e le persone ad abbracciarsi. (…). …nel laboratorio di Jack Panksepp, ëpsicobiologoí della Bowling Green State University dellíOhio, che ha passato gli ultimi dieci anni a studiare il modo in cui le persone e gli animali reagiscono alla musica” Ë emerso che “la musica… Ë uníesperienza vissuta soprattutto dalla parte inferiore del cervello. Ma Ë uníesperienza fondamentale. …>” (“Internazionale”, n.133, 7 giugno 1996, pag. 22). Oggi assistiamo ad una ulteriore e forse pi? subdola e pericolosa trasformazione della musica, che si origina dal rock postmoderno e dal genere classico contemporaneo. Eí la musica del New Age, che raccoglie diverse esperienze, un miscuglio di Oriente e Occidente. La musica acquariana si rivela, come lo stesso New Age di cui Ë figlia, un contenitore indistinto, un conglomerato di diverse etnie, motivi tribali in cui si ascoltano echi di ritualit‡ pagana. Eí una musica che racchiude in sÈ tutti gli spasimi e i dolori di un travaglio epocale. Una musica che Ë cerimonia magica e diffonde una nuova gnosi, una sorta di religione trasversale, che, tra líaltro, predica, disinvoltamente, líinabissamento nelle profondit‡ dellíinconscio alla ricerca della propria “santit‡”. Ecco quali pericoli si nascondono dietro quelle sonorit‡ ossessive, ipnotiche che caratterizzano la musica del New Age. Musiche che tendono a realizzare nellíascoltatore veri e propri stati di trance.

    Ascoltando quelle dolci sonorit‡, assicurano molte riviste con CD incluso, si ottengono i “poteri magici” e di “guarigione”. Grande importanza riveste il ritmo: quella sorta di respiro cosmico imprigionato nelle battute musicali, con la sua cadenza e líalternanza di sonorit‡ e silenzio. Líetnologia insegna che la musica e i canti hanno particolare importanza nei riti e la musica New Age Ë anche líinizio di un culto. Queste ed altre le insidie di queste melodie, reclamizzate come anti-stress e anti-ansia che, in realt‡, costituiscono una temibile minaccia. Il New Age diffonde un sincretismo, amalgama di credi diversi, che predica il culto di Gaia, la Terra-Madre e riabilita la stregoneria e promuove una religiosit‡ multiforme, che somiglia a un conglomerato di frammenti che giungono da tutti gli universi possibili. Eí sicuramente la sfida pi? pericolosa per la religione cristiana. Líoceano di irrazionalit‡ della Nuova Era vuole sommergere venti secoli di cristianit‡, mutuare la parola di Cristo, la morale con la sua pseudo-filosofia.

  31. Adesso non lo saranno neanche di casa loro…gliela leveranno da sotto il CULO !!!Quando la famiglia Bin Laden faceva affari con la famiglia Bush

    Articolo di Giancarlo Radice per il Corriere della Sera dal sito http://www.dagospia.com

    In spagnolo, la seconda lingua del Texas, si dice ´arbustoª. In inglese si traduce ´bushª. Ed Ë proprio formando la compagnia petrolifera Arbusto Energy che il giovane George W. Bush, attuale presidente degli Stati Uniti, fa il suo debutto ufficiale nel mondo degli affari. Eí il 1978. Sono passati tre anni da quando ha terminato gli studi alla Harvard Business School. Fra i compagni díavventura imprenditoriale cíË anche James Bath, suo vicino di casa, compagno di Air National Guard e amico intimo. Ma soprattutto Bath Ë un collaboratore di lungo corso della Cia e uomo di fiducia in America della famiglia reale saudita. Nella Arbusto Energy, non a caso, investono direttamente due fedelissimi della corona di Riad. I loro nomi: lo sceicco Salem Bin Laden, fratellastro di quellíOsama Bin Laden che sarebbe diventato pi? tardi il principe nero del terrorismo islamico, e Khaled Bin Mahfuz, uomo chiave dello scandalo Bcci e oggi ritenuto uno degli alleati chiave di Osama. Ma quella fra i Bush e i Bin Laden Ë una saga che in realt‡ comincia a prendere forma molto prima. In Texas lo sceicco Muhammad Bin Laden, il patriarca, inizia a fare affari fin dai í60. E nel 1968 muore in un misterioso incidente aereo. Poi il testimone passa al figlio Salem. Arriva in Texas nel 1973, costituisce ad Austin la compagnia aerea Bin Laden Aviation ed entra presto nei circoli che contano, fra alta finanza e politica locale. Líobiettivo Ë di stringere i legami necessari per arrivare a influenzare la politica Usa a favore degli interessi sauditi. La chiave díaccesso Ë George Bush, padre dellíattuale presidente, uomo collegato alla Cia fin dai tempi della Baia dei Porci nel í61, poi nominato a capo della Cia nel í76, salito alla Casa Bianca nellí81 come vice di Ronald Reagan e infine, presidente degli Stati Uniti dallí88 al í92.

    CosÏ, fin dai primi anni í70, le storie e gli interessi delle due famiglie síintrecciano a pi? riprese. Non solo negli affari comuni in campo petrolifero e finanziario, ma soprattutto nelle vicende che hanno scandito la politica Usa e internazionale. Un esempio su tutti: lí affaire Bcci, il pi? grande scandalo criminal-finanziario del secolo, un magma di connivenze che Ë servito a coprire le operazioni in Iran e nellíIraq di Saddam Hussein, nel Nicaragua diviso fra Sandinisti e Contras come nellíAfghanistan dei mujaheddin. Ed Ë servito ad alimentare il riciclaggio di uno spaventoso flusso di denaro proveniente da traffico di droga e armi.

    Un ruolo fondamentale nella liaison Bush-Bin Laden lo svolge proprio James Bath. Allíepoca della Arbusto i suoi affari gravitano attorno a una serie di piccole compagnie aeree (ottime clienti della Air America, che si scopre poi essere una societ‡ di copertura della Cia). Ma Bath Ë anche molto altro: informatore della Cia, intermediario nella Bcci, uomo di fiducia in America di Bin Laden, Mahfuz e, in definitiva, della Corona saudita. Eí lui uno dei grandi finanziatori di quella Arbusto che pi? tardi, nellí82, George W. Bush trasforma in Bush Exploration Oil, poi fonde con altre compagnie e infine trasforma in Harken Energy, in una continua girandola di nuovi finanziamenti provenienti da paesi arabi come da personaggi del giro Bcci o fedelissimi di casa Bush come James Baker (ex segretario di Stato Usa). A George W. Bush le attivit‡ industriali fruttano molto denaro, ruoli di primo piano nei consigli díamministrazione e ricchi contratti di consulenza, anche se le attivit‡, in realt‡, vanno malissimo (per due volte la societ‡ arriva alle soglie del fallimento, ma viene sempre salvata dal consueto circolo di finanziatori). E fioccano le super-commesse. Come quella dellí89, quando il governo del Bahrein straccia improvvisamente un contratto con la Amoco e incarica la Harken di un mega-progetto di estrazione petrolifera off shore , ben sapendo che la Harken fino a quel momento non ha realizzato altro che qualche piccola estrazione di greggio di Oklahoma e Louisiana (mai in mare) e si trova in condizioni finanziarie disperate.

    Solo un anno prima, nellí88, muore Salem Bin Laden. Anche lui in Texas. Anche lui precipitando in aereo in circostanze misteriose. Ma le ´strade paralleleª fra i Bush, Bath e le famiglie saudite non si fermano. Attraversano buona parte degli anni í90, per poi scomparire progressivamente dai rapporti díintelligence. In Afghanistan la guerra anti-sovietica Ë finita da un pezzo. La ´pecora neraª della famiglia Bin Laden, Osama, Ë ormai la mente occulta del terrorismo internazionale. E George W. Bush comincia la sua marcia verso la Casa Bianca. Dagospia.com 24 Settembre 2001

    Torri Gemelle affittate per 99 anni

    di Marco Magrini (Il Sole 24 ore)

    Articolo estrapolato da IL SOLE 24 ORE del 16 settembre 2001 Larry Silverstein (sangue ebreo e passaporto americano) in data 24 Aprile 2001 ha stipulato quello che lui stesso ha definito “il pi? grande affare della mia vita”: prendendo in affitto per 99 anni, alla modica cifra di 4800 miliardi di lire, le Torri Gemelle del World Trade Center.Con l’offerta da 2.3 miliardi di dollari, Silverstein ha battuto quella da 2.4 avanzata dalla Vornado Property Trust di Boston che (senza immaginare quel che sarebbe successo), Ë andato su tutte le furie, scatenando una campagna di stampa contro l’imprenditore ebreo.

    In questa impresa Silverstein non era solo: la Westfield Holdings quotata a Wall Street e controllata da Frank Lowy (il secondo uomo pi? ricco dell’Australia) si era aggiudicata gli enormi spazi commerciali del World Trade Center offrendo altri miliardi di dollari. Ovviamente non a fronte di una pagamento sull’unghia. I due partner hanno dato alla Port Authority un deposito di 616 milioni di dollari, pi? 115 milioni all’anno (per 99 anni) e una percentuale mai resa nota sugli affitti (a dir poco stellari).

    Solo gli uffici delle Torri Gemelle ammontano a 984.000 metri quadrati, quasi interamente locati fra i 40 e i 50 dollari annui a piede quadrato; pi? o meno, un milione di lire per metro quadrato all’anno.Quanto basta per dire che, detratti gli oneri finanziari e le ingenti spese di gestione, il signor Silverstein aveva di che ripagare il quasi secolare contratto firmato con la Port Authority. Del resto anche se il portafoglio immobiliare della Silverstein Properties s’Ë di un tratto dimezzato, l’imprenditore ha la sua brava rete di sicurezza. Gira voce che il complesso immobiliare fosse assicurato per 4 miliardi di dollari (circa 8300 miliardi di lire).Ma c’Ë di pi?. Nell’intesa firmata ad aprile, Ë scritto a chiare lettere che il contratto perde di validit‡ in un caso preciso: un attacco terroristico.

    Inutile dire che ci vorranno mesi e stuoli di avvocati, prima di definire i risarcimenti delle compagnie assicurative – destinati a mettere in ginocchio soprattutto le societ‡ di riassicurazione – e anche per la rottura del contratto con la Port Authority, con il conseguente rimborso nelle capienti tasche di Silverstein e della Westfield. Per Silverstein comincia oggi un’altra avventura. Al momento, la Silverstein Properties Ë al lavoro in una impresa monumentale: trovare un nuovo ufficio per le 480 imprese di 28 paesi che popolavano le Torri Gemelle.La crisi della New Economy stava finalmente allentando i prezzi stellari degli uffici di New York, e in particolare nel cosiddetto “Financial District”: -3.4% da inizio anno. Oggi che un milione e mezzo di metri quadrati sono andati in fumo, l’improvvisa scarsit‡ di spazio nell’angusta isola di Manhattan spinger‡ inevitabilmente gli affitti alle stelle.DopodichÈ, Larry Silverstein avr‡ buon gioco nell’affrontare la ricostruzione.Quei 4 miliardi di dollari che si stima le assicurazioni dovranno sborsare, non bastano a ricostruire fedelmente il complesso, il cui valore Ë valutati in 6.5 miliardi di dollari.

    “Ma non Ë detto che le future torri debbano essere cosÏ alte – ha gi‡ dichiarato Silverstein, – l’importante Ë andare avanti”.

    Articolo estrapolato dall’ inserto da IL SOLE 24 ORE 16 settembre 2001 Il signore della City

    di Orsola Casagrande – Londra Il signore della City Molte delle sue fortune Osama Bin Laden le ha costruite a Londra. E il governo Blair ha corso il rischio di finire nel “libro nero” Usa dei paesi che appoggiavano il terrorismo

    di Orsola Casagrande – Londra Intervenendo ad un dibattito organizzato dal comitato inglese contro la guerra, Mehmet, un profugo afghano, ha ricordato che “nell’assurdit‡ violenta e drammatica di questa guerra condotta da Usa e Gran Bretagna contro il mio paese, c’Ë una cosa che rende ancora pi? tragico quello che sta succedendo: Bin Laden Ë un prodotto del vostro mondo, di quel mondo occidentale e civilizzato che oggi spara missili contro la popolazione inerme e ridotta alla fame dell’Afghanistan”.

    Ha ragione Mehmet, si Ë detto e scritto ormai tante volte. Ma la memoria dei “potenti”, come si sa, Ë corta. Cortissima quella di Tony Blair, alleato di ferro del presidente americano George W. Bush, che promette di “distruggere il terrorismo in maniera permanente e totale” e che lancia la sua “fatwa” civile e occidentale contro Bin Laden e il regime dei Taleban che lo proteggono, “un governo retrogrado, che non rispetta i diritti umani e che tratta le donne senza alcun rispetto e in maniera violenta e repressiva”. Anche con i soldi inglesi.

    La memoria corta di Blair fa sÏ che nessuno o quasi parli pi? di quanto stretti fossero i legami di Bin Laden con il Regno unito e non solo negli anni ’80, quando cioË Whitehall e Washington pompavano miliardi nelle casse dei “guerrieri musulmani” impegnati a combattere i sovietici in Afghanistan. Nel 1994 Osama Bin Laden arrivÚ indisturbato a Londra, visse a Wembley per qualche mese, il tempo per mettere in piedi un ufficio nella capitale noto con il nome di “Advisory and Reformation Committee”. Il portavoce del comitato, impegnato a lanciare fatwa e a inneggiare alla jihad via fax dal suo appartamento a Dollis Hill, era il “rispettabile” uomo d’affari saudita Khalid al-Fawwaz.

    Da Londra al-Fawwaz, amico di molti giornalisti e personalit‡, organizzava viaggi e interviste nella base di Bin Laden in Afghanistan e nel frattempo faceva propaganda soprattutto contro il regime saudita. Ad un certo punto i legami di Bin Laden con la Gran Bretagna erano diventati talmente forti (e imbarazzanti) che il governo americano si trovÚ di fronte alla richiesta di inserire anche il Regno unito nella lista nera dei paesi che sponsorizzavano il terrorismo. Non solo: molti dei stati arabi oggi considerati possibili obiettivi da Blair e Bush, avevano apertamente accusato la Gran Bretagna di offrire ospitalit‡ a estremisti musulmani ricercatissimi.

    Negli anni ’80, quando il nemico da combattere era l’Unione sovietica, i corpi speciali di sua maest‡, le Sas, offrivano (in Scozia) addestramento ai “guerrieri musulmani” che ricordano con una certa gratitudine la tappa inglese, prima di andare ad arruolarsi nell’esercito di Bin Laden. Almeno duemila persone l’anno (negli anni ’80 e ’90), la maggior parte sostenitori della Jihad, fecero di Londra la loro base per chiamare a raccolta i fratelli musulmani e prepararli alla guerra santa: avevano scelto l’Inghilterra per le “tradizioni di democrazia e giustizia”. Ma oltre a predicare e addestrarsi, raccoglievano fondi e riciclavano denaro sporco destinato alle organizzazioni come quella di Bin Laden.Oggi il governo Blair ha messo al bando praticamente tutte le organizzazioni mediorientali e non solo quelle: la nuova legge antiterrorismo infatti Ë tra le pi? repressive e onnicomprensive (il concetto di terrorismo Ë estremamente ampio e quindi applicabile anche a tre amici con materiale ritenuto sovversivo) d’Europa.Non Ë un caso dunque che di fronte alle accuse del parlamento francese – la Gran Bretagna continua ad essere un paradiso per il riciclaggio di denaro sporco da parte delle organizzazioni terroristiche – il premier Tony Blair abbia reagito in maniera molto poco diplomatica liquidando il rapporto come “offensivo, male informato, pieno di errori e quindi totalmente inesatto”. Ma nelle 400 pagine redatte dal socialista Arnaud Montebourg si spiega in dettaglio come la City abbia permesso l’espansione del riciclaggio, grazie al suo severo codice di confidenzialit‡. Nonostante la dura reazione di Blair, il rapporto ha trovato conferme nell’indagine che da mesi la Bbc News Online sta conducendo. Anche i giornalisti britannici sono arrivati alla conclusione che il sistema messo in atto dal governo per combattere il riciclaggio di denaro sporco Ë totalmente inadeguato

    http://www.disinformazione.it

  32. – Quando Bin Laden faceva affari con Bush di Giancarlo Radice per il Corriere della Sera

    – Le torri affittate per 99 anni di Marco Magrini (Il Sole 24 Ore)- Il signore della City di Orsola Casagrande – Londra Il Disastro del World Trade Center: Cui prodest? di David Icke Se state cercando di capire chi c’Ë dietro alle atrocit‡ commesse negli USA, chiedetevi semplicemente: ‘A Chi Giova?’

    “Nulla sarebbe ciÚ che Ë

    PerchË tutto sarebbe ciÚ che non Ë

    Ed anche il contrario – ciÚ che Ë, non sarebbe

    E ciÚ che non sarebbe, lo sarebbe

    Vedi?”

    Da “Alice nel Paese delle Meraviglie”, di Lewis Carroll

    Il potere che cerca di controllare questo mondo e di introdurvi il suo stato fascista globale, il network noto col nome di Illuminati*, e’ tutto meno che imprevedibile.L’incredibile orrore perpetrato nelle citta’ di New York e Washington fa parte di un macabro rituale problema-reazione-soluzione, e’ un colpo fortissimo per la mente collettiva di tutta l’umanita’ – mi aspettavo qualcosa del genere da alcuni anni. Pensavo ad una guerra, o a qualche attacco nucleare “terrorista”, ma era chiaro che qualcosa di fantastico doveva succedere durante la presidenza Bush; come avevo scritto nel giorno del suo insediamento alla Casa Bianca, il suo programma sarebbe andato avanti ad un ritmo crescente.Per quanto il mondo sembrasse muoversi a grandi passi verso il fascismo globale centralizzato, questo non era ancora abbastanza per soddisfare i tempi previsti dal programma degli Illuminati.Anche l’opposizione ai loro piani di globalizzazione e ai loro attacchi alla liberta’ stava montando pericolosamente, giorno dopo giorno.Era evidente che si stava orchestrando qualcosa di una magnitudine tale da devastare la mente umana collettiva con paura, orrore, insicurezza, in modo da poter offrire ‘soluzioni’ che permettano al programma di compiere un colossale balzo in avanti nel giro di una sola notte. Ed e’ precisamente cio’ a cui abbiamo assistito nel giorno – ritualmente significativo – 11 del mese 9 (911 e’ il numero telefonico delle emergenze, negli USA).Codici rituali ed esoterici sono al centro di ogni iniziativa degli Illuminati.Per quanto cio’ che e’ accaduto abbia il potere di far vacillare la mente, questo non e’ che l’inizio – non la fine – del programma degli Illuminati per il prossimo ciclo: imprigionare mentalmente, emotivamente, spiritualmente e fisicamente l’umanita’. Altra morte e distruzione seguiranno, a misura che il “Mondo Libero” si unisce in un effettivo esercito mondiale e governo mondiale, usando la (loro stessa) minaccia “terroristica” per giustificare una guerra contro i popoli ed i Paesi che faranno da capri espiatori per cio’ di cui sono responsabili gli stessi poteri ALL’INTERNO del cosiddetto mondo libero.La stessa guerra contro i popoli islamici non e’ il fine, ma un mezzo per raggiungere un altro fine – il conflitto con le forze superstiti del comunismo, da essi stessi controllate.Occorre ricordare che gli Illuminati operano in ogni Paese all’interno delle organizzazioni “terroristiche” cosi’ come all’interno di quelle agenzie che si “oppongono” al terrorismo. Solo avendo agenti in tutti e due i “fronti” essi possono essere sicuri di controllare il gioco e sapere come andra’ a finire prima ancora che incominci.Gli Illuminati hanno esponenti operativi nel mondo islamico, esattamente come ne hanno nel mondo “libero” – come risultera’ chiaro nei mesi a venire.Saddam Hussein e’ una pedina consapevole degli Illuminati, esattamente come lo sono Bush padre e figlio (vedi “La Verita’ Vi Rendera’ Liberi” di David Icke – http://www.bridgeoflove.com).

    La prevedibilita’ della mente rettile – rituale, priva di emozioni – puo’ essere vista nel modo in cui i media hanno trattato il disastro negli Stati Uniti.In queste circostanze succede sempre la stessa cosa: la linea da seguire e’ sempre la stessa. Prima che l’evento accada il capro espiatorio, il “mostro”, e’ gia’ preparato: la colpa ricade tutta su di lui, fuorviando la mente pubblica da pericolose speculazioni sulla possibilita’ che vi fosse una vittima sacrificale precostituita. Dopo l’assassinio di Kennedy era Lee Harvey Oswald; dopo l’attentato in Oklahoma era Timothy McVeigh; ora e’ Osama Bin Laden.

    Bin Laden, per quanto possa essere mal guidato, non e’ piu’ responsabile di quello che e’ successo la scorsa settimana piu’ di quanto non lo sia io stesso. Il suo nome e’ stato fatto in modo ovviamente molto ben orchestrato, immediatamente dopo il disastro – allo stesso modo in cui le storie su Lee Harvey Oswald cominciarono a circolare PRIMA che il Presidente Kennedy fosse morto.L’idea che questo signore proveniente dalle montagne dell’Afghanistan – un uomo dalle molte parole piu’ che dai molti fatti – possa essere l’artefice di questa enorme operazione e’ un insulto sfrontato all’ intelligenza (si veda l’articolo del giornalista Robert Frisk, che lo ha incontrato). Non stiamo parlando di un pacchetto-bomba, ne’ di un’auto imbottita di esplosivo guidata da un fanatico – la cui mente e’ controllata – in un ristorante di Gerusalemme. Quattro aerei di linea sono stati dirottati simultaneamente nello spazio aereo americano, partendo da aeroporti americani, ed hanno colpito i loro obiettivi nel giro di 45 minuti.Come e’ stato possibile? PerchË Ë stato un ‘inside job’, un piano preparato dall’interno, da forze ALL’INTERNO degli Stati Uniti, ai livelli di intelligence piu’ alti, in coordinamento con altri nodi della rete degli Illuminati in tutto il mondo.Con i sistemi di controllo mentale di cui sono in possesso, e’ possibile far eseguire qualunque comando: una volta programmata la mente, si attiva il grilletto che fa scattare l’attivazione. Coloro che hanno dirottato quegli aerei e li hanno pilotati verso lo schianto hanno creduto – a livello conscio – nella causa alla quale sono stati programmati a credere. Ma in realta’ non erano loro che dirottavano e pilotavano quegli aerei – era la loro programmazione.Il controllo mentale e’ oggi talmente sofisticato che una programmazione di questo tipo e’ diventata un gioco da ragazzi.Il terrore non e’ frutto di una qualche smagliatura nella rete d’intelligence americana.Il piano non doveva essere scoperto. Portare armi a bordo di un aereo Ë molto piu’ semplice se si ha la complicit‡ da parte di qualcuno che controlla il sistema.

    Ho sentito dire che “questa e’ un’altra Pearl Harbour” ed in realt‡ lo Ë.Nel libro “La Verit‡ Vi Render‡ Liberi” ed in altri vedrete come il governo americano sapeva dell’imminenza dell’attacco giapponese, e tuttavia non fece nulla per impedirlo.PerchË? Perche’ volevano che quell’evento si verificasse per una ragione specifica – giustificare l’ingresso in guerra degli Stati Uniti; quella stessa guerra da cui Roosevelt (consanguineo dei Bush) aveva promesso di tener fuori gli USA – per essere eletto. Problema-reazione-soluzione, Ë la stessa cosa che e’ successa la settimana scorsa.Immediatamente dopo l’attacco, la campagna di colpevolizzazione di Bin Laden e’ stata lanciata come puo’ esserlo soltanto un’azione preordinata. Ad esempio il senatore Orrin Hatch, tirapiedi degli Illuminati, ha dichiarato alla CNN di aver ricevuto informazioni dal FBI sulla paternit‡ degli attacchi da parte di Bin Laden: “Sono arrivati alla conclusione che Bin Laden ha lasciato la sua firma, che potrebbe essere lui ad aver architettato tutto questo”. Va bene, Orrin, abbiamo capito: il messaggio e’ arrivato a destinazione, e tu hai fatto il tuo lavoro…

    Poi c’e’ la storia dell’auto noleggiata e lasciata spensieratamente all’aeroporto di Boston in cui sarebbero stati trovati… una copia del Corano ed un video di istruzioni su come pilotare un jet di linea!

    Ma dove siamo, nel Paese delle Meraviglie? C’e’ da sorprendersi che non abbiano detto di aver trovato nella macchina anche una lettera di Bin Laden, che magari augurasse buona fortuna ai suoi associati…O forse hanno in programma di trovare la lettera domani, eh? E’ incredibile, non ha senso – ma la maggioranza della gente lo creder‡.

    E prepariamoci alla rivelazione di sempre maggiori’ “prove” posticce della “Bin Laden Connection” nei giorni a venire. La domanda Ë: chi ne trae giovamento? Beh, gli Illuminati vogliono governo ed esercito mondiali, valuta unica mondiale, dittatura e controllo finanziari globali centralizzati. Vogliono che la gente abbia dei micro-chip impiantati e che la societa’ sia basata sulla sorveglianza costante, di ogni tipo ed in ogni momento. E vogliono popoli impauriti, docili, servili, che deleghino il proprio potere alle “autorit‡” che possano proteggerli da cio’ che sono stati manipolati a temere. E’ ironico che la domanda “cui prodest?”, in relazione agli eventi della settimana scorsa negli USA, possa trovare una risposta cosi’ semplice: tutti coloro che sono d’accordo con il suddetto progetto di controllo.

    Il disastro 9-11 significa:* Gli Illuminati ora hanno la scusa per vendicarsi contro chiunque sia ritenuto colpevole – cosa che puo’ essere facilmente manipolata dalla loro enorme macchina da propaganda.

    Attacchi contro obiettivi islamici hanno il potenziale per trasformarsi nel detonatore del conflitto di massa e della rivolta in tutto il mondo, e specialmente nel Medio e Vicino Oriente.

    Le opportunita’ di allargare il conflitto e coinvolgere Russia e Cina sono senza fine. Una guerra nel terzo mondo fa parte del programma, ed Ë possibile prevedere un “effetto-domino”, con tutte le tessere che cadono una sull’altra.

    * La retorica del “mondo libero unito con l’America”, in cui si stanno producendo Blair ed altri “leaders mondiali”, Ë un altro nome per il progetto di esercito mondiale e di polizia mondiale, che dovrebbero “combattere una guerra contro il terrorismo”. Gia’ la NATO, controllata da Bilderberg (l’esercito mondiale in nuce), ha annunciato il suo sostegno, mentre la coscienza collettiva in questi giorni viene manipolata in modo da garantire alla NATO ed al governo USA il sostegno dell’opinione pubblica ai loro attacchi terroristici contro obiettivi non ben identificati, in nome della “guerra al terrorismo”. E’ una politica incredibilmente contraddittoria, ma la maggioranza della gente non se ne rende conto, accecata ed assordata dal sistema di manipolazione mentale, intensa e ubiqua, che da una settimana ha sovrastato qualunque altra voce.

    All’escalation del conflitto, risultante da una tale “reazione”, attentamente calcolata, faranno seguito la pressione per la centralizzazione del potere militare, e l’affermazione della volont‡ del popolo americano di concedere un simile potere – fino a quando l’esercito mondiale sar‡ una realt‡, con il potere di attaccare e saccheggiare ogni Paese che la macchina da propaganda sara’ in grado di demonizzare con successo.* La mente collettiva dell’umanita’, ed in particolare quella nordamericana, si trova in un comprensibile stato di trauma profondo. I meccanismi di controllo mentale partono sempre da un trauma iniziale, come potra’ confermarvi qualunque esperto o ricercatore in questo campo: una mente traumatizzata e’ una mente suggestionabile. Al trauma fa seguito la programmazione della manipolazione mentale collettiva, in modo da produrre gli effetti desiderati.

    * Uno degli ostacoli maggiori sulla strada del ‘Nuovo Ordine Mondiale’, lo Stato globale fascista a controllo centralizzato, Ë la psiche della maggioranza dei nordamericani.

    Di fronte alla prospettiva di privarsi del proprio diritto di auto-determinazione, per conferirlo ad un sistema di controllo globale militare, politico e finanziario, la maggioranza si opporrebbe veementemente – se si rendesse conto di cosa sta succedendo realmente.

    Il senso di sicurezza collettiva, la fiducia, e l’orgoglio nei confronti della propria nazione e del proprio sistema, hanno il loro fondamento nell’immensa potenza militare e finanziaria.

    E’ una versione collettiva della mentalita’ alla John Wayne, “Non provate a sfotterci – siamo l’America”. E’ da questo che deriva il senso di fiducia collettiva nella propria nazione. Ed ora e’ proprio il senso di chi essi siano, e della fiducia di potersi battere da soli, ad essere in pericolo.* Non e’ certo una coincidenza che gli obiettivi degli aerei dirottati fossero i veri simboli del senso d’identit‡ americana e della sicurezza stessa dell’America – il Pentagono, simbolo della potenza militare americana, e le torri gemelle del World Trade Center, pilastri della potenza finanziaria americana.

    Non e’ un “attacco all’America”, e’ un attacco all’immagine dell’America, ed all’immaginazione stessa. Rompi il loro spirito, il loro senso di essere “americani”, spezza la fiducia dell’America in se stessa, spingila nell’insicurezza e nella paura – ed avrai superato l’opposizione piu’ significativa in America al progetto di assorbimento nella societa’ dittatoriale globale centralizzata sognata dagli Illuminati.La Psiche americana sara’ ora bombardata da ulteriori shock ed attacchi alla sicurezza e al senso d’identit‡, com’e’ successo in passato con l’Oklahoma e con le stragi nelle scuole. Ma d’ora in poi il ritmo aumentera’ enormemente. E’ di fondamentale importanza che gli americani rifiutino di sottostare a tutto questo e si rendano conto che coloro che condannano il terrorismo sono, in ultima analisi, i responsabili stessi del terrorismo.Durante il mio primo viaggio negli USA, nel 1996, rimasi allibito nel constatare come la “Terra degli Uomini Liberi” fosse in realta’ una societa’ capillarmente controllata (anche se non altrettanto orribile quanto il Canada).Ora, sulla scia di questa tragedia, gli USA ed altri Paesi sono destinati a diventare una fortezza basata sulla sorveglianza invasiva e, cio’ che piu’ conta, il popolo americano non dir‡ una sola parola di protesta nei confronti della rapida espansione del modello di societa’ alla ‘Grande Fratello’. Problema-reazione-soluzione.Attenti alla gente che ha i microchip impiantati e che dice di “fermare i terroristi”.

    * Un disastro economico e’ stato ampiamente predetto da coloro che hanno studiato e svelato il programma degli Illuminati. Per vincere la resistenza all’idea di valuta unica e di controllo finanziario globale centralizzato, essi hanno assoluto bisogno di un crack economico finanziario che distrugga completamente il sistema attuale e convinca la gente che l’unico modo di superare la crisi e’ accettare un tale controllo centralizzato globale. Problema-reazione-soluzione. Ecco un altro motivo per il quale gli attacchi hanno colpito il cuore del sistema economico americano – e perche’ nei giorni precedenti al massacro i media mondiali non facevano altro che parlare dell’imminente recessione americana e globale.Ora hanno carta bianca, e hanno la possibilita’ di giustificare un simile crollo – assisteremo dunque all’unione delle corporazioni economiche e finanziarie mondiali per “coordinarsi in risposta ala crisi economica”. Infatti il G7 (gli Illuminati) ha gia’ dato inizio a questo processo.Questi sono solo alcuni dei ‘benefici’ che possono derivare al programma dall’ondata di morte e distruzione a New York e Washington, che e’ stata coordinata da forze interne agli USA. I responsabili sono posseduti da entit‡ non-umane e non hanno alcuna considerazione per la vita umana, un po’ come gli esseri umani non hanno alcuna considerazione per la morte o la sofferenza del bestiame. La mente rettile non e’ sviluppata a livello emotivo, e pertanto per queste entit‡ non e’ possibile alcuna conseguenza emotiva – non importa in quale abisso di orrore e depravazione essa possa sprofondare.Basta guardare l’espressione senza emozione di Bush e Blair – mentre leggono il testo dei macabri rituali che sono i comunicati – di fronte ad una sofferenza cosi’ enorme.Come l’espressione della Regina d’Inghilterra dopo la morte della Principessa Diana.Almeno Reagan era un attore professionista – Bush e Blair non sarebbero presi sul serio neanche ad una recita scolastica.Bush sapeva che questi disastri devastanti sarebbero successi in quel giorno? Cosa ne pensate? E Blair Sapeva? Cosa pensate voi?

    Ma perfino loro non sono che pedine in un gioco controllato da poteri molto piu’ alti, e perfino loro sono ‘sacrificabili’, come chiunque altro abbia gia’ servito ai loro scopi.Personalmente non mi sorprenderei se anche Bush venisse infine sacrificato per permettere l’avanzamento dello scenario del ‘terrorismo globale’, e magari anche qualcuno vicino a Blair. E, se davvero venisse a mancare Bush, il Presidente diventerebbe il serial killer Dick Cheney (vedi ‘Il Segreto Piu’ Grande’, in http://www.bridgeoflove.com).D’ora in poi la posta in palio diventa ogni giorno maggiore, perche’ e’ iniziata la spinta finale verso il fascismo globale.Il mondo non sara’ mai piu’ lo stesso, e’ vero, ma in ogni pericolo c’e’ un’opportunita’. E per coloro tra noi – che sono la stragrande maggioranza – che vogliono la pace e non il conflitto, la liberta’ di tutti e non la dittatura di pochi, e’ giunto il momento di guardarsi allo specchio e chiedersi cosa bisogna fare per fermare questi fanatici.Lamentarsi non e’ piu’ sufficiente. Fuggire non Ë pi? possibile, perche’ siamo vicini al momento in cui non ci sar‡ pi? nessun posto dove nascondersi.E’ ora di alzare le chiappe e di smetterla di subire queste ondate di merda in silenzio.Possiamo bombardare i programmi radio con una versione diversa della realt‡; dire a chiunque incontriamo dove e come possono ottenere un altro punto di vista su quanto sta accadendo; inviare questo ed altri articoli sullo stesso argomento per posta, email o fax; organizzare proteste PACIFICHE contro lo stato fascista ogni qualvolta vengano minacciate le liberta’; riunire la gente in meeting per discutere ed assimilare le informazioni che i media non vi daranno.

    PERDETE OGNI PAURA E SIATE IRRIVERENTI DI FRONTE A QUESTA DITTATURA ARROGANTE, CHE PUO’ SOPRAVVIVERE SOLO SE NE ABBIAMO PAURA E SE NE SIAMO INTIMIDITI.C’e’ molto che possiamo fare, se solo decidiamo innanzitutto che vogliamo essere determinati a non cedere ad alcuna intimidazione.

    Il Drago non e’ cosi’ potente come vogliono farci credere che sia.

    Allora, cosa aspetti?

    ANDIAMO.

    Ricordate: niente paura!!!

    Nota del Traduttore :”Gli Illuminati sono una leggendaria societa’ segreta pluricentenaria, le cui origini si fanno risalire alla Baviera tedesca. Tuttavia oggi essi avrebbero assunto una struttura sovranazionale, e si dice che possano decidere i destini del mondo. Negli USA e’ stata loro dedicata una trilogia, scritta da Robert Anton Wilson, figura di spicco della scena underground d’oltreoceano (The Eye in the Pyramid, The Golden Apple, The Final Secret of the Illuminati – testi pubblicati in italiano dalla Shake-Edizioni Underground). Gli Illuminati vengono considerati l’esempio perfetto delle teorie cospiratorie: c’e’ chi e’ convinto della loro sinistra esistenza e presunta onnipotenza, e chi sostiene che si tratta solo del frutto dell’immaginazione sfrenata di qualche autore paranoico.”

    Tradotto e diffuso dall’Equipe Traduttori PAN Italia27? limi della Luna Lunare dello Scorpione

    Specchio Spettrale Bianco

    http://www.disinformazione.it

  33. Ecco chi c’ È da noi:Multinazionali, affiliate

    e guida al consumo critico

    – PHILP MORRIS La nostra scelta e quivale a un voto!

    Tratto da

    Mini-Guida al consumo critico e al boicottaggio

    Nuova Edizione

    Movimento

    “Gocce di Giustizia”

    Vicenza, luglio 1998

    – AGNELLI

    – PROCTER & G

    – BANCHE & ARMI

    – BARILLA

    – NESTLE’

    – L’OREAL

    – DOW

    – HENKEL

    – MONTEDISON

    – UNILEVER

    – NOVARTIS

    – PARMALAT

    AGNELLI

    L’impero Agnelli comprende anche fabbriche di armi coma la SNIA, BPD, la IVECO e la VALSELLA, produttrice di mine antiuomo.(Se i Talebani vogliono vendicarsi dei loro inutili morti civili…[e non solamente loro] mettano bombe in queste fabriche…)

    BANCHE & ARMI

    Operazioni relative a esportazioni di armi dall’Italia nell’anno 1997

    – Banca Commerciale Italiana 559.606.652.137

    – Banca di Roma 126.324.177.990

    – Banca Nazionale dell’agricoltura 48.294.412

    – Banca Nazionale del lavoro 62.279.996.862

    – Banca popolare Bg-Cr Varesino 928.212.520

    – Banca popolare di Intra 66.717.561

    – Banca popolare di Lodi 2.544.014.344

    – Banca popolare di Novara 552.055.054

    – Banca di Toscana 491.082.053

    – Banco Ambrosiano Veneto 65.237.144

    – Banco di Chiavari e della Riviera Ligure 2.591.485.567

    – Banco di Napoli 266.001.105

    – Banco S. Paolo di Torino 316.135.128.734

    – Cassa di Risparmio di La Spezia 35.940.162.652

    – Cassa di Risparmio Prov. Lombarda 10.735.915.391

    – Credito Italiano 189.452.954.884

    – Monte Paschi di Siena 189.984.864.730

    BARILLA

    Nel Consiglio di Amministrazione della Barilla diede Walter Wurth, presidente della multinazionale svizzera Oerlikon Buhrle, una delle maggiori aziende europee di armi pesanti.

    E’ presente con i seguenti marchi:

    Barilla, Crakers Motta, Essere, Gran Pavesi, le Tre Marie, le Spighe, Mulino Bianco, Pavesini, Voiello, Panem.

    DOW

    Conosciuta con il marchio Domopak.

    Durante la guerra in Vietnam ha prodotto armi chimiche. E’ la seconda industria chimica del mondo e la sesta produttrice di pesticidi o meglio di clorina, un ingrediente base della plastica, dei pesticid e dei solventi che, incenerita produce diossina.

    HENKEL

    Quarto gruppo chimico tedesco presente con i marchi:

    Antica erboristeria, Atlas, Batist, Dato, Dixan, Schwarzkopf, Fa, Kaloderma, Le Chat, Micolor, Natura, Neutromed, Perlana, Ultrarapida Squibb, Vernel, Vidal, Vionell Intim.

    MONTEDISON

    E’ presente con i marchi:

    Carapelli, Cereol, Delizie, Eridania, friggi, Giglio Oro, Hoc, Lara, Le Macine, Ligustro, Oro Verde, Rustichella, Sigillo, Teodora, Verdi Colli.

    UNILEVER

    E’ il pi? grande commerciante del mondo di tË.

    E’ presente con i marchi:

    Algida, All, Atkinson, Axe, Benefit, Bertolli, Bio Presto, CalvË, Cif, Ammoniacal, Clear, Coccolino, Cutex, Dante, Denim, Dove, Eldorado, Findus, Fiore Verde Findus, Friol, Genepesca, Gico, Gradina, Ice Tea Lipton, Igloo, Jolly, Leocrema, Lipton, Lux Lysoform, MarË, Maya, Mentadent, Milkana, New Dimension, Oio, Paperino’s, Pasta sfoglia Findus, Pat boon, Pepsodent, Pizza, Le ricette del sole Findus, Pizza forno Findus, Punto Weight Watcher, Pure & Vegetal, Rama, Rexona, Rocca dell’Uliveto, S. Giorgio, Sorbetteria Ranieri, Speedipizza Findus, Surf, Svelto, Timotey, Top Down, Tesoroni, Vim Clorex, Vim Liquido, Vive la vie.

    NESTLE’

    E’ presente con i marchi:

    Acqua brillante, Recoaro, After Height, Alemagna, Antica Gelateria del Corso, Bella Napoli, Buitoni, BeltÈ, Berni, Cacao Perugina, Cappuccino, Cheerios, ChinÚ, Chocapic, Cioccoblocco, Caludia, Condipasta, Condiriso, DorË, Ecco… Franck, Fiorello, Fontelimpia, Fruttolo, Galak, Gingerino Recoaro, Gold Krisp, Guigoz, King, Kit Kat, La Cremeria Motta, la Valle degli Orti, Le ore liete Perugina, Levissima, Limpia, Lingotto, Locatelli, Lora Recoaro, Maggi, Malto Kneipp, Mare Fresco, Miglioli, Mio Locatelli, Mio Yougurt, Mirage, Motta (gelati), NescafË, Nesquil, Nestea, NestlÈ, Nestum, One-O-One, Orzoro, Panna, Pejo, Perrier, Perugina, Pezzullo, Pizzaiola Locatelli, Quality Street, Recoaro, Sanbernardo, Sanpellegrino, Sanbitter, Sasso, Surgela, Trio, Ulmeta, Vera, Vismara, Voglia di Pizza, anche la licenza di comemrcio dell’acqua Fiuggi.

    NOVARTIS

    E’ il risultato della fisione tra Sandoz e Ciba Geigy.

    Una delle pi? grandi multinazionali che vende semi manipolati e i rispettivi pesticidi.

    E’ presente con i seguenti marchi:

    CÈreal, Dietor, Frizzina, Fruttil, Gerber (omogeneizzati), Idrolitina, Isostad, La Buona Natura, Novosal, Ovomaltina, Piz Buin, Sandoz AG, Vantaggio, Vigoplus

    PARMALAT

    E’ presente con i marchi:

    Bonlat, Chef, Corradini, Dietalat, Giglio, Kyr Parmalat, La Frutta, Mister Day, Oro Centrale, Parmalat, Pizza Pronto forno, Plasmon, PomÏ Punto Weight Watchers, Santal, Tea Food, Tettamanti, Vecchio Porno.

    L’OREAL

    Appartiene per il 51% alla famiglia Bettencourt e per il 49% alla NestlÈ

    E’ presente con i marchi:

    ElsÈve, l’Oreal, Neutralia, Neutralia GarniÈr, Studio Line L’Oreal, Synergie, Ultra Dolce GarniÈr, Vividop.

    PHILIP MORRIS

    E’ presente con i marchi:

    Lila pause, Milka, Milka Tender, Caramba, Faemino, Hag, Splendid, Bittra Suchard, Cote d’Or, Terry’s, Toblerone, Simmenthal, SpuntÏ, Fini (tortellini, aceto, pasta), Invernizzi, Negroni, Dover, Gim, Jocca, Maman Louise, Milione, Mozary, Osella, Philadelphia, Primolo, Sottilette, Yoplait, Legeresse, Mayonnaise, Mato Mato, VallË,

    PROCTER & G

    Responsabile di una delle maggiori fonti di rifiuti del mondo: i pannolini. Una delle pi? grandi sperimentatrici sugli animali.

    E’ presente con i marchi:

    Infasil bagno Igienico, Zest, Clerasil, Oil of Olaz, AZ, Kukident, Douss Douss, Lines Lei, Noxzema, Camay, Infasil Topexan, Keramine H, Panten, Ace Gentile, Lines, Tampax, Asciugatutto, Mia, Poffy, Senz’acqua, Tempo, Linidor, Pampers, Polin, Lenar, Ariel, dara, Tide, Dash, Nelsen, Baleno, Mastro Lindo, Master Verde, WC, Spic & Span, Tuono, Viakal,

    http://www.disinformazione.it

  34. P2 (Loggia Propaganda Due)

    Che cos’Ë

    Lo statuto

    Elenco degli iscritti

    Le vicende in cui Ë implicata

    Che cos’Ë

    La data di fondazione della loggia massonica Propaganda Due si perde nel tempo, come spesso accade per simili consorterie. E’ noto, comunque, che era un antico sodalizio che accoglieva gli elementi pi? importanti e prestigiosi, fin da quando, nel secolo scorso, la massoneria, aveva avuto un ruolo centrale nelle vicende italiane. Dopo la seconda guerra mondiale era stata riorganizzata anche la loggia P2, con l’aiuto della massoneria USA, trasferendovi i massoni pi? in vista o che dovevano restare “coperti”. Nel Dicembre 1965 il Gran Maestro aggiunto Roberto Ascarelli presenta l’apprendista Licio Gelli al Gran Maestro Gamberini, il quale lo eleva immediatamente di grado nella gerarchia massonica e lo inserisce nella loggia P2. Nel 1969 Ascarelli e Gamberini affidano a Gelli un non meglio precisato incarico speciale nella loggia. Nel 1971 Gelli diviene segretario organizzativo e ha il totale controllo della loggia. Nel frattempo molti personaggi eccellenti, soprattutto militari e finanzieri si sono iscritti, tra questi il generale Allavena che porter‡ in dote le copie dei fascicoli delle schedature del SIFAR. Nel ’69 capi massonici diranno che grazie a Gelli 400 alti ufficiali dell’esercito sono stati iniziati alla massoneria al fine di predisporre un “governo di colonnelli”, sempre preferibile ad un governo comunista. Nel 1972 il nuovo segretario organizzativo cambia nome alla loggia in “Raggruppamento Gelli-P2” accentuandone le caratteristiche di segretezza evitando qualsiasi tipo di controllo. Nel 1973 la loggia segreta “Giustizia e Libert‡” si fonde con la P2. Alla Gran Loggia di Napoli del Dicembre 1974, qualcosa di simile a un conclave massonico alcuni tentarono di sciogliere la P2 e di abrogarne i regolamenti particolari, ma senza successo, Gelli aveva acquisito troppo potere nel frattempo. Lino Salvini, maestro del Grande Oriente d’Italia, quindi, nonostante non vedesse di buon occhio tanto potere concentrato in quella loggia, il 12 Maggio 1975 decretÚ ufficialmente la ricostituzione della loggia P2 elevando Gelli al grado di maestro venerabile. La loggia P2 valicher‡ presto i confini nazionali e conter‡ affiliati in diversi paesi dove non si limiter‡ a fare proselitismo, ma parteciper‡, nei modi che la caratterizzano alla vita politica, economica e finanziaria di tali paesi. In Argentina, per esempio favorir‡ il golpe militare, per poi perorare la causa del ritorno di Peron, cosÏ come risulter‡ implicata nello scoppio del conflitto delle isole Malvinas. La loggia P2 risulter‡ attiva in Uruguay, Brasile, Venezuela, negli Stati Uniti, in diversi paesi europei e non ultima in Romania, dove Gelli avr‡ importanti rapporti con il regime “socialista” di Ceausescu, nonostante l’anticomunismo viscerale di tutti gli aderenti alla P2. Evidentemente a Ceausescu non era rimasto niente di comunista e Gelli lo sapeva. Analizzare gli intrighi, la partecipazione a tentativi di colpo di stato o a colpi di stato riusciti, a stragi, attentati, omicidi, depistamenti, operazioni finanziarie sporche e’ praticamente impossibile. Basti pensare che dopo il ritrovamento di una parte dei documenti relativi alle attivit‡ della loggia ad Arezzo il 17 Marzo 1981 e di altri a Montevideo in Uruguay e’ stata costituita una commissione parlamentare di inchiesta presieduta da Tina Anselmi, i cui atti sono raccolti in 76 volumi di dimensioni consistenti e che la documentazione raccolta occupa diverse scaffalature anch’esse di dimensioni consistenti. Semplicemente ci limiteremo a dare un parziale elenco delle vicende in cui la P2 e’ implicata. Anche l’elenco degli iscritti che forniamo e’ parziale, purtroppo perÚ Ë l’unico conosciuto, si calcola comunque che gli iscritti alla loggia fossero 2500/3000 e non 963 come risulta dalle liste sequestrate ad Arezzo. Il 10 Dicembre 1981 il Parlamento ha ufficialmente sciolto la P2. Si tratta perÚ solo di un atto formale, in realt‡ Gelli, nonostante i molti anni di carcere a cui e’ stato condannato, e’ ancora a piede libero e ha a disposizione un’enorme patrimonio per continuare a tessere i suoi intrighi. Il “piano di rinascita democratica” sequestrato a Maria Grazia Gelli nel Luglio 1982, che rappresenta la “carta programmatica per l’Italia” della P2, e’ divenuto il programma di Silvio Berlusconi, in gran parte attuato. Ma ciÚ che pi? preoccupa e’ che non puÚ essere un semplice decreto a sciogliere un simile agglomerato di “veri criminali”. FinchÈ esisteranno enormi gruppi finanziari, potentati economici, multinazionali che dominano i popoli, continueranno ad esistere cosche mafiose e massoniche come la P2. Del resto, come anche attraverso questo lavoro abbiamo cercato di spiegare la P2 travalica i confini nazionali anche formalmente, Gelli nella Primavera del 1975 ha fondato a Montecarlo l’OMPAM che nessuno si sogna di sciogliere. L’unica cosa che ci rimane da fare e’ combattere simili accozzaglie di moderni fascisti con ogni mezzo necessario.

  35. Circolo Pinay

    Il Circolo Pinay Ë un’organizzazione “Atlanticista” di destra composta da agenti dei servizi segreti in attivit‡ e in pensione, ufficiali e politici che hanno cospirato per “causare” dei cambiamenti governativi.

    Fra le altre cose esso rivendica il merito di aver pilotato l’elezione di Margaret Thatcher in UK.

    Il decennio degli anni ’70 Ë stato un bel periodo caratterizzato da enormi sommovimenti politici, giochi sporchi ed incessanti dicerie in merito a colpi di stato di matrice militare destrorsa nelle principali democrazie occidentali. I fianchi pi? meridionali dell’asse europea della Nato – Portogallo, Spagna, Turchia e Grecia – trasformarono le dicerie in fatti agghiaccianti tramite gli smalti blu acciaio delle canne dei fucili. L’Italia, terra della pizza,del Papa e della Propaganda 2 (P2) arrivÚ ad elaborare la sua propria variante della stabilit‡ politica con i buoni ufficiali della CIA dello Zio Sam.

    Mentre la decade degli anni ’80 lentamente scivolava sull’orizzonte dell’est europeo ora meno che rosa, i beneficiari destrorsi del programma coordinato di destabilizzazione internazionale ringraziavano sentitamente. Fra questi c’erano la Signora di Ferro inglesa – Margaret Thatcher – Madonna dell’industria degli armamenti – e l’americano Ronald Regan – meno fragile e considerevolmente meno perspicace, stimato amico dei ragazzi della lobby internazionale delle armi.

    Questi due decenni hanno visto la proliferazione di gruppi segreti e semi-ufficiali di destra che hanno coordinato i servi e la propaganda ed intrapreso “nere” operazioni occulte in tutto il mondo. Uno dei pi? oscuri di tutti Ë il Circolo Pinay, dal nome del suo fondatore Antonie Pinay, premier francese nel 1951. Conosciuto pi? semplicemente come Le Cercle (Il Circolo) viene ritenuto un’organizzazione sorella ancora pi? clandestina del gi‡ assai segreto gruppo Bilderberg. Entrambi i gruppi condividono affiliazioni familiari che comprendono Henry Kissinger, Zbigniew Brzezinski e David Rockefeller. Il Circolo Pinay nel 1969 iniziÚ a reclutare segretamente uomini influenti in qualit‡ di membri. L’intenzione era quella di spostare il clima politico dell’Europa verso l’estrema destra tramite una campagna di propaganda segretamente finanziata e di istituire dei servizi di intelligence privati che avrebbero lavorato in veste non ufficiale con l’esistente apparato dei servizi occidentali. Lo scrittore Stephen Dorril ritiene che ci siano serpentine interconnessioni fra Le Cercle e la rete Gladio, struttura militare di guerriglia “anticomunista nascosta” fondata dai Quartieri Generali delle Potenze Alleate Europee (SHAPE) della Nato durante gli anni ’50 e che era formata in gran parte da ex nazisti. Le Cercle mantiene anche stretti rapporti con una moltitudine di organizzazioni di destra intrecciate fra loro fra cui WACL, la Heritage Foundation, Western Goals, ISC, Freedom Association, Interdoc, Bilderberg, l’italiana Propaganda 2, l’Opus Dei, i Moonies, e il Jonathan Institute: molti di questi sono finanziati interamente o parzialmente dalla CIA americana.

    Tratto da Nexus New Times ed. italiana n? 8

    http://www.disinformazione.it

  36. L’otto per mille al vaticano

    Il finanziamento alla Chiesa Cattolica, deciso con la revisione concordataria del 1984, con l’inghippo dell’otto per mille sottoscritto da Craxi per acquisire benemerenze presso il Vaticano, Ë, nella formulazione italiana, null’altro che una truffa in quanto la percentuale dei contribuenti che firmano l’otto per mille a favore della Chiesa cattolica Ë di circa il 45%, che poi in sede di liquidazione dell’importo calcolato diventa quasi il 90%.

    In altri paesi con forte presenza cattolica le cose sono regolate in modo pi? giusto e trasparente. In Germania ad esempio il credente versa volontariamente alla sua chiesa un 9 per cento dell’imposta sul reddito pagato, chi non vuole semplicemente non paga; in Spagna il contribuente puÚ dichiarare che lo 0,5 per cento del gettito fiscale possa essere destinato alla Chiesa o allo Stato, in assenza di scelta la cifra Ë destinata ad altri fini. In Italia invece la Chiesa Cattolica, mai sazia di privilegi, Ë riuscita a mettere a punto e far approvare un meccanismo perverso che le consente di incamerare quasi totalmente il cosiddetto otto per mille dell’IRPEF, qualunque sia la scelta o la non scelta degli italiani. La relativa legge che consente la truffa puÚ essere quindi considerata pi? rispondente a reciproci interessi politico-economici che a una precisa definizione della volont‡ dei cittadini.Il nuovo sistema di finanziamento dell’organizzazione ecclesiastica Ë oggi regolato dalla legge 222 del 20.05.1985, e recepisce gli accordi raggiunti il 15.11.1984 da Mons. Attilio Nicora e dal prof. Francesco Margiotta Broglio. Al secondo titolo del punto 3 del Protocollo Addizionale Beni ecclesiastici e sostentamento del clero”, viene superato il precedente sistema della congrua sia nella forma dell’erogazione sia nella gestione dei fondi. L’articolo 21 infatti prevede la creazione di un ” Istituto per il sostentamento del clero” alle dipendenze del vescovo di ogni diocesi, e di un ” Istituto Centrale” alle dipendenze della CEI, dove far confluire l’enorme tributo dell’otto per mille e i versamenti fino a due milioni detraibili dalla denuncia dei redditi.

    L’articolo 46, che prevede appunto questa forma di erogazione, chiamata “obolo” perchÈ elargisce un contributo personale, grava comunque sulle pubbliche finanze sotto forma di minori introiti di imposta. C’Ë da aggiungere che gli esperti finanziari pensavano che da queste libere offerte venisse la parte pi? rilevante del finanziamento della chiesa, ma cosÏ non Ë stato. Il loro gettito Ë stato di circa 45 miliardi l’anno, ed Ë attualmente in diminuzione. Questo smacco dimostra in maniera clamorosa che il nuovo finanziamento in nessun modo si puÚ chiamare “Autofinanziamento”.L’entit‡ dell’otto per mille dell’IRPEF Ë attualmente di circa mille miliardi ma, per effetto dell’inflazione, Ë ovvio che il suo aumento far‡ sempre lievitare la percentuale da attribuire alla Chiesa Cattolica. Questo versamento effettuato da TUTTI i cittadini puÚ essere suddiviso mediante una scelta espressa fra lo Stato, la Chiesa Cattolica e le altre piccole confessioni religiose che hanno accettato di partecipare alla spartizione (i Testimoni di Geova, i pi? pericolosi concorrenti del Vaticano, sono da dieci anni in attesa di essere inseriti, ma inutilmente).Ma il meccanismo perverso che favorisce la Chiesa Cattolica Ë la quota dell’otto per mille di quei cittadini che, intendendo sottrarsi a tale invito, non firmano nessuna preferenza e di quei cittadini che, riconoscendosi in un’etica laica, scelgono lo Stato Italiano e loro malgrado sono quasi totalmente aggiunti alla quota riservata alla Chiesa Cattolica, in virt? di uno stratagemma ideato per aggirare l’ostacolo dei non credenti e mantenere il pi? alto possibile l’introito per la Chiesa Cattolica.Lo stesso comma 3 si conclude cosÏ: …in caso di scelta non espressa da parte dei contribuenti la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse. Quale che sia, cioË, la percentuale delle scelte espresse, anche la quota su cui non Ë stata effettuata nessuna scelta viene distribuita alla Chiesa Cattolica o allo Stato, in percentuale alle scelte a loro favore. Solo fra loro, perchÈ le altre confessioni dignitosamente non hanno accettato di partecipare a questa ulteriore spartizione.

    Un esempio concreto: se su 100 cittadini 90 non si esprimono (per disinteresse o per tacita delega allo Stato), e solo 8 firmano per la Chiesa Cattolica, l’80 per cento della quota IRPEF stabilita andr‡ alla Chiesa Cattolica. Ecco come in Italia una evidente minoranza puÚ diventare la quasi totalit‡ degli italiani che finanzieranno, loro malgrado, un’associazione religiosa. Anche le somme accumulate per la scelta a favore dello Stato sono convogliate ad opere assistenziali, in Italia quasi interamente in mano alla Chiesa Cattolica. In tal modo non viene assolutamente rispettata la volont‡ di chi, non scegliendo o scegliendo lo Stato, ha inteso sottrarsi all’obbligo di partecipare a questa specie di referendum che, fra l’altro, viola il diritto di riservatezza. Non solo viene limitata la libert‡ di scegliere o non scegliere, ma Ë evidente l’intrusione nel segreto delle coscienze.

    Questa situazione si aggrava ulteriormente da quando la legge consente ai lavoratori dipendenti di affidare al datore di lavoro la redazione della proprio denuncia dei redditi, per possibili rischi di rappresaglie sul posto di lavoro.

    Un’altra cosa non corretta Ë il sistema di conteggio delle scelte effettive dei contribuenti la cui percentuale non viene attribuita contando la reale destinazione della scelta espressa, ma con un sorteggio a campione che molti ritengono addirittura illegale.Quanto all’entit‡ delle somme erogate alla CEI sulla base di tale forma di finanziamento, Ë previsto un complesso sistema di transizione che stabilisce anticipi e conguagli annuali e di triennio in triennio. Gli acconti versati dallo Stato alla CEI con il nuovo sistema dell’otto per mille sono di circa 700 miliardi l’anno, salvo poi conguagli e ulteriori anticipi che nel 1996 hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 1500 miliardi pi? 800 miliardi, sempre a conguaglio, che la magnanimit‡ dei vescovi ha accettato fossero rateizzati. Dopo l’erogazione di quest’enorme cifra, che dalle disastrate casse della Repubblica Italiana Ë passata a rimpinzare quelle del Vaticano, il Card.Ruini ha avuto modo di dichiararsi soddisfatto e durante una recente assemblea della CEI ha indicato anche come saranno ripartiti i 1500 miliardi appena ricevuti:

    565 miliardi per mantenere e assicurare gli stipendi ai 40.000 preti italiani;

    10 miliardi per un fondo domestiche, vista la quasi scomparsa delle perpetue;

    390 miliardi alle diocesi per l’edilizia, per i monasteri di clausura, per le facolt‡ di teologia e altri enti del

    genere;

    190 miliardi al restauro dei beni culturali ecclesiastici e a iniziative nel campo delle catechesi;

    10 miliardi a un fondo per la cultura;

    30 miliardi per case canoniche delle parrocchie del sud;

    280 miliardi alle spese di carit‡, ma di questi 140 saranno dirottati per opere (?) nel terzo mondo.

    Un esempio di opere nel terzo mondo sono anche i 40.000 dollari donati dal Vaticano alla Croazia durante la

    guerra con la Bosnia.

    Come Ë a tutti evidente solo una minima parte dell’otto per mille va in opere di carit‡, che oltretutto non sono verificabili da nessuno, come conferma l’art.44 del titolo 2 sempre del Protocollo Addizionale: si stabilisce che la CEI trasmetta annualmente all’Autorit‡ Statale un rendiconto relativo all’effettiva utilizzazione delle somme ricevute a vario titolo direttamente dai cittadini o dallo Stato”. Su tali rendiconti, perÚ, non sono previsti nÈ controlli nÈ verifiche.

    Prima lo Stato stipendiava direttamente i preti, ora, con la nuova intesa, il finanziamento va direttamente ai vescovi, aumentando notevolmente l’autorit‡ nei loro confronti. Di diversa natura sono i contributi che vanno a sostenere opere e associazioni cattoliche nel contesto del finanziamento di attivit‡ sociali, assistenziali, scolastiche, editoriali di vario genere: sono finanziamenti in gran

    parte assicurati dalle Regioni, dai Comuni e ancora dallo Stato.

    La verit‡ Ë che tra una cosa e l’altra lo Stato Italiano sta concentrando un’enorme quantit‡ di denaro nelle casse di uno stato straniero non democratico e non controllabile. C’Ë da osservare infine che nella pubblicit‡ svolta attraverso radio, televisioni pubbliche e private, giornali, opuscoli e perfino le comunicazioni bancarie ai clienti e con l’aiuto massiccio delle aziende a partecipazione statale come la SIP prima, la Telecom adesso, la CEI afferma di non ricevere pi? contributi diretti dallo Stato, in seguito ad una scelta di libert‡ e di povert‡ evangelica. Niente di pi? falso.La legge parla esplicitamente di somme ricevute “direttamente” dallo Stato, come del resto i fatti confermano. Il regime di privilegio si evidenzia anche perchÈ a fare propaganda Ë sostanzialmente solo la gerarchia cattolica, lo Stato non entra praticamente in competizione e le altre confessioni non hanno la forza per garantirsi una vera campagna di spot.

    La Chiesa con i suoi enormi patrimoni ha da tempo capito che la forza del cristianesimo sta nel potere che si mantiene con il possesso e il continuo accumulo di ricchezze, catturando e azzannando i beni della terra. Attilio Nicora detto “Monsignor otto per mille” e ora vescovo di Verona Ë un esempio attuale della febbrile penetrazione della Chiesa nel mondo della finanza.

    A lui, per aver ideato la truffa dell’otto per mille, il Vaticano sta riservando una luminosa carriera (prossimo arcivescovo di Milano?); intanto a Verona, attraverso l’opera sua, Ë sorto un grosso Pool di Banche cattoliche, una sorta di IOR, che per importanza Ë il terzo polo in Italia. Il Pool unisce infatti la Cariverona, l’Unicredito a cui fanno capo la Cassamarca di Treviso, la Cassa di Risparmio di Trieste, la Cassa di Risparmio di Gorizia, quella di Udine e Pordenone, la Banca di Trento e Bolzano (gi‡ della

    Curia Trentina). E’ in patto con l’Ambro-Veneto e con la Cassa di Risparmio di Torino e Genova, ed ha comprato quote della Popolare di Verona (la Popolare con quei soldi ha pagato il Banco dei Santi che ora fa parte della Popolare, il cui presidente Zanotto, come i suoi dirigenti, Ë sempre dell’Opus Dei). Alla Chiesa adesso non interessano pi? i partiti di riferimento: il gregge Ë ormai politicamente disperso. Alla Santa Chiesa interessano ora pi? che altro le BANCHE. Il grande polo bancario padano dovrebbe essere di 43 mila miliardi di raccolta, 26 mila miliardi di impieghi, 7 mila miliardi di patrimonio con 800 sportelli. Tutto sotto l’egida della Chiesa Cattolica e la protezione dello Spirito Santo. E’ sotto gli occhi di tutti l’immagine di un cristianesimo aziendale, di possesso e di rapina, visto che i loro immensi patrimoni immobiliari e le loro ricchezze in genere non pagano una lira di tasse. La degenerazione capitalista tanto denunciata da Wojtyla Ë solo ipocrisia.

    Mario Patuzzo

    -U.A.A.R-Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti – clicca qui per visitare il sito.

    … tutto chiaro ora? Gli Eclesiastici cattolici sono peggio dei tale bani….sono tale quali..

    Ha Ha Ha

  37. Censura, inquisisce, tortura, sevizia e stupra fra le altre cose.

    E non stÛ parlando dei TALEBANI: È la sANTA chiesa apostolica cattolica di Roma: santa nel nome, ormai atea di fattoI.O.R. (Istituto per le Opere Religiose) Lo IOR Ë la banca centrale del Vaticano ed Ë allo stesso tempo riconosciuto come un istituto di credito ordinario. E’ stato creato nel 1941 da PIO XII con la funzione di amministrare i capitali degli ordini religiosi, degli istituti religiosi maschili e femminili, delle diocesi, delle parrocchie e degli organismi vaticani di tutto il mondo. E’ una banca molto particolare, infatti non ha sportelli, in compenso ha molti clienti. Lo IOR Ë stato e continua ad essere molto ambito per chi possiede capitali che vuol far passare “inosservati”. I suoi bilanci sono noti solo al Papa e a tre cardinali. Lo IOR Ë il centro di una organizzazione mondiale di banche controllate dal Vaticano. Molto semplice Ë, attraverso lo IOR, qualsiasi trasferimento di denaro senza limiti ne’ di quantit‡ nÈ di distanza, con la garanzia della assoluta riservatezza. Per molto tempo a capo dell’Istituto e’ stato Paul Marcnkus, cardinale coinvolto in numerosi scandali.

  38. I signori del mondo

    Di Giorgio Bongiovanni

    Durante alcuni dei miei viaggi a Londra ho potuto conoscere un personaggio che ha lavorato per anni nel settore del Marketing. Tutto ciÚ che leggerete di seguito Ë frutto di indagini che lui ha condotto personalmente; coinvolgendo, in varie parti del mondo, figure di spicco legate alle grandi famiglie economiche. Ho deciso di pubblicare integralmente la ricerca cosÏ come lui líha scritta, ma penso sia giusto per etica professionale che tutto debba essere formulato sotto forma di ipotesi. A mio parere la maggior parte delle informazioni sono vere, faccio questa dichiarazione in relazione anche agli eventi che si stanno manifestando nel mondo.

    Chi controlla il mondo oggi

    La conferma alla mia ricerca Ë partita da un trafiletto, pubblicato il 7 giugno 1999 dal Corriere della Sera, dove si parlava di un gruppo di persone fino allora a me sconosciute i ìBilderbergersî. CosÏ sono chiamati i membri del Gruppo Bilderberg. Líarticolo si riferiva alla loro riunione ufficiale annuale del 1999, che si era appena conclusa in Portogallo in un Resort di un paese chiamato Sintra. In questa riunione si era discusso, tra i vari temi, anche sul dopo guerra in Kosovo. Il Gruppo Bilderberg, diceva líarticolo, Ë nato nel 1954 e riunisce i personaggi pi? illustri dei vari campi a livello internazionale. Tra i personaggi presenti alla riunione venivano citati: U. Agnelli, H. Kissinger, Mario Monti ed altri ancora. Leggendo queste informazioni sono rimasto insospettito dal fatto che una riunione di questa importanza (per argomento e personaggi) non avesse ricevuto maggior pubblicit‡ dagli organi di informazione. Incuriosito, ho sentito la necessit‡ di conoscere, e capire pi? a fondo la natura di questa organizzazione. Sono cosÏ venuto a conoscenza di quelle che possono essere definite le forze negative che oggi detengono il potere materiale nel mondo, dei loro pensieri e dei loro programmi. Se pensiamo alla situazione del nostro pianeta possiamo fare finta di niente ed essere felici e sereni oppure possiamo interrogarci su che mondo stiamo preparando per le prossime generazioni e soprattutto sul perchÈ siamo in questa situazione: guerre civili e religiose in ogni continente, violenza e corruzione ovunque anche negli stati che si definiscono pi? evoluti, uso di droghe in aumento (persino legalizzate), la condizione di povert‡ in continua espansione in tutto il mondo, un senso di ingiustizia diffuso, scandali che coinvolgono tutti i personaggi che occupano posizioni di potere etc ÖÖ.. Purtroppo, il trend, della nostra societ‡ Ë drammaticamente negativo e ai nostri giorni il degrado Ë il vero protagonista.

    La domanda che vale la pena porsi Ë: ma cíË qualcuno che alimenta queste cose, esiste un comune denominatore dietro tutto questo, qualcuno che ne trae beneficio? Solo la verit‡ ci puÚ rendere veramente liberi, liberi di capire e quindi di rispondere. Allora la domanda che ci dobbiamo porre Ë conosciamo la verit‡? Conosciamo veramente cosa si nasconde dietro il maturare di tutti questi fenomeni? Certo i mass media, i politici, i sociologi ci ìmartellanoî con le loro interpretazioni, ma ci possiamo fidare?

    Come provocazione guardate la Tavola 1, questa Ë secondo David Icke (dal libro ìAnd the truth shall set you freeî) la ìCatena dei Comandiî del nostro pianeta ai nostri giorni. Lo so Ë un poí diversa da quella che siamo soliti pensare e soprattutto ci sono tanti nomi, l‡ in cima, con i quali non siamo familiari e di cui nessuno parla. CíË anche il Gruppo Bilderberg ma non Ë il vertice della gerarchia, quindi prima di parlare di loro vediamo di scoprire chi sono quelli che sembrano comandarli.

    Gli Illuminati e la Nobilt‡ Nera

    Come dice la parola stessa gli Illuminati sono i portatori di luce, quelli che sanno, ma la loro luce Ë, apparentemente, Lucifero o Satana. Appartengono a tredici delle pi? ricche famiglie del mondo e sono i personaggi che veramente comandano il mondo da dietro le quinte. Vengono anche definiti la Nobilt‡ Nera, i Decision Makers, chi fa le regole da seguire per Presidenti e Governi. La loro caratteristica Ë quella di essere nascosti agli occhi del pubblico. Il loro albero genealogico va indietro migliaia di anni e sono molto attenti a mantenere il loro legame di sangue di generazione in generazione senza interromperla.

    Il loro potere risiede nellíocculto e nellíeconomia, uno dei loro motti Ë: ìil denaro crea potereî. Possiedono tutte le Banche Internazionali, il settore petrolifero e tutti i pi? potenti settori industriali e commerciali; ma soprattutto sono infiltrati nella politica e comandano la maggior parte dei governi e degli organi Sovranazionali primi fra tutti líONU ed il Fondo Monetario Internazionale. Un esempio del loro modo di operare Ë líelezione del Presidente degli Stati Uniti, chi tra i candidati ha pi? Sponsor sotto forma di soldi, vince le elezioni perchÈ con questi soldi ha il potere di ìdistruggereî líaltro candidato. E chi Ë che sponsorizza il candidato vincente? Ovviamente gli Illuminati attraverso le loro molte organizzazioni di facciata, fanno in modo di finanziare entrambi i candidati, per mantenere il ìgiocoî vivo anche se loro hanno gi‡ deciso chi sar‡ il vincitore e a questo assicurano pi? soldi. I loro piani sono sempre lungimiranti, sembra che Bill Clinton sia stato preparato alla missione di Presidente dallíentourage degli Illuminati fin da quando era giovane. Qual Ë líobiettivo degli Illuminati? Creare un Unico Governo Mondiale ed un Nuovo Ordine Mondiale, con a capo loro stessi per sottomettere il mondo a una nuova schiavit?, non fisica, ma ìspiritualeî ed affermare il loro credo: líideologia Luciferica. Questo obiettivo non puÚ essere conseguito nel periodo di una vita, le sue origini sono antiche e risalgono gi‡ al 1700 quando il complotto venne formalizzato, con líelaborazione di veri e propri documenti programmatici. Nella prima met‡ del 1700 líincontro tra il Gruppo dei Savi di Sion e Mayer Amschel Rothschild, líabile fondatore della famosa dinastia che ancora oggi controlla il Sistema Bancario Internazionale, porta alla redazione di un manifesto: ìI Protocolli dei Savi di Sionî. In 24 paragrafi, viene descritto come soggiogare e dominare il mondo con líaiuto di un sistema economico. Sempre Mayer Amschel Rothschild aiuta e finanzia líebreo Adam Weishaupt, un ex prete gesuita, che a Francoforte crea un Gruppo Segreto dal nome ìGli Illuminati di Bavieraî. Weishaupt prendendo spunto dai ì Protocolli dei Savi di Sionî elabora allíincirca verso il 1770 ìIl Nuovo Testamento di Satanaî un piano che dovr‡ portare, non pi? gli Ebrei ma un gruppo ristretto di persone (gli Illuminati o Banchieri Internazionali) ad avere il controllo ultimo del mondo intero. La strategia di Weishaupt era basata su principi molto fini e spietati. Bisognava arrivare alla soppressione dei Governi Nazionali e alla concentrazione del potere in Governi ed Organi Sovranazionali ovviamente gestiti dagli Illuminati. Ecco alcuni esempi operativi sulle cose da fare:

    Creare la divisione delle masse in campi opposti attraverso la politica, líeconomia, gli aspetti sociali, la religione, líetnia etc Ö Se necessario armarli e provocare incidenti in modo che si combattano e si indeboliscano.

    Corrompere (con denaro e sesso) e quindi rendere ricattabili i politici o chi ha una posizione di potere allíinterno di uno stato.

    Scegliere il futuro capo di stato tra quelli che sono servili e sottomessi incondizionatamente.

    Avere il controllo delle scuole (licei ed Universit‡) per fare in modo che i giovani talenti di buona famiglia siano indirizzati ad una cultura internazionale e diventino inconsciamente agenti del complotto.

    Assicurare che le decisioni pi? importanti in uno stato siano coerenti nel lungo termine allíobiettivo di un Nuovo Ordine Mondiale.

    Controllare la stampa, per poter manipolare le masse attraverso líinformazione.

    Abituare le masse a vivere sulle apparenze e a soddisfare solo il loro piacere, perchÈ in una societ‡ depravata gli uomini perdono la fede in Dio.Secondo Weishaupt, mettendo in pratica le sue raccomandazioni si doveva arrivare a creare un tale stato di degrado, di confusione e quindi di spossatezza, che le masse avrebbero dovuto reagire cercando un protettore o un benefattore al quale sottomettersi liberamente. Da qui il bisogno di costituire degli Organi Sovranazionali pronti a sfruttare questo stato di cose, fingendosi i salvatori della patria, per istituire un Unico Governo Mondiale . Nel 1871 il piano di Weishaupt viene ulteriormente completato da un suo seguace Americano Albert Pike che elabora un documento per líistituzione di un Nuovo Ordine Mondiale attraverso tre Guerre Mondiali. Il suo pensiero era che questo programma di guerre avrebbe generato nelle masse un tale bisogno di pace, che sarebbe diventato naturale arrivare alla costituzione di un Unico Governo Mondiale. Non a caso dopo la Seconda Guerra Mondiale venne fatto il primo passo in questa direzione con la formazione dellíONU, che possiamo definire la polizia del mondo degli Illuminati. Tornando al pensiero di Pike, la Prima Guerra Mondiale doveva portare gli Illuminati, che gi‡ avevano il controllo di alcuni Stati Europei e stavano conquistando attraverso le loro trame gli Stati Uniti di America, ad avere anche la guida della Russia. Questíultima avrebbe poi dovuto interpretare un ruolo che doveva portare alla divisione del mondo in due blocchi. La Seconda Guerra Mondiale sarebbe dovuta partire dalla Germania, manipolando le diverse opinioni tra i nazionalisti tedeschi e i sionisti politicamente impegnati. Inoltre avrebbe portato la Russia ad estendere la sua zona di influenza e reso possibile la costituzione dello Stato di Israele in Palestina. La Terza Guerra Mondiale sar‡ basata sulle divergenze di opinioni che gli Illuminati avranno creato tra i Sionisti e gli Arabi, programmando líestensione del conflitto a livello mondiale.Col passare degli anni il Quartiere Generale di questo complotto passa dalla Germania (Francoforte), alla Svizzera, poi allíInghilterra (Londra) ed infine agli Stati Uniti díAmerica (New York). Eí quindi dal 1700 che le famiglie degli Illuminati, generazione dopo generazione, influenzano la storia per raggiungere i propri traguardi. Ecco un elenco dei fatti principali che negli ultimi 3 secoli sono stati architettati, fomentati o finanziati dagli Illuminati: la Rivoluzione Francese, le Guerre Napoleoniche, la nascita dellíideologia Comunista, la I Guerra Mondiale, la Rivoluzione Bolscevica, la nascita dellíideologia Nazista, la II Guerra Mondiale, la fondazione dellíONU, la nascita dello Stato di Israele, la Guerra del Golfo, la nascita dellíEuropa UnitaÖ

    Nella Tavola 3 e Tavola4 Ë rappresentata la rete di potere che gli Illuminati si sono costruiti in quasi 300 anni. Ovviamente non potevano pensare di conseguire i loro obiettivi da soli, avevano ed hanno bisogno di una ìstruttura operativaî, composta da organizzazioni o persone che esercitando del potere operino pi? o meno consapevolmente nella stessa direzione. Come potete constatare gli Illuminati controllano o hanno i loro uomini ovunque, possiamo tranquillamente dire che sono i signori del mondo. La loro strategia ha fatto leva su 2 capisaldi: a) la forza del denaro, hanno costituito e controllano il Sistema Bancario Internazionale; b) la disponibilit‡ di persone fidate, ottenuta attraverso il controllo delle Societ‡ o Associazioni Segrete (logge massoniche). Queste ultime con i loro diversi gradi di iniziazione hanno garantito e garantiscono tuttíora quellíalone di discretezza necessario al piano degli Illuminati. Gli Illuminati, e chi con loro controlla queste Societ‡, sono Satanisti e praticano la magia nera. Il loro Dio Ë Lucifero e attraverso pratiche e riti occulti manipolano e influenzano le masse. E pensare che la cultura dominante ci dice che la magia non esiste anzi, considera ridicolo chi ci crede. Eí anche da questa scienza di tipo occulto, che gli Illuminati hanno sviluppato la teoria sul controllo mentale delle masse. Per chiarire ecco un esempio: a quanto sembra anche Hollywood, le maggiori Case Cinematografiche e Discografiche internazionali, fanno parte della rete degli Illuminati. Molte volte i loro prodotti sono usati come strumenti di indottrinamento e agiscono in modo ìinvisibileî sulla psiche. Penso che nessuno possa negare che oggi esistono certi tipi di musica, privi di qualsiasi qualit‡, il cui unico effetto voluto Ë quello di provocare nei giovani apatia, robotismo, violenza ed essere uno stimolo allíuso di droghe.Dicevamo prima, che gli uomini che controllano gli Illuminati fanno parte di tredici delle famiglie pi? ricche del mondo. I loro nomi sono rimasti segreti negli anni e la leadership famigliare Ë stata passata da uomo a uomo generazione dopo generazione. Comunque nessun segreto puÚ essere tenuto per sempre e anche in questo caso recentemente sono stati resi noti i loro nomi, grazie a qualcuno che, abbandonando líordine, ha deciso di cambiare vita e rivelare le informazioni pi? importanti. Ecco quindi le tredici famiglie che sembrano avere il compito di gestire il pianeta da dietro le quinte per condurlo al Nuovo Ordine Mondiale:

    ASTOR

    BUNDY

    COLLINS

    DUPONT

    FREEMAN

    KENNEDY

    LI

    ONASSIS

    ROCKFELLER

    ROTHSCHILD

    RUSSELL

    VAN DUYN

    MEROVINGI

    (famiglie Reali Europee)

    Sono dunque loro il vero governo del mondo o meglio il governo segreto?

    Il Gruppo Bilderberg

    Il Gruppo Bilderberg, rappresenta uno dei pi? potenti Gruppi di facciata degli Illuminati. Nasce informalmente nel 1952, ma prende questo nome solo nel 1954 quando il 29 maggio viene indetto il primo incontro presso líHotel Bilderberg di Oosterbeek in Olanda. Da allora le riunioni sono state ripetute 1 o 2 volte allíanno. Allíinizio solo in Paesi Europei, ma dagli inizi degli anni ë60 anche in Nord America. Tra i promotori del Gruppo bisogna menzionare almeno due personaggi: Sua Maest‡ il Principe Bernardo de Lippe di Olanda (ex Ufficiale delle SS), che ne Ë rimasto il presidente fino a quando nel 1976 ha dovuto dare le dimissioni per lo scandalo ìLockheedî e Joseph Retinger un ìfaccendiereî Polacco che si era costruito una fitta rete di relazioni tra personaggi della Politica e dellíEsercito a livello Mondiale. Retinger viene descritto come líistigatore del gruppo, la sua visione era costruire uní Europa unita per arrivare ad un Mondo unito in pace, dove potenti Organizzazioni Sovranazionali avrebbero garantito con líapplicazione delle loro ideologie, pi? stabilit‡ dei singoli governi nazionali.Fin dalla prima riunione furono invitati banchieri, politici, universitari, funzionari internazionali degli Stati Uniti e dei paesi dellíEuropa Occidentale per un totale allíincirca di un centinaio di personaggi, tra questi, sembra anche Alcide De Gasperi.Ai tempi della costituzione líobiettivo dichiarato ufficialmente, era quello di creare líunit‡ Occidentale per contrastare líespansione Sovietica.In realt‡ malgrado le apparenti buone intenzioni, il vero obiettivo era quello di formare uníaltra organizzazione di facciata che potesse attivamente contribuire ai disegni degli Illuminati: la costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale e di un Governo Mondiale entro il 2012.

    La Strategia

    William Cooper un anziano Sotto Ufficiale dei Servizi Segreti della Marina Statunitense, include nel suo libro ìBehold a pale horseî (Light Technology 1991) del materiale top secret nel quale Ë illustrato il pensiero e la strategia adottati dal comitato politico del Gruppo Bilderberg. Questo documento programmatico ha un titolo quanto mai significativo ìArmi Silenziose per delle guerre tranquilleî. Il documento riporta la data del maggio 1979, ma fu ritrovato solo nel 1986. Cooper spiega ì Ho letto dei documenti top secret che spiegano che ìArmi Silenziose per delle guerre silenzioseî Ë una dottrina adottata dal comitato politico del Gruppo Bilderberg durante il suo primo meeting nel 1954. Una copia trovata nel 1969 era in possesso dei Servizi di Informazione della Marina Statunitenseî.Líassunto principale del documento Ë che chiunque voglia assumere una posizione di potere allíinterno di una comunit‡ Ë come se ìsimbolicamenteî dichiarasse guerra alle persone che la compongono. La guerra che perÚ deve essere intrapresa non Ë su un piano fisico/materiale e le armi utilizzate sono silenziose munizioni invisibili.Il documento spiega la filosofia, le origini operative (che sembrano essere legate ai famosi documenti scritti tra il 1700 ed il 1800 e finanziati da Mayer Amschel Rothschild), i principi raffinati, le linee guida e gli strumenti di questa dottrina dalle ìarmi silenzioseî. Un vero manuale per líuso, per professare una scienza che attraverso il controllo dellíeconomia vuole soggiogare il mondo intero. Vista líimportanza e la complessit‡ del documento sarebbe necessario dedicargli un approfondimento specifico. In questa sede Ë sufficiente accennare alle principali aree in cui si articola questo programma:

    PerchÈ serve un sistema economico per controllare le masse.Come controllare líeconomia mondiale attraverso líistituzione di un modello economico che sia manipolabile e prevedibile.

    Come addormentare le masse che subiscono líattacco.

    Grazie alla segretezza con cui si muovono, ma soprattutto grazie al potere che esercitano sugli organi di informazione i Bilderbergers sono riusciti a controllare la pubblicit‡ sulle loro riunioni e sui temi discussi. Negli anni perÚ qualche notizia Ë riuscita a trapelare sui principali temi trattati durante le loro delibere segrete:i problemi finanziari internazionali;

    la libert‡ di emigrazione e immigrazione;

    la libera circolazione dei prodotti senza dogane;

    líunione economica internazionale;

    la costituzione di una forza internazionale con la soppressione degli eserciti nazionali;

    la creazione di un parlamento internazionale;

    la limitazione della sovranit‡ degli stati delegati allíONU o a tutti gli altri governi sovranazionali.Temi che fanno capire il potere che questo Gruppo Ë in grado di esercitare. Sembra che tutte le decisioni pi? importanti a livello politico, sociale, economico/finanziario per il mondo occidentale vengano in qualche modo ratificate dai Bilderbergers. Díaltronde scorrendo i loro biglietti da visita una cosa Ë certa: hanno le ìleveî per fare qualsiasi cosa.

    Accennavamo prima alla segretezza, questo Ë sicuramente un aspetto centrale per la strategia del Gruppo. Le riunioni sono tenute in forma non pubblica e solo i giornalisti ufficialmente invitati possono essere ammessi. Al termine delle conferenze annuali (normalmente durano un paio di giorni) viene redatto un semplice comunicato stampa di un paio di pagine; ovviamente non viene tenuta nessuna conferenza stampa. I vari partecipanti interrogati al riguardo di queste riunioni sono sempre molto evasivi e se possono non rispondono. Gli organi di informazione di massa non danno nessuna notizia su queste conferenze o se lo fanno, lo fanno con un peso assolutamente insignificante non adeguato allíevento. Chi osserva e conosce i Bilderbergers da parecchi anni afferma che anche la preparazione delle riunioni segue un rituale ìcuriosoî mirato a tutelare questo ambito di segretezza. LíHotel selezionato viene occupato con qualche giorno di anticipo. Parte del normale personale viene sostituito con personale di fiducia.La domanda da porsi Ë perchÈ tutto questo? PerchÈ personaggi pubblici che discutono temi di interesse pubblico non vogliono rendere note le loro decisioni? Questa Ë forse la prova pi? grossa sulla natura e sulle vere finalit‡ di questa organizzazione.

    LíOrganizzazione

    Il Gruppo dei Bilderberg recluta Politici, Ministri, Finanzieri, Presidenti di multinazionali, magnati dellíinformazione, Reali, Professori Universitari, uomini di vari campi che con le loro decisioni possono influenzare il mondo. Tutti i membri aderiscono alle idee precedenti, ma non tutti sono al corrente della profonda verit‡ ideologica di alcuni dei membri principali, i quali sono i veri istigatori e fanno parte anche di altre organizzazioni degli Illuminati dal nome: Trilaterale (riunisce industriali e businessman dei tre blocchi continentali USA, Europa, Giappone/Asia) e Commission of Foreign Relationship (3D CFR che ormai dal 1921 riunisce tutti i personaggi che gestiscono gli USA ). Questi membri particolari sono i pi? potenti e fanno parte di quello che viene definito il ìcerchio interioreî. Il ìcerchio esterioreî Ë invece líinsieme degli uomini della finanza, della politica ed altro, che sono sedotti dalle idee di instaurare un governo mondiale che regoler‡ tutto a livello politico ed economico. Il ìcerchio esterioreî Ë composto da quelli che vengono definiti ìle marionetteî che sono utilizzati dal ìcerchio interioreî perchÈ i loro membri sanno che non possono cambiare il mondo da soli ed hanno bisogno di collaboratori motivati. Quindi il ìcerchio interioreî ed il ìcerchio esterioreî agiscono di concerto ma non con le stesse motivazioni. ìLe marionetteî dei vari ìcerchi esterioriî sono spinte dal desiderio di arricchirsi, di avere potere o/e sono convinti che un governo unico mondiale sia la soluzione di tutti i problemi e che apporter‡ pi? pace e coesione di una moltitudine di piccoli paesi. Dal canto loro le persone del ìcerchio interioreî sono gi‡ ricche e potenti, la loro consapevolezza Ë ad un gradino superiore, le loro motivazioni sono solo ideologiche, per intenderci dovrebbero essere quelle espresse nel piano degli Illuminati.

    Il primo cerchio esteriore Ë composto da chi solo partecipa alle conferenze annuali senza essere affiliato al Gruppo. Possono essere personaggi di cui si vuole valutare il reclutamento oppure invitati per discutere specifici argomenti. Gli affiliati del gruppo possono anche non essere presenti alle conferenze annuali, i contatti vengono tenuti attraverso altri canali. Il primo Cerchio interiore Ë composto solo da Bilderbergers, membri del Gruppo e rappresenta il Comitato di Direzione (Steering Committee). Vi risiedono europei ed americani (tutti parte del CFR). Alcuni di questi membri fanno parte di un secondo cerchio interiore ancora pi? chiuso e formano il Comitato Consultativo (Advisory Committee) del Gruppo. LîAdvisory Committeeî dovrebbe essere composto da 9 persone tra i quali spiccano i nomi di Giovanni Agnelli e David Rockfeller. Nello Steering Committee, composto da circa una trentina di persone, sono citati come rappresentati nazionali per líItalia: Mario Monti (attualmente ex Commissario della Comunit‡ Europea) e Renato Ruggiero (ex Direttore Generale del WTO World Trade Organization, attualmente Presidente dellíENI).

    Gli Italiani del gruppo(rischiamo davvero il TERRORISMO IN ITALIA per colpa di questa gente collaborazionista???)LíItalia sembra giocare il suo ruolo nellíorganizzazione, se non altro perchÈ Giovanni Agnelli Ë uno dei membri dellíAdvisory Committee e perchÈ come Francia, Germania ed Inghilterra ha 2 nomi nello Steering Committee. In Italia sono state tenute 3 delle conferenze fatte nel periodo 1954-1999: nel 1957 a Fiuggi, nel 1965 e nel 1987 a Villa díEste.

    Ecco i nomi degli Italiani che sembrano aver partecipato alle ultime riunioni annuali:

    > 1995 Giovanni ed Umberto Agnelli, Mario Draghi, Renato Ruggiero

    > 1996 Giovanni Agnelli, Franco BernabË, Mario Monti, Renato Ruggiero, Walter Veltroni

    > 1997 Giovanni ed Umberto Agnelli, Carlo Rossella, Stefano Silvestri

    > 1998 Giovanni Agnelli, Franco BernabË, Emma Bonino, Luigi Cavalchini, Rainer Masera, Tommaso Padoa-Schioppa, Domenico Siniscalco

    > 1999 Umberto Agnelli, Franco BernabË, Paolo Fresco, Francesco Giavazzi, Mario Monti, Tommaso Padoa-Schioppa, Alessandro Profumo.

    La presenza della Bonino alla riunione del 1998, serve a spiegare il perchÈ dei suoi exploit del 1999, oppure Ë solo una coincidenza? Ha forse trovato qualche gruppo di potere pronto a finanziarla? In cambio di che cosa? Non lo sapremo mai, perÚ il dubbio rimane.

    Líultimo incontro

    Líultimo incontro del Gruppo si Ë tenuto in Portogallo dal 3 al 6 giugno. Un settimanale Portoghese dal nome ìThe Newsî (tutti gli articoli scritti al riguardo sono ancora disponibili sul sito

    (HYPERLINK http://www.the-news.net) Ë stato il primo ad annunciare la notizia della riunione annuale con líedizione del primo maggio e da allora ha seguito líescalation della preparazione dellíincontro fino ad arrivare a pubblicare la lista dei partecipanti. Sembra che il Governo portoghese abbia ricevuto migliaia di dollari dai Bilderbergers per organizzare un servizio militare compreso di elicotteri che si occupasse di garantire la loro privacy e sicurezza. Nella tavola 2 trovate i nomi di chi ha partecipato allíincontro. Le informazioni che sono trapelate, hanno permesso la stesura di una possibile agenda dei temi trattati:

    1) Governo Globale: stato di avanzamento della formazione di un blocco Asiatico sotto la leadership del Giappone. Libero mercato, moneta unica e unione politica sono gli obiettivi da raggiungere nella regione. Il modello Europeo Ë anche il punto di riferimento per la costituzione dellíUnione Americana tra USA e Canada.

    2) Guerra in Kosovo: formazione di un Grande Stato díAlbania a seguito della dichiarazione díindipendenza del Kosovo. Ridisegno dei confini della regione con il continuo smembramento della Yugoslavia attraverso il ritorno allíUngheria della provincia del nord composta da 350.000 persone di etnia ungherese. Proseguimento dello stato di instabilit‡ e di conflitto della regione. Pianificazione della ricostruzione delle infrastrutture della regione a spesa dei contribuenti occidentali.

    3) Esercito dellíEuropa Unita: attuare al pi? presto la sostituzione delle Forze Armate della NATO con líistituzione di Forze Militari dellíEuropa Unita. Líimmagine negativa che la NATO si Ë costruita durante il conflitto mette a rischio le sue operazioni. Líidea Ë che nella fase di avviamento líEsercito Statunitense sia da supporto a quello Europeo.

    4) Anno 00: i Bilderbergers sono preoccupati dallíimpatto del Millenium Bug, secondo le loro previsioni sar‡ molto peggiore di quanto ci si possa aspettare. Un possibile progetto da intraprendere potrebbe essere quello di nominare un personaggio di fama internazionale per aiutare líopera di sensibilizzazione necessaria.

    5) Medio Oriente: preparazione di un accordo di pace nella regione, con la dichiarazione dello Stato di Palestina. Apparentemente le condizioni di pace non saranno cosÏ gradite da Israele e quindi potrebbero rappresentare il pretesto per futuri conflitti e tensione nella regione.

    6) Tassazione Globale a supporto dellíONU: líobiettivo Ë finanziare il centro operativo del Governo Mondiale, con líintroduzione di una tassa sul commercio via Internet. Questa tassa sar‡ sostituita in futuro da una tassa diretta individuale che sar‡ raccolta in nome dellíONU, direttamente da ogni singolo stato.

    I fatti degli ultimi tre mesi, sembrano dimostrare che la maggior parte dei punti di questa agenda sono in fase di attuazione.

    Conclusioni

    Le informazioni presentate sono il risultato di una vasta ricerca. Anche se ciÚ puÚ sembrare molto strano o lontano dalle nostre certezze, il tutto Ë partito da una realt‡ concreta dei nostri giorni, di cui Ë apparso un articolo sul Corriere della Sera: i Bilderbergers. Per riuscire a ìdigerireî e a sintetizzare tutto quello che ho scoperto, ho dovuto mantenere il mio spirito aperto e soprattutto, in molte occasioni, sono dovuto andare oltre il mio normale modo di pensare. Il mio obiettivo non vuole essere quello di affermare una verit‡ ma quello di offrire uno spunto per la riflessione e per una propria ricerca.

    Solo con un forte spirito critico possiamo conoscere la verit‡, essere liberi, diventare cittadini emancipati e quindi contribuire a un mondo migliore.

    http://www.nonsiamosoli.org

    Tratto dal sito http://www.nwo.it

    http://www.disinformazione.it

  39. …a caro prezzo la politica massonica sinarchica mondiale !!! Leggi riguardo l’ onest· nord americana: altro che auto censura …Vittime civili, la Cnn si autocensura

    di Bruno Marolo

    Cambiano le regole del giornalismo di guerra. Il presidente della Cnn ha richiamato i suoi inviati ai doveri del patriottismo. ´Dovete stare attenti ñ ha scritto in una circolare di servizio ñ a non focalizzarvi troppo sulle vittime dei bombardamenti o sulle sofferenze della popolazione in Afghanistan. Dobbiamo sottolineare come i Taleban usino scudi umani, e come abbiano dato asilo ai terroristi responsabili di avere ucciso quasi cinquemila innocentiª. » un bel salto di qualit‡, per una rete televisiva che si vantava di trasmettere notizie e immagini nude e crude, fatti separati dalle opinioni, senza guardare in faccia nessuno. Ma il nuovo presidente, Walter Isaacson, difende il suo punto di vista. ´Voglio essere sicuro ñ ha spiegato, in una intervista al Washington Post ñ che la Cnn non venga usata come veicolo di propaganda. Stiamo entrando in una fase in cui arriva sempre pi? materiale dallíAfghanistan sotto il controllo dei taleban. Dobbiamo spiegare al nostro pubblico che se i civili in quel paese soffrono, Ë nel contesto di un attacco terroristico che ha causato enormi sofferenze negli Stati Unitiª.Questo tipo di polemiche Ë antico quanto la guerra, ma Ë la prima volta che una televisione americana si preoccupa di inquadrare le notizie dal fronte in un contesto gradito al governo. Quando gli americani combattevano in Vietnam, i telegiornali mostravano ogni sera immagini che smentivano le dichiarazioni ottimiste dei politici. Nel 1991 líinviato della Cnn a Baghdad, Peter Arnet, venne accusato di dare troppo spazio al punto di vista del governo iracheno. Ma allora la madre di tutte le televisioni via cavo era in mano a un dittatore illuminato come Ted Turner, che disse allíinviato di non preoccuparsi: sapeva bene quanto fosse importante mantenere buoni rapporti con il regime. La Cnn continuava a trasmettere da Baghdad quando le altre televisioni occidentali erano state espulse: queste cose si pagano.

    La regola del gioco non Ë cambiata, ma cambiano i protagonisti. Il governo di George Bush si dimostra sempre pi? insofferente verso i giornalisti che mettono in discussione i comunicati ufficiali e si ostinano a riferire come venga ripetutamente colpita la Croce rossa. In fondo, le bombe sugli ospedali sono diventate tanto comuni che secondo la Casa Bianca non dovrebbero pi? fare notizia. Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti il governo, per bocca della Consigliera per la sicurezza nazionale Condy Rice, ha chiesto di censurare gli annunci del nemico ed Ë stato ascoltato. Nessuna televisione trasmette pi? integralmente i comunicati di Al Qaeda, líorganizzazione di Osama Bin Laden. Fedele alle indicazioni della propriet‡, Rick Davis, responsabile dei manuali di linguaggio della Cnn, ha mandato una lettera di istruzioni ai lettori dei telegiornali. ´Anche se puÚ sembrare ripetitivo ñ ha sottolineato ñ Ë importante che ogni servizio degli inviati nelle zone controllate dai Taleban venga presentato con frasi come queste: ëDobbiamo tenere in mente che queste azioni militari americane sono in risposta a un attacco terroristico che ha ucciso cinquemila innocentií. Oppure: ‘Il Pentagono ha dichiarato pi? volte che si sforza di contenere al minimo le morti di civili in Afghanistan, anche se il regime dei taleban continua a dare asilo ai terroristi che hanno ucciso migliaia di innocenti negli Stati Uniti’ª.

    Quando si Ë sparsa la voce, i giornalisti delle altre televisioni hanno reagito come se fossero tutti senza peccato. Jim Murphy, produttore esecutivo del telegiornale della Cbs, ha scagliato la prima pietra. ´Non mi permetterei mai ñ ha dichiarato ñ di chiedere una cosa simile ai miei giornalisti. Sono bravi abbastanza per sapere quando un particolare deve essere collocato in un contestoª. Il vice presidente della Nbc Bill Wheatley ha rincarato la dose. ´Francamente ñ ha commentato ñ avrei maggiore fiducia nella capacit‡ di discernimento del pubblico. Non credo che abbia senso accompagnare ogni immagine dallíAfghanistan con un pistolotto in cui si spiega che questo Ë il risultato dellí11 settembre. Tutti lo sannoª. Alla Fox News, la televisione preferita dalle destre, si ascoltano pareri diversi. ´Sono díaccordo ñ afferma il vicepresidente John Moody ñ bisogna ricordare agli americani chi ha cominciato, non lasciare che concentrino tutta la loro attenzione sugli eventi dellíultimo quarto díoraª. La Cnn ottiene spesso i comunicati pi? importanti della Casa Bianca prima che siano annunciati alle altre testate. Si potrebbe sospettare che abbia ricambiato il favore.

    ´CosÏ la tv Usa paga per l’intervista a Bin Ladenª di Cinzia

  40. C’ È la guerra della ignoranza patentata in usa alla Hitler: GUERRA

    ´CosÏ la tv Usa paga pegno per líintervista a Bin Ladenª

    di Cinzia Zambrano

    ´Quella della Cnn Ë una scelta scellerata da tutti i punti di vista. Ed Ë una follia farne una norma esplicita o uníindicazione costrittiva. Questo significa pagare un pegno al fatto che cíË stato un grave incidente – la richiesta cioË dellíintervista, da parte della Cnn, a Bin Laden – e pagarlo con un errore altrettanto graveª. CosÏ il professor Mario Morcellini, direttore del Dipartimento di sociologia e comunicazione dellíuniversit‡ La Sapienza di Roma, esprime la sua critica alla decisione del network americano di raccomandare ai suoi inviati in Afghanistan di non soffermarsi troppo sulle vittime civili e bilanciare le immagini delle citt‡ devastate, ricordando che il regime dei Taleban d‡ rifugio a terroristi ed assassini.Professor Morcellini, la Cnn ha invitato i suoi corrispondenti di guerra a non focalizzare troppo sulle sofferenze dei profughi afghani, sottolineando che dopotutto se sono in questa situazione lo devono ai Taleban. Secondo lei, cíË il rischio di fare un giornalismo di parte? ´Quella della Cnn Ë una scelta scellerata da tutti i punti di vista. Ed Ë una follia farne una norma esplicita o uníindicazione costrittiva. Questo significa pagare un pegno al fatto che cíË stato un incidente – la richiesta cioË dellíintervista a Bin Laden – e pagarlo con un errore altrettanto graveª.Dallíinizio dellíoffensiva Bush ha chiesto il silenzio stampa o la censura dei video di Bin Laden. » lecito secondo lei imbavagliare i media?

    ´Diffondere líidea che sia possibile limitare le notizie di fronte ad una guerra che peraltro ha un difetto fondamentale – e cioË che le notizie sulla guerra sono esse sÏ invisibili perchÈ legate ad una fonte tuttíaltro che indipendente (Al Jazira, ndr), significa generare due reazioni nell’opinione pubblica. Primo, la sensazione di essere estromessi dal circuito dellíinformazione con un conseguente accumulo di ansia collettiva, e poi perchÈ sembra che sia lo Stato a dichiarare le notizie. » il segretario di Stato o il ministro della Difesa che dichiarano quando Ë arrivato il momento del pericolo, senza peraltro avere nessuna notizia in mano. » come se lo Stato si arrogasse la possibilit‡ di decidere, estraniando i professionisti, qual Ë il momento opportuno per dare notizie. » la negazione della divisione dei poteri di una societ‡ democraticaª.

    Lei ha fatto un implicito riferimento ad Al Jazira. Il Cremlino ha accusato la tv del Qatar di diffondere servizi falsi. Lei che opinione si Ë fatto di Al Jazira? ´Uníopinione assolutamente liquidatoria. Al di l‡ di qualunque appartenenza culturale, noi consideriamo un patrimonio della modernit‡ il fatto che le informazioni siano verificabili e che avvengano in regime di pluralismo. Questa televisione si muove in regime di monopolio, impedendo qualunque verifica di informazioni che essa mette in campo e si muove su una logica di Cnn dei poveri, una Cnn artigianale, come se aspirasse a un monopolio che Ë líequivalente della Cnn occidentaleª.

    Professor Morcellini, secondo lei i giornalisti italiani presenti nella zona di crisi come stanno raccontando líAfghanistan? ´Nelle prime settimane i media italiani hanno rimestato troppo a lungo sulle stesse immagini che nulla innovavano sulle notizie che il pubblico desiderava e a cui aveva diritto. Se non ci sono notizie, non Ë un motivo sufficiente far rivedere per ore le Torri che precipitano, senza mai interrogarsi se líesercizio di raccontare le Torri che precipitano sia un bellíesempio di geometria dellíimmagine, o se non sia invece un rinfocolamento sconvolgente dellíansia collettiva. Noi chiediamo a media di non essere solo raccontatori di notizie, ma di poter correlare nel contesto le notizie. Questíazione di correlazione i media italiani líhanno cominciata faticosamente tardiª.Siamo inghiottiti da un flusso continuo di informazioni. Velocemente da un evento tragico, come i casi di antrace, ad un altro altrettanto tragico, come la guerra in Afghanistan. Secondo lei, che Italia Ë quella che legge i giornali, che siede davanti alle tv, Ë uníItalia stanca o ancora affamata di informazioni?´Sono convinto che i sentimenti di preoccupazione sono ben superiori rispetto agli elementi di fastidio e di nausea. Ci sono segmenti della popolazione giovanile in cui gi‡ sembra manifestarsi apparentemente fastidio, saziet‡, gi‡ visto. In realt‡ la nausea giovanile, Ë dovuta al fatto che questa guerra ha cosÏ poche immagini che difficilmente d‡ la garanzia dellíinnovazione del prodotto. E poi perchÈ la guerra non Ë una esperienza che i giovani hanno vissuto, líhanno letta sui libri di storia. Quindi in qualche modo la cultura giovanile Ë impreparata ad affrontare la guerra come un problema della contemporaneit‡. Ma sono convinto che la maggioranza della gente ha una paura profonda e líinformazione deve fare compagnia in questo processo, deve dare fondamentale aiuto e sostegno alla solitudine. E tentare di attenuare la nostra ansia. Un compito nel quale a dire il vero sembra farcela. Il tam tam delle notizie riesce comunque a tenerci in un circuito, a dirci che cíË qualcuno che ci racconta líignotoª.

  41. ……..ma quello sei tu, vero?

    Mio caro Himmler leggi ciÛ che ti ho trovato in rete poi ridiMartes 30 de octubre, 9:57 AM

    Musulmanes radicales acuden a Afganist·n

    NUEVA YORK (AP) – Desde Europa, Africa y casi todo el mundo ·rabe, cientos de musulmanes radicales, en aviones o en camiones, buscan la manera de llegar a Afganist·n. Quieren combatir con los talibanes contra Estados Unidos.

    La milicia integrista dice que no necesita ayuda, al menos por ahora.

    “Rechazamos sus ofertas porque las batallas en tierra a?n no han comenzado”, dijo el embajador del Talib·n en Pakist·n, Abdul Salam Zaeef. “Por el momento sÛlo hay ataques aÈreos a Afganist·n, no hay necesidad y el peligro es muy grande”.

    Algunos clÈrigos de la regiÛn y un vocero de Osama bin Laden han convocado a los musulmanes del mundo a ayudar a Afganist·n. Cientos han arribado ya al paÌs y muchos m·s pugnan desesperadamente por llegar a lo que consideran la primera lÌnea de fuego de una yihad, o guerra santa.

    Para los paquistanÌes es f·cil, sÛlo tienen que cruzar la frontera. Miles de ellos, jÛvenes y ancianos, han ido a combatir llevando fusiles de asalto, metralletas, lanzagranadas o bien hachas y espadas.

    “Mi madre me enviÛ a combatir por nuestra fe”, dijo Farooq Shah, de 21 aÒos, cuya madre vendiÛ sus joyas para comprarle un fusil Kalashnikov.

    En otras partes del mundo, los musulmanes deben superar los obst·culos impuestos por sus propios paÌses para impedir que se unan a la guerra. Pero muchos –no se sabe cu·ntos– lo han logrado. Miles m·s se preparan.En Sud·frica, Akbar Ebrahim ha puesto en venta su restaurante en Johannesburgo para reunir los fondos y viajar a Afganist·n con dos de sus hijos.“Estamos preparados”, dijo. “Si uno es musulm·n y cree firmemente en Al·, allÌ es donde debe estar”.

    El grupo sudafricano Musulmanes Contra Gobernantes IlegÌtimos dice que 2.500 personas se han anotado para viajar, aunque otros grupos dicen que la cifra es exagerada.La semana pasada, tres ciudadanos brit·nicos murieron a raÌz de los bombardeos norteamericanos en Afganist·n. Un vocero en Londres del grupo internacional Al Muhajiroun los calificÛ de m·rtires.“Alentamos a la gente a que cumpla su obligaciÛn y deber isl·mico”, dijo Anjem Choudary en entrevista con la BBC. “En la comunidad musulmana, todos tienen el deber de apoyar a sus hermanos musulmanes dondequiera que los ataquen”.Tantos brit·nicos se dirigen hacia la regiÛn que el gobierno de Londres advirtiÛ a los musulmanes que podrÌan enfrentar acciones legales si sobrevivÌan para regresar.Yemen, Arabia SaudÌ y Pakist·n est·n tomando medidas para detener a los que pretenden viajar a Afganist·n.Por otra parte, ya se han producido las primeras bajas.La semana pasada, 3.000 manifestantes salieron a la calle en Karachi, Pakist·n, para el entierro de Ustad Farooq y otros 21 paquistanÌes, muertos en el bombardeo de una casa en Kabul.Muchos consideran que Farooq tuvo Èxito en su misiÛn, ya que “ha sacrificado su vida por la causa del Islam. Es un m·rtir”, seg?n dijo su hermano Abdul Rahi. “No lamentamos su muerte y estamos dispuestos a continuar su misiÛn”.

    Enviale esta noticia a un amigo

    Copyright © 2001 AP. Todos los derechos reservados.

    Copyright © 2001 Yahoo! Inc. Todos los derechos reservados.

    PolÌtica de privacidad – Condiciones del servicio – Ayuda

    LA GUERRA SI ESPANDER¡ SU TUTTO IL MONDO

  42. … QUESTA LA GIUSTIZIA INFINITA CHE VUOLE IL GOVERNO FASCISTA DI WHASHINGTEmergenza Afghanistan, raccolte fondi insufficienti

    di red.

    L’emergenza umanitaria in Afghanistan non intenerisce i cuori. O perlomeno, non contribuisce ad allargare le cinghie della borsa. Le raccolte fondi lanciate in Italia a favore dei profughi afgani sono ancora ferme al palo. La notizia, data dalle stesse organizzazioni di volontariato e assistenza ai rifugiati, Ë pubblicata sul numero del settimanale ëVitaí, giornale del no profit, in edicola sabato. Il risultato peggiore líha racimolato la Caritas che, dall’inizio dei bombardamenti, ha visto arrivare sul conto destinato all’aiuto ai rifugiati solo 115 milioni di lire da parte di 300 donatori. Una vera debacle, considerando due fatti essenziali: primo, che la Caritas raggiunge praticamente ogni parrocchia italiana; secondo, che un mese dopo il terremoto che colpÏ l’India, un anno fa, con lo stesso canale si era raccolto un miliardo e mezzo. Le cose non vanno bene neppure per Save the children, l’organizzazione internazionale di tutela dell’infanzia, che ha messo insieme appena 15 milioni (a fronte di un obiettivo fissato di 500), e per Medici senza frontiere che giudica i ësuoií 400 milioni un cifra molto inferiore alle attese. Molte organizzazioni, poi, hanno dovuto ricorrere agli anticipi di cassa, confidando in una ripresa della generosit‡ dei cittadini: tra queste, Croce rossa e World food programme, che hanno prelevato dalle loro casse rispettivamente 200 milioni di lire e 270mila dollari.La situazione intanto si fa sempre pi? drammatica. Sono 7 milioni e mezzo gli afghani che rischiano di morire senza nessuna forma di assistenza, secondo quanto riferisce la task force istituita dal Ministero della Salute italiano per coordinare gli aiuti sanitari, ed alla quale aderisce anche il Comitato internazionale della Croce Rossa. Tra poco pi? di dieci giorni, infatti, oltre alla guerra, l’Afghanistan si trover‡ a fronteggiare un altro storico nemico: l’inverno afghano, con temperature abbondantemente inferiori ai 20 gradi sotto lo zero. Secondo dati dell’Unicef, sette milioni e mezzo di cittadini afgani, per il 70% donne e bambini rischiano di morire se non riceveranno urgentemente aiuti umanitari e in particolare sanitari. La rete delle strutture sanitarie del Paese Ë stata distrutta da oltre venti anni di guerra e i centri messi in piedi dalle istituzioni internazionali e dalle organizzazioni non governative non possono da sole garantire l’assistenza. E in Afghanistan mancano l’acqua potabile e i medicinali pi? comuni, dalle garze e alle siringhe per le iniezioni.

    Emergenza Afghanistan

    Unhcr

    Caritas

    Croce Rossa

    ONG?

  43. Di che buona volont· stai blaterando tu?

    Come aiuteresti tu, gli inermi? Facendoli morire di fame e di freddo, no?

    Che cazzo c’ entrano gli inermi afgani con l’ OPERAZIONE GIUSTIZIA INFINITA?

    Vale di pi? il sangue usa non È vero? Leggi qua prima di farfugliare cazzatine in vano..APPELLO DELLA CROCE ROSSA ITALIANA PER AIUTI ALL’AFGHANISTAN

    Gli sviluppi conseguenti ai recenti attacchi terroristici agli Stati Uniti prendono sempre pi? nettamente la forma di una crisi umanitaria di vasta portata. La Croce Rossa Italiana, a seguito di un appello della Federazione Internazionale di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa, ha deciso a sua volta di chiedere l’aiuto degli italiani al fine di rispondere immediatamente ai bisogni della popolazione afghana costretta a fuggire dal proprio paese per paura di una guerra che sembra imminente .In questo momento lo sforzo per il sostegno ai profughi gi‡ arrivati al confini Ë sostenuto dalle Mezzelune Rosse (nei paesi islamici l’equivalente della Croce Rossa) dei Paesi vicini all’Afghanistan. Ma la tragedia che ha colpito gli Stati Uniti ha contribuito a mettere in luce la sorte non meno drammatica del popolo afghano. I fondi raccolti serviranno a fornire un aiuto sanitario e alimentare immediato a tutti coloro che si giungeranno alle frontiere nei giorni e nelle settimane prossime.Sabato scorso un mezzo del Comitato Internazionale della Croce Rossa Ë riuscito a raggiungere Kabul carico di farmaci di base e alimenti e altri tir sono gi‡ in viaggio.Alla frontiera, costretti a lasciare Kabul il 22 settembre, gli italiani Mario Musa, capo delegazione del Comitato Internazionale della Croce Rossa, e Alberto Cairo, direttore del Centro di riabilitazione delle vittime delle mine del CICR. In Afghanistan sono rimasti, comunque, circa 1.000 collaboratori afghani del Comitato Internazionale della Croce Rossa che continueranno a rifornire di medicinali e viveri la popolazione residente.E’ possibile effettuare le donazioni ai seguenti numeri di conto corrente:conto corrente postale n. 300004, intestato a Croce Rossa Italiana, Via Toscana 12, 00187 ROMA

    conto corrente bancario Banca Nazionale del Lavoro n. 218020, intestato a Croce Rossa Italiana, Tesoreria Roma Centro, ABI 01005 CAB 03382

    per ambedue la causale Ë “pro profughi Afghani”.

    CROCE ROSSA ITALIANA

    SAG-Ufficio Comunicazione

    tel. 06.4759400

    Emergenza Afghanistan,raccolte fondiinsufficienti

    di red.

    L’emergenza umanitaria in Afghanistan non intenerisce i cuori. O perlomeno, non contribuisce ad allargare le cinghie della borsa. Le raccolte fondi lanciate in Italia a favore dei profughi afgani sono ancora ferme al palo. La notizia, data dalle stesse organizzazioni di volontariato e assistenza ai rifugiati, Ë pubblicata sul numero del settimanale ëVitaí, giornale del no profit, in edicola sabato. Il risultato peggiore líha racimolato la Caritas che, dall’inizio dei bombardamenti, ha visto arrivare sul conto destinato all’aiuto ai rifugiati solo 115 milioni di lire da parte di 300 donatori. Una vera debacle, considerando due fatti essenziali: primo, che la Caritas raggiunge praticamente ogni parrocchia italiana; secondo, che un mese dopo il terremoto che colpÏ l’India, un anno fa, con lo stesso canale si era raccolto un miliardo e mezzo. Le cose non vanno bene neppure per Save the children, l’organizzazione internazionale di tutela dell’infanzia, che ha messo insieme appena 15 milioni (a fronte di un obiettivo fissato di 500), e per Medici senza frontiere che giudica i ësuoií 400 milioni un cifra molto inferiore alle attese. Molte organizzazioni, poi, hanno dovuto ricorrere agli anticipi di cassa, confidando in una ripresa della generosit‡ dei cittadini: tra queste, Croce rossa e World food programme, che hanno prelevato dalle loro casse rispettivamente 200 milioni di lire e 270mila dollari.La situazione intanto si fa sempre pi? drammatica. Sono 7 milioni e mezzo gli afghani che rischiano di morire senza nessuna forma di assistenza, secondo quanto riferisce la task force istituita dal Ministero della Salute italiano per coordinare gli aiuti sanitari, ed alla quale aderisce anche il Comitato internazionale della Croce Rossa. Tra poco pi? di dieci giorni, infatti, oltre alla guerra, l’Afghanistan si trover‡ a fronteggiare un altro storico nemico: l’inverno afghano, con temperature abbondantemente inferiori ai 20 gradi sotto lo zero. Secondo dati dell’Unicef, sette milioni e mezzo di cittadini afgani, per il 70% donne e bambini rischiano di morire se non riceveranno urgentemente aiuti umanitari e in particolare sanitari. La rete delle strutture sanitarie del Paese Ë stata distrutta da oltre venti anni di guerra e i centri messi in piedi dalle istituzioni internazionali e dalle organizzazioni non governative non possono da sole garantire l’assistenza. E in Afghanistan mancano l’acqua potabile e i medicinali pi? comuni, dalle garze e alle siringhe per le iniezion

  44. PACIFICAZIONE O LIBERAZIONE? SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE E LIBERTA’ PER TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI (Berlino 1-5 aprile 1999)

    SINTESI DELLA PRIMA ASSEMBLEA DI COMPAGNI DEL SUD SULLA GUERRA

    Un contibuto al convegno

    “La globalizzazione moderna, il neoliberismo come sistema mondiale, deve essere intesa come una nuova guerra di conquista di territori”.

    Marcos – EZLN – 1997

    Questo concetto Ë sicuramente uno dei pi? importanti tra i contributi dati dall’esperienza zapatista ed una nuova prospettiva di liberazione dal capitalismo per gli sfruttati del mondo. Esso permette di dare una base economica alla strategia aggressiva messa in campo dagli USA a partire dalla guerra del golfo.Il massiccio attacco di sterminio contro la Jugoslavia Ë il suo proseguimento di Desert Storm. cosÏ come lo sono stati l’intervento in Bosnia, quelle in Somalia, gli attacchi simultanei in Afghanistan e Sudan dell’agosto ’98, o pi? di recente la cattura di Apo in Kenya. CosÏ come il logoramento della Libia e della Corea del Nord o la guerra indiretta nell’Africa Centro Meridionale.

    Nell’unilateralismo globale degli USA, strategia militare ed economica si fondano nell’obbiettivo di ridisegnare il mondo “post guerra fredda” in base agli interessi del neoliberismo. Nel difendere la loro posizione di predominio nell’economia mondiale, nel difendere la loro centralit‡, gli USA si pongono come difensori degli interessi generali della grande Finanza, dei grandi gruppi High Tech. In sostanza del grande processo di concertazione della ricchezza e di allargamento della misura assoluta e relativa. La nuova dottrina NATO non Ë definita solo dall’allargamento ad Est e Mediterraneo del campo di intervento. Ma nel passaggio “istituzionale” da patto offensivo su scala globale. Fino a ieri la NATO difendeva automaticamente i singoli stati membri in caso di aggressione di altri stati. Oggi la NATO puÚ intervenire in qualsiasi conflitto minacci la “stabilit‡ mondiale”.Ma la strategia USA non si basa solo sulla NATO. C’Ë anche, ad esempio, il rafforzamento accelerato dell’alleanza criminale tra i Sionisti Israeliani ed i Generali Turchi. Un anello fondamentale che permette agli USA a partire dal Mediterraneo, ridefinito come centro della loro iniziativa, di proiettare la loro azione verso l’Asia e verso l’Africa. Ma lo sviluppo che stiamo vedendo nei Balcani mostra anche come al fondo comincia ad intravedersi la contraddizione tra Europa Unita e USA. L’accelerazione dell’escalation mira ad anticipare, a bloccare e dividere gli Europei; ad impedire che il personale politico (oltretutto socialista) chiamato a dare forma compiuta al processo di unificazione europea non si azzardi a porsi come polo mondiale alternativo.Gli USA vogliono imporre il proprio dominio alla globalizzazione economica nel senso pi? pieno del termine. Solo in questo dominio unilaterale devono trovare sbocco le spinte oggettive ad un “governo mondiale” che nascono dalle contraddizioni di una crisi generale di valorizzazione del capitale tuttora irrisolta nei suoi fondamenti e che, non lo si puÚ dimenticare, si Ë aperta agli inizi degli anni ’70. Se qualcuno pensa che le grandi innovazioni tecnologiche, le nuove produzioni, la finanza telematica o la immane espropriazione di plusvalore che va sotto il nome di “flessibilit‡” o di “movimenti migratori”, costituiscono un superamento della crisi si sbaglia. Questi processi stanno cambiando la faccia della terra, ma non le leggi oggettive che regolano la riproduzione del capitalismo. E pi? che mai valgono nel capitalismo globalizzato. Il neoliberismo nel suo insieme complesso Ë una risposta alla crisi. E questa guerra nasce dentro questa crisi. Quando il gentile yankee Wesley Clark si fa una pera di superpotenza e dice “SIAMO PRONTI A PROGREDIRE SISTEMATICAMENTE, AD ATTACCARE, DISATTIVARE, DEGRADARE E, SE NECESSARIO DISTRUGGERE” esprimere l’essenza della guerra di conquista USA. Le bombe non portano nuovi capitali, non portano un American Way of Life massificabile. Portano un capitalismo selvaggio dove i ricchi locali o internazionali diventano pi? ricchi e i lavoratori pi? poveri. e comunque lo portano a determinate condizioni di asservimento subordinamento al sistema globale.

    Infine va considerato che ogni azione, ogni passaggio di questa guerra Ë determinato in funzione del condizionamento e del consenso della societ‡ metropolitana. La “Soft War”, la guerra invisibile che esiste solo come prodotto televisivo dei media. La proiezione incessante di una “giusta causa” e di una “immane potenza” per ingenerare assuefazione e impotenza. Un modello comunicativo che si porta dentro una enorme contraddizione: pi? la guerra si prolunga, pi? la “realt‡ della guerra” sbreccia l’immagine televisiva di essa, pi? essa si riversa nelle “retrovie”, nelle societ‡ Euro ed USA principalmente, diventando elemento di coagulo delle tensioni e delle contraddizioni. Compagni europei, noi ci troviamo all’incrocio delle pi? importanti contraddizioni che seguono questa fase del sistema imperialista. E’ inutile affannarsi a cercare “modelli” in giro per il mondo. Nella storia del movimento rivoluzionario in Europa e nella realt‡ della lotta di classe contemporanea ci sono molte delle risposte che chi vuole veramente cambiare lo stato di cose presenti cerca. E’ nostro compito dare un importante contributo agli sforzi ed alle lotte contro il neoliberismo e la sua guerra. Solo contribuendo con decisione ed impegno all’unit‡ internazionale delle lotte possiamo incrinare il rapporto di forza distruttiva che gli USA vogliono imporre al mondo.

    fine marzo 1999

    Pagina modificata il 18 giugno 1999 – no copyright, Coordinamento contro la repressione a sostegno di Mumia Abu Jamal

  45. La globalizzazione e’ bellissima

    Un’idea meravigliosa sta prendendo piede nel mondo:basta con la guerra, basta con le barriere tra gli stati,un’unica legge valida in tutto il pianeta e interessi talmente intrecciati da rendere impossibile nel futuro lo scoppiare di una guerra.La globalizzazione e’ una rivoluzione straordinaria, resa possibile da internet, qualche cosa per la quale i nostri nipoti ci saranno grati.Perche’ allora c’e’ tanta gente che contesta questa globalizzazione? Vogliono tornare alle divisioni nazionali, costruire nuove barriere e dazi? No. Abbiamo girato i siti dei “contestatori” e non abbiamo trovato una sola parola contro la globalizzazione. Il problema e’ su come si sta facendo questa globalizzazione. E’ bellissima l’idea della liberta’ di commercio. Basta con i dazi e le dogane che gonfiano artificialmente il costo dei prodotti stranieri per proteggere quelli nazionali. Tutti commerciano con tutti e vinca il migliore! Alla fine questa rivoluzione andra’ a favore proprio dei consumatori garantendo qualita’migliore e prezzi inferiori. Questa e’ la teoria. La pratica e’ che questa liberta’ di commercio e’ regolata

    da 27 mila pagine di leggi e regolamenti.

    I potenti del mondo credono di aver fatto una furbata enorme che li dovrebbe arricchire al di la’dell’immaginabile: creare un super potere mondiale eletto non dai cittadini ma dai governi (il WTO – World Trade Organization – Organizzazione mondiale del commercio). Per le grande multinazionali influenzare le scelte di un unico governo mondiale e’ piu’ facile e piu’ economico che aver a che fare con 150 autorita’

    nazionali. E quando la globalizzazione dei ricchi

    entra in azione son dolori. Eccovi un esempio reale: l’Europa decide di vietare la

    commercializzazione di carne agli ormoni (quella che fa crescere i seni ai bambini e fa crollare la percentuale di spermatozoi che produrranno da adulti), e decide che la quantita’ di diossina presente in una bistecca deve essere molto bassa. Bene, bravi. Ma questa legge penalizza la

    carne Usa, dove sono convinti che gli ormoni e la

    diossina galvanizzino la virilita’. Cosi’ gli Usa fanno causa all’Unione Europea e le leggi del WTO danno ragione agli americani.L’Europa si rifiuta di accettare l’imposizione ma ogni anno deve pagare sanzioni pesantissime per questo rifiuto, sanzioni che colpiscono in particolare alcuni nostri prodotti.Ad esempio, i produttori di tartufi italiani pagano parte di questa multa di tasca loro perche’ che il WTO ha stabilito che i tartufi italiani venduti in Usa debbano pagare una tassa del 100%. Cosi’ si scopre che questa globalizzazione dei potenti serve per aggirare le leggi nazionali e impedire ai cittadini di difendere la qualita’ dei consumi. E’ una globalizzazione del commercio completamente

    amorale attraverso la quale si impongono i giocattoli per bambini in plastica tossica e la soia transgenica. E si toglie il diritto a una nazione di impedire il commercio di palloni costruiti da bambini schiavi. E’ una

    globalizzazione che non tiene conto della qualita’. Le banane delle multinazionali Usa, coltivate chimicamente in immensi latifondi sudamericani, costano di meno di

    quelle biologiche coltivate in piccole aziende africane. Mettere sullo stesso piano i due prodotti e’ ingiusto. La politica dei vertici del WTO e’ quella di impedire qualunque forma di protezione dei prodotti di qualita’. Ad esempio, non vogliono che sulle etichette ci sia

    l’obbligo di dichiarare se i cibi contengono prodotti transgenici o se i palloni sono stati fabbricati rispettando i diritti sindacali. Dicono che e’ concorrenza sleale.

    Ma il grottesco si raggiunge quando si pretende il diritto di poter brevettare piante e batteri trasformando una ricchezza del pianeta in un bene privato. Ma per fortuna dirlo e’ un conto e farlo e’ un altro e gia’ questo progetto infame ha incassato i primi smacchi. Il Sud Africa si e’ preso il diritto di autorizzare la

    produzione locale indipendente delle medicine essenziali rifiutandosi di rispettare i brevetti. Le case farmaceutiche hanno intentato causa ma la reazione dell’opinione pubblica internazionale e’ stata talmente forte che alcune multinazionali hanno deciso di liberalizzare l’uso dei

    loro brevetti nel terzo mondo e quando il tribunale sudafricano ha dato ragione al governo il fronte farmaceutico ha abbandonato la battaglia.Ma lottare solo contro i singoli provvedimenti del WTO e’ perdente. Dobbiamo opporre la nostra globalizzazione

    alla loro. Se il governo del WTO e’ in mano agli uomini delle multinazionali e’ su queste che dobbiamo agire usando la leva del consumo. L’immenso potere dei nostri acquisti.

    Non vi piacciono le scelte di Bush sull’ecologia? Non fate piu’ benzina ai distributori della Esso. La Esso e’ della statunitense Exxon. Sono loro i petrolieri che hanno sostenuto Bush finanziando la sua campagna elettorale. Possiamo sfilare in milioni contro le scelte di questo ubriacone e lui non se ne accorge neanche. Ma se la Esso gli dice una parollaccia ben detta …I protagonisti di questo grande complotto contro i popoli del mondo sono qui, davanti a noi, ogni giorno, e noi

    abbiamo un modo molto semplice per dire loro che non ci piace quello che fanno. Non comprare i loro

    prodotti!!! (Alla fine della newsletter trovi un sintetico percorso in rete per approfondire questo tema)

    Dario Fo e Franca Rame

    Globalizzazione e boicottaggio – Percorso in rete

    Per un approfondimento sulla globalizzazione vedi il meraviglioso servizio di Report. Trovi la trascrizione su

    http://www.retelilliput.org/lllpt-documenti/default.asp?Cartella=6

    c’e’ un elenco di documenti. Il piu’ esaustivo e’ intitolato appunto “Report.htm”.

    Sullo scontro tra Sud Africa e multinazionali farmaceutiche vedi http://www.altreconomia.it/

    Sul boicottaggio degli acquisti disgraziatamente non si e’ ancora arrivati a un manifesto unitario. Qualche informazione la si puo’ trovare su

    http://www.citinv.it/associazioni/CNMS/vit/biblioteca/campress.html

    http://www.geocities.com/CapitolHill/Lobby/3199/list.html

    http://www.retelilliput.org/lllpt-collegamenti/boicott.asp

    http://www.carta.org/campagne/index.htm

    Da la m-list di Jacopo Fo’ e Franca Rame (http://www.alcatraz.it)

    http://www.padmanet.com

I commenti sono chiusi.