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Pizzato Manuel: la storia che non si dovrebbe ripetere, ma purtroppo….

30/09/2007 admin 0

Manuel Pizzato è un ragazzo di 27 anni di Udine. Il 20 febbraio di tre anni fa, lavorava da tre giorni presso un raccordo ferroviario in un paesino della provincia friulana, a 20 km dalla sua abitazione. Era stato assunto da poco da un’impresa che si occupa di servizi sui raccordi e scali ferroviari in prossimità di zone industriali. Per poter lavorare, con questa azienda, Manuel ha dovuto superare visite mediche, test attitudinali, che si sono svolti a Verona presso le strutture selle Ferrovie dello Stato.

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Il malessere dell’Arma

30/09/2007 admin 5

un ex ufficiale dell’arma, racconta la sua esperienza.
Semper fidelis a volte è chiedere troppo.

I miei trascorsi da ufficiale di complemento dell’Arma e l’attuale professione di avvocato di tanti Carabinieri sparsi nello stivale mi inducono a segnalare il grave malessere che affligge oggi una delle più importanti istituzioni del Paese.
L’esperienza quotidiana mi avverte che i Carabinieri stanno male e che, all’insaputa dei cittadini, vivono una prostrazione che solo dieci anni fa non era registrabile.

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30 settembre 2007 n. 355

30/09/2007 admin 0

Certo, non bisogna distruggere i partiti. L’ordine, le istituzioni, l’anarchia che (Dio non voglia) subentrerebbe. Ma allora, per esempio, perché Fassino distrugge il suo? Perché di questo si tratta. Ormai è abbastanza chiaro che il nuovo partito prenderà meno dei partiti vecchi. Non si faceva prima a dire “vaffa tuttiquanti, elettori miei”?

A Milazzo (Messina) il partito comunista è nato nel marzo 1921: organizzava i braccianti e qualche impiegato. Poi venne il fascismo.
Si continuò in clandestino, nelle campagne. Nel ’36, un gruppo di comunisti milazzesi partì per la guerra di Spagna, dal lato della repubblica; la sezione di quand’ero ragazzo si chiamava col nome di uno di loro. Poi, nel quarantatrè, le prime riunioni pubbliche per ricostruire il sindacato. E Tindaro ed Eliana che girano per la Piana,

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al settimo compleanno

29/09/2007 admin 6

Mi sembra ieri che siamo nati. Sono successe tante cose nuove, alcune stanno per succedere, e ci sentiamo fortunati per aver capito che la strada che abbiamo seguito finora è stata quella giusta. Due natali fa, noi attaccavamo Mastella per il suo disinteresse sul caso Graziella Campagna, morta con 5 colpi di lupara a 17 anni, il cui assassino è stato tirato fuori di galera per una sentenza depositata dopo 650 giorni (ritardi motivati come?). Gli ispettori in questo non hanno trovato nessuna irregolarità. E’ normale, per loro.
Abbiamo trattato casi difficili, come il racket che interdice, e sappiamo che su quello stesso caso autorevoli giornalisti hanno preso sempre le distanze (sotto consiglio degli amici magistrati illustri luminari).

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no al mobbing

23/09/2007 Lisa biasci 0

di Lisa Biasci

NO al mobbing: dice la Cassazione. Ma no anche ai colleghi insopportabili: diciamo noi.

Dopo la sentenza della Cassazione, una domanda dal mondo del lavoro: è giusto proteggere i più deboli, ma gli “stronzi”come li trattiamo?

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La genesi del precariato

11/09/2007 admin 0

Buona parte della sinistra, insieme alla gente comune, soprattutto chi vive la condizione di lavoratori precari, attribuiscono la paternità del lavoro instabile a Marco Biagi. La Legge 30 è famosa per aver introdotto la flessibilità attraverso circa quarantasette tipologie contrattuali, anche se i datori di lavoro hanno preferito solo alcune forme, forse le più becere: a progetto, di inserimento, tirocini formativi, che hanno reso facili i licenziamenti ed hanno abbattuto i costi per le aziende, legalizzato il precariato e l’assenza di diritti per i lavoratori.

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I dimenticati dal Governo: Pino Masciari

11/09/2007 admin 1

Dopo questa lettera aperta di pino masciari, che nessuno ci parli più di responsabilità nella società civile.

Sono un imprenditore edile calabrese sottoposto a programma speciale di protezione da parte del Ministero dell’Interno dal 18 ottobre 1997, unitamente a mia moglie e i miei due bambini, perché ho denunciato la criminalità organizzata la “ ’ndrangheta ” e le sue collusioni nella sfera Politica-Istituzionale. Da tali denunce sono scaturiti diversi processi e numerose condanne tra le quali anche contro qualche Magistrato . Tale scelta ha sconvolto l’esistenza di un’intera famiglia, perché siamo dovuti fuggire dalla nostra terra per salvarci la vita. Ciò mi ha portato all’esilio, alla perdita delle mie imprese di costruzioni edili e mia moglie ha dovuto rinunciare alla sua professione di medico odontoiatra.

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Può un uomo partire da casa per andare a lavorare, e non farvi ritorno la sera?

07/09/2007 admin 0

Nel 2000 ad Ortezzano in provincia di Ascoli Piceno, si insediò L’Asoplast srl: un’azienda florida e moderna dell’indotto Merloni, si occupa di stampaggio di materiale in propilene, pvc, assemblaggio e tampografia. Una risorsa per il territorio. Vennero assunti cento operai e nel 2003 Andrea Gagliardoni riuscì ad essere uno di loro. Aveva già avuto esperienze lavorative, a 19 anni aveva scelto di rimanere accanto a sua madre e sua sorella per contribuire al mantenimento della famiglia.

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I sogni svaniti in un minuto

07/09/2007 admin 0

Ogni anno migliaia di lavoratori e lavoratrici rimangono vittime della loro fonte di reddito. I motivi sono sempre gli stessi, sfruttamento della manovalanza a nero e degli extracomunitari, violazione delle norme sulla sicurezza e sulla salute. Oggi, i mezzi di informazione, i sindacati, le associazioni e la politica sono attente e sensibili quando accade una disgrazia nei luoghi di lavoro. Ma non è stato sempre così. C’è stato in passato un muro di omertà che, purtroppo, in alcune realtà è ancora difficile da scardinare.

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1 settembre 2007 n. 354

01/09/2007 0

“La mi tolga le mani di dosso! Lei ‘un ha diritto!”.
“Come non ho diritto! E’ vietato…”.
“Vietato cosa? Ora ‘un si può più parlare con un tale in istrada?”
“Parlare… Ma lei gli ha ha offerto di pulirgli il vetro…”.
“Icchè c’è di sbagliato? Perché, quando qualcuno le offre di venderle
un telefonino in tivvù lei che fa, lo arresta?”.
“Sì, ma il sindaco…”.
“O guarda ‘he ora il sindaco vale di più di tutta la hostituzione,
della repubblica e di tutti i nostri fondatori messi insieme! Ma la mi facci ridere!”.
“Signor Benigni, la prego…”.
“E voi ‘he ci avete da guardare tutti hosì, o grulli? Perché sono un