amo la coerenza





Comunicato

APPELLO

Il Movimento
Sociale Fiamma Tricolore
(MS-FT), in privilegiata alleanza storica e
strategica con il Front National di Jean-Marie Le Pen ed in stretta sintonia,
intesa e cooperazione politica con la quasi totalit‡ dei movimenti, partiti e
gruppi Nazional-Popolari italiani ed europei,

constatato

che líItalia, líEuropa ed i paesi del bacino
mediterraneo, continuano – da pi? di 58 anni – ad essere direttamente o
indirettamente occupati, ricattati e soggiogati dalla presenza di centinaia di
basi militari e logistiche statunitensi, e che líinsieme dei cittadini che vi
vivono, operano ed agiscono, continuano indistintamente ad essere tenuti in
ostaggio morale, in stato di sudditanza politica e di colonizzazione economica
e culturale, senza per altro disporre di nessuna reale possibilit‡ di potere
liberamente esprimere ed applicare le loro effettive scelte politiche,
economiche, sociali e culturali, nÈ tanto meno tutelare i propri interessi, la
loro libert‡, indipendenza, autodeterminazione e sovranit‡.

Lancia
un appello sincero e determinato

allíinsieme delle forze politiche, economiche,
sociali e culturali indipendentiste della nostra Nazione, affinchÈ vogliano
dedicarsi al servizio dellíEuropa ed allíopera di recupero della sovranit‡ e di
risanamento delle strutture politiche e sociali.

Invita

tutte le forze Nazional-Popolari a raggrupparsi
senza indugi – e senza per altro rinunciare alle proprie peculiarit‡ e
sensibilit‡, nÈ sottomettersi o sottostare a nessun tipo di omologazione e/o di
massificazione ideologica, politica e pratica – aderendo al progetto di ´Cartello elettoraleª, di cui il MS-FT
ed i suoi alleati italiani ed europei si fanno promotori, in vista delle elezioni europee del 2004.

Il
´Cartelloª, politicamente,

Intende contrapporsi ai due blocchi politici di
destra e di sinistra che accettano di governare il nostro paese per ´conto
terziª, al servizio dei ´poteri fortiª che gestiscono la globalizzazione
mondialista, senza alcun rispetto per i Popoli, nÈ per le leggi che dovrebbero regolare
la convivenza internazionale.

Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore – conscio dellíimportanza delle
scelte che líEuropa dovr‡ affrontare per tutelare la sua cultura, il suo
autonomo futuro nel mondo ed i suoi interessi – ha chiesto a chi si Ë gi‡
schierato al suo fianco ed alle entit‡ politiche che aderiranno nei prossimi
mesi al sopraindicato ´Cartelloª, unicamente di battersi per líimmediato ed assoluto recupero
dellíindipendenza, dellíautodeterminazione e della sovranit‡ politica,
economica, culturale e militare, per líEuropa e per líItalia.
La politica
estera europea, in particolare nello scacchiere mediterraneo, dovr‡ muoversi
per garantire la libert‡ ai popoli oggi oppressi dallíimperialismo
statunitense.

La storia ci giudica. Le giovani generazioni dei
nostri paesi ci osservano e síinterrogano.

A noi, dunque, di non tradirleo deluderle.

Roma, lÏ 22 Luglio 2003

†††††† Il Segretario Nazionale del MS-FT

†††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††††
Luca Romagnoli††

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50 commenti

  1. Come ebbe giustamente a sottolineare nel suo tempo il sindacalista Angelo Oliviero Olivetti (1874-1931), « il marxismo, in un certo senso, appare come la negazione del liberalismo, ma è una negazione di pura dialettica. In realtà, l’uno completa l’altro ed, a guardarli da vicino, il liberalismo ed il marxismo sono le due facce di un stesso sistema, la faccia concava e la faccia convessa, l’azione e la reazione, entrambe contenute nel cerchio limitato di un identico sistema di forze » (Annuaire 1928, n. 1, Social Editions, Bruxelles, 1928, pag. 96).

  2. Eccoli si sono trovati:

    Gianfranco-Spiroteca e Cinghiale

    i paladini della libertà come il loro Kapò

    Che quadretto commovente degno dei migliori films americani…tipo Rambo…

    INSIEME SIETE TROPPO FORTI

  3. Accade a Sabaudia: «Sei di sinistra, sei contro il sindaco. Perciò sei licenziata»

    dall’unità

    Accade a Sabaudia: «Sei di sinistra, sei contro il sindaco. Perciò sei licenziata».

    È stata licenziata perché è di sinistra, indossa t-shirt con frasi di De Gregori e legge pure l’Unità. Sinceramente troppo anche per un comune di destra, come quello di Sabaudia. Ci stiamo abituando a tutto in questi ultimi anni. Soprattutto ci stiamo abituando al peggio da quando i cavalieri del Cavaliere siedono alla guida del Paese. Magari anche di arrivare ad essere licenziati “via sms”, così come è avvenuto ad alcuni dipendenti di un’azienda americana. Non pensavamo tuttavia che “i cavalieri” potessero spingersi al punto di licenziare una ragazza solo perché “di sinistra”.

    È capitato a Veronica Tecchia, 20 anni, di Sabaudia, città a sud di Roma amministrata da una giunta di centrodestra. La ragazza, che fino a giovedì scorso lavorava presso la biglietteria della Torre Civica e del Museo comunale, si è vista recapitare a mano dalla presidente dell’associazione “Sabaudiartis”, Biancamaria Poli (associazione che ha sottoscritto una convenzione con il comune per la gestione di queste strutture) una lettera con la quale veniva sollevata dal suo incarico perché manifestava «idee chiaramente avverse al primo e principale datore di lavoro, che è il Sindaco del Comune di Sabaudia, rivelando incompatibilità a svolgere qualsiasi tipo di attività all’interno delle strutture comunali». Incredula la ragazza ha chiesto spiegazioni che puntualmente le sono state fornite in modo perentorio e inequivocabile: «Fai un’attività politica contraria alla linea del sindaco», è stata la risposta che, come ci racconta Veronica, le è stata data dalla signora Poli. Comunque era tutto scritto nero su bianco. Il “datore di lavoro”, per la cronaca, è Salvatore Schintu, di An, lo stesso sindaco che nel dicembre dello scorso anno decise il restauro di un bassorilievo fascista (una figura femminile alata che con il braccio destro alzato accennava il saluto romano e con il sinistro reggeva il fascio littorio) distrutto da uno scalpello ignoto dopo la caduta del regime.

    Ma veniamo ai fatti. Veronica Tecchia è una studentessa universitaria intelligente e spigliata, militante della Sinistra giovanile Ds, assidua lettrice del nostro giornale, che non ha mai nascosto (e ci mancherebbe altro) le sue posizioni politiche e, diciamo così, la sua visione del mondo rispetto a quello che ogni giorno le capita intorno. Un’”anomalia rossa” all’interno di un contesto sociale e lavorativo normale. Normale, in questo caso, sta per “di destra”. «Qualche volta sono andata al lavoro indossando una maglietta che ho acquistato ad un concerto di Francesco De Gregori», ci spiega Veronica «sulla quale c’è un frase: ‘Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai’. Una frase che vuol dire tutto, ma può anche non significare nulla». Aver indossato quella maglietta, a quanto pare non è piaciuto ai responsabili dei musei di Sabaudia, tanto che nella stessa lettera la presidente Biancamaria Poli lo annovera tra i motivi che hanno portato alla revoca dell’incarico: «Manifesta anche nell’abbigliamento», recita il punto F della missiva, «le sue idee politiche, mentre l’Associazione è apolitica e apartitica».

    «È una storia di una gravità assoluta» ha commentato Omar Sarubbo, segretario provinciale della Sinistra giovanile, «un fatto gravissimo che dimostra come nel ‘laboratorio pontino delle destre’ (così lo chiamano loro) continua a sperimentarsi l’antidemocrazia». Il sindaco Schitu, invece, smorza i toni: «Non abbiamo mai fatto figli e figliastri coi nostri dipendenti, non rientra nella nostra mentalità». Intanto la giovane disoccupata oggi si è recata presso la Cgil per denunciare l’accaduto e far valere i suoi diritti.

  4. Guardate i vostri amichetti cosa scrivono per commentare il fatto sopracitato (Naturalmente tali persone non verranno mai menzionate,come lo è Indymedia nei TG di regime,cioè Rai e Mediaset).

    Da Indymedia:

    morte alle zecche

    by lupo Thursday August 07, 2003 at 07:31 AM

    io me la inculavo pure sempre se era umanamente possibile visto quanto sono brutte le donne di sinistra

    aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

    morte alle zecche

    by lupo Thursday August 07, 2003 at 07:32 AM

    le zecche non vanno soltanto licenziate ma anche stuprate

    aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

  5. Attendiamo idee e concetti che contrastino i nostri – espressi in forma possibilmente civile – appena hai finito di insultare / mettere in ridicolo la gente che la pensa in modo diverso da te. 🙂

    Insomma, concetti? Idee? Dialettica? Neuroni in connessione? Criceti in movimento sulla ruota? Attendiamo speranzosi.

    Saluty! 😀

    Cinghiale, il “paladino della liberta’ e delle zanne”

  6. Carissimo anonimo che ti nascondi dietro l’anonimato per esprimere le tue idee.

    Su Indymedia non solo mi hanno censurato un post, ma mi hanno anche bloccato il login senza nessuna spiegazione.

    Potrebbero benissimo essere in disaccordo totale con quello che ho scritto, ma un conto è un confronto e l’altro è il bannare solo perchè si ha il “potere” di cacciare chiunque.

    Non è certo una palestra di libertà e di discussione tagliare le idee altrui perchè non conformi a quello che pensa il censore…

    Se poi eliminare gli interventi di chi la pensa diversamente vuol dire libertà di espressione allora non ho capito nulla..

  7. Stamane non risucivo a fare il login e quello che avevo scritto (sia ieri che oggi) non compariva ma tu mi dici che invece sono incapace di visualizzare.

    Sicuramente è come dici tu, infatti adesso ci sono tornato e….

    Cavolo ancora non riesco a visualizzare nulla, evidentemente (visto che deve essere per forza come dici tu) sono io che sono impedito oppure è il mio computer che fa le bizze.

    Se non vi piacciono gli siriti liberi e le critiche, se non vi piacciono coloro che hanno qualcosa da dire ma non la pensano come voi mettetelo chiaro nel sito: accettiamo solo chi la pensa in un certo modo e la critica e le obiezioni si possono fare solo se il Kapò lo vuole.

    Siete così a sinistra che siete scivolati a destra

  8. Cinghiale se gli esempi fatti non ti provocano nessun dubbio il problema non è mio.

    Per quanto riguarda Gianfranco gli chiedo di trascrivere il commento qui così lo pubblicherò io su Indymedia,solo per dimostrargli che il suo è un problema tecnico non certo di censura.

    Anche se lo sò che a voi fa più comodo sbandierare falsità tipo armi di distruzione di massa,Berlusconi perseguitato,Carlo Giuliani squatter ucciso da una pallottola che rimbalza contro un sasso,nessun conflitto di interessi,guerre umanitarie etc. etc.

  9. Da Repubblica: Da alcune settimane via Arenula ha inaugurato la nuova prassi. L’ex leader di Lc a Castelli: “Misura scema o totalitaria”. Serventi Longhi, Fnsi: “E’ censura preventiva”.

    ROMA – Intervistare Adriano Sofri si può. Forse. Perché adesso il ministero della Giustizia vuole sapere in anticipo le domande. Per consentire “una più ampia valutazione della richiesta”. Una prassi che – pur se prevista in astratto da alcune circolari e regolamenti – è del tutto inedita nel caso specifico; ma che è stata invece inaugurata di recente dai funzionari del dicastero guidato da Roberto Castelli.

    E’ stato lo stesso ex leader di Lotta Continua, ieri sul Foglio, a denunciare il “giro di vite”. Raccontando che da qualche tempo è iniziata, a proposito di suoi rapporti con la stampa, una “censura preventiva” che in passato non si era mai verificata. Dal carcere di Pisa, dove sta scontando una pena a 22 anni di carcere per l’omicidio del commissario Luigi Calabresi (17 maggio 1972), Sofri si rivolge così al ministro Castelli per chiedergli conto della misura adottata. Una disposizione in base alla quale i giornalisti, per essere autorizzati a intervistarlo, debbono comunicare in anticipo le domande.

    Ancora oggi, sempre sul Foglio, Sofri torna sull’argomento raccontando di aver ricevuto giornalisti che per poterlo intervistare hanno dovuto adeguarsi alla “bizzarra pretesa” di via Arenula. “Torno a dire – scrive l’ex leader di Lc – che si tratta di una misura troppo scema o troppo totalitaria, o tutte e due, e a chiedere che venga rimossa”.

    La conferma che non si tratta di un equivoco, ma di un cambiamento di passo nella interpretazione delle norme che regolano i contatti tra il detenuto Sofri e il mondo esterno, arriva dallo scambio di lettere tra il settimanale l’Espresso e il Dap, il Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria da cui dipendono le autorizzazioni di questo genere. Il 21 luglio scorso, infatti, dal settimanale parte la richiesta di autorizzazione per una intervista da realizzarsi nel carcere di Pisa. Ci si aspetta, come già accaduto in passato, che la riposta sia positiva. Senza se e senza ma. Invece quattro giorni dopo, i funzionari del Dap inviano un fax in via Po che recita: “…al fine di consentire a questo ufficio una più ampia valutazione dell’accoglimento della vostra richiesta, si richiede cortesemente di inviare preventivamente le domande”.

    “Una richiesta assolutamente inedita”, spiega il vicedirettore Antonio Ramenghi, che lo stesso giorno risponde al ministero indicando non le domande, ma solo il tema (politica internazionale) su cui verterà il colloquio e aggiungendo infine che non è certo possibile, quando si fa una intervista, stabilire a tavolino un percorso prestabilito.

    Da allora, dal Dap, più nulla. Silenzio. A Gigi Riva, il giornalista che attende all’Espresso il via libera per Pisa, non giunge nessuna notizia. E, dunque, non arriva nemmeno l’autorizzazione. Evidentemente quella più “ampia valutazione”, che tanto somiglia a una censura preventiva, è proprio indispensabile. Non è un caso se lo stesso Sofri, tornando oggi sulla questione, dica che i giornalisti che hanno potuto incontrarlo “hanno dovuto adeguarsi, con mio forte rammarico”.

    Al ministero della Giustizia giurano che si tratta di una piccola tempesta in un bicchier d’acqua. Che non c’è nessuna disposizione particolare, né su Sofri né su altri. In via Arenula però confermano che le richieste di approfondimento su alcune richieste di interviste “ci sono state”, ma sono state inoltrate solo “perché quelle richieste erano troppo generiche”.

    “E’ censura preventiva, e per un giornalista è una misura lesiva della libertà e dell’autonomia – dice Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione della stampa -, un segnale preciso dentro un clima già fortemente restrittivo dei diritti e della libertà”. E dunque, secondo Serventi Longhi, Castelli dovrebbe chiarire subito se si tratta di un qualche eccesso di zelo “burocratico”, oppure se di una precisa indicazione del ministero.

  10. Campagna della destra: oscurare Indymedia

    Postato il Thursday, 07 August @ 14:59:41 CEST di articolo21

    di Massimo Franchi

    Da L’Unità

    ROMA «Oscurare Indymedia». O, alla peggio, «aprire un’indagine» sul network no global che ha ospitato un forum libero a tutti, come nella tradizione del sito, sull’incidente occorso domenica sera a Mario Placanica, il carabiniere che sparò e uccise Carlo Giuliani durante il G8 di Genova. (segue)

    Il tutto con la solidarietà del ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri che indica nella magistratura l’istituzione competente per arrivare allo scopo che si prefiggono i sindacati di polizia Sap e Lisipo. L’esponente di Alleanza Nazionale ha risposto a stretto giro di posta all’appello del Sindacato autonomo di polizia che invitava a oscurare Indymedia, condannando «quei siti riconducibili alla militanza no global che hanno pubblicato materiale oltraggioso nei confronti di Mario Placanica», ricordando comunque che «l’oscuramento dei siti, che hanno pubblicato materiale oltraggioso nei confronti del carabiniere, attiene esclusivamente all’attività dell’autorità giudiziaria competente » e chiudendo la sua lettera ribadendo «la mia stima per l’Arma, offesa ingiustamente dall’intolleranza di chi è capace di gioire delle disgrazie altrui». A chiedere un’inchiesta su Indymedia è invece Antonio de Lieto, segretario nazionale del Lisipo. Le «schifose e vergognose offese» rivolte a Mario Placanica portano de Lieto a chiedere «agli organi competenti di aprire un’inchiesta» per individuare chi le ha rivolte, attraverso il sito di Indymedia, strumento della campagna mediatica. A far da gran cassa al libero forum ospitato su Indymedia ci ha pensato una campagna stampa degna di miglior causa. I quotidiani Libero e Il Giornale si sono letteralmente scatenati con pagine intere dedicate a quelli che nell’editoriale di prima pagina, Mario Giordano chiama “Il forum dell’odio”, riproducendo le farneticanti dichiarazioni di alcuni interventi di giubilo per l’incidente capitato a Placanica e spacciandole per le posizioni dei No global di casa nostra. I due quotidiani non si limitano dunque a parlare di «cattivo gusto», ma avanzano forti sulla legittimità del sito bolognese. Le richieste di censura e di inchieste non scuotono i ragazzi di Indymedia, principale sito di controinformazione in Italia presente on line dal 2000 e versione nostrana dell’esperienza globale, ma nata negli Stati Uniti di indymedia.org. La posizione dei web master del sito con sede fisica a Bologna sono improntate alla più grande tranquillità. «Non è la prima volta – fanno sapere – che siamo attaccati, c’erano stati altre richieste di censura anche l’anno scorso. Non ci possono chiudere perché non ci sono persone fisiche dietro Indymedia e in più il server che usiamo è all’estero. Per noi – continuano – non ci sono assolutamente problemi, sappiamo benissimo che spesso ad intervenire sul forum possono essere fascisti che hanno l’intento preciso di denigrare le posizioni no global. Questo è il risvolto della medaglia, il prezzo che paghiamo alla peculiarità del nostro network che è quello – concludono – di essere totalmente libero ». Marco Trotta, esponente no global di Bologna e collaboratore con Indymedia ricorda come «l’anno scorso fu Panorama a chiedere di oscurarci sostenendo che “i brigatisti rossi utilizzavano Indymedia per comunicare fra loro”. Si scoprì poi che si trattava del biografo ufficiale di Taricone e la richiesta cadde. Indymedia sconta il fatto di aver scardinato, assieme a tutta la controinformazione, poteri consolidati, ridistribuendo e affermando l’articolo 21 della Costituzione sulla libertà di stampa».

  11. Anche se lo sò che a voi fa più comodo sbandierare falsità tipo armi di distruzione di massa,Berlusconi perseguitato,Carlo Giuliani squatter ucciso da una pallottola che rimbalza contro un sasso,nessun conflitto di interessi,guerre umanitarie etc. etc.

    No, tu non sai un bel niente. 🙂

    E ci risiamo, con la solita malnata abitudine di mettere in bocca pensieri e parole che non sono mai partite dall’avversario per screditarlo.

    E’ un artificio retorico scontato e ridicolo, ti prego di non usarlo.

    Io non ho mai detto niente del genere. Il giorno che lo vedrai dire a me potrai tranquillamente parlarne con me.

    Se riesci a dimostrare che il problema di Gianfranco e’ solamente tecnico, meglio per tutti. Io ribadisco che su Indymedia sono state scritte delle cappellate colossali, e sono sempre li’ (basta fare una ricerca su google) da leggere. Cappellate di propaganda demagogica della peggior specie assolutamente non supportate da alcun fatto o dato di cronaca.

    Cerchiamo di massacrarci a livello ideologico piuttosto che retorico, per favore.

    Saluty,

    Cinghiale

  12. “Quando furono emesse le richieste di condanna per il processo Imi-Sir, il pubblico televisivo italiano dovette ascoltare a reti quasi unificate i “legittimi” comizi degli imputati Cesare Previti e Silvio Berlusconi. La notizia campeggiò nei titoli di apertura di tutti i telegiornali. Ieri sera le motivazioni della sentenza sono state in alcuni casi confinate tra le previsioni del tempo e gli incendi. – lo afferma il portavoce di Articolo 21 Giuseppe Giulietti – In ogni caso l’illustrazione delle motivazioni ha occupato, secondo un calcolo effettuato dall’osservatorio dell’associazione Articolo 21, un decimo del tempo complessivo che fu dedicato all’autodifesa degli imputati. Ci auguriamo che nella giornata di oggi sia consentito agli italiani di formarsi un’opinione più completa attraverso una lettura senza mediazioni, come avvenne per Berlusconi e Previti, delle ragioni di quella che è stata definita la più grande corruzione della storia della Repubblica.”

  13. Anonimo,

    era questo uno degli “esempi” di cui mi parlavi? Spero proprio di no, perche’ getta ulteriore fango sul nome gia’ vituperato di Indymedia…

    saluty,

    Cinghiale

  14. CINGHIALE ma come fai a non capire che indymedia è soltanto un contenitore dove CHIUNQUE può scrivere le puttanate che vuole.

    Sei proprio capa tosta oppure è un atteggiamento di comodo.

    Se fossi ad esempio un giornalista e volessi scivere un articolo contro Indymedia potrei tranquillamente scrivere prima i commenti sul sito stesso e poi accusare il sito di immoralità,indecenza ecc.

    Indymedia non esiste, attivista di indymedia sei anche tu nello stesso momento nel quale commenti o pubblichi nel sito.

  15. Lasciamo indy così com’è.

    E’ sicuramente importante che chi non fa parte del popolo dei “giusti”, degli “onesti”, dei pacifisti, comprenda gli ideali che rappresentano il “movimento”.

    Un suggerimento: dovrebbe riportare la dicitura “per il linguaggio e le immagini, si consiglia la visione ad un pubblico adulto”.

    E’ piacevole leggere le informazioni passate da indy, riscopro sempre il gusto della novità. Vedi per ultimo il caso Placanica…accidenti che fantasie, degne dei migliori sceneggiatori hollywodiani…opss ho nominato il continente americano, avrò la scomunica.

    Se dovessi sciegliere tra questo governo “corrotto e tirannico” ed un governo eletto a furor di popolo indyano…credo proprio che non avrei alcun dubbio.

    Spirocheta

  16. Oh Spirocheta ti ringraziamo per la tua magnanimità avevamo paura che avessi potuto decretare la fine del sito.

    GRAZIE…GRAZIE…GRAZIE

    E poi dicono che siete degli oppressori…mah

  17. La magnanimità sta nel considerarti parte del genere umano.

    Spirocheta

  18. Occupare culturalmente TE non deve esssere una grande impresa…

    Più che occupazione, che ne dici di chiamarla “LIBERAZIONE DA UN CINQUANTENNIO NON DICHIARATO DI DITTATURA CULTURALE KOMUNISTA”?

    KDK

  19. Continua ad essere impossibile entrare con il mio login.

    Mi sembra una balla oceanica che vi siano problemi quando, ieri, i messaggi dopo averli scritti risultavano regolarmente on line

    Purtroppo non ho tenuto copia del messaggio

    Ad ogni modo ho scritto ieri all’amministratore con copia del messaggio e non ho ricevuto risposta.

  20. Il precedente interlocutore sbaglia quando dice che il fascismo è morto per sempre.Non è vero.Non può esserlo.Perché dimentica che il fascismo,la sopraffazione del più forte sul più debole,è frutto di una mentalità costante nell’uomo

    R

    Bella disamina sul comunista modello!

    E senza fare i colti,ci pensa la saggezza popolare a indicarci la strada giusta:LA MAMMA DEGLI IMBECILLI STA SEMPRE INCINTA.

    R

    Spero, per l’umanità, che la tua abbia cominciato a prendere la pillola dopo aver vomitato te

  21. In ogni caso:perché con il “fascismo sociale”dalle mie parti(provincia di Cagliari)si continuava a morire di fame???

    R.

    Perchè è più comodo, per gente come te, percepire una,misera, pensione d’invalidità piuttosto che andare a lavorare.

    Mussolini a voi in particolare ha portato lavoro

    e costruito 2 città

    Carbonia

    Mussolinia, oggi Ardea

    Ha dato la pensione sociale a mezza Sardegna e tu

    lurido topo di fogna hai ancora il coraggio di parlare?

  22. Qui si parla, si parla e… si sparla, ma non si abborda mai in profondità il principale problema posto dai missini – con il loro APPELLO – nel contesto di questo Forum.

    Che facciamo: le basi militari USA ce le teniamo, in Italia ed in Europa, ancora per un altro mezzo secolo? Oppure, proviamo – tutti insieme – ad ottenere il loro smantellamento immediato, costringendo gli Yankees che vi prestano servizio, a ritornarsene gentilmente e rapidamente a casa loro?

  23. Ti sembra, ti sembra…

    Ti ho dato la mia disponibilità e continui a girarci intorno…se continui a sputtanare Indymedia senza aver fatto i dovuti accertamenti e PROVE ho paura che la tua coscienza non sia così limpida come vorresti dare a vedere.

  24. Grazie ancora Spiroteca, ma non mi interessa far parte di alcun genere che ci possa accomunare.

  25. Se ti interessa far qualcosa in tal senso, sei leggermente nel fronte politico sbagliato.

    L’unico partito che si adopera costantemente per denunciare gli abusi delle basi USA/NATO (Vedi Camp Darby) è Rifondazione Comunista ed il movimento New Global.

    I missini rappresentati nel governo da Alleanza Nazionale non hanno presentato alcuna mozione rispetto a tale argomento, anzi nelle guerre che gli USA arbitrariamente conducono,trovano in tale partito il pieno appoggio.

  26. Lotta alla povertà, l’Italia taglia i fondi

    di Toni Fontana

    Con l’afa e la calura che soffocano Roma, il Parlamento in ferie ed il governo impegnato in ben altre battaglie, il rumore della scure che sta per decapitare i finanziamenti destinati alle agenzie dell’Onu rischia di diventare impercettibile. L’Italia taglia i fondi per i paesi poveri; basta fare un giro nei corridoi dei palazzi della Fao e delle agenzie delle Nazioni Unite (World food programme e Ifad) per misurare l’abisso che separa le belle parole pronunciate da Berlusconi ai vertici internazionali dalle decisioni realmente adottate. Decine di progetti messi a punto dagli esperti della Fao in special modo per «portare l’acqua», cioè per relizzare strutture idriche, acquedotti e impianti di irrigazione nei paesi in via di sviluppo, dal Brasile all’Afghanistan, all’Iraq, giacciono nei cassetti. E rischiano di restarvi a lungo.

    Alla Fao tutti ricordano le promesse fatte da Berlusconi al vertice sulla fame nel mondo del novembre 2002. Disse che l’Italia sarebbe arrivata al traguardo dell’1% (percentuale delle risorse da destinare allo sviluppo in relazione al Pil). Ora gli addetti ai lavori constatano amaramente che il nostro paese si attesta su un misero 0,14%, meno della metà dell’obiettivo «intermedio» (0,32%) che il governo aveva indicato per il 2003. Ma i veri nodi che stanno venendo al pettine riguardano le promesse dispensate a man bassa il G8 di Genova del luglio 2001. Berlusconi, per arredare la vetrina del summit blindato, promise una pioggia di finanziamenti per programmi dell’Onu contro la diffusione dell’Aids e contro la povertà. Due anni dopo si scopre che la seconda tranche dei finanziamenti destinati alla lotta alla povertà è stata cancellata dai bilanci e non se ne sa più nulla.

    Per dirla in cifre, alla Fao, che cura la progettazione degli interventi nei paesi più poveri del pianeta, lamentano la «sparizione» di 50 milioni di euro che dovrebbero appunto servire per migliorare l’accesso alle risorse idriche nei paesi poveri. Approfittando della calura che assedia il nostro paese il governo ha pensato che un taglio ai progetti che favoriscono i più poveri del pianeta, sarebbe passato sotto silenzio. Alla Fao però la preoccupazione è forte. «In molte regioni del mondo avanza la desertificazione – ci dice un esperto – alcune situazioni rischiano di diventare irreversibili se non si interviene per tempo». Il fatto più sorprendente è che nella lettera di risposta a Kofi Annan (che si era lamentato per i tagli dell’Italia) Berlusconi si giustifica ricordano le «severe misure di contenimento della spesa pubblica che il governo ha dovuto adottare per la sfavorevole congiuntura economica internazionale», ma rivendica l’impegno del suo governo proprio per sostenere i programmi dell’Onu contro la povertà. Ma proprio qui sta per avvenire il taglio più vistoso.

    Di fronte all’irritazione di Kofi Annan, che rischia di guastare ulteriormente l’immagine dell’Italia alla presidenza dell’Unione Europea, il ministro degli Esteri Frattini ha telefonato al segretario dell’Onu con il quale – recita una nota della Farnesina – ha avuto un «lungo e cordiale colloquio» nel corso del quale il capo della diplomazia ha confermato la volontà del nostro governo di «rafforzare la collaborazione» con il Palazzo di Vetro. Ma intanto restano i tagli alla voce «contributi volontari» (tra il 10% ed il 20%) destinati alle agenzie dell’Onu, e la ben più sostanziosa riduzione del 50% dei fondi destinati alla lotta alla povertà nel mondo. Siccome anche il Giappone ha ventilato una significativa riduzione dei contributi e gli Stati Uniti continuano a non pagare le loro quote, al palazzo di vetro si annunciano temi difficili.

    L’Onu sta tra l’altro progettando la razionalizzazione dei propri uffici di rappresentanza. Anche quello di Roma (situato in piazza San Marco) assieme a quelli di Bonn, Lisbona, Atene e di altre capitali europee, dovrebbe essere chiuso a settembre. La Germania ha protestato, ma non risulta che l’Italia abbia fatto altrettanto anche se la sede di rappresentanza di Roma, punto di riferimento per molte attività sponsorizzate dall’Onu, opera anche grazie ai finanziamenti del governo. Il senatore verde Athos De Luca definisce la decisione «incomprensibile»; interrogazioni sono state presentate dal deputato Massimo Grillo dell’Udc e dal senatore Danieli della Margherita. Valdo Spini (Ds) sollecita un dibattito parlamentare alla ripresa dei lavori sui «tagli dei contributi italiani all’Onu e alle sue agenzie».

  27. Sarà ma i miei post sono stati censurati e non se ne trova traccia ed il mio login non funziona.

    Che sfiga: ancora la scusa del il problema tecnico.

    Peccato che altri post con, differente login, sono ancora li.

    Ovviamente i post successivi sono di discussione generale e non di critica, solo per aggirare il problema della censura che nel sito è reale.

    E’ evidente che, tra chi controlla, qualcuno ha confuso Pluralismo e Diritto di Critica e di parola con i sacri testi di zio Adolfo o di nonno Stalin.

    Il vecchio login era LONE WOLF: e non funziona, non ci sto girando attorno e solo che evidentemente a qualcuno non piace quello che ho scritto e, invece del dialogo (cioè del confronto di idee) preferisce la censura (evidentemente perchè non ha idee per controbattere)

    In compenso di post pieni di cazzate, assurdità, palle gigantesche ne è pieno il sito

    ECCO COSA APPARE SE FACCIO IL LOGIN:

    Informazione Critica

    Sei stato escluso da questo forum

    per favore contatta il webmaster o l’amministratore per ulteriori informazioni

    (già “informazione critica” fa sbudellare dalle risate, ma il messaggio è chiaro: sei stato buttato fuori)

  28. L’unico partito che si adopera costantemente per denunciare gli abusi delle basi USA/NATO (Vedi Camp Darby) è Rifondazione Comunista ed il movimento New Global

    Cappellata numero zero. Il Movimento Sociale Italiano ha sempre denunciato l’esistenza delle basi americane in Italia. Solo che non possedendo organi di stampa (al contrario di Rifondazione e della sinistra in genere) non lo sei mai venuto a sapere.

    …e poi la gente si lamenta che Berlusconi controlla i mezzi mediatici quando loro stessi sono vittima della disinformazione dei mezzi palesemente controllati dalla controparte. Mah! 🙂

    I missini rappresentati nel governo da Alleanza Nazionale

    Cappellata numero uno. Il MSI non e’ partito di governo. AN non “rappresenta” i missini in alcun modo.

    anzi nelle guerre che gli USA arbitrariamente conducono,trovano in tale partito il pieno appoggio

    Cappellata numero due (ma consegue dal numero uno).

    Puoi far di meglio. Documentarti, ad esempio.

    Saluty!

    Cinghiale

  29. Forse non ci siamo capiti.

    Hai letto le bestialità che vengono attribuite al responsabile di Indymedia nell’articolo di cui sopra? Quell’articolo da se’ basta a dirti che la serietà del network è zero tagliato. Se non hai colto gli spunti dimmelo e te li metto in evidenza io.

    Non parlavo, come ben vedi, di commenti.

    Saluty!

    Cinghiale

  30. Come al solito (per banale ignoranza o per voluta mala fede?), si confonde la Fiamma Tricolore con Alleanza Nazionale, o se si preferisce: il Fascismo (o chi si ispira ai suoi principi ed ai suoi valori) con la Destra.

    1)- Il Fascismo è il Fascismo…

    (estratto dal sito «www.nuoviorizzontieuropei.com» (A.B. Mariantoni, «Il 25 Aprile»).

    «Prima di essere “ ideologia”, “ dottrina” o semplici “ programmi” politici, economici e sociali, il Fascismo è innanzitutto uno “ stato d’animo ”; è un “ modo di volere”, di “essere ”, di “ esistere ”, di “ agire ”. Ed è, soprattutto, un “ metodo ” ed uno “ stile ” di vita e di lavoro: cioè, una maniera positiva e dinamica di procedere all’interno della realtà, nonché una maniera volontaria ed energica di percepire, affrontare e risolvere le problematiche all’interno della società.

    Esso prende ispirazione dall’intera vita e dalla globale esperienza politica, economica e sociale del suo fondatore (Mussolina) e si riconosce nella totalità della sua opera terrena; un’idea che si inscrive nella continuità ideale dei principi e dei valori della sua Rivoluzione (1919-1922), del suo Governo (1922-1943) e della sua Repubblica Sociale Italiana (1943-1945).

    Il Fascismo, a priori, non è né di destra, né di sinistra, né di centro. Tanto meno, di estrema destra o di estrema sinistra!

    E’ un tentativo, sincero ed onesto (anche se non interamente riuscito tra il 1922 ed il 1945), di superamento ideologico e pratico degli “immortali principi” dell’Ottocento. E’ un tentativo di sintesi tra la visione sociale e nazionale del Paese e tra il passato della politica ed il suo immancabile avvenire. E rivendica il diritto di applicare liberamente – al di la di ogni dogmatismo ideologico o politico – le soluzioni le più consone alle effettive problematiche della società, anche se queste ultime possono formalmente apparire – di volta in volta – come delle soluzioni di destra, di sinistra, di centro, di estrema destra o di estrema sinistra.

    Parafrasando Robert Aron e Arnaud Dandieu (La révolution nécessaire, Ed. Bernard Grasset, Paris, 1933), potremmo dire che se fosse assolutamente necessario dover situare e catalogare il Fascismo in termini parlamentari, allora, quest’ultimo potrebbe senz’altro collocarsi, ad uguale distanza dall’Estrema Destra e dall’Estrema Sinistra, dietro allo scanno del Presidente della Camera, con le spalle all’Assemblea e con il volto ed il cuore verso il Popolo e la Società.

    Il Fascismo, o meglio, il Mussolinismo, é una visione dell’Uomo, della Società, dello Stato e del Mondo, popolare, pragmatica, spregiudicata e volontarista. “La più audace – come ebbe ad affermare lo stesso Mussolini – la più originale, la più mediterranea ed europea delle idee”. Un’idea che parla di Identità, di Indipendenza, di Autodeterminazione e di Sovranità Nazionale. Un’idea che sogna di Spiritualità, di Civiltà e di Rivoluzione. Una Rivoluzione Nazionale e Sociale. Una Rivoluzione che considera il Capitale uguale al Lavoro; che vorrebbe un mondo fatto di Capacità, di Competenze e di Responsabilità; che è per una Giustizia al di sopra delle parti; che propugna l’Economia Partecipativa e l’inserimento delle Categorie operose e produttive nella Direzione del Paese; che è per la Solidarietà e per la Gerarchia dei Valori; che si batte per l’Alternativa Corporativa, per una Società Organica e Differenziata, per la Socializzazione delle imprese e per lo Stato Nazionale del Lavoro.

    Quell’idea crede nell’Onore, nella Fedeltà, nell’Onestà, nel Senso del Dovere e nella Parola data. Venera gli Eroi, esalta gli Artisti, palpita per i Poeti e s’inchina davanti al Sapere degli Studiosi ed alla Genialità degli Inventori. Vuole il rispetto della Personalità di ognuno, sostiene la Famiglia, rispetta la Fede di tutti, riconosce la Proprietà, favorisce ed incoraggia l’Iniziativa privata (purché non contrasti con l’interesse generale della società), esige la partecipazione delle Maestranze alla direzione delle aziende, pretende la ripartizione degli utili nelle imprese, desidera e richiede, in fine, che la terra vada a chi la lavora ed a chi la sa coltivare e far fruttare».

    2)- La Destra, invece, è semplicemente la Destra (e non ciò che l’Antifascismo continua a credere, desiderare o sperare che il Fascismo sia o possa essere!): cioè, una delle tante fazioni (nel nostro caso, una fazione reazionaria o conservatrice della società) che compongono il sistema parlamentare, nato dalla Rivoluzione francese. In altri termini: un sistema inventato dal “furbi”, per dividere e dominare i “fessi”.

    Estratto dal sito http://www.clorofilla.it – Forum – Parola di… (A.B. Mariantoni, «Destra Sinistra, Centro e… le Piramidi d’Egitto»).

    «Attenzione: non che i “furbi” di cui sopra siano davvero così acuti e perspicaci come sembrano…

    Per capire, infatti, il significato ed il senso della loro “talentuosa arguzia” o della loro “spiccata scaltrezza”, basta semplicemente misurare il Q.I. del loro misero ed avariato “cervellino”. Un “encefaluccio” da quattro soldi, cioè, che si è inesorabilmente e irrimediabilmente arrestato (come un «orologio a cuccù» fabbricato artigianalmente in casa, da un bambino di 3 anni), alla fatidica data del 28 Agosto del 1789: data alla quale, a Versailles, in Francia, i deputati dell’allora Assemblea Costituente, per meglio facilitare il conteggio dei loro voti (a favore o contro del «diritto di veto» che Luigi XVI avrebbe preferito mantenere nel contesto di quel consesso), si erano fisicamente e geograficamente separati in due gruppi distinti e contrapposti all’interno della stessa sala, raggruppandosi rispettivamente ed ordinatamente alla sinistra ed alla destra del tavolo del Presidente dell’Assemblea (anche se, poi, in realtà, sarà il “centro” a vincere quella competizione elettorale e ad approvare la storica “transazione di compromesso” che conosciamo) ed inaugurando – senza volerlo e senza saperlo – il modernissimo, efficiente, dinamico, innovatore e superintelligente sistema di classificazione e/o di ripartizione ideologica, politica e pratica che ancora oggi, a distanza di ben 214 anni, l’insieme dei “furbi” e dei “fessi del mondo, continua assurdamente, abitudinariamente e spensieratamente ad utilizzare!

    Lo stesso dicasi, dei “fessi” in particolare…

    Con “fessi”, infatti, non voglio assolutamente dire che, all’interno della società, non ci siano o non debbano esserci (oppure, esistere; ovvero, esprimersi) delle opinioni e/o delle sensibilità politiche che – per facilità di linguaggio – continueremo abusivamente ed impropriamente a chiamare di “destra”, di “sinistra”, di “centro”, di “estrema destra” e/o di “estrema sinistra”.

    Voglio unicamente sottolineare che, la vera “ottusità” e “sprovvedutezza” di questi ultimi… consiste semplicemente nel credere (o nel far finta di credere) o, in ogni caso, nell’ingenuamente ammettere o nello sconsideratamente attendere o stoltamente sperare che «dividendo» la società in partiti (dal latino, «pars, partis», quel sostantivo esprime e veicola soprattutto l’idea di una configurazione associativa che – anziché unire – tende piuttosto inequivocabilmente a dividere, segmentare, frammentare, frazionare una qualsiasi unità. Nel nostro caso: l’unità politica, economica, sociale e culturale del Popolo-Nazione al quale apparteniamo o di cui siamo parte integrante), si possa, in qualche modo, «radunare» ed «unire»!».

  31. il post, finito nelle foibe, è stato consegnato all’indirizzo di posta elettronica di Indymedia, non ne ho tenuto copia.

    Con il vecchio login continuo a non entrare, accidenti tra tutti gli utenti solo io ho problemi: il massimo della sfig….

  32. Si, impara prima a trascrivere il mio nick, poi ne riparliamo, ok!

    Opsss..altro termine americaneggiante, oltre la scomunica rischio l’inquisizione…

    Spirocheta

  33. Pensi davvero che il Sig. Bertinotti (quello che al Congresso di Rimini – in piena, sanguinosa ed omicida repressione israeliana all’interno dei Territori occupati palestinesi – sentì improvvisamente il «bisogno irrefrenabile» ed «urgente» di definire i membri del suo partito, «tutti Ebrei»!) possa fare meglio di Lenin, Trotsky, Zinoviev, Kamenev, Boukharin, Stalin, Mao-Tse-Tung, Ho-Chi-Min, Fidel Castro, Che Guevara, Tito, Rakosi, Ulbricht, Krusciov, Grotewohl, Dimitrov, Husak, Enver Hoxha, Kadar, Kim Il-Sung, Pol Pot, Gomulka, Gottwald, Togliatti, Secchia, Paglietta, Berlinguer, Pol Pot, Khieu Sampan, Berlinguer, Marchais, Carillo, Cunhal, De Carvallo, Meghistu, Samora Machel, Mugabe, Neto, Amin, Bresniev, Dubcek, Sboboda, Nagibullah, Ceausescu, Jakes, Jaruzelski, Honecker, Modrow, Kossigin, Andopov, Cernenko, Deng Xiaoping, Gorbaciov, ecc.?

    Pensi davvero che con la falsa, addomesticata e compiacente opposizione «internazionalista» o «alter mondialista» (dal latino alter, altera, alterum; genit. alterius, dat. alteri: cioè, che individua e designa in loro stessi, «l’uno dei due», «l’altro»; «il secondo»… MONDIALISMO – come se non bastasse già il primo!) fino ad ora gestita e/o messa in atto dai cosiddetti «No Global» e «Rifondaroli» vari (il cui solo scopo sembra ormai essere soltanto quello di vanificare la protesta popolare e di deviare ad hoc l’antagonismo sociale delle nostre popolazioni, per condurlo, impotente e rassegnato, verso le inevitabili «secche» di un modesto, riduttivo, antiquato ed inefficace, «riformismo sociale»!), potremo sicuramente e rapidamente sbarazzarci delle centinaia di basi militari che costellano, da più di 58 anni, i nostri territori?

    Se pensi questo, allora ti invidio: sei l’unica persona veramente ottimista che ho conosciuto nel corso della mia vita!

  34. Da indymedia:

    07/08/2003 Antenne e microfoni ancora repressione

    E’ stata trovata sulla vettura, presa da 4 giorni, di due compagni del collettivo antimperialista di Bologna un’antenna satellitare e due microfoni. Queste apparecchiature erano localizzate sotto il lunotto del volante.

    In una settimana i due compagni sono stati oggetti di numerosi controlli da parte degli sbirri.

    collettivo antimperialista di Bologna

    Solo il nome tutto un programma !!!!

    Magari domani fondo un gruppo denominato “nucleo operativo sodomizzatori no-global” e magari mi ritrovo una testata nucleare dentro la marmitta…ma nessuno lo verrà a sapere.

    Leo beo

  35. Grazie per il tuo commento costruttivo e interessante 🙂

    Argomentazioni?

  36. Li cacciamo o no gli USA dall’Italia, dall’Europa e dal bacino mediterraneo?

  37. Spitoreca non li puoi vedere eppure sei sempre a curiosare su Indy.

    Non è che sei un comunista-no global infiltrato nel sito “censurati.it”?????

  38. http://italy.indymedia.org/news/2002/07/64466.php

    Sul serio ti vorrei aiutare.

    Non credo che su indy una critica,per quanto dura, possa essere cancellata e sono sicuro che ciò non avviene,ma sono anche sicuro della tua buona fede e per questo credo sia giusto accertarsi delle cause che hanno portato te a dubitare di un sito che per quanto criticabile rimane un importante esempio di “giornalismo di strada”.

  39. Lone Wolf vai a vedere nel forum dove e’ adesso il tuo post, c’e ed è in bella vista, non nelle foibe, poi se cerchi qualcosa vai a guardare nel cestino e li trovi tutto. Ah non confondere il newswire con il forum sono due cose differenti sai com’e’ da come scrivi sembra che per mettere una notizia sul newswire uno si debba loggare, così non è come cosi’ non e’ neanche sul forum.

  40. Caro anonimo, sicuro che sono un’infiltrato-provocatore-borghese-qualunquista.

    E’ una missione, una sorta di azione limitativa atta a rallentare il propagarsi della marea di decerebrati che navigano nel web.

    Non sempre funziona. Tu ne sei l’esempio.

    (a proposito, l’alfabeto te l’hanno insegnato?)

    Spiro-biblioteca

  41. mi dai una url precisa, per favore? Sono curioso di vedere quello che c’e’ scritto… e le reazioni.

    Grazye! 🙂

    cinghiale

  42. PROBLEMA GIA’ RISOLTO….

    Lone Wolf vai a vedere nel forum dove e’ adesso il tuo post, c’e ed è in bella vista, non nelle foibe, poi se cerchi qualcosa vai a guardare nel cestino e li trovi tutto. Ah non confondere il newswire con il forum sono due cose differenti sai com’e’ da come scrivi sembra che per mettere una notizia sul newswire uno si debba loggare, così non è come cosi’ non e’ neanche sul forum.

  43. Spiritosella se credi che tu possa fermare la sete

    di verità che attraversa il nostro pianeta ti sbagli.

    ….e poi scusa mettiti in fila…

    Governo-tv-giornali-polizia-e poi boccaloni come te

  44. Ore 15.330 faccio il login e la risposta è sempre la stessa:

    Informazione Critica

    Sei stato escluso da questo forum

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    E sarò diventato scemo, ma quello che ho postato non riesco proprio a vederlo sulla pagina “Movimento”

    E’ stato forse spostato nello sgabuzzino dove nessuno ha la chiave?

    Oppure ogni volta che mi connetto c’è qualche problema??

  45. Inviato: Gio Giu 05, 2003 12:22 am Oggetto: Casarini il fascista ed i suoi meravigliosi sudditi

    ——————————————————————————–

    da http://www.rockit.it/pub/a.php?x=00000282

    GLI ZEN CIRCUS PESTATI DA CASARINI & CO.!!!

    Ragazzi,questa non è una delle solite cazzate che inventiamo per svagarvi REALMENTE siamo stati pestati dal Casarini in persona e da 3-4 suoi scagnozzi..

    Martedì 27 Maggio decidiamo che è tempo di uscire dalla clausura e prendiamo il treno per Mestre.

    La sera a Marghera è previsto un concerto al Vapore ..ci saranno svariati gruppi a noi più o meno legati,quali Travolta,Slumber,pezzi dei Valentina Dorme,dei Libra,ecc..

    La serata si svolge tranquilla ,al Vapore siamo di casa,praticamente .nell’aftershow giri di amari con Goodmorningboy, tentativi di abbordo di cameriere,solita roba quand’ecco l’irreparabile.

    Il nostro nuovo batteur,Karim Qqru,vede passare il Casarini..avendo il nostro ragazzo preso non poche botte a Genova,e nutrendo egli grossi dubbi sull’affidabilità del lider maximo,gli scappa di profferire coglione mentre questi si allontana.

    Sorte avversa vuole che la parola non sfugga a un discepolo del citato lider..tornano dopo 2 minuti. “cosa mi hai detto?” esordisce Casarini rivolgendosi a Karim che se ne sta MINACCIOSAMENTE seduto a fumare una sigaretta. Il temerario batterista risponde con le seguenti MINACCIOSE parole: prima potevi anche piacermi,ora non mi piaci più.

    Casarini con maschia audacia dà una bella testata a tradimento al Nostro,poi cerca di finire il lavoro con uno sgabello,lo sgabello sul quale il ragazzo era MINACCIOSAMENTE seduto.

    Karim di rincorsa va tutto MINACCIOSO a rifugiarsi in bagno,inseguito dal Canarini che a questo punto necessita dell’aiuto di altri 3 amici per dare una lezione a questo fascistello che anagraficamente potrebbe essere suo figlio.

    Gli altri Zen si avvicinano per vedere se si riesce un attimino a far rientrare la situazione nei limiti della decenza e del dialogo.Ne rimediano una serqua di legnate,specialmente Ufo che se ne sta MINACCIOSAMENTE con le mani in tasca mentre il lider gli assesta vari cazzottoni educativi..del resto Ufo un po’ la faccia da nemico del popolo ce l’ha,e tanto basta

    Appino,vista la mala parata,PROVOCATORIAMENTE si rifugia sul tetto di un’auto Karim è sempre chiuso in bagno,giustamente tacciato di viltà rifiutandosi egli di farsi massacrare come ogni buon DUBITATORE che si rispetti.

    Qualcuno ci avverte di stare attenti,perché pare che questi qua siano anche armati..più che prenderne,non sappiamo cosa fare Ufo continua a stare con le mani in tasca,provocazione inaccettabile,e giustamente prende un altro po’ di sberle,anche da una ragazza che si aggiunge per l’occasione.

    Casarini si allontana lasciando ai suoi adepti il gravoso compito di difendere il dialogo e il rispetto..ne seguono altri spintoni e minacce di ogni sorta esilarante l’invito a tornarsene in Toscana (cfr.Lega) .a un certo punto c’e chi spintona Ufo per un 50 metri in direzione Sud..l’antidemocratico e violentissimo bassista chiede (sempre tenendo le mani OLTRAGGIOSAMENTE basse) se c’è l’intenzione di spingerlo fino a Padova.Si può rimanere indifferenti di fronte a tanta malignità? E che dire della malvagissima condotta dell’Appino che continua FASCISTAMENTE a dire a tutti di calmarsi? E allora dagli, a ‘sti conigli.

    Risultato..con un bel po’ di fatica ce la facciamo ad andare via..Karim ha un sopracciglio spaccato,Ufo è tutto rintronato dalle mazzate e comincia a dubitare delle sue convinzioni non violente,Appino è costernato e con i nervi a pezzi. Non faccio ulteriori commenti.

    (non commento neanche)

  46. La verità scritta con l’inchiostro rosso ?

    La verità che uno presume ?

    Quale verità?

    Secondo il vostro parere la verità è detta e scritta da una parte sola, quella a cui conviene credere per non veder crollare le vostre speranze.

    Spirocheta

  47. Visto cosa vuol dire sito libero e gente libera e diversa nei pensieri?

    Io cerco di aiutarti e tu in risposta prendi il post più penoso e lo strumentalizzi per dimostrare le tue tesi.

    Hai accertato che le cose siano andate realmente così?

    Ti sei preoccupato della credibilità della fonte?

    Se fosse vero cosa intendi dimostrare?

    Stesso metodo dei giornalisti mediaset che scrivono gli articoli su indy e poi li denunciano come testimonianze degli spaccavetrine no-global

    IL TUO E’ UN COMPORTAMENTO IPOCRITA E SCORRETTO

    Ti diamo fastidio perchè creiamo dei dubbi,denunciamo delle ingiustizie,guardiamo il mondo da un altro punto di vista…non avere paura…del diverso.

    Fai una critica costruttiva al movimento giudicando e commentando i contenuti di questi siti se vuoi fare qualcosa di utile per te.

    http://web.vita.it/home/

    http://www.emergency.it/

    http://www.attac.info/fse/

    http://www.tavoladellapace.it/default2.asp

    http://www.granbaol.org/

    http://www.coopilponte.org/

    http://www.gruppoabele.org/

    http://www.infolav.org/magazine/introduzione/

    http://www.amisnet.org/

I commenti sono chiusi.