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Fratelli d’Italia

24/11/2007 admin 0

C’è un’Italia di cui si legge ogni giorno sui giornali, dove la cronaca nera si mescola allo spettacolo, il dibattito politico interseca il costume e lo sport. Ma all’interno di questa Italia visibile ne esiste un’altra, silenziosa e clandestina, meno appariscente, che sui giornali non finisce quasi mai. L’operato di chi vi appartiene è però determinante nel regolare l’intera vita del nostro Paese, specialmente il suo livello economico-finanziario. Ed è proprio alla scoperta di questa Italia segreta, di questa comunità massonica, in cui il legame tra “fratelli” appare nodale, che Ferruccio Pinotti ha dedicato il suo nuovo libro. Un’indagine sui fatti e sui nomi di chi è gravitato o gravita ancora nell’orbita della massoneria, condotta attraverso interviste esclusive, documenti, atti giudiziari, testimonianze inedite, in un viaggio nelle viscere del potere che è tale nella misura in cui è sconosciuto.

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Dal libro “il volo”

18/04/2007 Antonella Serafini 9

Quanto segue e’ la storia vera di Sandra Alvino, una di voi, e’ stata utente di censurati.it quando ancora ci consoscevano in pochi. Una persona per cui ci siamo battuti e per cui abbiamo tifato. E’ uscito a distanza di 5 anni dalla sua richiesta di aiuto, un libro, scritto da Massimo Caponnetto, figlio del compianto giudice, con la prefazione di don Luigi Ciotti. La prima battaglia e’ vinta, quella dell’omerta’. Grazie Sandra, sei un esempio per tutti noi.

tratto da “Il Volo”

“La mia diversità e’ stata il mio reato. Altri non ne ho mai commessi. Sono stata spedita al confino più volte, sono stata nelle carceri speciali, venduta dai secondini a chi pagava loro di più, senza potermi opporre, se non volevo punizioni e umiliazioni ancora più grandi. Sono stata legata per giorni interi al letto di contenzione, ed anche lì guardie e detenuti venivano in processione, a mostrarmi ed impormi le loro perversioni: i loro atti osceni, in luogo pubblico. Quando ripenso a quegli anni, li definisco la mia “Shoah”, razzismo praticato senza coscienza, discriminazione che cancellava ogni sentimento.

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Gomorra

12/01/2007 admin 0

Di Roberto Saviano

(da www.beppegrillo.it)

Roberto ha scritto un libro da rendere obbligatorio nelle scuole. Un libro che rappresenta l’Italia di oggi e che andrebbe letto in classe al posto di ‘Cuore’ di Edmondo De Amicis. I ragazzi napoletani lavorano a progetto per la Camorra. Sono cocopro in nero. Generazioni perdute. E’ da loro che bisogna partire per salvare Napoli.

“Li arruolano appena diventano capaci di essere fedeli al clan. Hanno dai dodici ai diciassette anni, molti sono figli o fratelli di affiliati, molti altri provengono da famiglie di precari. Sono il nuovo esercito dei clan della camorra napoletana.

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LabirintoLavoro. Il lavoro dopo la Riforma Biagi

26/04/2006 admin 0

Un testo pensato per tutti coloro che si sentono disorientati di fronte alla struttura labirintica del mercato del lavoro, profondamente riformato dalla legge n. 30/2003 (piu’ nota come “Legge Biagi”), dal relativo decreto di attuazione (D.lgs 276/2003) e dal successivo decreto correttivo (D.lgs n. 251/2004), che hanno introdotto nel nostro Paese numerosi elementi di flessibilita’ in materia di occupazione.

Il libro prende dettagliatamente in considerazione gli istituti contrattuali legittimati o modificati dalla “Legge Biagi”, con un breve cenno agli organi abilitati alla certificazione dei contratti di lavoro e ai soggetti preposti alle funzioni ispettive, in materia di previdenza sociale e di lavoro. Una sezione a parte e’ dedicata alle Agenzie per il lavoro e alle loro attivita’. L’argomento e’ inquadrato sinteticamente in una prospettiva piu’ ampia, che riprende gli elementi fondativi del paradigma taylorista-fordista e ripercorre brevemente i cambiamenti scientifici, sociali, economici e culturali, che hanno contribuito a determinare il passaggio da una societa’ del lavoro a una societa’ dei lavori, improntata al cosiddetto paradigma post-fordista.

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“Globalizzato sara’ lei!”

05/03/2005 Antonella Serafini 0

Per dire no alla Grande Rete senza varcare la linea rossa
Di Davide Demichelis, Angelo Ferrari, Raffaele Masto, Luciano Scalettari.

Una cosa non e’ stata mai detta, sulla globalizzazione, e che invece nel libro “Globalizzato sara’ lei” appare piuttosto chiaramente, e cioe’ che questo e’ un fenomeno che non puo’ sparire, non e’ una cosa negativa in assoluto, perche’ e’ un po’ come voler fermare il progresso.

Perche’ la globalizzazione dei diritti non riesce ad avere la stessa importanza e centralita’ delle leggi che regolano le logiche di mercato? E allora cos’e’ che si contesta di questo movimento? Si contesta il fatto che gli interessi di mercato invadono e surclassano quelli umani, e allora si hanno due pesi e due misure. La globalizzazione deve essere totale, e non solo un mero servilismo del Mercato. Globalizzare i diritti, globalizzare l’informazione, globalizzare le leggi e renderle ugualmente applicabili per tutti. Questa e’ la globalizzazione vera, e non cio’ che ci vogliono spacciare per tale tramite il lavoro di cesello fatto opera della finta informazione.

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“In verita’ le dico…” intervista esclusiva a Gesu’ Cristo

05/03/2005 admin 0

Qual e’ il personaggio famoso del passato che, tornando indietro nel tempo, un giornalista vorrebbe intervistare per un Pulitzer? Potendo lavorare di fantasia, io direi Gesu di Nazareth. E finche’ la fantasia lo permette perche’ non incontrarlo? E’ quello che ha pensato Giorgio Fabbi, scrittore agli esordi, che l’ha addirittura intervistato nel libro “In verita’ le dico…” dove e’ riportato il testo integrale. L’intervista, rilasciata in occasione del suo 2000esimo compleanno, non poteva avvenire in un periodo migliore.

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Utopie Pirata

04/12/2003 admin 0

di Hakim Bey

questa volta perÚ vengo come il Dioniso vittorioso, che trasformer‡ il mondo in una vacanza… Non che abbia molto tempo
Nietzsche (dalla sua ultima “folle” lettera a Cosima Wagner)

I corsari e i pirati dei Mari del XVIII secolo crearono una “rete d’informazione” che si estendeva per l’intero globo: primitiva e primariamente rivolta a truci affari, la rete funzionava nondimeno ammirabilmente. Sparse attraverso la rete erano isole, remoti nascondigli dove le navi potevano venire rifornite d’acqua e cibo, il bottino scambiato per necessit‡ e lussi. Alcune di queste isole sostenevano “comunit‡ intenzionali”, intere mini-societ‡ che vivevano coscientemente al di l‡ della Legge e decise a rimanerci, anche se solo per breve ma felice esistenza.

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Integralisti della CIA

13/09/2001 admin 79

Quella che sto per pubblicare e’ una notizia segnalatami da Paolox,
webmaster di kontrokultura.org. Risale al 13 settembre 2001 ma e’ molto piu’ che attuale

John K. Cooley ci spiega che gli Usa, per mano della Cia e con la collaborazione fattiva di Pakistan, Arabia Saudita e Cina, armarono, addestrarono e finanziarono 250 mila mercenari islamici di ogni parte del mondo. Ed ecco come l’alleanza tra estremismo islamico e CIA diventa un boomerang


La Cia e l’estremismo islamico:
un’alleanza boomerang

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mine antiuomo intelligenti?

26/02/2001 admin 10

Quello che segue e’ un resoconto di un chirurgo di guerra. Non un chirurgo qualunque: Gino Strada! Ma non si tratta del solito resoconto che dice quanto orribili possono essere le mine antiuomo. No, niente di tutto questo. Non lo dice, lo dimostra! E nel modo piu inquetante: mostrando il lato umano du tutto il meccanismo della fabbrica di morte. Ci spiega come la scienza e le piu avanzate tecnologie vengono usate per seminare morte.
Riportiamo uno stralcio del libro da cui e’ tratto l’argomento

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IL TRITACARNE

12/10/2000 admin 3

IL TRITACARNE

Il tritacarne e’ stato scritto da Karl Louis Guillen nel carcere di massima sicurezza di Florence in Arizona, mentre era in attesa di un processo e di una condanna a morte. Gli sono occorsi tre anni per portare a termine il manoscritto, tre anni in cui in periodiche e improvvise perquisizioni della cella il manoscritto veniva distrutto e in cui a Karl sono state fratturate le dita delle mani per impedirgli di scrivere, in cui per un anno intero gli e’ stato negato l’uso della macchina da scrivere. Karl Louis Guillen ha 32 anni e da 11 e’ in prigione, prima per un crimine mai commesso, poi per l’omicidio di un detenuto al quale e’ completamente estraneo.